Sfoglia il Catalogo ibs011
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1701-1720 di 10000 Articoli:
-
Patria o paese
I fini sono aggirati dalla presunta razionalità dell'economico, divenuto il dogma incontrovertibile, tanto da tecnicizzare la stessa politica ossia da spoliticizzare la democrazia. Va da sé che l'aut aut evocato dal titolo è un pretesto per stanare la nostra incuria e superficialità quando parliamo dell'interesse esistenziale, che non può mai prescindere dal luogo in cui viviamo. -
Liberalismo e idea di nazione in Pasquale Stanislao Mancini
Negli ultimi anni il pensiero di Pasquale Stanislao Mancini (1817-1888) è stato oggetto di numerosi e approfonditi studi che riguardano principalmente alcuni aspetti della sua riflessione giuridica. In questo volume Daniele Stasi ne esamina soprattutto il pensiero politico, a partire dalla celebre prolusione sul principio di nazionalità che Mancini tenne nel 1851 presso l'Università di Torino. L'analisi si sofferma dunque sugli intrecci, dal punto di vista programmatico, delle idee di Mancini con il ""liberalismo nazionale"""" il cui obiettivo era superare gli ostacoli che storicamente impedivano all'Italia di diventare uno Stato moderno, ostacoli da individuare soprattutto nel frazionamento politico della Penisola e nel ruolo preponderante della Chiesa nella vita della Nazione. Altro tema cardine di questo studio è l'evoluzione del liberalismo manciniano che si traduce nella difesa dell'ordine costituzionale dello Stato unitario e nella tutela dell'interesse della Nazione alla luce di una concezione della politica coloniale in contraddizione con il principio di nazionalità."" -
Il potere che sta conquistando il mondo. Le multinazionali dei Paesi senza democrazia
Il vecchio ordine mondiale si sta rapidamente trasformando. Facendo seguito al fortunato volume Come si comanda il mondo in cui si dimostra la prevalenza dei leader della finanza su quelli della politica, gli autori analizzano il ruolo delle multinazionali cinesi, russe, brasiliane, indiane e islamiche. Vengono quindi approfonditi i rapporti con i fondi sovrani e la criminalità, i paradisi fiscali e la politica energetica. E fin qui, nulla di nuovo perché si replicano i modelli della democrazia liberale. Nel frattempo, però, la Cina sta diventando un gigante dell'intelligenza artificiale, egemonizzando l'Africa, il continente del futuro. In una situazione complessa più che il mercato è di nuovo lo Stato a essere protagonista nel XXI secolo, poiché queste multinazionali sono in gran parte subordinate ai governi nazionali. Il declinante Occidente riuscirà a individuare strategie per non soccombere nell'eterna lotta per il potere? È l'interrogativo fondamentale al quale cerca di rispondere questo libro. -
Fellini, Roma
"Roma"""" non è un """"omaggio affettuoso"""" alla città, un album di ricordi o una cartolina nostalgica, ma il film di Fellini che più di altri ci trascina in una Roma apocalittica, caotica, da fine del mondo: l'ingorgo sul Grande Raccordo Anulare, le rovine negli scavi della metropolitana, il défilé di moda ecclesiastica, la scorribanda notturna dei motociclisti, sono scene che fanno ormai parte dell'immaginario della città e che all'alba degli anni Settanta intercettano, nella chiave dell'invenzione felliniana, la sua progressiva trasformazione in un magma metropolitano sempre più ingestibile. Attraverso una vasta documentazione e lo studio di materiali d'archivio, il volume analizza il film alla luce dei discorsi sul mito e il disfacimento di Roma che da sempre attraversano il carattere nazionale e l'identità italiana." -
Luce del Nord
Proposto al Premio Strega 2020 da Antonio Pascale.rn«Bruni attinge al neorealismo nella versione magica, zavattiniana, di Miracolo a Milano» - Francesco Erbani, «Internazionale» rn«Scritta con un andamento quasi cinematografico, con i capitoli divisi seguendo un andamento per scene e mantenendo un ritmo serrato che impedisce di interrompere la lettura, questa straordinaria cantica degli esclusi tiene avvinto il lettore per 280 pagine, ricordandogli - pur senza rinunciare al realismo - che anche nelle situazioni più abiette e meschine, ogni diseredato può scorgere la bellezza di un fiore» - Marilù Oliva, «Huffington Post» rn«Sarà che viene dal cinema, Gianluigi Bruni, e sa che il ritmo è importante, sarà che ha scelto tre voci di balordi con storie