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Il latino colloquiale nell'Eneide. Approfondimenti sull'arte poetica di Virgilio
Il libro è una ricerca sul latino colloquiale all'interno del genus grande dell'Eneide. Il lavoro si basa su un metodo capace di coniu-gare un approccio di tipo linguistico e formale a uno di tipo pragmatico e sociolinguistico. L'individuazione di «case studies» ha permesso di cogliere l'apporto di un fenomeno col-loquiale all'interno del testo e dello specifico contesto eneadico, soprattutto grazie allo studio comparato non solo dell'intera produzione virgiliana, ma anche delle testimonianze sia letterarie sia prive di intento artistico prece-denti, coeve e immediatamente posteriori a Virgilio. La ricerca non manca di sottolinea-re come la rielaborazione poetica di materia-le linguistico colloquiale non costituisca un elemento declassante, bensì un arricchimento della dizione epica. -
Artisti e mercanti in viaggio. Oltre le Alpi, attraverso il Tirolo
Il volume raccoglie gli esiti di una ricerca focalizzata sul territorio dell'arco alpino quale zona di passaggio tra il nord e il sud dell'Europa, in particolare tra la Svizzera, la Germania, l'Austria, la Boemia e l'Italia. Una ricerca perseguita attraverso approcci disciplinari diversi, che tiene conto di aspetti storico-geografici, artistici, figurativi e architettonici, interazioni linguistiche, intrecci e incroci, scambi 'immateriali' e mobilità di operatori sociali. Il libro si articola in due sezioni: la prima inquadra il mondo dell'economia e le realtà socio-culturali del territorio (Itinerari culturali e socio-economici), la seconda indaga le forme in cui si è manifestata l'abilità creativa di generazioni di maestri, artigiani ed artisti, valenti pittori e architetti (Itinerari figurativi e architettonici). L'approccio interdisciplinare e il confronto sui molteplici percorsi semantico-interpretativi seguiti dagli autori offrono una panoramica ampia che tocca alcuni momenti nevralgici del vivace dialogo artistico e culturale, economico e sociale, animatosi tra il Quattro e il Novecento a nord e a sud dell'arco alpino. Un quadro che aiuta a riconoscere punti di riferimento comuni ai diversi Paesi dell'Europa, percepire influenze reciproche, idee e profondità di radici, protese ad arricchirsi ed evolversi nello scambio spirituale e culturale, fondamento portante di quella che oggi viene definita ""identità europea""""."" -
Giacomo De Maria (1760-1838). Ediz. illustrata
Massimo esponente della scultura neoclassica a Bologna, Giacomo De Maria collega la tradizione plastica da secoli viva in città con il nuovo linguaggio canoviano, conosciuto direttamente a Roma. Il suo magistero presso la locale Accademia di belle arti formerà una intera generazione di scultori alcuni dei quali, come Adamo Tadolini e Cincinnato Baruzzi, si perfezioneranno nello studio di Antonio Canova. Autore di un significativo gruppo di monumenti per il cimitero comunale, eseguirà vari progetti decorativi, dal frontone di villa Aldini a quello del teatro municipale di Ancona, dalle giovanili decorazioni di villa Spada e di palazzo Zambeccari ""da S. Paolo"""" all'insieme monumentale dello scalone e degli atri di palazzo Hercolani. Padrone della tecnica della lavorazione del marmo secondo le pratiche dell'atelier canoviano, lascia nel gruppo grandioso della Morte di Virginia e nella Tomba Caprara le più altre espressioni della sua arte."" -
Approcci cognitivi ed evoluzionistici alla religione
Negli ultimi trent'anni, sfide straordinarie si sono presentate non solo allo studio scientifico della religione, ma a tutte le scienze. A fronte dei risultati raggiunti e delle nuove metodologie acquisite nel campo delle scienze comportamentali (sociologia, antropologia, psicologia) e delle scienze umane (come l'archeologia) è opportuno per gli studi religiosi fare un bilancio e riflettere sui fondamenti della disciplina, su quali ne siano l'oggetto (definizione) e le modalità d'indagine (metodologia). Questa collezione di saggi nasce dalla volontà e dall'esigenza di presentare i nuovi metodi, teorie e risultati, inquadrandone gli sviluppi in una prospettiva storica ed evidenziandone limiti e potenzialità, all'intersezione tra religione, cognizione e cultura. -
Shanghai nella letteratura di viaggio italiana. Realtà e percezione di un emporio fluviale diventato megalopoli
