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Madame Bovary
Emma Bovary è una donna intrappolata nella tranquilla vita di provincia e nel ménage con un marito medico benestante e perbene che le riserva tutte le attenzioni ma non riesce a scuoterla dalla noia e dal torpore. Grande lettrice di romanzi sentimentali, Emma ricerca la passione nella vita quotidiana rifugiandosi prima in fantasie romantiche, poi nei lussi che ha sempre sognato da ragazza, infine in relazioni incaute. Eppure nemmeno questa evasione dal mondo familiare riuscirà a portarle la felicità sperata. Pubblicato nel 1857, il romanzo venne attaccato per i contenuti immorali ma impose a lettori e lettrici un nuovo modello di eroina. -
Bartleby lo scrivano e altri racconti
Pubblicatornnel 1853, è tra i racconti più significativi dell’epoca moderna, considerato un precursorerndella letteratura esistenzialistarne dell’assurdo. Lo scrivano, impiegato in un ufficio di Wall Street, senzarnun motivo apparente o dichiarato comincia a rifiutarsi di eseguirerngli ordini impartiti. Rivendica l’oziorne il silenzio contro tutte le pressioni dell’utilitarismo americano, attraverso un’operosità silenziosa prima e poi un’inflessibilità totalernnel sottomettersi agli ordini del padrone. La celebre frase “Preferirei di no” è diventata un motto della resistenza passiva. In questa raccolta Bartleby è accompagnato da una selezione di quattro storie trarnle quali Il tavolo di melo, l’ultimo racconto di Herman Melville. -
Il giro di vite
“Ciò di cui meno riuscivo a liberarmi era l’idea crudele che, qualunque cosa io avessi visto, Miles e Flora vedevano di più... cose terribilirne inimmaginabili che sorgevano dai tremendi spazi che avevano condiviso in passato.” Flora e Miles sono due bambini orfani affidati alle curerndi una giovane governante da uno zio che mette a disposizione una sontuosa dimora ma non vuole essere per nessun motivo coinvolto nelle loro esistenze. All’inizio il climarnè idilliaco, ma pian piano emergonorni fantasmi di servitori passatirnche sembrano possedere i bambini. La governante ingaggia una lotta disperata contro le presenze maligne mentre si fa strada nel lettore il dubbio che sia solo lei ad avvertirle. In questo romanzo breve del 1898 Henry James coniuga la tradizione del romanzo gotico con un’indagine psicologica finissima. -
Autobiografie della leggera. Emarginati, balordi e ribelli raccontano le loro storie di confine
La ""leggera"""" o """"ligéra"""" nel linguaggio gergale è quel mondo ai margini della legalità fatto di biscazzieri, ricettatori, protettori e ladri che dal dopoguerra fino agli anni ottanta ha prosperato a Milano, prima di essere soppiantato da mafia, 'ndrangheta e camorra. Danilo Montaldi ha raccontato le storie della mala e di questi criminali dal volto umano con tono lieve e accurato: ci fa conoscere il pescatore di frodo che vive in una baracca sulle sponde del Po decorata con falce e martello; Cicci, giovane prostituta e poi moglie di un contadino. Uomini e donne che vivono di espedienti ma incapaci di azioni violente e di veri crimini, e che qui si raccontano con lo spavaldo pudore e con l'orgogliosa dignità di chi ha resistito per un po' alla travolgente avanzata della criminalità moderna fatta di droga e kalashnikov."" -
Le notti chiare erano tutte un'alba. Antologia dei poeti italiani nella Prima guerra mondiale
La nuova edizione di questa ampia antologia curata da Andrea Cortellessa prende il titolo da un verso di Eugenio Montale e ci offre più di centotrenta poesie di sessantasette autori, dai grandi caposaldi del Novecento (Ungaretti, Saba, Gadda, Rebora, Sbarbaro, D'Annunzio, Marinetti, Gozzano, Campana e Zanzotto) ad altri più o meno noti, tutti coinvolti nel primo conflitto mondiale. Un'occasione per riflettere su cosa ci insegna la letteratura, di guerra e non solo, a distanza di un secolo esatto e un modo per esplorare attraverso parole e versi un'esperienza che l'umanità ha vissuto come ""fine di un mondo"""": la distruzione dei valori, degli assetti politici e sociali tradizionali, l'immane tragedia di una carneficina europea. Al tempo stesso emerge con chiarezza come siano stati i poeti i primi a scorgervi una visione o pre-visione del mondo nuovo che da quelle ceneri sarebbe sorto."" -
