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Sorella scimmia, fratello verme. Storie straordinarie di animali, scrittori e scienziati
Gli animali hanno gli stessi nostri diritti di abitare la Terra e, se si indaga nella letteratura, nella filosofia e soprattutto nelle scienze, si scopre che spesso hanno aiutato l'uomo a progredire, lo hanno ispirato o indirizzato nelle scoperte.In questo libro Piergiorgio Odifreddi, con la sua straordinaria capacità di metterci sempre un nuovo tarlo razionale nel cervello, fa una sorprendente carrellata di storie di scienza che, oltre all'uomo, hanno avuto per protagonisti degli animali.Nell'Occidente cristiano-giudaico – anche su indicazione del Genesi dove si ordina all'uomo di sottomettere i pesci del mare, gli uccelli del cielo e via dicendo – si è guardato per millenni agli animali come fonte di cibo, forza lavoro o, nel migliore dei casi, compagnia. Ma i nodi di questa visione fondata sulla presunta superiorità umana rispetto alle altre specie stanno ormai venendo al pettine, con tutte le catastrofiche conseguenze che ha avuto e avrà sulla natura e sul pianeta. In realtà, gli animali hanno gli stessi nostri diritti di abitare la Terra e, se si indaga nella letteratura, nella filosofia e soprattutto nelle scienze, si scopre che spesso hanno aiutato l'uomo a progredire, lo hanno ispirato o indirizzato nelle scoperte. In questo libro Piergiorgio Odifreddi, con la sua straordinaria capacità di metterci sempre un nuovo tarlo razionale nel cervello, fa una sorprendente carrellata di storie di scienza che, oltre all'uomo, hanno avuto per protagonisti degli animali. Si passa così dai conigli che, con la loro proverbiale prolificità, hanno esemplificato i numeri di Fibonacci ai ragni il cui filo resistentissimo, notò il chimico-scrittore Primo Levi, si solidifica secondo un processo più efficace di quelli messi a punto dall'uomo: per trazione. Il curioso, coltissimo e originale percorso di Odifreddi si snoda poi tra le rane e le torpedini di Galvani (queste ultime già utilizzate, secondo Plinio, nell'antichità per fare degli elettroshock naturali) e i moscerini di Morgan, indispensabili per gli studi sull'ereditarietà. E che dire del cane di Pavlov che (come le oche di Lorenz) ebbe lo straordinario merito di spostare l'attenzione degli psicologi dall'introspezione all'osservazione dei comportamenti? Eccezionali insegnamenti ci sono giunti da api e formiche, scimpanzé e mucche (quella di Jenner, pioniere dei vaccini). E poi, perché mai il gatto di Peano riesce sempre a cadere in piedi? Insomma, siamo ancora convinti di poter fare a meno degli animali...? Forse no, visto che è stata una semplice lumaca di mare a darci un'avveniristica lezione sulle sinapsi (tema su cui è fioccato più di un premio Nobel per la Medicina)! -
Brutta. Storia di un corpo come tanti
Una donna nasce, cresce e passa tutta la vita a tenersi alla larga dall'essere identificata come ""brutta"""": è la storia raccontata da Giulia Blasi in questo libro, una raccolta di saggi brevi che hanno l'esplosività di una serie di monologhi lucidi e affilati, a metà tra ferocia e risata.Perché mai un uomo può """"essere brutto"""" – magari calvo, con un naso prominente, occhi sporgenti... – mentre alle donne è richiesto di rispettare precisi canoni estetici e di apparire sempre giovani e attraenti? È una domanda per la quale non abbiamo una risposta soddisfacente. Una donna nasce, cresce e passa tutta la vita a tenersi alla larga dall'essere identificata come """"brutta"""": è la storia raccontata da Giulia Blasi in questo libro, una raccolta di saggi brevi che hanno l'esplosività di una serie di monologhi lucidi e affilati, a metà tra ferocia e risata. Dall'infanzia alla prima adolescenza, dai vent'anni all'età in cui comincia l'invecchiamento, la storia del suo corpo è la storia del corpo di ogni donna: un corpo che va nel mondo con la consapevolezza della quantità di spazio che può occupare e di attenzione che può pretendere in ragione di come viene etichettato. Una consapevolezza che cambia prospettiva se ci si pone la domanda iniziale e poi si prosegue secondo la stessa logica chiedendosi: chi ha detto che, per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in società, si debba per forza essere belle?"" -