Città di provincia sino al primo quarto del XIX secolo, poi grande area urbana quasi-coloniale, quindi città comunista ripiegata su se stessa e infine oggi massima megalopoli al mondo, Shanghai ha storicamente attirato un alto numero di viaggiatori occidentali, per i motivi più disparati (missionari, economici, politici, come inviati giornalistici, per mero turismo). All'interno di tale flusso, gli italiani hanno rivestito un ruolo preminente: i primi europei giuntivi in età moderna, radice profonda del cosmopolitismo shanghaiese odierno, furono gesuiti del nostro paese; in tempi recenti, successivamente al nuovo corso comunista, alcuni italiani furono qui tra i pochi testimoni occidentali di svolte epocali quali la Rivoluzione Culturale o i cambiamenti immediatamente successivi alla morte di Mao Zedong.Il volume discute i vari racconti di viaggio in una prospettiva di lungo periodo, dal XVII secolo sino ad oggi, analizzando criticamente le descrizioni e le percezioni di un'area urbana per molti versi unica, cinese ma da secoli a contatto con l'Occidente, crocevia delle dinamiche del tardo impero Qing, della Repubblica di Cina e della Repubblica Popolare: alla ricostruzione di traiettorie, itinerari, aspetti topografici dei vari viaggi, si affianca una decostruzione di fraintendimenti, miti e stereotipi (la ""Parigi d'Oriente"""", la """"città del peccato"""", la """"città redenta"""", ecc.). Sulla base di uno studio sistematico e di estremo dettaglio dei numerosi testi odeporici rintracciati (oltre 130), emerge ora un quadro complesso di rapporti tra Shanghai e l'Italia, per la prima volta indagato nella sua globalità, nell'ambito del quale le tante nuove acquisizioni assumono una valenza non solo nel campo della ricerca, ma anche in quello della public geography, a vantaggio in primo luogo delle istituzioni del nostro paese con sede nella capitale economica della Repubblica Popolare Cinese in funzione di possibili nuovi progetti bilaterali di cooperazione culturale."" -
Ecomuseo dell'Etna. Tra natura, mito e cultura
Il prevalere dell'azione umana sulla Natura, gli impatti sempre più violenti sull'ambiente, i danni subiti dal territorio, impongono all'uomo di ridefinire il rapporto con essa allo scopo di trovare un equilibrio stabile e duraturo tra le diverse componenti dell'ambiente. La geografia utilizza metodologie e strumenti atti ad affrontare le questioni ambientali e a sviluppare il tema nei suoi svariati aspetti: le trasformazioni del paesaggio, gli impatti e le modificazioni ambientali, la qualità della vita, la tutela e la salvaguardia dell'ambiente, i fondamenti dell'etica ambientale, la genesi e la filosofia dell'ambientalismo, il concetto di sviluppo sostenibile, la pianificazione territoriale, ecc. A tal proposito, l'ecosistema Etna per il suo atavico rapporto con l'uomo rappresenta certamente un osservatorio privilegiato di ricerca. Il progetto di ricerca ""Prometeo"""", avviato dalle cattedre di Geografia e di Filosofia morale del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania, attraverso l'individuazione degli strumenti più idonei per una reale valorizzazione dell'area etnea, quale l'ecomuseo, si pone come obiettivo la riscoperta dell'identità culturale dei luoghi, intesi come palcoscenici nei quali si intrecciano le relazioni umane. L'ecomuseo non è edificio-contenitore, confinato fra quattro mura. Esso comprende, oltre al patrimonio storico e architettonico, le emergenze culturali identitarie sparse sul territorio e, pertanto, permette una fruizione diversa da quella di un tradizionale museo. Definito museo del territorio, museo diffuso, museo a cielo aperto, di identità culturale collettiva, museo di comunità, museo delle tradizioni locali, museo della memoria, museo atelier, museo villaggio: ecomuseo inteso come strategia partecipativa per lo sviluppo sostenibile."" -
Malattie delle piante in bosco, in vivaio e delle alberature
Gli autori presentano, tracciandone il profilo, gli agenti abiotici e biotici dannosi alle piante arboree in vivaio, foresta e nelle alberature urbane. Di ogni patogeno sono descritti ospiti, distribuzione, sintomi, ciclo biologico, epidemiologia, lotta. Alcune entità infettive da quarantena ed invasive sono presentate alla luce dei cambiamenti globali. Sono trattati 351 parassiti: 297 funghi, 31 cromisti, 11 batteri, 6 fitoplasmi, 1 virus, 5 piante parassita e 10 agenti non infettivi. Molti casi sono illustrati da fotografie originali (262) che agevolano la diagnosi rendendo l'opera un valido ausilio per il pronto riconoscimento in situ. -
La provvidenza
