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«Sposa amante ed amata». Galateo coniugale tra Otto e Novecento. Lingua e stile. Con la riedizione di un testo raro di Anna Vertua Gentile
Questi e altri consigli si leggono nel racconto-galateo dal promettente titolo L'arte di farsi amare dal marito. Consigli alla giovine sposa, apparso a Milano nel 1889. Ne è autrice la lombarda Anna Vertua Gentile (1845-1926), figura paradigmatica nel panorama della multiforme pubblicistica femminile, che letteralmente esplode tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del Novecento. La produzione di Vertua Gentile colpisce per l'eterogeneità dei generi affrontati, tra cui spiccano i galatei coniugali, che godono di una notevole fortuna per tutto l'Ottocento (e oltre) e che, sia pure entro orientamenti differenziati, esaltano il ruolo della donna come sposa e madre, la cui unica realizzazione possibile rimane quella all'interno del focolare domestico. -
A Parigi! A Parigi! Italiani alla Comune
Il nome più famoso è quello di Amilcare Cipriani, ma poco si sa degli altri italiani che parteciparono alla Comune di Parigi. C'erano i garibaldini, i reduci dell'Armata dei Vosgi, la cui colorita presenza nella capitale francese alla vigilia della rivolta suscitava le manifestazioni di simpatia della popolazione. Erano invece oggetto dell'odio profondo di conservatori e clericali: li consideravano sovversivi, ""eretici e scomunicati"""" e li temevano per la collaudata preparazione militare. All'insurrezione di 150 anni fa presero parte molti altri italiani, non sempre combattendo sulle barricate. Alcuni vennero chiamati a ricoprire incarichi """"civili"""", altri prestarono servizio negli ospedali e nelle ambulanze. Accanto a quelli che potremmo definire """"rivoluzionari professionali"""" troviamo anche medici, scultori, musicisti. C'erano diversi oriundi, cittadini francesi figli di italiani, e soprattutto tanti emigrati, che aderirono alla rivolta non per convinzione ma per necessità, per provvedere al sostentamento della famiglia. Attraverso percorsi diversi, nella primavera del 1871 si ritrovarono tutti a Parigi e pagarono con il carcere, la deportazione, anche con la vita."" -
Valve Corporation. Videogiochi, visioni e virtuosismi di un’azienda rivoluzionaria
Azienda creatrice di successi senza tempo come Half-Life, Portal e Counter-Strike, e di Steam, la più grande e importante piattaforma di distribuzione digitale di videogiochi per PC, Valve è tra gli attori più influenti del panorama videoludico da ormai oltre vent’anni. Attraverso l’analisi delle estetiche e delle pratiche relative alle sue creazioni, questo testo mira a indagare le ragioni del successo di Valve, l’impatto che ha avuto nel plasmare l’attuale industria dei videogiochi, e le sue possibili traiettorie future. Con contributi inediti di Carlo Alessandro Bonifacio, Stefano Caselli, Claudio Cugliandro, Carlo Cuomo, Roberto Di Letizia, Nicola Gelmi, Matteo Genovesi, Alessandro Giovannini, Stefano Giovannini, Matteo Lupetti, Elisabetta Modena, Luca Papale, Manuel Maximilian Riolo, Omar Simonini, Massimo Spiga e Francesco Toniolo. -
Glagolitsa. Studi slavistici di storia del libro in Italia
Nell'867 a Venezia si svolse la disputa tra Costantino-Cirillo e il clero latino sulla liceità e l'opportunità dell'uso di una lingua nazionale nel culto e nella devozione. Lungo il filo dei secoli le edizioni principe della liturgia slava saranno stampate a Venezia tra Quattro e Cinquecento. Esiste un Rinascimento nazionalista? Non è una contraddizione indicarne l'esistenza all'interno della stampa delle sacre scritture e delle liturgie? La storia dell'editoria dimostra nella dimensione del sacro elementi di coesione identitaria e di dissidio conflittuale tra la cultura dell'Europa occidentale e quelle prerogative delle lingue slave che si erano espresse precocemente nelle idee di Cirillo e Metodio e nella creazione dei caratteri glagolitici. I nuovi modelli editoriali interagiscono tuttavia con la tradizione proponendo, tra i Balcani e la Mitteleuropa, percorsi alternativi all'interno di una concezione unitaria del libro. -
Critica liberale. Mondo fragile (2020)
