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Edith Stein. Comunità e mondo della vita. Società. Diritto. Religione
Il testo a cura di Angela Ales Bello e Anna Maria Pezzella raccoglie i contributi di diversi autori sul tema della comunità nel pensiero di Edith Stein. Il concetto di comunità è considerato secondo tre prospettive: giuridica, sociale e religiosa. Le tre prospettive sono unificate nella riflessione filosofica che trasmette un senso completo del concetto steiniano di comunità. -
Sullo spirito del celibato. Delucidazione del memoriale per l'abolizione del celibato prescritto ai preti cattolici
Non si impara mai abbastanza dai grandi autori del passato. Proprio in quest'ottica sono assai utili e appassionanti le riflessioni di Möhler sul celibato dei sacerdoti cattolici. Anche se la pubblicazione è una risposta alla concreta discussione sulla tematica nel 1828, vengono presentati argomenti e considerazioni che rimangono validi a prescindere dalla loro genesi storica. In questo senso si valuta, per esempio, interpretando il fondamento biblico del celibato. Molto interessanti sono inoltre le analisi del fenomeno nei primi secoli della storia della Chiesa. La parte più originale dell'opera è sicuramente quella in cui è dispiegata un'autentica teologia del celibato. L'accento cade sulla libertà umana del singolo, la quale giunge proprio in chi vive il celibato, alla sua più alta dignità. -
Le meraviglie della grazia divina
Già tanti decenni prima del profilo inconfondibile che guadagna nel pensiero di H. de Lubac, la categoria del sovrannaturale risulta centrale nella teologia di Scheeben. Prendendo la distanza sia da un esagerato razionalismo teologico sia dal fideismo, essa propone l'ambito salvifico del mistero che diventa accessibile all'uomo per volontà di Dio. La dimensione personale di tale dinamica è presa in esame nelle profonde riflessioni sulle meraviglie della grazia. Si tratta di un manuale sul ""De Gratia"""" che nonostante la sua struttura consolidata e classica, non mette da parte l'impatto con le problematiche esistenziali del credente. In quest'ottica trovano un convincente chiarimento, le questioni fondamentali della fede e della vita. Scheeben definisce prima di tutto - con vari riferimenti alla terminologia della Tradizione - la natura ossia l'essenza della grazia. Presentando quest'ultima come relazione, parla poi dei vari livelli dell'unione con Dio che essa comporta. Considerazioni sugli effetti interni ed esteriori conducono poi alla parte conclusiva nella quale sono dispiegate le implicazioni pratiche e spirituali di una vita che si sente animata dalla grazia"" -
Tommaso D'Aquino: religione e vita civile. Saggio sulla fecondità politica del cristianesimo
Mefistofele mente quando, nel Faust di Goethe, afferma con disprezzo che tutto ciò che esiste merita di essere distrutto. È vero esattamente il contrario: tutto ciò che esiste, tutto il creato (e l'uomo in particolare, che è il culmine della creazione) merita di essere riportato verso Dio. Nessun'altra forma di impegno politico nel mondo può avere la fecondità dell'impegno cristiano, perché nessun'altra visione, religiosa o filosofica, del mondo è in grado di percepire in esso con tanta lucidità la presenza attiva di Dio. Di Ceglie assume San Tommaso come guida in questa sua ampia riflessione su religione e vita civile. La scelta non potrebbe essere più felice, perché Tommaso resta ancora oggi il maestro del realismo cristiano, l'unico in grado di fondare su di una onesta conoscenza della realtà quella laicità che consente ai cristiani di essere operosi nel mondo, non per massimizzare i propri interessi confessionali, ma per realizzare il bene di tutti. -
Origini sviluppi e caratteri del jus publicum ecclesiasticum