e pensieri strampalati, ma il suo romanzo, “Luce del nord”, funziona, portandosi dentro una atmosfera da Claudio Caligari, di estremo eppure molto credibile, e questo per un libro italiano è tanto» - Marco Ciriello «Il Mattino» rn«Una discesa nelle viscere dell’umanità schiacciata e dimenticata, irrimediabilmente ferita e piegata, ostinatamente aggrappata al bello che riesce a strappare, tra musica, scritti e la magia unica del cinema, con lo sguardo proteso alla luce del Polo Nord, sempre in lotta contro l’oscurità» - Maria Teresa D’AgostinornFrank, Cristian, Eva, tre freaks derelitti: un vecchio ex-stunt puttaniere e alcolizzato, un ragazzo frenastenico che vive di elemosina illudendosi di essere un artista di strada, una attempata badante che appassisce nel ricordo dell'unico, impossibile amore della sua vita. Ognuno di loro narra, in un racconto tra il comico e il grottesco, talvolta picaresco, la propria stramba esistenza fatta di violenze subite e commesse, solitudine e disperazione. Sono tre invisibili mal tollerati e inadeguati a tutto, che sopravvivono faticosamente ai margini della città eterna. Creature approssimative e inconcluse che, insieme, sia pure per un brevissimo istante, tentano di realizzare l'utopia di un'esistenza piena, completa, felice.rnrnProposto al Premio Strega 2020 da Antonio Pascale: «Il libro assolve una delle funzioni della narrativa: farci conoscere (con un romanzo) quello che sì, magari vediamo superficialmente ma non conosciamo in profondità. Nella fattispecie sappiamo dell'esistenza dei poveri e marginali. Le statistiche li contano, i Media li etichettano, appunto, come poveri e noi li vediamo di tanto in tanto e abbassiamo lo sguardo, o li giudichiamo bene o male, a seconda dei nostri umori. Ma uno scrittore come Bruni li osserva e racconta con misura e pathos le loro singole vite, li toglie dall'etichetta (di poveri e drop out) che li ha definiti e condannati, gli dà un nome, una storia, li fa muovere in un contesto, scandaglia emozioni, comportamenti, ambizioni, desideri, descrive le contingenze, le colpe i sogni. Libro coraggioso, ben scritto, montato ancora meglio, rischia di diventare il caso dell'anno, perché sovverte statistiche cliché, illumina le storie nascoste, e getta addosso a noi un po' ombra, necessaria quest'ultima per riflettere, pensare ai tre personaggi del libro: Frank, Cristian, Eva.» -
La città dell'imperfezione. La giornata d'uno scrutatore tra tradizione illuministica e complessità dell'umano
I saggi raccolti nel volume trattano, a partire da ""La giornata d'uno scrutatore"""", i problemi che sono al centro del libro di Italo Calvino, e che ne fanno una straordinaria testimonianza della crisi della modernità politico-giuridica: dallo sgretolarsi del mito della democrazia egualitaria ai dubbi sui confini dell'umano e sul valore in sé della vita. Contiene i contributi di: Chiara Fenoglio, Raffaele Caterina, Enrico Grosso, Valerio Gigliotti, Alfio Mastropaolo, Leonardo Lenti, Gustavo Zagrebelsky."" -
Storia di Mirela
Mirela Popescu, quarantenne romena, ha smarrito il filo della sua esistenza. Sposata, due figli adolescenti, è vessata da un marito inetto e violento e angosciata dalla prospettiva di perdere la propria casa, gravata da un mutuo bancario. La necessità di un lavoro immediato e ben remunerato la porta ad emigrare in Italia, dove le tocca assistere un'anziana che ha un principio di Alzheimer. Il distacco dai figli è lacerante, ma Mirela, forte del suo carattere e abituata ai sacrifici, supera la tremenda fase iniziale. Poi, lentamente, avviene in lei una metamorfosi inaspettata... -
Croce e Einaudi. Teoria e pratica del liberalismo
Nella storia della cultura italiana vi sono vicende di uomini e di idee molto citate ma molto poco davvero conosciute. La celebre polemica tra Benedetto Croce e Luigi Einaudi sul rapporto tra liberismo e liberalismo è una di queste. Tutt'altro, infatti, che un duro scontro polemico senza volontà d'intendersi, la celebre polemica fu una civilissima discussione tra i due maggiori interpreti della cultura liberale italiana che ancora oggi, se conosciuta a partire dai testi e dal contesto, è in grado per noi abitanti del terzo millennio di essere un punto di riferimento per schiarire e ingagliardire il concetto di libertà e la nostra stessa fragile democrazia rappresentativa. Qui, nelle pagine che seguono, la discussione tra