Sfoglia il Catalogo ibs010
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6401-6420 di 10000 Articoli:
-
Adolphe Ferrière e les oubliés della Scuola attiva in Italia
Avvalendosi di fonti di documentazione in gran parte inesplorate, riportate alla luce presso la Fondation Archives Institut Jean-Jacques Rousseau (AIJJR) dell'Università di Ginevra, il volume consegna un profilo inedito del pedagogista ginevrino Adolphe Ferrière, prendendo le distanze dai più consueti protocolli di lettura che lo ritraggono - cliché interpretativo ormai scontato - nicamente come infaticabile propagandista ed entusiasta divulgatore dell'idea di scuola attiva, Globe-trotter del'Education Nouvelle. Ponendo l'accento su figure di educatori e pedagogisti oubliés, animatori di originali esperienze di avanguardia educativo/didattica, intento dello studio è proporre, altresì, una riconsiderazione del modello e delle esperienze di Scuola Attiva in Italia. -
Evoluzione della cellula. Un approccio multidisciplinare
La presenza di cellule di tipo batterico è documentata per rocce sedimentarie antiche di circa tre miliardi e mezzo di anni; è inoltre probabile che la loro storia sia iniziata molto prima degli sconvolgimenti che intorno a quattro miliardi di anni fa hanno modificato il pianeta e i suoi oceani. Pietro Omodeo ricostruisce l'evoluzione della cellula attraverso questo lasso di tempo, lungo oltre l'immaginabile, raccogliendo, interpretando e collegando i dati forniti dalle più diverse discipline. -
Globalizzazione saggezza, regole
Il volume pone in dialogo e reciproca tensione tre concetti che, ad un primo sguardo, potrebbero apparire non necessariamente correlati. Per un verso, esso percorre una direzione di approfondimento dall'interno dei concetti stessi, fondata sulla loro analisi storico-concettuale, al fine di restituire una migliore consapevolezza del nostro presente ma anche per rendere nuovamente esplicite intuizioni di brillanti pensatori, magari poco note o poco condivise. Per l'altro, intende verificare la fecondità di una direzione dall'esterno, affiancando, per così dire, concetti a concetti, creando nessi tra nuclei problematici che non sempre sono apparsi contigui, avvicinando infine approcci teorici e disciplinari differenti, ma che la stessa globalizzazione ha reso non più divergenti. Procurare re-azioni fra i concetti di globalizzazione, saggezza e regole, in grado di illuminare profili inusuali o inediti per ciascuno di essi, costituisce dunque l'obiettivo di fondo del volume, che interpreta per questa via la domanda di senso del nostro tempo. Il volume contiene saggi di Alessandro Ferrara, Letterio Mauro, Riccardo Pozzo, Elena Pulcini e contributi di Samanta Airoldi, Alessandra Campo, Dario Cecchi, Marco Damonte, Filippo Domenicali, Sara Mollicchi, Alberto Pirni, Romina Perni, Francesca Pongiglione, Hagar Spano e Paolo Vignola. -
A quatre mains et plus. Design per la ceramica della regione di Tanger-Tétouan in Marocco. Ediz. italiana e francese
Design con i Sud del mondo. Una categoria, tra le molte del design, giovane, ancora da teorizzare. La tematica è affrontata soffermandosi sulla complessità delle problematiche di intervento, metodologie e strumenti di lavoro, attori e competenze, ruolo specifico del design. Il tutto presentato attraverso il racconto di un progetto condotto nel Nord del Marocco con donne ceramiste nella realtà rurale di Ifrane Alì ed urbana di M'diq da studenti di università italiane e marocchine. Un racconto di scambi tra le due Rive del Mediterraneo che, al di là delle particolari implicazioni di natura progettuale, si carica di significati culturali, sociali e, perché no?, politici. -
Goethe Schopenhauer Nietzsche. Saggi in memoria di Sandro Barbera