Il presente studio si propone di analizzare le origini, gli sviluppi e i caratteri del jus publicum ecclesiasticum, una peculiare branca del diritto canonico i cui contenuti, metodi e finalità si sono modificati in ragione dei mutamenti sociali, politici e culturali susseguitisi nel corso della storia. Questa disciplina canonistica costituisce una 'tappa obbligata' sia per l'operatore pratico del diritto, ai fini di una corretta strutturazione e regolamentazione dei rapporti giuridici Chiesa/Stato; sia per il teorico del diritto, qualora voglia bene comprendere la peculiare 'cifra' dell'ordinamento giuridico canonico e del suo complesso diritto. -
La Teologia pastorale oggi
In Teologia pastorale, le dinamiche socio-culturali che plasmano il concreto porsi storico della Chiesa diventano responsabilmente materia di riflessione teologica, non in nome di adattamenti posticci o della ricerca di ""teologie attuali"""", ma della fedeltà al Vangelo. Molte delle trattazioni che assumono la denominazione teologico-pastorale paiono risentire delle dinamiche socio-culturali senza avvedersene e s'illudono di tracciare il profilo dell'identità dell'azione ecclesiale ponendosi semplicemente di fronte a quelle stesse dinamiche culturali: finendo così, con la pretesa di esserne immuni, per subirne il trascinamento."" -
L' involucro della contemporaneità. Un discorso sui media
"Nel bene e nel male, [i media] sono così incarnati nella vita del mondo che sembra davvero assurda la posizione di coloro che ne sostengono la neutralità, rivendicandone di conseguenza l'autonomia rispetto alla morale che tocca le persone"""". Orientati e ispirati dal pensiero di Benedetto XVI che, nella sua recente enciclica Caritas in Veritate così si esprime a proposito dei mezzi di comunicazione, il saggio (e i suoi otto contributi) intende esplorare le interconnessioni tra uomo e tecnologia. Attraverso una premessa di orizzonte che indaga i territori di un ambiente ricostruito e riconfigurato dai media, l'autore/curatore prova a raccontare gli abitanti di questo ambiente, le loro percezioni, abitudini e comportamenti e introduce il lettore ad un approccio inedito ai media: quello neuroscientifico. La seconda parte è rappresentata da un ventaglio di contributi originali: social network, amicizia, rispetto e dialogo nel mondo digitale, nuove forme di produzione culturale, giornalismo online, identità in rete, responsabilità ed etica dei media; il saggio si conclude con il racconto di un'esperienza reale vissuta da un gruppo di insegnanti e di studenti alle prese con l'uso quotidiano delle tecnologie digitali. Il volume intende offrire un'articolata analisi dei fenomeni tecnomediali in corso, proponendosi come un agile strumento di sapere e approfondimento su una realtà - quella mediale - che sta diventando invisibile e normale, avvolgendo, come un involucro, la contemporaneità." -
Modelli della rivelazione
I temi teologici affrontati nelle numerose pubblicazioni di Dulles, sempre di primo piano, sono soprattutto incentrati sul mantenimento dell'integrità del depositum fidei. In quest'ottica è analizzato per esempio il ruolo del sacerdote e il profilo del Magistero della Chiesa. In ""Modelli della rivelazione"""" Dulles va alla sorgente della fede cristiana sviluppando la spinosa dialettica tra realtà oggettiva e soggettiva offrendo un ampio panorama teologico. Approfondisce tematiche importanti quali la novità della rivelazione cristiana e il suo legame con l'esperienza umana. Giunge a temi centrali attraverso riflessioni sintetiche sulla storicità, sulla mediazione simbolica e sulla """"riserva escatologica"""". Non manca inoltre di fare riferimenti al ruolo della Chiesa e al valore delle altre religioni. Il percorso sistematico che Dulles presenta ha il carattere di una genesi fenomenologica, che tende a illuminare sempre di più il valore e il significato di quella realtà unica che compone la rivelazione cristiana con tutte le sue sottili sfumature."" -
La Chiesa croata e il Concilio Vaticano II
