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Il sempione strizza l'occhio al Frejus
«Ho scritto il Sempione, che io considero più buono di Conversazione e il mio libro migliore.»rnrnNella nostra famiglia siamo una casa piena di gente, e l'unica persona, tra tutti, che lavori e guadagni qualcosa è mio fratello Euclide.rnrnSecondo dopoguerra, periferia di Milano, in una casa «col bosco di Lambrate di fronte alla cucina» un figlio racconta i propri familiari: una madre dura che serve in tavola quasi solo la cicoria selvatica che riesce a raccogliere, un marito volenteroso e remissivo, i numerosi fratelli affamati e soprattutto l'ingombrante e muta presenza del nonno, uomo vecchissimo dall'appetito formidabile e dal passato mitico. È lui infatti che ha contribuito a edificare il mondo di oggi lavorando come muratore alla costruzione di alcune tra le più importanti opere italiane: i trafori del Sempione e del Frejus, ma forse anche il Duomo, il Colosseo e le Piramidi. In un susseguirsi di riflessioni, ricordi, litigi, discussioni, Vittorini compone un ritratto familiare a metà tra cronaca neorealista e metafora poetica, in un romanzo singolare, fiabesco ed enigmatico, dove all'archetipo di un mondo originario incarnato dal nonno-elefante fa da contrappunto la crudezza della modernità con i suoi egoismi. -
Northanger Abbey
“Nessuno che avesse veduto Catherine Morland negli annirndella sua infanzia avrebbe supposto che fosse nata per divenire un’eroina.” Comincia così, scherzando apertamente col romanzo sentimentale, la prima operarndi Jane Austen, pubblicata postuma nel 1818. La protagonista, pronta all’amore e incline all’autosuggestione, si invaghisce di un bravo giovane afflitto dal peso di un padre calcolatore, che credendola un’ereditiera la invita nella loro dimora, pronto a favorire il legame.rnE qui la Austen si prende giocornanche del romanzo gotico alla moda, accendendo in Catherine un gustornper il brivido facile che si nutrerndi equivoci. Bath, i balli, le lacrime, borghesi speranze e illusioni giovanili: una danza garbata di ragioni e sentimenti in cui assieme all’amore trionfa il buonsenso. -
Spigola o agnello
Atmosfere nerissime e un finale mozzafiato per un esordio che diverte e conquista con il suo stile leggero e tagliente.rnrn""E invece niente, cresciuto nella bambagia con in petto il cuore della spigola messo lì perché i cuori d'agnello quella volta erano finiti.""""rnrnUna figura bislacca si muove tra le barene. Un matto, sembrerebbe, con un costume da matto: muta da sub, stivali e guanti per tastare il fondo coperto di limo. Perché qualcosa dice che lì bisogna cercare. O meglio, qualcuno. Dopo anni trascorsi nella speranza di un posto fisso all'università, Felice deve fare i conti con il mondo reale, quello in cui c'è sempre qualcuno che passa avanti e niente è facile, a meno di non scendere a compromessi o ricorrere alla violenza: a meno di non essere Carmine. E quando Felice scopre un forziere pieno di monete antiche sul fondo della laguna, il patrimonio di uno stampatore appestato che è finito sepolto in acqua per non contaminare i vivi, Carmine lo aiuta nel solo modo che conosce: convincendolo a non segnalare la scoperta alle autorità, ma a fare soldi dai soldi. Il come è del tutto secondario: pazienza se bisogna andare contro la legge e mescolarsi con la piccola criminalità. Il gioco vale la candela. Sicuro? E chi è Carmine? Da dove viene, dove vive, perché è così affezionato a Felice da non lasciarlo mai?"" -
Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde
“Non è forse questa la maledizione del genere umano: che, aggrovigliati in un incongruo legame, due esseri agli antipodi siano costretti a combattersi in eterno nel grembo straziato di una medesima coscienza?”rnrnIn una Londra nebbiosa di fine ottocento Robert Louis Stevenson ambienta il suo romanzo più complesso e affascinante, frutto di una fantasia tenebrosa: la storia del rispettabile dottor Jekyll, che sperimenta su di sé una pozione capace di mutarlo nel malvagio Edward Hyde. L’ossessione per gli esperimenti e l’ambiguo potere della scienza, gli sdoppiamenti di personalità e i rischi della repressione fanno di questo romanzo scritto nel 1886 una riflessione sulla natura umana che seduce anche i lettori di oggi. -
