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Parola di bersagliere. Prigioniero degli Inglesi, un soldato italiano, rievoca la sua guerra
Aveva appena ventuno anni, Vincenzo Occhipinti quando andò al fronte. Nel suo pensiero il conflitto mondiale si configurò come un uragano che doveva attraversare. Una guerra nella guerra, lo sforzo di rimanere fedeli al proprio paese e ai propri principi, cercando di far salva la propria vita e quella di amici e nemici. Parola di Bersagliere non è un automatismo o un modo di dire, ma è la dichiarazione di chi si assume le proprie responsabilità, attestando con semplicità la propria onestà nello scrivere, nel pensare e nell'azione. Il libro è un diario, quasi una confessione, tramite cui l'autore, con una prosa genuina, immediata ed efficace, rievoca la propria guerra. Il viaggio inizia nel settembre del 1943, quando si diffonde la notizia dell'armistizio, poi riprende dal 1940, con la campagna di Francia e di Albania. Un racconto di vita militare illuminante per gli storici e avvincente per il lettore che si trova in mezzo ad avvenimenti drammatici descritti in maniera essenziale. Uno straordinario documento, libero da ogni ideologia, sulla barbarie e stupidità di ogni guerra. Arricchito da pagine del manoscritto, foto, cartine e una nota affettuosa del figlio. -
La realtà della fantasia
Una serie di scritti conservati e raccolti. Notazioni, ricordi, abbattimenti e rinascite. Un misto di poesia e racconti per far emergere la vera Sandra: dolce nei ricordi degli affetti, creativa nella fantasia, potente rispetto alla malattia e capace di aiutare gli altri mentre pensa a curarsi. Parole semplici ed efficaci, tali da far risorgere in ognuno la gioia della vita. -
Cronache dalla terra di nessuno
Una poesia intensa, semplice e ricca di speranza. Uno sfogo immediato, improvviso e liberatorio dove si manifesta la capacità di assumere l'esperienza personale del disagio per collegarsi al malessere generale del nostro tempo. Maria Giovanna Massironi ha scritto di getto, non pensando di comporre versi. ""Quando ho iniziato a scrivere, ero in una condizione singolare: uno stato della coscienza che ora potrei definire di presentimento. Le Cronache costituiscono un punto di arrivo e un punto di partenza, una riflessione che è durata all'incirca due anni ed è rappresentata figurativamente nell'alternarsi di sessantaquattro giorni e notti."""""" -
tutte le porte che ho aperto. L'educatore domiciliare dentro e fuori dai paradossi
Con la sincera emozione di un diario, l'Autrice racconta la propria esperienza di educatore domiciliare, la passione con cui è emersa dalle situazioni complesse, il modo in cui ha appoggiato lo sguardo sugli ostacoli e le meraviglie che ha incontrato nel suo agire. È un'opera indispensabile per coloro che sono impegnati nelle educative domiciliari e coinvolgente per il lettore che si troverà in immerso negli affetti e nel percorso di Silvia. -
Il mio Salento. Ediz. illustrata
Credevo di essere nato nel Salento. Ma la scelta mediatica e unilaterale dei leccesi di limitare il Salento ai soli territori della Provincia di Lecce non mi ha affatto portato chiarezza. Anzi... per capirne di più ho interrogato l'ISTAT, il Piano Paesaggistico della Regione Puglia, il Barocco e la Storia. Ho girato in lungo e in largo tutta la Penisola Salentina, da turista evoluto, scattando fotografie meravigliose e cercando di cogliere lo spirito del luogo in rapporto anche al passato come è nel mio ricordo. -
Emilio Cecchi. L'etica del visivo e lo stato liberale con appendice di testi giornalistici rari. L'etica e la sua formazione antropologica