Corte Sconta detta Arcana. Romanzo
Corto si trova nel bel mezzo di un intrigo internazionale che coinvolge un ammiraglio zarista, un barone sanguinario, una società segreta cinese e un treno carico d'oro.Quando Corto Maltese torna a Hong Kong, dopo una lunga assenza dalla città, molte cose sono cambiate. È il 1919, la Russia è appena uscita dalla Rivoluzione e l'Impero zarista è crollato, con l'uccisione dell'intera famiglia regnante. Il Paese è lacerato dalla guerra civile. Le forze controrivoluzionarie, appoggiate dalle potenze estere, tentano di rovesciare il nuovo governo popolare e tornare ai fasti imperiali. L'Asia è una polveriera pronta a scoppiare, tra aneliti di indipendenza, mire espansionistiche straniere, aspirazioni personali e avide pulsioni. E così, Corto si trova nel bel mezzo di un intrigo internazionale che coinvolge un ammiraglio zarista, un barone sanguinario, una società segreta cinese e un treno carico d'oro. Come ballerini ubriachi, i personaggi di questa storia danzano senza mai trovare il ritmo: ognuno va per la propria strada, pestando i piedi all'altro. In tutto questo Corto assiste beffardo al triste spettacolo dell'avidità umana. Dopo il fumetto omonimo, che ha regalato ai lettori alcune delle tavole più belle di Corto Maltese, il romanzo ne espande la storia, e i personaggi acquisiscono ancora più intensità, dando ennesima prova dello straordinario talento narrativo di Hugo Pratt. -
Indro: il 900. Racconti e immagini di una vita straordinaria
L'ho scritto per chi Montanelli l'ha letto, ma l'ha dimenticato; per chi Montanelli avrebbe potuto leggerlo, ma non l'ha fatto perché stava dall'altra parte della barricata; e, soprattutto, per chi Montanelli non ha potuto leggerlo per ragioni anagrafiche e non sa cosa si è perso. Prima entra il nasone, poi i due occhi azzurrissimi e sgranati, poi tutto il resto. Un corpo filiforme di un metro e 88 per poco più di sessanta chili in un dolcevita e un completo grigio che potrebbe reggersi da sé, se non fosse per i due trampoli. Un airone cenerino vestito da lord inglese. Un pomeriggio mi siedo nel corridoio fuori dal suo ufficio, con la porta sempre socchiusa. Lo spio dalla fessura per una mezz'oretta mentre scrive il suo editoriale sull'Olivetti Lettera 32. E assisto al prodigio che si ripete ogni giorno: è come una mantide religiosa in trance, la testa curva sulla tastiera, il naso quasi conficcato nel foglio che avanza sul rullo, i due indici che picchiettano senza sosta come sui tasti di un pianoforte, a un ritmo musicale. Poi, arrivato in fondo, estrae il foglio, rilegge rapidamente in tralice con gli occhiali sulla punta del naso, aggiunge un paio di virgole a pennarello, firma, sorride e consegna. Già sa che il pezzo è lungo il giusto, a misura della sua colonna in prima pagina («Niente ""giri"""" nelle pagine interne: giramento di pezzo, giramento di coglioni»). Due cartelle dattiloscritte e immacolate, senza correzioni né tagli né cancellature. Letizia Moizzi, la nipote che lavora con noi, mi racconta che spesso lo zio Indro gli editoriali li sogna la notte e glieli recita, anzi glieli """"canta"""", durante la passeggiata mattutina prima di scriverli, per accertarsi che abbiano il ritmo e la musica giusti. Il finale è sempre un lampo al magnesio, un fulmen in clausola. In settantadue anni di carriera, mai un articolo tirato via, o banale, o spento, o privo di un guizzo, di una trovata, di un'idea («una sola però: due sono già troppe»): l'esatto opposto del giornalismo medio di oggi. Ne troverete tanti, di quei miracoli, in questo libro. (Dall'Introduzione di Marco Travaglio)"" -
Nicky & Vera. Storia di un eroe discreto della Shoa e dei 669 bambini che salvò