Il Convegno ""La Chiesa croata e il Concilio Vaticano II"""" è stato organizzato congiuntamente dalla Pontificia Università Lateranense, dalla Facoltà Cattolica di Teologia dell'Università di Zagreb e dall'Ambasciata della Repubblica di Croazia presso la Santa Sede. Il Convegno ha permesso di verificare il grande contributo che i numerosi vescovi e teologi croati hanno apportato al Concilio Vaticano II. Il presente volume ne raccoglie i più importanti interventi che spaziano dalla teologia agli studi mariologici, alle scienze sociali e alla diffusione della Parola di Dio. Questi inquadrano la Chiesa croata nell'ampio campo della Ostpolitik vaticana senza trascurare il rinnovamento della teologia nei paesi del Centro-Est e del Sud-Est europeo."" -
Cristo nostra salvezza. Il mistero pasquale nella Bibbia e nei Padri
Il libro raccoglie due testi di riflessione e di preghiera sulla Pasqua della nostra salvezza, è destinato a tutti coloro che vogliono approfondire questo tema così centrale della nostra fede. Il primo testo del P. Raniero Cantalamessa risponde a una domanda precisa: ""Che cosa significa il rito della Pasqua?"""" e, in definitiva, anche a una seconda domanda, più esistenziale: """"Che cosa significa per noi, oggi, 'fare Pasqua'?"""". Il secondo testo di S.E. Mons. Enrico dal Covolo è una puntuale lectio divina sugli episodi più importanti della Pasqua di Gesù: l'istituzione dell'Eucaristia, l'agonia nel Getsemani, la morte di croce, la risurrezione."" -
Un figlio ci è dato. Miniature sulla sua venuta
Questo piccolo libro sul Natale è ben distante dai trattati dei grandi maestri sull'incarnazione del Figlio. Assomiglia piuttosto alle decorazioni che adornavano le pagine dei libri sacri in cui si raccontava il mistero della venuta del Figlio di Dio tra noi. L'autore si interessa dapprima al senso che i tempi liturgici dell'Avvento e del Natale potrebbero avere per l'uomo di oggi. Fissa poi lo sguardo sui principali attori dell'avvenimento: il Bambino, contemplato nei tratti misteriosi che gli conferisce il profeta Isaia; la Madre, percepita a partire da ciò che poteva suscitare nel suo cuore un così profondo coinvolgimento nel disegno dell'amore divino ""per noi"""". Ma parlare della nascita umana di Gesù conduce necessariamente a parlare di quell'altra nascita, la nascita """"eterna"""" che sigilla il sacrificio cruciforme del Figlio del Padre e che è la ragion d'essere della prima."" -
L' educazione è cosa di cuore. La responsabilità degli educatori oggi
"In un mondo che sperimenta cambiamenti rapidi e tumultuosi, è riconosciuto da tutti che il ruolo della religione diventa sempre più determinante nella priorità dei valori, nell'integrazione delle minoranze religiose, nell'esercizio del diritto alla libertà religiosa, nel ripensamento degli ordinamenti delle società. Tutto ciò chiama in causa il dialogo tra i popoli, la cultura, in definitiva l'educazione. Il bisogno di un'identità religiosa ben definita, che conviva con la diversità, con la libertà religiosa posta a fondamento dei diritti umani, è oggi questione cruciale, anche per la difesa della pace. In questo contesto i processi educativi e formativi, che vengono a maturazione in uno Studium universitario, sono un bene prezioso, oserei dire primario, per le persone che ne sono coinvolte e per l'intera comunità ecclesiale e civile. Qui si pone la responsabilità dei formatori!"""" (dalla Presentazione del card. Agostino Vallini)" -
La Chiesa e l'arte secondo il Concilio Ecumenico Vaticano II
Il presente saggio risponde all'appello del Santo Padre Benedetto XVI (discorso alla Curia Roma, 22 dicembre 2005), riguardante la necessità di una adeguata comprensione del Concilio Ecumenico Vaticano II, secondo un'ermeneutica della riforma nella continuità, offrendo una guida alla lettura dei testi conciliari relativi al rapporto tra la Chiesa e l'arte, con particolare riferimento al cap. VII della Constituzione Sacrosantum Concilium. L'intenzione è stata quella di ritornare alla fonte conciliare per riscoprire con oggettività, quello che è stato realmente proposto in relazione all'annuncio del Vangelo all'uomo contemporaneo attraverso la via pulchritudinis. -
