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Episteme cotidiano
L’alterità dell’essere umano si esprime pienamente negli strumenti che utilizza per la sua ricerca di conoscenza, che non sono solo quelli del cosiddetto metodo scientifico. Quest’ultimo è importantissimo ma non è il solo. La conoscenza viene in ampia parte dalla riflessione filosofica, dalle espressioni dell’arte in tutte le sue forme, dalla meditazione personale: per questo considero fondamentale nella realizzazione di sé il tenersi informato e discutere, l’usufruire dei vari eventi artistici, il curare l’amicizia, il concentrarsi per meditare. Tutto ciò viene completato dall’amore che accompagna le nostre vite, nelle sue differenti forme. La presenza di questi aspetti è necessaria come componente ontologica dell’esistenza umana proiettata verso la conoscenza del tutto. Insomma, la conoscenza, questo fenomeno caratterizzante l’essere umano e la sua alterità, è in sostanza un fatto legato alla nostra quotidianità. Un “episteme cotidiano”, appunto. -
Incànt vaird - Incanto verde
In questo volumetto l'autore ha raccolto i racconti pubblicati nel giornalino in dialetto bolognese ""Al pånt dla Biånnda"""" diretto da Fausto Carpani. Sono tutti eventi e fatti veri accaduti a San Marino di Bentivoglio, il suo paese natale nella Bassa bolognese. Il titolo omaggia il dancing """"Incanto Verde"""" che, ubicato all'interno del parco di Villa Smeraldi – oggi sede del Museo della Civiltà contadina – è stato per l'autore e tutti i giovani della sua generazione il luogo della spensieratezza."" -
Quaderno per la ricerca giusromanistica
Il volume raccoglie gli scritti giusromanistici elaborati per le Notti europee dei ricercatori del Dipartimento di Giurisprudenza della Lumsa di Palermo del 2017 e del 2018: con contributi rispettivamente dedicati all'Arte e alla ricerca giuridica, e alle Fragilità e alle sue tutele nel mondo del diritto. -
La libertà fuori dalla Russia. I liberalismi russi tra guerra e rivoluzione e l'emigrazione dei costituzional-democratici a Parigi (1905-1921)
Il fenomeno «libertario» in Russia si è storicamente caratterizzato come una manifestazione composita di tendenze progressiste e conservatrici (liberal'nyj pljuralizm). La coesistenza competitiva delle anime liberali accompagnò tutta l'esperienza libertaria russa, sia durante la «vita» delle Dume di Stato (1906-1917) che in occasione della guerra civile (1918-1921), scoppiata all'indomani dell'ascesa bolscevica tra l'Armata rossa (Raboce-krest'janskaja Krasnaja armija) e l'Armata bianca dei Volontari (Dobrovol'ceskaja armija), quest'ultima, appoggiata dai liberali russi secondo l'ideologia mobilitante dell'antibolscevismo. Dopo il 1917, l'emigrazione liberale russa (Zarubeznaja Rossija), in preda ad un processo di revisione delle contraddizioni del liberalismo, fu protagonista di una scissione e di una rinascita che seguì percorsi anche 'alternativi' alla politica, uniti dall'«urgenza dell'umano». In definitiva, per alcuni liberali russi presenti a Parigi nel 1921, la Russia fuori dai confini (Zarubeznaja Rossija) rappresentò al contempo la fine della politica e l'inizio della «coscienza giuridica internazionale». -
Lo specchio dell'anima
Richard, nuovo Duca, è tormentato dal suo passato di torture e supplizi, vissuti per anni nelle prigioni sotterranee del suo stesso castello. Il senso di colpa macchia la sua anima, impedendogli di vivere serenamente presente e futuro. Julia donna forte, indipendente e sicura da sempre alle dipendenze di nobili famiglie. Vite diverse, con passati che hanno lasciato ferite profonde e difficili da curare. Paure che potrebbero determinare il loro futuro. -
The little ladies
Londra 1840. Rebecca e Georgiana hanno solo sedici anni, ma il loro destino appare già segnato. Una è fuoco e fiamme, l'altra dolcezza e compassione. Nessuna delle due desidera la vita che i genitori vogliono imporre loro. In un'epoca in cui essere se stessi è un delitto l'amicizia tra due donne può rappresentare la strada per la libertà. -
