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Bau-sète!
Con lo stesso stile rapsodico e a tratti lieve di Libera nos a malo, Meneghello ci restituisce i caratteri di una stagione per lui fondamentale, i cui eventi, che dopo l'esperienza partigiana potevano apparire gravi, assumono invece nella maturità e nel ricordo caratteri di tenera comicità.«Ventinove mesi, una decina di stagioni. Un tratto di tempo cominciato e finito con la nettezza di una rappresentazione in teatro: al principio il drammatico avvento della pace, alla fine la mia uscita di scena.» Così Luigi Meneghello ci racconta Bau-sète!, romanzo pubblicato nel 1988 che esplora i suoi vent'anni e l'arco temporale che va dalla fine del 1945 alla metà del settembre 1947: un dialogo con il se stesso ragazzo con cui l'autore fotografa l'Italia nell'immediato dopoguerra, le sue speranze, il clima politico e culturale, attraverso il filtro della memoria. Con lo stesso stile rapsodico e a tratti lieve di Libera nos a malo, Meneghello ci restituisce i caratteri di una stagione per lui fondamentale, i cui eventi, che dopo l'esperienza partigiana potevano apparire gravi, assumono invece nella maturità e nel ricordo caratteri di tenera comicità: le ragazze, gli amici, le motociclette, la spinta ad allargare gli orizzonti e a scoprire la cultura europea sono espressioni della vitalità e del desiderio di vita e risarcimento di un'Italia che voleva mettersi alle spalle la guerra e le sue privazioni. Un'epoca intensa e irripetibile alla quale Meneghello torna dopo la stagione del ""dispatrio"""" in Inghilterra."" -
Il compagno
Considerato un capolavoro del neorealismo italiano, Il compagno è uno dei romanzi più intensi di Pavese, una storia di formazione con un protagonista giovane, senza istruzione e nullafacente.Gli amici lo chiamano Pablo, perché suona la chitarra. Vive a Torino, dov'è nato, ma soffre il disagio esistenziale di un'epoca, tra la guerra di Spagna e la Seconda guerra Mondiale, in cui il consenso entusiasta del popolo per il regime fascista inizia a creparsi. Abbandonata Torino dopo una delusione amorosa, il ""compagno"""" Pablo arriva a Roma, dove entra attivamente a far parte del movimento antifascista e inizia a frequentare Gina, che lo seguirà a Torino quando deciderà di rientrare nella sua città natale. Tra le opere meno celebrate ma che senz'altro più hanno contribuito a fondare il mito di Pavese, Il compagno racconta la cospirazione politica e il mondo operaio senza retorica e incanto, consegnandoci un testo denso di tutte le aspettative del dopoguerra e una narrazione positiva della relazione tra uomo e donna che non troverà più spazio nelle altre opere dell'autore."" -
Vinology. Corso di degustazione 1. I vini italiani
Guida visuale ai più importanti vitigni italiani per scegliere con gusto.Degustare da appassionati, ma anche da professionisti, significa accostarsi al vino con un approccio che deve necessariamente riconoscere la centralità del terroir, ovvero quel rapporto unico che lega un vitigno alle caratteristiche del suolo in cui viene coltivato e a quelle climatiche della zona. Da questa impostazione nasce Vinology Corso di degustazione 1. I vini italiani, dove l'Italia viene esplorata nelle sue innumerevoli tipicità, raccontandoci le caratteristiche visive, olfattive e gustative dei vitigni presenti sul territorio: dall'Aglianico al Catarratto, dalla Glera al Montepulciano, dal Sagrantino al Timorasso, scopriamo gli stili dei vitigni insieme alle tipicità dei loro terreni, per poi immergerci nei vini qui raccontati, che da quei vitigni prendono vita. Impariamo a riconoscere nel dettaglio le loro caratteristiche sensoriali attraverso un'infografica smart e di immediata comprensione; scopriamo i colori, i profumi di testa, cuore