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Figure oracolari nella narrativa americana del Novecento (1939-2004)
Obiettivo di queste pagine è proporre una lettura accessoria di alcuni romanzi e racconti americani. Tutto il lavoro è al servizio di un'ipotesi, ovvero che nella letteratura statunitense si possa individuare una tipologia di personaggio che svolge una funzione letteraria analoga a quella antropo-culturale dell'oracolo tradizionale. Un personaggio che, in estrema sintesi, vive ai margini della propria comunità e tuttavia, se si entra in contatto con lui e si è in grado di decifrare il suo «messaggio», permette di guardare a quella stessa comunità con occhi nuovi, tanto da percepirne con inedita chiarezza le contraddizioni, il lato oscuro, la underside. Come gli oracoli tradizionali, questi personaggi sono individui marginali (e, dunque, anche non semplici da avvicinare) che concedono responsi affatto immediati, a volte criptici, e che perciò vanno interpretati; necessitano così di uno o più «assistenti», e spesso sono in rapporti per niente amichevoli con il potere, che (in ogni tempo e in ogni luogo) non gradisce mai chi sia in grado di smascherarne, all'occorrenza, l'opera di manipolazione interessata della realtà. Gli oracoli, e altre figure analoghe come gli indovini, sono stati e sono tuttora presenti in molte culture. -
Le monete islamiche vol. 2-3. Ediz. illustrata
Monete in oro, monete in argento, monete in rame, gettoni in vetro: documenti di un passato che, serrati in bisacce di cuoio o custoditi in preziosi cofanetti istoriati, ammassati nelle stive delle navi o sul dorso di animali da soma, sono giunti fino a noi per raccontarci, attraverso le loro iscrizioni, il loro peso, la forma dei loro tondelli la storia di uomini che, caricati degli stessi nostri fardelli, hanno percorso strade che noi oggi ancora percorriamo verso mete sempre uguali e, al tempo stesso, sempre diverse. Molte di queste monete sono oggi custodite nelle collezioni dei nostri musei, dove l'attenta disciplina di storici e ricercatori tenta di recuperarne la memoria perduta per restituirle, pur attraverso le blindate trasparenze delle bacheche per esposizione, ai loro contesti originari. Una piccola goccia nell'immenso spazio della ricerca. Questa seconda e terza parte di Monete islamiche documenta e completa lo studio della collezione del Museo nazionale di arte orientale di Roma, con importanti contributi saggistici degli orientalisti Roberta Giunta e Michele Bernardini (Università l'Orientale di Napoli), Gabriella Di Flumeri e Michael Jung del Mnaor. -
La rappresentazione della realtà. Studi su Erich Auerbach
Erich Auerbach (Berlino 1892) è stato un grande filologo tedesco. Nel 1929, prima di iniziare la carriera universitaria, pubblica un fondamentale studio sulla poesia di Dante e traduce in tedesco la Scienza Nova di Giambattista Vico. Per le sue origini ebraiche, Auerbach è costretto dai nazisti a lasciare la Germania, per rifugiarsi prima a Istanbul, dove trascorre gli anni della guerra e scrive il suo capolavoro Mimesis (1946), e poi negli Stati Uniti dove diventa professore all'Università di Yale. È morto nel 1957. Auerbach, è considerato uno dei maestri della moderna stilistica, fondamentale corrente della critica letteraria del secondo Novecento. Numerose sue opere sono state tradotte in italiano. Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, è una pietra miliare della letteratura comparata. -
Leggere la cenere. Saggi su letteratura e censura
San Paolo, mentre battezza gli abitanti di Efeso considera beati gli uomini che si sono liberati della magia e hanno gettato i libri nel fuoco, sulla pubblica piazza. Nulla sembra più definitivo, agli occhi del censore, della veloce combustione delle pagine che si accartocciano su se stesse trasformandosi in cenere. Dal rogo della biblioteca di Tebe decretato dal faraone Akhenaton per preservare il monoteismo fino al rituale nazista affidato al fanatismo degli studenti e officiato nel 1933, sulle piazze tedesche; dalla biblioteca maya consegnata alle fiamme dai vescovi spagnoli nel Cinquecento dei conquistadores fino al fuoco appiccato al cospetto di conniventi osservatori internazionali che nel 2004 ha ridotto in cenere la Biblioteca coranica di Baghdad... La storia della letteratura è costellata di scrittori inquadrati dall'occhio del potere che sorveglia e punisce, costretti spesso a stracciare le loro pagine... Scrittori vessati dalle forbici del controllo previo, da una fatwa con cui un'autorità incita all'assassinio dello scrittore e dei suoi traduttori per riscattare l'ipotetica offesa arrecata al potere religioso. O ancora scrittori talvolta sentinelle di se stessi, vittime di quel processo comportamentale che determina, nella coscienza, il soffocamento delle idee e che agisce attraverso meccanismi complessi e dolorosi di autocensura. -