"La ricerca di Sandro ha attraversato più autori per svelarne l'inquietudine non esorcizzabile, finanche il caos, senza mai abbandonarvisi con indulgenza; con la fiducia nella comprensione della complessità in un ordine mobile, non rigido, non autoritario. Rigore scientifico e passione civile si univano in lui ad una ricca carica umana condita da una profonda ironia e senso dell'umorismo. Ricordo solo il pupazzetto di Nietzsche con gli occhi spiritati che mi regalò e la sua paradossale collezione kitsch di palline di vetro con dentro ogni sorta di monumenti, oggetti, animali, sui quali dei cristalli, scossi dalla mano, cadono come neve..."""" (Dal """"Ricordo"""" di Giuliano Campioni)." -
Caterina Marcenaro. Musei a Genova 1948-1971
Nel corso degli ultimi trenta anni le funzioni dei musei hanno conosciuto una rapida ed incisiva trasformazione, poiché si sono estese progressivamente ad ambiti sociali e a servizi del tutto originali rispetto al passato. L'analisi di un coerente ed organico programma museografico quale quello messo in atto dal comune di Genova negli anni '50- '80 può offrire vari spunti per una proficua riflessione critica sulla realtà attuale in virtù del suo risultare decisamente desueto rispetto ai bisogni - reali o indotti - delle nuove tipologie di visitatori. La ricerca costante di un'intima aderenza reciproca fra le forme ed i contenuti (non solo propriamente disciplinari, bensì anche nel senso più generale culturale e sociale), in nome di un umanesimo che assorbiva vari apporti delle scuole di pensiero del Novecento, condusse infatti Caterina Marcenaro (1906- 1976) ad esiti che tanto più offrivano spazio alla sperimentazione formale modernista quanto più rimanevano fedeli ad un pensiero strutturato, ben diversamente, quindi, da quella disgregazione che oggi incarna le esigenze non più di cittadini consapevoli e partecipi bensì di semplici consumatori, sprovvisti di una congrua memoria storica. -
Lo sguardo lungo. Il principio di separazione Stato e religioni è il sempreverde innestato da Cavour (1861-2011)
L'anniversario dell'Unità d'Italia coincide con quello del lancio da parte di Cavour del principio di separazione tra Stato e religioni. Un'occasione da afferrare per riflettere sulla necessità di rendere questo principio un principio istituzionale chiave. Sperimentalmente, è l'unico sistema adatto ad inquadrare la diversità nella convivenza tra cittadini, producendo un maggior grado di libertà e di benessere materiale. Il problema affrontato in questo libro non è perciò cosa ciascun cittadino voglia essere, se credente o no e di quale confessione e cultura. È come convivere meglio, alla luce dell'esperienza, tra cittadini diversi, credenti, non credenti e di molte culture. La risposta al problema è il principio separatista, da cui segue la laicità delle istituzioni. Che, di fatti, non serve a far prevalere una convinzione specifica spingendo i cittadini ad essere identici e nelle mutue relazioni statici. Serve a fondare la convivenza sulla sovranità dei diversi invece che sull'autorità di un potere. Così da usufruire del loro spirito critico, delle loro iniziative, delle loro relazioni innovative e da evolvere nel tempo. La laicità delle istituzioni si affida a regole civili della convivenza tolleranti degli altri ed estranee ad ogni pretesa di imporre una visione unica religiosa (da qui la piena libertà di religione). Il principale collante della convivenza è accettare la comune prova dei fatti, poiché ciò che non è provato, senza prova può anche essere negato. -
Mezzanottemezzogiorno. Il movimento techno-progressive, i suoi luoghi e i suoi protagonisti
"Imperiale non fa male"""", """"Insomnia ne la cabeza"""", """"Duplè, paura!"""", """"Il simbolo del gruppo è la scimmia che gioisce se vieni al JAISS c'è la gente che impazzisce!!"""" Sono frasi che ancora oggi riecheggiano nei dance-floor delle discoteche italiane e che riportano alla mente il sound techno-progressive quando spopolava, negli anni Novanta, nei locali della costa Toscana e la Toscana era meta di un pellegrinaggio da tutta Italia. Assieme a questa musica si è sviluppata una cultura, è nato un popolo della notte. Un popolo che in quegli anni stava codificando un linguaggio: afterhours, tendenza, pr, selezione, buttafuori, privé, liste ingresso, bella gente, flyers, dj's set. Un linguaggio che solo un decennio più tardi sarebbe diventato di dominio pubblico. Sono questi gli ingredienti da cui nasce il film documentario """"Mezzanottemezzogiorno"""". Un catalogo che, attraverso ritratti fotografici e brevi interviste ad alcuni dei protagonisti della notte, tratteggia una generazione nata sotto il segno della musica." -
