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Storia di un capolavoro operaio. Il 1968 alla Pirelli Bicocca di Milano
Come furono conquistati i diritti dei lavoratori? Quali le peculiarità del ’68 operaio? Perché durò così a lungo? Quali difficoltà dovette superare? ""Storia di un capolavoro operaio"""" ripercorre le lotte della Bicocca, dagli iniziali tentativi unitari, passando per gli scioperi di reparto, fino alla costituzione del consiglio di fabbrica. Più che le proteste in sé, ne viene descritta la durata e trasformazione in movimento organizzato, in grado di ottenere vittorie decisive. Alla rappresentazione dell’esplosione del malcontento viene preferita quella dell’incontro fra l’inquietudine giovanile e la tenace resistenza degli anziani, reso fertile dal contesto generale e dalla matura esperienza sindacale aziendale. Si stagliano la complessa ricomposizione rivendicativa messa in atto; la contrattazione delle condizioni di lavoro e la partecipazione democratica su di essa incentrata; la formazione di un gruppo dirigente operaio consapevole del proprio ruolo anche all’esterno della fabbrica. Prefazioni di Sergio Perino e Fabio Amodio, presentazione di Carlo Ghezzi."" -
La democrazia commissariata. La politica italiana: 2020-2021
"La Rivoluzione Democratica"""" è un giornale socialista liberale che fa critica politica nel convincimento di portare un contributo non solo alla comprensione della politica in atto ma, soprattutto, per mantenere accesa la fiamma di un ideale, quello socialista, che sembra messo al bando dalla politica italiana. In questo Quaderno vengono riproposti gli articoli di fondo pubblicati nel 2020 e nel 2021. La crisi degli anni '90 ha generato l'affermarsi dell'antipolitica, poi divenuta populismo antisistema. Si è trattato di un lungo percorso partito con Antonio Di Pietro e arrivato, in un climax crescente, a Beppe Grillo, passando per lo snodo fondamentale del berlusconismo; si è registrato un cambiamento nel modo di intendere, vivere e organizzare la nostra democrazia." -
La storia in gioco. Prospettive e limiti del racconto storico in forma ludica
"La storia in gioco"""" riflette su varie forme e specificità del gioco storico. Si può veramente parlare di """"giochi storici""""? Quali risorse offrono, e quali problematiche sollevano, le forme ludiche di racconto storico? Nella speranza di alimentare attorno a queste e altre domande una riflessione consapevole, che offra nuove prospettive d'analisi e rotte interpretative, il volume ospita contributi di esperti in materia, attivi tanto nel campo accademico quanto in quello della divulgazione, oltre ad alcune esperienze di sviluppatori o ideatori di giochi storici, che forniscano anche una prospettiva concreta sull'esperienza di creazione di varie forme di gioco storico." -
A casa prima del buio. Antologia di racconti
Ci sono tante famiglie nei ventinove racconti che compongono l'antologia dei ""Giovani Scrittori IULM"""" di quest'anno. E ognuna, di sangue o scelta che sia, è unica a modo suo: c'è chi rinuncia alla propria vita prigioniero di un passato che non vuole restare tale e chi invece decide di affrontarlo per chiudere un cerchio o aprirne uno nuovo; c'è chi si confronta con fratelli o genitori assenti, chi non vuole separarsene e chi ha un modo tutto particolare e cinematografico per dimostrare il proprio affetto; ci sono amori finiti difficili da metabolizzare e altri per cui si metterebbe a rischio tutto; ci sono amicizie che sembrano destinate a durare per sempre e incontri che durano un attimo ma lasciano un segno indelebile; c'è chi medita una vendetta sanguinosa e chi semplicemente decide di andare oltre. Ogni storia parte da uno dei più vecchi avvertimenti che si rivolge a un figlio: """"a casa prima del buio"""". Perché con il buio tutto ci appare diverso: suoni, figure, sensazioni, emozioni. Ma chi ha detto che le vere avventure non comincino proprio da lì, disubbidendo a una raccomandazione?"" -