e fondo, i sapori in ingresso, centro e finale e retrogusto di vini italiani celebri come il Roero Arneis, il Gutturnio, il Valpolicella, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco, e di altri tutti da gustare come il Ghemme, il Salice salentino, il Taurasi, il Cesanese del Piglio. Con tante pillole sui territori, le percentuali di composizione delle uve, le descrizioni delle denominazioni Doc e Docg, questo manuale è un corso di degustazione e approfondimento del territorio vinicolo italiano unico nel suo genere, attraverso il quale saremo in grado di bere bene il nostro vino, e parlarne con autorevolezza. -
Strange Rage
Una storia che condensa in poche ore di vagabondaggio notturno un originale e tagliente romanzo di formazione.Gloria e Anna sono due giovani amiche. A legarle, oltre al comune odio per chi indossa le magliette delle rock band, c'è il loro recente passato. Entrambe, infatti, hanno lasciato da qualche anno l'Italia per cercare fortuna in Inghilterra, a Manchester. Una sera, durante l'ennesima festa noiosa, le due si imbattono in Leo. Anche lui è un expat italiano come loro e cominciano a chiacchierare. D'un tratto, una ragazza inciampa e fa volare il suo bicchiere di vino rosso sulla candida T-shirt di Gloria: è un'ottima ragione per levare le tende. Con la scusa di andare in un centro commerciale aperto 24/7 a comprare una nuova maglietta, i tre si incamminano in un viaggio nel cuore della notte, raccontandosi a vicenda le loro esperienze: le ragioni per cui hanno lasciato l'Italia, i primi contatti con gli inglesi, il bisogno di affrancarsi dalla famiglia senza per questo diventare ""grandi"""" e farsene una propria. Lungo la strada si imbatteranno in situazioni e incidenti che li porteranno a rivedere alcune delle loro posizioni e a capire ancora di più quanto bisogno abbiano della loro amicizia. Una storia che condensa in poche ore di vagabondaggio notturno un originale e tagliente romanzo di formazione."" -
Una rivoluzione gentile. Riflessioni su un Paese che cambia
In quest'epoca di incertezza e di paura abbiamo bisogno di un antidoto all'odio. Ma si può lottare per la giustizia sociale e climatica, per il rispetto delle donne e in favore della solidarietà usando come arma, semplicemente, la gentilezza? È la sfida che Dacia Maraini lancia in questo libro che racchiude sette anni di riflessioni apparse sulla stampa nazionale.Accompagnandoci nel suo universo intellettuale e civile, Dacia Maraini ci rende partecipi del suo sguardo sul mondo. La lotta contro la violenza e i femminicidi, i rapporti delle donne con la Storia e il patriarcato, la maternità, la libertà di pensiero e le sue contraddizioni sono solo alcuni dei grandi temi del nostro tempo e delle questioni a lei più care. E ancora, l'ambiente come punto focale del nostro orizzonte, l'importanza della salvaguardia dell'acqua, delle piante, degli animali e le scelte in campo alimentare che fanno la differenza. Senza dimenticare la solidarietà tra le generazioni e tra classi sociali diverse, e il valore dei progetti universali. Perché solo una rivoluzione gentile può indicarci la strada per un futuro vitale di cui andare orgogliosi. -
Le lettere di Esther
Un gruppo di sconosciuti. Un'insegnante libraia. Un laboratorio di scrittura per aprirsi agli altri. E cambiare.Le lettere mi mancavano. Ormai non ne scriviamo più, le consideriamo una perdita di tempo che ci priva di immagini e suoni.