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Isa Genzken. Per una continuità critica dell'architettura moderna. Ediz. illustrata
Impegnata nella riflessione sulle origini dell'arte contemporanea, con riferimenti che vanno dalla Teoria estetica di Theodor W. Adorno, alle opere del Bauhaus, alle sculture riflettenti di László Moholy-Nagy, alle manifestazioni degli assemblaggi degli anni Sessanta, alle opere di Bruce Nauman e di Carl Andre, Isa Genzken è alla ricerca di una scultura che ridefinisca di volta in volta i propri confini e i propri obbiettivi, nell'assenza, a tratti percepita come drammatica, di un contesto politico che richieda alle espressioni artistiche la ragione della loro esistenza nella società. -
L' impatto dell'arte. Ricerche sul contemporaneo e strategie d'impresa
Cultura d'impresa, sostenibilità, innovazione: attraverso la voce di 21 autori. ""L'impatto dell'arte"""" intende mappare una nuova geografia del contemporaneo, coniugando ambiti apparentemente inconciliabili. L'impatto delle nuove tecnologie sulle organizzazioni culturali sta modificando l'esperienza delle arti, imponendo l'adozione di nuovi format comunicativi e di management. L'impact economy sta plasmando nuovi modelli di impresa più sostenibili, inclusivi, rispettosi dell'ambiente e dei diritti delle persone. La ricerca sul contemporaneo (arte, design, architettura, musica, moda, cinema, performing arts e new media arts) diventa il laboratorio privilegiato di riflessione e sperimentazione capace di disegnare nuovi scenari di convergenza tra economia e cultura, competitività e sviluppo sostenibile, marketing e innovazione sociale."" -
Arte americana dal 1945
Nessun altro manuale di storia dell'arte presenta la diversità e la complessità dell'arte americana del dopoguerra, dall'espressionismo astratto al presente, in modo così chiaro e sintetico come ha fatto David Joselit con questa innovativa ricerca. Joselit traccia e analizza le condizioni formali, ideologiche e politiche spesso contraddittorie della seconda metà del Novecento che hanno reso l'arte americana predominante nel mondo. Le trasformazioni sociali e culturali radicate nelle tecnologie dei mass-media - fotografia, televisione, video e Internet - hanno elevato i beni di consumo allo status di soggetti artistici legittimi, come nell'arte Pop e nelle installazioni, e hanno portato a una meccanizzazione dell'atto creativo. Gli artisti, inoltre, verso la fine del secolo si sono sempre più impegnati su questioni di genere, razza, identità e potere. Si discute di movimenti e figure canoniche - Pollock, Rothko, Krasner, Oldenburg, Johns, Rauschenberg, Warhol, Twombly, Paik, Ruscha, Sherman, Holzer, Koons e Barney - alternati ad artisti e pratiche contemporanee meno note. David Joselit insegna dal 2014 al Ph.d. Program di Storia dell'Arte di The City University of New York. -
Arte e moda. Storia e risultati di un sodalizio irrequieto. Ediz. illustrata
"La moda è arte? Con questo interrogativo si apre il volume, il cui intento è indagare i mutamenti che hanno caratterizzato, nel tempo, il rapporto tra l'arte e la moda, due discipline distinte che, oggi più che mai, si incrociano all'insegna di reciproche contaminazioni. Nel corso del Novecento, infatti, si è a lungo dibattuto sul fatto che la moda potesse essere ritenuta una forma d'arte e, solo di recente, si è arrivati ad attribuirle una maggiore considerazione, tanto nell'ambito accademico quanto in quello artistico. Un epilogo felice verrebbe da dire che, tuttavia, cela una relazione non sempre pacifica ed equilibrata, qui ricostruita attraverso le osservazioni di critici, storici dell'arte e addetti ai lavori. Come scrisse Germano Celant nel 1996 nel catalogo della Biennale di Firenze: """"con il tempo gli storici si sono accorti che in realtà la moda forniva, un'interpretazione del corpo, come la fotografia della realtà... Penso che la moda e l'arte siano entrambe gelose una dell'altra. L'arte vorrebbe diventare più popolare, in modo da avere un pubblico più grande, mentre la moda vorrebbe dare più spessore alle proprie creazioni."""" (Swetlana Heger)" -
Gianni Colombo. La modulazione dello spazio. Ediz. illustrata
