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Insegnare filosofia online. Questioni di ermeneutica pedagogica
Se in ogni esperienza educativa è in qualche modo presente una problematica ermeneutica, dal momento che nell'incontro tra due «chi sostanziali» si realizzano e si evidenziano luoghi di pensiero nuovi e inediti, è doveroso pensare che anche per l'e-learning si pongano questioni di tipo ermeneutico dovendosi investigare la transizione tra un ambiente di apprendimento e un altro e dovendosi cogliere gli oneri didattici che sorgono nel passaggio dalla lezione frontale alla lezione digitale, o anche dal testo all'ipertesto. D'altro canto ogni transizione comporta un traghettarsi da una dimensione culturale a un'altra e richiede un continuo tentativo di «connessione». Criticità e potenzialità vengono, in questo libro, investigate per il tramite di un proposito che guida l'intero volume: insegnare la filosofia online. Ed è singolare scoprire, con l'Autrice, quale grande supporto euristico sia rintracciabile nei filosofi che sono alle basi stesse del pensiero Occidentale. -
La teda
«Andavamo a Terrarossa, un posto che se ne stava in una galassia di mondi immaginari. Il paese delle tenebre dove la meraviglia dell'elettricità non era ancora giunta e la luce si faceva con la teda, una scheggia di pino resinosa rubata agli alberi delle cime più in alto dell'Aspromonte». Scrive così Gioacchino Criaco immergendosi nella storia e nei personaggi di Saverio Strati. E ancora: «I Cucchi li chiamavano o i Sambali, quelli di Terrarossa, perché cinici come i piccoli del cuculo e induriti come il cuoio: gente di malavita, in giro nella notte a razziare armenti e col coltello alla cinta pronto a sfregiare la faccia». Lo scenario è un luogo tra i più impervi e inaccessibili della montagna calabrese, dove la bellezza della natura fa da contrasto a un paese segnato dalla miseria e dalla disperazione - dall'abbandono di chi lo governa. Lì giungono quattro mastri muratori a costruire le case popolari, impresa a cui tutta la comunità collabora. Ma la farina del tesseramento non arriva mai, a causa degli intrighi mafiosi del podestà, del segretario politico, del medico. E la rabbia serpeggia. I muratori, venuti da fuori, incitano il paese alla rivolta, che divampa in un finale drammatico. ""La teda"""" è il racconto di un mondo ancestrale, rischiarato da una luce arcaica mentre altrove ha già corso il progresso. È la descrizione di un Aspromonte archetipico."" -
Oltre la vetta
Un'esperienza coinvolgente, un racconto biografico, intimo, costruito su sentimenti squisitamente personali, ma non solo: la scalata del Tilicho Peak, vetta himalayana di 7.134 metri. La vicenda qui narrata è un esempio formidabile di come le ""strade"""", ideali, valoriali, emotive e fisiche, cambino le persone e, insieme a loro, le comunità in cui queste sono inserite, a prescindere dalle vittorie o dai fallimenti, dalla riuscita o meno di una spedizione. Questo è il piano su cui si dipana l'opera di Lino Cangemi e proprio su questo piano il suo mutare diventa fatto sociale, coinvolgente e contagioso. Un diario di viaggio che contiene più relazioni umane di quanto si possa pensare. È uno specchio che assorbe singoli protagonisti e restituisce comunità. C'è l'io e c'è il noi in questo volume. C'è il valore collettivo dell'impegno. Prefazione di Antonino Raso."" -
Elette ed eletti. Rappresentanza e rappresentazioni di genere nell'Italia Repubblicana
Da ormai diversi anni si è andato articolando un ampio dibattito e una ricca bibliografia sul gap di genere nella rappresentanza politica. Sono stati esaminati fattori, variabili e si è prestata attenzione agli stereotipi di genere. Questo volume, parte del più ampio progetto di ricerca Elette ed eletti. Rappresentanza e rappresentazioni di Genere nell'Italia Repubblicana, coordinato da Patrizia Gabrielli, realizzato dall'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, si inserisce nel dibattito nell'intento di promuovere ulteriori approfondimenti proprio a partire dallo studio dei significati che l'""universo semiotico"""" della politica attribuisce alle differenze di genere nello spazio pubblico. Sulla base di diverse ricerche sulle fonti a stampa e d'archivio, i saggi raccolti in questo volume esaminano le rappresentazioni sull'""""uomo politico"""" e sulla """"donna politica"""" nei primi vent'anni dell'Italia repubblicana e offrono un panorama su spazi, periodizzazioni e traiettorie diverse assunte dalla rappresentanza di genere in alcuni paesi europei e negli Stati Uniti d'America. Il tema è affrontato problematicamente al fine di offrire strumenti di riflessione sulla rappresentanza e sulle pratiche discorsive che la definiscono."" -
