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La suora giovane
In questo romanzo, che Montale salutò come 'un capolavoro del suo genere', Giovanni Arpino racconta una storia enigmatica e trascinante, in una prosa veloce, ritmata e fluida, di presa immediata sul lettore. Sullo sfondo della Torino del 1950, tutta insegne FIAT e squilli di tromba nei cortili delle caserme, con il Po che scorre gonfio colore della terra, Antonio Mathis, impiegato quarantenne, uomo rispettabile ma senza qualità, privo di coraggio e di desideri, vive chiuso in una quotidianità insensata, tra una fidanzata del tutto priva di passione e futili, volgari colleghi d'ufficio. Ma da qualche mese cova un segreto indicibile dentro di sé. Sulla piattaforma del tram 21, ha incontrato lo sguardo di una suora giovane, piccola, bianca e rosa, di vent'anni, con cui instaura man mano un rapporto ambiguo, fatto di paure, attese, inseguimenti, esitazioni, presagi d'amore, in un crescendo perfettamente ossessivo. Arpino fa parlare Antonio Mathis in prima persona. Ma si scopre che è lei, Serena, questo è il nome della novizia, a tirare le fila della storia, con una incrollabile certezza di innocenza, con una astuzia infantile e contadina che ribalta il suo silenzio di mesi nella tintinnante loquacità di una notte. -
Sette argomenti essenziali per conoscere l'uomo. Una bussola per orientarsi nella complessità dell'esistenza
L'uomo è un essere razionale oppure dominato dagli istinti, un animale sociale o un irrimediabile individualista? In che misura siamo plasmati dalla nostra eredità genetica e dalle influenze dell'ambiente in cui cresciamo? Fino a che punto possiamo considerare scienza e fede come termini antitetici? Sono solo alcuni dei temi su cui si interroga Giorgio Nardone in queste pagine, sette brevi meditazioni su altrettanti temi cruciali per l'esistenza umana. Con lo sguardo disincantato e pragmatico a cui ci ha abituato in oltre trent'anni di ricerca e lavoro terapeutico, in questa occasione l'autore veste i panni del filosofo, puntando a una sintesi oggi più che mai necessaria in un mondo dominato dall'eccesso di informazione. Senza nessuna pretesa di completezza né di conclusioni definitive, anzi offrendo spunti per ulteriori approfondimenti, Nardone propone «un'utile guida operativa» per esplorare il mondo, una bussola concettuale per non ritrovarsi naufraghi nella complessità attuale. Ad accompagnarlo, moltissimi nomi della letteratura, della filosofia e della scienza: da Einstein a Platone, da Camus a Nietzsche, da Darwin a papa Ratzinger, ognuno con la propria ricetta per diventare pensatori, ma soprattutto attori strategici. -
Come le stelle e come le rose
Una nuova scelta delle opere della più amata poetessa russa. I versi crescono, come le stelle e come le rose, come la bellezza, inutile in famiglia. E agli allori e alle apoteosi una risposta: ""Ma da dove mi vengono?""""."" -
Fare ascoltare cambiare. Trasformare il corpo e la mente con il Metodo Feldenkrais
Nel vivere la nostra vita, respiriamo, parliamo, ci muoviamo, proviamo emozioni, facciamo progetti, cadiamo e ci rialziamo. Eppure, sotto la maggior parte delle scelte, delle posture, dei gesti che ci costituiscono si nascondono modalità e motivazioni inconsapevoli. Fin da piccoli, organizziamo le nostre azioni in schemi che non sempre sono funzionali e alla lunga possono provocare sofferenza o ostacolarci nella percezione ed espressione di noi stessi. In queste pagine, Sebastiano Borella condivide la sua lunga esperienza di insegnante Feldenkrais – un metodo educativo basato sul movimento e sull'ascolto delle sensazioni che lo accompagnano – intrecciando storie di persone che imparano a conoscersi, spinte dal bisogno di stare meglio. Chi si incammina lungo questo percorso spesso si sorprende a cambiare radicalmente la propria immagine di sé. Senza forzature, acquisisce consapevolezza con coraggio e delicatezza e, sperimentando movimenti alternativi a quelli abituali, si apre a possibilità che non credeva di avere. Non ci sono dogmi né credenze, principi né istruzioni già pronte. Per iniziare, e anche per proseguire, basta fare, provare. E ascoltare. -