Nicola Abbagnano
Nicola Abbagnano è nato a Salerno nel 1901 ed è morto a Milano nel 1990. Ha studiato a Napoli sotto la guida di Antonio Aliotta. Dal 1936 al 1971 ha insegnato Storia della Filosofia nell'Università di Torino, dove nel dopoguerra è stato tra i fondatori del Centro studi metodo - logici e dove tra il 1952 e il 1960 ha organizzato i convegni del gruppo ""neoilluministico"""". Famoso per avere scritto una Storia della Filosofia e un Dizionario di Filosofia con i quali si sono formati generazioni di studiosi e docenti, è stato il principale esponente dell'esistenzialismo italiano. Con lo sviluppo del suo pensare egli ha inteso sottolineare che la problematicità fondamentale dell'esistenza può essere affrontata dall'uomo non con quegli atteggiamenti angoscianti, deprimenti e dagli esiti nichilisti presenti in alcune figure importanti dell'esistenzialismo del Novecento, ma mediante l'uso razionale che vede nella categoria della possibilità l'elemento caratterizzante la positività dell'esistenza umana. Esso offre così un valido contributo per la possibilità di cogliere un senso da dare o da acquisire per l'uomo ed apre la via ad una considerazione significativa dell'intera esistenza umana che, secondo Abbagnano, si realizza come strutturale possibilità di essere."" -
Formare sacerdoti per il terzo millennio. Riflessioni a vent'anni dalla «Pastores dabo vobis»
La Chiesa da moltissimo tempo si occupa di formazione al sacerdozio e di quella che oggi comunemente è denominata formazione permanente, tematica che è continuamente al centro di nuove sfide da affrontare. In questo ambito non è sufficiente, infatti, una preparazione puramente accademico-culturale per diventare o meglio ancora ""essere"""" sacerdote secondo il cuore di Dio; come non basta la sola attenzione alla spiritualità, seppur forte e profonda. Il libro è diviso in due parti: la prima più speculativa, affonda le sue radici nell'Esortazione Apostolica Pastores dabo vobis; la seconda contiene utilissimi spunti più sapienziali, che offrono la possibilità di vedere maggiormente incarnata, l'idea di una formazione permanente, che passa, si trasmette e si vive nella vita di ogni giorno, tramite strumenti essenziali come ad esempio la lectio divina e l'approfondimento della Parola di Dio, anche in vista dell'omiletica."" -
Nell'attesa del Natale: le antifone «O». Contenuto e risonanze
In queste pagine, l'autore offre un commento liturgico e cristologico delle famose Antifone ""O"""" che precedono il Natale. In preparazione della festa, si cerca pure di rendere significative per oggi il senso di questi testi liturgici che, nella loro brevità, contengono non solo ricchezze teologiche sorprendenti, ma suggeriscono anche indicazioni preziose per la vita concreta dei credenti."" -
Rileggere il Concilio. Storici e teologi a confronto
Come interpretare il Concilio Vaticano II? L'evento conciliare segna forse una rottura nella storia della Chiesa? O piuttosto non sarebbe necessario interpretare i testi che il Concilio produsse alla luce della grande tradizione della Chiesa? A 50 anni dall'apertura dei lavori la questione dell'ermeneutica conciliare suscita ancora un profondo dibattito fra gli storici e i teologi. Per chiarire i termini di questo dibattito, il Centro Studi e Ricerche sul Concilio Vaticano II della Pontificia Università Lateranense e l'Institut français - Centre Saint-Louis di Roma hanno organizzato, dal 1 marzo al 17 maggio 2012, un ciclo di conferenze su sei tra i più importanti documenti del Concilio: la costituzione sulla liturgia Sacrosanctum Concilium, la costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, il decreto sull'ecumenismo Unitatis Redintegratio, la costituzione dogmatica sulla Rivelazione Dei Verbum, la dichiarazione sulla libertà religiosa Dignitatis Humanae, la costituzione pastorale Gaudium et Spes. -
