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La sorella
A un centinaio di chilometri dal confine italiano, nel vagone letto di prima classe di un treno diretto a Firenze, Z. - il grande, celebre pianista atteso in Italia per un concerto - capisce che nulla sarà mai più come prima: che forse non rivedrà più E., la donna alla quale è legato da un rapporto ambiguo e morboso, in un triangolo il cui terzo vertice è un marito consapevole e benigno; che forse quella sera suonerà per l'ultima volta che tutto, insomma, sarà ""diverso"""". Ma diverso come? Gli ci vorranno mesi per capirlo: quelli che trascorrerà, colpito da un rarissimo virus, in un ospedale di Firenze."" -
Diavoli stranieri sulla Via della seta. La ricerca dei tesori perduti dell'Asia centrale
"Improvvisamente il cielo diventa nero ... e subito dopo la tempesta aggredisce con violenza terrorizzante la carovana. Enormi vortici di sabbia mista a sassi sono sollevati in aria e turbinando colpiscono uomini e bestie. L'oscurità aumenta e strani schianti risuonano fra i ruggiti e gli ululati della bufera ... è un fenomeno che sembra lo scatenarsi dell'inferno"""". Il deserto del Taklamakan, nel Turkestan cinese, è ancora oggi una meta sconsigliata dalle agenzie turistiche, e per secoli, dal graduale abbandono della Via della Seta in poi, è rimasto uno dei luoghi meno attraversati del pianeta. Finché all'inizio del Novecento, quasi all'improvviso, alcuni fra i migliori - e più visionari - studiosi di cose antiche hanno deciso, tutti insieme, di partire alla scoperta delle civiltà che si dicevano sepolte, e intatte, sotto la sabbia. In questo libro, Peter Hopkirk racconta la storia, ancora una volta semisconosciuta ed emozionante, di come un gruppo di uomini quasi troppo adatti alla parte - per rendersene conto, basta guardare i ritratti di Le Coq, di Aurel Stein o di Paul Pelliot che corredano il volume abbiano sfidato e sconfitto il caldo rovente, il gelo mortale, le tribù ostili, e persino i demoni che la leggenda voleva a guardia dei tesori disseminati sulla Via della Seta. Il risultato è una cronaca accurata e fedele che trasuda, quasi involontariamente, romanzesco ed esotismo." -
Wilhelm Meister-Gli anni dell'apprendistato
Il romanzo cristallizza poeticamente l'ampiezza d'orizzonte del Goethe maturo, l'""uomo universale"""" che volle mostrare come un giovane, un carattere sentimentale e un alfiere dell'ideale qual è Wilhelm si educhi e si prepari alla vita, ponendo fine al suo apprendistato."" -
Il clan dei Mahé
Perché mai il dottor Mahé continuasse a trascinare l'intera famiglia a Porquerolles nessuno lo capiva. Sin dalla prima volta sua moglie si era lamentata del caldo, delle zanzare e della cucina meridionale che le rovinava lo stomaco, e lui stesso era solo riuscito a prendere delle terribili scottature. E quando andava a pesca, il fondo del mare gli dava le vertigini. Ma soprattutto si sentiva estraneo, fuori posto, e ogni essere animato o inanimato gli sembrava ostile. Aveva giurato, dopo quell'estate, di non rimetterci più piede, e una volta tornato nella piccola città della Vandea dov'era nato e dove viveva la sua famiglia, alla sua vita perfettamente regolata, a Porquerolles non aveva più voluto pensare. Eppure, non gli era mai uscita dalla mente. Così, sorprendendo un po' tutti aveva scelto di tornare una seconda volta. E poi una terza. Forse perché era ossessionato da un'immagine: quella di una ragazzina vestita di rosso, alla quale non aveva mai rivolto la parola, che ""non era una donna, né un corpo"""", ma rappresentava """"la negazione, l'opposto di tutto quello che era stata la sua vita"""" - della casa di pietra grigia, delle siepi tagliate in modo maniacale, della madre che gli preparava ancora la biancheria pulita e che gli aveva scelto persino la moglie... E forse perché sapeva che Porquerolles sarebbe stato il suo destino, un destino a cui, al pari di molti degli eroi simenoniani, anche lui non poteva che andare incontro con allucinata e implacabile determinazione."" -
I palazzi lontani
Era stato il suo amico aviatore, quello che chiamavano il Moro, a dirgli che l'importante è trovare il palazzo. E quando il bambino Victorio gli aveva chiesto: ""Moro, quale palazzo?"""", gli aveva rivelato che a ciascuno di noi, fin dalla nascita, è stato destinato un palazzo, e che il nostro compito è cercarlo. Adesso Victorio ha quarantotto anni, e il tugurio in cui vive sta per essere demolito. Prima che ciò accada egli dà fuoco ai suoi pochi beni e, portandosi dietro solo un volume dei """"Mémoires"""" di Saint-Simon, la fotografia del Moro che fa """"ciao"""" dal suo aeroplano e un telo da spiaggia molto colorato, incomincia a vagabondare per le strade dell'Avana."" -
Mani. Viaggi nel Peloponneso