Studi per Gian Paolo Marchi
"La varietà della materia raccolta in questa miscellanea riflette proporzionalmente l'anomala, enorme versatilità della esperienza intellettuale e critica di Gian Paolo Marchi. L'ampiezza culturale di Marchi - già rara per il suo tempo - sarà ancor meno facilmente reperibile nella loro generazione. Ma insieme a questo dato, sta certamente il fatto individuale di una curiosità onnivora e di una inappagabile volontà di partecipazione ai fatti della cultura e della civiltà in genere. Maturato attraverso l'altissimo magistero di Giuseppe Billanovich, l'umanesimo di Marchi nasce dal felice connubio tra una natura prontamente sollecitata dal bello e una città di appartenenza che, nelle parole e nei marmi, nei libri e nei monumenti, tramanda con armonia i segni di duemila anni di storia. Gli studi di Marchi partono infatti dalla familiarità capillare con tali documenti di arte, letteratura, civiltà: dal medioevo dell'Arcidiacono Pacifico e dal primo umanesimo di Guarino Veronese, attraverso l'illuminata stagione di Scipione Maffei, attraverso l'Ottocento di Pindemonte, dei Betteloni, di Salgari (per cui è stata conferita a Marchi l'onorificenza di Cavaliere dell'Avventura) essi approdano felicemente al di là del capo opposto della penisola italiana, alla Sicilia di Verga e, parallelamente, al capo - questa volta metaforico - della prosa italiana, cioè al Manzoni del romanzo.""""" -
La misericordia di Pisa
La Confraternita della Misericordia di Pisa ha avuto origine all'inizio del XIV secolo dall'attività pastorale di Domenico Cavalca (1270?-1342), frate domenicano del monastero di S. Caterina. Nei secoli successivi il sodalizio ha più volte cambiato sede, insegne, denominazione, funzioni, ed è stato anche rifondato. Si tratta di una delle istituzioni storiche della città fra le più interessanti e prestigiose, che ospita al suo interno un patrimonio artistico di rilevante valore, dal XVI al XX secolo, frutto di acquisti, donazioni e lasciti. Il volume ripercorre, con ricchezza di particolari, le straordinarie vicende storiche del sodalizio e ne descrive le importanti opere d'arte. -
Teoria (2011). Vol. 1: Critica della ragione medica
Lo sviluppo tecnologico della medicina ha aumentato enormemente la possibilità di successo degli interventi e delle cure, e ha sicuramente cambiato la percezione pubblica delle discipline biomediche. A questa trasformazione, però, non sempre si è accompagnata la consapevolezza dei criteri di fondo ai quali è necessario far riferimento per orientarsi nell'uso di tali tecniche e per comprendere i limiti del loro utilizzo. Bisogna dunque elaborare una vera e propria critica della ragione medica. In questo volume di ""Teoria"""" un tale compito viene affrontato con taglio interdisciplinare, unendo riflessione critica, indagine etico-motivazionale e approfondimento storico."" -
Appartenenze letterarie. Patrie, croci e livree degli scrittori
"Appartenenze letterarie"""" raccoglie in un disegno di senso compiuto i momenti di una ricerca protrattasi nel tempo sui rapporti speciali che alcuni scrittori italiani degli ultimi secoli, da Belli a Alvaro, da D'Annunzio a Pasolini, da Di Giacomo a Pierro, hanno intrattenuto con le proprie piccole patrie (la regione, la città, il villaggio) o con alcuni ideali sentiti come identitari (la classicità, la poesia, la critica), riconducendoli a una lingua o a uno stile. Su questo paradigma, l'autore ha declinato consapevolmente le proprie generalità, a Roma e alla poesia assegnando i posti d'onore dell'apertura e della chiusura, con il calabrese Padula e il lucano Pierro documentando esperienze fondamentali di studio e di vita, di una difesa dell'indulgenza servendosi per smascherare le ipocrisie di ogni integralismo critico e il cinismo dei relativisti." -
