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La cavalleria medievale
In origine un corpo d'elite costituito da combattenti a cavallo, la cavalleria ha finito per essere progressivamente identificata con la nobiltà: nobiltà di sangue e nobiltà di spirito. Il libro traccia la storia della cavalleria nelle sue diverse identità, illustrando aspetti come l'investitura, le armi, i metodi di combattimento, i tornei e le giostre. Fa luce poi sul rapporto della cavalleria con la nobiltà e la chiesa, sullo sviluppo dell'ideologia amorosa cavalleresca e sulla letteratura di argomento cavalleresco, fiorente nel Medioevo e dopo. -
La Sicilia musulmana
L'unicità soprattutto geografica della Sicilia molto ci fa capire degli eventi che condussero all'occupazione islamica dell'isola. Per due secoli, infatti, dal nono all'undicesimo, essa fu retta dai musulmani, che l'avevano strappata all'impero bizantino. Un lungo dominio destinato a finire con la conquista da parte dei normanni. Una presenza cruciale, che ha lasciato tracce incancellabili sul piano storico, archeologico, architettonico, culturale. -
Storia di Clelia Farnese. Amori, potere, violenza nella Roma della Controriforma
Figlia naturale del cardinale Alessandro Farnese, Clelia (1557-1613) sposa nel 1571 Giovan Giorgio Cesarini, gonfaloniere del Popolo romano. Sullo sfondo di una Roma festaiola quanto violenta, cinica e spregiudicata, la bellissima Clelia si muove tra un marito che la tradisce e un padre deciso a servirsi di lei per le sue aspirazioni alla tiara. Riuscirà a piegare questa figlia caparbia e indomita solo facendola sequestrare e rinchiudere nella Rocca di Ronciglione. Costretta a sposare in seconde nozze il marchese di Sassuolo, nel 1587 Clelia verrà ""esiliata"""" nel feudo padano, da dove farà ritorno a Roma solo dopo l'assassinio del marito (1599). La storia di una donna ribelle e affascinante, un eloquente ritratto della corte papale e dell'aristocrazia romana negli anni della Controriforma."" -
Perché il Sud è rimasto indietro
Pil pro capite, condizioni di vita, diritti sociali, libertà civili dicono che il Mezzogiorno rimane arretrato rispetto all'Italia e all'Europa. Varie le spiegazioni, che vanno da una presunta «diversità genetica» dei meridionali alla sfavorevole collocazione geografica. Secondo l'autore, sono state le classi dirigenti meridionali a ritardare lo sviluppo, dirottando le risorse verso la rendita più che verso gli usi produttivi. Per cominciare a colmare il divario, al Sud occorre dunque modificare la società, spezzando le catene socio-istituzionali che la condannano all'arretratezza. -
Linguaggio e problemi della conoscenza
Il libro discute quattro quesiti fondamentali: che cosa sappiamo realmente quando siamo in grado di parlare e comprendere una lingua? Come viene acquisita questa conoscenza? Come la usiamo? Quali sono i meccanismi fisici coinvolti nella rappresentazione, acquisizione e uso di questa conoscenza? Per Chomsky l'analisi del linguaggio solleva questioni sulla natura umana che interpellano tanto le scienze naturali quanto la riflessione filosofica. -
Economia globale e diritto internazionale
Come diritto che regola la comunità universale anziché singole comunità statali, il diritto internazionale ha assunto un'importanza crescente nell'epoca della globalizzazione. Il manuale fornisce un quadro sintetico della compenetrazione nell'economia globale del diritto internazionale e di valori ""non mercificabili"""", come i diritti umani e l'ambiente, articolandosi """"per mercati"""" (dei beni, dei servizi, del lavoro) e """"per settori"""" economici (proprietà intellettuale, concorrenza, finanza, sviluppo, imposizione fiscale), ancorando le norme giuridiche alla specificità di ogni singolo mercato o settore."" -
Manuale di psicologia generale