Ritrovarsi donandosi. Alcune idee chiave della teologia di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI
La teologia di Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, assomiglia a un corso d'acqua che raccoglie le ricchezze delle terre che bagna. Una di esse, che feconda il suo pensiero e lo apre a inedite profondità, è l'idea espressa nel titolo: Ritrovarsi donandosi. È il dinamismo profondo della vita divina, anzitutto. Le Persone della Trinità sono definite in termini di ""relazione pura"""", di """"pura attualità"""". Il Padre, per esempio, è l'atto stesso di generare il Figlio, è il puro donarsi. Questo comporta una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire il mondo e l'uomo. La """"relazione"""" diventa forma originaria dell'essere. L'uomo non è chiusa individualità, ma essere in relazione, che si ritrova attraverso il dono di sé all'altro. Ne è dimostrazione perfetta il Figlio di Dio incarnato: la sua identità è essere-per-l'altro, è amore e servizio """"fino alla fine"""". È sempre rischioso collegare in unità argomenti che spaziano dalla categoria biblica dell'""""esodo"""" al titolo cristologico """"Figlio"""", dal rapporto fra Cristo e l'agire morale all'analisi delle encicliche papali, dalle riflessioni teologiche sull'escatologia alla semplice incisività delle omelie natalizie. Il rischio merita di essere corso. La teologia di J. Ratzinger, Benedetto XVI, è profondamente coerente: attorno a questa rivoluzione dell'immagine del mondo, propiziata dall'idea di relazione, è possibile scoprire che ci si ritrova davvero, solo donandosi fino in fondo."" -
Cornelio Fabro
Il volume è composto da tre parti strutturalmente ben differenziate che riguardano, rispettivamente, il profilo biografico-intellettuale, le principali opere e il pensiero di Fabro. La seconda parte, quella più lunga, prospetta una presentazione lineare delle opere che può servire da segnavia tematico per uno studio delle medesime; la terza invece, più sintetica, presenta in maniera articolata i punti più rilevanti e caratteristici del pensiero fabriano, sulla base della panoramica fornita dalla parte precedente. Chiude il libro l'articolo ""Libertà e persona in S. Tommaso"""", nel quale Fabro si confronta con Fichte e soprattutto con Heidegger per il recupero dell'Io come primo principio esistenziale."" -
Giuseppe. Storia di fratellanza e amicizia. Psicologia e Bibbia in dialogo
Questo volume propone un percorso psicologico e spirituale sulla relazione tra fratelli e sorelle e sul sentimento di fratellanza. L'autore parte da una meditazione sulla vicenda di una delle storie più affascinanti della Bibbia: quella di Giuseppe, figlio di Giacobbe, che decide di recuperare il rapporto con i suoi fratelli. Nel momento in cui si ritrovano davanti a Giuseppe, i fratelli - che lo hanno voluto morto e che tale lo considerano - non sono in grado di capire chi egli sia. Dovranno superare varie prove e alla fine, riconoscendosi nel padre, si ritroveranno anche come fratelli. Tutto ciò può realizzarsi perché Giuseppe ha perdonato ed è riuscito, come sostiene la psicoanalisi, a superare il ""complesso fraterno"""". La storia di Giuseppe illustra come rivalità, invidia e gelosia distruggano l'armonia, che è ritrovata nel momento in cui i fratelli arrivano a """"riconoscersi tra loro"""" attraverso un lungo percorso interiore e superando molteplici vicende e profonde sofferenze. Nella relazione fraterna si può osservare il progetto di Dio che conduce fratelli e sorelle ad avere un buon legame e a vivere con gli altri esseri umani il sentimento della fratellanza, attraverso i valori dell'amicizia e dell'amore per il prossimo. La storia di Giuseppe è per il credente un profondo arricchimento della propria vita perché racconta una testimonianza di amore, capacità di perdonare e di saper unire i fratelli e le sorelle.""