Nicky e Vera è una storia di impegno e di coraggio, una storia che non può lasciarci indifferenti, raccontata con l'arte e la sensibilità del maestro Peter Sís.Nel dicembre 1938, un giovane inglese cancellò la sua vacanza in montagna e partì alla volta di Praga per aiutare le migliaia di rifugiati in fuga dal nazismo che si erano ammassate in città. Si chiamava Nicholas Winton e, lavorando notte e giorno da una camera di albergo, raccolse centinaia di nomi e fotografie di bambini da portare in salvo, si procurò il denaro, trovò famiglie disposte ad accoglierli in Inghilterra, organizzò i viaggi, con tanto di documenti ufficiali o contraffatti. Durante la primavera e l'estate del 1939, mentre l'ombra scura del nazismo si allungava sull'Europa, Nicholas riuscì a far fuggire quasi settecento bambini, soprattutto ebrei, a bordo di otto treni diretti a Londra. Quando poi la guerra scoppiò e i confini furono chiusi, mise via tutte le carte e non parlò più a nessuno di questa vicenda. La straordinaria impresa di Winton fu scoperta solo cinquant'anni dopo da sua moglie e portata all'attenzione di tutti in un programma televisivo. -
Dante e il suo secolo
Un testo ricco di dettagli di costume, dalla moda agli sport, ma corredato da una lucida analisi storiografica sulle vicende storiche e culturali che hanno plasmato l'Europa e l'Italia tra XIII e XVI secolo. Una grandiosa personalità si erge sulla narrazione come protagonista: Dante Alighieri, padre fondatore della lingua, della letteratura e, per molti versi, dell'idea stessa d'Italia.Ambiziosa prova, vera anteprima della Storia d'Italia, è questo testo in cui Indro Montanelli dipinge, con il consueto gusto e stile che l'ha reso uno dei più importanti giornalisti del Novecento, Dante Alighieri e il suo secolo, in un affresco vivido sul Medioevo. Un testo ricco di dettagli di costume, dalla moda agli sport, ma corredato da una lucida analisi storiografica sulle vicende storiche e culturali che hanno plasmato l'Europa e l'Italia tra XIII e XVI secolo. Una grandiosa personalità si erge sulla narrazione come protagonista: Dante Alighieri, padre fondatore della lingua, della letteratura e, per molti versi, dell'idea stessa d'Italia. Proprio questo statuto di genio nazionale ha sempre costretto i biografi alla descrizione di un Dante personaggio mitico e astratto, «senza più nulla di umano e di credibile». Lo studio di Montanelli è al contrario tutto rivolto a raccontare l'uomo, con il suo carattere e le sue emozioni, per riaccostare Dante «all'intelligenza umana del pubblico». Uno scopo e un risultato pienamente raggiunto, che permette ancora oggi di guardare a questo Dante come un modello di divulgazione storica, e un libro essenziale nell'anno delle celebrazioni per il settecentesimo della morte per ripercorrere la vita e l'opera del Sommo Poeta. -
Darius, va tutto bene (forse)
Darius Kellner ha sedici anni, vive a Portland ed è mezzo persiano da parte di madre, ma sa più il klingon di Star Trek che il farsi, e conosce meglio le usanze degli Hobbit che quelle persiane. Ora, il suo primo viaggio in Iran sta per rivoluzionargli la vita.Darius non è esattamente quello che si dice un ragazzo popolare a scuola: farsi accettare per quello che è non è mai stato semplice ed è convinto che in Iran sarà lo stesso. Ma quando abbraccia per la prima volta la nonna e incontra Sohrab, il ragazzo della porta accanto, tutto cambia. I due cominciano a trascorrere insieme le giornate giocando a calcio, mangiando faludeh e parlando per ore su un tetto, il loro posto segreto con vista sulla città di Yazd. Sohrab e la sua famiglia persiana lo chiamano Dariush, e lui non si è mai sentito se stesso come in quel momento: per la prima volta nella vita sente che forse, forse, le cose dopotutto potrebbero davvero andare bene per lui... -
Atalanta. La Dea che mi fa godere
Atalanta. La Dea che mi fa godere è una lettera d'amore che Feltri ha scritto in collaborazione con Cristiano Gatti, e con il cuore di chi l'Atalanta la sente un pezzo di sé, come ogni vero tifoso.Quando si parla di sport spesso si invoca il Dio Calcio. A Bergamo però, c'è una sola divinità: l'Atalanta. Se sei bergamasco sei atalantino, non si discute. Lo sei letteralmente appena vieni al mando quando dopo il primo vagito ricevi in regalo dalla società la maglietta della squadra con il tuo nome scritto sopra. Lo sei per definizione, Bergamo e Atalanta sono praticamente sinonimi. Qui nasci dell'Atalanta e muori dell'Atalanta, la Dea è parte del tuo DNA. E questo vale anche per