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Guida storico, artistico, turistica di Villa Santa Maria
Il lavoro del prof. Di Lello ci da la possibilità di scoprire luoghi storici e artistici di Villa Santa Maria, paese famoso nel mondo per i cuochi e per aver dato i natali a San Francesco Caracciolo, Santo dell'Eucaristia, che gli stessi cuochi hanno voluto come loro Patrono. La ricerca sapiente dell'autore, le foto, fanno comprendere al visitatore le bellezze della cittadina con le sue chiese, gli affreschi, i palazzi ed oggi anche i monumenti, che arricchiscono il patrimonio cittadino. A ciò si aggiunga che con il suo lavoro il prof. Di Lello si è spinto anche oltre, riportando leggende e tradizioni che vivono ancora nell'animo dei Villesi. -
I grandi interpreti della cucina abruzzese. La storia, l'attualità
Il libro di Antonio Di Lello e Giuseppe Manzi che presentiamo all'attenzione del Lettore è un'opera che mancava nel variegato mondo della Cucina per le caratteristiche e le qualità che si potranno facilmente rilevare nella lettura dell'opera stessa. La prima cosa da rilevare è che la matrice comune in tutto il libro può essere ricondotta ad un solo nome: Villa Santa Maria, meglio conosciuta nel mondo come Patria dei Cuochi; un nome che compare come una grande garanzia per la Cucina, intesa come Mestiere, Lavoro, Arte e Cultura. Il Libro si apre con un approfondito sguardo alle origini dell'Arte Culinaria nella Valle del Sangro, partendo dalla famiglia Caracciolo, la cui dimora può essere considerata come luogo di nascita della prima scuola alberghiera, con brevi cenni sulla vita del rampollo di questa famiglia, il giovane Ascanio Caracciolo che, divenuto Santo, sarà proclamato Patrono dei Cuochi d'Italia. Passa poi a ricordare i grandi cuochi e straordinari ""Munzù"""", che da questi posti hanno portato la loro Arte in tutto il mondo e che con la propria Arte hanno servito la Storia e conquistato il mondo recandosi all'estero e facendo parlare di sé ovunque nel mondo stesso."" -
Il pane rosso. Racconti e memorie della II guerra mondiale. Ediz. per la scuola
"Mi racconti una storia?"""" È questo il filo conduttore che unisce i 14 racconti brevi di """"Racconti e memorie - Il pane rosso"""", un'iniziativa promossa dalla Associazione Culturale L'Altritalia e dalla Compagnia Teatrale Il piccolo resto per raccogliere ricordi e testimonianze sulla seconda guerra mondiale. Se è vero che """"la storia siamo noi, nessuno si senta escluso"""", allora siamo noi tutti che dobbiamo raccontare la storia, in modo che la parola riscatti il dolore. Scrivere è sempre """"un atto politico"""", civile, che recupera chi non ha avuto voce nel divenire degli eventi, i """"sommersi"""" dalla vita, che ricostruisce e fa rivivere quello che la storia stessa ha distrutto. Così la pagina bianca, raccogliendo il dolore, la paura, le urla, il sangue, le macerie, la morte, diventa luogo di riscatto. Ma perché questo miracolo accada deve essere custodita la memoria; il ricordo, allora, affidato alla parola, resiste e, resistendo, esiste. Vive." -
Luigi Torrebruno. L'uomo dei timpani ovvero una vita per la musica
Luigi, Lamberto e Leonida, figli e nipoti di musicisti, hanno respirato sin da bambini l'aria di un ambiente dove si parlava quotidianamente di melodrammi, di rapsodie, di sinfonie e di intermezzi, di Verdi, di Puccini e di Mascagni. Un ambiente nel quale la vita era scandita, ogni anno, da tre periodi: la preparazione del repertorio e le prove (da Novembre a Marzo), la partenza per la piazze d'Abruzzo (ad Aprile), il ritorno a casa (a fine Settembre). Musicisti transumanti come i pastori d'Abruzzo! Nel 1920 la direzione della Banda, ricostituita dopo la 1a guerra mondiale, fu affidata al Maestro Giuseppe Torrebruno zio di Luigi, al quale seguirono i Maestri Filidauro Tessitore nel 1926 e Augusto Centofanti nel 1947. I tre fratelli Torrebruno hanno vissuto da giovani, addirittura dall'infanzia come nel caso di Luigi, la dura esperienza del Bandista in giro per l'Abruzzo in tempi difficili e in condizioni disagiate che è servita a formare il carattere e la preparazione dei tre musicisti. -