il filosofo e l'economista è ricostruita per la prima volta nella genesi, nello sviluppo, nella conclusione e nel suo significato considerando sia i testi sia le lettere sia gli avvenimenti degli anni Venti, Trenta, Quaranta del secolo scorso in cui i veri nemici di Croce e Einaudi, e di tutti gli uomini liberi, erano le varie forme di totalitarismo, dal nazionalsocialismo tedesco al comunismo sovietico. Non mancano le sorprese, sia perché le posizioni di Croce e Einaudi sono meno distanti di quanto non si immagini, sia perché la conclusione della polemica, mai realmente considerata, appare oggi come un inedito, sia perché la polemica trova una sua composizione nella relazione tra la teoria e la pratica del liberalismo che, non casualmente, dà il titolo al libro. -
Piovono multe! Cinque anni di battaglie parlamentari in difesa di automobilisti e motociclisti vessati
Molti italiani, come Simone Baldelli, deputato e autore di questo libro, da automobilisti o da motociclisti, vivono con un grande senso di oppressione fenomeni come le multe per divieto di sosta fatte ""a strascico"""" e senza preavviso di notifica, o quelle illecite da parte degli ausiliari privati, la giungla delle ZTL, i blocchi della circolazione o gli autovelox piazzati a tradimento. Simone Baldelli, da anni, ha intrapreso, tra le altre, la difficile battaglia parlamentare della tutela dei diritti dei cittadini contro abusi e vessazioni da parte di quelle amministrazioni locali che utilizzano spregiudicatamente lo strumento delle multe per le infrazioni al Codice della Strada come una sorta di leva fiscale parallela. Questo libro accompagna il lettore dentro Montecitorio, fornendogli informazioni utili e mostrandogli da vicino alcuni dei principali scontri di questa battaglia, avvenuti nell'emiciclo dell'Assemblea e nell'aula della commissione Trasporti, tra l'autore e i governi di turno. Prefazione di Nicola Porro."" -
Cinema, sorrisi e canzoni. Il film musicale italiano degli anni Sessanta
Il film musicale italiano degli anni Sessanta è un capitolo significativo e ancora poco studiato della storia del cinema popolare nazionale. Questo libro offre la prima analisi a tutto campo dei cosiddetti musicarelli, una serie di film con i divi musicali dell'epoca (Mina, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Rita Pavone) e la loro musica. Tra le pagine emerge il modo in cui i film musicali hanno saputo sfruttare i cambiamenti sociali ai tempi del boom economico e stabilire un dialogo con le nuove generazioni di spettatori appassionati. Attraverso molteplici prospettive d'analisi, lo studio si concentra sugli aspetti più rilevanti del filone: le routine produttive dei film a basso costo, le dinamiche economiche che ne spiegano il successo, le forme espressive e narrative. Da un lato la canzone è incorporata nel linguaggio audiovisivo, dall'altro usa il cinema per promuoversi e per rafforzare i riti che la riguardano. Il libro prende inoltre in considerazione le pratiche concrete, troppo spesso trascurate, alla base del consumo quotidiano dei film e delle canzoni, insieme alla capacità di questo cinema di raccontare un capitolo della storia dei giovani, in un decennio di trasformazione dei costumi e dei ruoli di genere. -
Mario Oliverio. La sfida riformista di un presidente scomodo
«Con Mario Oliverio si insedia alla guida della Regione Calabria un riformista pragmatico, capace di mettere in campo, come già aveva dimostrato nelle precedenti esperienze di governo, un'indole realizzatrice, per cui la politica non è soltanto analisi ed elaborazione concettuale, e tantomeno pomposa retorica propagandistica, ma, e soprattutto, l'agire per conseguire un risultato concreto ed incisivo nel tessuto della società nella quale si opera. È stato in base a questa sua capacità che il percorso del Presidente Oliverio appare cosparso di un numero di realizzazioni e di risultati che tutti i cittadini calabresi devono poter conoscere per valutare l'impatto positivo che la sua presenza ha determinato nella realtà sociale ed economica della Calabria. Nelle pagine di questo libro vengono passate in rassegna le tappe salienti e più significative di questo impegno che sanciranno, nella maniera più oggettiva possibile che il ""Cantiere"""" aperto da Oliverio ha consentito alla Calabria di """"cambiare passo"""".» (Michele Drosi). Prefazione di Luigi Maria Lombardi Satriani."" -
