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Una vita senza fine
Un romanzo dissacrante e allo stesso tempo un impietoso ritratto di una generazione e un minuzioso reportage sulle ricerche che indagano i processi di invecchiamento. Perché, come diceva Woody Allen, «non ho paura della morte, ma quando arriverà preferirei non esserci».rn«Con tono scanzonato e ironico, Frédéric Beigbeder parte alla ricerca dell'eterna giovinezza nel nuovo romanzo Una vita senza fine, descrivendo il SuperUomo che la scienza sta cominciando a immaginare, tra cellule riprogrammate in staminali, esoscheletri motorizzati in titanio, organi di maiali umanizzati, trapianti del Dna di pipistrelli per visione notturna, microprocessori cerebrali» - Anais Ginori, Il VenerdìrnrnrnDottor Buganim, accetterebbe di ricevermi per rinviare la mia morte? Il mio budget è adeguato. A questo proposito, mi piacerebbe sapere: quanto costa la vita eterna? Sia così cortese da mandarmi un preventivo di immortalità per posta. All the Best.rnrnFrédéric, due figlie e una brillante carriera di presentatore su YouTube, varca la soglia dei cinquant'anni e comincia a notare alcuni inquietanti segni di cedimento: ormai non si gira più a guardare le ragazze per strada per paura del torcicollo, gli occorrono almeno tre giorni per riprendersi da una notte alcolica, il nipotino dodicenne lo straccia a tennis. Il suo cervello sembra molto più giovane del corpo e il pensiero della morte comincia a farsi ossessivo. Così Frédéric si accosta alle più recenti scoperte scientifiche sul ringiovanimento cellulare, viaggiando da Parigi a Israele, tra grandi luminari, cibi antiossidanti e improbabili cure detox, alla disperata ricerca dell'immortalità. -
Il design spiegato ai bambini
Un grande architetto e designer racconta ai più piccoli come guardare cose e case per capirne meglio il significato.rnrn«A tutti piace l'idea di disegnare il mondo. Basta guardarsi intorno e le idee sono lì appese, come mele su un albero. Bisogna solo allungarsi e staccarle, e prenderle. Lo faccio anch'io ogni tanto. Prova anche tu.»rnrnCome si fa a disegnare una sedia? E soprattutto, perché si disegna una sedia? Da dove vengono le idee che nutrono il lavoro di un grande progettista? Come dobbiamo guardare e capire il mondo per renderlo migliore anche attraverso gli oggetti di uso quotidiano? A tutte queste domande Mario Bellini risponde nel suo primo libro dedicato ai bambini: un viaggio nel suo universo, accompagnato da originali illustrazioni, per cogliere la bellezza e l'essenzialità delle cose di casa, quelle che non ci fermiamo a guardare e che arredano la nostra vita. Età di lettura: da 10 anni. -
Ero straniero
Una storia italiana, brutale e piena di grazia, inflessibile nell'additare e condannare il male quando si manifesta sotto forma di intolleranza fomentata dal potere.rnrnSaro ha un peso che si porta nel petto, nel mezzo tra una costola e l'altra, un singhiozzo rappreso nel centro dello sterno, un peso tormentoso. Così vive, nell'espressione solare c'è un'ombra che si vede e non si vede, che lascia l'altro nel dubbio di una sua possibile felicità.rnrnSaro e Karim: uno arriva dalla Sicilia, l'altro da molto più lontano. Sono ragazzi, si conoscono alla Stazione Centrale di Milano nella concitazione di uno scippo e si ritrovano a lavorare gomito a gomito nei cantieri, torturati dal gelo di un inverno che sembra non finire mai. Quasi schiavi, l'italiano come lo straniero, nel bagno penale a cielo aperto dei muratori in nero del Nord. Dormono in alloggi di fortuna, mangiano poco e male, immigrato e migrante accomunati da uno stesso destino. A dare una parvenza di civiltà alle loro vite provvede Bashir, devastato da una tragedia