Perché i giusti soffrono e i malvagi prosperano? Alla domanda - antichissima - si sforza di rispondere Agostino nel ""De prouidentia dei"""", attingendo a un ricco retroterra filosofico e letterario e dando voce a un'inquietudine diffusa, quella di chi di fronte alle difficoltà del quotidiano vacilla nella fede. Questa è l'unica trattazione del vescovo di Ippona esclusivamente dedicata al tema della provvidenza. Il volume costituisce il primo studio monografico su un'opera tornata alla luce sul finire del secolo scorso. Il testo latino è stato aggiornato e corredato di una nuova traduzione italiana; il commento approfondisce gli aspetti filologici, linguistici, stilistico-letterari ed esegetici dell'opera, interrogandosi soprattutto sulla natura e sul genere letterario cui ricondurre il testo."" -
Leggere oggi favole e fiabe
La favola e la fiaba sono generi classici e contemporanei: sono nati nella cultura orale dell'antichità (con Esopo, Fedro e le narrazioni popolari), sono diventati opere letterarie in epoche differenti (la fiabomania nasce con Charles Perrault alla fine del XVII secolo), hanno meritato l'attenzione teorica di scrittori importanti (il tedesco Lessing nel XVIII secolo, l'italiano Gianni Rodari nel XX secolo), e continuano oggi a essere riscritte e create, con intrecci e personaggi che parlano a lettori di ogni età in un mondo sempre più complesso. Il presente lavoro si interroga sul successo plurisecolare di narrazioni che usano soprattutto gli animali e gli oggetti per parlare di donne e uomini, bambine e bambini, e che stimolano e soddisfano alcune abilità cognitive utili alla sopravvivenza: blending, mind reading, empatia, immersione, embodiment. Nella convinzione, già espressa dallo psicologo Jerome Bruner qualche decennio fa e oggi sviluppata dai narratologi, che la letteratura svolga una funzione essenziale per comprendere e ordinare l'esperienza, conoscere i propri simili e ipotizzare un mondo migliore. -
Geografie dell'esodo
La complessa interazione fra lo spazio geografico e la sua trasposizione romanzesca rappresenta uno degli aspetti più controversi e indubbiamente meno indagati della letteratura di migrazione italiana. Nonostante la rilevanza di tale problematica nella produzione dei migrant writers molti interrogativi ad essa correlati restano difatti irrisolti sul piano teorico e compositivo. Quali percorsi di vita, quali scorci della penisola o dei suoi luoghi simbolo ci hanno restituito nelle loro opere e nelle loro testimonianze? Quali funzioni o quali connotazioni hanno di volta in volta assunto le immagini restituiteci dal loro sguardo e, soprattutto, in quale misura hanno contribuito a riplasmare l'immagine stessa del Belpaese? Prendendo spunto dalle innovative applicazioni della geocritica nell'ambito della comparatistica, ""Geografie dell'esodo"""" vuole offrire un'inedita chiave di lettura di questo genere tanto proteiforme quanto metamorfico, dagli ormai riconosciuti precursori (Salah Methnani; Pap Khouma; Mohamed Bouchane; Saidou Moussa Ba; Mohsen Melliti) ad alcuni dei suoi più autorevoli esponenti nel nuovo millennio (Amara Lakhous; Laila Wadia)."" -
Melodramma. Un percorso intermediale tra teatro, romanzo, cinema e serie tv
Il melodramma si afferma nella modernità come un dispositivo di conoscenza estetica dotato di una straordinaria capacità di sintesi contenutistica e formale, in una cornice di democrazia cognitiva e di emotività irrefrenabile: la realtà viene rappresentata mediante riduzione a opposizioni primarie; i media e i generi coinvolti nella rappresentazione, spinti all'eccesso, amplificano gli opposti in assoluti. Proprio grazie ai tratti distintivi dell'immaginazione melodrammatica la modernità ha prodotto i suoi principali sistemi di interpretazione del reale (l'evoluzionismo, il marxismo, la psicoanalisi, il cinema). Questo libro risale alle origini di quell'immaginazione, mappandone le strutture profonde e ricostruendo le relazioni storiche tra il genere nel quale si è inizialmente cristallizzata (il mélodrame) e i generi coevi o successivi in cui si è diffusa, in particolare l'opera lirica romantica, il romanzo realista-naturalista, il melodrama cinematografico e televisivo statunitense, la psicoanalisi e il cinema d'autore europeo, il romanzo contemporaneo. Questa lunga ricognizione, schiettamente comparatistica e intermediale, ci pone di fronte a sovrapposizioni, conflitti e nessi imprevisti, che si configurano a volte come ostacoli da superare, ma più spesso come pegni delle sorprendenti risorse ermeneutiche del melodramma. -
La parola si fa spazio. Poesia concreta e poesia visiva
