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La questione sociale da papa Leone a Francesco
Perché i papi da un certo momento hanno scritto encicliche sociali? Prima di allora, la Chiesa non aveva un insegnamento in materia? È la società che rende cattivo l'uomo o viceversa? Per rispondere a queste domande occorre seguire, enciclica dopo enciclica e senza trascurare il Concilio Vaticano II, il tragitto del magistero pontificio rispetto alle problematiche sociali degli ultimi due secoli. Ne emerge un pensiero sempre attuale, capace di interpretare i singoli momenti storici e di proporre risposte che hanno spesso anticipato le migliori acquisizioni della cultura contemporanea. La fraternità e la solidarietà tra i singoli e tra i popoli, la pace come frutto della giustizia, i diritti dell'uomo che precedono gli ordinamenti degli stati, l'equità come fondamento della giustizia e della legalità, il valore del lavoro come occasione per la realizzazione personale e sociale di sé, la sussidiarietà come condizione di una soggettività sociale più ricca, il bene comune invece degli interessi di parte, i diritti educativi della famiglia di fronte allo stato e l'impegno delle religioni a favore della pace perché «solo la pace è santa e nessuna violenza può essere perpetrata in nome di Dio, perché profanerebbe il suo Nome» (Francesco), anche grazie al magistero sociale cattolico, sono ideali ormai acquisiti da larga parte dell'umanità, spesso sanciti nelle convenzioni internazionali. -
Per un progetto di sintesi interdisciplinare. Teologia, filosofia, diritto
La questione antropologica, come viene illustrata dai nostri Autori, è un invito a tornare a cogliere il senso pieno di che cosa significhi vivere la vita in prima persona e di rendere un servizio al nostro prossimo: ricomporre la dignità del nostro essere creature, in relazione a Dio, Padre e Creatore. -
«Sapientia Latina». Un nuovo metodo per conoscere il patrimonio linguistico romano-cristiano
La teoria grammaticale greco-latina ha rappresentato per secoli una conquista importante dello spirito umano. Ma gli apporti della linguistica storico-comparativa dell'Ottocento hanno consentito un perfezionamento considerevole di alcune nozioni. Sono stati poi compiuti eccellenti tentativi di applicare alla grammatica latina qualche nuova teoria tra quelle proposte dalla linguistica generale nel Novecento per rimediare a inadeguatezze o incoerenze della teoria tradizionale. Perché non approfondirne lo studio e tentare nuovi approcci a problemi che riguardano direttamente la glottodidattica? Il manuale presuppone un buon livello di conoscenza della lingua italiana. Tuttavia parte dalla spiegazione delle più elementari nozioni di grammatica e di analisi sintattica non solo perché talvolta esse vengono riformulate nel quadro della teoria modulare-stratigrafica, ma anche perché è rivolto pure a studenti provenienti da ogni parte del mondo con una formazione linguistica di base diversa da quella europea. Per questa ragione nella prima parte vengono proposti molti esercizi che possono apparire agli italiani piuttosto facili, e talora eccessivamente semplificati. Sapientia Latina, il nuovo manuale per apprendere il latino, presenta un modello di metodologia didattica non diverso sostanzialmente da quello collaudato nell'insegnamento delle lingue moderne soprattutto sotto la spinta dell'esigenza di semplificare l'acquisizione delle regole grammaticali e di ridurre al minimo il ricorso alla traduzione. Si espongono quindi sinteticamente e sistematicamente le regole fondamentali e si chiede all'alunno di applicarle in lunghe liste di brevi frasi in modo da fissarle bene nella memoria e da sviluppare degli automatismi. La funzione del docente rimane essenziale, ma non più rivolta prevalentemente a correggere la traduzione di frasi e brani. Le sue lezioni consisteranno soprattutto in una spiegazione delle nozioni grammaticali più