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Illuminismo economico. Sapere aude: il risveglio della ragione per uscire dalla crisi
Le più recenti vicende dell'Italia osservate e vissute da Paolo Savona in qualità di Ministro degli Affari europei e di presidente della Consob sono raccontate in questo nuovo lavoro che si può considerare un'appendice ai due precedenti pubblicati da Rubbettino su ""La fine del laissez-faire e della liberal-democrazia"""" (2016) e sulle sue """"Memorialia e moralia di mezzo secolo di storia"""" (2018). La sua interpretazione è che la politica monetaria ha assunto la guida del mercato finanziario, permettendo alla politica fiscale di spingersi oltre i suoi limiti, anche attraverso l'espansione dell'indebitamento pubblico. L'inversione eterodossa delle due politiche si era già delineata dopo la crisi finanziaria globale del 2008, ma ha assunto una chiara connotazione strutturale, forse irreversibile, a seguito dell'esplosione della pandemia sanitaria Covid-19. L'Unione europea e, nel suo ambito, l'Eurosistema hanno recepito e rafforzato i contenuti """"non convenzionali"""" delle due politiche avviate dagli Stati Uniti, muovendo da quella intrapresa dalla Banca centrale europea nel 2012 e integrata quest'anno da quella fiscale con il Recovery fund (Next generation EU); queste decisioni, molto tormentate, rappresentano la vera novità dell'Unione, abbattendo, tra l'altro, l'opposizione alla mutualizzazione del debito tra Stati membri. L'A. ricorda che i due vizi di fondo del Paese sono l'assistenzialismo e il rispetto opzionale della legge e sottolinea il pericolo che il nuovo regime monetario e fiscale, permettendo l'esistenza di moneta e di pranzi gratis, possa impedire che le abbondanti risorse disponibili si indirizzino verso gli investimenti e vadano invece spese in assistenza generalizzata, salvataggi di imprese decotte e riaffermazione delle partecipazioni statali, rivitalizzando le spinte sociali in questa direzione presenti nella cultura del Paese, mai assopitesi. Tenendo conto dei profondi mutamenti epocali in atto, l'A. sollecita la costituzione di una Consulta pubblica di esperti che proponga al governo e al Parlamento un'architettura istituzionale adeguata ad affrontarli e suggerisce le azioni di breve periodo da continuare o intraprendere per raggiungere gli obiettivi strategici scelti."" -
Fausto Gullo. Un comunista nella storia d'Italia
Prefazione di Aldo Tortorella. Fausto Gullo appare oggi una figura pressoché sconosciuta. Ignoto ai giovani e obliato dalle generazioni più adulte è la dolente metafora di una Calabria colta, garbata, ma velata anch'essa dal pregiudizio e negletta. Eppure nella catastrofe della guerra è stato tra i costruttori dello Stato Nuovo e della rinascita nazionale. Il suo ritratto inghirlandava le povere case contadine tra le fotografie dei parenti e immaginette sacre ed amato come nessuno, ha in quel tempo goduto d'una immensa popolarità. Ma la memoria s'appanna, svanisce e, al disinganno, sovvengono i celebri versi: ""Ahi! sugli estinti / non sorge fiore ove non sia d'umane / lodi onorato e d'amoroso pianto"""". Ed ancorché ammirato nel clima della guerra fredda non fu più riconosciuto in tutto il suo valore. Scrisse di lui Ferruccio Parri: """"Leggevo con interesse studi e articoli suoi recenti, deplorando che la sua intatta capacità di intelligenza e perspicacia non trovasse fruttuose applicazioni. Nella memoria delle mie amicizie conservo per Fausto Gullo l'omaggio più affettuoso"""". E aspetti della sua personalità e del suo agire politico caddero in ombra, soverchiati dalla sua opera incisiva di ministro dei contadini, presto dissolta nella convulsa trasformazione del Paese. Il muro di Berlino sommerse poi ogni cosa ed oscurò anche chi, come lui, non c'era più ma, forse, in tempo aveva intravisto l'errore. La sua formazione intellettuale e politica; la sua sensibilità sociale, meridionalistica e democratica non avrebbero tuttavia lasciato una traccia tanto significativa se, nella disfatta, non avesse incontrato Togliatti e, dileguata la diffidenza per l'antico sodalizio con Bordiga, non avesse svolto assieme a lui il ruolo """"risolutivo"""" che, con la svolta di Salerno, lo proiettò in una dimensione d'eccezionale rilievo. Una storia mai raccontata, dispersa infine nell'emarginazione che, morto Togliatti, l'apparato gli inflisse senza che lui, signore della parola, replicasse all'accusa grottesca d'essere un notabile che tarpava le ali al partito. In verità lo scotto per la sua libertà di giudizio e l'irriducibile dissenso su questione cattolica e rapporto con la DC, non estranei alla fine del PCI."" -
I beni culturali nell'era digitale: tra tradizione e innovazione
I saggi in questo volume presentano temi di discussione che hanno lo scopo di evidenziare le numerose dimensioni che sono parte del dominio dei beni culturali. Il volume offre contributi che spaziano dalle declinazioni di ricerca sul campo, in laboratorio, negli spazi museali ed industriali sino alle implicazioni psicologiche e digitali. Frutto di una riflessione maturata in due eventi tra Bruxelles e Napoli, ponte immaginario tra la realtà locale ed il panorama europeo, il volume introduce il lettore ad un percorso di intrecci tra saperi e buone pratiche dove nessun linguaggio espressivo viene escluso ma al contrario valorizzato e dove ciò che già si conosce può essere riletto in chiave attuale. -
Uomini e merci tra Sicilia e Bruzio. Economia, scambi commerciali e interazioni culturali (IV sec. a.C.-metà II sec. d.C.)