Vittorio Feltri, bergamasco e atalantino doc, che non poteva esimersi dal comporre un inno alla sua Dea. Un racconto che prende spunto da una lunga chiacchierata col suo amico e complice di atalantismo, Cristiano Gatti. Si parte dal calcio e si entra nel cuore di Bergamo e del suo prodigio sportivo. Il settore giovanile, la cultura aziendale che diventa gestione e anche stile, sul campo e fuori. Un reportage su quanta Atalanta c'è davvero a Bergamo e quanta Bergamo c'è nell'Atalanta di oggi. Quale dimensione abbia assunto tra la gente del suo territorio e nel pianeta più ampio del calcio italiano ed europeo. Un approfondimento dei due volti che all'Atalanta danno l'impronta che ha oggi, Antonio Percassi e Gian Piero Gasperini, la mente che muove i fili e l'esecutore che dà un senso all'etica e all'estetica della squadra. -
Occhi che non vedono
Felipe Díaz Carrión lavora come tipografo nel paese dove vive da sempre, dove ha vissuto il padre assassinato dai fascisti di Franco, dove si è sposato e ha avuto due figli. Quando la stamperia entra in crisi, con la famiglia è costretto a emigrare: trova lavoro in una fabbrica del Nord, e inizia una nuova vita. Ma in questa nuova esistenza – in cui frutteti e montagna sono sostituiti da strade di polvere e fango – il figlio maggiore, Juan José, si avvicina a nuove pericolose compagnie, fino a sposare le tesi – e l'azione – del terrorismo basco, blindandosi in un'ottusa ideologia che lo porterà all'omicidio e al carcere. La vicenda del figlio dilania Felipe, che però ripercorre la storia di suo padre, e dal suo insegnamento di democrazia e non violenza trarrà la forza della salvezza. Una drammatica esperienza, la sua, come evidenzia Guadalupe Arbona Abascal nella postfazione, che è la vera protagonista del romanzo, al cui centro è il dolore di una famiglia devastata dall'ideologia e da una società ormai cieca attraversata dalla violenza. Introduzione di Claudio Magris. Postfazione di Guadalupe Arbona Abascal. -
La fattoria degli animali
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri. Dopo essersi ribellati al padrone e aver preso il governo della fattoria, gli animali pensano che la loro vita migliorerà. Ben presto, però, succede che i maiali diventano i capi, e uno di loro, Napoleone, il capo di tutti. Uno dopo l'altro, i princìpi della Ribellione saranno così dimenticati... Età di lettura: da 9 anni. -
Le avventure di Pinocchio. Ediz. a colori
Il romanzo italiano più letto al mondo interpretato dallo sguardo sensibile e colto di un grande artista contemporaneo.Pinocchio, burattino birbante. Pinocchio, figliuolo scellerato. Pinocchio, bugiardo impenitente. Pinocchio, bambino tra i bambini, nato da un pezzo di legno. In questa edizione, il romanzo italiano più letto al mondo interpretato dallo sguardo sensibile e colto di un grande artista contemporaneo. -
Benvenuti nell'Antropocene. Velociraptor, internet e la cometa di Halley: guida a un pianeta uomo-centrico
John Green recensisce, con tanto di valutazione da 1 a 5 stelle, diversi aspetti del nostro pianeta antropocentrico – dalla tastiera QWERTY ai velociraptor, passando per internet, i miti dello sport e i videogiochi, fino ai Pinguini di Madagascar.L'Antropocene è l'attuale era geologica, in cui l'opera dell'uomo ha profondamente ridisegnato e influenzato il pianeta. A partire dal podcast di grande successo in America, arricchito e trasformato in questo volume anche a causa della pandemia, John Green recensisce, con tanto di valutazione da 1 a 5 stelle, diversi aspetti del nostro pianeta antropocentrico – dalla tastiera QWERTY ai velociraptor, passando per internet, i miti dello sport e i videogiochi, fino ai Pinguini di Madagascar. Prodotti artificiali come le bevande gassate, specie naturali le cui abitudini sono state irrimediabilmente modificate dall'azione umana, fenomeni che influenzano l'umanità come la cometa di Halley: le recensioni dell'autore compongono una vera e propria sinfonia, in un libro complesso e ricco di dettagli. Il talento di John Green per raccontare storie risplende più che mai e ci porta a guardare con occhi diversi il nostro presente e il mondo che ci circonda. -
