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Tràgos. Pensiero e poesia nel tragico
"Tràgos. Pensiero e poesia nel tragico"""" nasce da un incontro e da una necessità: il dialogo (o l'incontro) tra i saggisti chiamati a scriverlo e la consapevolezza culturale (o la necessità) di donare il nome per sapere il cosa del tragico. Anzitutto però il tragico nei luoghi del tragico, o una partizione storico-culturale dislocata nella civiltà filosofico-letteraria dell'Occidente: la classicità greca, la premodernità, la modernità, il Novecento primo e il Novecento secondo. Perché Omero, la lirica greca, i Presocratici, la tragedia greca, Platone e Aristotele, il teatro di Shakespeare, Calderón e Racine, il pensiero di Schelling, Nietzsche, Schopenhauer, Kierkegaard ed Hegel, la dorsale teatrale tra Sette e Novecento con Alfieri, Manzoni, Pasolini e Testori, le idee di Leopardi, la filosofia di Michelstaedter, il pensiero teorico di Simmel, Lukács, Benjamin, Szondi, l'esperienza di Primo Levi, l'opera di Pasolini (cineasta) e Debord, la meditazione radicale di Cesarano e le ricognizioni nella poesia e nel romanzo tra Otto e Novecento sono autori e sono opere, sono i modelli di pensiero che di Tràgos." -
Il tuo corpo elettrico
Collocandosi sul delicato crinale fra libertà e addomesticamento, fra vocazione alla solitudine e frequentazione degli umani, i gatti ritratti da Leda Palma, fieri, tenerissimi o indecifrabili, si fanno emblemi di tutto ciò che, pur sembrandoci a portata di mano e di comprensione, si sottrae al nostro controllo per mantenere una propria enigmatica alterità. In tal modo, essi tendono forse a diventare creature paradigmatiche di un disancoramento della soggettività dalla dimensione esclusiva ed egoistica del proprio tempo e della propria storia, quasi indicassero la via per stringere rapporti vivi con ciò che sta oltre il presente, oltre il quotidiano, oltre la contingenza del qui e ora. -
Natura struttura ibrido. Opere e progetti 1993-2013
In realtà credo che l'arte visuale sia sempre stata per me uno strumento e non un fine. Uno strumento si potrebbe dire ""metascientifico"""" per indagare, sul piano estetico, gli aspetti sottili e sensibili dell'essere e del suo contesto. Anche il mio procedere per progetti, spesso con autonomia di linguaggio espressivo, denota un atteggiamento """"tecnico"""" verso una disciplina umanistica (se disciplina si può ancora definire l'arte visuale oggi!). Il mio essere architetto quindi penso mi abbia condizionato non solo riguardo agli argomenti da trattare ma anche sulle procedure da adottare per svilupparli."" -
Storia di un mondo. Una trilogia per Casarsa
È il terzo libro di testimonianze su fatti e le persone che hanno vissuto direttamente le vicende tremende della seconda guerra mondiale, a Casarsa e dintorni, nei campi di lavoro in Austria-Germania o hanno incontrato nel territorio friulano Pier Paolo Pasolini. Sono persone comuni che raccontano l'esperienza personale, gli incontri con partigiani, repubblichini e tedeschi. Altri esprimono il loro sentire ed il pensiero dopo aver parlato, discusso, partecipato alle vicende del poeta e scrittore friulano. La retorica non è presente in queste pagine; si vuole solo esporre quanto accaduto illustrando la personalità dei protagonisti di quegli anni per comprenderne il pensiero ed i comportamenti. In particolare si ritiene di aver compiuto un mosaico dell'uomo Pasolini in Friuli attraverso queste ultime documentazioni raccolte. -
Quelli del vampiro. Storia di una rinascita
"'La vita e quello che ti capita quando meno te lo aspetti'. Da quando ho saputo di avere la SM il mio modo di vedere la vita è cambiato: mi sento una persona diversa, e questa esperienza, anche se può sembrare strano, mi ha insegnato tantissimo. È vero, con una malattia nemica della fatica non sempre si ha la forza di affrontare delle sfide così impegnative. Il trucco? Vivere con la Sclerosi Multipla senza essere un malato di SM. La passione, le persone del team e la forza di volontà ti portano a vincere la sfida. Questo è stato il mio, ed il nostro miracolo. Grazie.""""" -