La mia vita sospesa. Come sopravvivere alla disoccupazione con allegria
Questo libro, che mi sento più di chiamare diario, è nato da un'esigenza, da un bisogno improvviso di scrivere tutte le mie emozioni e i miei pensieri, dopo un inaspettato licenziamento. Ho fatto considerazioni sulla nostra società, ho raccontato le mie esperienze lavorative post-licenziamento, drammatiche e comiche, narrate con semplicità, con lo stile di una liceale. E poi ci sono i sogni, le emozioni, i ricordi di una donna e di una madre alla soglia dei 50 anni. Questo diario concepito inizialmente come un vademecum per disoccupati, per aiutarli a vivere la disoccupazione con allegria e con positività, pian piano si è trasformato in una ""piccola"""" storia, che spero vi piacerà."" -
Il silenzio dell'anima. Le clarisse di San Giacinto di Atessa
"Tutte queste consacrate si mostrano donne tra due fuochi: una vita di intensa preghiera e la cura assidua dei bisognosi. Offerta e sacrificio, dolore e amore, contemplazione e azione. Le sole cose che contano e restano della vita. Perché il dolore è il modo migliore per ricambiare l'amore di Dio. Entrare in monastero è scegliere Dio, soltanto Lui. Nient'altro doveva occuparne il posto. Soprattutto per le monache di clausura, come le clarisse, l'esperienza mistica non è poesia; spesso è come trovarsi sull'orlo di un abisso, quello dell'eternità, al fondo del quale è il mistero di un bene o di un male immenso. Questo capita spesso quando ci si mette alla sequela di Gesù (perché di questo si tratta, scegliendo la vita religiosa). Non si tratta solo di fare opere buone, di carità, di servizio, fino all'annullamento di sé. Dentro c'è di più, c'è l'amore. E l'esperienza mistica, la vertigine della vita spirituale di una monaca, è solo questo: amore fino alla follia."""" Mons Luciano Suriani." -
The cavern boys. La storia, il mito, gli aneddoti, le immagini. Col cuore e con l'anima degli anni '60
"Ogni cosa ha il suo tempo"""". Le sento da sempre queste parole, e ogni volta provo la stessa sensazione: puntuale, una sottile amarezza si fa largo come se in una sorta di ammonimento, il mondo rammentasse la fatuità di questo nostro esistere. Poi, a volte, tra le rughe di queste nostre vite, ti imbatti in qualcosa o in qualcuno che per un attimo quelle parole le sconfessa, portandoti ad un inesprimibile e accattivante, seppur momentaneo, compiacimento tutto interiore. Sono istanti, quelli, che sembrano letteralmente tradirlo, il tempo, neutralizzarne l'implacabile influsso, in una sorta di liberazione dalla ferrea legge del prima e del dopo. Ascolto i Cavern Boys da molti anni, e ogni volta, immancabile, quella sensazione torna a farsi viva. Loro, lì davanti, con le loro note e il piacevole svanire di quelle cose che rammentano la tirannia del quotidiano, in una sorta di trionfo del passato che collìma mirabilmente con il presente." -
Momenti dello spirito
Momenti dello spirito...Ovvero improvviso emergere delle emozioni, che hanno squarciato il velo della visione razionale della realtà, che tutto avvolge e nasconde.Ossia sentimenti che, incoraggiati dalla bellezza della natura contemplata, hanno preso le redini dell'espressione e si sono dichiarati, ad onta della ritrosia di Emilia.Cioè affetti verso le persone care, forti ma temperati da un linguaggio piano e delicato, per la verecondia di mostrarne la vastità e la profondità (tanto, una volta, si richiedeva alla donna, per la quale era disdicevole far capire da quali moti, di gioia o di dolore, di speranza o di desiderio, di trepidazione o di rassegnazione, fosse percorso e percosso il proprio animo). -
Paolo Spoltore. 2008-2018
"Dopo aver mosso i primi passi da autodidatta, ed espresso la propria interiorità attraverso la pittura prima e la scultura poi. Paolo Spoltore (lanciano 1946) con questa mostra conferma la validità e la complessità della sua produzione nella scena artistica nazionale. Il """"sentire del cuore"""" di Paolo Spoltore offre una esauriente chiave di lettura laddove richiama implicitamente la sua grande passione, il suo amore viscerale per la figura, che lo ha portato a realizzare tante e tante opere. Ed in questo suo percorso la natura irrompe prepotentemente e questa irruenza delle forme e dei materiali è colta in maniera mirabile dall'artista lancianese."""" (Giuseppe Bacci)" -