È per colmare la nostalgia che Esther, libraia di Lille, decide di organizzare un laboratorio di scrittura epistolare. Per lei, che con il padre ha intrattenuto una corrispondenza durata vent'anni, è come riportare in vita un rituale antico: accantonare per un po' l'immediatezza delle mail e l'infinita catena di messaggi WhatsApp che ogni giorno ci scambiamo, per sedersi a un tavolo, prendere carta e penna, darsi tempo, nel silenzio di una stanza tutta per noi, e raccontarsi. Trovare le parole giuste per qualcuno che ci leggerà, non ora e nemmeno domani. E riassaporare il gusto perduto di una comunicazione più ricca, più sensata. “Da che cosa ti difendi?” è la prima, spiazzante domanda di Esther per i cinque sconosciuti che, rispondendo al suo annuncio, hanno scelto di mettersi in gioco. Attraverso piccoli quadri della loro vita quotidiana e l'intenso scambio epistolare si delineerà poco per volta il ritratto di una classe eterogenea e sorprendente: Samuel, il più giovane, che non riesce a piangere per la morte del fratello; Jeanne, ex insegnante di pianoforte, vedova, che si difende dalla solitudine accudendo animali maltrattati; Jean, un uomo d'affari disilluso che vive per il lavoro e ha perso contatto con le gioie più autentiche; Nicolas e Juliette, una coppia in crisi sulla quale il passato getta ombre soffocanti. Esponendo dubbi e debolezze all'ascolto e alle domande, la scrittura sarà, per loro, lo strumento per rivelarsi l'uno all'altro con sincerità, alleggerendo il cuore. Intriso di tenerezza e umanità, Le lettere di Esther è un elogio alla lentezza, una celebrazione della forza delle parole, un resoconto travolgente delle fragilità umane. -
Tra bandiere rosse e acquasantiere
Con aneddoti inediti, raccontati dalla viva voce della protagonista e accompagnati da sedici pagine di fotografie, Tra bandiere rosse e acquasantiere è la storia di Orietta prima della lunghissima carriera e del ruolo inattaccabile che occupa ancora tra le Signore della canzone made in Italy.«Oggi, se mi capita di passare per la piazza di Cavriago, mi torna in mente quando andavo ai comizi con la mia mamma, che mi teneva sulle spalle e mi faceva reggere la bandiera rossa, e sento di nuovo l'odore dei petali che spargevo con mio papà sul sagrato di San Terenziano.»L'autobiografia di una donna che già da piccola era all'avanguardia, che amava stare all'aria aperta e vivere il suo paesino, Cavriago, in provincia di Reggio Emilia. Quella bambina, l'Orietta, cresciuta in un mondo alla Guareschi tra comizi del PCI e messa la domenica, scopre di avere una voce meravigliosa, incoraggiata dal papà inizia a cantare, e non smetterà più. Non sa ancora che diventerà Orietta Berti, che venderà oltre 16 milioni di dischi, parteciperà a 14 Festival di Sanremo, lasciando una traccia indelebile nel mondo musicale e televisivo italiano, con canzoni e programmi semplicemente mitici, che hanno fatto la storia -
Whatever It Takes. Mario Draghi in parole sue
Questo libro, curato da Jana Randow e Alessandro Speciale, cerca di riannodare i fili del pensiero dell'attuale premier, andando a raccogliere interviste, dichiarazioni ufficiali, discorsi pronunciati davanti a platee diverse nel corso dei lunghi anni alla Banca d'Italia, alla BCE e adesso a Palazzo Chigi. Emerge così un ritratto nuovo e quanto mai necessario dell'uomo e dell'economista, del tecnico e, dal febbraio 2021, dell'uomo di governo.È il 26 luglio 2012, Mario Draghi, Governatore della BCE, si trova ad affrontare la più grave – e a detta di molti irreversibile – crisi della moneta unica europea. Con quelle parole, che possiamo tradurre in italiano con «tutto ciò che è necessario», o più semplicemente «costi quel che costi», inizia la lenta risalita verso la stabilità e la crescita economica di cui l'area euro ha goduto fino alla pandemia del 2020. Ricordiamo tutti quella dichiarazione, eppure, per un uomo da decenni al centro della vita pubblica italiana ed europea, le idee di Draghi sono sorprendentemente poco note ai più. Questo libro, curato da Jana Randow e Alessandro Speciale, già autori del bestseller Mario