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Storia dell'antipolitica dall'Unità a oggi. Perché gli italiani considerano i politici una casta
Il termine antipolitica era sconosciuto fino a poco tempo fa. Non compariva nemmeno nei dizionari. Eppure da sempre contrassegna un atteggiamento assai popolare. Designa il disgusto verso la politica e la sua casta. Disgusto che di regola si rifugia in una diserzione dalle urne ma che talora osa l'azzardo di prefigurare un'utopica ""buona politica"""". Tra rifiuto e esercizio politico del rifiuto si apre uno spazio largo in cui ci sono mille sfumature di antipolitica. Coglierle e distinguerle è la sfida che questo studio si propone seguendo l'intero corso della storia nazionale: dal disincanto del dopo-Unità all'antiparlamentarismo di fine Ottocento, dal rifiuto della democrazia liberale d'inizio Novecento al fascismo, per chiudere con la critica della """"Repubblica dei partiti"""" culminata in quest'ultimo ventennio nel populismo antipolitico."" -
Procida. L'isola dell'attesa
Procida è una nassa. Una nassa di strade e vicoli inerpicati sul dorso di un frammento di lava che spunta, solitario, dalle acque del Mediterraneo. È una nassa di colori che si mescolano all'odore del mare e al sole che si riflette nel suo specchio. Un mare che, a terra, lentamente scompare dalla vista, escluso allo sguardo da alte mura. Le stesse che, in passato, proteggevano il rientro dei marinai da luoghi lontani e i procidani da pericoli ignoti. Procida è una nassa di voci e di suoni che portano l'eco di memorie antiche. È una nassa di storia e di storie, soprattutto di donne. Sacerdotesse di una terra sospesa tra il sacro e il profano, consumata da riti che scandivano attese e speranze. Procida è l'isola di Graziella, immagine di un Mediterraneo esotico. È l'isola murata, dove i reclusi erano condannati a sospirare al cospetto della libertà incontenibile del mare. -
Tra persona e mercato. Nuove prospettive della pedagogia industriale
La relazione tra la persona e il mercato quale luogo di azione e apprendimento invita a riflettere su come l'educazione possa concretamente incidere sul futuro del lavoro. Nel testo si concepisce l'industria come luogo del fare ma soprattutto come metafora del conoscere. In tale contesto, l'attività della pratica educativa nell'impresa esalta la persona, che non viene affatto sminuita dall'invadenza tecnologica. Questa innovativa ricerca sulla pedagogia industriale indaga le organizzazioni lavorative, per superare la sudditanza dello spazio educativo al sistema produttivo ed economico. Infatti, è solo così che ciascuno può valorizzare i propri talenti attraverso originali percorsi di apprendimento. In questa interpretazione, la pedagogia industriale rappresenta un terreno di ricerca innovativo e denso di prospettive, confermando l'uomo al centro del mondo del lavoro che, attraverso l'ibridazione con l'intelligenza artificiale, apre scenari inediti e, per molti aspetti, turbolenti. E questo libro di Cinzia Turli si colloca con intelligenza ai bordi di questo caos. Prefazione di Andrea Gavosto. -
L' uragano. Una storia di politica, fake news, giustizia
Una sorta di diario, un racconto ""a cuore aperto"""" che ripercorre la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Roberto De Luca alla vigilia delle elezioni politiche del 2018, quando ricopriva l'incarico di assessore al Comune di Salerno: si tratta di un episodio nato da un'inchiesta giornalistica che arriva erroneamente a ipotizzare a suo carico addirittura il reato di corruzione. Proprio come in un diario, vengono raccontati i momenti successivi all'evento, la decisione delle dimissioni dalla carica assessorile, l'incubo di un procedimento giudiziario durato oltre un anno e mezzo e poi conclusosi con richiesta di archiviazione per estraneità ai fatti, le sue conseguenze sul piano privato e personale ancor più che su quello politico. Un flusso di ricordi ed emozioni intervallato da riflessioni sugli accadimenti politici degli ultimi anni, sulla piaga delle fake news e dell'odio social."" -
Formiche (2020). Vol. 163: G20, Italia alla guida. Quale direzione?.