Oro rosso di Altino e dell'Oasi di Serranella. Storie, viaggi e ricette del peperone dolce di Altino
Tino Bellisario e Gianni Di Carlantonio hanno realizzato un libello che ha pregi superiori a quelli normalmente richiesti a pubblicazioni di questo genere, che di solito si pongono l'obiettivo ""leggero"""" di fornire una lettura amena. Confortati e corroborati dalle testimonianze scientifiche di esperti a vario titolo e punti di vista dell'oro rosso di Altino, infatti, gli autori ci guidano lungo un viaggio che s'insinua, con la necessaria brevità ma non con superficialità, in un sostrato culturale composto di realtà-verità, di ipotesi e di prospettive, non solo economiche, di sviluppo ad ampio raggio, tutte convergenti ed agganciate al peperone rosso di Altino, dolce o piccante che sia. La prima frase che mi è venuta in mente, leggendo le bozze del libro, è la dantesca Poca favilla gran fiamma seconda, nel senso che i grandi eventi, le grandi cose nascono sempre da piccole scintille."" -
Mamma ho sempre fame. Manuale semplice per educare al mangiar bene. Ediz. per la scuola
Questo libro nasce da un'esigenza, quasi quotidiana, di dover rispondere in modo semplice ed esaustivo alle numerose domande da parte dei genitori dei miei ""piccoli"""" pazienti e da loro stessi in materia di educazione alimentare. Attraverso piccole storielle, esempi, schede gioco e altro si riesce in questo intento. Manuale utile anche per gli insegnanti per un primo approccio all'educazione alimentare. Gli argomenti sono i nutrienti, la colazione ottimale, l'attività fisica, fare una corretta spesa ecc..."" -
Lettere d'amore dal carcere
Questo volume raccoglie alcune delle lettere pervenute nelle prime sei edizioni del Concorso nazionale ""Lettere d'amore dal carcere"""", ideato nell'inverno 2012/2013 e realizzato a partire dal 2013. Iniziativa che rimane unica nel panorama delle tante che si svolgono sul carcere e intorno al carcere, sia perché nata e gestita in carcere, sia perché ha quest'esclusivo tema dell'amore, che ben definisce l'oggetto, intimo e universale, dei componimenti e i contenuti della partecipazione. Il successo è stato confermato quando l'allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto insignire il Concorso con propria Medaglia per l'alto valore dell'iniziativa."" -
Sapori saperi salute (io mangio così). Le ricette del territorio
Indagine del modo di alimentarsi del Territorio effettuata dagli alunni dell'Istituto Omnicomprensivo «Ciampoli-Spaventa» di Atessa, dell'Istituto Comprensivo «De Petra» di Casoli, dell'Istituto Statale d'Istruzione Superiore «Algeri Marino» di Casolie dell'Istituto Comprensivo ""B. Croce"""" di Quadri."" -
La policromia nel '300. Restauro della facciata della chiesa di Sant'Agostino nel quartiere Lancianovecchia a Lanciano
"Un uomo che non ha memoria del proprio passato non può vivere equilibratamente il proprio presente né programmare il futuro. Lo stesso avviene per una città che perda la memoria dei propri avvenimenti, della propria storia e che non dia alle pietre del suo centro storico il valore che hanno"""". Questo è quello che affermava negli anni '70 del secolo scorso l'Arch. Pierluigi Cervellati in tema di recupero urbano. Queste considerazioni, a distanza di 50 anni sono più che mai attuali e inducono a rafforzare il concetto della memoria che dovrebbe essere alla base di tutti i comportamenti umani, non soltanto nello specifico settore tecnico. Dunque lo studio del passato e il recupero della sua memoria non è fine a se stesso, ma contribuisce all'arricchimento interiore e alla formazione di una coscienza consapevole e di conoscenze indispensabili per progettare il futuro." -
Il nemico invisibile ovvero io e l'Alzheimer
