Sfoglia il Catalogo ibs012
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2041-2060 di 10000 Articoli:
-
Patrimonio archeologico e sviluppo sostenibile. Progetto strategico per la valorizzazione turistico-culturale della Sicilia centrale
Il patrimonio archeologico costituisce una componente fondamentale per l'identità di tutte le popolazioni che riconoscono le loro radici nelle testimonianze ereditate dalle antiche civiltà e che hanno contribuito alla formazione della stessa civiltà umana nel suo complesso. Muovendo da questo presupposto, il lavoro raccoglie le ricche messi di riflessione, ideazione, elaborazione progettuale che stanno cercando di dare vita a un destino innovativo per il ""cuore antico della Sicilia"""" non rinunciando ad esplorare nuove forme di sviluppo sostenibile."" -
Michel Leiris sui palcoscenici della possessione. Etiopia e Haiti. Scritti 1930 - 1983
L'opera è una raccolta esaustiva dei lavori di Michel Leiris sui culti zar in Etiopia (dagli anni Trenta agli anni Settanta) e sul vodu haitiano (degli anni Cinquanta), tradotti e commentati dall'autrice. Da questi lavori (poco conosciuti, soprattutto in Italia) e dai saggi più ampi e noti, l'Africa fantasma, del 1934, e La possessione e i suoi aspetti teatrali presso gli Etiopi di Gondar, del 1958, prende le mosse questa opera, che, seguendo un percorso cronologico, intende inserire la pionieristica lettura teatrale della possessione da parte di Michel Leiris (che ebbe quale privilegiato interlocutore Alfred Métraux), nel dipanarsi della sua complessiva ricerca di senso. Il teatro della possessione, costituì, infatti, un terreno fertilissimo su cui crebbe, intrecciandosi, la produzione dell'etnologo e quella del letterato/autobiografo e del poeta. La forza della scrittura di Leiris è nella sua mancanza di autorevolezza, nel suo distacco, nella sua voluta frammentaria soggettività, nello spaesamento, in qualche modo ricercato. -
Michel Leiris. Il teatro della possessione
Il volume, analizza l'incontro tra il letterato/autobiografo, poeta ed etnologo (Parigi 1901-1990) e i culti di possessione, attraverso la lente della performatività. Dopo averne presentato gli scritti etnologici, l'autrice si addentra qui nel suo percorso a più dimensioni, dall'infanzia tormentata fino al congedo con la scrittura. Esamina i motivi e gli esiti del viaggio in Africa - ""una caccia senza prede al di fuori di ombre"""". Memoria mai appannata quella dell'esperienza vissuta accanto alla confraternita di Gondar. Vera trance da possessione o semplicemente teatro della possessione quello dei posseduti di Gondar? Il quesito """"leirisiano"""" va riformulato alla luce di un'estetica del performativo che rifletta sulle ragioni dell'efficacia, sul potere trasformativo che necessariamente consegue l'assunzione di ruoli altri, di un """"agire"""" che è un eseguire, un ri-fare (un re-enactment). La modernità di Leiris etnografo risiede nella non celata soggettività autoriale e nell'aver posto in primo piano la dimensione """"rappresentazionale"""" dei culti come modalità di """"conoscenza incarnata""""."" -
Elementi di dentrometria
La dendrometria, intesa come primo approccio tecnico al bosco o come primo modo di «vedere» ed evidenziare i caratteri del bosco, risulti la disciplina forestale internazionalmente più ricca di trattati. La materia tende a scindersi in tre parti separate: gli inventari forestali (che mirano all'analisi di vaste superfici), la dendroauxometria (che si interessa dell'accrescimento del bosco) e la dendrometria, che si interessa soprattutto di valutazioni su singoli tratti di bosco come di valutazioni in sede di commercio del legno. Il testo conserva un carattere didattico-divulgativo con esempi riferiti a problemi anche professionali: uno strumento semplice e pratico che affronta anche argomenti teorici. Gli esempi possono servire a verificare l'esattezza nell'applicazione di metodologie di interesse della dendrometria. -
