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Tempi moderni. Il welfare nelle aziende in Italia
Nell'ultimo decennio il welfare italiano è stato sottoposto a profondi cambiamenti e stenta sempre più. Accanto al welfare pubblico, e in parte a seguito delle sue difficoltà, negli anni più recenti si è andato diffondendo un insieme di interventi che vede come attori centrali le imprese e, spesso, i sindacati. Sono sempre più diffusi fondi sanitari integrativi, programmi di pensioni complementari, asili nido aziendali e altri interventi volti a coprire un'ampia serie di bisogni dei lavoratori. Il welfare in e tramite l'azienda ha in Italia profonde radici: già nella prima parte del Novecento si erano affermate esperienze come quella di Adriano Olivetti. Ciò che sta avvenendo negli ultimi anni è, però, in parte differente. Il welfare in azienda sembra legarsi sempre più ai temi della produttività, delle scelte strategiche delle imprese, del ruolo dei sindacati, così come al futuro del welfare pubblico. Il volume si occupa di come in Italia si siano sviluppate tali forme di welfare, quale ruolo giochino rispetto al più generale sistema di protezione sociale e quali effetti sulla cittadinanza sociale tutto ciò implichi. Il welfare in azienda si presenta in maniera ambivalente: da un lato, dispensa interventi che migliorano la vita di molti lavoratori, così come promuove maggiore produttività; dall'altro, rischia di rafforzare disuguaglianze sociali, territoriali e fra categorie di occupati. -
Un' agenda non conformista per la crescita economica
I problemi dell'Italia di oggi non sono molto diversi da quelli individuati da Giorgio Fuà nei tre saggi usciti tra il 1977 e il 1985, qui ripubblicati: riguardano la competitività del sistema economico e l'equilibrio dei conti con l'estero, il debito pubblico e la tassazione, eccessiva e squilibrata. La crisi economica e finanziaria che fra il 2008 e il 2013 ha duramente colpito l'Italia e gli altri paesi europei ""a sviluppo tardivo"""" studiati dà Fuà -Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna - appare quindi come cronaca annunciata della fragilità, in particolare della carenza di capacità imprenditoriale e di social capability, che secondo Fuà già negli anni Ottanta caratterizzava tali paesi. Una fragilità che i cosiddetti GIPSI non sarebbero riusciti a superare nei decenni successivi. L'introduzione firmata dai tre curatori di questa edizione riporta al contesto attuale i problemi sollevati da Fuà. Riproponendo le riflessioni di uno dei più importanti economisti italiani, questo volume vuole dunque contribuire ad individuare le coordinate lungo le quali l'Italia si dovrà muovere per recuperare la competitività e il benessere perduti nel nuovo secolo."" -
Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi
Nell'attuale crisi economica, i comunicati con cui l'Istat presenta i risultati delle indagini sull'occupazione sembrano bollettini di guerra. Bordate di notizie allarmanti si susseguono ininterrottamente. Distorte, tuttavia, da luoghi comuni e false percezioni, a causa di una lettura dei dati poco attenta o scarsamente informata. Alcuni di questi luoghi comuni sono consolatori (in Italia la disoccupazione è inferiore alla media europea), altri sono fonte di drammatica preoccupazione (oltre un terzo dei giovani è disoccupato), altri ancora suscitano crescenti ansie (la precarietà è dilagante, i giovani istruiti faticano di più a trovare lavoro). Due autorevoli conoscitori del problema spiegano con chiarezza in dieci punti come stanno veramente le cose. -
Storia d'Italia, crisi di regime e crisi di sistema 1861-2013
Per capire la crisi di sistema che sta vivendo il nostro Paese occorre andare indietro nel tempo, fino alle origini, ai nodi irrisolti dell'intera vicenda storica nazionale. La guerra civile ideologica che ha da sempre inquinato il rapporto tra forze di governo e di opposizione - dall'Italia liberale a quella repubblicana - ha impedito il normale avvicendamento tra due schieramenti stabili e la reciproca legittimazione dei partiti, cosicché il cambiamento è passato attraverso traumatiche crisi di regime. Anche il primo esempio di alternanza di governo, che ha posto fine al ciclo storico dei regimi bloccati ,è avvenuto solo nel segno di una profonda crisi di sistema, crisi che si ripete oggi, a distanza di vent'anni, con le crepe che si sono aperte nel fragile e rissoso bipolarismo sorto dalle elezioni del 1994. -
Una sterminata domenica. Saggi sul paese che amo