Se stai sfogliando questo libro vuol dire che in qualche modo avrai già sentito parlare del morbo di Alzheimer. Questa malattia, che si sta espandendo a macchia d'olio con un ritmo esponenziale preoccupante, fra meno di trent'anni vedrà la metà della popolazione mondiale, quella più anziana, ammalata di Alzheimer e l'altra metà che dovrà preoccuparsi della loro assistenza. Un panorama desolante quello a cui andremo incontro se la ricerca non troverà a breve una cura. Lo so adesso starai pensando:""Questo libro non fa per me se parla solo di Alzheimer e di malattia"""". Hai ragione, sarebbe un libro tosto e pesante da digerire: la malattia fa paura a tutti, me compresa. Io vorrei, invece, raccontarti solo la storia semplice ma anche difficile dei caregiver, cioè di coloro che assistono ventiquattro ore su ventiquattro un malato di Alzheimer e di come questa malattia possa cambiare le persone con cui viene a contatto. Anzi per essere più chiari ti racconterò alcuni episodi tratti dai miei diari di quando questo nemico invisibile si è intrufolato nelle nostre vite, in quella di Adolfo, mio marito e nella mia, cercando di distruggerci."" -
Appunti di una precaria dal supercarcere
"Mi domando se possa definirsi sana, oppure desiderabile, una società in cui le carceri e i reparti di psichiatria scoppiano, segno che la malattia mentale e il disagio sociale, quasi sempre confusi fra loro, dilagano e confluiscono in quelle strutture mal attrezzate a contenere la devianza. Ad un certo punto della mia vita, ho visto negli occhi di chi vive l'istituzione totale i miei stessi sentimenti di rabbia, impotenza, frustrazione. La nostra storia, il nostro retroterra culturale e sociale erano completamente diversi, se non opposti, eppure i sentimenti erano gli stessi. Perché?""""" -
Peppe Candeloro. L'arte, la mia vita. Ediz. illustrata
Peppe Candeloro, artista casolano di nascita e lancianese di adozione, è uno dei pochissimi artisti abruzzesi che si sia dedicato prevalentemente all'affresco e con risultati a dir poco entusiasmanti. Sarebbe stata una perdita grandissima per l'arte abruzzese e nazionale lasciare che l'opera di questo grande artista fosse conosciuta solo dai fedeli che frequentano quotidianamente le chiese in cui sono presenti i suoi lavori e dai collezionisti che in diversi modi hanno avuto la fortuna di venirne a conoscenza. Grande opera meritoria è quindi stata la decisione della Casa Editrice Nuova Gutemberg di Lanciano di pubblicare un volume completamente dedicato a Peppe Candeloro e alla sua immensa opera che oggi si trova anche presente in musei, enti pubblici e privati. -
Cinque ponti e una croce d'argento. Storie di una città con 100 lapidi sbagliate
È possibile collegare la Croce di Nicola da Guardiagrele con Caravaggio o Nicolò dell'Arca? Leonardo da Vinci, prima di dipingere il sorriso della Gioconda, ha forse fatto un viaggio a Santa Maria in Valle Porclaneta per vedere una Madonna dipinta da un ignoto pittore, forse senese? Che hanno a che fare Agnolo Gaddi e Piero della Francesca con gli affreschi trovati sotto il campanile di San Nicola? Ma, alla fine, la lunga storia della Cattedrale arriva fino a Diocleziano oppure no? -
Abbracci sospesi
"Parafrasando Dostoevskij, gli autori di Abbracci sospesi vogliono ricordarci che l'amore salverà il mondo: l'amore tra due persone, l'amore tra le persone, l'amore per la terra madre, l'amore per la giustizia e, voglio aggiungere, l'amore per la lettura perché capace di renderci più liberi, più sensibili, migliori.""""" -
Immagini dal silenzio. Storia, monumenti e architetture del cimitero di Lanciano. Ediz. per la scuola
Il Mistero impenetrabile della vita e della morte sin dall'antichità è stato ampiamente trattato nella mitologia, nelle arti, nell'architettura, nella letteratura interpretato in maniera diversa: con agnosticismo da alcune correnti di pensiero, con la cristiana certezza (o la ""beata speranza"""", come recita il Messale) della vita oltre la morte da coloro che hanno il dono della fede. Sono tuttavia presenti, in tutti gli atteggiamenti di fronte al Mistero, la cura della sepoltura e il culto dei morti pur con le differenze derivanti dal periodo storico, dalla cultura, dalla religione e dalle tradizioni che caratterizzano le tipologie delle sepolture. Le città dei morti, le necropoli, precedono la costruzione delle città dei vivi. Esse custodiscono le testimonianze storiche, antropologiche, monumentali e artistiche che documentano lo sviluppo delle civiltà attraverso i secoli.""