Dalla sperimentazione futurista alle avanguardie verbovisive della seconda metà del Novecento, lo spazio si configura come un elemento cardine dell'agire estetico, sia come principio compositivo nell'articolazione del segno grafico sulla pagina, sia come ambiente da cui è sollecitata e in cui si colloca l'opera. Il presente volume, attraverso un'analisi dedicata principalmente alla poesia concreta e alla poesia visiva, propone uno studio sul rapporto tra parola e spazio nei diversi procedimenti di visualizzazione del segno, in relazione ai differenti media impiegati e alla progressiva 'uscita' dell'opera dalla pagina del libro, verso l'occupazione dello spazio urbano (affissione di manifesti, installazioni, happening, esposizioni in luoghi e locali pubblici). Ciò comporta un intervento attivo sullo spazio urbano, che è qui esaminato in rapporto al cambiamento epocale che interessa le città negli anni Cinquanta e Sessanta, come tentativo di qualificazione in senso estetico del luogo della comunità e dell'ambiente sociale. -
Filosofi in vendita. Ediz. critica
Nei ""Filosofi in vendita"""", dialogo travestito da commedia, i filosofi della tradizione classica vanno all'asta come in un mercato di schiavi: le più diffuse dottrine filosofiche sono a disposizione per l'acquisto da parte del miglior offerente in cerca di un nuovo status e di competenze utili per un'ascesa sociale che sembra alla portata di tutti. Il bersaglio polemico di questa paradossale vendita sono i ciarlatani e gli imbroglioni che hanno trasformato in merce ricercata l'ascesi di Pitagora, lo stile di vita di Diogene e quello di Aristippo, gli insegnamenti di Democrito ed Eraclito, i modelli etico-politici di Socrate e Platone, la teoria epicurea e quella stoica, l'enciclopedia del sapere aristotelica e, infine, la sospensione del giudizio degli scettici. La sorprendente invenzione si deve a Luciano di Samosata, voce irriverente del periodo degli imperatori-filosofi, tra Adriano e Marco Aurelio, quando lo studio della retorica e della filosofia assicurava prestigio e ben remunerati incarichi nell'amministrazione pubblica. Originario di una piccola città ai confini orientali dell'impero e orgogliosamente straniero rispetto alla lingua e alla cultura dominante, Luciano è uno scrittore potente: capace di suggerire nuove visioni del mondo, di sostenere la ribellione intellettuale rispetto alle opinioni prevalenti attraverso una satira feroce alle ambizioni di potere dei professionisti della cultura. Eunapio lo definiva «uomo serio nel far ridere», Fozio gli riconosceva la capacità di mettere in commedia l'arroganza dei filosofi. L'elenco dei lettori illustri potrebbe continuare, da Teodoro Prodromo a Settembrini fino a Savinio, Sciascia e Pasolini. In particolare fu autore prediletto di Leopardi che progettava «Dialoghi satirici alla maniera di Luciano», quasi «piccole commedie o Scene di Commedie», e arrivò così a concepire le """"Operette morali"""" come un nuovo tipo di letteratura in grado di rappresentare caricaturalmente la condizione umana del secolo delle magnifiche sorti e progressive, scenario non troppo distante, a dire il vero, da quello dei giorni nostri."" -
AI-enabled health care: from decision support to autonomous robots
La XXXIX Scuola di Bioingegneria ha l'obiettivo di presentare i fondamenti, lo stato dell'arte e le prospettive dell'Intelligenza Artificiale (IA) in sanità. Il libro costituisce un tentativo di raccordo fra i diversi livelli di sistemi che possono essere prodotti con le attuali tecnologie. Esso spazia infatti dai sistemi di supporto alla decisione, dove il decisore finale è sempre la persona, ai sistemi robotici autonomi, basati sullo studio delle neuroscienze e dell'intelligenza naturale, e mostra come in ogni caso sia fondamentale considerare un sistema di valori su cui basare la decisione stessa. In questo settore il ruolo della bioingegneria, che studia le metodologie e le tecnologie dell'IA fin dagli anni '80 del secolo scorso, è fondamentale anche per mitigare alcune aspettative eccessive create dalla grande enfasi che i media stanno ponendo sull'IA in questi ultimi anni. In questo senso la scuola ha chiarito quali sono le reali potenzialità e i limiti delle attuali soluzioni. La natura multidisciplinare della bioingegneria, più che mai importante in questo settore, si riflette nel libro con i contributi di autori di estrazione non solo tecnologica, ma anche filosofica, economica, e giuridica, in modo da fornire al lettore un quadro completo delle problematiche anche etiche e medico-legali che intervengono nelle applicazioni dell'IA in un campo così delicato e critico come la medicina. -
Minatori di memorie. Vol. 3: plurilinguismo nei contesti transnazionali postminerari del Belgio e del Limburgo Olandese, Il.
