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Due Parkinson non sempre paralleli
Lo scrittore, Virgilio Scapin, e l'ingegnere, Bruno Cappelletti, accomunati dal morbo col quale convivono da oltre dieci anni, raccontano la malattia che fa soffrire il Papa: un lavoro a quattro mani, una ""navigazione"""" intorno al tema Parkinson che si trasforma in una doppia testimonianza dentro la malattia. """"Anche se abbiamo approcci diversi, Scapin quello dello scrittore e io quello del tecnico - spiega Cappelletti - abbiamo affrontato insieme e cercato di spiegare che cos'è il Parkinson. La solidarietà tra malati della stessa patologia è stata la prima cosa che abbiamo messo in comune, poi la scrittura e la voglia di raccontare la nostra esperienza è stato un percorso, anche interiore, che negli ultimi mesi abbiamo fatto insieme""""."" -
Il mistero dei Quona. Appunti per la storia di casato nella Tuscia longobarda e nel contado fiorentino-fiesolano (VIII-XIV secolo)
Non é facile ricostruire I'origine del casato dei Quona che le circostanze storico-sociali hanno poi frantumato in rivoli famigliari insospettati, ma non tali da farlo scomparire dalla memoria storica anche se, finora, alcuni elementi di novità sono sfuggiti alla caccia dei più seri ricercatori e genealogisti. La ricerca tenta di riordinare le rintracciate presenze per ricollegarle in un corpus agli eventi ai quali i Quona parteciparono all'interno e all'esterno del gruppo famigliare e delle famiglie da quello originate. II testo è ordinato cronologicamente, con una tavola genealogica per ceppi che chiarisce i passaggi generazionali. Le note, la bibliografia consultata e I'indice dei toponimi integrano il testo. -
Strano ma sacro. Enciclopedia delle curiosità religiose. Vol. 1
"Strano ma sacro"""" è un viaggio nel vasto universo moderno delle religioni e dei culti mondiali. Rispettoso delle tradizioni e delle cultura, va alla ricerca dei loro aspetti più sorprendenti, sconosciuti e strani agli occhi del lettore occidentale, coinvolgendolo nella ricerca più profonda della storia dell'umanità: quello del senso ultimo della vita, dell'infinito, di Dio. Il libro risponde quindi all'esigenza, sempre più sentita in una società multietnica, di capire la vastità di culti che propongono una risposta agli interrogativi profondi dell'uomo moderno, alle sue speeranze e alle sue nuove terribili angosce." -
Nostra Signora Crudele
Alessandra Portinari è una giovane antropologa che al principio dell'estate del 2001 si rifugia nella vecchia casa disabitata appartenuta ai nonni, in un paesino dell'Appennino emiliano. Lei desidera solo ritemprarsi e sfuggire ai richiami di un amore che sa sbagliato, eppure lassù, malgrado o grazie all'isolamento, sembra che tutto la raggiunga: i ricordi, la nostalgia degli amici, l'attrazione per un vicino di casa dal passato nebuloso, le misteriose Donne Selvatiche e, soprattutto, una voce dimenticata ascoltata in una videocassetta girata anni prima insieme ai vecchi amici dell'università. La ricerca del giovane a cui la voce appartiene e delle storie che la voce narrava porterà Alessandra e l'amica Maria Vittoria a Praga. -
Ho sette vestiti nuovi
"Essenzialità e leggerezza sono costituenti di base della poetica di Lella Buzzacchi. Traduttrice e interprete sensibile a etimologia e filologia, compone versi anche in altre lingue perché """"ogni lingua ha stupende espressioni insostituibili e intraducibili. Da anni si cimenta con la tecnica dell'haiku, disciplina severa che vuole il pensiero poetico racchiuso in poche sillabe e con un linguaggio scarno."""" (Luigi Orsini)" -
Clotilde
Dopo oltre centocinquant'anni, una nuova edizione del libretto di un'opera che, chi cantava o ascoltava nell'Ottocento ""Il Barbiere di Siviglia"""" o """"L'Italiana in Algeri"""", sicuramente conosceva e forse amava. Un'edizione introdotta da """"L'intricata Foresta d'Hermanstadt: Clotilde di Carlo Coccia"""" di Mauro Sironi, che cura anche il commento critico all'opera."" -
Il giardino delle sfingi
"Nelle eternità, dal giorno in cui è stata creata, non cessa di esistere e anche se forse si sgretola leggermente, resta ed è inamovibile. Quando questa sfinge diventa dolore si capisce come sia difficile scacciarla. E il dolore passato, da cui sono nate queste poesie, è difficile da rimuovere: perciò è come se una piccola sfinge, a immagine della sua copia immensa passata, girasse ancora nel mio corpo e nella mia mente"""" (Dalla premessa Vittorio Schieroni)." -