ampia di quella offerta nel testo, adattata al livello di conoscenze dei suoi alunni, e nella correzione degli esercizi. Questo manuale però, oltre a proporre una riformulazione delle regole della grammatica latina in una cornice 'modulare-stratigrafica' offerta dalla linguistica moderna, ha un'altra peculiarità: intende preparare alla lettura di testi di carattere non soltanto narrativo o poetico, ma anche filosofico e giuridico. Raccoglie infatti i materiali approntati in trent'anni di esperienza didattica in ambiente universitario romano per alunni provenienti da varie parti del mondo, come propedeutica agli studi di diritto romano, filosofia, teologia e diritto canonico. -
Il Crocifisso risorto e la «sapienza» del mondo
Il Crocifisso Risorto e la ""sapienza"""" del mondo sono i temi che legano tra loro i due contributi di questo fascicolo, nato dall'esperienza viva dell'itinerario quaresimale 2018 nella Pontificia Università Lateranense."" -
L' Unità dei saperi. Teologia, filosofia, diritto
In questo fascicolo gli autori offrono al lettore una vivace dinamica che nasce dalle loro ricerche, intesa ad armonizzare le diverse scienze ecclesiastiche con una teologia che si incarna continuamente nella storia. Dal momento che l'incarnazione ha come destinatario il popolo di Dio, diviene sempre più impellente il richiamo a far sì che la dignità dell'essere umano sia garantita dalle scienze del diritto. La persona è il cuore del diritto, e della persona il diritto si prende cura, garantendo l'applicazione equa delle norme. In questa direzione il Diritto diviene partner insostituibile della Teologia, e tutt'e due - Teologia e Diritto - concorrono all'edificazione del Regno di Dio nella verità e nella giustizia. -
L' educazione del minore e la libertà religiosa. Profili di riflessione nel diritto canonico e nel diritto internazionale
I genitori godono del diritto di libertà religiosa nell'educare i figli? E allo stesso tempo, i figli hanno il diritto di ricevere un'educazione religiosa? Questa disamina propone delle risposte pratiche alla luce dell'approfondimento e dello studio del diritto canonico, italiano ed internazionale, sempre tenendo a mente il concetto di ""Best interest of the Child"""". La funzione educativa dei genitori non può prescindere dalla dimensione religiosa della vita, se veramente vuole essere orientata a promuovere il completo ed effettivo sviluppo della persona."" -
Il mistero della persona
Il presente volume contiene due inediti in lingua italiana di due autori che hanno fornito un contributo all'approfondimento della riflessione filosofica e teologica sull'essere personale dell'uomo: Karol Wojtyla e Paul Ludwig Landsberg. Gli altri saggi costituiscono una prima raccolta del lavoro che un gruppo di giovani ricercatori e di docenti universitari di diversi Paesi (Brasile, Cile, Messico, Perù, Polonia, Svizzera, Belgio, Italia) sta svolgendo da diversi anni su questioni antropologiche e personologiche fondamentali. Si tratta quindi di un primo frutto di un lavoro comune. La peculiarità e l'organicità dei diversi contributi è garantita sia dal metodo di lavoro in cui l'amicizia e la comunione diviene intelligenza, sia dalla linea metodologica che è stata abbracciata e assunta e che intende proseguire l'antropologia e la personologia che nel secolo scorso è stata inaugurata da autori quali Romano Guardini, Edith Stein, Henri de Lubac, Karol Wojtyla, Hans Urs von Balthasar. -
Appunti di metafisica. Un percorso speculativo, pedagogico e tomistico. Ediz. ampliata
Le pagine che seguono non sono la Metafisica. Non oserebbero presentarsi in quel modo. Ciò sarebbe profanare la sua dignità. Come indicato dal titolo, esse sono semplicemente degli appunti: note orientative per uno studente che inizia, per ruscelli e piccoli canali, ad immergersi nel mare senza sponde della più elevata e nel contempo più profonda delle umane scienze. -
