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Il noce dell'Alderga. Romanzo per racconti. Fotogrammi della nostra storia
Ne ""Il noce dell'Alderga"""" leggeremo quanto la grande storia, quella che apprendiamo dai libri o di cui vediamo il procedere sulla stampa quotidiana, entri nel vissuto delle persone. È questa presenza, dalla quale non possiamo affrancarci, a indirizzare l'esistenza di ciascuno di noi determinando riflessioni, convincimenti, decisioni che inevitabilmente condizioneranno la nostra vita. Quando la grande storia, però, si presenterà con la veemenza della tempesta, nell'affrontarla potremo essere più forti se più forti saranno le nostre radici. Come gli alberi. È appunto un albero, il noce dell'Alderga che nel romanzo ci restituirà memoria di chi siamo e siamo stati. Lo farà con le voci di quanti ci hanno lasciato, con un racconto, la loro testimonianza. Perché i racconti sono la nostra storia, quella di ogni giorno. I racconti siamo noi."" -
Achille Neri. Costruire una contrada costruire una città
Non erano persone fuori del normale; non erano eroi; non erano niente che non possa essere chiunque ami la Contrada e decida di dedicarle una parte significativa delle proprie energie. Erano questo: contradaioli con il senso di dedizione; di quelli che oltre a saperlo, lo applicano nella pratica l'imperativo categorico che alla Contrada si dà e non si chiede niente. Erano persone che si assunsero, per questo, il compito (mai stato facile) di accettare incarichi in Contrada, di regalarle tempo, energie, denaro se occorreva e quando occorreva, passione, accettazione di delusioni, amarezze e, perché no?, anche critiche e contestazioni: in poche parole, contradaioli che, con il loro ""pensiero"""" e la loro """"azione"""", hanno lasciato una traccia; hanno fatto crescere la Contrada; la hanno accompagnata nei momenti cruciali e nelle scelte impegnative. Persone che hanno professato la convinzione che la Contrada sia una collettività da governare e, al tempo stesso, una comunità identitaria da curare. Questi sono i senesi (i nicchiaioli) che verranno ricordati non solo per i contradaioli, ma per tutta la città, perché persone così hanno contribuito (come altri delle altre consorelle, sia ben chiaro) in maniera fondamentale a conservare un patrimonio culturale cittadino collettivo, unico nel suo genere. Il primo volume è dedicato ad Achille Neri, architetto, Priore vittorioso nel 1969 e poi Capitano vittorioso nel 1984, ma anche cittadino al servizio di Siena con il suo impegno culturale, civile e politico, perché, per lui, la Contrada era una micro-città e la città una maxi-contrada, meritevoli, l'una e l'altra, della doverosa dedizione di chi è senese non a parole, di chi è contradaiolo non a chiacchiere."" -
Ferrovia Val d'Orcia. Guida storica e panoramica sui binari del Treno Natura
Questa guida esce in occasione del 150° anniversario della ""strada ferrata"""" Siena-Asciano-Grosseto, che fu inaugurata il 27 maggio 1872, ma anche in occasione del 25° anniversario della Ferrovia Val d'Orcia, come la linea fu denominata quando partì il servizio turistico, nel tratto di 52 km tra Asciano e Monte Antico. La ferrovia è storica e panoramica: il treno corre a bassa velocità a fianco di fiumi e torrenti, su alti viadotti a contatto con la flora e la fauna delle Crete Senesi, della Val d'Orcia, della Valle dell'Ombrone. Dal finestrino si ammirano campi coltivati che si alternano ad aree di macchia mediterranea e a calanchi e biancane, in un caleidoscopio di colori che cambiano secondo le stagioni. Esistono molte guide turistiche su queste stupende terre, ben note a livello internazionale, ma questo testo racconta una storia diversa, perché incentrata sul movimento. Non si descrivono soltanto i luoghi attraversati, ma anche cosa si vede dal finestrino delle vecchie carrozze di terza classe o delle littorine. Con i treni antichi, è possibile spostarsi per godere della natura e delle bellezze artistiche, tramite un viaggio di altri tempi, uno slow travel si potrebbe dire, che ricorda una vita meno frenetica e più profonda rispetto a quella attuale. La guida riprende un filone dimenticato, quello delle guide turistico-ferroviarie, sperimentato con successo nella seconda metà dell'Ottocento e nei primi anni del Novecento, quando il treno costituiva l'unico mezzo di trasporto sulle distanze medio lunghe. Risultava allora necessario allietare i passeggeri, molti dei quali erano forestieri - visto il precoce sviluppo del turismo in altri paesi europei - illustrando la visuale paesaggistica, nonché i centri toccati dai binari. La prima parte è dedicata a un'attenta ricerca storica sui 150 anni di vita della ferrovia, compresa la sua """"rinascita"""" come collegamento turistico. La seconda parte descrive il panorama visibile dal treno, con diversi incisi (su sfondo celeste), che approfondiscono alcuni argomenti, dal vino e dal tartufo, fino ai paesi incontrati nel tragitto e ad alcune vicende storiche delle aree toccate. La terza parte inquadra il servizio turistico nel contesto europeo, offrendo spunti di riflessione su cosa occorre per andare avanti nella valorizzazione del territorio, a partire dal fare rete con i """"cammini"""" e con le piste ciclabili."" -
Carta archeologica della provincia di Siena. Vol. 14: Asciano.