personale che invade le sue notti, eppure pervaso da un amore per la vita che diventa amore per gli altri e unica medicina per sé. Adele: giovane suora in difficoltà, dopo una lunga missione all'estero fa ritorno nel suo paesino malato di intolleranza e pregiudizio per prendersi cura della casa dell'amatissima nonna che l'ha allevata ed è appena scomparsa. Smarrita, in pena, afflitta dal dubbio, è pronta però ad aprire la porta a una famiglia di egiziani appena sfrattata, con la quale nasce un'amicizia rispettosa e profonda. È il caso a incrociare le strade e le sorti di Saro e Adele, il caso ad avvicinarli e a farli alleati nella lotta contro l'ingiustizia e il razzismo di bassa lega di una provincia gretta e velenosa, che respinge per definizione l'altro da sé. -
Il mio giardino selvatico
Con amore e umorismo Shalev racconta dei colori, delle fragranze e dei suoni che danno vita al suo giardino, delle stagioni mutevoli e dei tempi che cambiano, dei suoi pensieri su germinazione, essiccazione, piantagione, fioritura e diserbo.rnrnSotto il diaframma, in un punto meraviglioso, onesto e sincero, c'è un giardino selvatico.rnrnMeir Shalev scrive del suo giardino nella valle di Jezreel, dove ha nutrito alberi e piante selvatici, sparso semi e bulbi di ciclamino, anemone, narciso, croco, papavero e molti altri fiori di campo, e dove conversa con i veri proprietari del luogo: uccelli, ricci, farfalle, cinghiali, serpenti e altri amici. Nessuno di loro sa di vivere in Terra Santa, luogo sacro alle tre religioni che si sono combattute per centinaia di anni. Con amore e umorismo Shalev racconta dei colori, delle fragranze e dei suoni che danno vita al suo giardino, delle stagioni mutevoli e dei tempi che cambiano, dei suoi pensieri su germinazione, essiccazione, piantagione, fioritura e diserbo. Questo libro non è però un manuale di botanica o di giardinaggio. È una raccolta di impressioni su un modesto giardino selvatico e su un giardiniere che se ne occupa perché da uomo maturo si è trovato un nuovo passatempo, e forse anche un nuovo amore. -
Sillabe di fuoco. Testo spagnolo a fronte
«La testimonianza più consistente e organica dell'opera poetica dell'autrice cilena uscita fino a oggi in lingua italiana» - Roberto Galaverni, La Letturarn«Gabriela Mistral era un’extraterrestre e per questo non aveva né i nostri stessi bisogni né i nostri stessi desideri. [...] Era solo un’aliena che si era smarrita in Cile, in America latina, e che non poteva comunicare con la nave madre perché venisse a recuperarla». - Roberto BolañoLa bruma densa, eterna, perché io scordi dove mi ha scagliato il mare con l'onda sua di sale. La terra a cui io giunsi non ha una primavera: ha una sua lunga notte che materna mi occulta. Il vento intorno a casa fa una ronda di pianto e di urlo, e infrange, come un vetro, il mio grido. E sul bianco pianoro, di infinito orizzonte, guardo morire immensi tramonti dolorosi.rnPrimo autore latinoamericano a essere insignito del premio Nobel, la cilena Gabriela Mistral si rivela in questa raccolta, la più completa disponibile in lingua italiana, nelle sue tante sfaccettature di voci e timbri. La sua lirica declina tutti i casi del sentimento umano: dall’idillio amoroso all’indagine sull’aldilà, dall’infanzia a un legame con la terra che sembra riflettersi nelle forme scarne, nella musicalità e nel simbolismo di un’opera che in Cile e all’estero rappresenta ormai un autentico monumento letterario.rnrnCon un testo di Octavio Paz. -
A Siri con amore. Una madre, un figlio autistico e la gentilezza delle macchine