Critica liberale è da più di quarant'anni la voce del liberalismo progressista in Italia. Nata negli anni '60 come agenzia stampa della sinistra interna al Partito Liberale Italiano di quel tempo, la testata è dal 1974 una rivista liberale del tutto indipendente da ogni forza politica italiana; dal 1994 Critica liberale è anche una fondazione che, assieme alla rivista, cerca di dare espressione e continuità a una tradizione politica e di pensiero che ha le sue radici nel liberalismo europeo, nella tradizione laica e illuminista, nell'impegno per i diritti civili e per l'integrazione federale dell'Europa democratica. È fra le organizzazioni che hanno dato vita al Forum Liberale Europeo, network di fondazioni e centri studi liberali che fanno riferimento all'ELDR (l'organizzazione che raggruppa tutti i liberali europei). -
La Comune di Kronstadt. Crepuscolo sanguinoso dei Soviet
Il primo marzo 1921 migliaia di marinai e soldati di Kronstadt, città-fortezza al largo di Pietrogrado, si ribellano contro la miseria e la dittatura dei bolscevichi. ""Tutto il potere ai soviet, non ai partiti!"""", proclamano gli insorti, considerati fino a quel momento """"orgoglio e gloria della rivoluzione russa"""". La rivolta di Kronstadt si consuma in poco più di due settimane, sconfitta non senza difficoltà dai cannoni e dalle baionette dell'armata rossa. Con La Comune di Kronstadt, scritto nel 1938 ma pubblicato solamente dopo la seconda guerra mondiale, Ida Mett torna a riflettere su questo cruciale episodio chiedendosi se è possibile costruire il socialismo senza libertà. È una questione focale per la storia del Novecento, che tocca il rapporto tra utopia e potere, tra mezzi e fini, e che percorre le pagine di questo libro, al tempo stesso appassionata ricostruzione dei fatti e vibrante pamphlet di denuncia politica. (introduzione di David Bernardini)"" -
Gli anni dell'atomo. Storia dell'industria elettronucleare in Italia
Il nostro Paese, non avendo risorse energetiche sufficienti per sostenere uno sviluppo industriale autonomo, è stato uno dei primi a intraprendere, sin dagli anni Cinquanta, la costruzione di centrali nucleari per produrre energia elettrica. Oggi, dopo lunghe e travagliate vicende, l'Italia non possiede tuttavia alcuna centrale funzionante, impiegando combustibili fossili per oltre la metà del proprio fabbisogno e importando dalle nazioni confinanti quote significative di energia, prodotta anche con impianti nucleari. Perché? La risposta è offerta chiaramente dalla narrazione contenuta in questo libro, che racconta in maniera obiettiva gli oltre settant'anni di ricerca italiana sull'impiego dell'atomo per scopi pacifici. Nel ripercorrere i principali momenti di questa storia, iniziata in modo pionieristico nella Milano del secondo dopoguerra e proseguita nei decenni successivi grazie al contributo di moltissimi professionisti, l'autore mette anche in evidenza gli aspetti tecnici, tecnologici e di studio più significativi. Si arriva così a conoscere lo sviluppo di un settore industriale potenzialmente centrale, la sua fine e il suo importante presidio di conoscenza. -
Il coraggio di Eva. E altri racconti biblici reinterpretati per il nostro tempo. Una introduzione laica alla spiritualità ebraica
Oggi necessitiamo di miti e narrazioni rinnovate che facciano da riferimento a una società pluralista fondata su valori universali. La Bibbia ebraica ci invita a riaggiustare il mondo. Essa è piena di insegnamenti di vita ancor oggi importanti, sotto forma di racconti. Abbiamo bisogno di meditare sui messaggi di questo patrimonio. La Genesi, riletta sotto nuova luce, ci dà indicazioni positive: Eva è l'Eroina dell'Umanità, che compì quel coraggioso atto per volontà di sapere. Nemmeno Caino venne condannato a morte: dalla comprensione del suo errore, venne una discendenza cui si deve lo sviluppo della civiltà. Di fronte a un tragico cataclisma della natura, Dio Padre mise in salvo tutte le specie (non solo l'umana). Alla costruzione di una torre che toccasse il cielo e all'imposizione di una sola cultura dominante, il Creatore diede la preferenza a una pluralità di lingue e culture. Questo libro mira a chiarire significati non facili, portando allo scoperto un senso inedito della Scrittura. Emerge così, grazie a una libertà di interpretazione, una Bibbia di una modernità insospettata. -
Un' abitudine a scrivere