Il volume presenta i risultati delle indagini archeologiche promosse nel territorio di Asciano a partire dal 2005. Accanto alle più consuete prassi metodologiche della topografia antica, dedicate alla scoperta e al censimento dei contesti del passato, sono state adottate le procedure proprie dell'archeologia dell'architettura per studiare e mappare le strutture ""sopravvissute"""" che si sono conservate in elevato fino ai giorni nostri. Il progetto di ricerca, quindi, trae origine dalla volontà di incrementare la conoscenza del patrimonio culturale ascianese e, conseguentemente, di fornire strumenti utili alla valorizzazione e alla tutela dello stesso."" -
Elisabetta. Lettera ai nipoti, a chi c'era e a chi quegli anni non li ha vissuti
Questo libro - dedicato da Andrea Casalegno ai nipoti e ""a chi c'era e a chi quegli anni non li ha vissuti"""" - costituisce allo stesso tempo un diario esemplare degli slanci e delle disillusioni di una generazione assieme al resoconto d'una educazione sentimentale nel rapporto tra il narrante e la moglie, Elisabetta. Un racconto sobrio, ma intenso e a tratti sofferto, con al centro la personalità forte di una donna partecipe e lucidamente consapevole dei grandi cambiamenti e delle rivendicazioni che il movimento femminista ha suscitato. Spiccano nel racconto le figure del padre di Andrea, Carlo Casalegno, ucciso dalle Brigate rosse nel 1977, e della madre Annamaria Salvatorelli - con Carlo partecipe della Resistenza antifascista a Torino - persa da bambino. Una storia famigliare ripercorsa come un invito a riconsiderare il passato, a ricordare le scelte di allora con scrupolosa onestà, senza indulgenza verso sé e verso gli altri per chi ha vissuto gli anni del sessantotto; per chi in quel tempo non c'era, a intravedere attraverso queste pagine uno spiraglio ampio delle motivazioni, delle pulsioni e dei pensieri individuali e collettivi caratteristici di quel periodo."" -
Animali a corte. Vite mai viste nei Giardini Reali. Ediz. italiana e inglese
Il libro illustra la mostra curata da Stefania Dassi e Carla Testore Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali presso il Palazzo e i Giardini Reali di Torino. Al centro sono le opere realizzate da artisti italiani che hanno voluto interpretare il mondo animale e rappresentarne le diverse specie, sfruttando ciascuno un singolare linguaggio espressivo e una speciale tecnica esecutiva, oltre a diversi materiali. Sedici gli artisti in mostra: Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo, Maura Banfo, Nazareno Biondo, Nicola Bolla, Stefano Bombardieri, Jessica Carroll, Fabrizio Corneli, Cracking Art, Diego Dutto, Ezio Gribaudo, Michele Guaschino, Luigi Mainolfi, Gino Marotta, Mario Merz, Pino Pascali e Velasco Vitali. L'allestimento nella cornice della residenza storica tra le sale di Palazzo Reale, dell'Armeria e della Galleria Sabauda trasforma il museo in un luogo di meraviglia e di conoscenza; il percorso si snoda in parte nei Giardini Reali, elemento fondante dell'identità dei Musei Reali, nonché prezioso luogo d'incontro e di socialità per cittadini e turisti, in cui i visitatori hanno potuto ammirare le sculture immergendosi in uno zoo silenzioso e statico. -
Una racchetta da tennis racconta. Ricordi familiari della Ferrara ebraica
Il racconto a più voci di storie famigliari ebraiche di più generazioni nella Ferrara che le ha viste protagoniste, attraverso periodi di crescita e partecipazione alla vita sociale, economica e politica della città e momenti di difficoltà e persecuzione dalle leggi antiebraiche fasciste del 1938 alla tragedia della Shoà, per affrontare poi la ripresa e nuove esperienze con il ritorno alla democrazia. Con l’attenzione sempre rivolta alle radici di una comunità con origini medievali che ha mantenuto nei secoli sue caratteristiche peculiari. Si alternano nelle pagine contributi di riflessione storica, religiosa e anche i ritratti di diversi protagonisti: a tanti esponenti della famiglia Tedeschi si aggiungono quelli dei Finzi, Magrini, Sacerdote, Colorni, Ottolenghi, Lampronti, De Benedetti, Cevidalli, Anau, Terracini, Benadì, Scarda, Zamorani; la racchetta da tennis – dono in occasione della celebrazione di un Bar Mitzvà (la Maggiorità religiosa) – rievoca un periodo anche felice tra i campi da gioco della Marfisa, descritti da Giorgio Bassani che li visse da tennista in gioventù. Arricchiscono il libro gli acquerelli di Patrizia Colombo e molte foto d'epoca. -