Draghi. L'artefice. La vera storia dell'uomo che ha salvato l'euro, cerca di riannodare i fili del pensiero dell'attuale premier, andando a raccogliere interviste, dichiarazioni ufficiali, discorsi pronunciati davanti a platee diverse (investitori, studenti, docenti, capi di Stato) nel corso dei lunghi anni alla Banca d'Italia, alla BCE e adesso a Palazzo Chigi. Emerge così un ritratto nuovo e quanto mai necessario dell'uomo e dell'economista, del tecnico e, dal febbraio 2021, dell'uomo di governo («Perché non ha mai voluto fare il politico?» gli chiese nel 2012 un giornalista tedesco. «Perché si fa ciò che ci piace» rispose Draghi ridendo). Una figura di civil servant per cui fondamentale è stata la cura, negli anni, nel tenere unite comunicazione e azione, la capacità di lasciare il segno con i fatti più che con le parole. La selezione che Randow e Speciale presentano cerca proprio di far luce sui princìpi e le priorità che guidano l'azione di Draghi, e sull'evoluzione del suo modo di affrontare alcuni problemi e delineare le loro possibili soluzioni. Proprio in questo momento in cui a lui è affidata la ripresa del nostro Paese, la progettazione della stagione post-Covid, il piano sul futuro dell'Italia. Perché, come ha detto lui stesso nei giorni del suo insediamento, «si tratterà di ricostruire e di ricostruire meglio». -
È gradita la camicia nera. Verona, la città laboratorio dell'estrema destra tra l'Italia e l'Europa
Verona è oggi l’immagine di un possibile futuro per l’Italia e per l’Europa, e questo libro è un invito a non distogliere lo sguardo.«Con una vasta collezione di episodi fascisti ai nostri giorni, specialmente a Verona e dintorni, Berizzi ci rivela o ci ricorda che il fascismo è tragico, persino quando si tiene in disparte e in attesa.» – Furio Colombo, il Fatto QuotidianoNel cuore del ricco Nordest, Verona è il laboratorio italiano dell’estrema destra di potere. Qui ex skinhead e animatori di festival nazirock, capi ultrà che allo stadio inneggiano a Hitler ed esaltano “una squadra a forma di svastica”, tradizionalisti cattolici nemici giurati dell’illuminismo, dello Stato unitario e del “dilagante progressismo ecclesiale”, avvocati dal saluto romano fin troppo facile, promotori di cene e gite in cui “è gradita la camicia nera” entrano in consiglio comunale nella lista del sindaco, organizzano manifestazioni finanziate dal Comune, diventano presidenti di società partecipate o della commissione sicurezza, finiscono a capo dell’Istituto per la storia della Resistenza... In questo libro, Paolo Berizzi racconta le vicende e le contraddizioni di una città unica. Riavvolge il filo che risale non solo ai tempi della repubblica di Salò, di cui Verona fu una delle capitali, ma addirittura agli albori del movimento fascista, visto che quello di Verona fu, nel 1919, il “fascio terzogenito”, nato appena due giorni dopo la fondazione dei Fasci di combattimento in piazza San Sepolcro a Milano. Mostra il fertile terreno di coltura che ha alimentato l’eversione nera, da Ordine Nuovo alla Rosa dei venti al Fronte Nazionale di Franco Freda, o i deliri dei due serial killer che, firmandosi Ludwig, intendevano ripulire il mondo dalla “feccia morale e sociale”, sterminando prostitute, omosessuali, senzatetto, tossicodipendenti, presunti viziosi, preti scomodi. Fotografa un presente in cui la destra radicale monopolizza il tifo calcistico, le proteste ai tempi della pandemia, eventi come il Congresso mondiale delle famiglie. -
Sorelle. Il mistero di un legame tra conflitto e amore