Studi Op.3
"Ti sento nello strepito del sangue mio seme con le radici in cielo già nato di buio illuminato custode d'infinito messaggero, t'aspetto a tradurre stelle spente d'un abbraccio d'amori paralleli impararmi l'amore a fuoco lento del mistero tuo pianto trasparente.""""" -
Dolomiti. Ediz. illustrata
Lalla ama la montagna, le Dolomiti le entrano nella pelle a poco a poco. arrampicare per una donna all'epoca è cosa abbastanza rara, anche se non rarissima, le piace seguire Zio Dino in parete, non è bravissima sui gradi alti, ma è agile e veloce. [...] Tra gli anni '50 e '60 Lalla si dedica alla grafica e alla pubblicità, è moderna e precisa, linee pulite e volti stilizzati, colori pieni e decisi, segno veloce nella città che cresce. Quelle linee e quel tratto segneranno in seguito le sue montagne, le sue pareti, rendendole uniche in quei tagli di luce e di ombre ma lei adesso ancora non lo sa. -
Pittura e filosofia
Tutto il percorso che porta Dorfles pittore al 1948, cioè alla prima formulazione nota della sua ricerca artistica nell'ambito del MAC, movimento che contribuisce a fondare e anche a improntare nello spazio ideale o ideativo, è lo stesso percorso che porta Dorfles critico, teorico, e ora sappiamo, anche poeta, al conseguimento di una propria estetica formulata e consegnata al Discorso tecnico delle arti del 1952. Il punto di passaggio, non l'unico, ma di certo più aderente al suo essenziale processo, è costituito da alcuni articoli degli anni '48-'49 dedicati, in un qualche modo, al problema della ""corrispondenza"""" delle arti (che occuperà ampiamente il libro del '52), e che nell'approccio di Dorfles è possibile riconoscere come ampiamente improntato alla riflessione morfologica di Goethe."" -
Potrebbe essere vera
"Latet anguis in herba"""", nell'erba sta nascosta una serpe. La protagonista insidiata fin dall'infanzia scaccia un dolore né quantificato, né alloggiato in un futuro preciso. Sa solo che accadrà """"qualcosa"""". In attesa degli accadimenti, la natura così viva e intrecciata al suo """"Io"""" semplice e scevro da ambizioni la tutela con i suoi doni." -
Adriatico. La memoria e il viaggio
Luogo di incontro o di scontro fra culture, religioni e civiltà diverse, il mare Adriatico, con le sue coste selvagge o densamente antropizzate, diviene l'occasione di un lungo viaggio per conoscere genti, luoghi e paesaggi in cui storia e memoria dialogano con una realtà, quella attuale, in continua e rapida evoluzione. Il periplo intorno all'Adriatico parte da Santa Maria di Leuca, dove l'Adriatico si incontra con lo Ionio, e lì ritorna, dopo aver toccato le coste della penisola italiana, della Slovenia, della Croazia, del Montenegro, fino all'Albania e all'isola di Corfù. Ogni tappa offre così l'opportunità di comprendere, tramite la visione di un monumento, di un tratto di costa, o attraverso i discorsi raccolti in una piazza, in un bar, o ancora osservando gli eventi grandi e piccoli di una comunità (un matrimonio, una festa patronale), il genius loci che si annida tenacemente nelle viscere di ogni espressione culturale, nei modi di vita del passato e del presente, nelle tradizioni antiche e nelle manifestazioni della modernità. -
Piccolo diario di un'artista con i suoi modelli. Ediz. illustrata
Quello che ho disegnato non so se mi riguarda. So che ero emozionata mentre lo facevo perché c'erano loro: i modelli, che parlavano un'altra lingua nel loro silenzio, nella loro posa. Ora le tele, i disegni vengono visti, sono appoggiati, ma quel mentre era così dinamico, io non ero che in piedi o seduta, e per il resto esposta a loro, che erano esposti a me e mi insegnavano la grazia. ""Scusi posso guardarla due ore negli occhi?"""" """"Posso imparare esattamente quanto è curvo il tuo fianco?"""" Posso essere solo una che fa questa linea? Il suo ginocchio Guarda è di tre quarti e ha la ciocca dietro l'orecchio. Non dormire. Non posso essere che una, ma in una stanza con un modello posso essere ciò che mi attraversa gli occhi e le braccia sino all'impugnatura e poi diventa una metà di noi, l'incontro come voleva vedere Giacometti. Disegnare è il modo per vivere questo, e la regola ogni volta sono i suoi lineamenti, la tecnica la detta il suo incarnato, il segno i suoi spigoli."" -