Dall'io al noi. Persone, comunità e impegno condiviso
Quasi come un diario, dal mese di marzo 2018 al mese di agosto 2019. Un libro che raccoglie interventi pronunciati nell'aula della Camera e riflessioni pubblicate online su alcune delle questioni più importanti e di interesse generale: dal lavoro, al Sud, anzi ai Sud, dai migranti alla sanità, dal contrasto alla povertà alle politiche sociali. Per dar conto del lavoro fatto. E per dire che la comunità è una risorsa per la persona, che le fragilità dell'esistenza impongono politiche pubbliche adeguate, che la democrazia o è partecipativa o non è, che i corpi intermedi, le organizzazioni sociali, i movimenti, sono garanzia di libertà e portatori di esperienze e competenze da mettere in gioco, che sintesi è parola chiave della buona politica. E che nessuno dovrà essere lasciato da solo in fondo alla scala. Per rigenerare la politica, non abbiamo bisogno di eroi, ma dell'impegno di cittadini consapevoli che la costruzione del bene comune è ancora oggi la forma più alta e impegnativa di carità. -
Democrazia e corporazione in Léon Harmel
l nome di Léon Harmel (1829-1915) si può certamente associare alla vicenda storica del cattolicesimo sociale francese dell'Ottocento. Imprenditore e riformatore sociale, Harmel ebbe un ruolo determinante nell'apertura della Chiesa alle problematiche della società moderna. Egli non fu un teorico in senso stretto, né un pensatore politico, bensì un ""realizzatore"""". Eppure la sua figura e la sua opera meritano una specifica attenzione. Sia perché rappresentativo, sul piano della sua stessa biografia personale, di un'epoca di grande transizione intellettuale e sociale, sia perché fu il primo a realizzare nella sua fabbrica laniera in Val des Bois la corporazione cristiana. Sorretto da una sostanziale fiducia nel popolo, Harmel crede che la ricostruzione di una nuova solidarietà di vita può venire solo dal basso; per questo si rivolge direttamente agli operai e al popolo. Fu sempre convinto della necessità di un forte movimento operaio cristiano che acquistasse influsso sulla legislazione e sull'amministrazione, che costruisse dal basso in alto una vita solidale sulla base professionale e che non avesse semplicemente di mira gli interessi economici, ma si proponesse di raggiungere l'autonomia della classe operaia, ricostruita con le sue stesse forze. Questa idea fu perseguita per tutta la vita e portata avanti con l'organizzazione dei consigli di fabbrica, dei circoli cristiani di studi sociali, dei congressi operai e del movimento democratico cristiano."" -
Moneta, sviluppo e democrazia. Saggi su economia sociale di mercato e teoria monetaria
Questa antologia presenta al lettore italiano alcuni dei testi fondamentali dell'Ordoliberalismo e dell'Economia sociale di mercato, pubblicati tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del Novecento e un'appendice che giunge ai nostri giorni, che riguardano la concezione della costituzione economica e monetaria. Essi dimostrano che la teoria politica ed economica e quelle monetarie e fiscali dell'Ordoliberalismo contrastano radicalmente con le tesi fortemente critiche di questa tradizione di pensiero. Dai saggi risulta evidente come il pensiero ordoliberale si sia venuto strutturando secondo due livelli: il primo, dovuto soprattutto a Wilhelm Röpke, che integra le teorie di Walter Eucken con la teoria della persona umana, e il secondo, a cui ha contribuito principalmente Alfred Müller-Armack, che ha approfondito la riflessione sugli aspetti più propriamente sociali. I testi di Eucken confutano la tesi secondo la quale le regole costituzionali economiche e monetarie dell'Ordoliberalismo sarebbero una sorta di gabbia di ferro. -
Messina judaica. Ebrei, neofiti e criptogiudei in un emporio del Mediterraneo (secc. XV-XVI)