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line www.formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese www.anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
Eravamo comunisti
«Il Pci fu un partito determinante nella storia della sinistra e dell'Italia, i suoi meriti nella costruzione dello Stato democratico restano indiscutibili: contribuì all'inserimento nella vita democratica di masse popolari formatesi nella tradizione leninista e che avevano vissuto il massimalismo del primo dopoguerra. Il suo legame con l'Urss rese tuttavia impossibile che assumesse responsabilità di governo. In ciò, sostiene Pietro Scoppola, risiedono le cause del nostro ""bipartitismo imperfetto"""". Il suo """"riformismo pratico"""", secondo Giorgio Napolitano, fu accompagnato da una persistente negazione ideologica del riformismo come visione e prospettiva e dal non meno ideologico ancoraggio a un orizzonte rivoluzionario di superamento del capitalismo. Per Pietro Ingrao, non si capisce la vicenda del Partito comunista italiano (e anche della sua lunga durata) se non si coglie l'intrico di una dottrina rigida e di secca disciplina a suo modo """"militare"""" e, contemporaneamente, la sua porta schiusa a una generazione che si apriva alla politica. Vivevamo un singolare intreccio tra il dogma e la ricerca politica""""». Prefazione di Giuliano Amato. Interventi di Biagio de Giovanni e Salvatore Veca."" -
Caducità dell'antropologia. Interpretazioni del tarantismo
Il tarantismo è l'esempio di quanto siano vani i tentativi degli antropologi di trovare un'unica spiegazione alle ritualità del mondo popolare. Pur affondando le radici in tempi remoti, alcune culture resistono all'usura del tempo ma ogni generazione le rielabora adattandole alla propria epoca. Riti e credenze sono incessantemente soggetti a interpretazioni e variazioni: adeguandosi alle diverse strutture economiche e sociali, assumono forme e contenuti in relazione ad ansie e bisogni ai quali gli uomini devono far fronte. Il tarantolismo è una struttura di pensiero che contiene in sé motivazioni discordanti se non addirittura opposte, una realtà culturale complessa che ha investito ogni ambito della società: individui, gruppi e comunità lo hanno difeso per motivi diversi fino a che, sfaldandosi questo coacervo di interessi e perdendo il mito la sua carica vitale, si è esaurito ed è scomparso. -
Microcosmo Sicilia
«È un viaggio appassionato e metaforico nella mia terra per scoprirne la bellezza sublime e deturpata, raccontarne le speranze, i dolori, le virtù più recondite e segrete. Una Sicilia mitica, misteriosa, sfuggente, sempre uguale a sé stessa, eppure dalle grandi opportunità, a cominciare dal suo immenso patrimonio archeologico ed architettonico, dal suo mare, dalle sue antiche tradizioni popolari e culinarie. Un piccolo universo che è specchio del mondo intero. Un teatro dove va in scena ogni frazione di umanità con una variopinta collezione di personaggi straordinari con il loro sfondo eroico o drammatico che sembrano tutti usciti dalla penna di Verga, Tomasi di Lampedusa, Pirandello. Una terra ferita dalla fuga dei suoi cervelli migliori, con tanti problemi economici e sociali irrisolti da anni e che la pandemia ha ulteriormente aggravato. Occasioni perdute nell'indifferenza collettiva, tra servizi sociali fatiscenti, scandalosi ritardi nella costruzione delle opere pubbliche, soldi stanziati e mai spesi, ricatti malavitosi, promesse mai mantenute dalle istituzioni e dalla politica». Prefazione di Vincenzo Morgante. -
Dialoghi di pace. Dalla nonviolenza alla sostenibilità
Il volume raccoglie le perlustrazioni e le riletture contemporanee del pensiero di Aldo Capitini, studioso attento della realtà nonviolenta e scrutatore originale della nostra modernità politica. I contributi presenti nel libro hanno inteso commemorare la figura di Aldo Capitini in quanto intellettuale eclettico, dal pensiero definito spesso irregolare e i cui interessi culturali si agitavano in numerosi campi. Ogni saggio costituisce e costruisce, dunque, un percorso concettuale volto alla riattualizzazione del pensiero capitiniano, adottandolo come chiave di lettura interdisciplinare per le sfide alla pace e alla nonviolenza che caratterizzano la contemporaneità. In definitiva, il volume anela al recupero di un pensiero che vuole emergere dal caos, dal disordine culturale, per ricostruirsi moralmente e culturalmente, volgendo lo sguardo verso l'avvenire. -