Patrick Leigh Fermor è la massima approssimazione all'archetipo del viaggiatore di cui disponga il nostro mondo. E il suo libro esemplare è dedicato a un luogo: Mani - così si chiama un dito del Peloponneso, magnifica e strana propaggine che si distacca dal resto della Grecia per la sua natura aspra e allucinatoria e per la sua storica inaccessibilità. Quasi sempre a piedi, e per anni (come il suo grande amico, Bruce Chatwin), Leigh Fermor ha percorso la parte estrema del Peloponneso, descrivendone i paesaggi fascinosi, quasi lunari, facendone rivivere, con vena felice di narratore, storie, leggende e personaggi, insegnandoci a viaggiare simultaneamente nel tempo e nello spazio, e trasmettendoci un germe benefico: quello del nomadismo. -
Gli scrupoli di Maigret
Calma piatta al Quai des Orfèvres. Sono i primi giorni di gennaio, del resto, e non può essere che così. Anche il commissario prova un po' di malinconia. Tanto più che la signora Maigret non sta bene: i primi acciacchi, le piccole riparazioni obbligate - lo spettro della vecchiaia. E dunque un Maigret tetro e assente ad ascoltare lo sfogo di Xavier Marton, un uomo comune, in apparenza, del tutto simile alle migliaia di commessi che alle sei di sera si precipitano verso il métro. Ma Marton è convinto che la moglie cerchi di avvelenarlo. Imprevedibilmente, la donna si presenta a sua volta da Maigret. Ha classe da vendere, è bella, elegante, e inquieta: il marito soffre di depressione, di manie di persecuzione, e lei teme il peggio. Chi dei due è il folle? O si tratta forse di una coppia diabolica, visto che c'è in ballo un'assicurazione reversibile da dieci milioni di franchi? E che parte ha nella vicenda la sorella di lei, Jenny, il genere di donna che ogni uomo sogna di proteggere e amare? Addio calma piatta. Strana storia, comunque. Confusa e complicata. C'è un movente ma non ancora un delitto. E Maigret ha le mani legate. Tutte le inchieste che ha sin qui condotto gli paiono, d'improvviso, di una semplicità quasi puerile. Non si è mai sentito tanto insicuro. Ha davanti a sé un'inchiesta impossibile: non deve ricostruire un crimine, ma prevedere un comportamento. Forse, più che un commissario di polizia, occorrerebbe uno psichiatra. -
Il nichilismo europeo. Frammento di Lenzerheide
Sedici punti annotati su un taccuino engadinese: il profilo di un fenomeno su cui il mondo continua a interrogarsi. -
Scritto sul corpo
Il racconto di una diversità che non vuole darsi un nome nel ""coming out"""" lieve di Alan Bennett. L'autore è nato a Leeds, nello Yorkshire; a Cambridge comincia a scrivere sketch; parallelamente all'attività di scrittore porta avanti quella di attore, arrivando a recitare in serie televisive da lui scritte."" -
La virata
Che cos'è il volo, e perché un pilota - quale William Langewiesche è a lungo stato - deve imparare a fare esattamente il contrario di ciò che l'istinto gli detta. Nato negli Stati Uniti nel 1955, laureato in antropologia alla Stanford University. Pilota d'aereo già dall'età di 14 anni, grazie agli insegnamenti del padre aviatore. Fino a 36 anni lavora come pilota professionista per poi dedicarsi a tempo pieno alla letteratura di reportage. -
L' elisir del furto secondo il dharma. (Dharmacauryarasayana)
Un prezioso manuale che insegna a ogni ladro l'Arte del Furto, e come seguendo i suoi precetti si possano ottenere, anziché biasimo e pene, ricompense ed encomi. -
Il ragazzo morto e le comete
Antoine, che con una parrucca bianca e una redingote di raso azzurro vola in pallone; Squerloz, il costruttore di barche che vive in cantina con un barbagianni, una civetta e un topo bianco; Edera, che tutti credono una qualsiasi ragazza bionda mentre in lei ""c'è molto di più e che non si può dire perché è mistero""""; Leopolda e Massimino, coi loro occhi di vetro, la pelle di stracci e un corteo di infinite, orribili malattie. Sono gli esseri che popolano il mondo del ragazzo di quindici anni e del suo inseparabile amico Fiore, che non si rassegna alla sua morte e continua a cercarlo. Un mondo di fiabesche macerie, giornate spopolate dai bombardamenti, riti al dio Moloch, cinema dai sedili di latta storti e scrostati."" -
Storia di san Cipriano
La storia leggendaria di san Cipriano, personaggio che la tradizione colloca tra il III e il IV secolo. Questa è la versione poetica che Eudocia, dotta e anticonformista imperatrice d'Oriente del V secolo, diede della storia di san Cipriano: un composito poemetto in esametri omerici in cui il pastiche linguistico trova uno specchio nel sincretismo letterario e culturale che informa l'intera opera. Dove epos e innografia, poesia magica e oracolare, astrologia e allegorismo, gnosticismo e neoplatonismo si armonizzano, facendone una delle creazioni più fascinose della lirica tardoantica. -