Il volume ricostruisce in maniera puntuale la presenza e le attività svolte dall'operosa comunità ebraica messinese fra Quattro e Cinquecento, seguendone le vicende ben dopo l'editto di espulsione. Se ne evidenziano, in particolare, non solo il radicamento nel territorio urbano e l'impegno in attività ""tradizionali"""" ma anche codici di comportamento che, almeno all'interno delle mura della Messana Urbs presentano caratteri di continuità, più che di contrapposizione, con le élites di """"gentili"""" che amministrano l'universitas. Ne viene fuori un interessante spaccato che sottolinea, anche con una proficua comparazione con altre realtà urbane del Regnum Siciliae e del restante contesto mediterraneo, il ruolo di una comunità che, nella città dello Stretto, appare, al contempo, attenta e gelosa custode delle proprie tradizioni ma perfettamente inserita nel contesto urbano sia sotto il profilo delle attività commerciali che delle relazioni sociali. Prefazione Lina Scalisi."" -
Tre artiste due
"Tre artiste due"""" è il """"secondo tempo"""" di una iniziativa, cominciata due anni fa alla Rocca di Umbertide Centro per l'Arte Contemporanea, che vede coinvolte tre artiste, una pittrice, una scultrice e una fotografa, anche se queste definizioni rischiano di essere troppo """"strette"""". Sosteniamo da tempo che l'arte prodotta da donne, dopo aver sofferto una sorta di segregazione da parte del sistema """"maschilista"""" dell'arte, offre valori assai elevati e opere di grande spessore." -
Soldi e preghiere. Attualità economico-teologica di Antonio Genovesi
Soldi e preghiere? Non si meravigli il lettore di quest'accostamento a prima vista irriverente. Basta leggere - come avviene in questo volume - l'Economia civile dell'abate settecentesco Antonio Genovesi, per accorgersi della contiguità dei temi, apparentemente distanti, del denaro e delle elemosine. Questo volume suggerisce che chi, come Genovesi, prospettava un umanesimo del mercato, possa ben essere considerato antesignano della economia di comunione e della critica al capitalismo finanziario, come oggi avviene nel dibattito economico ed ecclesiale suscitato dalla cosiddetta Economy of Francesco. L'accostamento di Mammona e Dio potrebbe anche rappresentare un richiamo a risanare la deprecabile destrutturazione in atto tra etica ed economia. -
Il museo di Casal de' Pazzi racconta quando a Roma vivevano gli elefanti
Il Museo di Casal de' Pazzi conserva un'ampia porzione dell'alveo di un antico fiume, che circa 200.000 anni fa scorreva proprio dove ora sorge la struttura museale. Il sito include numerosi reperti geologici, paleontologici e archeologici che permettono di conoscere e immaginare un paesaggio preistorico, molto diverso da quello attuale, caratterizzato da grandi faune, antichi vulcani e gruppi di uomini cacciatori- raccoglitori. Nonostante l'Italia sia ricca di ritrovamenti riferibili al Pleistocene, pochissimi sono quelli conservati e visibili. Casal de' Pazzi è uno di questi ed è rappresentativo anche di una moltitudine di siti scomparsi che un tempo costellavano il territorio di Roma. Il Museo, ben inserito nel territorio che lo ospita, ha un'ampia offerta didattica, che affianca alle tradizionali visite anche diversi laboratori, eventi e attività che permettono a ogni tipo di pubblico di avvicinarsi in prima persona all'affascinante mondo del Pleistocene. -
Francesco di Paola «Glorioso atleta di Cristo». Studi sul Santo Fondatore e sull'Ordine dei Minimi nel V centenario della canonizzazione (1519-2019)
Questa miscellanea contribuisce alla conoscenza e all'approfondimento della vicenda del Santo di Paola attraverso molteplici chiavi di lettura finalizzate a illuminare il percorso spirituale, il ruolo sociale e politico, l'incidenza religiosa di uno dei grandi protagonisti della tradizione della Chiesa tra Medioevo e Età moderna. E accanto allo scavo documentario sulla caratura dell'impegno dell'Eremita di Paola, si staglia nelle pagine del volume il generoso apporto della famiglia religiosa alla cui regola attinge il suo carisma e il suo impegno l'Ordine dei Minimi cui il Paolano affidò la continuità della sua opera. Questo ritorno alle origini costituisce un prezioso tributo a San Francesco di Paola nel cinquecentesimo anniversario della sua Canonizzazione. -
Il cuore in allarme