Tumulto ad Atlantide. Anime di luce
Questo romanzo, è il sequel di ""Anime di luce. Miracoli di Atlantide"""" e spostandosi un po' in avanti nel tempo, continua a raccontare le avventure della famiglia di Orthros e Araton e dei loro amici. Questa volta, un diluvio universale e numerose altre catastrofi naturali si apprestano ad abbattersi sulla terra per purificarla dal degrado in cui l'umanità corrotta l'ha fatta cadere e Atlantide, sembra destinata a scomparire per sempre, ingoiata dalle acque, quando Samira, la figlia di Araton, viene rapita e venduta a una tribù di Amazzoni. Il suo fidanzato Andros, forte e valoroso guerriero di Atena, beneficiando dell'aiuto degli Dèi, decide di partire per andare a cercarla e salvarla anche se sa di avere a disposizione solo poche settimane per riuscirci... Zeus incarica Hermes di radunare della gente buona per salvarla da ogni calamità, facendola salire a bordo di un'arca speciale da condurre principalmente sott'acqua. Al termine del diluvio, non appena la terra si asciuga, lui e gli altri sbarcano nell'antica città di Zarahemla, dove faranno fiorire diverse civiltà come Maya, Inca e Aztechi."" -
Miracoli ad Atlantide. Anime di luce
Ad Atlantide, regno fondato da Poseidone che dimora sul Monte Atlas insieme a Zeus e agli altri Dèi che vegliano da millenni sul destino degli uomini, si raccontano le vite di diversi personaggi che a un certo punto finiranno tutte con l'incrociarsi... Una parte della storia racconta di Illìa, una bambina molto sfortunata la cui vita cambia completamente il giorno in cui incontra un uomo molto speciale: Orthros, che figlio di un mortale e di una ninfa, possiede degli speciali poteri psichici... L'altra parte della storia invece racconta di tre fratelli greci che imbarcandosi alla ricerca di Atlantide, vivranno delle avventure oscure finché due di loro non incontreranno alcuni guerrieri di Atena che li aiuteranno. Tra loro spiccherà la figura di Perseo, il bel figlio mortale di Zeus che riuscirà a uccidere Medusa e a compiere diverse altre buone azioni. Anime di luce è il titolo di una saga ibrido di tematiche basate sulla mitologia greca e tematiche basate sulla leggendaria Atlantide. -
Margot
Margot nasce nella Baviera del 1600 scossa dall'inquisizione. Più volte l'accusa di eresia sfiorerà la sua giovane vita, ma mai la paura l'avrà vinta sul suo temperamento ribelle. Se esser libere rende le donne streghe lei rivendica per sé questa condizione! Ostinata lotterà per la sua indipendenza ed ancor più per il suo unico amore. -
Atlantide e gli dèi dell'Olimpo
È questo un saggio che tratta diversi argomenti religiosi e mitologici. Per esempio, chi erano veramente gli angeli caduti che si unirono alle donne della terra generando i Giganti? Da dove provenivano? E chi erano in realtà gli Dèi dell'Olimpo? Cosa fece nascere la leggenda sulla loro esistenza? Erano davvero come li descriveva la mitologia o si trattava di interpretazioni distorte di una verità sorprendente? Soprattutto chi era Hermes? Soltanto il messaggero degli Dèi o molto, molto di più di quello che sembrava? Possibile che in pochi abbiano notato quanto assomigliasse a Perseo e quanto entrambi avessero in comune per essere due individui differenti? Possibile che in pochi abbiano scoperto ulteriori analogie tra loro e il Dio Mithra o l'Arcangelo Michele? E poi, sarebbero esistiti davvero continenti come la Lemuria e Atlantide? Platone giurerebbe di sì. In questo saggio viene approfondito tutto questo e molto altro. -
Scars. Frammenti di noi