Per ricostruire la storia economica e le relazioni commerciali tra Magna Grecia e Sicilia ed in particolare tra la Calabria e la Sicilia vengono utilizzate le ceramiche fini e le anfore da trasporto. I protagonisti di queste relazioni rimangono gli uomini, che si spostano nel Mediterraneo (come mercenari, mercanti, imprenditori agricoli e artigiani), interpreti di un'articolata trama di contatti e di scambi nel periodo compreso tra il IV sec. a.C. e l'inizio dell'età imperiale romana. La specializzazione delle produzioni ceramiche e la circolazione commerciale di due grandi beni, quali l'olio e il vino, leggibili attraverso le anfore da trasporto, sanciranno l'affermazione di grandi élites sociali che, a partire dalla tarda repubblica, saranno impegnate direttamente nelle contese politiche, nei processi di conquista e nello sviluppo delle politiche coloniali e municipali. Lo studio delle produzioni ceramiche permette di evidenziare anche i profondi mutamenti negli usi e nei costumi, nelle abitudini alimentari, nelle modalità di circolazione dei beni di consumo. All'olio e al vino si affiancano anche altre produzioni tipiche, come le salse di pesce, la pece della Sila, l'allume di Lipari, la frutta secca, il miele. Il vettore di questi processi economici è il mare: attraverso le anfore da trasporto e il loro contenuto, cercando di ricostruirne le rotte, soprattutto di cabotaggio (come dimostra l'esame dei relitti calabresi e siciliani), si cerca di tracciare la storia economica di aree che in epoca antica sono state floride e baricentriche nell'economia del Mediterraneo. Questa analisi tocca porti e siti strategici lungo le rotte (Napoli, Poseidonia, Velia, Hipponion, Rhegion, Messana, Panormos, Lilibeo) e restituisce il giusto peso alle Eolie, alle Egadi e a Pantelleria, che sono state snodi e crocevia commerciali fondamentali in ogni epoca oltre che sfondo di eventi storici importanti, soprattutto nelle complesse dinamiche dei rapporti tra Roma e Cartagine. -
Doppia zona rossa. Dal sisma al coronavirus
Vincitore del Premio Internazionale di letteratura città di Como VIII edizione - Sezione AutobiografiarnGli eventi sismici del 2016 sono stati un'immane tragedia per il Centro Italia. Norcia e la Basilica di San Benedetto ne sono divenuti il simbolo che ha toccato il cuore di tutti e che non poteva non permeare la vita del Sindaco della città fino a renderla indelebilmente ed intimamente legata a questa vicenda. E poi il Coronavirus. Per Norcia un'emergenza nell'emergenza che, per fortuna, è arrivata più attraverso i DPCM che attraverso i contagi. Ma intanto le famiglie più deboli sono immediatamente schiacciate dalle nuove difficoltà. Gli italiani costretti nelle proprie case cantano l'Inno di Mameli per alimentare la speranza ma a Norcia, i nursini, la casa non l'hanno più perché danneggiata dal terremoto e la speranza distrutta da una burocrazia attenta più alla correttezza amministrativa degli atti che all'efficacia degli interventi. Alimentare la speranza di rinascere diviene quindi il compito più arduo. La doppia emergenza ha fiaccato la resistenza ma non ha inciso sulla ferrea volontà di rinascere del Sindaco e della sua gente. Un libro coinvolgente, che tratta argomenti che non possono non suscitare forti emozioni tra coloro che questi avvenimenti hanno vissuto direttamente, tra coloro, tantissimi, che hanno condiviso con la comunità i primi mesi dell'emergenza e coloro, ancora di più, che si sono sentiti in questi anni concittadini della Vetusta Nursia. -
Locri