Una madre, un figlio autistico e la gentilezza delle macchine.rn«La tecnologia, per la loro famiglia, è stata un'alleata: il libro racconta come l'assistente vocale di Apple abbia aiutato Gus a comunicare con il mondo» - Iuri Moscardi, La LetturarnrnrnrnGus: Buonanotte, Siri. Dormirai bene?rnSiri: Non ho bisogno di dormire granché, ma è carino che tu me lo chieda.rnrnGus ha quattordici anni ed è autistico. Non guarda le persone negli occhi e saltella quando è felice, cioè quasi sempre. Quando scopre che Siri, l'assistente vocale di Apple, non solo sa reperire informazioni sulle sue varie ossessioni – treni, autobus, scale mobili, il meteo – ma può anche parlarne per ore senza mai spazientirsi, la elegge a sua migliore amica. Judith, la mamma di Gus, comincia a provare una profonda gratitudine per questa macchina premurosa dalla voce conciliante e dai modi affabili che la sottrae all'ennesima discussione sull'eventualità di tornado a Kansas City e che aiuta suo figlio a comunicare con il resto del mondo. A Siri con amore è il racconto divertente e onesto di cosa vuol dire vivere con un ragazzo fuori dall'ordinario: un ragazzo che non sa tirare la palla, abbottonarsi la camicia o usare il coltello, che a volte non sa cogliere la differenza tra realtà e fantasia, ma sa suonare Beethoven al pianoforte in maniera commovente, a cui basta andare da qualunque parte una volta sola per saper ritrovare la strada per il resto della sua vita, che a volte pensa che le macchine siano amiche, e non capisce bene cosa sia un amico in carne e ossa. Ma sente di averne, e ne vorrebbe sempre di più. -
Tehran girl
Mahsa Mohebali costruisce un romanzo teso in cui ribalta il cliché della donna oggetto e ci racconta il presente e il passato del suo paese, l’Iran, con una scrittura senza filtri, esplicita e irriverente. Che non scende a compromessi con alcun tipo di censura.rnrnOgni volta che qualcuno ti chiama per nome significa che gli servi. Ma stasera non ci sei per nessuno. Non ti va di incipriarti il naso, il mento e le guance. Di mettere il fondotinta, il fard, l'eyeliner. Di imbrattarti gli occhi. Ti mancano così come sono, al naturale. Ti manca essere te stessa. Te stessa? Cioè chi? Quando dici te stessa chi intendi esattamente?rnElham è l’avvenente segretaria di un uomo d’affari della Repubblica Islamica. È abituata a essere compiacente e carina, a venire considerata solo per il suo aspetto e a ricevere ordini, anche da se stessa. Ma quando il capo le rivela che suo padre, di cui si sono perse le tracce da venticinque anni, è vivo e abita in Svezia, la maschera da bambola crolla e riaffiora la bambina cresciuta in un covo di comunisti durante gli anni della rivoluzione. È stata lei a denunciare la famiglia con le foto che i pasdaran avevano trovato nel suo quaderno? O qualcuno si è servito di lei per far saltare la copertura dei genitori e porre fine alla lotta politica che li stava portando alla rovina? Mentre cerca una risposta, Elham corre per Tehran sulla sua Peugeot, zigzagando tra il traffico, le faccende di lavoro, i pretendenti, la madre oppiomane, il fratello sfaticato e gli ex fidanzati che vivono ancora a casa sua. Attraverso continui balzi temporali Mahsa Mohebali costruisce un romanzo teso in cui ribalta il cliché della donna oggetto e ci racconta il presente e il passato del suo paese, l’Iran, con una scrittura senza filtri, esplicita e irriverente. Che non scende a compromessi con alcun tipo di censura. -
L'inferno sulla vetta