Pensare oltre e agire veloce. Digitalizzazione, innovazione e nuove generazioni per un'Italia che rinasce
Un pamphlet che nasce dall'esigenza di mettere in luce tutte le inefficienze del sistema Italia, da un lato, e quanto di positivo e soprattutto di innovativo c'è, dall'altro, nel nostro Paese. Innovarsi. Una parola spesso usata (e abusata) da accettare nella sua accezione più vera e tradizionale: entrare nel nuovo, spostarsi verso la novità. ""Pensare oltre"""", essere cioè lungimiranti e saper guardare a come saranno le cose domani, e """"agire velocemente"""", senza impantanarsi in lungaggini decisionali che bloccherebbero il progresso, sono, in un certo senso, lo yin e lo yang dell'innovazione stessa. Il saggio è diviso in due macro-parti: nella prima troviamo tutti quei fattori negativi che impediscono il processo di innovazione in Italia. Fattori che non sono riconducibili, purtroppo, a una precisa fase politica, ma che stratificandosi giorno dopo giorno si protraggono nel tempo da ormai quasi 30 anni. Nella seconda, dove, in contrapposizione a tutte le defaillance e i deficit competitivi che l'Italia presenta, vengono esposti tutti i punti di forza che il Paese ha con il racconto di tante storie di successo di aziende da intendersi come best practice e case history, presenti a macchia di leopardo sul territorio italiano, spesso portate avanti da imprese o organizzazioni, giovani o piccole. Prefazione Marco Frittella."" -
In viaggio. Una vita da flâneur
"Mi ha sempre affascinato l'idea che le cose del mondo, complesse e multiformi, possano in realtà essere tutte regolate da alcune semplici leggi. Dal filosofo Nagarjuna, monaco buddista indiano vissuto nel II secolo, fino ai giorni della geniale intuizione in fisica della teoria dei quanti e del principio di indeterminazione di Heisenberg, emerge una univocità legata al fatto che le cose non esistono in sé, ma solo in relazione ad altro. Cerchiamo e creiamo relazioni, quindi. Nel viaggio ci immergiamo in realtà non familiari che, inevitabilmente, ci impongono un rapporto con la nuova realtà che ci circonda. Un viaggio ha quattro vite: quando lo progetti, quando lo vivi, quando lo ricordi e quando lo racconti. Un racconto che si può pensare anche come diffusione di un risultato di ricerca. Una ricerca localmente e temporalmente contestualizzata. Perché, in fondo, siamo tutti in viaggio verso qualcosa""""." -
Progettare, costruire, conservare l'architettura
L'architettura è un'arte socialmente utile, culturalmente indispensabile, tecnicamente perfettibile che si costruisce attraverso il progetto. Progetto-costruzione sono un binomio inscindibile. Solo se visto come momento e processo prima della costruzione, il progetto nelle sue varie fasi, nel suo iter e nel suo farsi attraverso molteplici discipline, acquista senso e significato, proprio in quanto non astratto, non autoreferenziale, non di vita breve se visto invece come semplice e pura rappresentazione grafica o render fine a se stesso. L'architettura è figlia del proprio tempo e che se ne occupi una sola disciplina è un fatto puramente strumentale. L'architettura è un tutt'uno. Questa piccola raccolta di contributi, esito di lezioni ex cathedra tenute nell'Università di Salerno da illustri e qualificati ospiti, riflette sostanzialmente quello che l'architettura è: ""sostanza di cose sperate"""" come ci ricordava Edoardo Persico e un insieme di conoscenze, di saperi, di """"anime diverse"""" della disciplina stessa, ciascuna importante, fondamentale, ineludibile. Così nel presente volume le scelte compositive esposte da Giancarlo Priori e da Sandro Raffone e gli aspetti teoretici enunciati da Enrico Dassori si integrano con quelli della innovazione tecnologica analizzati da Marco D'Orazio ed Elisa Di Giuseppe, da Mario Losasso, da Renata Morbiducci. Una nuova cultura della conservazione si occupa poi tanto del recente costruito alla scala urbana come argomenta Maria Carmela Frate che della singola opera, eminente icona del Modernismo come acutamente analizza Giulia Marino. Chiudono due saggi del curatore stesso Enrico Sicignano su temi eterni della disciplina, quali lo spazio, la luce, i complessi rapporti tra struttura e forma dell'Architettura. La scelta ha privilegiato, ma solo e soltanto per ragioni di contenimento editoriale, gli ultimi anni nei quali la disciplina, soprattutto per quanto attiene l'innovazione tecnologica, ha subito significativi cambiamenti e passi in avanti mentre pressoché inalterati restano i principi sui quali l'Architettura stessa da sempre si fonda, principi che coinvolgono la sua etica, sul come la si fa, sul come la si conserva, sempre mantenendosi coscientemente ben lontani dalle mode passeggere e dai fuochi di paglia."" -