Il volume, considerata l'importanza di Locri Epizefiri come emerge dalle fonti letterarie antiche e dagli studi successivi, nonché l'interesse suscitato da luoghi e reperti della polis coloniale magno-greca, propone una originale e diversa valorizzazione bibliografico-comunicativa del patrimonio locrese che raggiunga la sensibilità anche del lettore non necessariamente addetto ai lavori. L'idea progettuale punta su una presentazione ""emozionale"""" del patrimonio elaborata attraverso un racconto fotografico di manufatti locresi visti in un'ottica raramente privilegiata: l'oggetto legato alla vita quotidiana della comunità cui appartiene rappresentato in modo che ne venga esaltata la raffinatezza artistica, dovuta alla bravura degli artigiani-artisti, e la suggestione che può dare a quanti oggi lo osservano lungo il percorso espositivo museale."" -
Le risonanze dell'Illimite nella Quinta dimensione di Corrado Calabrò
Dopo le due monografie di taglio psicoanalitico: La donna e il mare. Gli archetipirndella scrittura di Corrado Calabrò, Vallardi, 2016 e Corrado Calabrò e la “materiarndei sogni”, Vallardi, 2018, nasce sotto buona stella questa terza monografia: Lernrisonanze dell’Illimite nella Quinta dimensione di Corrado Calabrò. Questa terzarnindagine si è resa necessaria, per comprendere in modo radiale, la complessa ernpolicentrica poesia di Calabrò, nel segno della Quinta dimensione. Nella direzionerninterpretativa dell’esegesi matteblanchiana, la logica inconscia trova unarnplausibile spiegazione, per poter disvelare il rapporto diadico io-altro da sé e larnseduzione dell’immaginario nella complessa interazione poesia-scienza. Su duernpiani paralleli, l’intelaiatura della vita cosciente si misura con la misteriosa realtàrndell’infinito, nel flusso ininterrotto dell’io e della visionarietà del sottosuolornpsichico, determinando l’incantesimo dell’altrove, che convive come tensionerndell’invisibile e dell’ignoto. In Appendice, la poesia in musica di Corrado Calabrò,rngià magistralmente interpretata da Achille Millo, Riccardo Cucciolla, GiancarlornGiannini, Walter Maestosi, Daniela Barra, Paola Pitagora, e presentata in teatro,rnin recitals-spettacoli in varie città in Italia e all’estero (Sidney, Melbourne, Varsavia,rnParigi, Buenos Aires, Madrid, Montecarlo), viene affidata al pentagrammarndi Marcello Di Manna, per rendere ancora più percepibile la delicata sonorità e ilrnritmo del verso alato del poeta. -
Il vaccino della ragione. Libertà e crescita dopo la pandemia
Il volume raccoglie le riflessioni fatte nel corso di una pandemia che ancora dura, nonché l'intera vicenda dei verbali del Comitato tecnico scientifico, in cui il lettore potrà trovare traccia di come era possibile prevedere quella che poi sarebbe stata l'inutile polemica sui dati: senza trasparenza delle fonti tutto diventa opaco. Lo scopo del libro è quello di lasciare una testimonianza che risponda alla possibile domanda dei posteri: voi dove eravate quando l'emergenza sanitaria in Italia ha evidenziato drammaticamente la cronica mancanza degli anticorpi forniti dal liberalismo? Prefazione di Davide Giacalone. Postfazione di Giuseppe Benedetto. -
Giustizia, politica, democrazia. Viaggio nel Paese e nella Costituzione
Un saggio ""dedicato a scavare nel caso italiano, con una attenzione acuta al lavoro della magistratura, al suo ruolo nel rapporto con la decisione politica; a penetrare nelle relazioni problematiche tra sovranità, costituzione, legge e interpretazione, non mancando di analizzare passaggi della Costituzione italiana per vederne limiti e prospettive. Tutto il lavoro è intessuto da una riflessione particolarmente appassionata sulla realtà critica del processo e sulle mancate riforme... non è un libro di pura teoria, ma di teoria, se così si può dire, applicata al caso soprattutto italiano...: è opera di un professore di procedura civile, che è anche e insieme un cittadino, impegnato con spirito critico e inquieto sulle concretissime problematiche che attendono a tutta la funzione della Magistratura, al destino del cittadino, spesso preso nella rete di una giustizia affamata di giustizialismo."""" Dalla Prefazione di Biagio de Giovanni."" -
Studi di intelligence. Vol. 3: Avvicinarsi alla realtà.
