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Piacere Bianca
Bianca è una bambina, ma solo nella mente e soprattutto nel cuore dei suoi genitori. Bianca è un pensiero, un pensiero d'amore, quell'amore che solo un genitore può provare e che, nel romanzo, fa vivere i protagonisti tra realtà e fantasia. Bianca è un'attesa, un'attesa narrata da un punto di vista speciale, quello della piccola protagonista, in una carrellata di volti, immaginari, luoghi, odori, sentimenti, storie private e in un'alternanza temporale giorno/notte che scandiscono magistralmente il ritmo narrativo. Una dimensione esistenziale che si intreccia a quella di fiaba dove la partecipazione attorno alla nuova vita che arriverà e la riflessione circa i cambiamenti di quelle già esistenti, avviene in un registro assolutamente corale. Bianca è una vita, una vita che lascia momentaneamente sospesi, che fa palpitare, che si guarda con le altre, che è bella sempre e comunque. -
Collezioine privata. Scrittori, persone e libri
Dalla sua posizione privilegiata, un libraio ormai smaliziato, ma sempre attento a ciò che gli succede intorno, osserva gli avventori della libreria dove lavora, un popolo strano fatto di intellettuali, scrittori e più in generale di ""personaggi"""" con i quali, Salvo Cangelosi, intreccia la propria esistenza e le proprie riflessioni. Molti diventano amici, altri rimangono maestri, altri ancora si fermano semplicemente sull'uscio, non quello della libreria, ma quello della sua vita. Un repertorio di esistenze che è anche un repertorio bibliografico, perché non solo le persone parlano, in questo racconto corale, ma anche i libri, che, protagonisti indiscussi, tracciano il cammino di un uomo, ormai maturo, ma sempre alla ricerca di nuove verità. Un libro dallo stile inconfondibile, asciutto, ricercato e profondamente poetico. Una Collezione privata che per fortuna diviene patrimonio comune."" -
Tita e Leo. Piccole storie per bambine e bambini
"Tita e Leo. Piccole storie per bambine e bambini"""" è una storia a fumetti pensata per insegnare ai piccoli, a partire dai 3 anni, il rispetto reciproco attraverso concetti semplici, come la libertà di espressione e di azione senza condizionamenti. Tita e suo fratello Leo, assieme ai loro genitori ed amici e amiche, si confrontano con i più comuni stereotipi di genere nella vita di tutti i giorni: a casa, a scuola, nelle attività di studio e di svago e in ogni ambito in cui i piccoli si trovano a trascorrere il loro tempo. In ogni episodio i due protagonisti, gemelli di 5 anni, cercheranno un modo per superare tali pregiudizi. In questo primo cofanetto vi presentiamo 4 episodi: Il grembiule, Giocattoli per tutti, Mi vesto come mi piace e Tutti in palestra! Età di lettura: da 3 anni." -
Feste religiose al capo
Le feste religiose sono certamente momenti elettivi di espressione devozionale ma sono anche occasioni di rappresentazione e riaffermazione di un ideale ordine sociale e del correlato sistema di valori nonché momento di esaltazione del patrimonio, della tradizione e della memoria. Tale fenomeno si osserva anche nelle feste dei principali quartieri delle metropoli meridionali. Così a Palermo dove, a dispetto dei processi di trasformazione che hanno interessato l'assetto urbano e il tessuto sociale, particolarmente di alcune zone del centro storico, può dirsi che alcuni quartieri abbiano mantenuto una riconoscibilità verso l'esterno e visto perdurare e rinnovarsi nei suoi abitanti un condiviso senso di appartenenza a un luogo e a una storia peculiari. Con un saggio di Ignazio E. Buttitta. -
Oriente e Occidente. Viaggiare per raccontarlo