Il legame tra sorelle, strutturale in ogni donna, è uno tra i più intriganti e misteriosi, eppure è anche tra i meno indagati, un punto cieco nelle teorie sulla famiglia. Laura Pigozzi, psicoanalista da sempre attenta alle questioni famigliari, in questo suo saggio accende una luce e, attraverso casi clinici e letterari, di cronaca e cinematografici, ricostruisce uno spaccato unico della sorellanza.Una sorella ci accompagna per tutta la vita: la conosciamo da sempre e il rapporto con le amiche, con i gruppi femminili, ma anche con il partner, eredita molto da questa relazione di odio-amore. Una sorella è il legame più lungo e significativo con l'Altro femminile e con la propria alterità di donna. All'inizio la sentiamo come un'intrusa, eppure è proprio lei che ci spodesta dal trono dell'unicità e fa argine al nostro narcisismo. Possiamo provare una sconfinata gelosia, ma senza di lei non impariamo a far coesistere differenza e uguaglianza, cioè gli assi cartesiani di ogni progetto di umanizzazione. Anche quando il rapporto con una sorella si è dolorosamente reciso, lei resta in noi, come ricordo inconscio di un vincolo fondativo. Un'intensità che si ritrova persino nelle figlie uniche che eleggono l'amica del cuore al posto di sorella. Il legame tra sorelle, strutturale in ogni donna, è uno tra i più intriganti e misteriosi, eppure è anche tra i meno indagati, un punto cieco nelle teorie sulla famiglia. Laura Pigozzi, psicoanalista da sempre attenta alle questioni famigliari, in questo suo saggio accende una luce e, attraverso casi clinici e letterari, di cronaca e cinematografici, ricostruisce uno spaccato unico della sorellanza. Dalla relazione ambigua tra Virginia Woolf e Vanessa Bell, alla cognata del marchese de Sade che amava lo stesso uomo della sorella, dalle gemelle mute alle sorelle assassine, le famose Papin, il testo ci accompagna fino alla proposta di una nuova idea di femminismo, fondato su un legame sororale più forte della dipendenza, libero sia dal plusmaterno che dal ravage e chiarendo definitivamente la loro differenza. Capire il valore di questa figura significa saper costruire con lei – che sia una sorella naturale, adottiva o sociale – un'alleanza che vada oltre le pericolose simbiosi e sudditanze: se non siamo indipendenti tra noi donne, come potremmo esserlo anche dagli uomini? -
InFame
Se per te l'amore è quello che manca e non quello che resta; se sei capace di mangiare otto gelati Cucciolone così velocemente da non riuscire nemmeno a leggere le barzellette disegnate sopra il biscotto; se nella vita non sei un fuoriclasse ma un fuoricoda; se per staccare dal mondo hai bisogno di ipnotizzarti davanti alla Prova del Cuoco; se tra tutto quello che hai nel tuo armadio scegli sempre lo stesso pantalone da almeno cinque anni; se sei un maniaco dell'igiene specialmente di quella del bagno. Se dentro di te c'è Lei; se trovi che Elettra sia un bel nome a cui dare la colpa di tutto; se ogni tanto hai la testa abitata da una scimmietta che suona piattini o da criceti che girano nella ruota e soprattutto... se anche la tua pancia pensa, piange, ama più della testa e del cuore, allora... questa è anche la tua storia...Ambra -
Il sangue sotto la neve
Alla ricostruzione precisa dei maggiori eventi della Guerra Bianca, Stefano Ardito unisce un affresco vivido dell'umanità varia ed eterogenea che quella guerra l'ha combattuta. Lo fa con coraggio, mostrando come dalle privazioni della vita di trincea possano maturare frutti molto diversi. Grettezza ed eroismo, isteria e lucidità, egoismo e abnegazione. Restituendo con forza quell'insondabile groviglio di contraddizioni che è l'essere umano.Antonio Renzi è un giovane ufficiale degli alpini. Quando l'Italia entra nella Grande Guerra il 24 maggio 1915 ha poco più di vent'anni, ma nel deserto della Libia ha già conosciuto la violenza e la morte. Ora tutto cambia, e dal caldo e dalle tempeste di sabbia deve passare alle bufere di neve delle Dolomiti. Antonio è nato a Firenze, e oltre alle