Il manuale offre una introduzione completa e aggiornata allo studio delle conoscenze psicologiche di base. Per ogni area tematica vengono trattati i risultati empirici più rilevanti, i modelli teorici e i problemi aperti. Una scelta di esempi illustrativi permette di cogliere i punti essenziali delle varie sottodiscipline che compongono la psicologia generale. Particolare attenzione è dedicata alle nuove prospettive teoriche, come la psicologia evoluzionistica, i modelli bayesiani e la embodied cognition. -
La giustizia e le ingiustizie
Le teorie della giustizia sembrano costruite per mondi ideali e ipotetici, mentre nel mondo reale, nella storia, vittime di ingiustizie terribili sono esseri in carne ed ossa. Che fare davanti alle ingiustizie? Le possibili risposte sono fallaci: la vendetta, reagendo al male con il male, non fa che aumentare il male complessivo; il diritto penale punisce ma non ripara. Tutte le risposte in realtà sono fallaci perché arrivano sempre ex post, quando il male è fatto. La via d'uscita, secondo l'autore, sta in una scelta morale consapevole: riconoscere l'Altro come soggetto degno di rispetto è la condizione minima che impedisce di considerarlo un non-umano, qualcosa di cui si può disporre a piacere. Solo riconoscendo l'Altro si può pensare che ucciderlo non sia né normale né banale. -
Storie di uomini e di fiumi. Lungo le rive del Fiume Azzurro cercando la Cina di ieri e di oggi
Oltre la Cina filosofica. Oltre la Cina ""ormai è solo una corsa ad arricchirsi"""". Insomma, oltre i mille luoghi comuni sulla Cina. Dopo più di vent'anni di studio della documentazione del PCC e del linguaggio dei leader politici cinesi, in queste pagine Stefano Cammelli mette in evidenza importanti continuità nella tradizione politica e culturale cinese: nonostante le ruspe, i successi, il denaro e l'inquinamento, nella Cina di oggi l'arte di amministrare il potere e dialogare con la popolazione è ancora una grande scienza letteraria, maneggiata con sapienza e nel rispetto di una tradizione millenaria. Conoscitore attento della Cina contemporanea e del dibattito politico interno al partito, Cammelli ribalta la convinzione diffusa di una modernità senza passato. Perché se le quotazioni delle società cambiano in borsa anche ogni giorno, le aspirazioni degli uomini restano invece ferme e solide come montagne. È a questo mondo di ideali e di storia che il partito e il governo cinese si rivolgono, dimostrando una padronanza di linguaggio e una conoscenza della tradizione che spiega perché, nelle epoche trascorse, si dicesse che il governo cinese era composto da """"letterati"""". In un periodo di letture economicistiche della Cina, questo volume ribalta completamente l'approccio contemporaneo e scopre i molti filoni letterari di una grande cultura e di una tradizione millenaria: il segreto della forza della Cina, della sua coesione interna, della sua capacità di farsi ammirare nel mondo."" -
Nascere. Il parto dalla tarda antichità all'età moderna
Il parto non è soltanto un atto biologico immutabile, ma anche un fenomeno storicizzabile, declinato in molteplici significati simbolici, vissuto e rappresentato in modi diversi attraverso i secoli e i luoghi. Evento di grande drammaticità fino a un passato recente, poiché anche nelle realtà economicamente più avanzate non di rado la nascita coincideva con la morte, è un fenomeno il cui studio coinvolge esperti afferenti a diversi ambiti di interesse, quali l'antropologia, la sociologia, la medicina e la storia della medicina, la religione e la politica. Il tema è trattato in questo volume in una diacronia compresa fra il tardoantico e l'età moderna, secondo diversi approcci metodologici che propongono l'interpretazione di fonti documentarie, iconografiche, letterarie, ma anche scientifiche, nel tentativo di svelare aspetti ancora poco noti, o del tutto inediti, sulle rappresentazioni del momento della nascita. -
Mamme e papà. Gli esami non finiscono mai
