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L' ospite equivoco
In una notte buia e tempestosa, una strana creatura in scarpe da tennis e sciarpa svolazzante bussa alla porta di un'austera magione vittoriana, della quale entrerà a far parte a tempo indeterminato e non senza stupire i suoi abitanti con una serie di atti enigmatici... Età di lettura: da 7 anni. -
Le nozze di Cadmo e Armonia
Le nozze di Cadmo e Armonia furono l'ultima occasione in cui gli dèi dell'Olimpo si sedettero a tavola con gli uomini, per una festa. Ciò che accadde prima di allora, per anni immemorabili, e dopo di allora, per poche generazioni, forma l'albero immenso del mito greco. Nelle ""Nozze di Cadmo e Armonia"""" un soffio di vento torna a muovere le fronde di quell'albero. Come scrisse un antico, «queste cose non avvennero mai, ma sono sempre». Raccontarle, intrecciandole fin nei minimi dettagli, impone alcune domande, che anch'esse «sono sempre»: perché gli dèi dell'Olimpo assunsero figura umana, e perché quella figura? Perché le loro storie sono così scandalose, e misteriose? Che cos'è un simulacro? Perché l'età degli eroi fu breve, convulsa e irripetibile? Da che cosa Zeus si sente minacciato? Forse il mito è una narrazione che può essere capita solo narrando. Forse il modo più immediato per pensare il mito è quello di raccontarne di nuovo le favole. Una luce radente, netta, qui le investe tutte e le mostra nelle loro molteplici connessioni, come una vasta e leggerissima rete che si posa sul mondo."" -
Domicilio sconosciuto
Sasa fugge, sempre. E si divincola per sottrarsi a qualcosa: ai Balcani dove è nata e di cui intravede le prime crepe, che di lì a poco si allagheranno di sangue; alla Cuba castrista troppo calda e ammaliante e in cui sua madre balla troppo a lungo con Fidel; alla sua New York dei primi tempi, fatta di luride scale antincendio, materassi a ore e sexy-shop. Sasa accetta di attraversare tutto, compresa l'eroina, i peep-show e rapporti non sempre disinteressati, ma pretende in cambio il diritto all'ultima, quasi sempre abrasiva, parola. La cronaca fedele e immaginaria di una discesa agli inferi scandita dal ritmo e dai tempi comici di una surreale, sinistra e malinconica commedia sofisticata, con al centro il più riuscito personaggio dell'autrice: se stessa. -
Jacob Due-Due e il dinosauro
Jacob Due-Due è cresciuto. Il bambino che dice sempre tutto due volte perchè la prima non lo sente mai nessuno adesso ha ""due per due per due anni"""". Ha cambiato scuola, casa e persino continente e ha un nuovo amico, molto particolare. Quando la sua vita sarà in pericolo, toccherà proprio a Jacob Due-Due difenderlo e far sì che giunga sano e salvo alla sua meta... Età di lettura: da 6 anni."" -
Che ci faccio qui?