Il volume scaturisce dal terzo convegno del progetto interdisciplinare Minatori di memorie, dedicato allo studio della (post)memoria culturale dell'universo minerario e della migrazione italiana negli ex-distretti minerari del Borinage, del Limburgo belga e del Limburgo sudorientale olandese. Nelle viscere della terra e in superficie, nelle cité minerarie, s'intessevano rapporti sociali basati su scambi e codici verbali e non, con la creazione d'identità fluide, in un incessante processo interculturale. La fine dell'èra carbonifera, con le trasformazioni socioeconomiche e culturali che ha comportato, ha visto emergere palinsesti di comunità postmigratorie in cui convivono a tutt'oggi temporalità diverse, atteggiamenti memoriali variegati, sensi di appartenenza complessi e cangianti. In questo terzo volume della serie il focus è sul plurilinguismo nei contesti transnazionali (post)minerari. Comprende studi sul contatto linguistico in aree fortemente interessate a fenomeni migratori; sulla creazione e le evoluzioni di etnoletti, socioletti e gerghi giovanili; sul potenziale artistico di quei contesti ibridi, dalla poesia di Wiel Kusters al rap di Don Luca; su scritture in cui l'eterolinguismo è una risorsa espressiva tipica e primaria; sulla traduzione (e autotraduzione) del plurilinguismo e di testi mistilingui. -
Migrazioni e territorio. Lo spazio con/diviso
"...affinché i cittadini di domani siano in grado di gestire la crescente complessità della società, sempre più multiculturale, è necessario che riflettano oggi sulle caratteristiche territoriali del fenomeno migratorio, con un'apertura mentale che permetta il passaggio concettuale da un approccio di rifiuto e di esclusione, passando attraverso la tolleranza e l'accoglienza, per giungere ad una reale condivisione comunitaria dello spazio e dei valori culturali.""""" -
Strenna storica bolognese 2020
"Strenna Storica Bolognese"""" è una rivista annuale di studi storici, artistici e letterari legati alla città di Bologna ed al suo territorio. Fondata negli anni Venti, esce ininterrottamente dal 1954 e da allora ha ospitato contributi dei più importanti studiosi ed accademici locali sui temi più vari, selezionando al contempo anche le indagini più interessanti e meritevoli di giovani ricercatori. Il settantesimo volume (2020) vanta come sempre la partecipazione di firme autorevoli quali Deanna Lenzi, Paola Ciarlantini, Roberta Serra, Francisco Giordano e Carlo De Angelis, cui si aggiungono Mario Fanti, autore di una riflessione storica di grande attualità su società ed epidemia, ed Elena Rossoni, già Direttrice della Pinacoteca Nazionale, per celebrare il cinquecentenario raffaellesco. Le tematiche affrontate spaziano al solito tra secoli e discipline, dal Rinascimento al Novecento, dall'arte alla musica all'architettura alla storia del costume e del collezionismo: tra gli studi originali si segnalano in particolare la storia del Monumento a Garibaldi, novità e precisazioni sulla Cappella Vaselli in San Petronio e sul suo committente, un'indagine sulla dimensione teatrale del convento di Santa Maria dei Servi nel Cinquecento, un'aggiunta al catalogo di Angelo Venturoli e Giacomo De Maria ed un'analisi storico-stilistica sul Cimitero Militare Germanico al Passo della Futa, oltre a tanti altri contributi. Una ricca antologia capace di soddisfare gli interessi di ogni lettore, specialista o amatore." -
Turismo musicale: storia, geografia didattica-Musical tourism: history, geography and didactis. Ediz. bilingue