Partendo da una vicenda tragica, Paolo Mazzarello ripercorre un tratto di storia dell'Università di Pavia, che grazie ai contributi di Spallanzani, Volta e Golgi acquisisce prestigio internazionale.rnrn«La via sembrava far ben sperare. Ma di colpo il peggiore incubo si materializzò alla vista dell'angosciato Filippo, l'unico in quel momento dotato di piena lucidità. Il tragitto era tagliato da un terribile salto verticale di roccia di una trentina di metri.»rnrnRaffaello (Jello) Zoja, ventisette anni, e suo fratello Alfonso, di otto anni più giovane, sono i figli del famoso anatomista Giovanni Zoja, che ha aiutato Cesare Lombroso a sviluppare le sue indagini di antropologia criminale. Nell'ateneo di Pavia, dove insegna il padre, i due sono avviati a promettenti carriere universitarie. La notte fra il 24 e il 25 settembre 1896 intraprendono la scalata del monte Gridone, nei pressi del Lago Maggiore, in compagnia dell'alpinista Filippo De Filippi. Tutto bene fin verso mezzogiorno, quando il tempo cambia bruscamente e si scatena una tormenta di neve che costringe i tre a rientrare. Ma i due fratelli non torneranno a casa. Partendo da questa vicenda tragica, Mazzarello ripercorre un tratto di storia dell'Università di Pavia che grazie ai contributi di Spallanzani, Volta e Golgi acquisisce prestigio internazionale e ci restituisce un quadro dell'ambiente accademico, attraversato nel corso dell'Ottocento da animate discussioni sulle grandi questioni del tempo (il darwinismo, l'anticlericalismo, il positivismo, il socialismo...). In questo contesto i due fratelli Zoja si muovono da protagonisti, finché il destino all'improvviso non rimescola quelle carte di cui la filosofia del tempo credeva di aver svelato tutti i trucchi. -
Tierradentro
Max Schubertrnvola sulla Colombiarnda quasi trent’anni, ma la vistarndella selva amazzonicarncontinua a emozionarlorncome la prima volta.rnOggi, però, c’è dell’altro.rnOggi la selva lo riportarnindietro nel tempo.rnrnrnLa guerra è appena finita quando Martin Daviesrnviene incaricato dai servizi segreti britannicirndi ritrovare il professor Kant, archeologo comernlui, scomparso nelle foreste colombiane mentrernlavorava in un sito di straordinaria importanza.rnQuesta almeno è la ragione ufficiale della suarnmissione in Sudamerica. Quella vera è l’indaginernsulla riorganizzazione del nazismo in un terrenornfavorevole. La copertura di Martin salterà prestornlasciandolo immerso nel clima di tensione chernavvolge la Colombia: da una parte Gaitán, leaderrndel movimento populista, impegnato nel riscattorndelle masse, mentre è in corso la ConferenzarnPanamericana; dall’altra don Enrique Montoja,rnemblema mellifluo e violento dei grandi ricchirnper nulla disposti a cedere privilegi.rnMentre le strade di Bogotà si riempionorndi sangue e la foresta tende trappole, antichirnriti attirano l’uomo occidentale chiedendoglirndi sospendere l’incredulità per abbandonarsirna una magia che viene dal passato remoto. -
Dove c'è fumo
Alcuni momenti bruciano nella mente per sempre.rnrn«Il punto forte di Beckett è la scrittura caustica e potente; i suoi letali giochi psicologici non sono per i deboli di cuore» – The Timesrnrn«Intelligente, scritto in maniera egregia e totalmente avvincente» – Sunday ExpressrnrnLa stanza è immersa in un buio irreale, sembra di camminare nell'inchiostro. Kate cerca di farsi strada a tentoni tra mobili sconosciuti. Non c'è tempo per fuggire. Poi un lampo di dolore, e sangue. Kate Powell è una donna di successo sulla trentina, indipendente, poco incline ai compromessi. Eppure sente che il tempo scorre inesorabile e la vita le appare sempre più vuota, priva di significato. Vuole un figlio, ma è rimasta scottata troppe volte da relazioni inconcludenti e non riesce più a fidarsi. Così decide di ricorrere all'inseminazione artificiale e scegliere il donatore pubblicando un annuncio: a rispondere è Alex Turner, psicologo affascinante e riservato. Il candidato ideale. Se non fosse che l'apparenza inganna. Un thriller psicologico teso e sorprendente dall'autore della fortunata serie di David Hunter. -
