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Le nozze di Cadmo e Armonia
Come Zeus, sotto forma di toro bianco, rapì la principessa Europa; come Teseo abbandonò Arianna; come Dioniso violò Aura; come Apollo fu servo di Admeto, per amore; come il simulacro di Elena si ritrovò, insieme a quello di Achille, nell'isola di Leukè; come Erigone si impiccò; come Coronis, incinta di Apollo, lo tradì con un mortale; come le Danaidi tagliarono la testa ai loro sposi; come Achille uccise Pentesilea e si congiunse con lei; come Oreste lottò con la follia; come Demetra vagò alla ricerca della figlia Core; come Core guardò Ade e si vide riflessa negli occhi di lui; come Giasone morì, colpito da una trave della nave Argo; come Fedra smaniò invano per Ippolito; come gli Olimpi scesero a Tebe per partecipare alle nozze di Cadmo e Armonia... -
Cuore di carta
Tommy è un orsetto simpatico e sbruffone, che si vanta di saper disegnare a occhi chiusi. Bisogna ammettere che il grande cuore dipinto di rosso, rosa e giallo gli è venuto proprio bene. Ma un soffio di vento improvviso glielo porta via costringendolo a un affannoso inseguimento che ci concluderà in maniera del tutto inaspettata. -
L' oro delle tigri. Testo spagnolo a fronte
Apparso nel 1972, ""L'oro delle tigri"""" si inscrive in uno dei periodi più intensi dell'attività poetica di Borges e ne documenta un volto nuovo. La meditazione sui temi del tempo, dell'identità, del sogno è percorsa da un sentimento elegiaco di rimpianto e di nostalgia meno dissimulato e controllato e le domande sul mistero dell'esistenza, della morte, della divinità esprimono ora un senso di profonda desolazione più che un'urgenza speculativa. Il Borges di questi anni è meno restio ad abbandonare la sua """"estetica del pudore"""" e più incline a parlare di sé, delle sue tristezze, della sua solitudine, delle assenze, degli amori mancati."" -
Un apolide metafisico. Conversazioni
"Sebbene io abbia della vita una concezione tetra, ho sempre nutrito un grande amore per l'esistenza, un amore talmente grande da convertirsi in negazione della vita, perché non possedevo i mezzi per soddisfare la mia voglia di vivere"""". Fra le tante, appuntite gemme racchiuse in questo volumetto, questo autoritratto spirituale di Cioran rappresenta la chiave che forse più di ogni altra permette di accedere ai segreti della sua anima in perpetua oscillazione fra il nulla e il tutto, in un dualismo esistenziale che intride anche ogni fibra della sua opera, diretta emanazione della vita. Parte integrante di quest'opera si possono a buon diritto considerare le """"Conversazioni"""", dove più apertamente si offre il lato ilare, vitale, corroborante di Cioran." -
Invidia
Nina e Rowland Mahler, una coppia di giovani e cinici inglesi, hanno messo a segno il colpo della loro vita: sfruttare l'inesauribile fame di bon ton di una rampante e cosmopolita nuova casta disposta a spedire i suoi rampolli in Svizzera, dove potranno apprendere le regole dell'etichetta. Tutto funziona egregiamente, fino a quando piomba al College Sunrise un diciassettenne dai capelli rossi. Brillante e capriccioso, Chris ama circondarsi di mistero. Non solo: sta scrivendo un romanzo su Maria Stuarda e non nutre dubbi sul suo futuro di grande scrittore. Quanto basta per suscitare ammirazione, desiderio, astio e invidia. L'autrice fa vibrare una corda segreta in ciascuno di noi, scatenando una tensione che solo un inaspettato evento saprà allentare. -
Anamorfosi o Thaumaturgus opticus
"Anamorfosi"""" apparve per la prima volta nel 1955, poi in edizione ampliata nel 1969, infine - nel 1984 - con due capitoli inediti, qui per la prima volta tradotti, che tracciano la storia dell'anamorfosi nell'età moderna, fino a oggi. Così vedremo -ed è un gioco delizioso - Baltrusaitis chinarsi su testi di Cocteau, Barthes, Lacan ed esaminarli come fossero oscuri reperti, allo stesso modo in cui il suo sguardo di sovrano delle aberrazioni si posava sulle stranezze di ignoti dotti seicenteschi." -
La letteratura come menzogna
All'apparire di questo saggio, nel 1967, la scena letteraria italiana si presentava piuttosto agitata. Lo spazio era diviso fra i difensori di un establishment che vantava come glorie opere spesso mediocri e i propugnatori della neoavanguardia. Manganelli fu assegnato (e si assegnò egli stesso) a quest'ultimo campo. La sua letteratura rivendicava un'ascendenza più remota e insolente: quella della letteratura assoluta. Una concezione per cui la ricerca del ""vero"""" risultava interessante, in quanto materiale per nutrire una finzione onniavvolgente quale è, nella sua ultima essenza, la letteratura. Questo saggio portava allo scoperto la natura menzognera della letteratura, analizzando autori come Carroll e Stevenson, Nabokov e Dickens, Dumas e Rolfe."" -