«Per pigrizia mentale molti chiedono all'artista la fabbricazione di oggetti fermi: così per anni gli ambienti si sono riempiti di tavole e manichini la cui opacità e inerzia ci precludono ormai di sentire i valori di divenire che in essi sono solidificati sotto forma di simboli. Da tempo ho cominciato a stabilire sul piano del 'quadro-oggetto' dei dislivelli, in modo che l'occhio dello spettatore, scorrendo sulla superficie, fosse costretto a salire e scendere da spessori, ad entrare e uscire da cavità indagando gli aspetti che la luce in naturale variazione determinava nel quadro.» (Gianni Colombo). Questa monografia dedicata a Gianni Colombo (Milano 1937 - 1993) si aggiunge ai numerosi cataloghi di esposizioni collettive e personali dell'artista, pubblicati da istituzioni pubbliche e private. La sua storia si inserisce in quella internazionale della neoavanguardia degli anni Sessanta e Settanta, con cui ha condiviso uno stesso sentimento, orientato a proporre nuove forme e inedite modalità percettive. -
Notturni. Un dialogo con Giorgio de Chirico. Ediz. italiana e inglese
«Sono 23 disegni a china e acquerello su carta, realizzati tra il 2018 e il 2019 e intitolati Notturni, disposti da Ettore Tripodi in una successione che evoca un piano sequenza cinematografico. In essi l'artista narra una vicenda enigmatica, talora perfino inquietante, in cui ritornano ossessivamente gli stessi soggetti: un pesce rosso imprigionato nella boccia di vetro, posta in un interno domestico deserto di presenze umane; una misteriosa figura femminile accovacciata; una grande finestra, sempre quella, ma affacciata su esterni all'apparenza differenti; un'auto che attraversa un'area boscosa nella notte, e un cesto di frutta ben confezionato nel cellophane: una sorta di Canestra di frutta di Caravaggio ma 2.0.» (Ada Masoero) -
Premio Lissone Design. 8ª edizione
Catalogo dell'ottava edizione del Premio Lissone Design, iniziativa a cadenza biennale del Comune di Lissone, con un concorso su invito e una mostra curata da Francesca Guerisoli e Anty Pansera. Sono messe in scena le case history di dieci tra studi di progettazione e designer che, nel loro insieme, ben rappresentano il furniture e complemento d'arredo che si ritrovano nei laboratori e nelle industrie che ancora operano in Brianza. Per l'VIII Premio Lissone Design gli studi si rappresentano attraverso due proposte: la prima significativa del proprio percorso progettuale; la seconda riferita a un ""mobile che non c'è"""", prototipato per l'occasione o descritto attraverso disegni, rendering, fotografie o video che, in un'ottica di ricerca, risponde alle profonde trasformazioni degli habitat domestici degli ultimi anni. Ilaria Marelli per """"Dieci storie di design"""" e Carlo Trevisani per """"Il mobile che non c'è"""" sono i due vincitori di questa edizione, selezionati dalla giuria composta da Michele Cuomo, Raimonda Rissini, Marco Sammicheli."" -
Arte pubblica Milano. Ediz. illustrata
Arte Pubblica Milano è una guida delle sculture che decorano le strade, le piazze e i parchi della città a partire dall'inizio del Novecento ai giorni nostri. Questo arco temporale, che segna un'evoluzione fondamentale all'interno della scultura stessa in quanto forma d'arte, coincide anche con un riversamento di opere su suolo pubblico ispirate da eventi socio-politico-culturali di impatto internazionale o locale, come ad esempio i due conflitti mondiali, l'istituzione della Triennale d'Architettura, i Mondiali di Calcio del 1990 e le esposizioni universali, oggi conosciute con il nome più colloquiale di EXPO, del 1906 e del 2015. -
Slittamenti della performance. Ediz. illustrata. Vol. 2: Anni 2000-2022
Con il secondo volume di Slittamenti della performance, l'autrice conclude l'analisi sulle storie della performance art iniziata con il primo libro. Quest'ultimo saggio è dedicato alla discontinuità attivata negli ultimi due decenni, in cui l'attitudine performatica, scavalcando l'ortodossia degli anni Settanta si è rigenerata grazie all'innesto della delegated performance e all'appropriazione dello spazio pubblico. Rivitalizzata da nuovi comportamenti e differenti metodologie, la performance contemporanea offre delle visioni del mondo che vengono declinate sia attraverso le mega-produzioni istituzionali sia attraverso forme indipendenti e svincolate. Esse si interpellano sulla complessità dell'esistente. In un'avvincente indagine, l'autrice analizza i paradigmi dei più importanti artisti internazionali come Tino Sehgal, Nico Vascellari, Cesare Viel, Vanessa Beecroft, Sissi, Alessio Bolzoni, Anne Imhof, Marcello Maloberti, Ragnar Kjartansson, John Bock, Francesco Arena, Enzo Umbaca, Jacopo Miliani, Jeremy Deller, Francis Alÿs, Marinella Senatore, Theaster Gates e Andreco. -
Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell'arte pubblica. Ediz. illustrata
"Le relazioni oltre le immagini"""" racchiude una serie di interventi di artisti, curatori, sociologi e storici dell'arte incentrati sull'arte pubblica, una categoria generica che allude a forme estetiche e sperimentazioni artistiche non convenzionali e interdisciplinari che hanno luogo negli spazi pubblici e che generalmente sono foriere di messaggi politici, identitari e sociali, rivolti o propri di chi vive o attraversa i luoghi in cui questi progetti/opere vengono proposti. L'intento di questo volume è, quindi, di proporre un'articolata conversazione a più voci che possa rendere conto di un panorama frastagliato e contraddittorio, il più ampio possibile, sui tanti modi di intervenire negli spazi pubblici e di usare l'arte non più, come in passato, quale chiave simbolica per rappresentare gli elementi condivisi dalla società che li esprime, quanto, piuttosto, come occasione per dar voce alle tante accezioni che le parole """"arte"""" e """"spazio pubblico"""" possono assumere. Ne emerge un quadro in cui l'arte viene intesa nella sua funzione politica e partecipativa, in grado di creare esperienze condivise con i fruitori generici o con comunità specifiche." -
Olmo G. Stuppia. Tenebra. Per un'escavazione della contemporaneità. Ediz. italiana e inglese
Tenebra è il catalogo della omonima mostra personale dell'artista G. Olmo Stuppia tenutasi a Venezia, nello spazio espositivo di SPARC* - Spazio Arte Contemporanea, dal 19 febbraio al 30 aprile 2021. La mostra è stata curata da Francesca Giubilei e Luca Berta e, a partire da una riflessione sul lockdown iniziato a marzo 2020, tenta di proporre una rilettura della contemporaneità conservando la complessità degli eventi vissuti. Il catalogo contiene numerosi interventi critici sul tema: la prefazione e l'editing sono stati curati da Elisa Gremmo, mentre gli autori che hanno contribuito alla riflessione sono Francesca Giubilei, Luca Berta, Yasmine Helou, Mattia Pajè, Gabriele Tosi, Maria Abramenko, Yvanoe Kruger, Salomé Burstein, Luca Gennati, Giacomo Pigliapoco, Mirko Pajé, Elenora Ambrosini, Saverio Bonato, Giuseppe Amedeo Arnesano, Giacomo Gandola, Costanza Sartoris, Giulio Verago, Anna Battiston, Mattia Solari, Alessandro Castellani Guarraoui, Elise Anne Beuke, Pietro Consolandi e Stefano Coletto. -
Malattie peri-implantari. Trattamenti chirurgici
In caso di malattia perimplantare, la diagnosi risulta assolutamente cruciale. La raccolta di tutti gli indici biometrici parodontali, associata ad una documentazione radiografica completa, di buona qualità e, ad una valutazione protesico-riabilitativa, permette al clinico di emettere una diagnosi preoperatoria, programmando, di conseguenza, l'approccio chirurgico più indicato per il tipo di difetto. In caso di peri-implantite, l'opzione terapeutica più adeguata, riconosciuta dalla letteratura odontoiatrica internazionale basata sull'evidenza, è quella chirurgica, sempre, però, preceduta da un primo approccio non chirurgico e solo in caso di insuccesso di tale terapia iniziale. Se l'opzione chirurgica, proposta come approccio terapeutico ideale, non viene accettata dal paziente, gli autori suggeriscono un modus operandi, che sarà ripetutamente descritto, nei casi illustrati nel presente testo e nel volume ""Malattie peri-implantari, protocolli non chirurgici"""" della dott.ssa Roncati. Si propone una classificazione clinica che si fonda sulla diagnosi del difetto, con l'obiettivo non solo di risultare semplice ed intuitiva, ma soprattutto utile nel pianificare una corretta terapia chirurgica. È opinione personale degli autori, che oltre all'entità e gravità del difetto, la qualità e la quantità del tessuto molle, la localizzazione dell'impianto in arcata, ma specialmente la possibilità di rimuovere o meno il manufatto protesico, giochino un ruolo fondamentale nella scelta dell'approccio terapeutico. La carrellata di casi comprende, inoltre, una serie di insuccessi clinici, il cui management risulta spesso particolarmente impegnativo non solo per il paziente, ma anche soprattutto per il clinico. Il libro è molto concreto, illustra in modo didattico molteplici tecniche chirurgiche, preparando e sensibilizzando gli operatori su """"cosa fare e come farlo"""", seguendo dettagliatamente il protocollo chirurgico, con l'obiettivo di evitare errori al neofita, e di fornire indicazioni utili al clinico esperto, considerando che alcune tecniche descritte sono operatore sensibili."" -