Roma vista controvento
«Ho sempre sostenuto che gli artisti che hanno compreso meglio Roma non erano romani (Fellini, Flaiano, Patti, Gadda, Pasolini, Amidei, Scola, Virzì, Sorrentino e tanti altri) e Abbate rientra nella regola. Questa ""guida turistica"""" anarchica, ma assolutamente lucida, è impressionante per la conoscenza profonda di luoghi, ambienti, simboli e uomini. Tutti studiati e raccontati da un'angolazione non convenzionale. Assolutamente geniale aprire il primo capitolo con il nastro trasportatore bagagli dell'aeroporto di Fiumicino: il caos come introduzione alla città degli imperatori, alla capitale delle buche assassine e delle macchine in terza fila davanti al bar per la colazione. La Roma sfregiata dalle scritte, la Roma delle Indulgenze Plenarie, delle chiese vuote, delle consolari piene di zoccole, la Roma dei delitti senza risposta, dei condoni, dei palazzinari, dei primari, delle primarie, della P2, della P3 e delle P38. La Roma delle stanze di Raffaello e delle stanze di Palazzo Grazioli. Sacralità e profanazione perenne s'inseguono senza tregua in questo giro turistico che Fulvio Abbate compie, divertito e un po' basito, per il nostro diletto. E tutti noi gliene siamo veramente grati.» (Dall'introduzione di Carlo Verdone)"" -
Straparole
Diviso in quattro parti, due diaristiche («Diario di cinema e di vita» e «Riandando») e due narrative («Viaggetto sul Po» e «Lettere da Cuba a una donna che lo ha tradito»), «Straparole» fu pubblicato per la prima volta in versione integrale da Bompiani nel 1967. Come in un'autobiografia romanzata, Zavattini insegue accanitamente i ricordi, gli incontri, gli amici e i nemici celebri o ignoti, i rimorsi, le idee, i progetti, in un libro che ha la travolgente misura della sua vita. Con uno stile corrosivo e un eccezionale sperimentalismo linguistico fa il giro del mondo raccontando Roma durante e dopo la guerra; passa da Hollywood al Messico, arriva in Olanda sulle tracce di Van Gogh per ritornare sempre all'intimità familiare di Luzzara. Un libro per la conoscenza autentica di uno scrittore che non finisce di farsi scoprire e di trent'anni di vita italiana. -
L' invenzione delle razze. Capire la biodiversità umana
Questo libro, attraverso un percorso storicocritico di grande fascino culturale, ripercorre le tappe del dibattito sulle basi biologiche della diversità umana, dai primi tentativi di classificazione razziale fino ai moderni studi sul DNA.«Col tasso attuale di matrimoni misti si è stimato che ci vorranno cinquecento anni perché si annullino le differenze genetiche fra inglesi e scozzei: per i loro contrasti culturali ci vorrà di più» – Steve JonesLa parola razza è tornata di moda. Ma siamo sicuri di sapere cosa significhi esattamente? E abbiamo motivo di credere che la specie umana sia costituita da razze biologiche diverse, come i cani o i cavalli? E poi, quanto dipendono dai nostri geni i difficili rapporti fra persone di cultura od origine diversa e le disuguaglianze economiche e sociali? Questo libro, attraverso un percorso storicocritico di grande fascino culturale, ripercorre le tappe del dibattito sulle basi biologiche della diversità umana, dai primi tentativi di classificazione razziale fino ai moderni studi sul DNA. Ci racconta come la genetica sia riuscita a ricostruire le fasi più remote del cammino dell'umanità, dalle nostre origini africane alla colonizzazione dei cinque continenti, e come queste conoscenze smentiscano l'idea ottocentesca che l'umanità sia frammentata in gruppi biologicamente distinti, quei gruppi che in altre specie si chiamano razze. -
Alla scoperta dello yoga ratna