Corpi e visioni. Indizi sul teatro contemporaneo
Tracce scomposte e contraddittorie, segni diversi e spesso opposti. Questo offre il teatro di oggi nelle sue espressioni più originali. Le potenti suggestioni visive della Societas Raffaello Sanzio e la violenta protesta anticonsumistica di Rodrigo Garcia, le mescolanze con la danza e le arti figurative o la voce pura di un narratore solo in scena come Ascanio Celestini, senza dimenticare i riflessi ancora vivaci delle avanguardie degli anni Settanta o l'eredità delle sperimentazioni degli anni Ottanta. Su questi punti si soffermano gli scritti di questo volume, tentando di analizzare la complessa situazione della scena contemporanea nel suo passaggio verso la postmodernità, attraverso le indicazioni di alcuni attenti osservatori come Renato Palazzi, Andrea Porcheddu, Attilio Scarpellini, Valerio lacobini e dello stesso curatore del volume Antonio Audino, a cui si aggiungono le riflessioni di Donatella Orecchia, ricercatrice a Tor Vergata e quelle di due artisti, Jean Frédéric Chevallier e Matthieu Mével, a colloquio con Romeo Castellucci. -
Stanislavskij prova Otello
"Otello"""" accompagna la ricerca artistica di Stanislavskij dal periodo giovanile alla maturità, dall'iniziale adesione al naturalismo al metodo delle azioni fisiche. Nel corso di un quarantennio, il personaggio e la tragedia di Shakespeare sollecitano Stanislavskij a confrontarsi con la tradizione del grande attore e a definire i mezzi con cui rinnovare la pratica della scena. Il paradigma della sua visione del teatro è ricostruito attraverso i documenti, pressoché sconosciuti in Italia, costituiti dalle note di regia per le due versioni dell'""""Otello"""", del 1896 e del 1930, integrati dai riferimenti alle altre sue opere." -
La prima Duse. Nascita di una attrice moderna (1879-1886)
Dedicato alla più grande attrice del nostro Ottocento, il libro analizza gli esordi di Eleonora Duse quando, nel corso degli anni Ottanta, si impone all'attenzione del pubblico e della critica. Il suo stile definito allora ""nervoso"""" e """"cerebrale"""", """"originale"""" e """"strano"""", caratterizzato da tratti spesso dissonanti fra loro, ne fa presto l'attrice più moderna del suo tempo, in sintonia con una ricerca artistica che supera i confini nazionali. Nelle prove su un repertorio soprattutto francese """"La principessa di Bagdad"""", """"Federa"""", """"La signora dalle camelie"""", """"Frou-Frou"""", """"La moglie di Claudio"""", le interpretazioni della figura della """"cortigiana"""" danno la misura del superamento dei canoni della tradizione scenica borghese, diventando campo di ricerca formale e nodo problematico della poetica dell'attrice. Condotto su documenti d'archivio, epistolari, critiche teatrali e fonti finora ignorate o poco note, il saggio ricostruisce un episodio di fondamentale importanza nel percorso artistico della Duse, verificato nel più generale contesto del teatro italiano e dei processi di modernizzazione della società tardo ottocentesca. In appendice, il volume pubblica per la prima volta il copione della """"Principessa di Bagdad"""" di Dumas figlio usato a partire dal 1881 dalla compagnia in cui recitava la Duse."" -
La Sacra Conversazione di Palma il Vecchio. Restauro del dipinto su tavola di Belgrado. Ediz. illustrata
Nel 2006 il Ministero degli Affari Esteri ha intrapreso un ventaglio di iniziative di assistenza tecnica a beneficio dei Musei della Repubblica di Serbia. Una di queste era mirata ad aggiornare le capacità professionali e le pratiche di intervento dei restauratori delle istituzioni nazionali serbe su una particolare tipologia di manufatti artistici, i dipinti su tavola. Questo processo si è sviluppato attraverso una serie di seminari teorico-pratici sulle metodologie e le pratiche di restauro, e un vero e proprio cantiere-scuola. La scelta è caduta sulla Sacra Conversazione di Palma il Vecchio, un capolavoro dell'arte veneziana della prima metà del XVI secolo appartenente alle collezioni del