Dovendo scegliere un aggettivo per descrivere la poesia di Helen Jacobs, la scelta non può non cadere su ""ordinary"""" - ordinaria, comune, normale. Ce lo dice apertamente l'autrice, del resto, in una delle poesie di questo libro, """"Flying"""": «I am being ordinary». Qualsiasi dizionario etimologico definisce ordinario ciò che sta all'ordine delle cose, che si fa regolarmente, che avviene di solito - definizioni rassicuranti, soprattutto in momento come quello attuale in cui anche le cose più """"normali"""" sono diventate difficili da raggiungere, persino da evitare. In italiano, però, questo aggettivo ha una connotazione talvolta negativa. Helen Jacobs è qui a testimoniare il contrario. Con le sue parole mostra come dall'ordinario nessuno di noi possa prescindere, come sia necessario mettere a fuoco il reale ordinario con uno sguardo, quello sì, stra-ordinario. È la parola, infatti, la chiave per compiere questo processo. È la parola il mezzo con cui osare avvicinarsi al sole («I am flying on a word/ to meet the sun», dice sempre in """"Flying""""): ovvero a una chiarità che possa illuminare di senso la nostra comune esistenza. È quell'abitudine a scrivere invocata fin dal titolo."" -
Le delusioni della speranza. Carlo Ludovico Ragghianti militante di un'Italia nuova
Storico dell'arte per molti aspetti geniale e innovativo, Carlo Ludovico Ragghianti (1910-1987) è stato un protagonista a tutto tondo del ""secolo breve"""". A fianco dell'attività didattica e di ricerca ha coltivato una passione civile che lo ha portato a impegnarsi nell'antifascismo clandestino prima e nella Resistenza armata, poi. Tra i fondatori del Partito d'Azione, è presidente del Comitato toscano di Liberazione nazionale e fondatore delle Brigate Rosselli in Toscana. Terminata la guerra, è a fianco di Ferruccio Parri come Sottosegretario alla Pubblica istruzione con delega alle Belle Arti e allo Spettacolo. Nel febbraio 1946 abbandona il Pd'A e segue La Malfa e Parri aderendo al movimento della Democrazia repubblicana. Il dopoguerra lo vede presente nel dibattito politico e culturale con un impegno che culmina nell'esperienza della rivista «Criterio», ultima vera espressione dell'azionismo. (Prefazione di Paolo Bagnoli)"" -
Oltre i confini. Ecologia e pacifismo nella riflessione e nell'attivismo femminista
Che rapporto c'è tra femminismo, ecologia e pace? «Se prendiamo seriamente il femminismo», hanno scritto Karen Warren e Duane Cady, «le discussioni filosofiche sulla pace devono essere aggiornate, estese e ripensate». Inizia con queste parole il saggio introduttivo delle due curatrici di questa ricca antologia che offre uno spaccato inedito sulla filosofia ecofemminista, i movimenti pacifisti e i rapporti fra ecologia e pace da una prospettiva di genere. I saggi raccolti nel volume ripercorrono le complesse genealogie del pensiero ecofemminista, la sua nascita come corrente filosofica e il suo costituirsi come movimento grazie alle proteste antinucleari degli anni Ottanta; per arrivare fino alle odierne prese di posizione contro i cambiamenti climatici e la devastazione planetaria. Oltre i confini offre così un mosaico di esperienze e di letture confluite nell'ecofemminismo, una filosofia e una prassi che racchiudono tante voci diverse, vive e interroganti ancora oggi per molte realtà e movimenti. -
Le insidie dell'urbanistica milanese. E le preoccupanti conseguenze
Il tema di questo libro è l'implicito patto sociale che lega Milano ai vasti e densi insediamenti circostanti, tutti uniti in una sola area economica, fonte della ricchezza e del benessere di entrambi. È questo patto sociale che fa potente Milano, città di un milione e trecentomila abitanti che può stare alla pari delle grandi metropoli perché possiede la forza dei complessivi cinque milioni di abitanti della sua area urbana. Ci sono fondati motivi per ritenere che attualmente un'urbanistica milanese poco consapevole stia violando questo patto, puntando a una solitaria crescita ed emarginando l'area che tanto contribuisce alla sua ricchezza. Una strada che può rapidamente portare al declino della stessa città di Milano e all'impoverimento dei suoi cittadini. -
Il sole, il respiro, il colore dell'aria. 19 donne decorate con Medaglia d'oro al valor militare (1943-1945)