Manifesto documenti memorie ...pagine di Storia e storie della Calabria Citra per Giuseppe Abate Arciprete Gioia
"... affiché queste memorie paesane a traverso le storiche vicende delle provincie meridionali giovino loro a qualche cosa, memore dell'aurea sentenza di Polibio - Che nulla più prontamente contribuisce alla correzione degli uomini che la scienza dei fatti avanti i nostri tempi accaduti - """". Da """"Memorie Storiche e Documenti"""" di Giuseppe Gioia." -
Ho ripreso il treno
Raffaele Favati, un medico ospedaliero Onco-ematologo, riprende il treno dopo un po' che non lo faceva. Dalla Calabria si reca a Roma per partecipare a un convegno. Dopo la partenza riaffiorano i ricordi di una vita dedicata alla ricerca scientifica su un argomento difficile e per questa ragione ancora più affascinante: i meccanismi causali delle leucemie, con particolare riferimento alla leucemia linfatica cronica. L'incontro sul treno con una giovane donna ammalata proprio di L.L.C., rappresenta per lui uno dei tanti incroci che il destino gli riserva, allo scopo di cominciare a vedere una luce in fondo al tunnel e comprendere meglio le cause che scatenano questa malattia. I ricordi del passato lo riconducono alle origini della sua passione scientifica quando nel ruolo di studente contestatore ripugnava la ""nozione"""" fine a se stessa e andava alla ricerca di nuove verità, magari facendosi accompagnare da un sottofondo musicale dei Pink Floyd. Le opinioni di una parte del mondo scientifico non sono sempre in accordo con le sue intuizioni, ma la sua perseveranza lo porterà a raggiungere un obiettivo importante che restituirà la giusta soddisfazione alla sua voglia di conoscenza."" -
Spiegare la decisione. Modelli e teorie per la ricerca sociale e applicazioni in ambito criminologico
La teoria della decisione è un'area di ricerca interdisciplinare che si fonda sui contributi di matematica, statistica, economia, sociologia, filosofia, psicologia, management. Lo studio delle decisioni è stato a lungo oggetto esclusivo dell'economia, nell'ambito della quale sono state sviluppate alcune teorie normative che indicano dei criteri astratti per prendere decisioni ottimali. Tuttavia esse si sono rivelate spesso inadeguate di fronte ai comportamenti decisionali reali degli individui. Ciò è stato messo in luce dalle teorie descrittive tese a studiare i fattori cognitivi e sociali alla base del processo decisionale. Infine, anche l'approccio della biologia allo studio della decisione sta gradualmente affermandosi nelle scienze sociali. Dei risvolti interessanti riguardano lo studio delle scelte criminali. -
Alimentiamo la solidarietà. Un racconto che testimonia il perfetto connubio tra i valori dello sport e la cultura della cucina Calabrese
Un libro che nasce per contribuire a donare un sorriso ai meno fortunati. È il racconto dell'iniziativa La Solidarietà è Servita, che ha visto protagonisti gli chef calabresi che in occasione del primo lockdown hanno aperto le loro cucine, regalato alcune ricette e con grande modestia raccontato il loro impegno sociale.Questa iniziativa editoriale è volta a sostenere il Banco Alimentare, sostenendo una cultura avversa allo spreco e contro l'esclusione sociale. -
La Embajada a Samarcanda. Una finestra sull'Oriente di ieri e di oggi
"La Embajada a Samarcanda: una finestra sull'Oriente di ieri e di oggi"""" raccoglie cinque contributi in cui si indaga sulla riscrittura contemporanea di un testo medievale, la Embajada a Tamorlán, un libro di viaggio del XV secolo attribuito a Ruy González de Clavijo. Attraversati da prospettive differenti, i saggi in questione tentano di svelare il meccanismo di recupero del dato storico in consonanza con la finzione narrativa post-moderna. Il romanzo di Fernando Martínez Laínez, intitolato Embajada a Samarcanda, offre molteplici spunti di riflessione: dal ricorso al passato nel romanzo storico del nuovo millennio, alle questioni legate alle fonti storiografiche e letterarie dell'opera, all'aspetto geopolitico che sottende l'ambasceria in Oriente, allo studio della relazione tra pluridiegeticità e intercronotopicità del testo, per concludere con la visione dell'Altro che emerge e viene filtrata dallo sguardo occidentale di ieri e di oggi." -