Allineatori trasparenti. Biomeccanica e gestione clinica
Gli allineatori trasparenti sono il futuro dell'ortodonzia. Tuttavia, a causa dei rapidi progressi nel campo dell'ortodonzia digitale, qualsiasi testo è presto datato. La sfida è quella di scrivere un libro che tenga il passo con l'evoluzione tecnologica e che sia una buona risorsa per chiunque voglia apprendere i principi di base della ortodonzia e della tecnica con allineatori trasparenti. Questo testo fa proprio questo, avvicinandosi al trattamento con allineatori trasparenti dal punto di vista della diagnosi e della pianificazione del trattamento. Tratta principi ortodontici, testati nel tempo, come la biomeccanica, l'ancoraggio e l'occlusione e spiega come applicarli al trattamento dei casi con allineatori trasparenti. Principi validi nel tempo, anche quando la tecnologia si evolve e l'apparecchio cambia. Oltre a ciò, questo testo è un manuale clinico di riferimento per la tecnica con allineatori. -
Comunicazione emozionale in odontoiatria. Manuale pratico di comunicazione rivolto al team odontoiatrico per gestire la relazione e l'alleanza terapeutica con il paziente
Il modo con cui si comunica la diagnosi e la prognosi variano secondo l'interlocutore, ma è ""il silenzio"""" ciò che consente ad una comunicazione vera di realizzarsi. Non assenza di informazioni, che confonde il paziente, non negazione di spiegazioni, che lo turba, ma disponibilità all'ascolto """"in punta di piedi"""", che assume le vesti della """"presa in cura"""", piuttosto che del semplice curare. Così la relazione sfuma i contorni della dimensione strettamente clinico-assistenziale e diviene una relazione autentica tra due esseri umani alla pari, un'alleanza tra copiloti, dove il paziente si sente preso in cura nella sua interezza, ove si abbraccia anche la sua dimensione umana. Riflettere sulle modalità di costruzione di una relazione empatica, profonda e significativa, intrisa di riconoscimento reciproco, nasce dalla ferma convinzione che il paziente necessiti di un operatore presente con tutto se stesso, certo che il """"modo"""" con cui gestirà la relazione terapeutica sarà per lui un'ancora con cui affrontare la terapia."" -
Zero bone loss. Nuovi paradigmi per la preservazione della stabilità ossea
Per l'odontoiatra la perdita ossea rappresenta tuttora un serio problema, ma si tratta di una complicazione che può essere evitata. Combinando la sua esperienza clinica con evidenze scientifiche peer-review, l'autore di questo volume ha realizzato una guida inestimabile per l'implantologo che si pone l'obiettivo di prevenire la perdita ossea nei pazienti. Nel testo vengono illustrate diverse strategie finalizzate a raggiungere il risultato ""zero perdita ossea"""" dopo anni dal trattamento. Poiché una terapia di successo si basa su elementi sia chirurgici sia protesici, il volume è diviso in due parti, ciascuna delle quali si focalizza nel dettaglio su cosa deve essere fatto in entrambe le fasi per favorire la stabilità dell'osso. I casi rappresentati mostrano svariati tipi di situazioni cliniche, diverse opzioni di impianto e molteplici soluzioni protesiche, il tutto supportato da collaudati studi clinici """"evidence based""""."" -
Chirurgia estetica mucogengivale su impianti
Il libro descrive e illustra l'importanza dei tessuti molli ai fini del successo estetico e funzionale degli impianti. L'applicazione scrupolosa delle basi biologiche a una tecnica raffinata, unitamente ad una documentazione perfetta, step-by-step, di tutte le tecniche utilizzabili in ogni possibile scenario clinico, permette al lettore di seguire il cammino tracciato dagli autori, di condividere l'importanza determinante delle tecniche di chirurgia mucogengivale applicate all'implantologia e di farle proprie, di padroneggiare la gestione tecnica dei tessuti e di comprendere l'importanza del background parodontale. Il volume offre una visione del trattamento implantare innanzitutto innovativa nelle soluzioni terapeutiche proposte, presentando una visione bilanciata di quando utilizzare opzioni tradizionali, quale la ricostruzione dei tessuti ossei unita a magistrali tecniche di gestione dei tessuti molli, ma anche moderna ed interdisciplinare, in cui parodontologia e protesi si fondono in un affascinante fluire razionale ed efficace per risolvere ""casi clinici impossibili""""."" -