difficoltà del terreno e del clima, e ai colpi dei fucili e dei cannoni austro-ungarici, deve superare la diffidenza degli alpini nati in Veneto, Piemonte e Lombardia, che si muovono sulla roccia e sulla neve come a casa propria. Il suo compito è di studiare il territorio, analizzare le operazioni, progettare attacchi a sorpresa. Una missione delicata, che gli è stata affidata dal colonnello Boursier, che vent'anni prima, sul campo di battaglia di Adua, era sopravvissuto a un disastro causato dalle mappe imprecise e dalla penuria di informazioni. Tra il 1915 e il 1918 Antonio attraversa il fronte delle Alpi, dal Cevedale fino alle Dolomiti e all'Isonzo. È protagonista e testimone di molti eventi decisivi, dalla conquista del Passo della Sentinella a quella del Corno di Cavento, dalla mina del Castelletto alla catastrofe di Caporetto. Incontra personaggi storici come Cesare Battisti, Rudyard Kipling e Gabriele D'Annunzio, e solo il maltempo gli impedisce di partecipare al Volo su Vienna. Accanto alla storia di Antonio si dipanano quelle dell'infermiera Francesca, della quale il protagonista si innamora, e di decine di alpini che provengono da ogni regione d'Italia. Alla ricostruzione precisa dei maggiori eventi della Guerra Bianca, Stefano Ardito unisce un affresco vivido dell'umanità varia ed eterogenea che quella guerra l'ha combattuta. Lo fa con coraggio, mostrando come dalle privazioni della vita di trincea possano maturare frutti molto diversi. Grettezza ed eroismo, isteria e lucidità, egoismo e abnegazione. Restituendo con forza quell'insondabile groviglio di contraddizioni che è l'essere umano. -
La memoria delle farfalle
La forza dell'amicizia. Il primo grande amore. La verità nei ricordi.Giulia ha sedici anni, pochi grilli per la testa e un'amica del cuore, Alice, con cui trascorre tutte le sue giornate tra la scuola e il tempo libero. Finché un giorno Alice muore sotto i suoi occhi e il mondo di Giulia va in pezzi. Una sera incontra Mattia: diciotto anni, capelli ribelli, un ragazzo dolce e semplice che nelle ore libere dal liceo lavora in un allevamento di farfalle, la sua passione. Anche lui ha subito una perdita, sua madre è morta pochi mesi prima e sta ancora cercando di ricostruire la sua vita attorno a quell'assenza. Giulia e Mattia si cercano, si innamorano, si perdono, fino al momento in cui capiscono che insieme possono essere più forti. Ma con il passare dei mesi, Giulia si rende conto che la realtà intorno a sé nasconde delle ombre. Un passo alla volta, deve trovare il coraggio di affrontare il dolore, le cose non dette e quelle che ha dimenticato, arrivando a scoprire quanto può essere forte l'amore, in tutte le sue forme. -
Come diventare superforti (e complicarsi la vita)
I lettori che hanno conosciuto Alison Bechdel leggendo Fun Home, un memoir nel quale scavava nel passato della sua famiglia e si confrontava con l’omosessualità nascosta del padre, saranno felicemente sorpresi di scoprire che l’identità di questa autrice così profondamente letteraria non è legata solo agli scaffali di una biblioteca, ma soprattutto ai tapis roulant di una palestra. Alison Bechdel, infatti, è da sempre ossessionata con l’attività fisica e negli anni si è lasciata travolgere dalla moda del momento: dall’aerobica allo spinning, dalle arti marziali allo yoga, non si è fatta mancare nulla. Eppure, ogni volta, non si è mai sentita pienamente soddisfatta e ha capito che l’allenamento non basta. Per ritrovare se stessi occorre leggere le poesie di Samuel Taylor Coleridge, perdersi nei diari di Dorothy Wordsworth, fare pace con Jack Kerouac e ammirare una pioniera del femminismo come Margaret Fuller. E nelle parole di queste personalità, Bechdel trova il senso profondo delle sue manie salutiste: la paura di non essere accettata. Perché il segreto della forza sovrumana non sta negli addominali scolpiti, ma nel nostro legame con gli altri. -