Museo Nazionale e conservato presso il Palazzo Reale di Belgrado: un oggetto ideale su cui realizzare gli interventi nel quadro del cantiere-scuola, dato il suo eminente valore artistico e le precarie condizioni di conservazione. Questo volume contiene i rapporti tecnico-scientifici relativi all'opera di restauro del dipinto veneziano e le sintesi delle lezioni teoriche, che potranno essere utilizzate anche per future iniziative. Ne emerge con chiarezza la descrizione di una ""storia di successo"""" nel quadro di quel settore della politica di Cooperazione allo Sviluppo condotta dal Ministero degli Affari Esteri dedicato alla protezione del patrimonio culturale, che rappresenta oggi uno degli ambiti di intervento all'estero di maggiore impatto e visibilità per il nostro """"sistema paese""""."" -
Thomas Mann, un Don Chisciotte senza casa. L'esilio fra impegno e reticenza (1933-1936)
L'oggetto di questo libro è un'opera laterale e secondaria della produzione di Thomas Mann; tuttavia in essa sono leggibili, a tratti esplicitamente, a tratti in filigrana, molti elementi in grado di gettare luce sul mondo manniano in quel delicato torno di tempo che sono i primi tre anni di esilio dello scrittore. La Meerfahrt mit Don Quijote viene scritta nel settembre del 1934, raccogliendo le impressioni del primo viaggio transoceanico di Mann. La Traversata con Don Chisciotte è il resoconto di questo viaggio, scandito dai giorni di navigazione e condotto con un tono leggero e quasi frivolo, nel quale si dà conto della lussuosa vita di bordo, dei compagni di viaggio, dei pericoli del mare; a queste annotazioni si alternano riflessioni di ordine soprattutto letterario, suscitate dalla lettura del romanzo di Cervantes. L'ipotesi di questo lavoro è che la Traversata sia un tentativo di prendere posizione nei confronti del regime nazista, in un modo congeniale allo scrittore. -
Paradigmi della modernità. Letteratura, arte e scienza nella Francia del XIX secolo
La modernità artistica e letteraria, che ha il suo nucleo incandescente intorno a Baudelaire, Flaubert e Manet, è stata percepita fin dai primi decenni dell'Ottocento da scrittori, artisti, e pensatori come un'emergenza e un'istanza su cui dibattere. Il fenomeno ha notoriamente investito sia la vita sociale che il dominio della scienza e delle arti in generale, ed è strettamente correlato all'azione performativa del cambiamento di cui ognuno, a suo modo, si appropria. I saggi qui riuniti hanno inteso declinare alcuni di questi momenti, privilegiando quei percorsi in cui si registrava la crisi del modello imperante e ci si apriva al rinnovamento. L'approccio non è stato sempre lo stesso; a volte l'autrice ha scelto lo sguardo panoramico con l'obiettivo specifico di captarne il ritmo interno nelle sue varie cadenze (quale nome dare alla modernità, l'avvento della fotografia, il nuovo statuto dell'immagine...); altre volte ha fatto dialogare due o più voci (Baudelaire, Barbey d'Aurevilly, Rops) nel tentativo di cogliere i momenti di consonanza nella percezione del fenomeno; altre volte ancora lo sguardo si è focalizzato su un singolo autore (Flaubert, Taine) o addirittura su una sola opera (Avatar di Gautier) quando la stessa si è costituita come momento chiave del cambiamento. -
Un amore a Roma. Dal romanzo al film
Fra i molti film del 1960, l'anno di ""La dolce vita"""", """"Il Gattopardo"""" e """"L'avventura"""", figura anche """"Un amore a Roma"""" di Dino Risi, tratto da un romanzo di Ercole Patti, sceneggiato da Ennio Flaiano, il film è il ritratto di una passione, la storia dell'intensa relazione fra un nobile decaduto e un'attricetta di provincia venuta nella capitale in cerca di fortuna. All'ombra dei palazzi rinascimentali, negli studi della """"Hollywood sul Tevere"""" si consuma il dramma di Anna e Marcello. Ma è Roma la vera protagonista del film, una Roma immobile al tempo, raggelata, che assiste a quest'amore passionale, fatto di slanci e tradimenti, le sue piazze, le sue luci, i suoi colori, raccontati da Risi con il vivido bianco e nero di Mario Montuori, con le strazianti musiche di Carlo Rustichelli, con l'ironia di Vittorio De Sica, con il volto sognante di Myléne Demongeot e l'eleganza di Elsa Martinelli. Il libro vuole ripercorrere la storia del film, come la sceneggiatura modifica il romanzo e come il film rilegge la sceneggiatura, come lo ha visto la stampa, come lo ricordano i critici, come era Roma negli anni Sessanta, fra boom economico e tradizione, e come l'hanno voluta ricordare Patti, Flaiano e Risi, l'uno di Catania, l'altro di Pescara e il terzo di Milano, tre uomini che hanno fatto anche la storia del nostro Novecento, che con quest'atto d'amore celebrano la città, lasciandoci un'immagine di quel mondo suggestivo, così uguale e così diverso dal mondo d'oggi."" -