Eresia e santità. Giambattista Magnante tra corti cardinalizie e Inquisizione
La storia di Giambattista Magnante incarna le contraddizioni della Chiesa del secondo Seicento, attenta ai dettami della Controriforma, ma anche attraversata da dubbi e “innovazioni” nella fase di transizione al secolo XVIII. Il libro mette a fuoco gli orientamenti, le tendenze e le tensioni che caratterizzarono nella loro complessità le dottrine “pre-quietiste”, alla metà del Seicento, tra Roma e Adriatico, indagando un personaggio chiave nel panorama religioso italiano. Teologo e confessore del cardinale Francesco Barberini e maestro del cardinale Pier Matteo Petrucci, l’oratoriano Giambattista Magnante (1603-1669), per il suo attivismo religioso e per il suo impegno di scrittura, fu oggetto di un percorso di santità e, parallelamente, di attenzioni inquisitoriali che lo additarono “in odor di eresia”. Magnante rappresenta una cerniera tra differenti posizioni ecclesiologiche nella sua Congregazione e, più in generale, nel mondo clericale, ma anche tra diversi orientamenti all’interno della curia romana. Il libro fornisce inedite acquisizioni sulla spiritualità contemplativa filippina, nel più ampio quadro della storia religiosa europea. -
Rivista storica del socialismo (2022). Vol. 1
In questo numero contributi di: Antonio De Lauri, Nicola Cacciatore, Paolo Barcella, Marzio Zanantoni, Jacopo Perazzoli, Maria Francesca Pozzi, Gianvito Mastroleo e Paolo Bagnoli. -
Un giro d’orizzonte. Scritti, discorsi parlamentari e proposte di legge
Questa antologia illustra alcuni dei maggiori scempi perpetrati o pensati ai danni del nostro patrimonio urbanistico e ambientale dal dopoguerra fino ad oggi: sventramento di centri storici, lottizzazione di foreste, parchi nazionali e litorali, strade inutili o dannose, devastazione di natura e paesaggio, speculazione edilizia, distruzione e manomissione dei beni culturali. Articoli scritti da Antonio Cederna tra il 1949 e il 1993, assieme agli interventi parlamentari e alle proposte di legge a sua prima firma: la vita di un archeologo-giornalista che si è dedicato alla sistematica denuncia dei «limiti dello sviluppo» e di progetti insensati e nocivi promossi, con la complice ignoranza di politici e amministratori, da tutte quelle forze economiche che traggono le loro fortune dal saccheggio di territorio e ambiente. -
Due anni di peregrinazioni
Il testo è il resoconto immediato degli ultimi due anni (primavera 1920 - inverno 1922) trascorsi da Dan nella Russia sovietica, la stagione che va dagli ultimi mesi del ""comunismo di guerra"""" a Kronstadt e alla svolta della NEP. È il quadro di una fase cruciale negli sviluppi del Paese, ma è anche una storia di avventure e di molte """"peregrinazioni"""": dagli Urali al fronte della guerra russo-polacca, dalla vecchia capitale della Russia alla nuova, dalla platea del Congresso dei soviet a quella delle carceri e al ricorso dei detenuti allo sciopero della fame. Nella visione politica del dirigente menscevico sono dominanti i seguenti temi: la necessità e i rischi sociali di una nuova direzione economica; la lotta per mantenere un ruolo di opposizione legale da parte dei menscevichi; l'ossessione per il pericolo di controrivoluzione; la percezione di un """"declassamento"""" della classe operaia e il carattere contadino della rivoluzione; una puntuale descrizione sia delle tecniche dell'ospitalità, usate con le prime delegazioni occidentali in Russia, che delle tecniche di espulsione, delle quali lo stesso Dan è vittima."" -
Le europarlamentari italiane nella realtà comunitaria 1979-1985
