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Marcione e il Vangelo (di Luca). Un confronto con Matthias Klinghardt
È opinione diffusa che il cosiddetto Vangelo di Marcione (85-160 circa) sia una versione abbreviata e modificata del Vangelo di Luca. In questi ultimi anni, però, alcuni studiosi hanno messo in dubbio questa ricostruzione e hanno proposto che il testo di Marcione stia alla base del Vangelo di Luca, e non viceversa. Nel 2015 Matthias Klinghardt ha tentato una ricostruzione del testo greco del Vangelo di Marcione - che ci è noto solo attraverso citazioni - giungendo alla conclusione che esso è alla base non soltanto del Vangelo di Luca, ma anche dei Vangeli di Matteo, Marco e Giovanni. Sarebbe allora inutile postulare l'esistenza della fonte Q, sulla quale si fonda la teoria delle due fonti. In questo libro è fornita una traduzione italiana del testo proposto da Klinghardt e un'analisi dettagliata della sua ricostruzione teorica. -
Pedagogie architettoniche. Scuola, didattica, progetto
Tommaso Brighenti cerca di dissipare le nebbie che avvolgono cinque diverse esperienze pedagogiche, ormai lontane nel tempo, mettendone a fuoco le intenzioni, i mezzi, i risultati. Lo scopo è quello di mettere ordine nei fatti, non per trovare una ricetta giusta e nemmeno per far rivivere una tradizione, ma per conoscere. Dato comune a questi cinque progetti culturali è che essi non sono meccanicamente relazionati alle linee generali dello sviluppo scientifico, tecnico ed economico del loro tempo e nemmeno si basano su un'istanza ""razionalista"""", nel significato limitante che il termine ha avuto nell'architettura del XX secolo. È invece evidente che è dalla dialettica delle diverse posizioni, persino dalla eterogeneità delle idee che si incontrano insieme in un luogo, che nasce la specialità di una """"Scuola""""."" -
Indomita yidishe mame. Ida Kaminska e la sua famiglia teatrale
Interprete acclamata di oltre cento pièce, prima regista donna in Polonia negli anni tra i due conflitti mondiali, traduttrice di Ibsen e Bataille in yiddish, direttrice e amministratrice dell'unico teatro yiddish al mondo retto su finanziamenti statali, Ida Kaminska è stata tra i pochi artisti a fare da ponte tra la prima e la seconda metà del xx secolo, lottando per ricostruire la vita culturale e spirituale del popolo ebraico dopo il suo feroce sradicamento.Muovendo dall'avventura pionieristica di Avrom Kaminski e Ester Rokhl Halpern alla fine dell'Ottocento il volume traccia un itinerario che incrocia altre leggendarie dinastie artistiche, quali i Turkow e i Rotbaum, ma ha per fulcro il teatro poetico e intimamente narrativo di Ida, culmine di un progetto che ha abbracciato un secolo e tre continenti.Attraverso queste pagine il lettore potrà accostarsi alla sua biografia d'attrice e in particolare alla genesi di due spettacoli da lei diretti e interpretati: la popolare commedia yiddish Mirele Efros e un'inedita e anti-brechtiana Madre Coraggio. -
La malattia dell'anima e il romanzo antropologico. Medicina e pedagogia nella «Unsichtbare Loge» di Jean Paul e nelle sue fonti
Elisa Leonzio ripercorre in questo volume il nesso che lega il problema pedagogico, il riferimento antropologico, il tema religioso, allo sviluppo della forma narrativa tardo-settecentesca, concentrandosi su alcuni nodi tematici presenti nella Unsichtbare Loge di Jean Paul, osservato come uno dei migliori esempi di romanzo in cui sia possibile misurare la portata della svolta cruciale dei modi della narrazione in lingua tedesca dell'ultimo trentennio del XVIII secolo, interpretabile come ""messa in questione"""", come """"dialettica"""" dell'Illuminismo."" -
La città invivibile. Storia di un vecchio PC fino alla fine del mondo
Si stanno intensificando sempre di più gli appelli di persone impensierite per la propria ed altrui esistenza per fare riflettere i più potenti responsabili civili e politici sul crescente deterioramento ambientale del nostro pianeta. Pessimismo ed ottimismo sono ambedue pericoli incombenti su decisioni volte a ripristinare un ordine sempre più precario ma in questa attesa si allarga la forbice tra ricchi che saranno sempre più ricchi e poveri che saranno sempre più poveri. Ovviamente una situazione eticamente inaccettabile tanto da muovere i protagonisti del libro ad una soluzione risolutrice, frutto di non discutibili travagli interiori. -