Videostoria. L'Italia e la tv 1975-2015
Mentre tutti ne parlano, dicendone bene e più spesso male, è diffusa una speciale ignoranza – o forse una colpevole rimozione – sugli ultimi quarant'anni della televisione italiana. Uno strumento indispensabile per chiunque desideri comprendere un presente in continua, rapida trasformazione.rnrn""Televisione e cinema sono oggi strettamente intrecciati: per linguaggi, competenze, professioni. La grande differenza, ormai, è tra la tv generalista e quella on demand. Tanto nazionalpopolare la prima, quanto aperta al mondo e alle nuove tecnologie la seconda. La sfida dell'Italia nei prossimi anni sarà colmare questo gap.""""rnrnDal periodo dell'affermazione delle reti commerciali alla confusa contaminazione con la politica e alla coabitazione Rai – Fininvest/Mediaset fino l'arrivo della pay-per-view, del digitale e dei grandi player globali Netflix, Amazon, Apple. Questo volume – la sintesi più completa e aggiornata sull'argomento – affronta il periodo più controverso della tv nel nostro Paese, offrendo al lettore una nitida interpretazione dei fatti e un bilancio sulla presenza della televisione in Italia nei suoi dati strutturali, ma anche attraverso le trasmissioni che ci ha offerto e il rapporto con il costume e con il carattere degli italiani, la storia delle sue istituzioni, l'evoluzione di programmi e linguaggi e il passaggio dal pubblico di massa a un complesso sistema di gusti e preferenze fortemente caratterizzati."" -
Vita oscura e luminosa di Dino Campana, poeta
L'autore di Canti orfici raccontato tra tormenti e grande ricerca della verità.rnrn«Ogni fenomeno è per sé sereno» – dai Canti Orfici, ""L'Incontro di Regolo""""rnrnLa parabola tormentata di Dino Campana, le luci e le ombre della vita breve e intensa di un aedo speciale raccontata con una scrittura rigorosa che non vuole rinunciare alla poesia della narrazione. Dino Campana si muove tra incomprensioni familiari, rapporti difficili con l'ambiente circostante, antagonismi veri e propri con la società letteraria del tempo e le autorità di pubblica sicurezza. Intanto, mentre viaggia in continuazione, sperimentando ogni sorta di mestieri, cerca il senso del mondo e di se stesso nella poesia: quella che legge, a cominciare dall'amatissimo Walt Whitman, e quella che scrive, affidando la giustificazione della propria vita alle potenti visioni e alla straordinaria musicalità dei Canti Orfici. Gianni Turchetta ci porta per mano alla scoperta di una figura-chiave per capire la poesia italiana del Novecento, e di un uomo di sensibilità profonda e ondivaga, che lo ha portato, tra peregrinazioni fuori e dentro di sé, alla solitudine e alla pazzia, ma soprattutto a lasciarci un capolavoro che non smette di parlarci e di emozionarci."" -
Le isole dei pini
Con una miscela di caustico umorismo e lampi lirici delicati come acquerelli, Le isole dei pini è un racconto commovente sulle trasformazioni che cerchiamo e quelle che inattese affrontiamo lungo il cammino della nostra vita.rnrn«Quelli che andavano in viaggio a Matsushima erano spiriti bizzarri, sognatori, eccentrici. Erano estremisti, asceti, pazzi per un certo tipo di bellezza, la bellezza fugace dei fiori, la bellezza ambigua del chiaro di luna, la bellezza vaga di un paesaggio appartato.»rnrnGilbert Silvester è stato tradito: in sogno da sua moglie e nella realtà da un mondo accademico che lo ha relegato a studiare l'influenza delle rappresentazioni della barba nel cinema. Sogno o realtà non importa: Gilbert decide di averne abbastanza e si imbarca sul primo volo intercontinentale disponibile. Destinazione Tokyo. Dall'altra parte del mondo, con l'improbabile compagnia di un aspirante suicida e il poeta Basho come guida, l'uomo inizia un viaggio in un paese lontanissimo da tutto ciò che conosce, un viaggio che gli restituirà non solo la bellezza dei paesaggi ma anche lo splendore dell'esistenza nella sua forma più essenziale. -