Il mondo di oggi ci obbliga a ritmi frenetici, una vita piena di stress in cui l'affanno delle tante attività e tanti stimoli spesso si fa opprimente. La pratica dello yoga è una risorsa preziosa e la chiave che ci aiuta a ritrovare l'equilibrio psicofisico perduto. Gabriella Cella ci fa dono di un vero e proprio piano terapeutico, rivolto non solo a chi già pratica lo yoga ma alle persone curiose che desiderano avvicinarsi e scoprire un punto di accesso allo Yoga Ratna. In quattro lezioni, la maestra e pioniera dello yoga in Italia ci guida con parole semplici ed essenziali per cogliere tutta la potenza di movimenti, posizioni statiche e mantra. Le sue parole si fanno immagini attraverso le eleganti illustrazioni di Jolanda Maggiora Vergano, che colgono la sostanza e i punti fondamentali di queste pratiche. -
Come trattare gli altri nell'era digitale
Le relazioni umane sono indispensabili per avere successo nel campo professionale anche dopo l'avvento di Internet. “Come trattare gli altri nell'era digitale” insegna le abilità di cui si ha bisogno per relazionarsi con gli altri in modo efficace nell'era della comunicazione online. -
Come godersi la vita e lavorare meglio
Leggendo questo libro, valuterete qual è il vostro approccio alla vita e alla gente. Comincerete poi a lavorare sui vostri punti di forza e scoprirete quanti talenti e quante capacità possedete senza nemmeno saperlo, e quanto sia facile farne buon uso. L'adesione al metodo di Dale Carnegie è un'avventura alla scoperta di se stessi e potrebbe costituire una svolta importante nella vostra vita. Dentro di voi ci sono già quelle qualità nascoste che possono portarvi al successo. Dovete solo decidervi a scoprirle e utilizzarle. -
Come vivere in positivo
C'è un segreto per avere successo nella vita? E' possibile imparare a dominare le nostre debolezze, vincere paura e insicurezza, migliorare il nostro atteggiamento nei confronti delle difficoltà quotidiane?rn Norman Vincent Peale, autore di ''Come acquistare fiducia e avere successo'', un best seller internazionale che ha fatto epoca, lancia con questo libro una sfida: tutti possono modellare il proprio destino e realizzare le proprie ambizioni, a patto che siano fermamente convinti di riuscirvi. Credere in se stessi è una fondamentale conquista per conseguire la serenità interiore. L'autore spiega quali sono i passi da compiere per accrescere fiducia e fede, per trarre beneficio dal potere terapeutico della mente e raggiungere il successo e la felicità per cui siamo nati. -
Il gufo e la bambina
Due amici, anzi, tre, anzi, quattro. Un viaggio alla ricerca dell'impossibile, che forse invece è possibile. Un autore con le idee chiare e un illustratore confuso. Ci sono tutti. Possiamo cominciare.rnrnStella è preoccupata che il suo amico gufo Cocò stia invecchiando troppo in fretta e insieme ai comuni amici, un merlo e un porcello, è decisa a trovare un rimedio allo scorrere del tempo, anche a costo di imbarcarsi in un'avventura popolata di creature bizzarre e spaventose. Intanto l'autore della storia è a sua volta alle prese con l'indisciplinato illustratore Leandro, che dovrebbe riempire le pagine di disegni seguendo le sue indicazioni. Peccato che le idee di Leandro non sempre coincidano con quelle dello scrittore... -
Nella città una rosa
