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La diva Julia
Guidata da pochi principi, quasi tutti appresi alla scuola di recitazione, Julia Lambert (""la più grande attrice d'Inghilterra"""") sa decisamente irretire il suo pubblico. Ma Julia sembra sempre sul punto di cadere: in un matrimonio mediocre, in un amore con un ragazzo che ha vent'anni meno di lei, nei trabocchetti tesi dai debuttanti che vorrebbero rubarle la scena. E ogni volta il lettore, spettatore dal loggione, vorrebbe metterla in guardia. Ma Julia riesce a scegliere benissimo da sé il tono, il gesto, l'inquadratura."" -
Jacob Due-Due agente segreto
Terza avventura per Jacob Due-Due, il bambino che dice sempre tutto due volte perché la prima non lo sente mai nessuno. Stavolta il piccolo è alle prese con con i mille travestimenti dell'agente segreto: insieme a un nuovo e misterioso vicino di casa, il nostro eroe userà trovate e trucchi ingegnosi per mandare all'aria i piani di chi vuol far venire il mal di pancia a tutta la scuola... Età di lettura: da 6 anni. -
Una tomba per Boris Davidovic. Sette capitoli di una stessa storia
Il volto di Boris Davidovic e quello butterato del suo carnefice, intento a estorcergli l'ennesima ""falsa confessione"""", si specchiano nel buio di una cella densa di fumo, """"ansanti e spossati"""": in un fronteggiarsi di convinzioni ugualmente """"imparziali, inviolabili e sacre"""", il primo cerca di conservare la dignità nella caduta e nella morte, l'altro di preservare la severità impersonale e astratta della """"giustizia"""" stalinista. Ma questo scontro è solo il più cupo fra le sette variazioni su un unico tema, quello della sopraffazione e della persecuzione costitutive non solo del """"socialismo reale"""", ma della Storia in assoluto."" -
Dallo Steinhof. Prospettive viennesi del primo Novecento
Pubblicato per la prima volta nel 1980, il saggio di Massimo Cacciari viene ora riproposto in una nuova edizione riveduta. Il titolo prende spunto dalla chiesa dello Steinhof, capolavoro jugendstil di Otto Wagner, che sorge sulla sommità di una collina e che sovrasta un paesaggio di ""pellegrinaggi infiniti"""" e """"follie interminabili"""": Vienna. Ed è proprio a questa città e a quegli """"uomini postumi"""" che vi abitarono nei primi anni del Novecento è dedicato il libro. Uomini come Musil, Hofmannsthal, e i loro personaggi, gli eterni nomadi di Joseph Roth, lo """"straniero"""" Trakl, o Wittgenstein. Nomi che rimandano tutti a un centro comune, un centro però vuoto, dove non risiede una Verità da trasmettere, tutt'al più un'assenza."" -
L' angelo della finestra d'Occidente
Nell'""Angelo della finestra d'Occidente"""" Meyrink inscena la biografia di un alchimista realmente vissuto - quel John Dee che fu matematico e cultore di discipline ermetiche, magiche e astrologiche sotto il segno di Elisabetta I d'Inghilterra -, ma in modo da evocare gli stadi di un vero e proprio processo alchemico in cui morte e rinascita sono momenti progressivi per accedere all'autentica conoscenza. Il romanzo è apparso per la prima volta nel 1927."" -
Devo raccontare. Diario 1941-1945
Il diario di Masha Rolnikaite, cominciato nel 1941, è stato scritto su fogli occasionali, poi a mente, poi sulla iuta strappata ai sacchi di cemento, quindi copiato su minuscoli striscioline nascoste in una bottiglia, e infine trasferito - nella primavera del 1945, di getto - sulla carta. All'inizio Masha è una ragazzina di tredici anni che assiste allo smantellamento della Vilna ebraica (la Gerusalemme d'Europa), e annota tutto, fino a quando la madre, troppo preoccupata delle possibili conseguenze, glielo vieta. Ma Masha sembra non poter smettere di osservare, e di raccontare. Pubblicato per la prima volta nel 1963 nella traduzione lituana procurata dalla stessa autrice, il diario apparve in versione integrale solo nel 2002 in lingua tedesca. -
Il papiro di Dongo
Un alone di mistero circonda da sempre i fatti accaduti nelle poche, terribili, convulse ore di Dongo. A distanza di anni nessun enigma è stato risolto tranne, forse, grazie a questa indagine di Luciano Canfora, la presenza di Goffredo Coppola (filologo valente della prima metà del Novecento) nella colonna Mussolini e quindi davanti al plotone d'esecuzione. La fine di Coppola è per Canfora l'inizio di una storia ripercorsa a ritroso in cui entrano in scena i protagonisti della vicenda - ""mostri sacri"""" dell'accademia italiana fra le due guerre, da Pasquali a Vitelli, fino alla figura misconosciuta di Medea Norsa - che ruota attorno alla scoperta di un papiro greco di enorme importanza."" -