Questo studio costituisce la prima analisi approfondita dell’azione delle 69 donne entrate nel primo parlamento europeo direttamente eletto dai cittadini, con particolare attenzione alle 11 italiane. Pur trovandosi in un momento particolarmente turbolento delle vicende internazionali, ma nello stesso tempo potendo usufruire della miriade di suggestioni offerte dal parallelo svolgersi del Decennio ONU delle donne, queste esprimono una notevole capacità di intervento nei campi più disparati, con particolare riguardo al tema dei diritti umani, nonché a quello della condizione delle donne in Occidente e nei paesi più poveri. La loro azione assume in particolare un ruolo di primo piano nello spingere la Comunità a superare l’originaria prospettiva ristrettamente economico-funzionalista, finendo per costituire una vera ricchezza per una istituzione statutariamente costretta entro ristretti ambiti di intervento e priva di reali poteri. -
Un' Odissea editoriale. A cento anni dall'Ulysses di Joyce
Come per molti altri capolavori del Novecento, il percorso che porta alla pubblicazione dell'Ulisse non è certamente agevole. La stesura del romanzo - pensato a Dublino e scritto tra Trieste, Zurigo, Roma e Parigi - è già un'avventura piuttosto accidentata. Quando poi arriva il momento di pubblicarlo, esso deve affrontare in quasi ogni parte del mondo gli interventi della censura, la prudenza degli editori e le dispute sui diritti, che ne ritarderanno la diffusione. Sono difficoltà che, sia pure per ragioni diverse, riguarderanno anche l'edizione dell'opera in Italia, uno tra gli ultimi paesi a conoscere l'Ulisse ma anche quello che vedrà il maggior numero di sue traduzioni. L'intenzione di questo libro è quella di ripercorrere la storia editoriale di un classico del Novecento, il quale, ben oltre le aspettative del suo autore, si è trovato ad affrontare un viaggio analogo a quello del celebre personaggio omerico evocato nel titolo. -
Pioli e infissi. Come abbiamo messo a letto il Sessantotto
Un gruppo di amici si ritrova per parlare di una loro esperienza a Milano tra gli anni Settanta e Ottanta: aprire una falegnameria, disegnare mobili, costruirli, venderli, discutendo tutte le fasi della lavorazione, senza disdegnare momenti conviviali, viaggi e viaggetti. Alcuni provenivano dal mondo cattolico, molti avevano militato nel movimento studentesco di scienze e nei partiti extraparlamentari. Furono anni pesanti, durante i quali le grandi riforme sociali furono frenate dal terrorismo e dalle stragi. L’esperienza della Pioli e Infissi, sulla linea del Sessantotto, costituì un modesto tentativo di trovare vie alternative, sperimentare forme diverse di lavoro, dare spazio alla fantasia, uscire dalla logica del consumismo e, con una certa anticipazione sui tempi, affrontare i problemi ambientali. Un modo positivo per realizzare i sogni del Sessantotto. Materiali riciclabili, oggetti durevoli, capacità di usare le mani per costruire, riparare, recuperare, mantenere. L’esperienza della Pioli e Infissi dopo quaranta anni è sempre valida. -
Con Piero Chiara. Studi, collaudi, pretesti
Si raccolgono qui i frutti di una serie di letture e considerazioni sulla figura e l’opera di Piero Chiara (1913-1986), tentando di proporre – grazie alla frequentazione di testi poco noti e ancor meno studiati – un’immagine problematica e variegata dello scrittore luinese, autore di romanzi e racconti di grande successo. Gli intenti del presente lavoro sono sostanzialmente due, contrassegnati anche dalla bipartizione del volume. Da un lato si offrono dei materiali (e delle ipotesi) per un primo bilancio dell’intellettuale Chiara, che fu anche critico letterario ed artistico, biografo, sceneggiatore e traduttore. Dall’altro, il libro si avventura, con maggiore libertà metodologica, nell’insidioso quanto affascinante terreno dell’interpretazione dei testi, nella convinzione che oltre la calma superficie narrativa essi nascondano suggestioni e inquietudini ancora da decifrare. -
Mentalità e comportamenti popolari nella grande guerra