Giovenale, Satire 1,7,12,16. Storia di un poeta
Giovenale viene ancora troppo spesso appiattito sulla sua fase iniziale 'indignata', rispetto a cui la produzione successiva tende a sbiadire in affrettate generalizzazioni. Risulta così svilito un itinerario compositivo che denota invece un'incessante ricerca di nuovi e diversi modi di fare satira. In quest'ottica, la scansione delle sedici satire giovenaliane in cinque libri - che tutto induce a considerare d'autore - è punto di partenza imprescindibile per seguire un trac-ciato evolutivo, che si cerca qui di ripercorrere attraverso il commento a una satira per ciascun libro (con l'inevitabile eccezione del libro II, interamente occupato dalla lunghissima satira 6, e comunque del tutto in linea con il I). -
Poteri e linguaggi del sacro. Testi, oggetti e riti nell'Europa moderna
Il potere attraverso i linguaggi, anima i soggetti che lo esercitano, entrando in contesti in cui il femminile, il sacro, il mitologico, sono i protagonisti. Ponendosi come superiore rispetto ai temi di natura e cultura, si legittima attraverso i discorsi e le azioni, più o meno violenti, più o meno coerenti con la verità dei principi ai quali si ispira. I saggi qui raccolti si inseriscono in questo solco di studi, ormai solidi e numerosi, e ci permettono, attraverso documenti e riflessioni storiografiche, di arricchirne i contorni e riprodurne gli esempi. -
La crociata contro Francesco II Ordelaffi (1356-1359) nello specchio della storiografia
La crociata contro Francesco II Ordelaffi rientra nel numero delle crociate italiane o crociate politiche bandite dai papi avignonesi per combattere avversari di particolare rilievo territoriale e militare. Nonostante gli sviluppi del pensiero canonistico pervenissero a considerare costoro eretici a pieno titolo e gli elementi consacrativi della tipica crociata d'Oriente fossero tutti presenti, la percezione dei contemporanei, per ciò che se ne può ricavare da un certo numero di cronache, evidenziò piuttosto l'intenzione prevalentemente politica dell'iniziativa papale. Su questa linea, con qualche recente eccezione, si è posto anche l'assai esiguo fronte storiografico che se ne è finora occupato. L'agile volume vuole essere una prima verifica sul tema cui si auspica possano aggiungersi altri approfondimenti per casi analoghi nell'area italiana. -
L' Historia di Camallo e l'Historia del pescatore: un testo teatrale e un cantare di primo Cinquecento
L'""Historia di Camallo"""" è un testo teatrale di primo Cinquecento e possiede tutti gli elementi caratteristici delle sacre rappresentazioni: è scritto in ottava rima, è aperto da un annuncio e concluso da una licenza, ed è definito un """"mistero"""", termine con cui si chiamavano comunemente le sacre rappresentazioni. Argomento del testo non è però la vita di una santa o un episodio biblico, ma una storiella molto salace, che ha come protagonisti il pescatore Camallo, sua moglie Valeria e Venere, Cupido e Priapo. Il libro pubblica anche il coevo cantare dell'""""Historia del pescatore"""", perché ha una trama molto simile a quella dell'Historia di Camallo. Le due edizioni sono precedute da una introduzione in cui l'autore inserisce l'Historia di Camallo nel contesto teatrale primo cinquecentesco. Egli ipotizza che il testo sia un prodotto delle veneziane Compagnie della Calza, associazioni di giovani aristocratici gaudenti, che avevano l'abitudine di rappresentare commedie e spettacoli scabrosi."" -
Leggere i moderni con gli antichi e gli antichi coi moderni: Petrarca, Valla e Beroaldo