L' insegnante globale
Il mondo della scuola sta vivendo negli ultimi anni profondi rivolgimenti, che chiedono ai corpo docente un continuo aggiornamento per essere in grado di rispondere adeguatamente alle sfide che la complessità pone. Fra le competenze richieste al ruolo docente ve ne sono alcune che possono essere ritenute trasversali: si tratta di quelle relazionali e metodologiche. Il presente volume, nato in seguito all'esperienza di alcuni anni di formazione degli insegnanti responsabili di ""Funzione Obiettivo"""" della provincia di Novara, raccoglie dei saggi che propongono una riflessione teorica sui mutamenti in atto nella scuola e insieme una serie di strategie utili alla loro gestione."" -
In viaggio per la China [1900]
Un viaggio mancato offre occasione a Fontana per raccogliere ordinatamente in questo libro gli appunti e le notizie che aveva messo insieme sul lontano paese, con lo scopo dichiarato di comporre un'opera che non fosse priva di una ""parte istruttiva""""; l'Impero Celeste viene così descritto in tutti i suoi aspetti, dalla storia millenaria agli ordinamenti politici e sociali, dalla religione alla filosofia, dalle arti alle attività economiche, dal rapporto con gli stranieri al ruolo misterioso delle società segrete non senza mettere in luce l'antichità e la saggezza di istituzioni e usanze. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Tipografia Nazionale di V. Ramperti, 1900."" -
1848. Dramma in tre atti [1929]
Milano 1848: nello studio del signor Gaetano, pittore e fervente patriota, convengono il Caporal Vincenzo, veterano della campagna di Russia e ospite del Pio Albergo Trivulzio, e il conte Giorgio, antiquario giunto da Parigi per raccogliere quadri, in realtà nobile milanese che ha con sé un manifesto con un appello al popolo del Lombardo-Veneto a insorgere contro le autorità austriache. I tre attendono il 'martinin' Drea, orfanello dell'Orfanotrofio maschile e abile tipografo, che dovrà stampare appunto il pericoloso manifesto patriottico. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Arti Grafiche Colombo & Borgonovo, 1929. -
In chiave di violino [1876]
Da un ricordo infantile, quasi leggendario, del tragico protagonista di ""Amore e musica"""" l'autore ha tratto il titolo dell'intera raccolta di novelle. La raccolta si compone di sei racconti, tutti in varia misura pervasi da suggestioni operistiche (non a caso uniti nella dedica iniziale a un artista di canto) e conclusi dall'autore con 'espediente narrativo di coinvolgere il lettore aggiungendo alcune righe riservate alla morale della storia narrata. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Casa Editrice Sociale, 1876."" -
Vecchie cadenze e nuove [1899]
Emilio De Marchi si propone in questo volume nelle vesti inconsuete di poeta. La raccolta si divide in tre parti: varietà metrica e inquietudini moderne nelle prime due intitolate ""I segreti pensieri"""" e """"Vaganti immagini"""", compostezza e misura del verso sciolto in """"Intimi senso"""", la terza sezione; """"vecchie cadenze e nuove"""", dunque, come l'autore chiama la sua raccolta in cui se si ritrovano le forme e i procedimenti stilistici del tempo vecchio, egli non rifugge dagli allettamenti e dalle raffinatezze dello stil novo ch'egli ode"""". Riproduzione a richiesta dell'edizione: Strenna a beneficio del Pio Istituto dei Rachitici, 1899."" -
Poeti meneghini [1891]
L'opinione secondo cui tutto ciò che si scrive in meneghino sia cosa da ridere anche quando fa pensare trova ampie smentite in questa monografia. Lingua vera, e che ebbe i suoi codificatori, fu quella milanese, con una letteratura autentica che attraversò tutti i generi. I versi di Maggi, Balestrieri, Tanzi , Pertusati, Bossi e Birago guidano il lettore nella poesia macabra meneghina pervasa da un profondo sentimento della morte, la Caterinetta delle costole, come la chiamano i poeti milanesi. L'itinerario prosegue rapido toccando la poesia drammatica, erotica e campestre, con i versi del Corio che canta la passione dei meneghini per la campagna. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Tipografia di G. Battista Messaggi, 1891. -
Poesie dall'eremo dorato
Carmine Valendino pubblica in questo volume le ""Poesie dall'eremo dorato"""", una raccolta di grande profondità, all'insegna del raccoglimento, intensamente umana negli intenti perseguiti con fine stile personale. La raccolta evidenzia due sensibili sigle: humanitas e pietas, due valori profondamente volti in senso laico e morale. Carmine Valendino prosegue la proposta di un messaggio di pace, di dignità, rispetto, tolleranza e solidarietà, valori e ideali nei quali crede fermamente."" -