Al bisogno di ""avvicinarsi alla realtà"""" potrebbero contribuire gli studi di intelligence presenti in questa pubblicazione. I saggi affrontano temi che disegnano un quadro da cui emerge la necessità di affrontare i problemi, contestualizzandoli in modo interdisciplinare e veloce. Solo così è possibile cogliere i segnali deboli da inviare ai decisori pubblici, che hanno la grande responsabilità di indirizzare il lavoro dell'intelligence, controllarlo e saperne utilizzare il prodotto. Gli argomenti trattati partono dalla necessaria cornice legislativa, considerando l'interesse nazionale come pietra miliare mentre la protezione cibernetica richiede un'attività specifica e crescente, dove prima di tutto occorrerebbe mettere in sicurezza i dati di persone e organizzazioni. La criminalità e il disagio sociale rappresentano priorità per l'attività di intelligence come anche il controllo delle mafie straniere che si aggiungono pericolosamente a quelle indigene, aumentando l'esplosività di una miscela già incandescente. L'intelligenza artificiale rappresenta un ambito di riflessione ineludibile per l'intelligence, anche per affrontare lo scomodo tema degli algoritmi che si sostituiscono all'intelligenza umana in settori che sembravano intoccabili come l'esercizio della giustizia. In definitiva da questa raccolta emerge la necessità di approfondire e affrontare argomenti inesplorati, confermando come l'intelligence possa rappresentare il terreno privilegiato dello studio del futuro."" -
La carta di Nizhny Tagil e la tutela del patrimonio industriale in Italia
L'idea di inaugurare la collana RESpro sui Paesaggi della produzione con un volume dedicato alla tutela del patrimonio industriale italiano scaturisce dalla volontà di rilanciare, anche sul piano normativo, il dibattito sui problemi di conservazione e di riuso. Avvalendosi del contributo di esperti di archeologia industriale e approfondendo, per la prima volta in Italia, i contenuti e le finalità della Carta di Nizhny Tagil (2003), il volume sottopone all'attenzione delle istituzioni, degli studiosi e degli operatori del settore una riflessione sugli esiti delle politiche di salvaguardia e di valorizzazione promosse negli ultimi vent'anni, nella prospettiva di favorire nuovi percorsi di ricerca e una più consapevole sensibilità verso il valore testimoniale di questo patrimonio culturale. -
Italia. Stato di incoscienza
Siamo il popolo più invidiato del mondo: santi, poeti e navigatori ma anche ricercatori, inventori e innovatori, per questo dobbiamo tornare responsabili e coscienti promuovendo la capacità e il merito. Questo libro vuole essere un ritorno al passato ma per ricominciare a progettare il domani; è un confronto tra una classe dirigente passata che guardava al futuro e l'incapacità dei politicanti di oggi che si lasciano spingere dal vento. Forse dovremmo chiederci, un po' provocatoriamente, se esista davvero oggi un pensiero politico compiuto; se qualcuno ha qualcosa da dire, anche con modi semplici, si faccia sentire! La politica torni a essere battaglia culturale con in campo politici preparati e umili, giacché gli elettori, ieri come oggi, devono solo essere convinti: ma sulla base della serietà e accortezza di una proposta politica... Prefazione di Davide Giacalone. -
Basilicata bruco e farfalla. I guasti al futuro in una regione del Sud