La scimmia nuda
Un libro provocatorio che ha conosciuto nel mondo un immenso successo e che non smette di far discutere e sorridere.rnrn«Originale, provocatorio e divertente in modo geniale. È il tipo di libro che cambia la vita delle persone» – Sunday Timesrnrn«Una visione dell'uomo sorprendente» – Choice MagazinernrnDesmond Morris, zoologo famoso per avere studiato a lungo le scimmie, in questo libro divertente, sconvolgente e al tempo stesso rigorosamente scientifico, si è occupato di uno degli animali più complessi e interessanti: l'uomo. Lo ha studiato in quanto scimmia e cioè come l'unico, tra le centonovantatré specie di scimmie, a essere sprovvisto di peli. Nudo, appunto. Per quanto cerchi di ignorare l'eredità del passato, l'uomo rimane essenzialmente un primate, una scimmia in crisi, che segue nella vita sessuale e sociale i modelli di comportamento fissati dai suoi antenati scimmioni cacciatori. Così attraverso l'indagine delle abitudini alimentari, sessuali, o delle relazioni con i propri simili, Morris ci restituisce un ritratto che fa riflettere e pensare. Con una nuova ""Prefazione"""" dell'autore per questa edizione speciale a cinquanta anni dalla prima."" -
Colori e moda
Un saggio storico essenziale e affascinante sulle oscillazioni del gusto nella scelta dei colore nell'abbigliamento, dai latini all'avvento delle tinture sintetiche fino ai giorni nostri. rnrnAl di là delle effimere tendenze stagionali delle maison che creano e producono abiti maschili e femminili per una ristretta cerchia di persone, le due esperte Luzzato e Pompas ricostruiscono in modo puntuale e documentato (anche attraverso numerose tavole a colori) motivazioni, corsi e ricorsi nel vestire come fatto sociale e culturale di tutte le comunità. I motivi dei gusti cromatici si snodano attraverso una complessità di eventi che spesso si intrecciano tra loro: nei mutamenti avvenuti si può leggere la storia dei flussi commerciali, delle egemonie di potere, delle concezioni filosofiche, artistiche e sociali che le hanno sottese. -
Storia dell'Algeria indipendente. Dalla guerra di liberazione a Bouteflika
Dopo essere stata un simbolo della lotta per l'emancipazione dei popoli, influenzando la presa di coscienza anticoloniale in Francia e in Europa, l'Algeria ha dovuto misurarsi con la realtà dell'indipendenza. La crisi che per tutti gli anni novanta ha caratterizzato la transizione dal regime a partito unico del Front de libération nationale al pluralismo, con una deriva verso l'uso indiscriminato della violenza, è stata il segno di quanto profonde fossero le lacerazioni e quanto complessi i problemi dello sviluppo, dell'integrazione nazionale e della democrazia. In questa edizione aggiornata, alla luce di nuove fonti e prospettive storiografiche, il libro ricostruisce la guerra di liberazione nazionale (1954-1962) e analizza le esperienze dei tre presidenti in carica fino al 1992 – Ben Bella, Boumediène e Chadli Bendjedid – il periodo della guerra civile e i quasi vent'anni al potere di Bouteflika. Tratta in salvo dall'""orlo dell'abisso"""", l'Algeria continua a essere guidata da un sistema di potere che, pur nelle sue divisioni interne, fino a oggi ha dato prova di compattezza e di resilienza. Ma è una stabilità meno solida di quanto sembra: le difficili condizioni economiche, politiche e sociali vissute quotidianamente da milioni di algerini sono lì a dimostrare che il paese non è ancora al sicuro."" -
Storia della Svizzera. Dall'antichità a oggi, origini e sviluppo del federalismo elvetico
La Svizzera ha sovente anticipato i grandi temi ideali della storia europea proponendo modelli puntualmente disattesi dalle potenze del continente, intente a una politica di dominio. La sua storia è tra le più ignorate, nell'implicito presupposto che essa sia sempre stata accessoria rispetto a quelle degli altri paesi europei. Della Svizzera si conoscono i miti romantici, Guglielmo Tell per esempio, e si attribuisce comunemente il suo spirito di neutralità più a scelte politico-economiche opportunistiche che a una nobile e faticosa conquista. Estranea per secoli alla politica di potenza degli imperi e delle monarchie europee, la Svizzera è da un secolo e mezzo il classico punto di riferimento del federalismo. In questa nuova edizione aggiornata, Papa registra i più recenti mutamenti strutturali e quelli non meno delicati delle politiche sull'immigrazione, vero e proprio ago della bilancia in uno scenario in cui le forze populiste di destra hanno sempre maggiore rilievo. -
Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo
Premio Nobel per la letteratura 2015rnrn«Un fiume di voci che riemerge come un fenomeno carsico dalle macerie, materiali e spirituali, della storia russa recente» – Il Corriere della Serarnrn""Per me non è tanto importante che tu scriva quello che ti ho raccontato, ma che andando via ti volti a guardare la mia casetta, e non una ma due volte."""" Così si è rivolta a Svetlana Aleksievic, congedandosi da lei, una contadina bielorussa. La speranza di avere affidato il racconto della propria vita a qualcuno capace di vero ascolto non poteva essere meglio riposta. Far raccontare a donne e uomini, protagonisti, vittime e carnefici, il dramma corale delle """"piccole persone"""" coinvolte dalla Grande Utopia comunista è il cuore del lavoro letterario dell'autrice e questo libro, sullo sfondo della grande tragedia collettiva legata al crollo dell'Unione Sovietica e della tormentosa e problematica nascita di una nuova Russia, costituisce il coronamento ideale di un lavoro di trent'anni. Qui sono decine i protagonisti-narratori che raccontano cos'è stata l'epocale svolta tuttora in atto: contadini, operai, studenti, intellettuali, nonché misconosciuti eroi sovietici i quali non sanno rassegnarsi al tramonto degli ideali e a un'esistenza che esclude i deboli e gli ultimi. È uno spaccato della tramontata civiltà sovietica, quasi un'enciclopedia dei sogni dell'uomo rosso, fecondata dal dono che ha l'autrice di saper penetrare l'anima di coloro che hanno vissuto quell'epoca anche esaltante e stentano oggi ad adattarsi a un """"tempo di seconda mano""""."" -
Amore e libertà
Cosa ci spinge verso l'altro per poi, finito il primo fuoco, ripiegarci su noi stessi? Cosa ci spinge a cercare poi di nuovo un altro amore?rnrn""L'amore non è una passione, l'amore non è un'emozione. L'amore è una comprensione profonda del fatto che in qualche modo l'altro ti completa. Qualcuno ti rende un cerchio perfetto; la presenza dell'altro rinforza la tua presenza. L'amore dà la libertà di essere sé stessi, non è possessività""""rnrnIl meccanismo dell'innamoramento, svelato nella sua prepotente bellezza e fragilità, assume connotati inediti e ci obbliga a una riflessione profonda sul nostro essere parte in causa dei rapporti di coppia e sull'amare come graduale processo di fondazione di una consapevolezza nuova. Il volume raccoglie le risposte di Osho a domande dirette sui temi dell'amore, del sesso, della libertà e del matrimonio."" -
Bentornato Marx! Rinascita di un pensiero rivoluzionario
Marx è morto: questa l'ossessiva litania che sentiamo ripetere, e che forse cela in realtà un auspicio. Perché il ""morto"""" in questione è ancora in forze e non cessa di seminare il panico tra i vivi.rnrn«Forse la conoscenza delle teorie economiche di Marx avrebbe potuto permettere ai nostri economisti e politici di evitare, o perlomeno di attenuare, l'attuale crisi del capitalismo» – Bryan Rowlands, Financial TimesrnrnChi si ostina a ripetere, in nome di Dio o del Mercato, che «Marx è morto» lo fa perché assillato dal suo spettro. Il """"morto"""" in questione, infatti, continua a denunciare le contraddizioni di un mondo capovolto, fatto di alienazione, sfruttamento e mercificazione universale. Una realtà che abbiamo prodotto noi stessi, ma sembra capace di dominarci. Da queste considerazioni è bene muovere per tornare a leggere Marx e riflettere sull'attualità del suo pensiero, anche oggi che il """"socialismo reale"""" è naufragato. Il fallimento delle sue profezie, infatti, non intacca l'esattezza delle denunce formulate, e la sua critica radicale del capitalismo rappresenta ancora lo strumentario concettuale più """"forte"""" per analizzare la società esistente. In fondo, il progetto di Marx continua a essere la più seducente promessa di felicità di cui la filosofia moderna sia stata capace."" -