La Grande Guerra non fu solo elemento di distruzione di vite umane, di civiltà e di valori, ma costituì anche un immenso fattore di mutamento: nacquero le nuove forme di interventismo pubblico legate allo stato di eccezione, maturarono le strategie di controllo sociale, si svilupparono nuove forme di assistenza e di organizzazione del lavoro, mutò il rapporto tra popolazione e Stato, si modificarono costumi e mentalità. Utilizzando fonti archivistiche e documentarie, i saggi compresi in questo volume, già edito nel 1999 e ora ripubblicato con una nuova premessa, analizzano quali furono le scelte politiche della classe dirigente di fronte all’emergenza bellica e si soffermano al tempo stesso sulle trasformazioni avvenute durante la guerra nel comportamento e nelle mentalità popolari, queste segnate, soprattutto nell’ultimo anno del conflitto, da paure apocalittiche e da speranze millenaristiche. Tramite un’attenta ricostruzione della realtà economica, politica e sociale, il volume descrive quali furono i disagi che la popolazione dovette affrontare, come venne aumentando il distacco tra governanti e governati, e come progredì con esso la protesta popolare. -
Lo stato sociale
Il Rapporto Beveridge, qui ripreso fedelmente nel suo testo originale, è considerato l'atto fondativo del moderno Welfare state, stilato con lo scopo di fornire uno strumento efficace per riprogettare, dopo la guerra, la società europea, partendo da un approccio liberale. «In questi tempi di grande confusione, in particolare sul termine ""liberale"""", si vogliono cogliere due obiettivi ambiziosi: riprendere, alla """"fonte"""", il significato di """"Welfare"""" e ristabilire il significato del liberalismo, nella sua applicazione di """"metodo"""" politico e non di ideologia economicista». Prefazione di Giovanni Perazzoli Con una presentazione di Riccardo Mastrorillo"" -
Discorsi parlamentari
La vicenda di Bruno Buozzi - dirigente del Partito socialista, capo dell'Organizzazione sindacale e deputato - segna una pagina significativa nella storia del socialismo italiano e del suo legame con la classe lavoratrice. In essa si riflettono e si ritrovano i dati di un intreccio, poiché in Buozzi il senso del socialismo e dell'importanza della classe si saldano strettamente. È naturale che l'aspetto riguardante il campo sindacale risulti preminente, ma esso va visto come il dato caratterizzante di un socialista per il quale la difesa degli interessi del mondo del lavoro rappresenta il ruolo che la Storia assegna al socialismo. In effetti, i suoi discorsi, qui pubblicati per la prima volta, ce lo confermano. Introduzioni di Giorgio Benvenuto e Paolo Bagnoli. -
Storia del costituirsi di un modo mentale. La prospettiva rinascimentale
La prospettiva oltre che un fatto di grande interesse per la storia delle arti visive, è un fenomeno tuttora radicato nella nostra vita quotidiana attraverso la fotografia, il cinema e la televisione, perché gli obiettivi impiegati nelle riprese ci spesso effetti riconducibili in tutto o in parte a delle prospettive lineari. Il saggio ripercorre la nascita della prospettiva moderna, con Filippo Brunelleschi nella Firenze del primo '400, e la sua prima codificazione in un trattato, il De Pictura di Leon Battista Alberti. Due i punti di vista assunti: vi è un punto di vista storico, volto essenzialmente a ricostruire le due tavole prospettiche come prodotto di Brunelleschi. Un fatto che è studiato come irripetibile in quanto lo si pensa datato e legato a una particolare persona. Vi è poi un punto di vista scientifico che vede nella prospettiva rinascimentale un fatto cognitivo di cui si indaga la struttura e le modalità con le quali si è costituito e socializzato. L'accento è posto qui sui problemi, in parte comuni a ogni nuovo fatto cognitivo, in parte peculiari agli specifici costrutti mentali messi in gioco dalla prospettiva. -
La grande illusione. Trent'anni dopo Tangentopoli