Io e te alla fine del mondo
Innamorarsi non è mai stato così emozionante come alla fine del mondoHannah Ashton, giovane promessa della danza classica, si sveglia un giorno in una Houston surreale. La città intorno a lei sembra abbandonata, immersa in un silenzio assordante, finché non si imbatte in Leo Sterling: rocker dall’aria misteriosa e dannata, il ragazzo più bello della scuola. Potrebbe anche essere il più bello del mondo (e non solo perché è l’unico rimasto), ma è anche troppo egoista e soprattutto troppo disastroso anche per se stesso, figuriamoci per Hannah. Avendo solo l’un l’altro, i due ragazzi esplorano un mondo senza genitori, senza amici e senza scuola e si rendono conto che possono essere se stessi invece di recitare le parti che tutti si aspettano da loro. Hannah non deve dare ogni particella di sé per apparire la perfetta ballerina da carillon, e Leo può essere più di un chitarrista inconcludente ossessionato dal rock anni ’80. Leo è un’esplosione di onestà e simpatia che attira Hannah, e Hannah fa sì che Leo pensi per la prima volta a qualcuno che non sia se stesso. Insieme condurranno un viaggio lungo le strade deserte e arroventate di un mondo dalle tinte apocalittiche, dove i pericoli si nascondono dietro ogni angolo, ma dove la forza di volontà e l’immaginazione hanno più potere che mai… Ma cos’è successo? C’è stata un’allerta meteo improvvisa, un’invasione aliena? Sono gli unici superstiti di un’apocalisse, o sono finiti dentro una realtà virtuale? O magari sono morti, e non se ne sono accorti? -
Il paese del buio
Il bosco era solo l'inizio.Alice è scappata dal mondo fiabesco di Hazel Wood, e ora lei e gli altri abitanti dell'Oltremondo sono sbarcati a New York, alla ricerca di una vita non magica. Ma condurre un'esistenza totalmente umana non è semplice per Alice. Come si dice, si può togliere Alice dall'Oltremondo, più difficilmente l'Oltremondo da Alice. Ci riuscirà? Non sarà facile: dovrà scoprire chi è a uccidere e mutilare i profughi del suo vecchio mondo, affrontare un potentissimo vecchio nemico, fare i conti con la propria doppia (anzi, tripla) identità, e ultimo ma non ultimo salvare – con il sempre provvidenziale aiuto di Ellery Finch – il nostro povero mondo reale. -
Tyrannosaurus Rex. Una guida pop up. Ediz. a colori
Un gruppo di paleontologi ha ritrovato un esemplare di Tyrannosaurus rex perfettamente conservato. Non un fossile, ma il dinosauro intero: con ossa, muscoli, pelle e artigli! E ora tu hai la fortuna di far parte della squadra di scienziati che si appresta a esaminarlo. Pop-up dopo pop-up, strato dopo strato, attraverso illustrazioni e descrizioni dettagliate scoprirai l'incredibile anatomia di questo dinosauro e imparerai tutto ciò che c'è da sapere su di lui. Pronto a cominciare? Età di lettura: da 6 anni. -
E poi non resta niente. Prima parte. Blacksad. Vol. 6
La città è un grande trionfo collettivo.rnMilioni di persone e migliaia di norme che regolano la macchina della società. Una macchina che, come ogni creazione umana, rischia sempre di rompersi. -
The storyteller. Storie di vita e di musica
«La gioia e l'euforia che ho provato scrivendo questo libro è molto simile a quella che sento quando riascolto una canzone che ho registrato e che non vedo l'ora di condividere con il mondo, o quando leggo un mio vecchissimo appunto su un taccuino macchiato, o ancora quando sento la mia voce che rimbalza tra i poster dei Kiss nella mia camera da bambino.»«E così, ho scritto un libro. Avevo accarezzato l'idea per anni e mi erano state offerte tante opportunità piuttosto discutibili (""È un gioco da ragazzi! Fai solo 4 ore di interviste, trovi qualcuno che lo scriva, metti la tua faccia in copertina e voilà!""""), ma io volevo scrivere queste storie come ho sempre fatto: di mio pugno. La gioia e l'euforia che ho provato scrivendo questo libro è molto simile a quella che sento quando riascolto una canzone che ho registrato e che non vedo l'ora di condividere con il mondo, o quando leggo un mio vecchissimo appunto su un taccuino macchiato, o ancora quando sento la mia voce che rimbalza tra i poster dei Kiss nella mia camera da bambino. Questo non significa che lascerò