Guida alle etiche della comunicazione
La guida intende offrire un orientamento preliminare sui comportamenti da assumere nei contesti comunicativi oggi di maggiore interesse. Questa nuova edizione riveduta e aggiornata è arricchita con contributi di giornalisti di grande esperienza come Sergio Zavoli, e di professionisti del settore della comunicazione. Essa propone specifici approfondimenti sull'etica del giornalismo, della televisione, di internet, dei linguaggi pubblicitari, della comunicazione pubblica, della comunicazione biomedica, della comunicazione interculturale e, da ultimo, sulla comunicazione della responsabilità sociale d'impresa. Il tutto è collocato all'interno di una più ampia indagine sulle condizioni che consentono ai principi morali messi in luce di essere veramente adottati. Il volume è pensato insomma per venire incontro a un interesse sempre più urgente, anche nel nostro Paese, per le questioni di etica della comunicazione: sia per quelle che riguardano gli operatori del settore, sia per quelle che coinvolgono i fruitori dei mass-media. -
Alter et ipse. Identità e duplicità nel sistema dei personaggi della Tebaide di Stazio
Delle numerose figure del mito greco solo poche sono riuscite a incarnare desideri, paure, pulsioni universali, valicando così i confini del mondo antico per tornare a vivere in forme sempre diverse nella cultura europea. Fra queste occupano una posizione di indubbio rilievo i fratelli-nemici Eteocle e Polinice. Il volume esplora il sistema dei personaggi nella Tebaide di Stazio, e ambisce a fare il punto sul ruolo culturale di quella che è stata l'ultima cristallizzazione d'epoca antica del mito dei Sette. Lo studio prende le mosse dalla riconsiderazione del dibattito critico sull'opera manieristica e a lungo svalutata di Stazio e cerca di definire analiticamente le peculiarità del modello staziano del personaggio a partire dal ruolo centrale che assumono nel poema le strutture speculari e polarizzate. Una sistematica analisi del testo mette in evidenza come la coesione interna del poema si fondi sull'uniformità della caratterizzazione dei suoi personaggi e sull'organizzazione simmetrica di temi, motivi e strutture narrative. La prospettiva interdisciplinare che il saggio propone permette così di riscoprire la complessità del sistema dei personaggi della Tebaide, rivalutando la funzione poetica dell'eroe staziano. -
Hölderlin e la rivoluzione. Il socialismo oggi tra libertà e destino
Come fare perché la rivoluzione non si tramuti in oppressione? Perché con la Rivoluzione francese trionfa la frammentazione borghese e il nuovo ordine capitalistico della divisione del lavoro? Per Hölderlin, la rivoluzione non deve essere solo abbattimento della tradizione, ma equilibrio tra innovazione e tradizione: elaborazione dello scarto tra libertà e destino e allo stesso tempo consapevolezza di quello scarto - che nessuna autonomia illuministica potrà rimuovere - per il quale ci sarà sempre bisogno di una risposta simbolica. Destino mortale e grande politica si tengono, oltre ogni vuoto moralismo repubblicano e titanismo violento. La grande politica non può che avere allora carattere mitico, poiché in essa è coinvolto un intero popolo che elabora collettivamente l'attraversamento del destino, senza rassegnarsi a esso e senza tentare scorciatoie violente. E non a caso il libro si conclude con una suggestione gramsciana. Per il pensatore sardo, si acquista coscienza della propria subalternità nel piano della sovrastruttura e, tramite l'ideologia, si costruiscono gli strumenti per conquistare l'autonomia dai dominanti. Alla fine del suo percorso da Hölderlin a Gramsci, per l'autore il socialismo si configura non solo come una teoria economica o politica per la giustizia sociale, ma anche e soprattutto come quell'ethos che tiene nella sfera pubblica la questione dell'essere, ampliando la comprensione dell'umano, anche nella dimensione privata del rapporto con se stessi. -