Il volume raccoglie sette saggi che attraversano alcuni aspetti della cultura umanistica, fra XV e XVI secolo, seguendo sentieri poco battuti: il petrarchismo latino, la prima ricezione di Lorenzo Valla e le prove più mature del magistero del maestro bolognese Filippo Beroaldo il Vecchio. Ognuno dei contributi affronta un diverso fenomeno di ricezione e trasmissione culturale di autori antichi e moderni: in alcuni casi di moderni (Petrarca) riscritti con le parole degli antichi, in altri di autori antichi riscoperti e riproposti grazie alla mediazione dei moderni, come i sette saggi o i divieti pitagorici. Tutto questo in un periodo di transizione in cui la lingua latina non sente più molto salda la sua egemonia in campo culturale. -
Aspetti dell'identità relazionale nelle tragedie di Seneca
Il libro è un'indagine sulle modalità di comunicazione e di rappresentazione dell'identità nelle tragedie di Seneca, lungo il filo conduttore delle Troiane. Alla base del lavoro è una concezione dinamica, secondo la quale l'identità si costruisce attraverso la comunicazione e la relazione, sia con l'altro, sia con la realtà. Il concetto di ""identità relazionale"""" nasce e deriva da tale presupposto teorico, ed è stato formulato a partire dai principi basilari della pragmatica della comunicazione."" -
L' arte nella Bologna dei Bentivoglio e il maestro di Ambrogio Saraceno
L'opera mira a ricostruire l'identità rinascimentale di Bologna in modo da avere una visione più ampia e approfondita del contesto artistico bolognese ed emiliano di fine Quattrocento, che, a causa della grave damnatio memoriae scagliata dallo Stato Pontificio contro i Bentivoglio, è stato finora così poco indagato. A Bologna, città mercantile con un ceto sociale borghese ampio, diversamente dalle corti chiuse ed elitarie di Ferrara e Firenze, esisteva un altro tipo di committenza, più aperta alle novità e dai poliedrici interessi che consentiva agli artisti migliori opportunità di lavoro e maggior libertà espressiva, facendo così diventare la città felsinea un centro propulsivo della cultura di fine Quattrocento. In seguito a un'influenza veneta e toscana, decisivo per la nascita del Rinascimento bolognese fu l'arrivo in città, intorno al 1470, di pittori ferraresi che apportarono quella componente fondamentale che consentirà la fioritura di un particolare tipo di rinascenza, con caratteristiche proprie, non comuni ad altre aree culturali. Su questo substrato si innesterà poi l'influenza dell'arte centro-italiana di Perugino e Pinturicchio, interpretata a Bologna soprattutto da Costa e Francia. L' indagine non riguarda solamente i tre grandi pittori ferraresi che giunsero in città (Cossa, De Roberti e Costa), ma approfondisce per la prima volta altre personalità, forestiere e non, che parteciparono con le loro opere a questo vivace ambiente multiculturale (Giacomo Filippo De Tealdi, Giovanni Antonio e Guido Aspertini-padre e fratello del più celebre Amico, Antonio Leonelli da Crevalcore, Giovanni Antonio Bazzi e altri) ricostruendo la realtà artistica del tempo attraverso la fitta rete di rapporti tra artisti e committenti e la risoluzione di importanti problematiche scientifiche finora rimaste insolute. Infatti, attraverso la ricostruzione della figura del Maestro di Ambrogio Saraceno (di cui ho individuato il corpus delle sue opere, la loro cronologia, le relative provenienze e committenze) e l'individuazione della sua identità (avvenuta con ricerche documentarie, stilistiche e cronologiche), è stato possibile sciogliere alcuni importanti ""nodi"""" critici e gettare così maggior luce sull'arte e la cultura a Bologna alla fine del Quattrocento. Ne emerge una monografia scientifica capace di immergere il lettore nella realtà artistica rinascimentale di Bologna, restituendo finalmente alla famiglia Aspertini l'importante ruolo che merita per aver portato per prima da Roma nella città felsinea il gusto per l'antico che si stava sviluppando nell'urbe e il cui massimo interprete sarà Raffaello."" -
Minatori di memorie. Vol. 1: Memoria culturale e culture della memoria delle miniere e della migrazione italiana in Limburgo (belga e olandese) e Vallonia.