Viaggiare è aprirsi, conoscere, capire, vivere tout-court. Marcella Croce ha conosciuto molti Paesi grazie al suo lavoro di insegnante, non visitandoli come semplice turista ma vivendone la quotidianità pienamente per lunghi periodi all'interno del loro tessuto sociale autentico. A questo ha unito la sua curiosità pura e il suo amore per la storia dei popoli, per i loro usi e costumi, per la loro Weltanschauung. Tra Palermo e gli Stati Uniti, Messico e Iran, Giappone ed Etiopia, Brasile e Irlanda, isole siciliane e mille altri luoghi ancora ""Oriente e Occidente. Viaggiare per raccontarlo"""" è un reportage autentico scritto con profonda """"sumpateìa"""" alla maniera greca da una palermitana cittadina del mondo che grazie alla lingua """"passa il mare""""."" -
Un reino en la mirada de un ingeniero tiburzio spannocchi en sicilia
Nel 1578 Tiburzio Spannocchi, cavaliere dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, ingegnere e straordinario disegnatore, iniziò, per incarico del viceré Marco Antonio Colonna, uno degli atlanti più importanti del Rinascimento, nel quale descrisse le coste del regno di Sicilia, con i suoi paesaggi, le città e le torri, senza tralasciare dettagli del tutto pertinenti alla sua formazione ""rinascimentale"""". Dopo una lunga interruzione di circa diciassette anni, lo avrebbe ultimato nel 1596, durante il soggiorno presso la corte spagnola, dove intanto si era affermato come cortigiano e come ingegnere al servizio di Filippo II. Sarà il figlio di questi, Filippo III, che lo nominerà Ingegnere Maggiore dei Regni di Spagna, titolo concesso per la prima volta nella storia della Corona. Nella natia Siena la guerra e la scienza generarono la formazione di alcuni dei grandi architetti e ingegneri dell'epoca. Postfazione di Nicola Aricò."" -
Chiacchiere da bar
Tra battute esilaranti, clienti stralunati, ricordi nostalgici, calembours, situazioni strampalate ed a tratti incredibili, eppure verissime e quotidiane, la varia umanità che frequenta il Bar Massaro strappa risate, riflessioni sulla vita, sul mondo del lavoro, sui rapporti umani, sulla follia e su usi e costumi della gente di Palermo e dei turisti di passaggio e mostra anche, in un gioco di specchi, uguali ed opposti, regolari e deformanti, il carattere dell'autore: graffiante, acuto, ironico, sornione, bastian contrario, spesso disincantato osservatore. Viene fuori un affresco di Palermo - che, infine, può essere rappresentativo di qualsiasi città d'Italia - ed il ritratto di un imprenditore che rimarrà un ""cronista per sempre""""."" -
Questione di ali
Una storia lunga una vita, nata dal bisogno di scrivere e di raccontare. Un romanzo che attraversa quasi un secolo. Un'educazione sentimentale dei nostri giorni, che ha sullo sfondo gli agi e i turbamenti di una giovane aristocratica che diventa donna in un mondo che cambia, nel tentativo di trovare un posto nell'universo. Un singolare spaccato della vita della upper class internazionale tra gli anni trenta e gli anni novanta, costellata di cerimonie e riti che pochi davvero conoscono e che ancora appaiono mitizzati ed irraggiungibili nell'immaginario dei più. Un romanzo alla ricerca di se stessi e della semplicità. -
Mangiare triestino. Storia e ricette
"Trieste raccontata col pretesto della cucina. Non solo variazioni sul goulash o sulla """"buzara"""": troverete anche il paesaggio agricolo e costiero, i mercati, i caffè e i ristoranti con i frequentatori del passato e del presente, le atmosfere di Opicina, di Duino, di Miramare, le grida e le voci dei pescatori e dei venditori ambulanti. I vapori delle pentole sono molto più, anche sensorialmente, evocativi se si sa che cosa c'è dietro: tanto più per la cucina triestina, una cucina """"colta"""" nel senso che i suoi piatti raccontano spesso una vicenda storica o geografica che si ripercorre nei sapori. Dobbiamo insomma a Mady Fast un tipo di libro di cucina nuovo, che si può consultare col mestolo in mano o leggere come un saggio, davanti al camino." -
La cucina trevigiana. Storia e ricette