Archeologia e arte della Corea
Il volume documenta l'apertura, al Museo Nazionale di Arte Orientale 'Giuseppe Tucci', di una sala dedicata all'Archeologia e Arte della Corea con manufatti di alta qualità;è l'occasione per fare il punto su uno dei settori più importanti dello stesso Museo. Il catalogo a cura di Roberto Ciarla, uno dei più importanti studiosi italiani di arte dell'estremo Oriente, autore tra l'altro di ""The Eternal Army: The Terracotta Soldiers of the First Emperor"""" (Timeless Treasures) e di Maria Luisa Giorgi nota orientalista. In questo volume si passa in rapida rassegna l'Arte coreana dall'età della pietra ai nostri giorni con i più significativi esempi dell'arte classica. Il volume fa parte di una serie tendente a illustrare i contenuti delle varie sezioni del Museo Nazionale di Arte Orientale come per esempio India. I volti del Sacro;Gandhara. Arte e Archeologia; Vicino Oriente antico; Arte del Tibet e del Nepal; Cina Giappone e Vietnam; Arte dell'Islam."" -
Archeologia e arte della Cina
Le Collezioni di archeologia e d'arte del Museo Nazionale d'Arte Orientale ""Giuseppe Tucci"""" offrono al visitatore un'eccezionale panoramica sulla creatività e sulla cultura cinese dalla Preistoria al secolo XX. Il nucleo originario di queste collezioni fu costituito, precedentemente all'istituzione del Museo, dall'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (Is.M.E.O., dal 1995 Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente-Is.I.A.O.) grazie all'opera di molti, ma soprattutto per l'interesse del suo vice-presidente, Alberto Giuganino, appassionato collezionista ed esperto di arte cinese e giapponese. Di tale originario nucleo fanno parte opere acquisite sul mercato antiquario (di particolare pregio quelle provenienti da due famosi antiquari: il parigino C.T. Loo e il romano M. Prodan), alcune pregevoli e antiche sculture cinesi di proprietà della Banca d'Italia (già nella 'Collezione Riccardo Gualino'a Torino), generosamente date in deposito temporaneo al Museo per il pubblico godimento - si segnala ad esempio una statua lignea dei secc. XII-XIII raffigurante la divinità buddhistica Guan Yin recentemente restaurata - e diverse singole opere acquistate o donate da privati."" -
Villa Tre Madonne. L'Ambasciata del Belgio presso la Santa Sede e l'eredità spirituale di Giulio III, papa toscano. Ediz. italiana, francese e fiamminga
La Villa Tre Madonne, oggi sede dell'Ambasciata del Belgio presso la Santa Sede, è uno degli esempi più importanti di villa toscana alle porte di Roma: ville che uniscono alla complessa e interessante struttura architettonica un uso razionale e produttivo degli spazi agricoli circostanti e a questo fine vengono costruite con ricercate essenze, importate da varie parti d'Europa. Il volume esamina la storia complessa di questa Villa senese a Roma in tutta la sua evoluzione storica e fornisce, oltre alla splendida documentazione fotografica degli esterni e degli interni con i preziosi arredi e le opere d'arte, i documenti inediti che Carla Benocci ha rinvenuto. -
Arte dell'Islam
Il nucleo principale della Collezione islamica si è formato negli anni immediatamente seguenti all'istituzione del Museo (1957, inaugurato nel 1958). I materiali provengono da acquisti, in un primo momento effettuati dall'IsMEO oggi IsIAO e dati in deposito al Museo in base ad una specifica convenzione. Si sono poi aggiunti acquisti effettuati direttamente dallo Stato italiano e preziose donazioni da parte di privati, che hanno registrato un incremento notevole negli ultimi anni. Ciò è vero soprattutto per la ricca collezione di ceramiche, il cui nucleo principale era già costituito negli anni Settanta. -
Giuseppe Zocchi. Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana. Ediz. illustrata