La Calabria e i suoi artisti. Dizionario dei pittori (1700-1930)
Il volume, che conclude più di venti anni di ricerche, restituisce oltre due secoli di storia artistica della Calabria, un panorama variegato, a tratti inedito, del suo patrimonio pittorico interpretato con la mano e l'intelligenza dei suoi artefici. Riunendo le biografie di circa 800 pittori, dall'indagine emergono personalità di sicura rilevanza, anche internazionale, autori cosiddetti minori, ma rispettabili, senza trascurare le diverse centinaia di «artisti ""perduti"""" alla memoria dei posteri» (R. Causa), tutti nomi che, con diverso impegno e risultato, hanno disegnato la storia artistica della regione. Forte di un ampio supporto bibliografico e documentario, la ricerca resasi necessaria per redigere i profili, è stata notevole. Venendo anche incontro alla sempre crescente richiesta di conoscenza della civiltà artistica della regione e dei suoi protagonisti, il libro, più che un punto d'arrivo, potrà segnare l'avvio per nuove ricerche e studi tendenti a far luce anche sulla Calabria al femminile, artiste e artigiane nella gran parte emarginate e dimenticate, delle quali si rivendica l'urgenza di un adeguato approfondimento storico-critico."" -
Scritti di filosofia e religione
Prefazione di Lorenzo Scillitani Sergio Cotta (1920-2007) è ampiamente noto, in sede nazionale e internazionale, per essere stato un'autorità nel campo della filosofia del diritto e della politica. Il costante richiamo a opere come Il diritto nell'esistenza e I limiti della politica ne attestano la significativa, persistente influenza sul dibattito scientifico-culturale. Tuttavia, gli aspetti più direttamente legati alla dimensione specificamente religiosa della vita e della produzione intellettuale di uno degli ultimi Maestri del Novecento rischiano di restare in ombra. La raccolta dei 22 scritti che qui vengono riproposti, elaborati con una grande chiarezza espositiva e un rigore argomentativo che li rendono accessibili anche a lettori non specialisti, intende pertanto contribuire a colmare una lacuna di ordine ermeneutico, suscettibile di pesare sul senso di una rivisitazione complessiva del percorso di ricerca cottiano, impegnato con le dimensioni giuridiche e politiche dell'esistenza non meno che, su di un piano altrettanto filosofico, con l'elemento religioso. -
La politica facile. Democrazia, crisi della rappresentanza e deriva populista
La degenerazione del sistema politico rischia di stravolgere il nostro intero ordinamento costituzionale. L'elettore si è convinto, in buona fede, che il sistema politico istituzionale non ha saputo essere al passo con i tempi. Non possiamo sottovalutare come la fase storica che stiamo attraversando metta a rischio i principi basilari su cui è stata fondata la nostra Repubblica parlamentare. Così come non si può non tener presente come, la crisi economica, divenuta oramai strutturale, abbia contribuito ad accelerare e rendere più evidenti le anomalie del sistema politico italiano. Una frantumazione interna dei partiti indebolisce la naturale vocazione a rappresentare i bisogni della Nazione dentro e fuori le istituzioni. Assistiamo alla logica dello svilimento dell'avversario che alimenta nell'elettorato quel senso di disamoramento e sfiducia nei confronti della classe politica. Le forze politiche non sono preoccupate di dover mantenere ""l'ordine"""" costituzionale ma di vincere le campagne elettorali attraverso il cosiddetto """"voto di pancia"""". Il campo di battaglia prediletto per il confronto politico è il mondo dei social e le trasmissioni di intrattenimento politico. Cambiando le regole del gioco i partiti hanno contribuito a modificare i poteri descritti dalla Carta Costituzionale alterando il vigente equilibrio secondo gli interessi del momento. Nel frattempo, il Parlamento continua a perdere incisività e la distanza fra partiti ed elettorato sta raggiungendo il punto di non ritorno. L'invito di queste pagine è rivolto a tutte le forze politiche e culturali affinché si ristabilisca un equilibrio nei rapporti tra Parlamento e Governo e tra i poteri dello Stato. È un'esigenza democratica impellente. La difesa della democrazia vale il nostro tempo e pensarla in modo diverso significa non meritarla. Prefazione di Alessandro Meluzzi."" -
Paolo Baffi governatore