Maigret prende un granchio
Quando nell'enorme e flaccido uomo d'affari che il capo gli ha chiesto di trattare con ogni riguardo (è il re delle macellerie, e amico personale del ministro) Maigret riconosce Ferdinand Fumal, un vecchio compagno di scuola soprannominato Palla di lardo, non riesce a trattenere un certo fastidio. Il padre di Fumal aveva tentato di corrompere suo padre e lui ricorda ancora la rabbia e l'umiliazione che aveva letto sul volto di quell'uomo onesto e buono. Ma quando Palla di lardo verrà ucciso, Maigret non potrà sottrarsi a un certo senso di colpa... -
Greta la matta
Greta era una bambina molto, ma molto buona, prima di diventare una ragazza molto, ma molto cattiva. E di scappare in posti grigi, neri, e rossi, pieni di mostri e di diavoli. E di incontrare, forse, il Diavolo in persona. Sarebbe tutto terribile, se una grande, bellissima palla blu non rotolasse, e rotolasse, e rotolasse... Età di lettura: da 6 anni. -
Le apocalissi gnostiche. Apocalisse di Adamo, Pietro, Giacomo, Paolo
Paradossali, criptiche, radicali e brucianti nell'enunciazione, queste Apocalissi lasceranno in ogni lettore immagini che non si cancellano: basti pensare a quelle di Cristo che ride sulla croce o a quelle del frontale attacco, nell'Apocalisse di Pietro, alla Grande Chiesa. O all'anima presentata quale ""donna nuda, multiforme e soggetta a sofferenze""""; all'apostolo Paolo che attraversa i cieli e dice: """"Sto andando al luogo dal quale sono venuto"""". In queste immagini convergono tutti i temi peculiari della gnosi, che si mostrano in sequenze narrative oscure e lampeggianti. Sono le tracce di un'esperienza grandiosa, che per secoli sarebbe stata condannata e oggi, per un'accidentale scoperta, torna a parlarci con la propria voce."" -
Formazioni, deformazioni. La stilistica ornamentale nella scultura romanica
Quando apparve per la prima volta, nel 1931, questo saggio si impose subito come un'opera in grado di gettare nuova luce su alcuni passaggi decisivi dell'arte medioevale in Occidente. E non mancò di sbalordire l'""occhio assoluto"""" che rivelava il suo giovane autore, nonché la sua capacità di individuare nel groviglio dei corpi, nell'esplosione del mostruoso, nell'oltranza antirealistica della plastica dei secoli XI e XII la segreta immanenza di un ristretto numero di schemi lineari fissi. Dietro l'apparente disordine e le violente sproporzioni della scultura romanica, Baltrusaitis intuisce così per primo la dialettica fra necessità architettoniche e una sorta di ossessione geometrica, di implacabile rigore formale."" -
Suite francese
La storia tormentata tra una giovane donna ebrea e un soldato tedesco, un capolavoro della narrativa del Novecento.rnrn«“Fa caldo”, pensavano i parigini. Aria di primavera. Una notte di guerra, l’allarme. Ma la notte svanisce, la guerra è lontana. Quelli che erano svegli, i malati a letto, le madri che avevano i figli al fronte, le donne innamorate con gli occhi sciupati dal pianto coglievano il primo respiro della sirena. All’inizio non era che un ansito profondo simile al soffio di un petto in costrizione. Bastarono pochi istanti, poi tutto il cielo fu riempito dal rumore. Veniva da lontano, da oltre l’orizzonte, sembrava quasi non avesse fretta!»rnrnNei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande ""sinfonia in cinque movimenti"""" che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l'occupazione nazista: Tempesta in giugno (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell'arrivo dei tedeschi) e Dolce (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una """"sposa di guerra"""" a un ufficiale tedesco). Pubblicato a sessant'anni di distanza, Suite francese è il volume che li riunisce."" -
Una casa per Mr Biswas
Nel 1961 la scena letteraria fu scossa da un romanzo molto diverso da tutti quelli che negli stessi anni venivano letti, discussi e acclamati. Era la possente saga di Mr Biswas, nato in una capanna di Trinidad, involontario responsabile della morte del padre, e da allora destinato a spendere la vita in cerca di una casa diversa da quelle in cui via via si consuma la sua dannazione. Epica resa dei conti col viluppo di sentimenti che lega ciascuno alle proprie origini, commedia nera, satira di un mondo meticcio che ci restituisce, rovesciata, l'immagine dell'Occidente, questo romanzo popolare fu la rivelazione di un universo di suoni, odori e voci che rimane un puro incanto esplorare. -