Al riparo
«Sto per raccontarti una storia che non è una storia perché è vera.»rn«Una scrittura piena di incanto e di sorprese» – La LetturarnUna donna divisa tra l'amore per il marito e l'amore per un lupo, un barbablù dei giorni nostri e le sue mogli, un pescatore più a suo agio nelle profondità di un loch che sulla terraferma, animali che fuggono dal circo in una notte buia e tempestosa. Tra le pagine di «Al riparo» le favole tornano alla loro origine per traslitterare la realtà e renderla un esempio universale, e due mamme raccontano le storie che hanno vissuto in prima persona o che a loro volta hanno ascoltato per preparare chi verrà dopo di loro a stare nel mondo, alla bellezza come alla sofferenza della vita, all'infinita varietà di persone che incontrerà, in uno stile unico e immaginifico. -
La trasparenza del tempo. Una nuova indagine di Mario Conde
Un romanzo ricco di voci, un'indagine che arriva ai fatti passando attraverso i presentimenti, un intreccio di vite «squallide e commoventi» come le storie che Mario Conde avrebbe sempre voluto scrivere e che Leonardo Padura sempre ci offre.rn«In La trasparenza del tempo c'è un Conde sempre più disincantato, sempre più impegnato nella sfida per sopravvivere in un Paese alla deriva, che indaga sul furto della preziosa statuetta di una Vergine nera e sui delitti che ne conseguono, su richiesta di un vecchio conoscente diventato facoltoso mercante d'arte» - Bruno Arpaia, Il VenerdìrnL'acqua circonda Cuba, la protegge e la aliena, è un dono per chi ama le passeggiate al tramonto lungo il Malecón e una dannazione per chi vorrebbe fuggire altrove in cerca di miglior fortuna. Mario Conde fa parte del primo tipo di persone: legato alla sua isola, ai suoi amici, alle bottiglie di rum condivise nelle serate afose e alla bellezza fatiscente dell'Avana. Da anni è un semplice cittadino, ma il tempo trascorso in polizia ha lasciato un segno ed è per questo che viene contattato da un vecchio compagno di scuola, Bobby Roque: derubato di tutto dalla sua ultima fiamma, uno dei tanti giovani disperati che vuole guadagnare quanto basta per attraversare il burrascoso mare che li separa dalla Florida, l'uomo chiede a Conde di aiutarlo a recuperare l'unico oggetto a cui tiene, un cimelio di famiglia, una statua della Vergine di Regla. Inizia così un'indagine nello spazio di una Cuba per niente turistica, che nella miseria continua a vibrare di musica e colori, e nel tempo, fluido come l'acqua, che scorre a ritroso seguendo i passi della preziosa reliquia arrivata sull'isola tropicale dal lontanissimo Vecchio mondo. -
L.A. Woman
Ancora una volta Eve Babitz dona ai suoi personaggi una parte di sé in un racconto irresistibile che si snoda tra viali costeggiati di palme, tramonti rosa, eccessi festanti e i taquitos migliori del mondo.rn«Eve Babitz sta alla narrativa come Chet Baker sta al jazz» - Vanity Fair«Amica di artisti, protagonista senza veli di una celebre partita a scacchi con Duchamp. E poi fotografa e groupie di rockstar. L'icona losangelina Eve Babitz si racconta» - Mariarosa Mancuso, Robinsonrn«Per quanto crudele possa essere la realtà, nei romanzi di Eve Babitz si trova ancora l'atmosfera magica di Hollywood, quella forza magnetica che attira sulla West Coast gente piena di speranza, pronta a realizzare i propri sogni» - Los Angeles Review of BookrnScegliere un uomo è come scegliere un aggettivo. Mi fanno tutti sentire modificata. Meglio essere una macchina, una normale, non una macchina blu e nemmeno una macchina grossa, che passare il resto della mia vita prigioniera di un aggettivoSophie ha poco più di vent’anni, stravede per Jim Morrison e vive nella seducente Los Angeles anni sessanta. Lola invece arriva dalla Germania e