C'era una volta il viaggio in Italia. Ma oggi che i luoghi geografici (città/campagna, nord/sud, montagna/pianura) sono diventati molto più omogenei di quanto fossero un tempo, i luoghi davvero significativi, perché davvero diversi gli uni dagli altri, sono gli ambiti, le sfere, i microcosmi, o comunque si vogliano chiamare quei piccoli pezzi di realtà che formano il mosaico della grande realtà nazionale. ""Una sterminata domenica"""" racconta alcuni di questi luoghi reali o metaforici: un posto di vacanza che assomiglia a un caso di studio per sociologi, la retorica dell'infotainment, la retorica della politica, il calcio, la radio, il pop, un festival per scrittori, le biblioteche, la religione. Alla fine, tutti luoghi anche divertenti: basta non rimanerci troppo."" -
Non ci resta che ridere
Dalle risate confezionate delle sitcom americane al sorriso enigmatico della Gioconda, il libro coglie la radice autentica del comico nella frattura, nella discontinuità, nella contraddizione, nell'anomalia che solleva le quinte della realtà ordinaria, facendoci intravedere le possibilità che vi sono nascoste. Nella risata noi siamo come i personaggi dei cartoon che scoprono, tutto d'un tratto, di camminare sospesi nell'aria (e poi precipitano). Di qui il senso di sollievo e di liberazione racchiuso nel riso, che ci fa prendere le distanze dal mondo così com'è, rovesciandone la forza di gravità. -
Le crociate dopo le crociate
Le crociate sono abitualmente associate all'idea di Medioevo: l'elenco ufficiale ne conta otto fra il 1098 e il 1270. Ma anche dopo questa data per lungo tempo la crociata restò un obiettivo capace di mobilitare emozioni e risorse dell'Europa cristiana. Queste ""crociate tardive"""" non ebbero più come oggetto la lotta per la Terrasanta ma la difesa dello spazio europeo dall'avanzata dell'Impero ottomano. Furono molte: se ne annoverano più di dieci fino alla battaglia di Lepanto (1571) e altre ne seguirono in età moderna. Durante questo periodo gli eserciti della cristianità colsero più insuccessi che vittorie. Il volume racconta i diversi progetti di offensiva antiottomana promossi dal papato e i loro esiti, a cominciare dal disastro di Nicopoli nel 1396, la più sanguinosa sconfitta mai toccata a una spedizione crociata, per terminare con la fortunosa vittoria di Belgrado del 1456, per la quale si parlò addirittura di miracolo."" -
Introduzione al diritto islamico
Il volume ripercorre la storia del diritto islamico dall'epoca classica alla sua persistenza nel mondo islamico contemporaneo e nell'ideologia di organizzazioni d'ispirazione religiosa come i Fratelli Musulmani. Hallaq mostra come il diritto islamico sia una teoria della società, messa a punto lungo i secoli per garantire le migliori condizioni di convivenza alla comunità dei credenti, in un contesto dove lo stato era particolarmente debole e decentrato. Questo spiega perché questa teoria legale non abbia al suo centro un discorso sulle libertà individuali negoziate con l'istituzione statale bensì il criterio dell'autogoverno comunitario, regolato dalla classe dei giureconsulti e garantito dal carattere sacro della shari'a. -
L' ecologia del paesaggio
Da sempre presente nelle arti visive e nella letteratura, soltanto dopo la metà del XX secolo il paesaggio è diventato oggetto di studio delle scienze ambientali. E nata così l'ecologia del paesaggio, una disciplina alla quale contribuiscono ecologi, geografi, etologi, antropologi, nonché professionisti della gestione e pianificazione territoriale. Il libro traccia un quadro esauriente di questa nuova frontiera delle scienze ecologiche e dei suoi temi caratterizzanti (dal paesaggio come spazio per la biodiversità al restauro ambientale). -
La Cina dal 1949 a oggi
Lo spettacolare emergere della Cina come potenza economica mondiale è indubbiamente uno degli eventi più notevoli degli anni che stiamo vivendo. Nella prima metà del Novecento, milioni di cinesi vivevano ancora in povertà, nelle campagne come nelle città. In pochi decenni, la crescita tecnologica e industriale ha indotto un cambiamento radicale, facendo emergere una nuova società destinata a godere di un benessere mai sinora sperimentato. È questa la traiettoria raccontata dal presente profilo che prende le mosse dall'instaurarsi del regime comunista di Mao nel 1949 per concludersi con un'analisi delle grandi sfide che la società cinese si trova oggi davanti al proprio interno e nell'arena internazionale. -
Chi governa il mondo?