la musica, ma è un'occasione preziosa per raccontare cosa vuol dire essere un bambino di Springfield, Virginia, che vede tutti i suoi sogni realizzarsi attraverso la musica. Dal viaggiare assieme agli Scream a 18 anni agli anni nei Nirvana e nei Foo Fighters, dalle jam-session con Iggy Pop all'emozione di suonare alla cerimonia degli Oscar, dai balli scatenati con gli AC/DC al privilegio di suonare la batteria per Tom Petty e al giorno dell'incontro con Sir Paul McCartney alla Royal Albert Hall. E ancora: dalle favole della buonanotte con Joan Jett a un incontro casuale con Little Richard, fino al volare dall'altra parte del mondo per una notte epica con le mie figlie e tante altre storie. Ho fatto il punto di tutte le esperienze che ho avuto nella vita – incredibili, difficili, divertenti ed emozionanti – e ho deciso che era ora di metterle finalmente su carta.»"" -
Tu sei il potere. Come funziona, come sta cambiando, come possiamo usarlo al meglio
In questo saggio affascinante e meticolosamente documentato, due esperte della materia ci guidano in un viaggio alla scoperta di tutte le sfaccettature del potere, dalle sue manifestazioni storiche alle ricadute sulle nostre vite quotidiane, per dimostrare che «il potere può essere per tutti». Attraverso un'analisi controintuitiva, ricca di aneddoti e interviste sorprendenti, le due autrici ci offrono una guida imprescindibile per capire il potere e imparare a gestirlo, tanto nelle relazioni personali quanto sul luogo di lavoro.Inutile negarlo: il potere ci affascina. Non a caso è centrale in molte delle storie che ci raccontiamo dall'alba dei tempi, spesso sotto forma di un oggetto capace di stravolgere le sorti del mondo, e di corrompere chi ne abusa o lo sottovaluta. L'anello di Gige menzionato da Platone e quello di Sauron nel Signore degli anelli, i Doni della Morte della saga di Harry Potter o l'elmo magico di Alberich nell'Anello del Nibelungo di Richard Wagner... e la lista potrebbe continuare all'infinito. Questo perché il potere è un elemento pressoché onnipresente nelle nostre vite, tanto nella sfera privata quanto in quella lavorativa e sociale. Ma possiamo dire di sapere davvero cosa sia e come funzioni? Quando si parla di potere tendiamo a fare almeno tre grossi errori: pensare che si ottenga grazie a caratteristiche universalmente valide, confonderlo con l'autorità che deriva dalla posizione gerarchica e ritenerlo qualcosa di ""sporco"""", che si conquista e si mantiene attraverso la coercizione e la crudeltà. In realtà, come ci ricordano le autrici, nella sua essenza più profonda il potere non è che la capacità di influenzare il comportamento degli altri. In questo saggio affascinante e meticolosamente documentato, due esperte della materia ci guidano in un viaggio alla scoperta di tutte le sfaccettature del potere, dalle sue manifestazioni storiche alle ricadute sulle nostre vite quotidiane, per dimostrare che «il potere può essere per tutti». Attraverso un'analisi controintuitiva, ricca di aneddoti e interviste sorprendenti – a una sopravvissuta polacca all'Olocausto, a un poliziotto bengalese, a un consulente finanziario canadese, a un'attivista nigeriana e a un'imprenditrice del calibro di Donatella Versace –, le due autrici ci offrono una guida imprescindibile per capire il potere e imparare a gestirlo, tanto nelle relazioni personali quanto sul luogo di lavoro. E ci mostrano come tutti possano farne buon uso per promuovere un cambiamento nella propria vita e nella società."" -
Angela Merkel. La donna che ha cambiato la storia