Che cosa definisce l'essere ""buoni genitori"""" in un mondo diventato sempre più incerto nelle sue regole e confini? Ed è proprio vero che solo il rapporto di coppia fondato su una chiara distinzione di genere garantisce il benessere dei figli? Intorno a questi temi si assiste a un accavallarsi spesso cacofonico a vagamente colpevolizzante di nostalgie del buon tempo antico, evocazioni di un ritorno alla natura e furori tecnologici. Il libro guarda al mestiere di genitore e alle sue sfide attuali partendo dall'esperienza concreta di madri e padri, smontando stereotipi e ricette troppo facili e riflettendo sui dilemmi posti dalle nuove tecnologie riproduttive."" -
Selfie. Narcisismo e identità
Papa Francesco in posa con i fedeli davanti a uno smartphone, Obama ripreso con in mano un selfie stick, ragazzi che si fotografano per strada: la quotidianità ci vede sempre più spesso testimoni di situazioni in cui qualcuno si scatta un selfie. È stato stimato che, già nel 2014, venissero condivisi online oltre 90 milioni di selfie al giorno, ovvero 34 miliardi in un anno, praticamente 5 selfie per ogni abitante della terra. Ma perché ci facciamo un selfie? Che cosa significa dal punto di vista psicologico e sociale questo comportamento? È solo un atto autoreferenziale? -
Il rischio di fidarsi
La fiducia è in primo luogo un legame originario: solo perché abbiamo ricevuto amore e sicurezza ne diveniamo capaci. La sperimentiamo quotidianamente nei legami parentali, amicali, sociali, come pure nelle istituzioni, che rendono possibili patti di lealtà anche fra persone estranee. E infine si ha fiducia quando la si ha - in una potenza altra, Dio, a cui ci si affida in ragione d'una promessa di salvezza. Di fronte a un'impossibile autosufficienza, fidarsi, anzitutto come atto di generosità, è un rischio che dobbiamo correre. -
L' imbecillità è una cosa seria
A lungo l'umanità si è considerata perfetta, attribuendo le proprie eventuali défaillances all'alienazione portata dalla tecnica o all'azione di entità arcane e malvage come il Capitale e l'Europa. Ma sarebbe bastato un esame di coscienza per capire che il problema era un altro: l'imbecillità, dentro e fuori di noi. L'imbecillità è una cosa seria, a cui sinora non si è dato che uno sguardo distratto, come fosse una cosa per pochi e, soprattutto, per altri. Non è così, e, appena ce ne accorgiamo, i conti tornano, nell'economia, nella società e nella storia. Parte da qui l'irresistibile riflessione del filosofo su questa imbarazzante caratteristica dell'umano. Ce n'è per chiunque: per i titani del pensiero, per i giganti indiscussi della letteratura, per i protagonisti della storia universale. L'umano, insomma, è essenzialmente (e non accidentalmente) un imbecille. Ed è di qui, solo di qui, dal sentirci tutti lambiti dalla grande ala dell'imbecillità, che ha origine il progresso, la lunga avanzata dell'umanità verso il bene - ossia, la sua fuga senza fine dall'imbecillità. -
I migliori oggetti della nostra vita
Nel Ventesimo secolo, e specialmente negli ultimi decenni, la vita delle persone è cambiata come mai in precedenza; valori, comportamenti, stili di vita, oggetti che ci accompagnavano da secoli sono andati in soffitta. Una rivoluzione. Abbiamo gli antibiotici che ci guariscono, l'acqua corrente e il riscaldamento, il frigidaire e il minipimer. Abbiamo il treno, la bicicletta, scooter, l'automobile per viaggiare e far vacanza; il cinema, la radio e la televisione. Abbiamo imparato a leggere e scrivere; a lavarci e a portare le mutande; a uscire con la morosa senza metterla incinta; a infilare soldino nel juke box e a ""downlodare"""" le hit preferite per le playlist del nostro iPhone; a far la spesa al supermercato; a stare connessi al telefono e al computer, a girare il mondo imbucando cartoline e postando selfie. Marta Boneschi propone un catalogo ragionato delle cose che ci hanno fatti ciò che siamo: in immagini e in parole, un album divertente e acuto della vita e del costume contemporanei, un museo vivente di cui siamo protagonisti noi stessi, il cammino breve e pure precipitoso che ci separa dalla vita dei nostri nonni, dei nostri genitori, dagli anni stessi della nostra infanzia."" -