Ethne, identità e tradizioni: la ""terza"" Grecia e l'Occidente
La storia degli scambi e delle interrelazioni tra la Grecia e l'Occidente è da tempo indagata nell'ambito degli studi rivolti alla mobilità mediterranea e talvolta più specificatamente in studi relativi alla colonizzazione. Il rapporto della Grecia degli ethne, la ""terza Grecia"""", per usare il titolo di un importante e fondante lavoro di Gehrke, con l'Occidente è stato, invece, poco indagato. Il terzo volume della collana Diabaseis si è proposto appunto di indagare lo strutturarsi delle realtà delle regioni a Nord del Golfo di Corinto, realtà non sempre sviluppatesi secondo il modello poleico, e quindi il loro rapporto con l'Occidente: Delfi ed il golfo Criseo si presentavano come il luogo di arrivo e poi di successiva diffusione di tradizioni, modelli identitari, oltre che, ovviamente di 'scambi' di altro genere con la variegata realtà del mondo mediterraneo. Il volume mette a fuoco due problematiche che hanno costituito il filo rosso del lavoro di indagine La """"terza"""" Grecia e l'Occidente in tutte le sue componenti: quella dello strutturarsi delle identità (siano queste emiche o etiche), quello delle modalità di trasmissione delle proprie vicende da parte delle varie 'comunità'."" -
Dis manibus, pili, epitaffi et altre cose antiche di Giovannantonio Dosio. Ediz. illustrata
I disegni di antichità romane che Giovannantonio Dosio realizzò nella seconda metà del Cinquecento gettano un po' di luce sul commercio antiquario dell'epoca, quando era di moda possedere pezzi antichi, di cui questi disegni costituiscono una sorta di catalogo di vendita. L'autore documenta con diligenza e maestria la presenza di sculture, sarcofagi e cippi funerari iscritti nelle case e nei palazzi gentilizi di Roma mediante didascalie che localizzano pezzi antichi in alcuni casi oggi non più rintracciabili. -
Un viaggio nella storia. Itinerari del Risorgimento a Pisa
Una guida dei principali luoghi e monumenti legati al Risorgimento pisano, attraversato dai protagonisti della Storia nazionale, come Mazzini e Garibaldi, che entrarono in relazione con la società colta e civile che popolava la città. Nei 150 anni dall'Unità d'Italia, una serie di percorsi condurrà cittadini e visitatori alla conoscenza di una parte importante della storia della città. -
La comunicazione intersoggettiva fra solitudini e globalizzazione
Solitudini che si sfiorano senza riconoscersi, ciascuna chiusa nella propria corazza difensiva. Sullo sfondo, il contesto della globalizzazione, tanto familiare e ovvio da non essere percepito. Per uscire dalla trappola del contesto ""che non c'è"""" bisogna smascherare la """"chiacchiera"""" che veicola il pensiero unico, denunciare la banalità e la mistificazione di tanta, apparente, trasparenza comunicativa. Questi i temi di fondo del volume che continuano a interpellare la riflessione pedagogica e l'impegno esistenziale di chi """"pretende"""", incontrando l'altro da sé, di poter attribuire """"senso"""" a quell'incontro."" -
Plaza Brin. Migrazioni e trasformazione urbana nel quartiere umbertino della Spezia
Un quartiere è fatto ""di pietre, di mattoni, di vetri, di metalli e di cielo, ma anche di sentimenti, di percezioni, di emozioni, di sogni"""" di speranze e desideri che delineano la realtà di oggi, ma si proiettano nel futuro. Il Quartiere Umbertino di Piazza Brin, a La Spezia, si presenta oggi come un microcosmo composito, fatto di difficili equilibri, ma anche di opportunità da cogliere. Piazza Brin è, oggi, la città che cambia dal profondo. Perché cambia, senza quasi resistenze, dall'interno della sua popolazione: la gente di Piazza Brin oggi sono le genti di Piazza Brin. Multilingue è oggi il Quartiere Umbertino. I suoi spazi, le sue residenze, la sua chiesa sono sconvolti dall'uragano multietnico. L'eterogeneità dell'Umbertino può essere vista come un fattore di arricchimento nel rapporto con l'""""altro"""" o di fobia per il """"diverso"""". Il bicchiere può apparire mezzo pieno o mezzo vuoto. A noi la scelta: di civiltà.""