Dal fenomeno al fondamento. La bellezza come epifania dell'Essere: dal «pulchrum» al «verum»
Dal fenomeno al fondamento indica un percorso ermeneutico utilizzando alcuni tratti della via pulcritudinis e della sapientia cordis come sentiero di accesso al verum e al bonum. L'itinerario traccia un accostamento alla bellezza intelligibile a partire dall'esperienza sensibile, come tentativo di rinvenire il rapporto uomo-mistero. Un luogo emblematico in cui l'eredità della stretta relazione pulchrumpistis-verum è rimasta intatta e genuina dalle sue origini, è rappresentato dalla tradizione benedettina cassinese, ricca di monaci-scienziati che hanno scrutato la realtà nella sua essenza preservando nella storia e nel tempo l'armonioso rapporto tra la fede e la ragione. -
Persone, accoglienza e Diritto. Atti della Giornata canonistica interdisciplinare
Nella percezione e concezione odierna il Diritto appare a molti come uno strumento utile a porre limiti e separazioni, prima di tutto tra le persone: uno strumento per difendere posizioni ed interessi individuali. Non è questa, però, la vera natura e funzione del Diritto; esso infatti nasce per unire, per creare relazioni, proprio laddove ciò non appare immediatamente possibile per assenza o carenza di rapporti. La natura del Diritto è l'accoglienza e questa è anche la sua funzione primaria: il Diritto non è rivendicazione ma riconoscimento, soprattutto quando i motivi spontanei per accogliere l'altro sono insufficienti o non convincono più. Non solo la Filosofia e la Teologia lo riconoscono, ma anche il Diritto amministrativo, quello penale, quello internazionale. Il Diritto canonico, per parte propria, si autocomprende come norma communionis affinché ogni persona possa sedere a mensa nel Regno dei cieli. -
Le religioni «alla prova» della teologia
Il pensiero cristiano si confronta con una realtà planetaria plurale, all'interno della quale differenti culture e mondi religiosi diversi si incontrano. Alla teologia è richiesto un contributo che sappia dire una parola chiarificatrice, dal punto di vista della fede della Chiesa, sul valore del fenomeno religioso nelle sue varie espressioni, sulla domanda di sacro, sulla ricerca di senso della vita. -
Logos, pathos, kairos. Vol. 1: Contributi ermeneutici per la filosofia cristiana.
Quello di Mura è itinerario di carattere storico-filosofico, teoretico-speculativo e pratico-riflessivo [...]. Un vasto movimento di ricerca e riflessione - sovente su piani paralleli (come già si evince nei primi volumi di questi Scripta Hermeneutica), sovente per percorsi intrecciati [...], secondo un incedere lineare e progressivo, per scansione ""storica"""" o dell'argomentazione, oppure a spirale [...]. Quella di Mura è filosofia che ha fundamentum nel discorso ermeneutico della verità, nella proposta di una """"filosofia ermeneutica veritativa"""" quale specifica prospettiva metodologica ed epistemologica - contrapposta alla vaghezza delle proposte di semiosi soggettiva, relativa, multivoca o infinita - e quale filosofia di """"sostanza"""" ontologica contrapposta a ogni deriva nichilistica, relativistica e debole [...]. Si tratta di una ermeneutica autenticamente filosofica, sia perché versata nel lavoro di interpretazione dei discorsi espressi nel linguaggio [...]; sia ancora perché un esercizio autenticamente interpretativo richiede l'attitudine al riconoscimento dell'autonomia del testo, della (inevitabile) parzialità del punto di vista soggettivo, del valore di un'etica della ragione, della comunicazione e del riconoscimento posta al di sopra di motivi ideologici o strumentali; sia infine perché la validità di un punto di vista su contenuti e comportamenti pratici si lega non solo alla forza epistemica dell'argomento o alla coerenza del procedimento ma anche all'ideale [...] di una comunità illimitata della comunicazione."""""" -
Lateranum (2019). Vol. 1: ragione per credere. «Fides et Ratio» venti anni dopo, Una.