"Ecco 500 pagine di storia e piatti locali, con felici incursioni nei ricettari medievali, nella cucina dei conventi, il tutto rivissuto con umanistico e unitario senso della storia, che non è fatta soltanto di condottieri e di battaglie, ma anche di cibo e bevande. Il libro si divora (è la parola) in un fiato, anzi in un boccone"""". (Cesare Marchi)" -
La cucina della terra di Bari. Storia e ricette
"La qualità che fa leggere il libro, che ne fa anche un testo ideale di quella cucina immaginata (non immaginaria) altrettanto importante di quella pratica, è la vibrazione passionale di questa terra di pane, di formaggi, di olio, di vino, che si stempera sempre in un distacco colto nel quale occhieggia l'ironia: si può essere affascinati dalla purea di Ercole o dalle vicende lessicali del caciocavallo, ma non bisogna dimenticare che esistono altre aree del cielo e della terra, altre purè, se così si può dire, e altri formaggi, e anche persone cui le fave non piacciono. Sada non lo dimentica"""" (Marco Guarnaschelli Gotti)." -
La cucina del Piemonte collinare e vignaiolo. Storia e ricette
"La cucina del Piemonte esprime il meglio del Goria 'protagonista' sulla scena del mangiare piemontese attuale, perché il corpus delle ricette è anche lo strumento del suo appassionato, quotidiano intervento nella 'cucina reale', quella dei ristoranti e delle trattorie: è insomma il breviario di un curatore di anime e di cuochi e cuoche, cui tanti operatori gastronomici del settore devono il successo e il paradiso attraverso confessione e redenzione dei loro peccati contro la ricca e sensualissima tradizione culinaria del territorio"""" (dalla presentazione di Marco Guarnaschelli Gotti)." -
La cucina aretina. Storia e ricette
"Partendo dalla situazione territoriale e agricola originaria, intorno all'anno 1000, Guido Gianni ci racconta una cucina figlia, come tante altre affascinanti, di grande povertà e di grande ingegno in una Toscana che ricorda, più che altre, quella contadina aspra e sordida dei romanzi di Federigo Tozzi. Da questo suolo colturale duro, magro e discreto nasce tanto più sorprendente la pianta di una cucina piena non solo di carattere, ma di complessità e finezze che andranno ad arricchire, tramite i traffici ecclesiastici di Avignone, anche il corpus storico della cucina francese."""" (dalla presentazione di Marco Guarnaschelli Gotti)" -
La cucina livornese. Storia e ricette
"'L'uomo è ciò che mangia'. Con questa espressione un po' goffa, credo si volesse dire che la cucina riflette tutti i dati culturali e materiali concorrenti a formare 'l'uomo' di un'area determinata: ed ecco la cucina livornese descritta da Santini, una cucina potente e varia la cui bandiera è una zuppa di pesce dal nome turco, le cui famose triglie sono un'invenzione ebraica, nella quale il pomodoro si installa prima che a Napoli, che ha il cuscus col suo vanto di deserto ma anche il bordatino, minestra di farina gialla, verdura e fagioli che si raccorda con le tante risposte simili alla fame tradizionale dell'Appennino Toscano."""" (Marco Guarnaschelli Gotti)" -
La cucina bresciana. Storia e ricette
"Una cultura gastronomica ricca e articolata che vanta antipasti come il capriolo sott'olio, il carpione alla salsa di sardine, i peperoni al formaggio, primi piatti come la zuppa di rosolaccio, il risotto con le fave, i casoncelli di magro, i ravioli di Breno..., secondi come l'anguilla all'iseana, il coregone gratinato con le melanzane, il """"cuz"""" di pecora... Un mondo di sapori antichi e attuali, un tesoro di cultura gastronomica di cui Marini ci spiega anche la storia."""" (Marco Guarnaschelli Gotti)" -
La cucina modenese. Storia e ricette