Finalista Premio Mare di Libri 2021Una storia intensa e commovente calata nella Londra anni cinquanta, cupa e pietosa ma accesa da sorprendenti lampi di colore.La terra ha una stupefacente forza vitale, può impadronirsi di qualsiasi cosa, un corpo, una vecchia scatola di latta, rovine, ruggine, marciume, sporcizia, e trasformarla in sé stessa, e lentamente ridarle la vita.Qualcuno ha rubato della terra nei giardini della piazza e l'arcigna Miss Angela è sicura di conoscere i colpevoli: i ragazzini della banda di Catford Street. Sua sorella Olivia non è d'accordo, e anzi, si chiede come mai ai bambini della zona – chiamati passeri perché il loro vociare ricorda un cinguettio – sia proibito l'accesso ai giardini. Non meritano anche loro di godersi quel poco di verde che spunta nel grigio asfalto di Catford Street, ancora segnata dai vuoti e dalle macerie che sono la scia visibile della guerra? È quello che pensa Lovejoy Mason, bambina solitaria, decisa a dar vita al suo giardino segreto nel cuore di una chiesa crollata. Con l'aiuto di Tip Malone, il capobanda, ruvido in superficie ma tenero nel profondo, tra furti di semi e alleanze inaspettate, Lovejoy riuscirà a realizzare il suo sogno, almeno per un po'. -
M. Il figlio del secolo
Vincitore Premio Strega 2019, proposto da Francesco Piccolo.rnrnIl primo romanzo sul fascismo raccontato attraverso Benito Mussolini: il figlio di un secolo che ci ha reso quello che siamo.rn«Con M Scurati ha raggiunto la maturità artistica di chi guarda finalmente in faccia il suo demone e può chiamarlo per nome: Mussolini, il nome della nostra sconfitta» – Daniele Giglioli, la Letturarnrn«Il romanzo che l’Italia aspettava da decenni. Un capolavoro» – Roberto Savianornrn«Un esperimento narrativo mai tentato prima nella cultura letteraria italiana» – Simonetta Fiori, il venerdìrn""Io sono lo sbandato per eccellenza, il protettore degli smobilitati, lo sperduto alla ricerca della strada. Ma l'azienda c'è e bisogna portarla avanti. In questa sala semivuota, dilatate le narici, fiuto il secolo, poi tendo il braccio, cerco il polso della folla e sono sicuro che il mio pubblico ci sia.""""rnrnLui è come una bestia: sente il tempo che viene. Lo fiuta. E quel che fiuta è un'Italia sfinita, stanca della casta politica, della democrazia in agonia, dei moderati inetti e complici. Allora lui si mette a capo degli irregolari, dei delinquenti, degli incendiari e anche dei """"puri"""", i più fessi e i più feroci. Lui, invece, in un rapporto di Pubblica Sicurezza del 1919 è descritto come """"intelligente, di forte costituzione, benché sifilitico, sensuale, emotivo, audace, facile alle pronte simpatie e antipatie, ambiziosissimo, al fondo sentimentale"""". Lui è Benito Mussolini, ex leader socialista cacciato dal partito, agitatore politico indefesso, direttore di un piccolo giornale di opposizione. Sarebbe un personaggio da romanzo se non fosse l'uomo che più d'ogni altro ha marchiato a sangue il corpo dell'Italia. La saggistica ha dissezionato ogni aspetto della sua vita. Nessuno però aveva mai trattato la parabola di Mussolini e del fascismo come se si trattasse di un romanzo. Un romanzo – e questo è il punto cruciale – in cui d'inventato non c'è nulla.rnNon è inventato nulla del dramma di cui qui si compie il primo atto fatale, tra il 1919 e il 1925: nulla di ciò che Mussolini dice o pensa, nulla dei protagonisti – D'Annunzio, Margherita Sarfatti, un Matteotti stupefacente per il coraggio come per le ossessioni che lo divorano – né della pletora di squadristi, Arditi, socialisti, anarchici che sembrerebbero partoriti da uno sceneggiatore in stato di sovreccitazione creativa. Il risultato è un romanzo documentario impressionante non soltanto per la sterminata quantità di fonti a cui l'autore attinge, ma soprattutto per l'effetto che produce. Fatti dei quali credevamo di sapere tutto, una volta illuminati dal talento del romanziere, producono una storia che suona inaudita e un'opera senza precedenti nella letteratura italiana. Raccontando il fascismo come un romanzo, per la prima volta dall'interno e senza nessun filtro politico o ideologico, Scurati svela una realtà rimossa da decenni e di fatto rifonda il nostro antifascismo.""