Il tulipano nero
Paesi Bassi, XVII secolo. Le classi altolocate sono disposte a tutto per accaparrarsi a qualsiasi prezzo i tulipani, i nuovi fiori importati dall’Oriente che in brevissimo tempo hanno scatenato una vera e propria mania. Cornelio Van Baerle, figlioccio di Cornelis – il Governatore della Provincia –, non è immune al loro fascino e investe nella coltivazione di questi pregiati fiori ogni sua energia e attenzione, finché non riesce a creare i bulbi dell’impossibile tulipano nero, per il quale la città di Haarlem offre in premio centomila fiorini. Ma quando è sul punto di ottenerlo, un vicino invidioso, per rubargli i preziosi bulbi, lo accusa di aver complottato contro gli orangisti. Cornelio viene incarcerato, ma riesce a portare con sé di nascosto i suoi piccoli tesori, incartati in un foglio che si rivelerà cruciale... Sarà solo grazie alla dedizione, all’amore e alla volontà di Rosa, la figlia del suo carceriere, se Cornelio avrà salva la vita e potrà infine vedere sbocciare il meraviglioso fiore. -
Tutti i sogni ancora in volo
Ricco di aneddoti inediti e impreziosito da sedici pagine di splendide foto, Tutti i sogni ancora in volo è il libro della vita di Massimo Ranieri, un bilancio profondo e mai banale, in magico equilibrio tra ciò che è stato e ciò che sarà domani.Quasi sessant'anni di carriera, oltre quattordici milioni di dischi venduti in tutto il mondo, più di trenta album pubblicati a partire dal primo, registrato a soli tredici anni come Gianni Rock. Un Sanremo vinto nel 1988 con una canzone immortale, Perdere l'amore, in repertorio tantissimi brani indimenticabili (da Rose rosse a Se bruciasse la città a Erba di casa mia) e una capacità unica di rivisitare la canzone napoletana restituendole la nuda eleganza delle origini. E tutto questo per restare al solo ambito musicale. Poi la televisione, il cinema, e l'amore di una vita: il teatro (che permette di mantenere con il pubblico «il rapporto diretto, fisico, che avevo durante i concerti») sotto la guida dei più grandi, da Patroni Griffi a Strehler. Massimo Ranieri è un artista unico, poliedrico, capace di scartare e di sorvolare qualsiasi definizione, mai appagato e mai stanco, felice ogni sera che lo vede sul palcoscenico. Un personaggio amatissimo che, a settant'anni appena compiuti, continua ad avere l'entusiasmo e la curiosità del ventenne, a cercare la fuga in avanti. Tutti i sogni ancora in volo, ricco di aneddoti inediti e impreziosito da sedici pagine di splendide foto, è il libro della sua vita, un bilancio profondo e mai banale, in magico equilibrio tra ciò che è stato e ciò che sarà domani. -
L'impero di mezzo
Tra megalopoli ipertecnologiche e intrighi internazionali, una nuova indagine per il vicequestore Luca Wu.Dopo l'ultima, sfiancante inchiesta, il vicequestore Luca Wu ha bisogno di riposo e di ritrovare se stesso: lo deve a sua moglie, Anna, che lo ha cacciato di casa dopo l'ennesimo tradimento, e soprattutto a suo figlio Giacomo. L'occasione per allontanarsi da Roma e dal commissariato di Torpignattara si presenta quando i nonni di Wu decidono di tornare un'ultima volta al loro villaggio di origine, Caoping. Ma a pochi giorni dall'arrivo, l'ufficio sicurezza dell'ambasciata italiana in Cina lo contatta per chiedere il suo aiuto su un caso molto delicato: un importante imprenditore italiano è morto precipitando dal diciassettesimo piano di un parcheggio a Wenzhou. Il sospetto è che si tratti di un incidente, ma qualcosa nella ricostruzione delle autorità cinesi non torna. Insieme alla poliziotta Yien Bao Yi, quello che sembrava un semplice contrattempo si trasforma in una corsa impazzita tra i locali controllati dalle Triadi, le stanze della politica e le fabbriche dei colossi mondiali della tecnologia. Un intrigo internazionale fatto di affari miliardari, depistaggi, omertà e lotte di potere nei territori più oscuri dell'Impero di Mezzo. Dopo la Roma multietnica de Il cinese, Andrea Cotti spedisce Luca Wu alla scoperta delle sue origini, e dipinge un affresco della Cina sospesa tra tradizioni millenarie e futuro accelerato, dove spesso il confine tra legge e crimine, tra colpevoli e innocenti è troppo sottile per essere individuato. -