Spie in Ucraina. Gli errori dei servizi russi e occidentali, le cause e le dinamiche nascoste della guerra
La guerra in Ucraina è stata, fin dall'inizio, ricca di colpi di scena. Ma il colpo di scena, in guerra, significa che c'è stato un errore. Errori essenzialmente imputabili ai servizi di informazione. Nella guerra in questione, gli errori sono stati madornali, sia da una parte che dall'altra: le intelligence russa e americana hanno sostanzialmente fallito. Un esempio di inefficienza fra i tanti di cui si leggerà: entrambe le parti erano certe che si sarebbe trattato di una guerra lampo, che in una decina di giorni il mastodontico esercito russo avrebbe spazzato via la resistenza ucraina...In questo libro, Aldo Giannuli mette in campo la propria competenza nell'ambito dei servizi segreti per analizzare l'operato delle agenzie, e i loro sbagli, nella guerra ucraina. Ma nel farlo dà ampio spazio alle proprie conoscenze di storico: per comprendere il ruolo e le scelte dei servizi, e il significato stesso della guerra in corso, è necessario inserire i fatti attuali in un contesto, capire la «Russia profonda» e la lunga storia della Russia come «impero a trazione militare». Con la consapevolezza che «quello che si sta svolgendo in Ucraina è, senza dubbio, il conflitto più rilevante dopo il 1945». Continuare a commettere errori potrebbe essere disastroso. -
Il giardino di Italo
Italino vive in un giardino incantato della Riviera: un «Paradiso sperimentale» ricco di piante, misurabile e misurato da due divinità — i suoi genitori — che credono nel potere razionale, etico e sociale della scienza. Mentre fuori tuona la retorica fascista, la lingua che si parla in quel giardino è seria, esatta, priva di sentimentalismi, consona alla laica compostezza che lo domina. Ma quando Italino si avvicina al mare, viene travolto da un'onda che lo capovolge, lo rimescola, gli fa capire che non siamo creature esatte ma libri abissali destinati a sprofondare nel blu. È allora che in lui si accende quella tensione perenne tra razionalità e fantasia da cui originerà una delle più limpide voci del nostro Novecento: quella dello scrittore Italo Calvino. In questo viaggio, tanto più vero quanto più immaginario, Carabba ci guida là dove tutto comincia. E dove, grazie a alberi ipnotizzanti e pere proibite, tarzan anarchici e famosi illustratori, vecchi fumetti e granchi ballerini, la leggerezza calviniana, impegnata nella costante operazione di raffreddamento emotivo, si fa morbida e profumata, tenera e onirica, lasciando affiorare quella giocosa libertà che, sola, potrà rendere rampanti i baroni, dimezzati i visconti, inesistenti i cavalieri. E felici i lettori che verranno. -
Un giorno senza fine. Storie dall'Ucraina in guerra
Il 24 febbraio 2022, la Federazione Russa invade l'Ucraina. All'improvviso l'Europa si risveglia in guerra. Si scontrano due Stati già in conflitto da otto anni, anche se tutti sembravano averlo dimenticato. Torna il fantasma della guerra fredda e il timore di un'escalation nucleare globale. La guerra viene subito raccontata in diretta da migliaia di giornalisti di tutto il mondo, ma l'opinione pubblica è travolta da analisi geopolitiche, violenti scontri di opinione e contrapposizioni ideologiche, che si concentrano più sull'opportunità dell'invio di armi e del sostegno a Kiev che sulla situazione sul campo e le sue conseguenze. Mentre la presunta «guerra lampo» si trasforma – con le parole di un civile ucraino – in «un unico giorno senza