Giuseppe Zocchi, (Firenze, 1711 - Firenze, 1767) artista versatile e instancabile, frescante e quadraturista con alle spalle studi di prospettiva e architettura, pittore, incisore e prolifico disegnatore, riceve una formazione accurata e aggiornata, attentamente programmata dal suo principale mecenate, il colto e intraprendente marchese Andrea Gerini. Le due serie di 24 incisioni ciascuna (qui presentiamo le 48 tavole), dedicate alle vedute di Firenze e delle ville dei Medici e della nobiltà fiorentina, per le quali Zocchi aveva predisposto 74 disegni, furono messe in cantiere intorno alla fine degli anni '30 del '700. Le incisioni di Zocchi, che hanno avuto un successo internazionale di grande rilievo, sono un tassello prezioso, di quella splendida produzione di immagini di architetture, giardini e campagne che l'Italia del secolo dei lumi sa offrire a un pubblico ammirato e sempre più vasto. -
Forme e storia. Scritti di arte medievale e moderna per Francesco Gandolfo
Il volume è stato realizzato in occasione dei settant'anni di Francesco Gandolfo, raccogliendo i contributi degli studiosi che anno collaborato con lui. ""Organizzare una raccolta di contributi così eterogenei è stato un lavoro complesso. Il risultato è un volume di scritti che spaziano dall'antichità classica al XX secolo, con una netta preponderanza di interventi dedicati al Medioevo, tanto nell'ambito dell'architettura e della decorazione monumentale, quanto in quella dell'illustrazione libraria e delle arti suntuarie. Numerosi sono i contributi in altre aree di studio: dall'archeologia alla critica d'arte, dalla storia agraria a quella del collezionismo, dalla storia di arte moderna a quelle della musica e del teatro."""" (dall'Introduzione)"" -
Das Neue Tage-Buch (1933-1940). La «tribuna» di Leopold Schwarzschild in esilio
Il volume ricostruisce la storia del settimanale liberal-borghese ""Das Neue Tage-Buch"""" (1933-1940). La rivista nacque in esilio a Parigi ad opera di Leopold Schwarzschild come prosecuzione del settimanale berlinese """"Das Tage-Buch"""", fondato nel 1920 da Stefan Grofàmann. Dopo un primo capitolo introduttivo dedicato alla sua figura e a """"Das Tage-Buch"""" negli anni della Repubblica di Weimar, l'autore ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita de """"Das Neue Tage-Buch"""" attraverso la biografia di Leopold Schwarzschild. Specifico rilievo viene dato alla posizione assunta dalla rivista nell'ambito della pubblicistica dell'esilio e al dibattito sull'esistenza della """"letteratura dell'emigrazione"""" che trovò spazio tra le sue pagine già a partire dal 1934. Chiude il volume il capitolo dedicato alle vicende che contribuirono alla conclusione dell'impresa e alla fuga di Leopold Schwarzschild negli Stati Uniti d'America."" -
Il fascino dell'oriente. Nelle collezioni e nei musei d'Italia. Catalogo della mostra (Frascati, 12 dicembre 2010-27 febbraio 2011)
Il volume è il Catalogo della mostra dal titolo ""Il fascino dell'Oriente nelle collezioni e nei musei d'Italia"""" alle Scuderie Aldobrandini che tornano ad affrontare il tema del collezionismo. Realizzata in occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, questa mostra è dedicata alle raccolte formatesi a partire dalla seconda metà dell'Ottocento a Roma e nei principali centri italiani, presentando statue, monete, incisioni antiche, manoscritti, fotografie, carte geografiche, gemme e bronzi. L'iniziativa rappresenta anche un'eccezionale occasione per ammirare alcune preziose opere d'arte, entrate a far parte della collezione del Museo Tuscolano e mostrate al pubblico per la prima volta."" -
Transito libero. Sulla traduzione della poesia
Il volume presenta i materiali del Convegno sulla traduzione della poesia tenutosi a Siena nel 2007 per celebrare la laurea honoris causa conferita dall'Ateneo a Evgenij Michajlovic Solonovic, riconosciuto e premiato traduttore russo di poesia italiana. La prima parte raccoglie interventi di studiosi e poeti che affrontano il tema multiforme della traduzione poetica con approcci diversi, dal momento più strettamente teorico al resoconto dell'esperienza concreta, sulla base di testi diversi e di differenti passaggi linguistici (testi di Remo Faccani, Andrea Landolfi, Annalisa Cosentino, Barbara Ronchetti, Antonella Anedda, Antonio Prete, Maria Sebregondi, Stefano Dal Bianco, Duccio Colombo, Giacomo Magrini, Laura Barile, Mario Specchio, Antonio Melis). La seconda è dedicata in particolare a Giuseppe Gioachino Belli e al suo destino mondiale, e include, oltre ai testi di Alberto Olivetti e Carlo Pestelli, anche la traduzione russa e francese di alcuni sonetti romaneschi con cui Evgenij Solonovic e Jean-Charles Vegliante si sono sfidati a scherzoso ""certamen"""".""