Il volume contiene gli Atti del Convegno internazionale della Facoltà di Teologia in collaborazione con la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense e per gli Istituti ad essa associati, svoltosi a Roma dal 20 al 21 novembre 2018 in occasione dei vent'anni della pubblicazione dell'Enciclica circa i rapporti tra fede e ragione «Fide set Ratio » del Santo Padre Giovanni Paolo II. Articoli Gianluigi Pasquale, Una ragione per credere: Fides et Ratio vent'anni dopo Achim Schütz, Glauben - Der im höchsten Sinne qualifizierende Akt des Homo humanus Giovanni Salmeri, La fede come atto umano. Una riflessione a partire da Giovanni Duns Scoto (discussant) Rino Fisichella, ""Fede"""" e """"ragione"""": perché la Rivelazione apre alla ragione Gianluigi Pasquale, Il concetto di Rivelazione nella storia e come storia: quello che """"apre alla ragione"""" (discussant) Leonardo Messinese, La fede dinanzi all'affermarsi della scienza in Europa Giuseppe Tanzella-Nitti, La fede dinanzi all'affermarsi delle scienze in Europa (discussant) Giuseppe Lorizio, """"Actus [autem] credentis non terminatur ad enuntiabile sed ad rem"""". Il realismo della fede Patrizia Manganaro, Il realismo della filosofia. Sul pensare finito l'infinito (discussant) Vincent Holzer, La raison à l'épreuve de la christologie Pierluigi Valenza, Teologia e filosofia della religione di fronte alla rivelazione: un destino parallelo? Flavia Marcacci, «Gaudium aude!». Fides et ratio venti anni dopo come metodo per la ricerca nelle università Massimo Epis, Il pensare teologico nell'ambito dell'università (discussant) Gianluigi Pasquale, Una ragione per credere: Fides et Ratio vent'anni dopo."" -
Servi nella chiesa. Interesse della distinzione dello statuto personale e funzionale del Diacono permanente
Identità diaconale e i suoi compiti sono gli interrogativi introno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status. Dopo aver evidenziato l'evoluzione storica dai dati scritturistici, al Concilio Vaticano II fino ai pronunciamenti più recenti, si analizzano i documenti relativi alla formazione e come il diaconato permanente sia stato implementato in alcune Diocesi italiane, scelte a titolo esemplificativo. Infine, si cerca di tratteggiare alcuni nuclei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale. -
Spiritalis amoris vinculum. Testimonianze di collegialità episcopale nell'epistolario agostiniano
La collegialità episcopale fu un'estemporanea novità introdotta dal Concilio Vaticano II? La vita delle antiche Chiese africane rivela una collegialità certamente vissuta, anche se non fissata dottrinalmente. L'epistolario agostiniano racconta la vita sinodale africana tra il 390 e il 430: un racconto articolato cui non manca un'unitarietà, data proprio dal tema della collegialità. I vari aspetti di vita ecclesiale considerati in questo volume sono come rami frondosi di un albero, mentre la sinodalità-collegialità è il tronco che li tiene uniti. -
Cristo nel mondo
"Il Cristo nel mondo"""" è la prima traduzione in una lingua occidentale dell'omonima opera scritta a Parigi nel 1940, l'anno in cui l'anziano autore vive imprigionato nella gabbia di una salute molto compromessa e, peggio ancora, vive gli orrori della Seconda Guerra mondiale. L'intenzione che spinge Bulgakov a scriverla è del tutto originale: egli vuole difendere il nome di Dio Padre, Amore e Misericordia, di fronte al male delle infinite sofferenze umane causate dalle guerre, ma anche dalle malattie e da qualsiasi altra sciagura. Il risultato è una teodicea della verità cristiana su Cristo che, in quanto Figlio incarnato del Padre, si rende realmente presente ovunque vi siano un sofferente, un agonizzante o un morente, co-soffrendo, co-agonizzando e co-morendo negli e con gli esseri umani." -
Nuova immagine di parrocchia. Un modello di rinnovamento