La trappola di Maigret
Sono ormai cinque, in meno di sei mesi, le donne accoltellate. Tutte nella stessa zona, il XVIII arrondissement, a nord di Place Clichy. Tutte alla stessa ora, tutte con lo stesso rituale: dopo averle colpite alle spalle, l'assassino straccia loro le vesti. Ma non le deruba, né le violenta. La polizia brancola nel buio. Sarà Maigret - dopo un interessante discussione con uno psichiatra - a risolvere il caso. Per riuscirci dovrà tendere all'assassino una doppia trappola mortale, ma soprattutto dovrà scavare nell'oscura psiche di un uomo apparentemente rispettabile, sviscerare il suo perverso legame con due donne - la madre e la moglie - tiranniche e protettive al tempo stesso e smontare il tortuoso meccanismo che l'ha indotto a uccidere. -
Il libro della giungla a Londra
Qualche anno fa Bhajju Shyam, innocente e timidissimo artista indiano, è stato invitato a Londra per decorare gli interni di un noto ristorante indiano. Il giovane ha, così, lasciato per la prima volta il suo villaggio decidendo che lungo la strada avrebbe disegnato tutto quello che lo colpiva. Ne è uscito questo libro, un po' quaderno di schizzi, un po' diario di viaggio, che trasporta il lettore in un mondo fatato in cui gli aerei diventano elefanti, i pub londinesi alberi notturni popolati di pipistrelli. -
Terrore dal mare
Gran parte delle 143.000 navi che incrociano al largo delle nostre coste appartengono a compagnie di comodo, imbarcano marinai sprovvisti persino di documenti personali, e possono cambiare più volte bandiera e nome durante la navigazione. Gli oceani sono ormai un'immensa distesa anarchica al di fuori di ogni controllo, dove può accadere che carrette da demolire affrontino furiose tempeste in mare, che traghetti di linea affondino per un difetto di fabbricazione, che grandi carghi vengano abbordati da un'imbarcazione pirata. Oppure, che un portacontainer con un carico letale decida di attraccare alle banchine di New York, di Londra o di Genova, e che per farlo scelga di rispettare alla lettera l'intrico di regolamenti e procedure previsti. -
Scritti postumi. Vol. 3: I manoscritti berlinesi (1818-1830).
Il volume presenta i testi postumi di Schopenhauer del periodo successivo alla pubblicazione del ""Mondo come volontà e rappresentazione"""". Si tratta di riflessioni, aforismi, appunti e abbozzi riuniti in cinque """"libri"""" che testimoniano come la vena filosofica e letteraria del giovane filosofo non si fosse esaurita dopo la pubblicazione della sua opera più conosciuta."" -
La favola pitagorica. Luoghi italiani
Giorgio Manganelli è stato a Firenze nel 1984, vincendo tenaci resistenze che lo tenevano lontano dalle città ""belle"""", irrimediabilmente diffidente nei confronti di monumenti e musei. Il volume raccoglie i reportages frutto di quel viaggio: sorta di Baedeker grazie al quale il lettore non vedrà i monumenti della città toscana, li """"leggerà"""", decifrando l'occulta rete di rimandi che li lega. Ma Firenze è solo uno dei nuclei di questo viaggio che tocca, oltra alla Toscana, l'Emilia, le Marche e il Sud, in particolare l'Abruzzo, per Manganelli """"grande produttore di silenzio""""."" -
Anatomia dell'irrequietezza
Si tratta di ""un viaggio con Chatwin alla scoperta di Chatwin"""": forse mai come in questo libro (soprattutto nelle notizie autobiografiche e nella lettera al suo editore Tom Maschler) Chatwin è stato prossimo a rivelare che cosa stava al fondo del suo essere e della sua inquietudine di uccello migratore, devoto per istinto alla """"alternativa nomadica"""". Ma perché il nomadismo può proporsi come alternativa alla cosiddetta civiltà? Le risposte si delineano di pagina in pagina attraverso scritti che abbracciano vent'anni di vita breve, intensa, errabonda, dal 1968 al 1987, e rispecchiano le varie incarnazioni di Chatwin: esperto d'arte e archeologo, giornalista, esploratore e narratore. Sono racconti brevi, storie e schizzi di viaggio, ritratti."" -
Le grand jeu. Scritti di Roger Gilbert-Lecomte e René Daumal