Milano: anni '60/'70. La vicenda di due famiglie borghesi, i Rossi e i Tancredi, che, venendo dal profondo Sud, s'incrociano in una Milano apparentemente colta e borghese: laboriosa, intraprendente, frenetica, ma anche attraversata da contraddizioni e da rivolgimenti sociali e politici in cui accelerano talvolta le mosse della storia. Protagonista Virginia Rossi Castellani che, lasciandosi alle spalle i tormenti del Sud, desidera vivere gli stimoli della città dove è approdata e, intanto, si muove con accortezza tra gli umori della sua tribù: il marito, Alberto, cinico e intollerante dell'errore, tre figli eccellenti negli studi ma inquieti e inappagati, una quasi-figlia adottiva, Sophie Tancredi, che sovvertirà l'ordine dei buoni sentimenti coltivati nelle due famiglie amiche, confondendo amore e amicizia fraterna. Anni 2002: nella Casa di riposo in Parco Sempione, assistita da Jolina, una giovane badante venuta dall'Albania, Virginia, ormai quasi ottantenne, ripassa e sfoglia la sua vita... La gravissima disavventura dell'ultimo figlio, Rodolfo, travolto dall'onda lunga del '68 milanese, la morte del piccolo David, figlio di Tommaso Rossi e di Sophie, la malattia devastante di Alberto che precipita nel buio dell'Alzheimer, evocano le scene di una disperazione difficile da accettare. Ma i buoni sentimenti e l'amicizia storica tra Vincenzo Tancredi e Alberto Rossi, avvicineranno ancora le due famiglie e porteranno una sorta di pacificazione, costantemente invocata e mai raggiunta. -
Vicende di gente d'onore e altri racconti
Gente d'onore di Calabria che vive la propria condizione secondo la propria indole; gente comune della Napoli degli anni Sessanta del secolo scorso che osserva la realtà con occhi disincantati e ne trae originali riflessioni; gente che vive intimamente a proprio modo una condizione tutto sommato comune a tanti altri. Uno sguardo al passato che coglie con partecipazione, ma anche con ironia e umorismo, realtà e problemi ancora attuali. -
The red swing. «Keyline» and the amazing life of a female factory worker
«Estate 1965. ""Mariacristina! Ma da quanto tempo è che stai lì sull'altalena?"""". """"Mamma, lo sai che mi piace tanto..."""". È una domenica d'estate, è pomeriggio. Mamma è impegnata in cucina e ogni tanto lancia uno sguardo verso di me che, nel giardino della nostra casa, continuo a dondolarmi. Sarà passata almeno un'ora. La mia altalena è bellissima. È rossa. Quando mi dondolo vedo tutto il mondo alzarsi e abbassarsi intorno a me. Trentasette anni dopo. Massimo, mio marito, ha dato le dimissioni dalla sua azienda. Un giorno della scorsa primavera è arrivato a casa e mi ha detto, con l'emozione nella voce: """"Mi hanno parlato di una piccola impresa che produce chiavi. Pare che stiano per venderla. Provo?"""". """"Massimo, non perdiamo l'occasione"""". Qualche giorno dopo siamo dal notaio: """"Dottor Bianchi, firmi qui: da questo momento la Keyline è sua"""". L'abbiamo portata sotto il controllo di Bianchi 1770, il brand della più antica società italiana nel settore delle chiavi fondata da un avo di Massimo. Dopo aver fatto cin-cin con del prosecco, mio marito mi ha chiesto: """"E se cominciassi tu a fare l'amministratore unico di Keyline?""""»."" -
Prima che il Nord somigli al Sud. Le regioni tra divario e asimmetria
Nel momento attuale i problemi causati dalla crisi economica non sono del tutto risolti; anzi, stiamo assistendo ad un continuo scivolamento in basso del nostro Paese nel quale, oltre alle crescenti incapacità dell'amministrazione statale, è prevedibile che si assisterà ad un arretramento di alcune regioni che erano uscite dal sottosviluppo e di alcune regioni sviluppate che potrebbero passare al livello delle regioni in transizione. Il mezzogiorno si sta allungando e bisogna intervenire prima che il Nord somigli al Sud. Gli autori muovono da questa fotografia per analizzare l'esperienza istituzionale pregressa, caratterizzata da un forte centralismo paralizzante, che ha colpito nel tempo, tanto le Regioni a Statuto speciale, quanto quelle a Statuto ordinario, per poi indagare gli scenari aperti dalla differenziazione asimmetrica di cui all'art. 116, terzo comma, della Costituzione. La riflessione, che intreccia il contributo di giuristi ed economisti, coltiva la dimensione prospettica del divario territoriale per spiegare come la nuova domanda di autonomia possa costituire un vantaggio non solo per le Regioni del Nord, ma anche per quelle del Sud e per lo stesso Stato la cui riforma appare inevitabile anche per ricollocare la Repubblica nello scenario europeo e internazionale, dopo l'impasse creata dalla crisi. -
Una vittoria mutilata? L'Italia e la Conferenza di Pace di Parigi