Bowie
Siamo all'inizio degli anni Settanta. David Bowie va a «Top of the Pops», la trasmissione musicale più popolare d'Inghilterra, e canta Starman, il brano che avrebbe segnato una svolta nella sua carriera e per un'intera generazione di artisti. Ambigua e sensuale, la sua performance ipnotizza il dodicenne Critchley. È l'inizio di una passione destinata a durare tutta la vita. Come in un romanzo di formazione, la folgorante parabola del Duca Bianco viene a illuminare le giornate grame del ragazzo di periferia, accompagnandolo fin dentro l'età adulta, nella scoperta dei grandi eventi dell'esistenza. Ormai filosofo affermato, può ora cogliere il senso di quell'incontro in pagine provocatorie e psichedeliche come l'eroe che celebrano. -
Solo un miliardo di anni? Viaggio al termine dell'universo
Il destino dell'universo preoccupa tutti: nella vita quotidiana come nelle dispute filosofiche non smettiamo di interrogarci sul tema. Che si tratti del minuscolo pianeta roccioso che occupiamo e che vive grazie al suo Sole o dell'intero, maestoso, probabilmente infinito cosmo che cerchiamo di osservare con potentissimi telescopi, la cosmologia e l'astrofisica consentono oggi previsioni affidabili. Sappiamo ad esempio che il Sole evolve e che, tra circa un miliardo di anni, l'aumento graduale del suo flusso di energia renderà impossibile la vita sulla Terra. Ammesso che riusciremo a perpetuarci così a lungo, potremo emigrare verso altri mondi? E che ne sarà di noi e della nostra Galassia? Ma al di là delle possibili risposte che troveremo qui, l'importante è ciò che si impara cercando di rispondere. -
Una cosa alla volta. Le regole dell'attenzione
Rispondere al cellulare mentre guidiamo l'auto, mandare sms mentre camminiamo per strada, leggere e nel frattempo ascoltare musica, scrivere una mail e parlare a chi ci sta di fronte: spesso, non senza correre qualche rischio, facciamo molte operazioni contemporaneamente. In un mondò saturo di sollecitazioni e informazioni, come funziona l'attenzione? Gli autori ce lo raccontano, illustrando i meccanismi che la regolano, sfatando il mito del multitasking, rivelando i segreti di chi vuole catturarla a scopi più o meno manipolativi. E attirano - è il caso di dire - la nostra attenzione sui ""superstirnoliartificiali di cui si nutrono arte e pubblicità."" -
Storia minima della popolazione del mondo
Come si determina, nelle varie epoche, la dinamica demografica? Come influiscono su di essa mutamenti climatici e catastrofi naturali, epidemie e guerre, migrazioni e sviluppo economico, tecnologia e cultura? La scomparsa di interi popoli nel corso della storia dimostra che non esiste un meccanismo di regolazione automatica tra il livello delle risorse e quello della popolazione. Nel tracciare la storia della popolazione mondiale dal neolitico ai nostri giorni, Livi Bacci illustra per il futuro anche le implicazioni che l'accelerato sviluppo demografico che porterà due miliardi e mezzo di persone in più in una sola generazione avrà per la stabilità sociale interna dei paesi, per i rapporti di forza tra nazioni e per l'ambiente. -
Perché l'Italia cresce poco
Il sistema politico affermatosi dopo il 1992 non ha risolto i problemi dell'economia lasciati in eredità dalla Prima Repubblica, né si è dimostrato capace di fronteggiare i nuovi. Le cause del prolungato ristagno che affligge l'Italia ormai da più di vent'anni vanno ricercate in alcuni tratti strutturali, primo fra tutti la debolezza e, nello stesso tempo, l'onnipresenza dello Stato. Quale sarà il futuro dell'economia italiana? Il processo di riforma avviato negli ultimi anni punta a sanare alcune delle debolezze istituzionali. Tuttavia gli effetti delle riforme, che beneficerebbero di una maggiore coesione, potranno avvertirsi solo nel medio periodo, mentre per ottenere risultati più ravvicinati appaiono decisivi una seria riforma dell'imposizione fiscale e un allentamento dei vincoli europei sul bilancio pubblico.