Il taglio interdisciplinare del volume intende fare interagire gli studi delle infinite tracce, materiali e immateriali, lasciate dal mondo minerario e dalla migrazione italiana sui territori, sulle persone, sulle società, sulle mentalità, sugli immaginari artistici negli ex-distretti minerari del Borinage, del Limburgo belga e del Limburgo sudorientale olandese. Ultimamente è andata crescendo l'urgenza della patrimonializzazione di quell'eredità. Un'eredità, scomoda, che non poteva essere attualizzata dalle ultime generazioni dei minatori e dalle loro famiglie senza complesse e dolorose rinegoziazioni. In Minatori di memorie trovano spazio studi storiografici sulla memoria pubblica in Italia della migrazione, catalizzata in particolare attorno alla tragedia di Marcinelle , di cui ricorreva nel 2016 il sessantesimo anniversario; sguardi della geografia e dell'antropologia, utili a interpretare in multiscala questi stratificati processi geostorici e il loro impatto sui territori, sulle culture e sulle persone; studi delle (auto) rappresentazioni offerte dalla letteratura e dai nuovi strumenti tecnologici. -
La semantica dei frame di Charles J. Fillmore. Un'antologia di testi
Quest'antologia raccoglie e traduce gli articoli che Charles J. Fillmore (1929-2014) ha dedicato alla frame semantics. Essi coprono un arco di oltre 30 anni di lavoro e permettono di tracciare un'evoluzione del suo percorso teorico sulla semantica dei frame: mettono in luce, in particolare, i rapporti con la grammatica dei casi, la teoria per la quale è maggiormente conosciuto (almeno in Italia), evidenziando le ragioni di insoddisfazione - che più volte il linguista statunitense ha espresso nei confronti della sua precedente teoria - e il bisogno di giungere a una migliore formulazione teorica della descrizione semantica. Questa non deve limitarsi alle singole unità lessicali, ma facendo tesoro di un approccio enciclopedico al significato linguistico deve tener conto dei fattori contestuali e circostanziali che determinano il significato delle parole all'interno dei testi e dei contesti d'uso, consentendo così di superare le tradizionali distinzioni tra semantica, pragmatica e linguistica del testo. -
Strattide. Testimonianze e frammenti
Il volume costituisce una nuova edizione critica, delle testimonianze e dei frammenti del commediografo greco Strattide (V-IV sec. a.C.), vi aggiunge un nuovo frammento, altri di dubbia attribuzione e quelli a vario titolo attribuiti al commediografo senza argomenti definitivi. I frammenti sono tradotti, a parte alcuni di origine lessicografica e non lemmatizzati, e sono tutti commentati, con particolare attenzione agli aspetti di ordine testuale e di tradizione del testo. Un'introduzione di carattere testuale e scenico precede la raccolta delle testimonianze e dei frammenti. Il volume si conclude con un indice dei passi discussi e delle testimonianze trattate. -
Costruzione di patrimonio. Le parole degli oggetti e delle convenzioni
Questo libro intende fornire a chi voglia avviarsi verso lo studio e la ricerca in ambito patrimoniale una base lessicale e semantica per iniziare a comprendere gli scenari contemporanei a partire dal complesso dibattito aperto con gli strumenti normativi (convenzioni UNESCO in primis) che hanno segnato la storia dei concetti di tangible e intangible cultural heritage. D'altro canto, attraverso la riflessione su specifiche costruzioni e gestioni di oggetti e situazioni patrimoniali, fornisce esempi di come il dibattito scientifico e legislativo incida sulle concrete dinamiche dei patrimoni ""in azione"""". Il patrimonio non solo è apparato oggettuale, fisicità, ma anche complesso di conoscenze, manualità, tecniche, arti e tradizioni, saperi, concezioni del mondo, politiche. È connesso ai meccanismi di produzione delle eteroclite identità e delle rispettive forme di auto rappresentazione di ogni gruppo sociale. I patrimoni costruiscono e definiscono le persone, così come le persone costruiscono e definiscono innumerevoli forme di patrimonio in un costante aggiornamento di attitudini, di pratiche, di credenze e di comportamenti."" -
L' acquisizione dell'italiano da parte di sinofoni. Un contributo alla linguistica educativa