Nuovi seminari di filosofia del diritto
Esistono buoni motivi, sia di ordine teorico sia di impegno civile, per continuare a riflettere su alcuni grandi e complessi temi, sulle magnifiche ossessioni della filosofia del diritto: la libertà, l'eguaglianza, i limiti del diritto, la responsabilità, la cittadinanza. Per non parlare dell'irrisolta questione della ""natura"""" del diritto. Sono queste, infatti, le nozioni che vengono messe sotto pressione non solo e non tanto da nuovi orientamenti dottrinali, ma anche e soprattutto da quegli impreveduti avvenimenti storici che hanno modificato così tanto, così in fretta, l'orizzonte normativo entro il quale la riflessione stessa ha luogo: le nuove tecnologie e i flussi migratori, i fenomeni di globalizzazione e, ora, i nuovi rischi epidemici che non sembrano inclini a riconoscere confini o limiti giuridicamente stabiliti. E certamente uno dei temi che più appare bisognoso di un ripensamento è proprio quello """"geografico"""": l'idea di Europa, per esempio, suscitò grandi speranze e ha inflitto cocenti delusioni, e non c'è dubbio che anch'essa sarà messa duramente alla prova dalla terribile sfida pandemica che oggi ci minaccia. Questo contributo alla discussione pubblica su questi temi è anche parte di una tradizione: l'editore Rubbettino ha già pubblicato, degli stessi autori, i Seminari di Filosofia del diritto (2000) e gli Altri Seminari di Filosofia del diritto (2010)."" -
Verso la politica post-elettorale
La politica della quale abbiamo fatto esperienza per molti decenni in questa parte del mondo è ispirata al principio della sovranità popolare e si è espressa prevalentemente attraverso la procedura delle elezioni come meccanismo per la selezione dei governanti e come strumento di partecipazione dei cittadini alla formazione della decisione collettiva. E le consultazioni elettorali sono state tra i principali oggetti di studio nella sociologia e nelle scienze sociali in generale. Negli ultimi anni le elezioni sembrano avere meno importanza. E da qualche parte è stato ipotizzato - o auspicato - il passaggio verso una politica post-elettorale, in cui i cittadini preferiscono adottare nuove modalità di partecipazione e in cui il potere degli eletti è sfidato da quello delle autorità neutrali. Nonostante ciò ogni appuntamento elettorale è accompagnato da una parossistica attenzione per i risultati e per le conseguenze che ne derivano sugli assetti istituzionali e sui contenuti delle politiche pubbliche. In attesa che gli eventi futuri chiariscano il destino delle elezioni, questo volume si propone come strumento per la comprensione del significato delle elezioni in vista del valore dell'uguaglianza nell'attuale fase di cambiamento della democrazia. Sulla scorta di studi e ricerche condotte negli ultimi due decenni, viene sviluppata una riflessione sul valore e sul significato della partecipazione elettorale, sulle modalità di attivazione e di mobilitazione al voto, sulle dinamiche di formazione delle scelte elettorali. -
La via umana. Prima e dopo Sapiens. Vol. 1: chiave di lettura: in principio Darwin, La.
La via umana, in tre volumi, traccia la linea evolutiva e culturale che ci ha portato da quadrupedi a ""umani"""". In questo primo volume si chiarisce la chiave di lettura dell'intero processo evolutivo: da scimmie, a scimmie antropomorfe, a Ominidi bipedi, a Homo sapiens. È così che siamo diventati figli unici, senza padre né madre. L'ipotesi di partenza è che l'""""umanità"""" non sia una qualità che appartenga per definizione a Homo sapiens. Essa, bensì, costituisce un lentissimo processo che pur volendolo collocare nella notte dei tempi - e, come che sia, non prima di 40mila anni fa, e pur iniziando con Neanderthal e Sapiens -, trova il suo fondamento a partire dalla invenzione della democrazia, che apre il passaggio evolutivo a un """"dopo Sapiens"""", vale a dire a Homo civilis (""""uomo democratico"""").""