Le biografie delle 19 donne decorate con la Medaglia d'Oro al Valor Militare rappresentano simbolicamente la varietà e le peculiarità della Resistenza femminile. Tra di loro ci sono staffette, partigiane in armi, infermiere, contadine, braccianti, borghesi, di età e con percorsi culturali e lavorativi molto diversi. Si tratta di un numero obiettivamente esiguo se si contano le oltre trentaseimila partigiane certificate, senza poi calcolare coloro che, dopo la guerra, hanno preferito dimenticare. Seguire il dipanarsi delle vite di queste donne, attraverso cambiamenti, valutazioni e scelte, ci permette di eludere la retorica resistenziale che appiana, riduce e semplifica tutta l'inventiva e la profondità delle decisioni etiche e politiche operate dalle donne resistenti. Le decorate alla memoria sono Irma Bandiera, Ines Bedeschi, Livia Bianchi, Cecilia Deganutti, Gabriella Degli Esposti, Anna Maria Enriques Agnoletti, Maria Assunta Lorenzoni, Irma Marchiani, Ancilla Marighetto, Clorinda Menguzzato, Norma Parenti, Rita Rosani, Modesta Rossi, Virginia Tonelli, Iris Versari. Gina Borellini, Carla Capponi, Paola Del Din e Vera Vassalle hanno ricevuto l'onorificenza in vita. -
Bibliografia degli scritti di Lauro Rossi (1977-2020)
Il volume raccoglie la bibliografia degli scritti di Lauro Rossi, nell'elenco di quanto scrisse tra il 1977 e il 2020 - compresi i lavori usciti postumi dopo la scomparsa avvenuta nel 2018 - e testimonia il suo impegno storiografico e l'ampiezza dei suoi interessi di studioso. Al fine di evidenziare in maniera chiara la sua passione per il fare storico l'elenco dei suoi scritti è stato organizzato per sezioni di raccolta, in modo tale che si abbia la percezione immediata dei campi cui si applicò nonché delle testate di cui fu collaboratore fedele. Alla storia Lauro Rossi portò una fedeltà costante, al suo studio e alla sua narrazione dedicò buona parte delle sue energie intellettuali, convinto, com'era, che l'impegno di storico non fosse solo la risposta a un'irrefrenabile curiosità sull'accaduto dello ieri, di un passato anche ben lontano, ma quasi un dovere civile per la testimonianza morale richiesta all'intellettuale che, interrogandosi sul presente, sente di non prescindere da quanto gli sta alle spalle per attrezzarsi a quel domani che l'oggi prepara. (Dalla Presentazione di Paolo Bagnoli) -
Il discorso di Tours. (27 dicembre 1920)
A un secolo dalle scissioni che provocarono la nascita dei partiti comunisti, uno sguardo comparativo ci consente di osservare come i movimenti operai e socialisti dei diversi Paesi abbiano allora proiettato sulla Rivoluzione russa e sul KOMINTERN le proprie storie e aspirazioni e i propri sogni. Il caso della Francia è peculiare: l'adesione al KOMINTERN è stata possibile grazie alla permanenza della cultura syndicaliste, che ben presto sarebbe stata emarginata dalla Section Française de l'Internationale Communiste. Andare alle fonti, alle ragioni della difesa della ""vecchia casa"""" socialista - esposte da Blum con creatività strategica - ci consente di riflettere sulle poste in gioco negli anni fra le due guerre e di rispondere a domande ancora inevase e perciò attuali."" -
Libri memorabili. Una storia della microeditoria italiana del Novecento
Chiunque abbia l'occasione di consultare i cataloghi storici dei maggiori editori del Novecento si rende conto che quelle pagine rappresentano quasi sempre una storia che non è semplicemente il racconto di un progetto editoriale o, in senso più largo, dell'evoluzione dei modelli culturali di un paese, ma che si estende molto frequentemente alla sua storia sociale, politica e di costume. Se poi spostiamo l'attenzione al mondo dei piccoli editori ci accorgiamo che la capacità di raccontare questa evoluzione risulta ancora più evidente, in parte perché la quantità ridotta di libri pubblicati rende più esplicita la natura delle scelte editoriali, ma soprattutto perché la ricerca di nuovi territori e di nuove forme di scrittura costituisce la ragione stessa della loro esistenza. Questo libro presenta le brevi storie di cento piccole e piccolissime case editrici che, nonostante l'esiguità di un catalogo fatto di poche decine di titoli - e talvolta anche di un solo libro -, sono riuscite a pubblicare libri che spesso, nel tempo, sono diventati libri di culto. -