La periodizzazione di questo saggio coincide con gli ultimi trent'anni, letti attraverso un inestricabile intreccio fra ragione, sentimento, passione. La partenza è il triennio 1992-1994 con la conseguente sperata palingenesi del sistema politico italiano attraverso l'operazione ""Mani pulite"""" e l'intervento salvifico della magistratura. L'arrivo è il ritorno al nastro di partenza di oggi. Tra i due termini abbiamo vissuto la """"stagione dei sindaci"""", la formazione e lo sviluppo dei nuovi """"partiti personali"""", la fede nella capacità dello Stato di combattere e debellare l'Antistato, la fiducia nell'avvento del federalismo e delle """"magnifiche sorti e progressive"""" del decentramento, la moltiplicazione delle presunte Repubbliche, prima, seconda e terza. """"La grande illusione"""" è quella coltivata nell'arco di un trentennio, dai primi anni Novanta del secolo scorso ad oggi. Vista col senno di poi e dei fatti accumulatisi nel corso del tempo l'illusione è andata trasformandosi in delusione e disincanto."" -
L’eroico viaggio di Noè sull’arca. Una rilettura laica per i nostri tempi
Il volume offre delle riflessioni su varie tematiche e problematiche racchiuse nel grande e antico racconto della Genesi ed espresse con un fascino che esercita una grande suggestione. Spaziando in vari settori delle discipline umanistiche e con una visione olistica e transculturale, l’autore intende comunicare il senso della complessità e della ricchezza di quel racconto, fornendo gli strumenti con cui il lettore si possa poi formare una propria idea e voglia approfondire gli spunti qui proposti. -
Per un mondo libero dalla paura e dal bisogno. Dalla Società delle Nazioni alla nascita dell’ONU
"Per un mondo libero dalla paura e dal bisogno. Dalla Società delle Nazioni alla nascita dell’ONU"""" ripercorre le origini, lo sviluppo, i principi ispiratori dell’Organizzazione delle Nazioni Unite a partire dall’esperienza fallimentare della Società delle Nazioni. Il volume, indirizzato in particolare alle giovani generazioni, vuole inoltre riflettere sui temi e i dibattiti della storia e della politica internazionale con un focus sull’attività dell’Organizzazione Nazionale delle Nazioni Unite: dalla prevenzione alla risoluzione dei conflitti, dai diritti umani allo sviluppo sostenibile per poi tratteggiare i profili biografici delle personalità più rilevanti che hanno contribuito a dare vita e a far progredire l’Organizzazione. La pubblicazione nasce con l’obiettivo di avvicinare i giovani lettori a molte delle questioni e dei problemi globali che affronta. Le istituzioni internazionali divengono sempre più importanti per la vita quotidiana degli abitanti del pianeta: è per questo necessario che le giovani generazioni arrivino a comprenderne la funzione, i limiti e, soprattutto, le potenzialità." -
Comparatistica (2022). Vol. 1
Nel 1984 Enzo Caramaschi, francesista dell'Università di Firenze, fonda S.I.C.L., Società Italiana di Comparatistica Letteraria, coinvolgendo cultori e docenti universitari italiani e stranieri in Convegni annuali di ambito interdisciplinare e interculturale i cui contributi confluiscono nella rivista ""Comparatistica"""", da lui ideata nel 1991 e diretta fino alla morte nel 2006. Dopo una sospensione, la rivista riprende le pubblicazioni diretta dal sociologo e giornalista Carlo Bordoni, socio onorario di S.I.C.L., edita dalla milanese Biblion. Nel primo numero della nuova serie sono confluiti i contributi dell'ultimo Convegno internazionale promosso da S.I.C.L., Della Giustizia in Letteratura, che si è svolto nel marzo 2022 nella Università di Bologna con la collaborazione di A.D.I, COMPALIT, ISII, SUSLLF. Una particolare attenzione è stata dedicata al lusitanista e scrittore Antonio Tabucchi di cui il 25 marzo, giornata di chiusura del Convegno, ricorreva il decimo anniversario della scomparsa.""