Nel brevissimo spazio di quattro anni, fra il 1928 e il 1932, il gruppo che si stringe attorno ai ventenni Daumal e Gilbert-Lecomte, uniti da ""mille affinità mistiche"""", intraprende una ricerca che, partendo da una lettura della Bhagavadgita e dei maestri vedantici, li condurrà a prendere le distanze dal surrealismo e dalle sue facili ricette e a perseguire, attraverso il superamento del limite e la liberazione dalle costrizioni dei sensi, una """"caccia alla visione interiore"""". Il volume, curato da Claudio Rugafiori, raccoglie i testi dei due fondatori della rivista Le gran jeu, tra le più dirompenti ed esoteriche che il secolo delle avanguardie storiche abbia prodotto."" -
Il cacciatore di immagini. L'arte di Joseph Cornell
Chi era Joseph Cornell? ""Non saprei dire se è uno scultore, un pittore, un poeta, un estemporaneo artigiano o semplicemente un mago"""" rispondeva Goffredo Parise, perplesso. Charles Simic, nato a Belgrado nel 1938 e poeta in lingua inglese dal 1953 negli Stati Uniti, rende omaggio a Cornell con amorosa pazienza, ripercorrendo i luoghi di una New York appartata e segreta, così amata da entrambi; figurandosi momenti diversi nella giornata dell'artista, scandita dagli abituali vagabondaggi per le vie di Manhattan; evocando volti di sconosciuti in cui forse Cornell ebbe modo di imbattersi; ricreando con la trama delle parole le sue creazioni."" -
In nome del padre. Riflessione su Strawinskij
Nella ""Filosofia della musica moderna"""" Adorno stabiliva la polarità Schönberg-Stravinskij, che diventava poi la tensione tra il Buono e il Cattivo, dove a Stravinskij toccava il ruolo del Cattivo, fonte di ogni aberrazione. Nel 1972 il compositore e critico Paolo Castaldi pubblicò sulle pagine dello """"Spettatore musicale"""", rivista di breve durata e alta qualità, questa """"riflessione su Stravinskij"""". Non cancellò affatto la polarità, ma la ribaltò completamente."" -
Le api e i ragni. La disputa degli antichi e dei moderni
Marc Fumaroli, storico ma anche arguto chroniqueur, traccia della polemica che contrappose Antichi e Moderni a partire dal Seicento un'immagine viva e articolata, dando conto non soltanto del dibattito culturale attorno alla lingua, la poesia, il teatro, la scienza, l'arte, la musica, ma anche dei complessi legami che s'intrecciavano tra i letterati di entrambi i partiti, fra questi e la società mondana del tempo, fra questi e il potere politico. -
Il sipario
Da tempo Kundera affianca alla sua attività di romanziere la riflessione sul romanzo, che è per lui un'arte ""autonoma"""", da leggere non nel """"piccolo contesto"""" ma nel """"grande contesto"""" della storia sovranazionale. E l'idea che Kundera ci offre del romanzo è quella di un organismo delicato, prezioso, che vive un'unica storia dove gli scrittori dialogano in segreto e si illuminano vicendevolmente: Sterne reagisce a Rabelais e ispira Diderot, Fielding si richiama a Cervantes e con Fielding si misura Stendhal, la tradizione di Flaubert si prolunga in Joyce, Kafka fa comprendere a García Márquez come sia possibile scrivere in maniera diversa."" -
La lanterna del filosofo
"È più facile accettare il crimine sporadico che l'ottusità permanente"""" ha scritto una volta Guido Ceronetti. Ed è proprio per combattere contro questa ottusità con le armi del pensiero che l'autore si interroga ancora una volta sulla Scrittura, sulla irrimediabile mostruosità delle automobili, ripercorre la pagine vertiginose di Schopenhauer, affronta la filosofia di Spinoza da un punto di vista eterodosso, si lancia in un excursus erudito e paradossale sulla """"pestis venerea"""" da Giobbe a Gaugin, per definire il tango la """"più primitiva e la più raffinata di tutte le danze""""." -
Candido ovvero Un sogno fatto in Sicilia
Candido Munafò nasce in una grotta della Sicilia la notte dello sbarco degli americani, nel 1943. E questo romanzo ci fa seguire le vicende della sua vita sino al 1977 in una serie di capitoletti che rimandano a quelli del Candide di Voltaire. La forma del conte philosophique, particolarmente congeniale a Sciascia, gli permette di prendere la giusta distanza - e dà un passo leggero, aereo a questo libro, che per altro è forse il più intimo e segreto fra tutti i suoi romanzi. ""Le cose sono sempre semplici"""" mormora talvolta Candido. E sarà appunto il suo desiderio di nominare le cose con il loro nome a procurargli varie disavventure. Questo giovane mite, testardo e riflessivo finisce per apparire, agli occhi del mondo, come un """"piccolo mostro"""".""