Sette
Mariuccia Monti, vice questore in forza al Commissariato Flaminio Nuovo, proviene da una piccola città del Veneto ma lavora a Roma. Marì, come la chiamano i colleghi, sta dando la caccia ad un'ombra. Un gioco di chiaroscuri in cui cercare l'assassino. Pietoso, rispettoso ma pur sempre assassino. Marì vuole anticiparlo per impedirgli di continuare a uccidere, lo segue, vuole entrare nella sua testa, pensare come lui, ma è scaltro. Quando la sente vicina, cambia le carte in tavola, rimescola tutto. In un susseguirsi di caccia e sconforto arriverà la soluzione, e non sarà quella attesa. -
Il violinista della montagna
In un paese di confine, sonnacchioso e sonnolento, tra le montagne del Cadore e quelle della Carnia, le cose strane cominciano a essere un po' troppe. Uccisioni, sparizioni, scultori pazzi, acque vive, cimiteri profanati. Solo uno studioso in cerca di bizzarrie intuisce cosa stia accadendo, con il supporto delle più strane alleate che potesse pensare di trovare. Nell'inaspettata ultima notte si decide il destino di quasi tutto. Però, in un paese così vero da sembrare finto, anche il destino si fa caleidoscopico e allora... -
Anteprima di morte
Sandra Rizzo, in forza alla polizia locale, è tormentata da inspiegabili visioni di morte. Quando in città qualcuno inizia a strangolare giovani donne, Sandra si rende conto che le sue visioni si riferiscono proprio a quegli omicidi. Come Cassandra, è condannata a non essere creduta ma, diversamente dall'antica profetessa, Sandra non si dà per vinta ed inizia ad investigare conducendo il lettore fino ad un avvincente quanto incalzante finale. -
P.T.M.E.M.. 1987: uccidete il leone di San Marco
Venezia 1987, internet faceva i primi passi, i cellulari erano ancora dei prototipi e i computer gestivano i programmi MS-DOS. Fra la sabbia del deserto libico, prende forma un terribile e sanguinoso atto terroristico. Venezia è stata scelta come luogo per il summit del G7. I primi ministri e capi di stato dei paesi più industrializzati del mondo si ritrovano nella città lagunare per affrontare prevalentemente temi economici ma anche terrorismo internazionale e guerra Iran-Iraq. Un uomo di Delta 3, nucleo investigativo italiano specializzato per i paesi arabi, viene arrestato ad Homs, in Libia dagli agenti segreti libici. Da un inquietante interrogatorio si scatena l'inferno. Marco di Mauro, responsabile di Delta 3 e i suoi uomini, vengono catapultati in mezzo all'inferno. I grandi della terra sono in percolo. Vogliono colpire a morte Venezia, vogliono uccidere il leone di San Marco. -
La fenice
L'autrice si mette alla prova letteraria (nella vita svolge la professione di psicologa) con questa sua opera prima. Oriola Ndreu entra nell'essenza stessa del significato dello scrivere e del vivere. E lo dichiara, senza tanti preamboli iniziali. Lo strumento linguistico non è il suo proprio, essendo di nazionalità albanese e scrivendo in italiano... Ne scaturisce tutto l'amore che un emigrante conserva per le proprie radici. Ma è un sentimento moderno, cosmopolita e privo di nostalgia o rimpianto. La parte ""italiana"""" narra dell'ambientamento, dell'integrazione, del rapporto con la famiglia nel quale si dipana lo sviluppo della mentalità che a poco a poco, stravolge e travolge i pregiudizi. Ma perché ciò accada, c'è bisogno del coraggio della protagonista di trovare se stessa e dare un senso (collettivo, altruistico, superiore) alla sua vita."" -
Thinking 360°. Ediz. italiana e inglese
Le opere di seguito presentate sono un estratto del percorso che ha segnato negli ultimi quindici anni una porzione del lavoro dello Studio Caprioglio Associati in cui si spazia da opere ed interventi di scala architettonica ed urbana consistenti ad edifici o spazi ad'uso pubblico fino ad esempi abitativi privati di scala anche ridotta, per altro tra loro molto differenti, per dimensioni e contesto. In particolare Filippo Caprioglio, personalmente, o in partnership con Giovanni Caprioglio e Dario Vatta, ha concepito questi progetti sviluppati in territori locali o all'estero. Si tratta di un excursus di varia natura, con interventi per fabbricati ex novo, di recupero e restauro, o d'interni d'abitazioni, di locali