ha scelto di trasferirsi a Hollywood perché, al contrario dell’irrequieta L.A., è un luogo fuori dal tempo. Due donne che abbagliano, l’una con la sua promettente giovinezza, l’altra con una nebbia di nostalgia. Con quel loro stile sfavillante e un po’ decadente entrambe incarnano la quintessenza della donna losangelina. Sophie finirà per disegnare le copertine dei dischi, da brava groupie che arde per i suoi idoli, e per un breve periodo si separerà dalla sua amata L.A. per andare a Parigi, e poi nella Roma di Cinecittà. Nemmeno l’incanto dell’Europa e gli uomini più seducenti riusciranno a distoglierla da L.A., il magnete da cui è fatalmente attratta. -
Tutti gli appuntamenti mancati. Un ritratto immaginario di Amelia Rosselli
Vincitore del Premio Fiesole Narrativa Under 40 2021Candidato al Premio POP – Premio Opera Prima 2021Sono tornata perché conosco qualcosa solo quando lo perdo, nel momento esatto in cui arrivo in ritardo e manco l'appuntamento.rnrn«L'esordio in narrativa di Alice Zanotti è un ritratto visionario della poetessa Rosselli e della sua storia difficile e tormentata» - Paolo Mauri, RobinsonrnÈ figlia di Carlo e nipote di Nello Rosselli, grandi antifascisti uccisi nel 1937. Cresce tra la Francia, l’Inghilterra, gli Stati Uniti e l’Italia. Studia composizione ed etnomusicologia, suona il violino e il pianoforte, parla tre lingue. È in contatto con i massimi intellettuali italiani del suo tempo eppure vive sempre in un altrove intimo e letterario, fatto di profonda sofferenza psichica e al tempo stesso di straordinaria sperimentazione linguistica. È Amelia Rosselli, e su di lei molto è stato scritto. Questo però non è un libro su di lei, ma attraverso di lei. È la testimonianza di un incontro, quello tra una ragazza di oggi e la sua opera, e di uno dei modi possibili di leggere la poesia: entrando in risonanza con il suo dettato, cercando per questo tramite di dare voce alle lacune e agli strappi presenti nella vita reale. In queste pagine Alice Zanotti racconta Amelia Rosselli non con il metro del biografo ma con la partecipazione di una giovane innamorata, che illumina dettagli minimi e liberamente immagina ciò che la storia non dice. La lacerante relazione con i genitori, le molte lingue ascoltate e parlate, le case, i libri, gli appuntamenti mancati: tutto si scompone e si ricompone come in una risacca che a ogni pagina rende viva la memoria di una donna dall’esistenza dolorosa e dalla voce inimitabile. -
Tutti i racconti
Una raccolta ragionata, frutto di una grande opera di recupero, che mostra tutta l'intelligenza, la maestria e l'umorismo dell'uomo e dello scrittore che con la sua prosa ha segnato la letteratura americana del XX secolo.rnrn«La prosa è limpida e il passo sempre celere, e la soddisfazione che si prova davanti a un po' di chiarezza morale, a un po' d'ordine lineare portato nella complessità di questo mondo, non potranno mai essere abbastanza lodati» – Dave EggersrnrnOrganizzati da Jerome Klinkowitz e Dan Wakefield per temi – ""Guerra"""", """"Donne"""", """"Scienza"""", """"Amore"""", """"Etica del lavoro contro fama e fortuna"""", """"Comportamento umano"""", """"Il direttore della banda"""" e """"Il futuro"""" – questi novantotto racconti sono stati scritti tra il 1941 e il 2007, e includono lavori pubblicati su giornali e riviste e poi raccolti in diversi volumi, cinque inediti e una manciata di testi apparsi finora solo in rete. Durante la sua vita Kurt Vonnegut ha pubblicato meno della metà dei racconti che ha scritto, ma seguì il consiglio il suo agente dopo un rifiuto nel 1958: tenerli da parte """"per la raccolta delle tue opere che si pubblicheranno il giorno in cui sarai diventato famoso. Anche se per arrivare a quel giorno forse ci vorrà un po' di tempo."""""" -
La biblioteca del ghiaccio. Letture dal freddo