fine», da Kiev Annalisa Camilli raccoglie le storie di chi ha perso i familiari nei bombardamenti, di chi non è riuscito a scappare, di chi è tornato per combattere e vuole arruolarsi, di chi ha scelto di vivere nel sottosuolo delle città ridotte in macerie o è stato costretto a fuggire. Ma riflette anche sul racconto della guerra e sulle sue retoriche, sulla distanza da tenere quando si descrive la sofferenza degli altri. Sullo sfondo le strategie militari, i movimenti degli eserciti, i tentativi della diplomazia internazionale, la propaganda e le fake news, mentre al centro rimane la voce di quelli che più di tutti hanno subito le tragiche conseguenze del conflitto: i civili. Dall'autrice del popolare podcast ""Da Kiev""""."" -
Il secondo piano
In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un’infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e l’audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell’ultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno. -
Elogio della gentilezza. Breve storia di un valore in disuso
Questo libro è l'elogio di un valore sommesso e discreto, declinabile in varie maniere: la gentilezza, quella capacità di ascoltare e accogliere le fragilità altrui, che è anche generosità, altruismo, solidarietà, amorevolezza. L'intento non è né moralistico né edificante: la gentilezza è semplicemente uno dei modi migliori per essere felici, è un piacere fondamentale per il nostro benessere. Oggi, però, molte persone trovano questo piacere incredibile o quantomeno sospetto, la maggior parte di noi pensa che in fondo siamo tutti pazzi, cattivi e pericolosi, competitivi e autoreferenziali. Ma perché la gentilezza è diventata per la nostra epoca un tabù? Questo libro, uscito dalla penna di una storica e di uno psicanalista, cerca di rispondere alla domanda e affianca al confronto con la psicanalisi una dettagliata ricostruzione storica, in cui la gentilezza emerge come valore irrinunciabile della vita buona. Mostra quando e perché tale fiducia si è dissolta, e spiega le conseguenze di una simile trasformazione. È la gentilezza che rende la vita degna di essere vissuta e ogni attacco rivolto contro di lei è un attacco contro le nostre speranze. -
Il segno immortale. La splendida storia dei geroglifici. Decifrare la scrittura per capire la civiltà
L'antico Egitto è forse, tra le antiche civiltà, quella che più ha affascinato il resto del mondo, da Erodoto in poi. Merito delle tracce che ha lasciato, impressionanti nella loro scala monumentale, e dei tanti misteri che la circondano. E merito anche della scrittura geroglifica, protagonista anch'essa di una storia affascinante, rimasta per secoli muta custode dei segreti di un popolo e dei suoi cinquemila anni di storia. In questo libro, scritto con la passione contagiosa di un'innamorata e un raro talento di divulgatrice, Barbara Faenza ci guida alla scoperta di questi segni immortali, espressione di una visione del mondo, della vita e della morte: e lo fa attraverso i geroglifici stessi, facendoli parlare e, perché no, insegnandoci a decifrarne qualcuno. Verremo così a sapere di dei e faraoni, di mummie e animali sacri, ma anche di un fiume nero e del suo deserto, di paura, amore, ordine e caos, in un viaggio alla scoperta della civiltà egizia, guidato dalla sua scrittura magica. -
Chi ha ucciso Simonetta Cesaroni? Tutta la verità sul delitto di via Poma