Il contributo del prof. Armando Sannino sceglie come progetto pastorale meritevole di attenzione la Nuova immagine di parrocchia (NIP). Per verificare la validità del NIP, Sannino sceglie tre situazioni pastorali emblematiche: la parrocchia di Vajont, dell'Ave Gratia Plena di Napoli e di Arzachena in Gallura. La riuscita del NIP, in situazioni così diverse fra loro, si trova nella cosiddetta pastorale della moltitudine e in quella che Sannino denomina territorialità, il terreno dove il popolo, che è di Dio, cammina attraversando le vicende della storia e del tempo. Nel testo si riflette sulla necessità di promuovere stili pastorali che facciano della parrocchia una realtà ecclesiale missionaria nell'ottica della nuova evangelizzazione. Non è la prima volta che il prof. Sannino approfondisce la cosiddetta ""pastorale dell'evangelizzazione"""". La """"teologia pastorale"""" è stata uno degli ambiti più fecondi della Facoltà Teologica di Napoli, che ha visto docenti impegnati in prima linea, come Luigi Maria Pignatiello, Domenico Pizzuti e Ciro Sarnataro. Rallegra il cuore vedere che uno dei suoi studenti, da alcuni anni docente presso l'Istituto Redemptor Hominis, della Pontificia Università Lateranense, si inserisca nel tracciato percorso da tali maestri della teologia pastorale."" -
Norme redazionali e orientamenti metodologici per gli elaborati accademici. Nuova ediz.
Uno strumento istituzionale che si propone come accompagnamento degli studenti della PUL nella redazione degli elaborati accademici, guidandone i primi passi nella ricerca scientifica. Un'espressione di cura offerta agli studenti della PUL da parte di chi sa di essere prima di tutto un educatore. -
Teologia del diritto canonico. Lezioni introduttive
La ""Teologia del Diritto canonico"""", creata ufficialmente dalla riforma degli studi di Diritto canonico del 2003, pur non ancora stabile sotto il profilo epistemologico, è però in grado di offrire contenuti utili a chi si accosti agli studi canonistici con attenzione alla natura e funzione del Diritto canonico nella prospettiva ecclesiologica del Vaticano II. Il volume propone sei temi di base della Disciplina, offerti nell'essenzialità di un primo approccio: una sorta di ouverture sugli ampi spazi di confine tra Canonistica e Teologia, con attenzione sia alla complessa dinamica del riferimento alle Fonti (= loci theologici), sia alla concreta esperienza ecclesiale, muovendosi lungo il crinale che ancora isola canonisti e teologi impedendo il sorgere di quella koiné epistemologica che - unica - garantisce a ciascuna Scienza di essere davvero tale."" -
Persona e relazione. Un percorso storico-ermeneutico
Il concetto di persona ha attraversato la storia culturale dell'Occidente, trovando espressione in una serie di termini (sia nelle lingue classiche, sia in quelle moderne) il cui significato si è venuto progressivamente chiarendo in un processo storico-ermeneutico di sempre maggiore approfondimento. In confronto alla notevole mole di studi già dedicati alla tematica, il presente lavoro, da una parte, si inserisce tra le opere che affrontano la questione della persona considerando il percorso del suo sviluppo semantico, segnato dal passaggio dal referente antropologico - in età classico-ellenistica - a quello trinitario - nei primi secoli del cristianesimo - per poi tornare - attraverso la mediazione cristologica - a esprimere una rinnovata concezione dell'uomo, in una continua e inesauribile circolarità. Dall'altra parte, privilegiando l'ambito trinitario, lo studio intende cogliere e sviluppare il nesso tra persona e relazione, indagando la connotazione sempre più relazionale assunta dai termini indicanti la nozione di persona, nonché il parallelo ripensamento della categoria di relazione che, a partire da una dimensione esclusivamente accidentale, giunge ad avere una valenza ""dialogica"""" e infine """"trialogica"""". Il percorso è compiuto soffermandosi solo su quegli snodi ritenuti più significativi (dall'Antichità al Concilio di Nicea, dai Padri della Chiesa ai Dottori medievali, fino agli esiti contemporanei), in un dialogo tra istanze filosofiche e istanze teologiche, senza il quale l'idea di persona sarebbe difficilmente immaginabile.""