La Conferenza di Pace di Parigi del 1919 doveva culminare il ciclo storico italiano avviatosi con il Risorgimento. Nel disegno degli uomini che avevano condotto il Paese alla guerra, in base al Patto, di Londra il Regno d'Italia avrebbe dovuto ottenere lo status di Grande Potenza e rafforzarsi sul piano interno scongiurando ipotesi rivoluzionarie. Tuttavia, già dall'ottobre 1918 Gabriele D'Annunzio aveva iniziato a parlare di ""vittoria mutilata"""" trovando crescente seguito nell'opinione pubblica sino all'impresa di Fiume. Se in guerra i rapporti con gli alleati erano stati ambigui, cessate le ostilità la dipendenza economica del Regno d'Italia dalle maggiori potenze risultò accentuata. Fra gli errori della delegazione guidata da Orlando e Sonnino, e l'ostilità degli altri vincitori, la """"vittoria mutilata"""" distorse la percezione dei risultati di guerra, contribuì alla definitiva delegittimazione dell'élite liberale e alla debolezza generale della pace."" -
Sicurezza e intelligence nel Regno Unito del Novecento
Quali sono state le minacce alla sicurezza interna britannica nel Novecento? Quali attori hanno cercato di destabilizzare l'ordine sociale e politico del Regno Unito? Quali sono state le risposte dell'apparato di sicurezza? Queste sono le domande cui si propone di rispondere il presente volume attraverso una ricerca storica, politologica e criminologica. Mediante l'utilizzo di un'imponente letteratura accademica, di documenti desecretati dalla polizia e dal Ministero dell'Interno e di articoli di quotidiani si analizza l'operato dei servizi segreti interni e della polizia segreta nel monitorare, depotenziare e neutralizzare sia movimenti di estrema sinistra e/o radicali che presentavano un rischio di violenza politica, eversione e disordine pubblico, sia individui che si macchiavano di spionaggio e di tradimento. Sullo sfondo emerge come le attività sotto copertura e di intelligence siano fondamentali nel mantenere lo status quo e nel difendere lo Stato dai suoi nemici. Prefazione di Mario Caligiuri. -
Incanti e incidenti carducciani. Giri di lettura intorno a «Pianto antico»
Le fortune dell'opera di Giosuè Carducci entro la compagine critico-letteraria dell'Italia unita sono state piuttosto uniformi. Tuttavia, la sua figura di poeta rimane tuttora cristallizzata dall'etichetta di vate della cultura italica. Il saggio di Enrica Salvaneschi - almeno per la particella poetica costituita da Pianto antico, uno dei componimenti più emblematici e conosciuti tra quelli del Carducci - ovvia al problema rappresentato dai limiti critici riscontrati nelle interpretazioni delle origini e della vera natura dell'esperienza dell'Autore; pone il problema, più assoluto, del reale valore poetico del Carducci tenendo conto della grandezza di sentire ch'egli dimostra ma al contempo delle cadute cui è soggetto, spesso a causa della strumentalizzazione della sua opera che è stata fatta lui vivente e anche in seguito; è inoltre una finestra che si apre su una più ampia riflessione circa il senso della parola poetica e letteraria. Per indagare negli angoli più reconditi del testo di qualsiasi testo - è infatti necessario affiancare agli strumenti classici del critico specialista d'un solo settore mezzi nei quali questi è talvolta più manchevole. Ci riferiamo per esempio alla glottologia, alla semantica, alla storia della filosofia e delle idee, nonché alla conoscenza e all'interiorizzazione di più lingue e culture, a partire da quelle classiche. In tale prospettiva, il saggio presenta Pianto antico quale punto di partenza per una serie di riflessioni circa le fonti - o meglio le ispirazioni - che ne fanno il fulcro di molti fasci d'influenze, dall'indoeuropeità alla classicità, dal romanticismo alla più vasta cultura europea, nel contesto della Weltliteratur. -
Ferrosilana. Attraversando le stagioni. Vol. 3: Inverno.
I quattro volumi della raccolta Ferrosilana mirano a mostrare, attraverso le fotografie di L'Impronta, la varietà di bellezze, colori e atmosfere delle quattro stagioni nel Parco, per dare un piccolo contributo alla valorizzazione dell'esperienza di viaggio sul trenino a vapore in Sila. Il fischio dell'arrivo in stazione, il vapore che si alza in mezzo ai boschi della Sila, la magia di un antico viaggio che rivive dopo tanti anni: ""Il Treno della Sila"""" è un magico itinerario che attraversa le più belle località turistiche del Parco Nazionale della Sila sulle carrozze d'epoca di Ferrovie della Calabria. La vaporiera è ritornata in attività, pennellando con il suo vapore i boschi della Sila e facendo ascoltare i suoi fischi ed i suoi sbuffi ad un paesaggio incontaminato, magico ed unico nel suo genere, che ha riempito di emozioni i tanti turisti e visitatori che hanno avuto modo di rivivere un viaggio di altri tempi.""