Scelto da IBS per la Libreria ideale. «Era uno straordinario narratore di favole, inesauribile come Sheherazade ... sembrava avere divorato tutti i testi esoterici possibili ed era un vero e proprio zingaro, un imitatore straordinario – la sua versione della signora Gandhi era davvero perfetta – e un viaggiatore di primissima categoria». Salman RushdiernrnUna raccolta, iniziata dallo stesso Chatwin a pochi mesi dalla morte, di alcuni brani dispersi della sua opera, che valgono come altrettante tappe di una sola avventura, di tutta una vita intesa come ""un viaggio da fare a piedi"""". Al seguito di Indira Gandhi o in visita da Ernst Jünger, alla ricerca dello yeti o nei quartieri poveri di Marsiglia, a cena con Diana Vreeland o con Werner Herzog nel Ghana o con un geomante cinese a Hong Kong: Chatwin è sempre in viaggio e osserva ogni esperienza con lo sguardo penetrante di chi, a partire da qualsiasi cosa, vuole andare più lontano possibile."" -
Il teatro della memoria-La sentenza memorabile
Il 6 febbraio 1927 la ""Domenica del Corriere"""" pubblica la foto di un uomo ricoverato nel manicomio di Torino e senz'altra identità che il numero di matricola. Inaspettatamente, di identità ne affiorano due. Chi è lo sconosciuto? Guido Canella, provvisto di una moglie piacente, un rispettabile """"milieu"""" e una cospicua agiatezza? O il miserabile Mario Bruneri ricercato per truffa e provvisto solo di un'interminabile sequela di guai? Il """"caso dello smemorato di Collegno"""" non poteva non attirare l'attenzione di Sciascia che lo ripercorre con l'accanimento del detective e l'urgenza di verità del filosofo. L'enigma della memoria e dell'identità animano anche il secondo racconto, ispirato all'affaire Martin Guerre sullo sfondo della Francia del XVI secolo."" -
Balzac e la Piccola Sarta cinese
La storia di questo libro racconta di come la lettura, grazie alla segreta malia di una misteriosa, preziosissima valigia di libri occidentali proibiti, riesca a sottrarre due ragazzi, colpevoli soltanto di essere figli di ""sporchi borghesi"""", a svariate torture e permetta anche a uno di loro di conquistare la """"Piccola Sarta cinese"""". Così, pur vivendo in mezzo agli orrori della rieducazione, i due ragazzi e la Piccola Sarta scopriranno, in virtù di qualche goccia magica di Balzac, che esiste un mondo fatto di pura, avventurosa bellezza. Attraversando, nel frattempo, rocambolesche avventure."" -
Un arcobaleno perfettamente normale. Testo inglese a fronte
Considerato uno dei massimi poeti contemporanei di lingua inglese, Murray è portavoce e interprete dell'anima australiana, appassionato custode dei suoi valori originari e più nobili e, al tempo stesso, critico pungente delle sue debolezze. Nella dedica ""alla gloria di Dio"""" che da anni apre le sue opere, si condensa l'impulso primario della sua poesia: la celebrazione dell'esistente in quanto creazione di un Dio generoso. Una celebrazione affidata a un linguaggio inteso come sfida ai cattivi usi che quotidianamente lo mortificano in cui Murray fa propria, improntandola della sua originalità, una grande varietà di misure, forme e generi. Questa antologia ripercorre la sua opera dalla prima raccolta del 1965 alle """"poesie formato foto"""" del 2002."" -
Esercizi di verbo
L'esercizio della poesia ha accompagnato Tartaglia lungo tutto l'arco della sua esistenza. Questa antologia è una prima selezione di un'opera immensa, composta da più di settemila testi, quasi del tutto ignoti. Un'opera che custodisce il volto nascosto dell'""uomo della novità"""", che annunciava la """"novità pura e totale oltre questa realtà, irrealtà, soprarealtà"""", """"oltre la cupola troppo facile del divino"""", un """"puro irriferito"""" che non può essere definito, ma solo trovato per via negativa. La tensione religiosa che domina anche questi """"esercizi"""" non lascia spazio a una scrittura di fantasia ma esige un lavoro di scavo per il quale il linguaggio si modifica acrobaticamente e attinge alle più remote radici della nostra tradizione poetica."" -