Massimo Nava racconta la vita di una donna eccezionale, protagonista assoluta della storia recente d'Europa. Spesso indispensabile, talvolta contestata, mai sconfitta.«Il libro di Massimo Nava, giornalista e saggista esperto di Europa, offre un contributo di prima mano al fine di collocare la Cancelliera nella sua esatta dimensione» - Stefano Folli, RobinsonLa vita pubblica di Angela Merkel è una delle più documentate al mondo, ma si sa molto poco della storia personale. Occorre scavare nei primi trent'anni vissuti nella Germania comunista e utilizzare quanto lei ha accettato di raccontare: l'educazione protestante, la giovinezza nella nube grigia della dittatura, la formazione scientifica, l'amore per la libertà. E ancora oggi il rispetto della sua privacy è assoluto, cementato dalla fedeltà di amici e collaboratori. Per questo la cancelliera appassiona i biografi, che per venire a capo dell'enigma della sua vita devono giocare diversi ruoli: un po' cronisti e un po' storici, un po' psicologi e un po' narratori. «Destino e carattere influenzano la storia di ogni individuo. Nel caso dei leader, si sommano alla capacità di andare oltre il quotidiano, di diventare visionari senza essere ingenui» scrive Massimo Nava, che in questo libro racconta la vita di una donna eccezionale, protagonista assoluta della storia recente d'Europa. Spesso indispensabile, talvolta contestata, mai sconfitta. Nessun leader di Paesi democratici ha resistito più di lei all'usura del tempo e alla stanchezza fisiologica dell'elettorato. Alle emergenze che hanno scandito i suoi sedici anni alla guida della Germania – la crisi dei debiti sovrani, il caos finanziario della Grecia, le ondate migratorie, la crisi ambientale, il terrorismo internazionale e la pandemia – Angela Merkel ha risposto tenendo insieme in un delicato equilibrio interessi tedeschi e ideali europei; e in circostanze eccezionali ha agito d'impulso, come se la spinta morale avesse il sopravvento sulla prudenza. Nel 2015, per esempio, ha aperto le porte della Germania a centinaia di migliaia di migranti in fuga dalla guerra in Siria. Da decenni la sua personalità è descritta senza sfumature: razionale, monotona, in sintonia con il luogo comune della Germania ordinata, programmata, prevedibile. Il racconto appassionato di Massimo Nava ci mostra però che la verità è diversa, più articolata. Nel maggio del 2019, intervenendo davanti a ventimila laureandi dell'Università di Harvard, ha detto: «Continuate a chiedervi: sto facendo questo perché è giusto o solo perché è possibile? Ricordate, l'apertura comporta sempre dei rischi. Per iniziare qualcosa di nuovo è necessario lasciare andare il vecchio. E soprattutto, nulla deve essere dato per scontato, tutto è possibile». -
Il dono e il discernimento. Dialogo tra un gesuita e una manager
Un volume denso e avvincente, che riesce a offrire il bozzetto di una vita attraverso le scelte che l’hanno strutturata e le principali riflessioni che l’hanno ispirata. Per offrire al lettore la possibilità di sostare per interrogarsi su temi che toccano l’esperienza umana e la vita sociale.Chi è Mariella Enoc, la donna che papa Francesco ha di recente confermato alla presidenza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù? Lo stesso Bergoglio l’ha definita “una leonessa”, e anche la stampa – nazionale e internazionale – ne parla spesso come di una “lady di ferro”, una “donna tenace”. Queste formule, però, ci restituiscono solo una parte della caratura umana e professionale di una delle più importanti manager italiane in campo sanitario. Il dialogo con il padre gesuita Francesco Occhetta ci permette invece di ripercorrere non solo la sua parabola lavorativa, ma di scoprire i nodi più significativi di un’esistenza indubbiamente ricca. Le gioie e le ferite; le speranze e le paure; le convinzioni incrollabili e i dubbi irrisolti; le battaglie vinte e quelle perse, ma comunque combattute sempre fino in fondo. Come nel tragico caso dei tentativi per non far rimuovere la ventilazione assistita al piccolo Alfie Evans. Ecco dunque che al racconto degli anni alla presidenza della Fondazione Cariplo, della Confindustria piemontese o dell’ospedale pediatrico della Santa Sede, si affiancano le esperienze del laicato, quelle nell’Azione Cattolica e nella formazione dei catechisti, gli incontri con grandi personalità della Chiesa e le riflessioni sui temi dell’etica medica o del rapporto tra azione personale, cambiamenti sociali e impegno per ricostruire la politica italiana. A emergere, tra aneddoti e immagini memorabili, è il profilo di una manager che è stata capace di non conformarsi alla cultura dominante – promossa da università e aziende – che vede nel dirigente una persona chiamata solo a far quadrare i conti, a discapito di tutto il resto.