Riflessioni sulla violenza. Tra mondo antico e contemporaneità
Nel presente volume, pubblicato postumo dopo la scomparsa dell'autore nel settembre 2018, Daniele Foraboschi ci consegna un'ampia e articolata riflessione sulle forme assunte dalla violenza nelle società antiche, senza trascurare di porne in evidenza gli aspetti di attualità, in ciò sorretto da una profonda consapevolezza critica del dibattito sul tema. ""La violenza è radicata nel profondo della psiche umana oppure è la reazione inevitabile a relazioni sociali squilibrate e ingiuste?"""" Alimentando la crescente curiosità del lettore attraverso un caleidoscopio di racconti e di episodi al limite dell'inverosimile, puntualmente documentati nell'imponente apparato di citazioni bibliografiche, Foraboschi evita qualsiasi risposta definitiva. Dai sacrifici umani al cannibalismo, dalla sopraffazione dell'uomo sulla donna ai massacri e alle guerre, dal suicidio individuale a quello collettivo, dagli stupri alle torture l'essere umano ne esce in tutta la sua, pur esecrabile, complessità."" -
Antonio Labriola. Filosofia della praxis e impegno politico e civile
Il volume raccoglie - parzialmente modificati, ove necessario, nella forma, ma non nei contenuti - alcuni lavori sul pensiero di Labriola già pubblicati in riviste o in opere collettanee. Oltre ai temi connessi alla concezione del diritto e dello Stato - argomenti classici, ma non sufficientemente approfonditi nel dibattito storiografico - sono riproposti all'attenzione del lettore alcuni aspetti del pensiero del filosofo cassinate che possono stimolare ulteriori sviluppi e approfondimenti, come quelli relativi alla teoria dell'epigenesi nella conoscenza storica e alla sua ricaduta sulla visione filosofica ed etica del pensiero contemporaneo, oppure ancora il problema dell'utopia, analizzato non solo in rapporto o in contrapposizione all'ideologia, ma come possibile modalità di comprensione del processo storico. Infine, Pensiero unico e globalizzazione, che conclude la raccolta, rappresenta il tentativo, appena accennato, di includere Labriola tra i pensatori critici, ante-litteram, della Weltanschauung trionfante nella odierna società globalizzata unificata dalla legge del mercato. -
La fabbrica delle idee. A proposito di educazione e intelligenza
Lo studio dell'intelligenza è un ambito di grande attualità per i suoi impliciti formativi e, di conseguenza, etici e sociali. Nelle pagine che seguono, e grazie alle ricerche che, con il gruppo di lavoro che fa capo al Laboratorio di Epistemologia della Formazione Euresis, abbiamo svolto negli ultimi anni, cercheremo di chiarire cosa si intende per campo cognitivo, quali sono le sue dinamiche e gli stili nei processi di costruzione della conoscenza, le criticità e le solitudini nuove dei nostri giovani. Cercheremo di capire come possiamo studiare un campo cognitivo, come è possibile metterne a fuoco le abitudini, le risorse, le difficoltà. E poi, come insegnare comportamenti che ci rendano più intelligenti, perché è nostra convinzione che l'intelligenza non è un'entità immutabile ricevuta in eredità una volta per sempre. Riteniamo che l'intelligenza sia soprattutto una facoltà emergente, dinamica e processuale. Una facoltà che l'educazione può incentivare perché l'intelligenza si può insegnare. -
Jean Raimond Pacho e la scoperta dei monumenti di Cirene. Aspetti italiani dimenticati
Agli inizi dell'Ottocento le esplorazioni archeologiche dell'Africa volgevano i loro interessi verso l'Egitto dei faraoni o le rovine romane dell'Algeria e della Numidia, ma il nizzardo Jean Raimond Pacho concentrava invece le sue ricerche, effettuando notevoli scoperte, a Cirene, di cui sembravano scomparsi il glorioso passato e le ricchezze archeologiche e che sarebbe stata definita l'Atene d'Africa per la sua importanza storica e culturale. Pacho aveva piena coscienza della generale ignoranza della situazione di Cirene e ad essa contrappose la sua tenace volontà di rimediarvi. Eppure, malgrado la pubblicazione dei due tomi della Relazione e delle sue cento Tavole di illustrazione, le sue scoperte non ebbero la fama che meritavano: il silenzio circa la vita e l'avventura archeologica di Pacho fu, infatti, quasi totale.