Il Governatorato di Paolo Baffi, interrotto in modo riprovevole da un'inchiesta giudiziaria nel 1979, ha rappresentato un benchmark nella gestione della politica monetaria e di vigilanza bancaria. I cambiamenti introdotti nel periodo del suo Governatorato in ambito monetario permisero al nostro Paese di aderire al processo di integrazione monetaria europea e di superare la fase della Grande Inflazione degli anni Settanta. La politica di vigilanza di Baffi Governatore favorì un'allocazione più efficiente delle risorse finanziarie e contribuì a migliorare la stabilità delle singole istituzioni e del sistema bancario nel suo complesso. -
Tumulti. Stragi contadina in Calabria (1906-1925)
Storie di stragi contadine dimenticate, di gente semplice e sconosciuta uccisa perché ha improvvisamente vinto i propri timori smettendo di avere paura. Storie di tante donne calabresi e del loro protagonismo negli accadimenti politici e sociali della Calabria dei primi del '900 fino all'avvento del fascismo. Un'altra storia della Calabria, quella che offre il proprio sangue per la dignità e la democrazia. ""Sono storie vere e il lettore non può mettersi in salvo rifugiandosi nella convinzione che siano racconti, che siano romanzi, che siano vicende leggendarie."""" (dalla prefazione di Isabella Bossi Fredigotti)"" -
Pensare il proprio tempo, tra scelta e destino. La serietà «lieve» di Roberto Racinaro
Il volume raccoglie gli Atti della giornata del 14 febbraio 2019 dedicata all'intitolazione a Roberto Racinaro (1948-2018) della Sala del Senato accademico dell'Università degli Studi di Salerno. Oltre agli interventi pronunciati in quell'occasione il volume, voluto e curato da amici e allievi, presenta un profilo biografico e bibliografico del Prof. Racinaro e una ricostruzione dei momenti salienti della sua carriera accademica e scientifica. -
Limen e Meta. Luigi Pirandello e la fenomenologia
Il volume esplora elementi innovativi della scrittura di Luigi Pirandello. In particolare l'autore si sofferma sulle afferenze filosofiche delle opere pirandelliane, sulle connessioni con i dettami della fenomenologia e propone, quindi, una lettura trasversale applicando strumenti analitici non solo della critica letteraria ma anche di altre discipline. Prefazione di Antonio Sichera. -
Ars et ingenium. Similitudine e invenzione celebrando Leonardo Da Vinci. Design. Ediz. italiana e inglese
Florence Biennale 2019 presenta una nuova sezione dedicata al mondo del design Il padiglione sviluppa differenti prospettive e si focalizza sui diversi fattori che strutturano la cultura del progetto nel product design, moda, interior design, architettura, comunicazione grafica e game design. L'apertura della sezione design assume un valore particolarmente significativo nell'anno in cui ricorre il 500esimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, il genio del progetto e dell'invenzione tecnico-scientifica. Il pensiero e l'opera di Leonardo hanno saputo unire i valori tangibili e intangibili della creatività, una mente capace di creare ponti tra cultura ingegneristico-esplorativa del progetto e valori umanistici e artistici. Proprio la connessione tra valori intangibili e valori tangibili propri dei processi di creazione e produzione si presentano come un tema di assoluto rilievo nel padiglione Design di Florence Biennale 2019, includendo spunti e riflessioni che uniscono elementi propri delle humanities e dei contenuti immateriali del prodotto a elementi propri della perizia tecnica e della manifattura avanzata. Il padiglione Design raccoglie differenti anime della cultura del Design, sia legate a una sfera internazionale che legati a caratteristiche e valori locali del territorio toscano. -
Lelio Lagorio. Un socialista
Si ripercorre qui la vita di Lelio Lagorio dalla nascita a Trieste (9 novembre 1925), agli studi a Firenze con Piero Calamandrei e alla carriera politica tra Firenze e Roma, sino alla morte (6 gennaio 2017). Sette capitoli che illustrano l'infanzia, l'adesione al socialismo, la carriera politica prima da sindaco, poi da vicesindaco di Firenze, da primo presidente della Regione Toscana, da ministro della Difesa e da ministro del Turismo, Sport e Spettacolo. L'ultimo capitolo tratta la fine del Psi, cui lo stesso Lagorio dedicò un libro. Nella conclusione vengono presentati brevi cenni della vita dell'uomo politico dal 1994 sino al 2017 e alcune riflessioni sulla situazione politica attuale.