pubblici o del complesso e affascinante mondo del retail, con una attenzione per il dettaglio che rendono queste opere uniche ma legate ad una matrice comune che racconta, immagine dopo immagine, anche di una crescita personale frutto di esperienze e ricerca. L'uso di pochi ma definiti materiali, spesso legati al contesto, l'utilizzo costante della luce, sia essa naturale o artificiale, per dare ritmo e nuove prospettive agli ambienti, il colore, prevalentemente bianco, il vetro e le trasparenze, sono il filo conduttore di spazi intesi sempre per chi li deve utilizzare, mai fini a se stessi, o con scelte derivate dalla moda del momento. Un racconto per immagini dunque, di personali macro e micro cosmi architettonici, con una sezione centrale dedicata agli elementi di progettazione e agli elementi di disegno industriale, in cui scoprire la trama che tra loro li lega, le note, nascoste e sorprendenti, che rendono le opere dello Studio Caprioglio Associati spazi e luoghi in cui è vivo il senso dell'attenzione per un abitare e un vivere di qualità, sempre a misura d'uomo. -
Storie che il vento ti vien raccontare
Questo volume raccoglie le poesie scritte dal 2010, successivamente alla pubblicazione della prima raccolta «Il canto dei grilli che toglie i pensieri». In continuità con la precedente pubblicazione, anche questo libro si divide in diverse sezioni che toccano temi cari all'autore: la guerra, in particolare il ricordo della Grande Guerra presente fin dall'infanzia con il flusso degli ex combattenti che giornalmente incontrava, gli affetti collegati ad una numerosa famiglia, la madre terra che l'uomo sta distruggendo, i costumi così cangianti, i valori, consolidati da una educazione familiare fortemente cristiana. Le poesie sono parte in italiano e parte in dialetto, alla ricerca anche di conservare tante parole che stanno scomparendo. -
Liberaldemocrazia per il XXI Secolo
«Il XXI secolo per l'Europa dovrà costituire il definitivo superamento di ogni socialismo nazionalista, di ogni socialismo marxista e di ogni populismo sia identitario sia insurrezionale, riscoprendo l'idea liberale ma finalmente realizzando un liberalismo popolare e una vera democrazia economica. La liberaldemocrazia. Sarà infatti l'internazionalismo liberaldemocratico il modello di governo del mondo indispensabile a coniugare pace e difesa dei diritti individuali. L'anima di tale progetto politico dovrà essere la classe media. Ne sarà all'altezza?» -
Anima e dintorni
È la sfida difficile, dolorosa, anticonformista di Maria che diventa archetipo della nostra migliore gioventù, nella ricerca della propria affermazione personale e culturale, culminante nel raggiungimento del rispetto per se stessa e per ogni individuo. Sullo sfondo, si avvicendano le passate generazioni, con le loro storie di povertà, guerre, duro lavoro, emigrazione, riscatto. È un patrimonio prezioso di cui la protagonista comprenderà il vero valore solo attraverso l'esperienza dolorosa del conflitto generazionale, di relazioni amorose che trascendono i comuni canoni affettivi, della maternità responsabile, della malattia e della morte, del coinvolgimento personale con la minaccia del terrorismo islamico che colpisce in modo indiscriminato. È uno squarcio di vecchia e nuova migrazione, tra inedite sfide, difficile integrazione e intolleranza. Paure. Dubbi. Incertezze. Domande cui la gente comune cerca di dare una risposta. Sguardo sul mondo attuale, attraverso gli occhi di una giovane donna sempre alla ricerca di libertà, uguaglianza e reciproco rispetto. -
Rinascite
Roma. Piazza di San Silvestro, inizio estate 2017. Seduti in un caffè. Sante (il protagonista del libro) e Carlo (l'editore). Sante: «Non sapevo che facessi l'editore». Carlo: «Se è per questo, ho fatto tante cose... Anche l'editore». Sante: «Da quanti anni ci conosciamo? Facciamo due conti, io sono del 1958 e tu del 1957...». Carlo: Quarant'anni circa e non ci vediamo da venticinque». Sante: «Ne sono successe di cose...». Carlo: «Ne sono successe di cose...». Sante: «Sii spietato, cosa pensi del libro?». Carlo: «Perché lo hai scritto in terza persona?». Sante: «Il fatto è che dall'incidente, dall'uscita dal coma, ho perso la memoria e ripenso a me come se mi rivedessi, come se mi osservassi. È come se fossi uno che rivede un altro con un'altra vita... che invece è la sua!». -