In terra straniera. Rappresentazioni e scritture dell'altro nell'emigrazione italiana in Germania
"Questo libro nasce - dopo un lavoro di rielaborazione e di sintesi - da una ricerca che aveva avuto il suo esito primo in una tesi di dottorato di italianistica italo-tedesco che vedeva impegnate le due università di Düsseldorf e di Trieste. Non è solo l'occasione che va sottolineata (e una collaborazione scientifica a livello europeo con il compito di formare ricercatori di qualità e apertura culturale, e di offrire titoli spendibili in area nazionale e internazionale) ma anche il fatto che la collaborazione stessa ha stimolato lavori su tematiche e problemi affrontati con interesse e passione. Come questo, dedicato alle rappresentazioni e alle scritture dell'""""altro"""" nel contesto dell'emigrazione italiana in Germania."""" (Elvio Guagnini)" -
Avventure sulle strade americane. In viaggio con Kerouac da New York a San Francisco, il Far West e la Route 66
Un viaggio nel tempo e nell'immenso spazio americano in ""compagnia"""" di Jack Kerouac. Un """"Coast to Coast"""" da New York a San Francisco, dalla costa Atlantica alla California sulla costa dell'Oceano Pacifico. Dal Far East al Far West, dalla Metropoli alle sconfinate praterie che confinano solo con l'orizzonte, un tempo incontrastato dominio dei Nativi Americani, i Sioux e i cowboys e l'epopea western. Una carrellata sul mondo Americano: la Beat Generation, i favolosi anni '50 di Elvis, gli anni '60, fino a giungere agli anni '70, la musica country, il blues e il rock e le straordinarie bellezze naturali che possiede questo territorio. Il coefficiente di difficoltà nell'intraprendere questo viaggio è stato forse superiore a quello affrontato da Kerouac On the road, del quale seguiamo le orme, perché lui era sulla sua Terra, mentre noi invece eravamo completamente stranieri a questa Terra, all'infinito continente americano. In questo senso è stata veramente un'Avventura! Abbiamo percorso quasi 12.000 km e trascorso più di 170 ore a bordo dei Greyhound bus, attraversando 25 Stati Americani. [...]"" -
Una famiglia. Una storia di Casarsa
In questo libro, corredato da documenti e testimonianze, vengono raccontati fatti e vicende di una famiglia friulana le cui origini risalgono al secolo XVII, i De Lorenzi; sono state poste in evidenza le situazioni in cui alcuni suoi personaggi hanno agito da protagonisti in particolare a partire dalla metà del XIX secolo con l'avvio della costruzione della linea ferroviaria Venezia-Vienna, quindi l'insediamento del Regno d'Italia, la prima Guerra Mondiale, il ventennio, la Seconda Guerra Mondiale ed il suo tragico epilogo. In ogni epoca uno o più componenti della famiglia hanno vissuto direttamente vicende tremende quali l'occupazione austro-ungarica nella prima guerra mondiale, i campi di lavoro nel secondo conflitto mondiale od hanno avuto contatti nel territorio friulano con la famiglia di Pier Paolo Pasolini, poiché residenti in case adiacenti in quel di Casarsa. Tutto ciò è stato raccontato in lunghi colloqui da Bepi, ultimo rampollo della famiglia De Lorenzi. A conferma dei fatti raccontati vi sono le testimonianze delle zie Gianna De Lorenzi e Dolores Cabassi in De Lorenzi. -
Non devi dimenticare. Non voglio che tu dimentichi
Lella, la moglie, racconta il progredire della malattia del marito, la sua rabbia per il senso di impotenza ma anche la sua forte volontà a non lasciare che i ricordi del suo Piero svaniscano nel nulla anzitempo. E così, tra una crisi di disperazione e un momento di speranza, escono i momenti belli della loro vita, perché Lui non deve dimenticare, Lei non vuole che lui dimentichi. Una storia d'amore vera. -
Il marinaio della domenica salpa verso sud