Quelli pubblicati in questo volume sono alcuni degli editoriali in cui l'autore riflette sulle condizioni attuali della Basilicata, sui suoi mali e sulle sue potenzialità. Una riflessione già socializzata sul giornale online basilicata24.it e che viene fissata su queste pagine affinché ognuno possa fermarsi il tempo necessario per reagire pensando. Pensare da una prospettiva senza filtri, con lo sguardo nudo su una realtà del Sud che presenta un profilo sociale, economico e politico simile al resto del Mezzogiorno e tuttavia differente. L'aspirazione dell'autore è suscitare riflessioni e dibattito intorno alle condizioni attuali della Basilicata. Nessuna pretesa di verità, ma l'ambizione di provocare un interesse intellettuale che possa anche incoraggiare un diverso modo di agire dei cittadini nella sfera pubblica. Alcune considerazioni contenute negli articoli potrebbero apparire tra loro contraddittorie, ma nella sostanza è un modo per mettere sul tavolo della riflessione punti di vista diversi. Non esiste una cronologia ragionata degli scritti, ogni articolo ha una propria autonomia di contenuti che il lettore potrà correlare agli altri in base a schemi suoi propri. Dai temi dello sviluppo agli argomenti sociali e politici, dal campo della cultura a quello del malcostume, dalla critica al sistema di potere locale all'analisi delle infiltrazioni criminali, l'autore si muove in lungo e in largo seminando in ogni pagina spunti originali per una riflessione collettiva sulle condizioni attuali della Basilicata. -
La stella polare. Dispacci dal futuro del buongoverno
Come può una democrazia in crisi tornare a soddisfare il nostro legittimo bisogno di buongoverno? ""La Stella Polare"""" va a scovare ai confini dell'Occidente, in Scandinavia, gli indizi di una lettura inedita del nostro futuro. Una frontiera geografica, i nordici, ma anche esistenziale: la metafora della società virtuosa. Prendendo le mosse da questo caso a suo modo limite, il politologo Fabrizio Tassinari intravede le luci e le ombre di quello che sarà il vero compromesso storico del Ventunesimo secolo. Non fra destra e sinistra, ma fra il conformismo cieco delle regole che piovono dall'alto e l'intolleranza rabbiosa che rigurgita dal basso, fra la tecnocrazia e il populismo. Attraverso aneddoti e casi studio, dal mercato del lavoro all'istruzione, dall'ambiente alle pari opportunità, emerge così la sagoma del buongoverno di domani."" -
Liberare Roma. Come ricostruire il «sogno» della città eterna
"Oggi Roma è prigioniera. Prigioniera della cattiva politica e della pessima amministrazione, che l'hanno abbandonata a un declino (apparentemente) inesorabile. Prigioniera dello stesso ruolo di Capitale, senza lo status e i finanziamenti delle altre Capitali europee. Prigioniera dell'inerzia della sua classe dirigente economica, sociale e culturale che, per convenienza o pavidità, ha scelto di disinteressarsi del bene comune. Prigioniera - soprattutto - di un sistema di rendite unico a livello globale che rassicura e stordisce i romani, ne raffredda gli animal spirits e blocca gli ascensori sociali. Per far rinascere Roma, dunque, occorre passare da una terribile strettoia: trasformare la Capitale nel terreno della """"battaglia finale"""" della produzione, dell'innovazione e delle competenze contro le rendite. Non è una missione impossibile: incrociando le caratteristiche della Capitale con i macrotrend a livello globale, è possibile costruire un grande progetto che la posizioni """"in vantaggio"""" nella sfida per lo sviluppo che si giocherà nei prossimi anni tra metropoli globali e città internazionali. Non c'è più alternativa. La meravigliosa e fragile bellezza della Città Eterna è in grave pericolo: come Andromeda sullo scoglio, sta per finire nelle fauci del mostro che avanza tra i marosi. Ma stavolta la liberazione non potrà arrivare dal coraggio d'un eroe solitario: il mitologico Perseo potrà e avrà soltanto le sembianze della voglia di riscatto di un'intera comunità. La politica romana ha fallito troppe volte per poterci riprovare da sola: l'unica speranza è chiamare a raccolta le forze migliori della società. Perché quello che si è aperto con l'annus horribilis della pandemia potrebbe diventare, a sorpresa, il """"decennio di Roma"""". Sempre che i romani - dai cittadini alle élite - lo vogliano davvero e inizino a pretenderlo da chi li governa. E anche da se stessi""""." -
Res publica (2020). Vol. 26: J. H. Newman.