Nei sette saggi, dal 1997 ad oggi, del presente volume, vengono privilegiate, nei confronti dello scrittore fiorentino, le interpretazioni critiche degli anni '30 (Contini, Falqui, Bigongiari, Ferrata), concordi nel rilevare come il sensibile-emozionale della percezione, tendente all'infinito, all'origine, al primordio, eccede la dimensione verbale della parola; per realizzarsi, la parola passa attraverso il limite dell'oggetto-immagine («Perché io ho bisogno di immagini»); e si riconfigura secondo una metaforicità plastico-tattile-visiva: i «détails prerogativi» di Contini; le «tessere di mosaico» di Falqui; gli «oggetti-alfabeto» di Bigongiari; «l'atto naturale del pensare disperso tra le cose» di Ferrata. Si tratta di una verbalità mediata dal movente etico-classico delle radici greco-fiorentine (Atene, Firenze) che sottendono l'immagine visiva: la quale, a sua volta, si appella all'atto della lettura, ovvero al «di più» di Berenson (l'arte sollecita la percezione più di quanto non la solleciti la realtà). -
Frate Roberto Caracciolo da Lecce e la predicazione anti-ottomana
Nel corso del Quatrocento le prediche francescane divennero strumenti assai importanti per l'organizzazione del 'consenso', spesso in collegamento con le autorità ecclesiastiche e politiche. In questo saggio si esamina la figura del celebre frate Minore leccese Roberto Caracciolo e, in particolare, il suo contributo alla coeva attività di propaganda contro l'avanzata ottomana. Per esortare l'intera Cristianità alla riscossa, egli utilizzò sistematicamente nei suoi sermoni - sovente carattirizzati da toni drammatici ed espedienti 'teatrali' - il repertorio tradizionale della controversistica anti-islamica. Descrivendovi gli 'infedeli' come gli 'esecutori' delle punizioni divine per i peccati dell'umanità, egli amplificò nei suoi ascoltatori la sensazione di angoscia per la consapevolezza dei propri misfatti, garantendo al tempo stesso ancor maggior autorevolezza al proprio 'messaggio' religioso. -
Sotterranei amniotici
Nella poesia di Davide il lettore s'imbatte in una lezione intima di coraggio: è coraggioso non il gesto con cui l'uomo forte compie qualcosa, bensì ha coraggio chi sa guardare con la creativa intensità del cogliere l'interiore sciogliersi di ogni crudezza, l'interiore fondersi di ogni destino. Che non è il determinato che ci sovrasta, ma il trascendersi di ogni confine, il compiersi dell'incontro con la libertà. Libertà dell'individuo senza il proprio capriccio, libertà con amore che rende individuo chi la sente, sì da farne il proprio destino. Il destino della libertà è rendere amore il destino: dunque, inclinazione e sensibilità. Sì da sentire sgomento se ""un tulipano in fiore si è disfatto""""; sì da rimanere intatto """"fiore di giglio"""" , pur se si cade dentro un mondo violento come """"un frullatore"""", che frammenta e frantuma.."" -
Per amore del mio Popolo. Scritti magisteriali di S. E. Mons. Domenico Umberto D'Ambrosio Arcivescovo metropolita di Lecce (2009-2017)
Mon. D'Ambrosio, a tutti si rivolge con il fuoco dell'amore e la spada della verità. La parola del Vescovo è sempre indirizzata a tutto il popolo, ma una predilezione si evince ed è quella per i sacerdoti. E' un vero itinerario, quasi vademecum nel duro ed esaltante impegno di vita spirituale e di servizio alla gente di questi suoi primi e necessari collaboratori. Ciò è espresso soprattutto nelle omelie di ordinazione, lì dove spazia tra fede del presbitero e carità verso e con la gente. Audace e scommettitore sui giovani, il Vescovo afferma con coraggio, con parresìa: ""La scommessa su di voi, cari giovani, la nostra chiesa, il sottoscritto e tutti noi non vogliamo perdere, vogliamo giocarla perché guarda con voi non come solitamente fa il mio mondo, quello degli adulti [...]. Siete una risorsa, una ricchezza che forse abbiamo accantonato per la difficoltà a cercarvi, ascoltarvi, capirvi, entrare nel vostro mondo che è poi quello che noi adulti abbiamo in qualche modo propiziato""""."" -