Scavando sotto i ghiacci, gli scienziati viaggiano indietro nel tempo e in luoghi al di là della memoria umana. Il ghiaccio polare è l'archivio primordiale, un racconto compresso di tutte le epoche.rnrn«Il viaggio narrativo del libro si muove in lungo e in largo, creando associazioni che, in un libro più ortodosso e meno ispirato, non si troverebbero sulla stessa pagina: la grammatica Inuit accanto alle discussioni agli albori della scienza moderna; la chimica del ghiaccio ad alta pressione insieme alla storia del Curling scozzese; l'ossessione di Campbell per il ghiaccio ha una rinfrescante mancanza di romanticismo» – The Guardianrn«Un libro di memorie sulla sua avventura alla ricerca del ghiaccio che scompare dal mondo. Pagine che trasportano il lettore lungo tortuose piste ghiacciate di geografie cristallizzate, miti lontani e storie di esplorazioni congelate, ostrando l'impatto del ghiaccio sulle nostre vite in un momento in cui esso stesso è minacciato dai cambiamenti climatici» - Laura Zangarini, La LetturarnrnDal museo più a nord del mondo – a Upernavik in Groenlandia – al Gabinetto Disegni e Stampe del British Museum, passando per le case del ghiaccio di Calcutta e le collezioni del Museo Archeologico dell'Alto Adige, Nancy Campbell viaggia attraverso le remote comunità artiche e gli archivi di tutta Europa per esplorare il ghiaccio in tutti i suoi aspetti. Esamina il suo impatto sulle nostre vite, sull'ambiente e sul paesaggio, la sua composizione, il suo significato per la scienza e per l'arte, il suo ruolo nel preservare la nostra storia, in un momento in cui l'esistenza stessa del ghiaccio è minacciata dal cambiamento climatico. Un'avventura personalissima nel mondo del ghiaccio alla scoperta dei suoi misteri, del suo linguaggio e delle risposte che è in grado di offrirci prima di sparire. -
Resteranno i canti
Fedeli ai paesaggi, seguendo la strada di una poesia semplice, diretta, non levigata, questi versi sono una serena obiezione al disincanto e alla noia.rnrnPer Franco Arminio l'organo della vista sono le parole, molto prima degli occhi. Le parole sanno posarsi su dettagli che fino a un minuto prima erano invisibili, illuminandoli. Nascono nel silenzio, ma ridanno voce ai paesi spopolati. Sanno di essere fragili, ma non temono il ''lupo nascosto dietro lo sterno''.rn In una perenne oscillazione tra uno scrivere che cerca la vertigine e uno scrivere che dà gloria all'ordinario, Arminio si muove senza tregua tra i due poli della sua poesia: l'amore e la Terra, il corpo e l'Italia, la morte e lo stupore. Si tratta di festeggiare quello che c'è e di cercare quello che non c'è.rn Fedeli ai paesaggi, seguendo la strada di una poesia semplice, diretta, non levigata, questi versi sono una serena obiezione al disincanto e alla noia. La politica, l'economia, le cosiddette scienze umane, sono gomme lisce nella neve. Solo la poesia ha le catene. -
Esequie
"Guardi dentro una finestra e Dio solo sa cosa troverai""""rnrn«Un narratore con un acuto spirito d'osservazione e senso dell'umorismo» – Thomas Pynchonrnrn«Knipfel sa come attrarre il lettore nella sua orbita. La sua scrittura è magnetica» – The New York TimesrnrnNella Contea di Kausheenah, Wisconsin, i delitti più efferati commessi di solito sono l'ubriachezza molesta e il superamento dei limiti di velocità. Quando lo sceriffo Koznowski si trova di fronte a un duplice omicidio nell'impresa di pompe funebri Unterhumm non possono che iniziare i mal di pancia. Letteralmente. A prendere in mano la situazione è la sua vice, Deliah Vandenberg, l'unica della squadra ad avere un'idea di cosa siano una scena del crimine e un'indagine scientifica. Sì, perché Klaus Unterhumm è più di quel che sembra: arrivato dall'Europa e completamente dedito al suo lavoro, ha fatto della morte la sua vita, senza mai integrarsi nella comunità. Era solo un uomo che amava la solitudine o qualcosa di oscuro, violento, l'ha raggiunto dal passato?" -
L'italiano più famoso del mondo. Vita e avventure di Giovanni Battista Belzoni