Focus: Rocco Pezzimenti, Newman e la storia Nicolas Steeves S.I., John Henry Newman: Immaginifica Santità Fortunato Morrone, Vivere è rinnovarsi. L'appassionante cammino credente di J.H. Newman Gianfranco Ravasi, Una testimonianza a margine su san John Henry Newman e il suo pensiero, Filippo Benedetti, Étienne de La Boétie e il materialismo storico nella lettura di Pierre Clastres Danilo Ceccarelli Morolli, Note critiche alle teorie del ""complotto globale"""" Anna Malgeri, Umanità e tradizione. L'ospitalità ebraica in Israele Davide Zaffi Goethe e la Romania comunista. Intervista a Gabriel Liiceanu."" -
A centocinquant'anni da Roma capitale. Costruire il futuro della Città eterna
Pur trascorsi centocinquant'anni dalla ""breccia di Porta Pia"""", la questione di Roma, quale Capitale dell'Italia unita, rimane attualissima. Una città che vive una pluralità di identità, essendo sede del Vaticano, dei massimi organi costituzionali italiani, di importanti organismi internazionali; una città che vive tutte le contraddizioni dei moderni agglomerati metropolitani, altamente popolati, connessi strettamente con ampie aree periferiche, con servizi pubblici (dalla sanità ai trasporti) tarati per il fabbisogno di una popolazione ben più ampia di quella residente. È chiaro come il governo di questo complesso sistema debba essere dotato di strumenti ordinamentali, amministrativi e giuridici, ma anche finanziari e urbanistici, speciali e adeguati. Il presente volume si pone proprio l'obiettivo di riaprire un dibattito organico sulla città, interpellando accademici con le più diverse competenze (giuristi, storici, economisti, urbanisti), proprio al fine di immaginare un progetto di sviluppo a lungo termine che riesca a tenere insieme capacità e contraddizioni di Roma."" -
La padrina
"La Padrina"""" è un romanzo che si snoda sul filo della ricerca del cambiamento. Protagoniste sono due donne, bisnonna (Padrina) e nipote. L'una simbolo autorevole di una mentalità e una cultura i cui dettami trasmette tramite un indiscusso potere 'ndranghetistico, l'altra incarnazione di un'inquietudine data da una profonda vocazione all'autonomia di pensiero e al bisogno di affermarlo attraverso scelte di vita proprie e non indotte. Il percorso della ragazza sarà fortemente accidentato, e i suoi esiti saranno resi a volte tragici dall'impatto drammatico contro i sentimenti. Lo sfondo di tutto è un mondo apparentemente appiattito su una cultura 'ndranghetista, arcaica e intrisa di fatalismo, in realtà attraversato e scosso da dubbi e ricerca di sé. Un romanzo che getta uno sguardo diverso sulla mentalità meridionale e la cultura che la sottende, uno sguardo che scava nelle profondità dell'essere, lì dove risiede l'Uomo coi suoi dubbi irrisolti e i suoi aneliti." -
Boccaccio e il suo mondo. Studi e letture sul Decameron
Il volume si sofferma su alcuni aspetti della figura e della cultura di Boccaccio: la sua vicenda biografica, il milieu religioso angioino e fiorentino, la produzione letteraria, con particolare attenzione al Decameron. L’analisi privilegia diversi motivi e tematiche utili all’esplorazione del mondo boccacciano: la povertà, che mostra una consapevole adesione a un ideale umanistico e segna momenti e traversie della vita del letterato; la satira antifratesca, il riuso della letteratura religiosa nel Decameron; la geografia del capolavoro, con l’analisi di luoghi e spazi in grado di orientarne l’esegesi. Chiudono il volume tre letture di novelle scelte tra la Quarta e la Quinta giornata che mettono in luce la maestria di Boccaccio nel combinare e reinterpretare i materiali delle diverse tradizioni. -
Decidere. Come le società liberali affrontano la complessità
Le società liberali dipendono dalla loro capacità di decidere in modo efficiente pur non potendo eliminare gli errori di percorso; e si fondano anche sulla fiducia nel progresso scientifico al servizio degli obiettivi comuni. È per questo che non può esistere un'astratta ""autonomia della politica"""" senza competenze specifiche, perché la capacità di scelta si ridurrebbe allora all'arbitrio o alla superstizione. I tecnici, dal canto loro, possono offrire risposte probabilistiche, quasi mai certezze: in questo spazio di azione, dove le responsabilità sono gravose, si colloca la politica democratica e la sua forza. Le elezioni americane di novembre 2020 ci ricordano il clima che si genera se lo scontro politico degenera in una specie di rissa tra fazioni nemiche (neppure rivali, ma che si considerano reciprocamente illegittime). A soffrirne sono le istituzioni democratiche, con un danno per quasi tutti i membri della società. Ecco perché è essenziale preservare con cura i meccanismi della democrazia rappresentativa: per quanto imperfetti e a volte caotici, sono il meglio che abbiamo.""