Fermate
"Tanti, troppi, i ritmi frenetici della vita per non imparare ad apprezzare i silenzi! È nelle brevi pause che posso soffermarmi a dar valore alle mie più intense sensazioni. Rimodello le giornate e mi arricchisco di nuove consapevolezze!"""" (Linda Reale Ruffino)" -
Il mio Do
In una Milano senza riscatto, nei quartieri operai dove il cemento della strada è l'unico orizzonte, il protagonista incontra la fascinazione del Maestro e si arrende a trovare la via del riscatto. Un romanzo di formazione per chi si sta cercando. Età di lettura: da 14 anni. -
Viaggio nel tempo
«Viaggio nel tempo» è un titolo pieno di sfumature e cambi di colore. All'interno del libro possiamo trovare sia aforismi che poesie, grazie alle quali si può avere la sensazione di ''viaggiare nel tempo''. Ogni singola poesie racconta una storia, dentro ogni parola, c'è la chiave per andare oltre, valicare il tempo e scoprire nuovi orizzonti e nuove linee nascoste dal buio. -
Suono di un silenzio
Una piccola raccolta di poesie pubblicata dall'autrice Alessia Perugino. Una raccolta che racchiude la speranza di una giovane ragazza che nonostante la sua ""disabilità"""" ha deciso di non arrendersi e di continuare a coltivare il suo sogno, per dare voce a tutte le sue emozioni, sensazioni e paure."" -
WC tales. Brevi storie per una sana e corretta attività intestinale
Sette racconti si snodano attraverso questo libro, che con saggia ironia, descrivono situazioni particolari, a volte imbarazzanti, altre inaspettate. Protagonisti alle prese con una quotidianità nonsense, paradossi e cruda comicità. Uomini e donne di tutti i giorni che dietro la banalità delle azioni giornaliere nascondono verità che lasceranno il lettore a bocca aperta. -
Romagna ferroviaria
Ricco di immagini storiche inedite, è un volume che mostra una serie di ""finestre"""" su temi specifici collegati in varia maniera alla ferrovia in terra romagnola, temi poco o nulla conosciuti e nell'insieme integrativi di quelli più noti e ufficiali."" -
Il giardino sospeso
Alma è una bambina che ama la natura e la magia del suo mondo, teatro di giochi e avventure con l’inseparabile Makako. Nella città dove si trasferiscono, però, non sembra esserci spazio per un giardino. O forse sì? ""Il giardino sospeso"""" è una storia di amicizia e risposta positiva al cambiamento. Perché i sogni incoraggiano l’ispirazione e rendono la realtà un posto migliore. Alla fine del libro, la scheda “Crea il tuo kokedama”, per chi è pronto a dar vita a un giardino sospeso tutto suo. Età di lettura: da 6 anni."" -
Quando ti chiamano terrorista. A Black Lives Matter memoir
Cresciuta da una madre single in un quartiere povero di Los Angeles, Patrisse Khan-Cullors ha vissuto in prima persona il pregiudizio e la persecuzione nei confronti degli afroamericani da parte della polizia. Per Patrisse, le persone più vulnerabili del paese sono i neri. Deliberatamente e spietatamente presi di mira da un sistema di giustizia criminale a difesa dei privilegi dei bianchi, gli afroamericani sono, senza alcuna giustificazione, schedati solo per il colore della loro pelle, e brutalizzati dalle forze dell'ordine. Nel 2013, quando l'uomo che ha ucciso il diciassettenne Trayvon Martin è stato assolto da ogni accusa (non il primo né, purtroppo, l'ultimo di una serie che sembra infinita) tre donne – Alicia Garza, Opal Tometi e Patrisse Khan-Cullors – si sono riunite per dare una risposta attiva e concreta al razzismo sistemico responsabile della morte di un numero assolutamente ingiustificato di uomini e donne nere. Hanno semplicemente detto: ""Black Lives Matter"""", la vita dei neri