La pietra dello scandalo
A più di un trentennio dall'uscita del suo libro capitale, il filosofo e antropologo francese riassume e proietta in avanti i fondamenti della propria visione in un testo composito il cui cuore pulsante è una serrata intervista con Maria Stella Barberi. Il testo risponde a obiezioni che vengono da tempo rivolte all'autore, trattando argomenti poco affrontati nei precedenti scritti. Tra questi, spicca l'analisi del terrorismo considerato come conflitto mimetico o l'esplorazione del cosiddetto ""etnocentrismo"""" della cultura occidentale. Non privo di punte polemiche - la più acuminata contro Lévi-Strauss - questo volume rappresenta per Girard un modo di fare il punto sullo stato attuale delle ricerche che lo impegnano da più di quarant'anni."" -
Ritratti di scrittori
Composti tra il 1902 e il 1936, questi ritratti raccontano di Goethe, Schiller e Hölderlin, di Kleist, Dickens e Dostoevskij, ma al tempo stesso dicono molto anche di Walser, delle sue inclinazioni, idiosincrasie e gusti. Scelti per empatia o contrasto, per intima risonanza o alterità inconciliabile, gli scrittori su cui si sofferma sono protagonisti di piccole gemme o figure di quel teatro da cui lo scrittore fu sempre attratto. ""Scrivere significa accalorarsi in silenzio"""": coerente con tale assunto, Walser è ora regista, ora attore che recita a braccio, ora sommo trasformista. Biografie immaginarie, monologhi ossessivi e commedie, questi ritratti sono approssimazioni all'immagine segreta che certi scrittori avrebbero potuto avere di se stessi."" -
Maigret e l'uomo della panchina
Che il riconoscimento di un cadavere all'obitorio presenti degli aspetti comici non è cosa di tutti i giorni. Ma è proprio così che comincia l'inchiesta sull'omicidio di Louis Thouret: con la vedova che protesta perché al marito, ucciso poche ore prima con una coltellata, sono state messe delle scarpe color becco d'anatra e una cravatta rossa che il defunto non ha mai posseduto in vita sua! Thouret era un grigio magazziniere, considerato dalla moglie e dai suoi parenti un fallito e un buono a nulla. Basta poco a Maigret per scoprire la doppia vita dell'uomo: una casa a Parigi, un'amante, grosse somme di denaro a disposizione. Ma come se le procurava? -
Marescialle e libertini
Una serie di memorie musicali che attraversano le grandi opere del Novecento nelle loro metamorfosi. Accanto alle ""novità"""" da festival, alle """"prime"""" storiche e memorabili di Stravinskij, di Shönberg e Prokofiev si affollavano nei primi anni Cinquanta un gran numero di compositori già vietati e repressi dalle varie intolleranze ideologiche e accademiche o avanguardistiche del Novecento: dunque da recuperare o scoprire in qualunque occasione."" -
Alessandro Magno
Chi si cela dietro l'enigmatica immagine di Alessandro Magno? Quali eventi hanno deviato la sua vocazione di letterato e filosofo, trasformandolo nello spietato conquistatore eretto a modello da Cesare e Napoleone? Alessandro appare in questo ritratto come una sintesi di figure storico-mitiche: un ""io"""" molteplice e contraddittorio costruito mettendo insieme l'ira furiosa e l'amicizia disinteressata di Achille, la resistenza al dolore di Eracle, la liberalità e la tolleranza di Ciro il Grande. La sua ansia intellettuale e la sete di conquista scaturiscono dalla medesima pulsione, per cui le sequenze del crescendo espansionistico sono luoghi fisici e insieme tappe di un percorso conoscitivo che si arresterà solo davanti all'Oceano Indiano."" -
Venti giorni con Julian
Nell'estate del 1851, rimasto solo con il figlio di cinque anni, Hawthorne si ritrova di fronte a un infaticabile produttore di parole e di domande. Schivo, introverso, non è abituato alle piccole incombenze che accompagnano la vita di un bambino: vestirlo, nutrirlo, distrarlo sempre rispondendo alle sue incessanti domande. Il risultato è un modello, ironico e autoironico, del modo di intendersi di un padre e un figlio, un resoconto di un rapporto dove l'unico adulto che appare è Herman Melville che fa visita all'amico per parlare del possibile e dell'impossibile. Come osserva Paul Auster nel suo saggio introduttivo, Hawthorne è riuscito a compiere quel che ogni genitore sogna: far vivere il proprio figlio per sempre. -