L'acquisizione di una L2 (seconda lingua) per parlanti con una lingua nativa tipologicamente distante da essa pone molti problemi all'apprendente, all'insegnante e allo studioso. Caso esemplare di questa difficoltà è certamente l'acquisizione della lingua italiana da parte di studenti di madrelingua cinese: due sistemi linguistici strutturalmente molto lontani e difficilmente commensurabili, sia nell'ambito di un processo spontaneo di acquisizione, si in quello di un percorso di insegnamento/apprendimento formale. All'incontro tra la speculazione teorica della linguistica educativa e la vocazione sperimentale della linguistica acquisizionale, il presente volume costituisce una meditazione intorno al problema specifico dell'interferenza da parte della lingua madre nell'interlingua italiana degli apprendenti cinesi, contestualizzato però all'interno di una riflessione sociolinguistica più ampia e articolata tra i diversi piani di interesse dell'educazione linguistica. -
Raffigurare lo spazio, governare il territorio. Percorsi di ricerca geostorica per la mitigazione del rischio ambientale
Nel corso degli ultimi decenni una sensibilità collettiva sempre più estesa ha accompagnato le riflessioni sulla tutela dell'ambiente e del paesaggio nel percorso che dalla ricerca accademica è giunto alla formalizzazione di accordi e normative alla scala nazionale ed internazionale, aprendo al geografo spazi di pensiero e di azione. Nel volume si presentano differenti ambiti nei quali la ricerca geostorica, tesa tra studio dei fenomeni culturali e territoriali del passato e costruzione di sistemi informativi per la progettazione del futuro, offre supporto e profondità interpretativa ai processi di mitigazione del rischio in atto nel presente. -
La sirena in figura. Forme del mito tra arte, filosofia e letteratura
Il libro, attraverso rappresentazioni iconografiche, interpretazioni filosofiche e prospettive letterarie, propone un viaggio di incontro con la sirena per mostrare la sua vitale presenza nel nostro immaginario e per comprenderne il significato e la funzione. -
Pascoli georgico. Un percorso dai poemetti latini ai poemetti italiani
La rilevanza culturale di Pascoli deriva, com'è noto, dal radicamento e dall'incidenza della sua poesia nell'immaginario profondo della storia italiana. L'indagine su Pascoli georgico fa i conti con una di queste radici, quella che, in senso generico, possiamo riferire appunto alle Georgiche. Il confronto esistenziale, prima che letterario, con Orazio e Virgilio rappresenta infatti per Pascoli un'esperienza decisiva non solo sul versante della poesia in latino ma più in generale sulla maturazione del suo universo poetico e ideologico. Ricostruendo come un filo rosso il rapporto originario e ininterrotto del poeta con la natura - intesa concretamente e storicamente come campagna nelle sue tante declinazioni (esperienza primaria del mondo, scenari naturali, famiglia, trauma biografico, folclore, lavoro, assetti sociale e agrari, idillio, emigrazione, abbandono) - si è cercato così di ""raccontare"""" in modo nuovo e organico con la sua vicenda umana e letteraria, di focalizzare il passaggio dalla poesia premyricea alle Myricae e ai Poemetti, e di illuminare, tramite Pascoli, alcune trasformazioni epocali della realtà contemporanea."" -
Bioingegneria e psicofisiologia delle emozioni e dei disturbi della mente
Le emozioni indicano complesse reazioni psico-fisiche a eventi interni o esterni al nostro corpo, la cui caratterizzazione è di notevole importanza clinica e sociale. Con un approccio prevalentemente ingegneristico, in questo libro si descrivono i più importanti modelli scientifici utilizzati per lo studio delle emozioni e dei relativi correlati fisiologici, insieme a dettagliati protocolli sperimentali di stimolazione emotiva e monitoraggio psico-fisiologico. Forte enfasi è posta sull'analisi di dati psicometrici, biosegnali e bioimmagini ottenuti in risposta a particolari stati emotivi con particolare riferimento all'analisi della voce, elettrocardiogramma e respirazione, risposte fisiologiche legate al sistema nervoso autonomo, e neuroimmagini. In tal senso, il libro affronta anche tematiche relative ai disturbi delle emozioni e dell'umore, come depressione unipolare e bipolare. Il testo si conclude con riferimenti e collegamenti tra la neuro-biologia delle emozioni e l'arte e la filosofia, dimostrando come la nostra esistenza è indissolubilmente legata alle emozioni ed ai loro correlati neuro-psicofisiologici.