conta. L'hanno tradotto in un hashtag e da quel momento il loro messaggio si è diffuso, in maniera inarrestabile, in tutto il mondo, indicando una nuova frontiera di lotta e liberazione. Per questo, sono state etichettate terroriste, e considerate una minaccia per l'America quando, in realtà , queste donne coraggiose hanno semplicemente iniziato a chiedere conto di soprusi e ingiustizie. Sostenendo i diritti umani di fronte al razzismo violento, Patrisse è una sopravvissuta. Ha trasformato il suo dolore personale in potere politico, dando voce a un popolo discriminato e a un movimento alimentato dalla sua forza nel raccontare al suo Paese – e al mondo – che Black Lives Matter, la vita dei neri conta. In questo resoconto di sopravvivenza, forza e resilienza, Patrisse Khan-Cullors e l'autrice e giornalista Asha Bandele raccontano la storia personale che ha portato Patrisse a diventare ciò che è. Il suo è un grido di battaglia che invita tutti noi a non distogliere lo sguardo."" -
Ci vorrebbe un miracolo
Il libro raccoglie i testi di alcuni spettacoli di stand up comedy messi in scena Mauro Fratini che, recitati singolarmente, appaiono qui in unica, approfondita, appassionata e profondamente ironica riflessione sui Miracoli raccontati nei Vangeli. Una comicità graffiante, una satira intelligente, che diverte ed aiuta a riflettere. Mauro Fratini nei suoi monologhi ricerca le parole giuste, i toni appropriati, le pause necessarie per comunicare un’idea, magari paradossale, ma che ci libera per un attimo dall’insensatezza del mondo. Nel riversare sul pubblico (in questo caso, sul lettore) le sue acute intuizioni e il suo sguardo ironico, Mauro fratini ne rispetta sempre e comunque l’intelligenza, quale necessario e, pertanto, imprescindibile, ingrediente della risata. -
Pubblicare come un'artista
Il racconto della più imprevedibile e scatenata casa editrice italiana, e una domanda seria: e se fosse tutta una performance? La GRRRzetic Editrice è nota per essere una delle fucine più efficaci e influenti del fumetto d’autore e dell’illustrazione italiani. Una realtà sconosciuta a molti, ma non a chi vuole firmare libri disegnati. Un catalogo inestimabile di quelli che oggi sono grandi nomi, ma che all’inizio avevano soltanto una certezza su cui fondarsi: piacevano a Silvana Ghersetti, l’indomabile creatrice della GRRRz. ""Pubblicare come un’artista"""" è un vero e proprio saggio critico sull’opera della più sorprendente direttrice editoriale che vi possa capitare di incontrare, e si pone una semplice domanda: e se i """"suoi"""" libri in realtà fossero una forma d’arte? Troppo avventate certe scelte, troppe feste, troppe soddisfazioni e troppe crisi per essere una normale casa editrice. E se invece fosse una factory? E i libri? Troppo costosi in produzione e troppo economici al pubblico, troppo desiderati e troppo fatti bene, troppo già entrati nel mito e ricercati dai collezionisti. Dunque, se pubblicare da editore è una cosa, la GRRRz è completamente un’altra questione: è pubblicare come un'artista. Una tipica storia di editoria, ma più movimentata del solito, perché dentro c’è un mondo, quello dei comics, che influenza tutti gli ambiti della cultura e dell’arte contemporanee pur rimanendo una nicchia colta, strampalata, popolata di personaggi geniali e frequentata da un pubblico di lettori forti."" -
Tutto qua?! Repertorio ragionato di oggetti ostili
La tecnologia è una divinità sprecona che ci ha riempito la vita di oggetti ostili. E Michele Marchesiello se li è sorbiti tutti. Con ironia e velluto, il giudice in pensione ritorna sul banco e impugna cinque decadi di invenzioni per niente rivoluzionarie o salvifiche. Un irresistibile repertorio che smaschera i miraggi della tecnologia, al grido di: tutto qua?!