Il 7 agosto 1990, in via Carlo Poma 2, nel quartiere borghese di Prati a Roma, la ventenne Simonetta Cesaroni viene barbaramente uccisa nell'ufficio dove svolge un lavoro saltuario: dopo oltre trent'anni dal suo assassinio, il colpevole non è stato ancora trovato. Quello di via Poma è uno dei più noti casi irrisolti in cui, come spesso accade nei peggiori momenti della nostra storia, si mescolano sbadatezze, falsi indizi, interrogatori mancati, depistaggi veri e supposti, mancati riscontri, suicidi sospetti, testimonianze non verificate e menzogne menzogne menzogne… Nel corso degli anni, i principali sospettati, dopo dolorose trafile processuali, si sono rivelati innocenti. Altri invece sono scivolati tra le maglie della giustizia senza mai essere nemmeno indagati. Fino ad oggi: nel 2022, alcune rivelazioni hanno fatto vacillare l'alibi di una delle persone coinvolte. L'inchiesta è stata così riaperta ed è stata creata anche una commissione parlamentare d'inchiesta. In questo libro, Raffaella Fanelli mette a fuoco «tutta la verità possibile», offrendoci fra le tante novità l'unica intervista rilasciata in vita da quello che oggi appare il «centro oscuro» del delitto, l'avvocato Francesco Caracciolo di Sarno, attorno a cui ruota una rete di relazioni pericolose. Non esiste, infatti, il delitto perfetto, ma solo indagini sbagliate: quali errori sono stati commessi? Da chi? E soprattutto, perché? Grazie a ""Chi ha ucciso Simonetta Cesaroni?"""" il lettore potrà affrontare e, ci auguriamo, risolvere il cold case più misterioso e celebre della storia italiana. Prefazione di Guido Salvini."" -
Fare l'amore come un'orchidea. Storia e mirabilia del fiore più intelligente del mondo
L'essere umano sembra aver scoperto tutto del suo mondo, ogni angolo è stato esplorato e mappato. Esiste però un mondo dove si è ‘solo agli inizi': il mondo vegetale. Ancora si scoprono nuove piante, si ristrutturano gli ordini, si riorganizzano le famiglie e, tra queste, quella delle orchidee è la più prolifica di sorprese. Una famiglia numerosa che ha saputo cavarsela egregiamente imparando a crescere sulle piante quando a terra la competizione perla sopravvivenza si faceva feroce, e che ha messo a punto uno dei sistemi più ingegnosi per riprodursi: mimare la copulazione attirando gli insetti con quei fiori portentosi. Il meccanismo riproduttivo è la chiave per comprendere l'evoluzione delle forme meravigliose che ammiriamo in queste piante, una volta tanto rare e ricercate da diventare oggetto di spedizioni leggendarie. Oggi la tranquilla orchidea che sonnecchia sorniona in soggiorno sembra una preda facile, basta infilarla nel carrello al supermercato, ma per diversi secoli è stata una pianta ambita, il sogno di collezionisti fanatici e di organizzatori di aste privi di scrupoli. ""Fare l'amore come un'orchidea"""" è un omaggio a questa famiglia che, unica nel suo genere, ha tracciato la storia dei secoli scorsi interrogando scienziati come Darwin e ispirando scrittori come Marcel Proust e Rex Stout."" -
Poteri illegittimi. Clima, guerra, nucleare: affrontare le sfide del nostro tempo
Noam Chomsky ci aggiorna sui temi più importanti del nostro tempo. Dalla guerra in Ucraina, col suo tremendo spargimento di sangue e l'ombra inconcepibile del conflitto atomico in agguato, alla crisi della democrazia americana (che riguarda tutti), con un Partito Repubblicano ormai avviato a divenire un'organizzazione prefascista e i democratici, compreso lo stesso presidente Biden, che non paiono in grado di assumere le decisioni drastiche oggi necessarie, mentre il trumpismo diventa perfino un «modello» all'estero; dall'emergenza climatica, a cui diventa ogni giorno più importante rispondere in modo adeguato, dandole la massima priorità, al ruolo della Cina nell'assetto globale, in bilico verso una nuova guerra fredda: su tutto questo (e molto altro) il grande intellettuale offre interpretazioni quanto mai lucide, abbinando un tono pacato a un estremo rigore e a prese di posizione nettissime, nella consapevolezza che solo agendo e mobilitandosi si può sperare nel futuro del pianeta. Questa edizione italiana presenta un'intervista esclusiva a Noam Chomsky della curatrice italiana Valentina Nicolì. -
Chiedimi qualunque dono. Sei episodi delle «Metamorfosi»