Erasmus di sangue
Roma, primavera 2004. Carolina e Sascha, ormai amiche inseparabili, arrivano in Italia per l'Erasmus. Insieme a loro ci sono Alvaro, Josè ed Estefan. Per i cinque studenti spagnoli è il momento del cambiamento. Della svolta. Carolina, in particolare, vive questa nuova esperienza di studi come una possibile profonda rinascita. Si lascia alle spalle un passato travagliato e rivaluta la sua amicizia con Sascha. Un'amicizia... pericolosa! Inoltre c'è Estefan. Cosa prova davvero per lui? E quell'ombra terribile che opprime Carolina è davvero dissolta? O il passato tornerà a chiudere i conti? Tra party, incontri inaspettati e orribili omicidi, l'Erasmus si trasformerà in un orribile delirio di sangue. -
The ancestry
Siamo nell'Egucron. Una terra magica e misteriosa. Un patto segreto con la Natura segna il destino di Airen e Anika. Nonché di tutti coloro nelle cui vene scorrerà il medesimo sangue. Le due sorelle, cresciute lontane, si riuniranno alla morte della madre. Sarà l'inizio di una nuova vita consacrata alla scoperta e alla vigilanza del Potere naturale di cui il mondo è colmo. Sulle orme degli insegnamenti lasciati dal padre Agortos, scopriranno doni e poteri inimmaginabili. Mentre l'ombra lunga e minacciosa della guerra incombe. E il mondo sta irrimediabilmente cambiando. Dopo ""The Promise"""", l'autrice torna a raccontarci di un mondo fantastico fatto di magia, boschi incantati, uomini e straordinarie creature."" -
Un tacco per innamorarsi
Allison è una giornalista di successo, acclamata collezionista di brutte figure e innamorata dell’idea dell’amore. In un giorno come tanti, il suo tacco cede e a salvarla giunge Daniel. Tra i due la chimica è palpabile, ma solo in seguito Allison capirà la vera identità di Daniel: un modello giunto nella Milano modaiola per un nuovo lavoro. I due inizieranno ad approfondire la loro conoscenza, ma il terrore per la possibilità di farsi del male e la paura di qualcosa che non si può controllare bussano alla porta di Allison, spingendola ad allontanare Daniel proprio quando tra loro le cose diventano serie. Tra battute irriverenti, sogni realizzati e distanze, Allison e Daniel capiranno che l’amore non si può controllare o pianificare, affidando alle scelte del cuore le loro vite, che finiranno per legarsi in maniera indissolubile. Perché, come disse Elvis, “I can't help falling in love with you”: Non possiamo evitare di innamorarci di qualcuno. -
In viaggio con l'amore
La Grande Guerra e l'influenza spagnola sono ormai alle spalle; adesso il mondo sembra risplendere come un raffinato abito di Coco Chanel e la vita ha il sapore di una frizzante coppa di Champagne bevuta in Costa Azzurra. I giovani sono mossi da un fermento nuovo, sono disinibiti, audaci, quasi a volersi riprendere quello che il decennio precedente ha tolto loro. Almeno questo è quello che sembra, ma dietro il luccichio abbagliante degli anni '20, si celano ferite, segreti e sogni che presto sarebbero stati dimenticati. Con uno stile impeccabile, che strizza l'occhio alle atmosfere di Francis Scott Fitzgerald, Nicoletta Canazza, ci accompagna in un viaggio che parte da Londra e arriva ad Antibes per tornare nella campagna inglese, seguendo le vicende di Fanny, audace dattilografa per la Spencer & Gross; Robert, secondogenito di una famiglia molto in vista nonché fratello di William Spencer, il primogenito che ha preso in mano le redini dell’azienda del padre. E… Frances, un’ereditiera dall’oscuro passato. -
Resta anche domani
Nel mondo di Scarlet ci sono tante ombre, tante paure e diversi tipi di silenzi. Ha sempre una cortesia per tutti, ma sono le stelle che a gran voce la richiamano, per essere scoperte. Dall'altra parte dell'università di Berlino c'è Liam, sorriso spavaldo e una ricerca cosmica di libertà perenne. L'amore per gli astri li farà incontrare, impedendogli di allontanarsi di solo un centimetro l'uno dall'altra. Ma lasciarsi andare è dura e la paura si può sconfiggere solo grazie a una promessa. Contiene le prime pagine di: ""Colori"""", di Giulia Previtali"" -