Party sotto le bombe. Gli anni inglesi
"Libro salvato"""" dopo un lungo lavoro filologico, questo volume conclude l'autobiografia di Canetti con gli anni dell'emigrazione in Inghilterra. Un paese che suscita in lui reazioni contrastanti: ammirazione per i suoi istituti democratici e per il coraggio mostrato contro Hitler, ma anche insofferenza per la britannica arte di escludere, per l'altezzosa condiscendenza esibita verso gli apolidi della cultura. """"Ma Lei ha conosciuto Kafka?"""" gli chiede l'insolitamente benevolo ospite di un party. Accade così che Canetti, negli anni roventi in cui elaborava """"Massa e potere"""", vivesse in una paradossale situazione di solitudine intellettuale, pur abitando in una città di alta tradizione come Londra." -
Un incontro casuale. Le vite intrecciate di scrittori e artisti americani (1854-1967)
Nella vita gli incontri decisivi sono spesso quelli meno previsti. Se questa legge generale è nota a tutti, lo sono meno le sue applicazioni, che per nostra fortuna Rachel Cohen ha deciso di raccogliere qui, concentrandosi su casi molto particolari. Vediamo così Mark Twain offrire una consulenza a un autore da cui si aspetta molto come editore, il generale Ulysses Grant; Marianne Moore farsi accompagnare da George Plimpton al Madison Square Garden, per un incontro di boxe con Floyd Patterson; e la madre di Richard Avedon dare un pugno al lift che ha rifiutato di far salire in ascensore James Baldwin. Sono solo tre dei trentasei incontri raccontati in questo libro che John Banville ha definito ""meraviglioso e inclassificabile""""."" -
La generazione romantica
«Si può dire con certezza che La generazione romantica di Charles Rosen - che segue Lo stile classico - sia il più importante libro di musica non solo del 1995, ma di molti anni a venire.» (Robert Craft) -
Prologhi. Con un prologo ai prologhi
Per tutta la vita Borges ha accompagnato la sua attività di scrittore con quella di critico, o meglio: di appassionato promotore degli scrittori che amava, non di rado ignoti ai suoi compatrioti. E ha esercitato questa attività attraverso i suoi interventi sui periodici, le traduzioni (da Virginia Woolf, Gide, Kafka, Faulkner), le antologie, e soprattutto i prologhi, che questo volume raccoglie. -
Romanzi. Vol. 2
Il secondo volume dei ""Romanzi"""" di Anna Maria Ortese è dedicato a quella trilogia fantastica (""""L'Iguana"""", """"Il cardillo addololorato"""", """"Alonso e i visionari"""") che fonda uno dei più enigmatici bestiari del Novecento - dalla """"bestiola verdissima e alta quanto un bambino, dall'apparente aspetto di una lucertola gigante, ma vestita da donna"""" sino al piccolo puma dell'Arizona oggetto di un odio irragionevole o di un amore inerme - e insieme delinea una dottrina, un'etica (o forse una mistica) dove il male è il """"dolore recato all'altro"""" e l'amore, suo antidoto, """"solidarietà cieca"""". Il volume contiene note ai testi che ricostruiscono la formazione dei romanzi."" -
Il levriero di Tiepolo. Testo inglese a fronte
In versi che scivolano uno sull'altro come onde, il poema dispiega lento i suoi temi, come un romanzo. Parla della silenziosa preghiera dell'arte, della memoria che stinge come il colore dei dipinti. E dell'esilio, emblema di quel senso di estraneità che alcuni si portano dentro ovunque, in ogni istante. Come Walcott (Nobel per la letteratura 1992) e il suo conterraneo Pissarro, separati da cento anni di storia, ma appartenenti entrambi a minoranze etniche e religiose, metodista il primo, sefardita il secondo. Due esuli volontari, che hanno scelto i climi freddi di New York e di Parigi. Due artigiani dalle vocazioni parallele, devoti allo studio del paesaggio e della luce. -
Maigret e il corpo senza testa
Il primo pezzo che viene ritrovato, quasi per caso, impigliato nell'elica di una chiatta ferma sul canale Saint-Martin, in una luminosa giornata di marzo che profuma già di primavera, è un braccio. Ma, poiché non è così raro che un sadico si accanisca su una prostituta, la polizia non sembra preoccuparsene granché. Questa volta, però, la cosa è diversa, e Maigret lo intuisce subito: perché si tratta di un braccio non di donna, ma di uomo. Il palombaro incaricato delle ricerche non ci metterà molto a recuperare altri pezzi, e a partire da quelli il dottor Paul, dell'Istituto di medicina legale, comincia a fare delle ipotesi... Scritto a Lakeville, nel Connecticut, nel gennaio del 1955, questo romanzo apparve nel corso dello stesso anno.