"'I tortellini debbono morire in brodo', 'su questa minestra non mettete mai parmigiano reggiano', 'per presentare in tavola degli impeccabili tortellini in brodo usare il semplice accorgimento di preparare una quantità di brodo quasi doppia del consueto; una metà servirà a cuocere i tortellini, l'altra a imbandirli in un brodo perfetto, limpido, non intorbidito dalla cottura della pasta.' Queste espressioni apodittiche fanno capire che in campo gastronomico c'è precisione, convinzione, intolleranza, e che ogni trasgressione provocherebbe scintille. Questo timbro affettuoso, epico, scherzoso, ma mica tanto, Bellei lo fa risuonare naturalmente nel 'cantare' di tanti altri argomenti, dal duo 'mais-castagna' al mitico 'aceto balsamico', brividoso di alchimia, dalle infinite cure per l'ammiccante zampone, alle varie epifanie dello spumeggiante Lambrusco."""" (Marco Guarnaschelli Gotti)" -
La cucina fiorentina. Storia e ricette
"Nel testo c'è il libro della spesa dei Bardi e ci sono i regolamenti delle corporazioni, ci sono i pletorici banchetti dei potentati rinascimentali e ci sono gli ambulanti che vendono trippa in piazza dei Cimatori (tutt'ora, per fortuna), ci sono i personaggi come l'enorme Jarro o Peyron, ci sono le storiche trattorie come Sostanza detto il Troia e i ristoranti di successo come Sabatini, ci sono i piatti dimenticati come la """"carabaccia"""" e la squisita elaborazione dell'antico cibreo fatta da Annie Feolde, dell'Enoteca Pinchiorri, ci sono le idiosincrasie di Emilio Cecchi e le curiosità dell'alcova di Caterina de' Medici... e ci sono pure 225 splendide ricette."""" (Marco Guarnaschelli Gotti)" -
La cucina padovana. Storia e ricette
Un panorama del mangiar padovano e pavano fra passato lontano e passato prossimo con collegamenti al presente, e una summa di ricettari ai quali poter attingere, magari con attuali criteri di rielaborazione. È il frutto di una passione di ricerca che scopre nei testi letterari la ""varietà"""" di una cucina dimenticata, da riscoprire e da rivalutare, studiata con acutezza attraverso cinque secoli, dal cinquecento ai nostri giorni. Un volume di 300 ricette che non vuol essere qualcosa di codificato per sempre, ma la base per ritrovamenti e rielaborazioni su vecchi temi, forse troppo spesso trascurati e dimenticati."" -
La cucina trapanese e delle isole. Storia e ricette
Il trapanese è un'area gastronomica tra le più ricche d'Italia. Grazie alle influenze arabe e normanne, francesi e aragonesi, ancora oggi infatti possiamo gustare ""sapori che parlano linguaggi antichi, quasi un romantico ripescaggio d'atmosfere ed emozioni lontane"""". La seconda edizione di """"La cucina trapanese e delle isole"""", a quasi dieci anni dalla prima uscita, si presenta con diverse novità e aggiornamenti. L'inserimento di trenta nuove ricette (in tutto sono 328) costituisce un ulteriore recupero della tradizione orale, fin qui unica depositaria di riti e tradizioni gastronomiche, patrimonio della cultura popolare e borghese. Gli interventi sul testo, offrono inedite testimonianze legate al cibo, completando l'articolato percorso narrativo che lega in modo indissolubile la memoria al gusto."" -
La cucina reggiana. Storia e ricette
"Chi volesse, una volta tanto, """"mangiare reggiano"""", con questo libro in mano può rapidamente avere tutti gli elementi per confezionare 276 ricette di 'valigini', 'cazzagai', 'arbada' o 'cnezzi', 'tortelli di mele' o 'tortelli con le ortiche', 'anguilla con la verza' o 'pesce gatto in umido' e altro; ciò si deve al fatto che Maria Alessandra Galluzzi è una cuoca eccellente e ha personalmente """"testato"""" le ricette. C'è poi la dimensione del ricordo e della nostalgia, che Narsete Iori e Maria Alessandra hanno recuperato raccogliendo le ricette antiche dalla voce viva di chi è nato prima del '900. Insomma questo è un libro da interrogare con attenzione e nel quale ci sono molte risposte. Un manuale per sapere e per fare. E anche, un poco, per sognare."""" (Marco Guarnaschelli Gotti)"