Samuel Adams è appena tornato dall'Afghanistan, gravemente ferito dallo scoppio di una mina, le cui schegge gli sono entrate nell'anima, cambiandolo. Ha perso degli amici e porta sulle spalle il peso d'essere sopravvissuto. Sta cercando di mettere insieme i frammenti dell'uomo che era stato oltre le delusioni e il dolore che la vita gli ha portato. In questo viaggio alla ricerca di se stesso incontra Lois, testarda, volitiva, ferita nell'orgoglio, ma piena di voglia di vivere. Lei e Sam si trovano a essere vicini di casa e complici in una sorta di iter terapico alternativo che l'ospedale sta sperimentando sui vari traumi che caratterizzano chi torna dal fronte. L'amore arriva inaspettato e travolgente. Si nutrono l'uno dell'altra, trovando il senso dei loro giorni nello stare insieme. Tuttavia, un inganno serpeggiante sembra minare la loro felicità, il seme del tradimento trova terreno fertile nell'insicurezza di Sam e tutto sembra cadere inesorabilmente, come un fatuo castello di carta. Amore, tradimento, amicizia e dolore si alternano in questo romanzo, lasciando alla fine la speranza, la stessa che ha ognuno di noi nel trovare una panacea per le proprie cicatrici. -
Non allontanarmi
Amanda Wiles, detective nella polizia di Miami, è una donna forte, tenace, ma dal passato difficile e tormentato. Ha subìto una violenza e una grave perdita, che l'hanno cambiata nel profondo, ma adesso una nuova indagine la attende. Un omicidio che presenta strane analogie con un altro caso molto vicino a lei, porterà a galla verità non dette, paure e rivelazioni inaspettate. Amanda, però, non è sola. Erik Portes, il suo affascinante collega, farà parte di questa nuova missione che metterà entrambi davanti a inattese difficoltà. Erik e Amanda dovranno affrontare i fantasmi del loro passato e fare chiarezza dentro di sé, per arrivare alla risoluzione, non solo dell'indagine, ma anche del loro rapporto. -
Il mondo che verrà
Questo romanzo, come il precedente, ""Il cacciatore di mosche"""", è difficile da definire all'interno di un genere. Inoltre, anche qui manca un elemento essenziale: il cattivo. Il cattivo in un racconto è essenziale, almeno così si dice, per creare un clima di tensione che catturi il lettore. Come ho fatto allora a catturare l'attenzione? Devo sinceramente dire che non ci ho pensato. Il mio intento era, fin dall'inizio, immaginare un mondo miglior; un mondo che fatto apposta per viverci. Tuttavia """"coerente"""" senza trucco e senza inganno. Se c'è una cosa che mi delude in un racconto, un film o un romanzo, è l'incoerenza. E questo purtroppo accade spesso, in particolare in certi film di fantascienza; si presentano bene, poi alla fine cadono sempre nello stesso schema; quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, ecco che all'ultimo istante lui salva lei (anche se era già morta) o lei salva lui nelle versioni all'avanguardia. Se sono riuscito nel mio intento, non lo so, l'unica cosa che posso dire, è che l'ho visto e rivisto, molte volte e anche se sono anni che ci lavoro, è sempre stato piacevole. Sarà piacevole anche leggerlo?"" -
Prime impressioni della Grecia
Nel 1971, dalle carte lasciate dal poeta Seferis, è emerso il taccuino che raccoglie gli appunti del primo viaggio in Grecia di Henry Miller. Si tratta degli appunti di viaggio scritti da Miller neI 1939, quando aveva lasciato Parigi, dove aveva vissuto per dieci anni, ma dove ormai incombeva la guerra. La scoperta della Grecia costituisce per Miiler un'esperienza eccezionale: qui ritrova una vitalistica passione per la natura, per i paesaggi, per gli abitanti, il mare e il sole della Grecia gli fanno dimenticare Parigi. Tornato poi a New York, Miller scrive ""Il Colosso di Marussi"""", in cui riversa l'esperienza della Grecia, ma la prima testimonianza di questo ritrovato entusiasmo è nel piccolo quaderno di appunti che vedrà la luce molto più tardi, poiché è rimasto inedito per oltre trent'anni e viene qui proposto in prima edizione italiana."" -
Il malinteso