Rinnovatrice, la natura scambia questa forma con quella; e nulla muore, credetemi, nell'universo intero. -
La trama di Elena
Elena, da sempre e per sempre la più bella, si sottrae al tribunale del tempo – e degli uomini – per offrirci la sua versione dei fatti. Sulla soglia della realtà, tra il dentro e il fuori, il cielo e la terra, il tempo degli eroi e quello degli uomini, tesse la sua trama, distinguendosi dalla fedele Penelope, da Clitemnestra, rosa d'invidia, da Leda, che sogna il suo cigno divino, da Andromaca magnanima, che tutto sa accettare. Elena racconta una storia nuova, con voce diversa, con tanti finali. Protagonista e insieme emula di Omero, fiaccola accesa o azzurro fantasma, scorta i guerrieri «uccisori di mostri» verso la porta d'uscita, innescando una guerra che distruggerà il loro mondo e inaugurerà una nuova era. Il filo teso sul suo antico telaio si impiglia nei capelli di Teseo e nelle ciglia di Paride, nello sguardo di Menelao e nella selvatichezza di Achille, si aggroviglia intorno alla caviglia di una dea, ai capricci di un principe, alla freccia di un cupido bambino. Originata dal mito, la regina di Sparta, con la sua ambiguità, ne supera ogni confine. Arriva sulla terra per sovvertire ruoli, realizzare destini, sollevare contraddizioni. Venerata o maledetta, viene strattonata in tutte le direzioni, ma non rinuncia mai alla sua vocazione, quella di essere un discorso aperto sulla bellezza del mondo: «Sono quella che ha scelto l'amore, quella che gli dèi hanno scelto come loro emissaria, al di là del bene e del male». -
La paura delle malattie. Psicoterapia breve strategica dell'ipocondria
Resa famosa da Molière e dal suo Malato immaginario, la paura delle malattie sembra non voler allentare la presa sugli individui, in una sfida apparentemente paradossale con la medicina e i suoi continui progressi. Il terrore che mina la vita quotidiana, la richiesta continua d'aiuto medico e di terapia, le lamentele di dolore, ancora troppo spesso bollati come «frutto dell'immaginazione», sono invece profondamente reali e fanno vivere male sia i pazienti sia le persone che li circondano, diventando, in senso più lato, un problema per tutta la società. Dopo aver descritto la sindrome ipocondriaca in tutte le sue varianti e averne passato in rassegna i possibili fattori d'innesco, questo ampio ed esauriente testo dimostra l'efficacia della Psicoterapia Breve Strategica nel suo trattamento, grazie a strategie e stratagemmi terapeutici studiati ad hoc per le sue caratteristiche: con l'ausilio di casi clinici tratti dalla realtà, il lettore può apprezzare l'efficacia di molte divertenti e paradossali tecniche che permettono, in modo apparentemente «magico», di uscire in breve tempo dai circoli viziosi della paura delle malattie. Vengono infine fornite alcune indicazioni per la prevenzione dell'ipocondria, basate sul riconoscimento dei messaggi che il nostro corpo ci invia e sugli stili di vita opportuni per raggiungere e mantenere il benessere psicofisico. -
Il giardino delle mosche
Tra il 1978 e il 1990, mentre in Unione Sovietica il potere si scopriva fragile e una certa visione del mondo si avviava al tramonto, Andrej Čikatilo, marito e padre di famiglia, comunista convinto e lavoratore, mutilava e uccideva nei modi più orrendi almeno cinquantasei persone. Le sue vittime – bambini e ragazzi di entrambi i sessi, ma anche donne – avevano tutte una caratteristica comune: vivevano ai margini della società o non si sapevano adattare alle sue regole. Erano insomma simboli del fallimento dell'Idea comunista, sintomi dell'imminente crollo del Socialismo reale. Questo libro, sospeso tra romanzo e biografia, narra la storia di uno dei più feroci assassini del Novecento attraverso la visionaria, a tratti metafisica ricostruzione della confessione che egli rese in seguito all'arresto. E fa di più. Osa raccontare l'orrore e il fallimento in prima persona: Čikatilo, infatti, in questo libro dice «io». È lui stesso a farci entrare nella propria vita e nella propria testa, a raccontarci le sue pulsioni più segrete, le sue umiliazioni e ossessioni. Il giardino delle mosche è un libro lirico e crudele allo stesso tempo: la storia di un'anima sbagliata, una meditazione sul potere e la sconfitta e, soprattutto, una discesa impietosa fino alle radici del Male. -