Ispirandosi ad una delle più eclatanti imprese di Sir Francis Drake, anche l'autore avrebbe voluto portare a termine la partita di bocce prima di prendere il mare, ma il tempo stringeva e c'era da rientrare in città a caricare la barca, un topo chioggiotto a fondo piatto, con viveri e vestiti, poi via attraverso la Laguna di Venezia verso sud a sfidare mari e venti. -
L' azione educativa di Pier Paolo Pasolini in Friuli
Ciò che mi accingo a descrivere in questo studio è l'attività educativa di Pier Paolo Pasolini in Friuli attraverso le testimonianze da me raccolte in tre volumi dal 2006 al 2014 ""Una sera a Casarsa""""; """"Testimonianze da Casarsa""""; """"Storia di un mondo, una trilogia per Casarsa"""", editore Campanotto e dalla intervista a Gianna De Lorenzi. Non sono pertanto personali riflessioni ma una ricerca che raccoglie tutte le osservazioni, le azioni, i pensieri di coloro che hanno avuto la possibilità di incontrare l'insegnante Pasolini nei paesi del Friuli negli anni 1943-49."" -
Ti strapperò il cuore
Angelica Guarnieri, giovane, avvenente e inquieta fisioterapista della Clinica Aikon di Gorizia, vive serenamente tra lavoro, casa e famiglia. Amata e coccolata dal marito e dai suoi familiari, non manca di nulla, tranne della gioia della maternità. Ma la sua vita, improvvisamente, viene stravolta, in seguito alla conoscenza, nell'ambiente di lavoro, di Andrea Paolucci, maturo e affascinante musicista e compositore, del quale s'innamora perdutamente, ricambiata. [...] L'abbandono di Andrea ha su Angelica un effetto devastante, che le causerà una grave depressione dalla quale lei uscirà solo parzialmente guarita; infatti dopo circa un anno di dolore, lei, in preda a una inconscia ma lucida follia, si mette alla ricerca di un uomo con le medesime caratteristiche cui strappare il cuore. -
Aghios. Quaderni si studi sveviani. Vol. 9
Di fronte al gran numero di periodici di critica letteraria sul mercato, la comparsa di un altro titolo potrebbe generare qualche perplessità o dubbio. ""Aghios"""" non vuol essere l'ennesima rivista di carattere antologico o di varia umanità, ma intende solo coprire uno spazio specifico. Fino ad ora, Svevo era rimasto uno dei pochi """"classici moderni"""" ai quali non era stato dedicato un periodico di saggistica e di informazione per dar conto dei lavori in corso intorno alla sua opera. Ed è proprio questo il compito che """"Aghios"""" intende svolgere. Si sta lavorando intensamente - da varie parti - per approntare edizioni filologicamente attendibili o per analizzare documenti e materiali che potrebbero produrre risultati utili a questo scopo. Studi sull'opera di Svevo vengono pubblicati in gran numero, in questi anni, in Italia e all'estero. Numerose continuano a essere le traduzioni in tutti i Paesi del mondo. Di qui la necessità, soprattutto, di uno schedario sistematico di queste pubblicazioni, e di rassegne periodiche dell'attività di studio intorno all'opera sveviana."" -
Rompete le righe. La presenza rivoluzionaria delle donne nell'arte contemporanea
Il libro raccoglie alcuni scritti critici di Donato Di Poce (poeta e critico d'arte) sulla presenza rivoluzionaria delle donne nell'arte contemporanea. L'incipit è un omaggio in versi a Frida Kalho a cui seguono nella 1ª parte del libro, dal titolo Rompete le righe, saggi critici su Monica Martin, Maria Micozzi, Manuela Franco, Maria Pia Fanna Roncoroni, Alba Savoi. La seconda parte del libro intitolata: I taccuini delle Donne, contiene scritti critici dedicati ai taccuini d'artista delle donne, media privilegiato e innovativo che pervade gran parte dell'arte contemporanea, e caro al nostro autore al quale ha dedicato diverse mostre Internazionali, con testi su Fumiyo Tamegaya, Stefania Sbarbati, Chiara Rosi, Brunella Pelizza, Riccarda Montenero, Tina San, Anna Boschi e Stefania Sergi. La terza e ultima parte del libro dal titolo L'atelier delle parole, raccoglie testi poetici dedicati dall'autore (raffinato ""poeta dell'arte"""" come lo ha definito Sergio Dangelo, su numerose artiste contemporanee tra le quali ricordiamo Tiziana Cera Rosco, Manuela Mazzini, Ilaria Margutti, Maria Felix Korporal, Gretel Fehr, Margherita Levo Rosenberg e molte altre.""