Goodbye Kant! Cosa resta oggi della Critica della ragion pura
A Kaliningrad gli abitanti si fanno fotografare davanti al monumento di Kant il giorno delle nozze, e questo in pratica è quasi tutto quello che resta. E in teoria? Resta una rivoluzione che ha condizionato tutta la filosofia moderna. L'ingenuo guarda il Sole che tramonta e conclude che gira intorno alla Terra; l'esperto sa che è la Terra a girare intorno al Sole; questa è la rivoluzione di Copernico. L'ingenuo guarda il mondo e crede di vedere le cose come sono in se stesse; l'esperto (il filosofo trascendentale) sa che sta vedendo le cose come appaiono a noi: è la rivoluzione di Kant. Duecento anni dopo la sua morte, questo libro ne espone la rivoluzione filosofica con la stessa ironia affettuosa riservata alla rivoluzione sovietica in ""Goodbye Lenin!"""" Non si tratta di distruggere un monumento, ma di decostruirlo, cioè - in parole povere - di togliergli un po' di ruggine, rendendo comprensibile cosa pensava Kant e dove sbagliava, per restituire all'attualità un classico della filosofia che il tempo e il successo hanno finito per imbalsamare."" -
Shogun
Partito alla volta dell'Oriente per il monopolio olandese del commercio con Cina e Giappone, John Blackthorne, comandante dell'Erasmus, si ritrova costretto da una tremenda tempesta al naufragio in un villaggio di pescatori nel Giappone feudale del XV secolo. In un mondo sconosciuto e lontano, Blackthorne deve trovare il modo di sopravvivere. Grazie al suo coraggio, che lo condurrà sulla via dei samurai, con il soprannome di Anjin (il navigatore) diventerà il fido aiutante dello Shogun e nella sua ascesa al potere conoscerà l'amore impossibile per la bella e ambigua Mariko. -
Tai-Pan
Una storia di passioni e violenze, ma anche l'epopea di un'epoca che vide l'inizio del declino del Celeste Impero e la nascita della colonia più ricca d'Oriente.«Nessuno ha mai potuto dubitare del suo dono di narratore o della sua capacità di trascinare il lettore in luoghi e tempi lontani» – The New York TimesIntorno alla metà del XIX secolo, Hong Kong è solo un porto naturale abitato da poveri pescatori. Ma Dirk Struan, capo di una delle maggiori compagnie mercantili operanti in Estremo Oriente, intuisce che quel pezzetto di terra battuta dai tifoni potrà diventare la base per l'espansione commerciale inglese in Asia. E' un uomo coraggioso, tagliato per il comando, rispettato dai cinesi che lo chiamano Tai-Pan, signore assoluto. Per realizzare il suo sogno, però, dovrà affrontare nemici senza scrupoli in una lotta implacabile. Una storia di passioni e violenze, ma anche l'epopea di un'epoca che vide l'inizio del declino del Celeste Impero e la nascita della colonia più ricca d'Oriente. -
Gai-jin
“Gai-jin” è il terzo romanzo della saga asiatica di James Clavell e ha come sfondo il Giappone della seconda metà del XIX secolo. È il 1862 e il potere dello Shogun si indebolisce sempre di più: tra le fazioni rivali si accende una lotta senza scrupoli per impadronirsi dell'Impero. A Yokohama, anche i gai-jin, gli odiati stranieri, cercano di trarre profitto dallo scompiglio per imporre il proprio Tai-Pan sulla dinastia degli shogunati. Clavell ci descrive l'epopea di un'epoca e di una civiltà raffinata, violenta e sottoposta a una rigida tradizione colta nel momento dell'inarrestabile declino. -
Gun love
Un romanzo lirico e toccante sull'America di oggi, che svela un sottomondo popolato di poesia, amore e brutalità.rnrn«Una splendida ballata omicida alla maniera di Johnny Cash o Nick Cave... Con echi di altri grandi cronisti della violenza come Cormac McCarthy. Uno di quei rari libri che il lettore vorrebbe fossero un po' più lunghi, per poter passare più tempo nel suo mondo perfettamente compiuto» – The Observerrnrn«Dà un'idea della poetica della violenza armata. Tutto è questione di vita o di morte» – New Yorker.comrnrn""Mia madre era una tazza di zucchero. Potevi prenderla in prestito quando volevi.""""rnrnPearl ha poche settimane quando Margot, la giovanissima madre, lascia con lei una famiglia ricca ma brutale