Il falco pellegrino. Una storia d'amore
Sul finire degli anni Venti, in un indolente pomeriggio di primavera, una giovane ereditiera americana, che ospita nella sua casa di campagna in Francia un amico, scrittore fallito e io narrante, riceve la visita dei Cullen, perfetti esemplari, si direbbe, ""di quella agiata genia britannica che infesta il mondo intero col suo eccesso di energia e di toni pacati"""". Sofisticati, blasé, gelidamente socievoli, i Cullen sembrano nutrire per se stessi e per ciò che li riguarda una passione debordante. Sul polso, Mrs Cullen regge un falcone incappucciato. Ieratico e solitario, feroce e insieme minato da una brama tormentosa, il falcone diviene il catalizzatore degli eventi di un pomeriggio brioso che inclina ben presto alla tragedia e alla catastrofe."" -
La follia di Banvard. Tredici storie di uomini e donne che non hanno cambiato il mondo
Capita, nella vita di tutti, che qualcosa vada storto, magari proprio quando fortuna e gloria erano appena state assaporate, o sembravano a portata di mano. E, a volte, la differenza fra successo e fallimento passa per un capriccio di troppo. A tardiva ricompensa dei loro sogni infranti, i tredici personaggi ritratti in questa galleria di sconfitti hanno tuttavia avuto la ventura di incontrare un biografo, Paul Collins, scrittore contemporaneo capacee di trasformare un dagherrotipo svanito, la pubblicità di un rimedio taumaturgico o il brevetto di un'invenzione portentosa, ma assolutamente inutile, in altrettanti microromanzi. -
Il libro del tradimento
Città di Xi'an, Cina, 28 ottobre 1728: poco prima di mezzogiorno, una portantina atttraversa la lunga via centrale, mentre un uomo ""vestito curiosamente"""" la insegue con una corsa affannosa, brandendo nell'aria una lettera. Alcune guardie lo bloccano, e il destinatario, il generale governatore delle province di Shaanxi e Sichuan, ordina di arrestarlo. Gli basterà leggere poche righe per intuire i contorni di una gigantesca congiura anti-imperiale e dare il via a una caccia all'uomo che si concluderà con la cattura di tutti gli implicati."" -
Le più belle fiabe delle Mille e una notte
Destrieri meccanici in volo per i cieli dell'Oriente e splendide principesse insidiate da perfidi vecchiacci, principi intrepidi e sovrani ora crudeli ora gabbati. Harem in cui regine fedifraghe, ancelle e schiavi-amanti intrecciano giochi d'amore che costeranno la vita a troppe innocenti. Bazar dai profumi di spezie in cui si aggirano ladroni in vesti di mercanti, astute schiave agili nella danza e dal pugnale facile, giovani ingenui e belli. Età di lettura: da 5 anni. -
Disperazione
Hermann, un russo di ascendenze tedesche che vive a Berlino, durante un viaggio d'affari a Praga si imbatte in un vagabondo la cui fisionomia gli sembra del tutto identica alla sua. Irrequieto, insoddisfatto dell'insulsa routine, Hermann concepisce un piano criminale: stipulata un'ingente assicurazione sulla vita, induce il barbone a uno scambio di abiti, dopodiché lo uccide. In attesa di incassare l'assicurazione con l'aiuto della moglie, rimane nascosto in un villaggio dei Pirenei, dove tuttavia si rende conto che il suo piano perfetto è miseramente fallito. -
Bach, Debussy, Strawinsky. Tre supplementi alla bibliografia esistente
Spesso è stato detto che l'""Arte della figura"""" di Bach sarebbe un raggiungimento supremo della musica: Castaldi spiega qui ciò che viene definito il """"terzo stile"""" di Bach. In una successiva dimostrazione rivela come la proposizione di Debussy """"Il piacere è la regola"""" abbia """"una portata incalcolabile"""", in quanto """"si contrappone innanzitutto alla glorificazione del dolore e della sofferenza, intesa come pedaggio per l'accesso alle zone empiree della nobiltà dello spirito."""" E, in chiusura, una ripresa: l'autore ripropone una prospettiva anti-adorniana su Strawinskij, già affrontata nel testo """"In nome del padre""""."" -
Le confessioni di Max Tivoli
Max Tivoli nasce nel 1871, a settant'anni. Sa dunque che morirà nel 1941. Chi è, o meglio, cos'è Max Tivoli? Non c'è nome per chi, come lui, viene ""dall'altro capo della vita"""". E che maledizione è diventare giovani col passare degli anni? Scoprire il sesso con il fisico di un cinquantatreenne e l'esperienza di un castissimo diciassettenne? La presunta simmetria della vita e l'ordine stesso delle cose risultano invertiti. E Max è destinato a quella cosa stupida e stupenda che è dissipare la vita per amore. Per ben tre volte e in tre modulazioni diverse avrà modo di amare, sempre invano, la donna della sua vita, che non lo riconosce mai, né riconosce in lui la persona da amare. Max Tivoli è un """"mostro"""", che rispecchia quel mostro segreto che è in noi.""