Non mi basta il mondo
Dopo il successo di Baci nell'ombra.Sara studia all'università, lavora al bar Primo Bacio di Rimini, ha due amiche inseparabili ed è volontaria in una casa di riposo per anziani in cui si occupa della burbera Matilde, che solo lei riesce a gestire. Sembrerebbe la ragazza perfetta, eppure sotto la scorza dura è fragilissima. La sua vita, fin da quando la ricorda, è stata una battaglia per sentirsi uguale agli altri. Figlia di immigrati marocchini, ha vissuto i primi anni insieme a una famiglia adottiva, quando i suoi erano in difficoltà. Alla domanda come ti chiami non sa mai cosa rispondere, perché lei è ""Sara Oumaima"""" e non è facile quando hai due nomi, due madri e due padri. Con i suoi genitori naturali ha un rapporto di odio e amore: loro vorrebbero non doversi vergognare dei comportamenti della figlia con la comunità musulmana, che non la vede di buon occhio, e Sara vorrebbe solo sentirsi libera di essere chi è davvero. Un giorno, al bancone del Primo Bacio, si presenta un ragazzo misterioso, che invece di nomi non ne ha neanche uno. O meglio: lo rivelerà a Sara solo quando potrà fidarsi di lei. Sotto quello sguardo irriverente infatti anche lui nasconde i segni di un passato complicato. L'intesa tra loro è totale ma dovranno fare i conti con le proprie radici e con le proprie famiglie. E, per amarsi, dovranno prima capire chi sono e cosa vogliono dal mondo."" -
Periferica. Storie ai margini
La realtà è strabica, Tram Tram Rock, Incidenti e altri racconti inediti. Le prime opere di un maestro del fumetto internazionale. In questa raccolta di storie realizzate tra il 1974 e il 1980, alcune delle quali in collaborazione con gli sceneggiatori Fabrizio Ostani (alias Jerry Kramsky) e Antonio Tettamanti, Lorenzo Mattotti ci restituisce l’intensità con cui ha vissuto quei giorni di speranza, paura e rivolta. Periferica è la chiave per capire l’evoluzione stilistica e personale di un grande artista, che in questo libro si racconta non solo attraverso i suoi fumetti di allora, ma anche in una serie di riflessioni scritte per l’occasione. Una lettura di grande intensità, che mostra un’Italia nascosta, marginale, vulcanica, e che ci fa danzare tra le luci e le zone d’ombra di una stagione irripetibile del nostro passato. -
Bambino paura
In questo suo esordio concreto e pulsante, Juta ha realizzato una storia di grande intensità, che restituisce anche ai lettori disillusi il brivido più autentico e indimenticabile: la paura di crescere.La calma di un paesino di provincia viene interrotta dall'arrivo di una troupe cinematografica. È lì per girare un film horror ambientato tra i ruderi di un vicino castello abbandonato che – secondo la leggenda – è infestato dagli spiriti. Per la gente del luogo è un evento senza precedenti, ma la cosa diventa ancora più grossa quando il regista sceglie come attore protagonista Giulio, un bambino del posto. Di colpo, il ragazzino si ritrova gli occhi puntati addosso: tutti non fanno altro che parlare di lui. C'è chi lo tormenta per farsi l'ennesima foto insieme, chi ne parla male sui social e chi invece – suggestionato dalle atmosfere cupe del film – comincia a temere che Giulio abbia davvero dei poteri malefici.