Gli Stati sono ancora i protagonisti della scena mondiale? Oppure sono ormai sostituiti dalle migliaia di organizzazioni internazionali nate negli ultimi anni? Se gli Stati si indeboliscono, cosa accade alla democrazia che in essi si è sviluppata? Qual è la sorte del diritto, che siamo abituati a ricondurre all'idea di Stato-nazione? L'autore cerca, per queste domande, risposte che tengano conto dell'odierna fase di passaggio, in cui l'erosione della sovranità si accompagna con il controllo degli Stati sui regimi regolatori ultrastatali, l'affermazione di standard globali con il potere ultimo di applicarli rimasto nelle mani dei governi nazionali, lo sviluppo di norme e procedure internazionali con il crescente ruolo delle amministrazioni statali e del loro diritto. -
Seducenti immagini. Un viaggio nell'arte dall'Egitto a Star Wars. Ediz. illustrata
Come sopravvivere al vertiginoso e spesso angoscioso flusso di immagini che ogni giorno invadono i nostri occhi e le nostre menti? Reimparando - e l'unica via per farlo passa per la contemplazione dell'arte - a ""guardare"""". Nel libro una serie di immagini prestigiose conduce il lettore in un viaggio attraverso capolavori artistici di tutti i tempi, dall'""""Auriga di Delfi"""" alla """"Maddalena"""" di Donatello, alle """"Demoiselles d'Avignon"""" di Picasso o alla """"Marilyn"""" di Andy Warhol. Immagini celebri o meno note: dipinti, sculture, architetture e performance che raccontano come l'uomo nelle varie epoche ha preso possesso del reale, in una continua tensione fra espressione, creazione, preveggenza."" -
Scegliere il futuro. Conoscenza e politica al tempo dei Big Data
In questi anni abbiamo fronteggiato complesse crisi economiche, ambientali e finanziarie che ci hanno fatto capire di essere più vulnerabili di quanto pensavamo. Per affrontare le sfide del futuro servono modelli affidabili su cui fare previsioni e simulare scenari alternativi per passare dall'accettazione supina dell'incertezza alla gestione consapevole del rischio. Ma il ""diluvio di dati"""" cui siamo sottoposti rende difficile distinguere tra notizie false e fenomeni reali, cosicché i cittadini rischiano di prendere decisioni sbagliate o di essere ridotti a spettatori di una politica che persegue obiettivi poco trasparenti. Ricostruire la catena che lega informazione, conoscenza e scelte politiche, così da selezionare in modo più consapevole anche la classe politica, diventa un obiettivo fondamentale della democrazia al tempo dei Big Data."" -
La Francia di Hollande
Trent'anni dopo Mitterrand, nel 2012 la sinistra francese si è riappropriata di Place de la Bastille per festeggiare la vittoria di François Hollande, secondo presidente socialista nella storia della Quinta Repubblica. Poche settimane dopo i socialisti hanno conquistato anche la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale. La promessa di voltare pagina rispetto alla turbolenta e divisiva presidenza Sarkozy ha suscitato grandi speranze, in Francia e in Europa. Ma, archiviata la ""luna di miele"""", Hollande affronta oggi un vertiginoso calo di popolarità: un'opinione pubblica scettica e smarrita si chiede se il presidente e il governo siano effettivamente in grado di guidare il paese nell'attuale contesto di crisi europea e internazionale."" -
La guerra dei cent'anni
Generata da motivi dinastici, politici ed economici, la guerra dei Cent'anni vide contrapporsi Inghilterra e Francia, a più riprese, fra il 1337 e il 1453. Nella sua eccezionale longevità, il conflitto incise nel profondo sui due paesi, in un'epoca segnata in tutta Europa anche dal disastroso incrudelire della peste e dalla conseguente crisi demografica ed economica. Il volume sintetizza origini, andamento e conseguenze della guerra: il mutevole gioco delle alleanze, il succedersi di accordi volatili e paci instabili, sino all'equilibrio finale che portò il Regno di Francia a ottenere il pieno dominio del proprio territorio. -