per ricominciare da zero, lontano da tutto e da tutti. Insieme attraversano la Florida a bordo di una Mercury del '94 che diventerà la loro casa in un campo per roulotte. Pearl cresce sul sedile davanti, respirando tossine e spazzatura: va a scuola, ha un'amica del cuore e una routine che scandisce le sue giornate, ma conosce solo quel piccolo mondo, e quello ancora più piccolo dell'auto, una bolla che isola lei e la mamma dalla realtà. Fuori c'è la Florida più selvaggia, quella degli alligatori, dei cacciatori, di chi pur di proteggere la famiglia è disposto a qualunque cosa. La vita fra le roulotte e i loro abitanti – disperati e spostati di ogni genere, ma dotati di un ferreo codice morale – è al tempo stesso straziante e piena di tenerezza; ci si sostiene a vicenda, c'è speranza, a volte anche divertimento. Quando il campo diventa uno snodo per la vendita di armi illegali, la pace apparente che regnava su Pearl verrà irrimediabilmente spezzata, strappandola per sempre dalla madre e stravolgendo la sua vita."" -
Sotto la parete del drago
Un romanzo intenso e toccante su che cosa significa affrontare una guerra, su chi muore e chi resta, sull'amarezza della sconfitta e la speranza di un nuovo inizio.rnrn«Il cuore si placa soltanto quando siamo diventati quello che dobbiamo essere.»rnrnÈ la primavera del 1944 e la guerra sta per finire: Veit Kolbe, giovane soldato tedesco ferito sul fronte russo, trascorre la convalescenza a Mondsee, un paesino di case color caramella all'ombra della parete del Drago. Sua sorella Hilde è morta in tenera età, mentre lui è sopravvissuto ma non si è mai rassegnato alla perdita, e prova un costante senso di smarrimento perché la realtà che conosceva non è più la stessa. A Mondsee incontrerà il Brasiliano, giardiniere che sogna di tornare a Rio, e Margot, che vive con la figlia appena nata in attesa del marito di cui non sa più nulla. Tra Veit e Margot nasce una grande storia d'amore presto offuscata dai drammatici eventi che riporteranno il soldato al fronte. -
La rosa di Brod
«Anche tu gioca il gioco, amato, conserva le mie parole, ascolta me parlare. Già ne stai scrivendo, in questo momento, di parole tue!»rnrnPubblicato per la prima volta nel 1995, ora in edizione riveduta e ampliata, «La rosa di Brod» racconta di Gasvar, scrittore che decide di isolarsi per portare a termine la sua opera lasciando a casa la moglie, che gli ha affidato cinque lettere: una per ogni settimana di assenza, da leggere in rigoroso ordine. C'è un romanzo nel romanzo, dunque: qui la storia dell'autore che cerca ispirazione nell'arco di colline che lo circonda, là la storia dell'amore che lo unisce a Milena. Due storie che s'intrecciano e si confondono, profumate e spinose come il roseto di Prete Brod, che contiene solo corolle gialle o bianche: finché non ne spunta una, una sola, rossa come il peccato, germe di demonio. Il passo di una storia antichissima e una gran sorpresa finale per un gioiello di inventiva e di stile. -
Autoritratto entro uno specchio convesso. Testo inglese a fronte
La raccolta più incisiva del più importante poeta americano degli ultimi cinquant'anni.rnrn«Nessuno scrive come Ashbery» – Paul Austerrnrn«Nessuno che scriva poesia in lingua inglese sopravvivrà meglio di Ashbery al severo giudizio del tempo» – Harold BloomrnrnIl segreto è troppo ovvio. / La pena che ci suscita brucia, / fa sgorgare lacrime ardenti: / che l'anima non è un'anima, / non ha segreti, è piccola, e colma / il proprio vuoto alla perfezione: / la sua stanza, il nostro istante d'attenzione.rnrnPrimo poeta americano a vedere da vivo la propria opera raccolta e pubblicata dalla Library of America, John Ashbery è stato il riconosciuto maestro della generazione che ha esordito intorno agli anni settanta. Nel 1975 con «Autoritratto entro uno specchio convesso» ha ottenuto i tre più prestigiosi premi poetici degli Stati Uniti, presentando al pubblico un canzoniere complesso ed entusiasmante, evocativo, spesso onirico, ricco di riferimenti enciclopedici e reinvenzioni continue. La raccolta più incisiva del più importante poeta americano degli ultimi cinquant'anni viene qui presentata nella traduzione di Damiano Abeni.