Il racconto della vita incredibilmente avventurosa di uno dei più affascinanti protagonisti dell'archeologia moderna.rnrnPuò sorprendere che il ""Times"""" definisse Giovanni Battista Belzoni «l'italiano più famoso del mondo»; ma lo era, e se non nel mondo, in Inghilterra. Catapultato senza quasi saperlo o volerlo nel mondo dell'egittologia, dello spionaggio internazionale, della politica post-napoleonica, Belzoni era un gigante – altissimo, lo descrive Charles Dickens –, un genio dell'inventiva che si esprimeva nei molti campi dove lo portò il suo gusto per l'esplorazione. Gigante anche in quello che riuscì a fare e a ottenere: l'enorme testa di Ramses II (oggi al British Museum) è tra i molti reperti che Belzoni fece arrivare fino a Londra. Fu tra i primi europei a spingersi fino in Nubia; tra il 1816 e il 1819 scoprì una decina di tombe nella Valle dei Re, tra cui la magnifica Tomba di Sethi I, spogliò i grandiosi templi di Abu Simbel dalla sabbia che li ricopriva e scoprì gli ingressi fino ad allora sconosciuti alla piramide di Chefren e allo stesso tempio di Abu Simbel. Questo è il racconto della vita incredibilmente avventurosa di uno dei più affascinanti protagonisti dell'archeologia moderna. Morì solo e povero, abbandonato da chi lo aveva usato e sostenuto."" -
Orgoglio e pregiudizio
Quando Elizabeth Bennet conosce Mr Darcy, scapolo ricco e in etàrnda matrimonio, lo trova arroganterne presuntuoso. Ma questa è solornla prima impressione per la giovane brillante e libera che a differenza delle sorelle ha un sogno molto preciso: sposarsi per amore e nonrnper calcolo. Il capolavoro di Jane Austen pubblicato nel 1813rnnon smette di essere letto, amatorne adattato per il piccolo e il grande schermo. Le vicende delle cinque figlie di Mrs Bennet ci riportano nella campagna inglese del Derbyshire e nella Londra di fine settecento, ma i fraintendimentirntra i personaggi mostrano conrnuna lucidità senza tempo le logiche illogiche dell’amore. -
Il ritratto di Dorian Gray
“Ognuno vede il proprio peccato in Dorian Gray” afferma Oscar Wilde.rnLa sua opera più nota è diventatarnil manifesto del decadentismorne dell’estetismo, ma è soprattuttornuno dei romanzi più raffinatirne impetuosi mai scritti. Gli atelierrndi pittori, il teatro, le cene della nobiltà londinese, la ricercarndel piacere portata alle estreme conseguenze: questi gli ingredientirndi una storia intramontabile.rnDorian Gray, ossessionato dalla paura di perdere la bellezza, l’unica risorsa per cui valga la pena di vivere, ottiene grazie a un sortilegio chernil tempo non segni il suo corpornma soltanto il suo ritratto. Cosìrnpuò abbandonarsi agli eccessi mantenendo intatta la giovinezzarne la perfezione del suo viso.rnMa che ne è dell’anima? -
I dublinesi
Questa raccolta di quindici racconti pubblicata nel 1914 è uno sguardo poliedrico sulla vita dell’uomo attraverso le tappe principali: l’infanzia, l’adolescenza, la maturità, la vecchiaia, la morte. Dublinornè più che semplice cornicerne ambientazione per i fatti raccontati: le sue birrerie fumose, i quartieri malfamati e il vento freddo che spazza le strade sono protagonistirnalla pari dei bizzarri abitanti a cuirnla penna di James Joyce dà voce.rnLe storie raccontate dall’autore venticinquenne sono una provarndi scrittura realistica superba:rnuna potente esplorazione di miserie, paure, fughe e paralisi di gente comune e per nulla eroica che diventa una celebrazione della vita nelle sue molteplici forme. -
Cime tempestose
Nella brughiera dello Yorkshirerni contrasti tra gli abitantirndi un’agiata dimora a fondo vallerne quelli di una fattoria su un collernsi abbattono con forza distruttivarnsulle vite di Heathcliff e di Catherine.rnGelosie, desideri di vendettarne passioni raccontati con abilitàrne realismo. Capolavoro della letteratura inglese, pubblicatornnel 1847, e unico romanzorndi Emily Brontë, Cime tempestosernè un viaggio nei meandri di una tumultuosa, distruttiva passionernimpossibile. Una vicenda corale che unisce tratti romantici e toni gotici: una tappa irrinunciabile nella formazione letteraria e sentimentale di chiunque.