Rabbia. Un'emozione da addomesticare (e cavalcare)
Tra le emozioni umane, la rabbia è quella che viene giudicata più severamente e più spesso condannata; basta pensare alle espressioni che la descrivono, come «andare in bestia» o «perdere il lume della ragione». E forse è ancora peggio quando si trasforma in risentimento e rancore, avvelenando la nostra vita e quella altrui. Sull'argomento, Roberta Milanese ci invita a fare prima di tutto un passo indietro, scoprendo che non è poi così unanime, nella storia del pensiero, la condanna della rabbia; a individuare la sua funzione fondamentale per la nostra sopravvivenza; a riconoscere i meccanismi che la scatenano, e infine a guardare alla rabbia come un potente mezzo di trasformazione. A questo scopo, una serie di casi esemplari, tratti dalla pratica terapeutica strategica, ci accompagnano nella scoperta delle potenzialità che si possono spalancare se impariamo ad accettarla e come domarla, per trasformare la rabbia nel più insospettabile dei nostri alleati. -
Per ultimo il cuore
In un Nord America messo in ginocchio da una disastrosa crisi economica e dal dilagare della criminalità, Stan e Charmaine, una giovane coppia innamorata, cedono alla falsa lusinga della normalità e della sicurezza promesse da un avvenente progetto, in cambio della rinuncia a qualche «piccola» libertà personale. Finiscono in una città troppo bella per essere vera, dove tutti hanno una casa e stanno bene, dove il prezzo è lavorare per un losco personaggio a capo della comunità, facendo cose orribili: per esempio praticare iniezioni letali ai condannati a morte o lavorare in una sorta di mercato del sesso. Si ritrovano così a fare il male per libera scelta ma contro la loro volontà. Questa situazione conflittuale li trascinerà in un surreale complotto che darà lo spunto per interrogarsi su cosa significhi amare – in un futuro dove non solo il sesso ma anche l'amore è mercificato – e scegliere. -
Gli affamati
Antonio e Paolo sono fratelli, diciannove e ventidue anni. Vivono solida quando il padre è morto e la madre è andata via di casa. Insieme hanno costruito una quotidianità che, seppur precaria, parrebbe funzionare. Vivono alla giornata, tirano avanti in un presente che non concede di elaborare progetti futuri. E abitano in un paese minuscolo, una periferia immaginaria nel centro Sud che sembra quasi un confino, degradato e gretto. È un'estate torrida. Antonio cerca un lavoro, Paolo di tenersi stretto il proprio. L'esistenza dei due procede senza grandi avvenimenti, tra notti allucinate, feste con gli amici, giornate al mare e serate di sesso, alcol e droga. Finché poi, un giorno di quiete apparente, qualcosa si spezza, e vecchi scheletri saltano fuori dall'armadio, mostri del passato seppelliti in malo modo. La madre, fuggita anni prima dal marito violento, torna da loro, un amore quasi dimenticato bussa alla porta di uno dei due fratelli e crimini di cui non è mai stata scontata la pena si affacciano all'orizzonte dell'altro. E tutto dev'essere rimesso in discussione. Una grande, nuova narrazione contemporanea che sa illuminare la nostra rabbia e la nostra solitudine, che lo fa attraverso una lingua precisa e scarna, uno sguardo maturo e senza paura. Un desiderio autentico di denudare la realtà per comprenderla e forse, domani, trasformarla.