Le confessioni di Max Tivoli
Max Tivoli nasce nel 1871, a settant'anni. Sa dunque che morirà nel 1941. Chi è, o meglio, cos'è Max Tivoli? Non c'è nome per chi, come lui, viene ""dall'altro capo della vita"""". E che maledizione è diventare giovani col passare degli anni? Scoprire il sesso con il fisico di un cinquantatreenne e l'esperienza di un castissimo diciassettenne? La presunta simmetria della vita e l'ordine stesso delle cose risultano invertiti. E Max è destinato a quella cosa stupida e stupenda che è dissipare la vita per amore. Per ben tre volte e in tre modulazioni diverse avrà modo di amare, sempre invano, la donna della sua vita, che non lo riconosce mai, né riconosce in lui la persona da amare. Max Tivoli è un """"mostro"""", che rispecchia quel mostro segreto che è in noi."" -
Racconti bianchi, racconti neri, racconti della pazzia
Alberto Savinio propone in questo volume venti fra i più bei racconti di Maupassant. Un incontro, quello tra lo scrittore italiano e Maupassant, avvenuto nel 1944 e dal quale sono scaturiti una serie di traduzioni e un saggio, ""Maupassant e l'Altro"""", tra i più riusciti di Savinio. Mai come qui, infatti, la sua scrittura è tanto sapida e scintillante, in particolare nel gioco di rimandi ironici fra il testo e le note, e mai la faccia nera e nascosta dello scrittore francese è stata così acutamente messa in luce."" -
Frammenti postumi. Vol. 1: Autunno 1869-Aprile 1871.
"La volontà di potenza"""", l'opera a cui Nietzsche avrebbe consegnato la forma ultima del suo pensiero, è in realtà il risultato di un'estrazione dal lascito del filosofo di alcuni scritti arbitrariamente accorpati in un volume. Essi hanno ritrovato la loro originale collocazione grazie al lavoro filologico svolto da Giorgio Colli e Mazzino Montinari che giunsero alla pubblicazione integrale e in sequenza cronologica di quelli che oggi si presentano come """"Frammenti postumi"""". Questa nuova edizione, prevista in venti volumi, mette a disposizione i testi stabiliti da Colli e Montinari, che vengono presentati nella loro autonomia, interamente riveduti e aggiornati ai recenti risultati della ricerca e con alcuni inediti venuti successivamente alla luce." -
Frammenti postumi. Vol. 2: Inverno 1870/1871-Primavera 1872.
"La volontà di potenza"""", l'opera a cui Nietzsche avrebbe consegnato la forma ultima del suo pensiero, è in realtà il risultato di un'estrazione dal lascito del filosofo di alcuni scritti arbitrariamente accorpati in un volume. Essi hanno ritrovato la loro originale collocazione grazie al lavoro filologico svolto da Giorgio Colli e Mazzino Montinari che giunsero alla pubblicazione integrale e in sequenza cronologica di quelli che oggi si presentano come """"Frammenti postumi"""". Questa nuova edizione, prevista in venti volumi, mette a disposizione i testi stabiliti da Colli e Montinari, che vengono presentati nella loro autonomia, interamente riveduti e aggiornati ai recenti risultati della ricerca e con alcuni inediti venuti successivamente alla luce." -
Storia naturale della distruzione
Una madre con il cadavere carbonizzato del figlio nella valigia, una famiglia che fa colazione nella veranda di una villa in mezzo alle macerie, una massaia che pulisce i vetri dell'unico edificio rimasto in piedi in mezzo alla distruzione. Immagini che testimoniano la serie di bombardamenti alleati che distrussero Amburgo durante la Seconda guerra mondiale e che hanno sempre costituito un argomento tabù in Germania. In quanto colpevole, il popolo tedesco doveva tacere il dolore patito da milioni di civili. Sebald trattò questo tema nel 1997 in una serie di lezioni di poetica tenute a Zurigo, toccando un nervo scoperto e componendo una storia naturale della distruzione in cui il meccanismo della guerra non risparmia niente e nessuno.