La parlata di Meneghino. Dialectica [1939]
Il volume raccoglie le sparse pagine di una spigolatura lenta e paziente, durata anni nel dialetto milanese, senza l'intenzione di fare dell'arte o un lavoro linguistico, ma di apportare un contributo al folclore della buona tradizione ambrosiana. Così l'autore, don Pietro Stoppani, lecchese di nascita ma milanese d'adozione, presentava la sua ricca raccolta di parole, frasi, immagini, motti della parlata meneghina, commentate in modo sagace. La materia della raccolta è varia e ordinata per temi in capitoli dai titoli che invitano alla lettura. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Antonio Vallardi Editore, 1939. -
Novelle e riviste drammatiche
Il volume ripropone le tre novelle più note di Arrigo Boito. ""L'Alfier nero"""" (1867) si apre con due uomini di colore opposto, muti, immobili, che combattono col loro pensiero, il bianco con gli scacchi bianchi, il negro coi neri, strani e quasi solenni e quasi fatali. Suggestioni neogotiche da fiaba medievale in """"Iberia"""" (1867), in cui si narra un dramma senza data che si consuma in un remoto castello dell'Estremadura e che ha per protagonisti i leggiadri Elisenda ed Estebano. """"Il trapezio"""", incompiuta (1873-74), è la novella più complessa delle tre: una paralisi irrigidisce la lingua al vecchio e saggio geometra Yao, costringendolo a costruire per iscritto la sua storia. Riproduzione a richiesta dell'edizione: R. Ricciardi Editore, 1920."" -
Lettere. Raccolte e annotate da Raffaello de Rensis [1932]
"Le Lettere"""" di Arrigo Boito, raccolte e annotate dal giornalista e critico musicale Raffaello de Rensis, risalgono agli anni successivi al 1870, e forniscono una continuità di documentazione. Scritte in un momento in cui la sua indole contemplativa prese il sopravvento e in cui voleva dimenticare e fare dimenticare agli altri la turbinosa sua giovinezza. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Società Editrice di """"Novissima"""", 1932." -
Gli scamiciati. Seguito alla Milano sconosciuta [1881]
"Gli scamiciati, seguito alla Milano sconosciuta"""", qui proposti in una ristampa dell'edizione del 1881. Lo scrittore comasco affronta un viaggio-inchiesta, questa volta lungo il Naviglio, sul Barchett di pover, il Barchett de Boffalora, in compagnia di una banda di ladruncoli, capeggiati da Nosetti, che raccontano la loro """"odissea"""" di vittime delle istituzioni e dei pregiudizi sociali. Gli scamiciati vogliono essere la """"detronizzazione della logica borghese. Ovvero sono gli straccioni che sbucano dalla cloaca per prendere posto al banchetto della vita"""". Riproduzione a richiesta dell'edizione: G. Ambrosoli e C, 1881 (Biblioteca naturalista)." -
Antologia meneghina. Vol. 1
"Un corso di letteratura meneghina"""" è questa antologia dialettale, preceduta da """"un saggio sintetico del carattere meneghino"""", perché ogni letteratura è il risultato del carattere di un popolo. Il milanese è rustique, diceva Stendhal, e una letteratura delle origini rurali è quella meneghina con le sue 'bosinate', primissima forma letteraria, e la sua prima maschera, anch'essa rurale, di Baltramm da la Gippa. In questo primo volume alcuni cenni alle origini del dialetto milanese danno inizio a un lungo viaggio attraverso sette secoli di letteratura dialettale, che da Pietro da Bascapè, con il suo 'Sermon divin' datato al 1264, giunge fino agli scrittori meneghini dell'800." -
Antologia meneghina. Vol. 2
In questo secondo volume dell'Antologia Meneghina prosegue la rassegna di autori meneghini dell'800, presentati da una nota biografica e da una scelta di testi. Non mancano i nomi noti tra i quali quello di Antonio Ghislanzoni, cui Fontana dedica un ritratto dettagliato e che è presente nella raccolta con i versi di ""Matrimoni d'Amor"""", Camillo Cima, autore, oltre che di commedie per il teatro milanese, di una gustosissima """"Storia de Milan"""", da cui è tolta una pagina dedicata al vittorioso 23 marzo del '48, ed Emilio De Marchi con """"El noster Domm"""". Anche in questo volume, come nel primo, sono ricordati traduttori in vernacolo di classici della letteratura. Il volume si conclude con cenni sull'immensa produzione anonima meneghina.""