"Dopo la prima visita alla SNIA continuo a tornarci, nei giorni nelle settimane che seguono. Quello scenario apocalittico di muri precari, terrapieni di macerie, resti di rotaie dentro i capannoni, con le sue baracchine fatte di assi e vecchie porte prese nei cantieri e con quella miriade di mendicanti d'ogni sorta: uomini muscolosi e spacconi, giovanissime madri e nonne, innumerevoli bambini, con il tanfo delle esalazioni chimiche e lo squittio dei topi, a due passi da casa mia, esercita su di me un forte richiamo, quasi un risucchio che non voglio contrastare ma che cerco di circoscrivere in funzione delle mie forze.""""" -
Il drago e il biscione. Cent'anni di convivenza: i cinesi a Milano
"I cinesi trasmigrati dal loro continente, collocati stabilmente in altri paesi, vengono definiti Waif, ovvero """"fanciulli abbandonati dall'imperatore"""", in conseguenza di una frase pronunciata nel 1848 da un alto funzionario cinese a colloquio con un ambasciatore americano. """"Sull'altra sponda del Pacifico il tuo popolo è molto numeroso"""" osservò l'americano. """"L'imperatore comanda sei milioni di uomini, perché preoccuparsi di alcuni fanciulli perduti, finiti in terre straniere?"""" rispose il cinese."""" Contrariamente a quello che i mezzi di informazione spesso sostengono e l'opinione corrente crede, la presenza cinese in Italia e a Milano non ha affatto il carattere dell'invasione. Una verità che emerge chiaramente dai dati statistici che vengono qui presentati, insieme a un'approfondita analisi della presenza cinese, illustrata attraverso interviste e conversazioni con diversi cinesi oggi attivi in Italia, che raccontano le loro storie di migranti, e con autorevoli personaggi milanesi: don Roberto Davanzo della Caritas, l'assessore Majorino e l'ex vicesindaco De Corato. Con un'appendice su """"Civiltà, cultura e società della Cina"""" di Roberto Borgonovi." -
Il confronto letterario. Quaderni di letterature straniere moderne e comparate dell'Università di Pavia. Vol. 59
La Rivista ""Il confronto letterario"""" è pubblicata dal Dipartimento di letterature straniere moderne dell'Università di Pavia. I contributi pubblicati riguardano le tematiche letterarie e filologiche di tutte le letterature moderne. Gli articoli sono caratterizzati da un notevole rigore scientifico. Tuttavia, al di là degli specialisti, il contenuto, proprio per le tematiche di tipo letterario che lo caratterizzano, è fruibile anche da un pubblico generico e non universitario."" -
Como si racconta... 41 storie dalla città
41 voci raccontano la città, le vie e le architetture, i progetti e la memoria, il lago e le sue ombre. È un ritratto poliedrico e vibrante, disegnato dai 41 autori intrecciando le loro storie con la Grande Storia. Sono scrittori, poeti, religiosi, artisti, architetti, uomini di cultura, avvocati, imprenditori, che regalano al lettore frammenti di una città vissuta e anche qualcosa di se stessi. -
Como, Lecco and the Lario. Most beloved places. A gastronomic and cultural guide for tourists
Como, Lecco e il Lario sono tra i luoghi più amati dai turisti sia italiani sia stranieri e questa fama non è immeritata, perché ci sono moltissimi luoghi che meritano un visita: luoghi storici e luoghi naturali, chiese, musei e palazzi prestigiosi, ma anche località di villeggiatura e di relax. Da sempre, già ai tempi di Roma antica, il Lario e le sue città sono stati meta di visitatori e innumerevoli sono le testimonianze di personaggi che qui sono vissuti o qui si sono trovati a passare: dai Plinio a Volta, da Manzoni a Goethe, a Stendhal, a Jefferson, per non citarne che alcuni, fino ai moltissimi personaggi contemporanei. Questa guida oltre ad essere uno strumento pratico per il turista, con itinerari per la visita, indicazioni storico-artistiche sui monumenti e tutte le informazioni pratiche utili (ristoranti, alberghi, bed & breakfast, etc.), offre qualcosa in più: la possibilità di cogliere le caratteristiche di un territorio, di conoscerne i costumi e la cultura, la storia e i modi di vita, completando la descrizione con le specialità gastronomiche. Una guida che rimane per la lettura e l'approfondimento anche dopo la visita. È prevista anche la pubblicazione della traduzione in lingua inglese, in vista dell'Expo 2015, e la realizzazione di un sito di riferimento, facilmente raggiungibile attraverso QR code, per reperire informazioni ulteriori e approfondimenti.