Intrigo a Nord Ovest
Elio Polo giunge alla sua quarta fatica libraria. La storia è questa volta dedicata a un fatto di cronaca criminale avvenuto nel Nord Ovest ma che ha scosso l'intero paese. Elio Polo affronta il caso trasformandolo in un'ipotesi narrativa che non ha l'intenzione di sostituirsi realtà giudiziaria. -
Good morning Kabul
"Il Falco"""" è il nome di battaglia dell'autore, ufficiale dell'esercito Italiano ora a riposo, che ha prestato servizio con le forze multinazionali in molti teatri di guerra contemporanei. """"Good Morning Kabul"""" è il primo di una serie di racconti di guerra frutto della fantasia dell'autore ma ispirati alla realtà da lui vissuta in prima persona in tanti anni di missioni e combattimenti. Il Falco ha deciso di restare anonimo per ragioni di sicurezza." -
Decalogo della felicità
Alma, la profetessa; Said, l'eletto. Uno strano e magico incontro il loro, destinato a cambiare per sempre l'esistenza e il destino del mondo. Raffigurati in due corpi distinti, identificati in due anime sole che viaggiano all'unisono. Sono carne e spirito insieme, materia e creazione alla sublime ricerca della felicità. La storia è pregna di una sorta di lirismo di fondo, che si evince in modo particolare nella palpabile alchimia instauratasi tra i due protagonisti. In sintesi, una ""visione profetica"""" appare nella contrapposizione tra il mondo reale e quello ideale. La divina scintilla che sgorga dall'ignoto scatterà attraverso la loro voce, svelando misteri che risveglieranno stolte ed assopite coscienze. Così che queste non saranno più in balia di un prostrante annullamento o di un letargico torpore, bensì godranno di una consapevolezza di gran lunga maggiore: quella del proprio sé. È questa la sede, infatti, in cui l'atto finale del decalogo si compie: """"allorquando regnerà un grande, ineffabile senso di pace e di armonia con tutte le cose""""."" -
Venezianopoli. Risonanze. Vol. 2
"Signore! Signori!... scusatemi, se da sol mi presento, sono Massimo Poli, e ho pur da render grazie a la natura che mi ha fatto sì valente narratore, da un nido di memorie in fondo a l'anima ho cercato di dipingere squarci di vita dei meravigliosi tempi in cui i veneziani sapevano spassarsela bellamente, noi caduti in un'epoca di pianificazione grigia, senza colore, guardiamo a quegli anni, con il rimpianto delle cose perdute. Ad una ad una le situazioni che abbiamo vissuto escono dall'oblio di molti decenni, per parlarvi con il ritmo del proprio colore, dei movimenti e delle voci. Ne ho già scritto in Venezianopoli 1, ma, pare impossibile, capita, a volte che il secondo sia migliore del primo, """"Dalla Russia con amore"""", era migliore di """"Licenza di uccidere"""", """"Grease"""", migliore della """"Febbre del sabato sera"""", """"L'impero colpisce ancora"""", di """"Guerre stellari"""", così, Venezianopoli 2, è ancora migliore del primo. Anche mio fratello Stefano, nato secondo, conferma la regola: infatti, lui è migliore di me.""""" -
Prostituzione storia e dibattito nell'Italia del Novecento
La prostituzione è stata fino agli Ottanta del Novecento quasi sempre oggetto di aggressive politiche di controllo. Tali politiche sono passate da una decisa repressione, in nome di principi religiosi e morali, ad una tolleranza collegata alla volontà di controllare il «vizio», considerato indispensabile dal punto di vista del bisogno maschile. Centrale in entrambi gli approcci: regolamentaristici e abolizionisti pongono al centro delle proprie inquietudini le preoccupazioni per l'ordine pubblico. A garantire ordine vi è sempre stata la polizia, come strumento fondamentale del controllo e l'azione della Chiesta. Grande dibattito vi fu con l'introduzione della legge Merlin. La fortuna delle legge Merlin, dalla sua formulazione fino agli anni Ottanta del Novecento non solo va letta in parallelo all'acceso dibattito tra femministe e all'interno delle diverse forze politiche, ma pone delle problematiche nel momento in cui le prostitute stesse si politicizzano e si propongono come protagoniste della sua revisione, ripresentando con forza nuove battaglie per le donne. Una rottura con il passato che ha nella politicizzazione della prostituta una rivisitazione teorica del femminismo.