Il volume intende proporre il fenomeno del turismo legato alla musica in tre diverse chiavi di lettura: quella storica, che vede gli ultimi tre secoli caratterizzati da movimenti di persone interessate alla produzione o all'ascolto di eventi musicali; quella geografica, che indaga la distribuzione sulla superficie terrestre di tali movimenti, dei paesaggi musicali e del loro raggio d'azione territoriale; quella didattica, che analizza gli spostamenti generati da esigenze di formazione strumentale, esperienze orchestrali, scambi culturali, viaggi di studio. Può quindi un evento musicale dar vita a un fenomeno di migrazione intellettuale? Il turismo musicale trova i suoi fondamenti sia nell'analisi dei rilevanti flussi ad esso espressamente connessi, sia nel rilievo di particolari forme musicali legate al territorio o di eventi di settore che ne rappresentano gli elementi di richiamo. Dal punto di vista storico, e particolarmente nel panorama ottocentesco, esso era creato intorno a un evento di particolare interesse, investigabile attraverso le cronache giornalistiche, gli epistolari privati, i documenti d'archivio, le guide per i viaggiatori, la realizzazione di edizioni musicali (in riduzione per pianoforte) e la loro circolazione. Poiché ogni territorio è caratterizzato da un paesaggio fisico ma anche antropico, il suo heritage musicale è divenuto di recente oggetto di rinnovato interesse in indagini geografiche che analizzano i caratteri dei luoghi e i contesti culturali generati da suoni e musica, descrivibili anche con inedite rappresentazioni cartografiche. Oggi il turismo musicale ruota intorno a festival, rassegne, concorsi, convegni, corsi di specializzazione, spesso di portata internazionale. Quanto all'ambito scolastico si assiste ad una affermazione di proposte legate ad attività didattiche che coinvolgono la musica: l'organizzazione di eventi o la partecipazione a manifestazioni, sovente in location turistiche di pregio paesaggistico e architettonico, hanno come scopo la crescita degli studenti anche sotto il profilo musicale e rappresentano un fenomeno che in Italia sta acquisendo diffusione crescente. -
Presenze militari in Italia settentrionale
Il volume contiene gli atti del workshop Presenze militari in Italia settentrionale, svoltosi a Udine tra il 27 e il 28 febbraio 2019, e intende offrire un quadro approfondito degli studi iconografici, epigrafici e archeologici in corso su temi di ambito militare nel mondo romano e in particolare cisalpino. Riunire in un unico contesto le ricerche pertinenti a filoni d'indagine diversi (in questo caso immagini, iscrizioni, militaria e castra) è essenziale per comprendere meglio l'importanza dell'esercito e della carriera militare all'interno della società romana. In tale ambito di studi l'Italia settentrionale ha sempre avuto un ruolo marginale e questo volume si propone quindi di evidenziare la ricchezza delle testimonianze disponibili. -
Sei racconti. Teatri occidentali oggi
Traiettorie, atmosfere, visioni, scritture, ritmi, giocatori: ruota attorno a sei parole, per altrettanti spettacoli, questo agile volume pensato per chi è interessato a un primo incontro con le questioni, concettuali e pratiche a un tempo, dello studio teatrale. A ogni parola corrisponde il racconto di una messa in scena, ripercorsa dall'autore mescolando i propri personali ricordi di spettatore con materiali drammaturgici, documenti d'archivio, immagini e notizie storiche. I sei spettacoli scelti vanno dal 2000 a oggi, facendo così muovere il lettore dentro lo scenario contemporaneo: il presente è inteso come punto di partenza per affrontare - con opportune aperture storico-teatrali - certe specificità del linguaggio scenico nel nostro mondo dominato dai media. È anche un modo per riconoscere con maggior chiarezza i valori dell'esperienza teatrale, come effimero e memorabile incontro tra corpi vivi in un tempo e in uno spazio. Infinites di Luca Ronconi, Papperlapapp di Christoph Marthaler e Anna Viebrock, L'opera da tre soldi di Bob Wilson, Radio Clandestina di Ascanio Celestini, Il panico di Rafael Spregelburd e Remote X di Rimini Protokoll sono i sei spettacoli scelti, per sei racconti che disegnano anche un pezzo della geografia attuale del teatro occidentale, facendo viaggiare il lettore tra Europa e Americhe, nella concretezza dei teatri, degli spazi e delle città: Milano, Avignone, Reggio Emilia, Pavia, Buenos Aires, Berlino...