La prima guerra mondiale
La Grande Guerra, la cesura che dà veramente inizio al secolo ventesimo, è stata studiata sotto svariati aspetti e la storiografia relativa, negli ultimi anni, si è molto arricchita. Nella sua sintesi l'autore raccoglie il frutto di questa rigogliosa stagione di studi. Il volume si apre con una riflessione sulla concezione della guerra, per poi esporre l'andamento degli eventi bellici sui diversi fronti, il comportamento dei militari, dei politici e dei cittadini, lo sviluppo delle tecnologie e delle tattiche, l'esperienza individuale della trincea e del combattimento, gli effetti di lungo periodo del conflitto sulla società, sull'economia e sulla politica europea. -
La guerra civile spagnola 1936-1939
Il volume è diviso in due parti: la prima considera il periodo della seconda repubblica (1931-36) rintracciandovi le ragioni che costituirono il fattore scatenante della guerra civile, dalla riforma agraria all'insurrezione delle Asturie. La seconda parte esamina partitamente la condotta della guerra: il pronunciamento, il coinvolgimento internazionale, il dilemma tra lealismo repubblicano e spinta rivoluzionaria che caratterizzò la parte antifranchista, i tratti distintivi del franchismo, lo svolgimento delle campagne militari, gli aiuti internazionali, l'azione dell'ultimo governo repubblicano presieduto da Negrin. -
Uomini, tecniche, economie
Una sintesi della storia del genere umano, dell'evoluzione del suo rapporto con le risorse dai tempi preistorici, in cui l'uomo non era che un predatore, a quando nel corso dell'ottavo millennio a.C. divenendo agricoltore imparò ad aumentare lo stock di piante e animali a proprio uso, a quando con la Rivoluzione industriale del Settecento apprese a utilizzare le fonti di energia inanimate. Nelle due rivoluzioni, agricola e industriale, è scritta la vicenda della civiltà dell'uomo e della sua stessa espansione. -
Il fiorino e il quattrino. La politica monetaria a Firenze nel Trecento
Nel Duecento Firenze non era solo un centro manifatturiero e commerciale di prima grandezza, ma costituiva la principale piazza finanziaria d'Europa. Simbolo e strumento di questa supremazia fu nel 1252 la coniazione del fiorino d'oro, che sia affiancò per le grandi transazioni al denaro d'argento (il grosso e il quattrino). Ma verso la metà del Trecento la prosperità di Firenze venne scossa da una fortissima crisi: prima il dissesto delle finanze comunali a causa delle reiterate guerre contro Milano, Pisa e il papa, poi il fallimento delle maggiori case bancarie (i Bardi e i Peruzzi, a causa dell'insolvenza del re d'Inghilterra) e a cascata la crisi di molte attività a esse collegate, infine la carestia e la peste indussero una prolungata crisi a cui le autorità fiorentine cercarono di porre riparo con complessi interventi di politica monetaria. Storia di una crisi finanziaria ed economica e dei tentativi di uscirne: questa piccolo saggio di Cipolla racconta una storia di sette secoli fa che trova molte risonanze nella storia di oggi. -
Cristofano e la peste
Nel 1630 l'Italia fu colpita da un'epidemia di peste: portato dalle truppe tedesche, il morbo si diffuse da nord a sud. A ottobre raggiunse Prato. La storia della piccola comunità pratese, e la figura del laborioso provveditore alla sanità Cristofano, alle prese con furbizie e ignavie, offrono a Cipolla l'occasione per mostrare dal vivo gli effetti catastrofici dell'epidemia e le difficoltà che in epoca moderna incontravano nel farvi fronte medici, chirurghi, ufficiali sanitari.