VEP. Vertical edgeless preparation: la dominanza parodontale nella preparazione protesica
La VEP, acronimo di Vertical Edgeless Preparation, è una preparazione per corone protesiche complete indicata per denti che hanno perso attacco, ovvero dal supporto parodontale ridotto, anche nel caso di elementi con sondaggi minimi (? 3 mm). Questa tecnica prevede l'estensione sottogengivale della preparazione, per trattare idealmente tutta la superficie radicolare esposta, fino all'attacco epiteliale. La VEP non prevede un disegno marginale di fine preparazione. Anziché esitare in una linea di finitura e relativo angolo di transizione (da qui il nome edgeless), termina in un'area parietale a sviluppo verticale che emerge dal fondo del solco, in cui il margine della corona protesica potrà essere posizionato ad un'altezza variabile, garantendo comunque una affidabile chiusura. La dominanza parodontale della VEP è data dalla risposta dei tessuti del parodonto marginale alle sue manovre di preparazione sottogengivale. Una volta guariti, infatti, tali tessuti sommergono l'inevitabile angolo di transizione parietale formatosi al termine apicale della preparazione protesica. Ciò determina il crearsi nell'area protesicamente fruibile di una parete assiale senza angoli, né margini, quindi edgeless. Nella presente monografia viene presentata e descritta la metodica e a scopo propedeutico vengono riproposti i concetti degli assi cartesiani e degli ordini di grandezza pertinenti. Viene poi proposta una nuova classificazione semplificata delle varie preparazioni protesiche che le distingue in due soli gruppi di appartenenza. A seguire vengono affrontati quegli aspetti anatomici, istologici e fisiologici del parodonto marginale che stanno alla base della dominanza parodontale di questa procedura. Viene esaminata, successivamente, in modo esaustivo ed innovativo la questione della preparazione protesica estesa apicalmente al margine gengivale, che si basa sulla valutazione parodontale del dente da trattare. Si passa, quindi, alla parte pratica della tecnica VEP, descrivendone le diverse fasi cliniche e di laboratorio, gli strumentari e la sequenza operativa, mettendo a confronto le applicazioni classiche con quelle nuove, alla luce dei più recenti sviluppi tecnologici. Vengono trattati, infine, vantaggi e svantaggi nonché indicazioni e controindicazioni all'utilizzo della VEP. -
Atlante odontotecnico
In questo atlante odontotecnico si analizzano le determinanti tecnologiche che l'odontotecnico deve tener presenti per il successo finale, rappresentato dalla soddisfazione delle aspettative del paziente. Dalla piccola ricostruzione di una singola corona alla complessa riabilitazione, sono illustrati i casi realizzati con tecniche tradizionali, materiali innovativi, attrezzature e tecnologie all'avanguardia. -
Chirurgia estetica mucogengivale
La chirurgia estetica mucogengivale si dedica al trattamento delle alterazioni estetiche mucogengivali. Queste possono essere provocate dalle recessioni gengivali (spesso associate ad abrasioni e/o carie radicolari) o, al contrario, dall'eruzione passiva alterata. Obiettivi della chirurgia estetica mucogengivale sono anche l'incremento di volume ed altezza gengivale intorno ad elementi protesici o impianti e il riempimento di sostanza delle selle edentule. Le tecniche di riempimento delle selle edentule verranno trattate nel secondo volume. In questo volume sono descritte ed illustrate le tecniche di chirurgia mucogengivale applicate alla dentatura naturale, o agli impianti, con l'obiettivo primario di soddisfare le richieste estetiche del paziente. -
Fondamenti di protesi fissa
Affinché la protesi abbia successo è necessaria la combinazione di molti aspetti del trattamento: educazione del paziente e prevenzione delle malattie dell'apparato stomatognatico, diagnosi corretta, terapia parodontale, procedure operative e molto altro.