50 capolavori. Galleria d'Arte Moderna di Milano
Questa selezione di 50 straordinari capolavori della Galleria d'Arte Moderna di Milano ripercorre i principali movimenti artistici dell'Ottocento e del primo Novecento: dal Neoclassicismo al Romanticismo, dalla Scapigliatura, al Realismo, al Divisionismo. Pagina dopo pagina, le agili ma dettagliate schede, redatte dai conservatori del museo, guidano il lettore alla comprensione dello stile e dell'iconografia di ogni pezzo e forniscono notizie biografiche, storiche e stilistiche sugli autori. Le opere, tutte ripordotte a colori grazie una recente campagna fotografica, si susseguono presentando i più grandi artisti italiani (Appiani, Balla, Boccioni, Boldini, Canova, De Nittis, Hayez, Modigliani, Pelizza da Volpedo, Piccio, Previati, Medardo Rosso, Segantini, Sironi) e stranieri (Gauguin, Manet, Picasso, Rodin, Van Gogh) in una sequenza ininterrotta di eccezionale valore. Il piccolo formato e il prezzo contenuto del volume ne fanno un viatico per i visitatori del museo, ma anche un'ottima introduzione per chiunque desideri avvicinarsi all'arte dell'Ottocento e del Novecento. -
50 masterpieces. Galleria d'Arte Moderna di Milano
Questa selezione di 50 straordinari capolavori della Galleria d'Arte Moderna di Milano ripercorre i principali movimenti artistici dell'Ottocento e del primo Novecento: dal Neoclassicismo al Romanticismo, dalla Scapigliatura, al Realismo, al Divisionismo. Pagina dopo pagina, le agili ma dettagliate schede, redatte dai conservatori del museo, guidano il lettore alla comprensione dello stile e dell'iconografia di ogni pezzo e forniscono notizie biografiche, storiche e stilistiche sugli autori. Le opere, tutte ripordotte a colori grazie una recente campagna fotografica, si susseguono presentando i più grandi artisti italiani (Appiani, Balla, Boccioni, Boldini, Canova, De Nittis, Hayez, Modigliani, Pelizza da Volpedo, Piccio, Previati, Medardo Rosso, Segantini, Sironi) e stranieri (Gauguin, Manet, Picasso, Rodin, Van Gogh) in una sequenza ininterrotta di eccezionale valore. Il piccolo formato e il prezzo contenuto del volume ne fanno un viatico per i visitatori del museo, ma anche un'ottima introduzione per chiunque desideri avvicinarsi all'arte dell'Ottocento e del Novecento. -
Marcello Guasti, Giovanni Michelucci e il monumento ai tre carabinieri. Ediz. a colori
In occasione del 75° anniversario della liberazione dall'occupazione tedesca, Fiesole celebra con una mostra al Museo Civico Archeologico il suo Monumento ai tre carabinieri, l'imponente scultura in bronzo creata nel 1964 da Marcello Guasti per la nuova terrazza panoramica ideata da Giovanni Michelucci nel Parco della Rimembranza. L'opera, realizzata a vent'anni dall'eccidio, ricorda il sacrificio dei tre militari Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, che avevano aiutato i partigiani impegnati contro le forze straniere e furono per questo trucidati dai nazisti il 12 agosto del 1944. Nella sezione dedicata a La genesi del monumento, Jonathan K. Nelson esplora, con Silvia Catitti, la storia e il significato dell'imponente opera, frutto della collaborazione tra Marcello Guasti (1924-2019), il più importante scultore vivente in Toscana fino alla scomparsa recente, e Giovanni Michelucci (1891-1990), architetto e urbanista celebre, tra le altre cose, per la progettazione della stazione di Santa Maria Novella a Firenze. L'idea alla base del progetto di Guasti è stata di andare oltre il concetto tradizionale di monumento celebrativo, facendone emergere il significato nel dialogo con l'ambiente del Parco in cui è inserito. -
Girolamo da Carpi. Ediz. a colori
Girolamo Sellari (Ferrara 1501-1556) è due anni più giovane di Giulio Romano, di due più anziano di Parmigianino, coetaneo di Perino del Vaga. I suoi modelli compositivi sono Raffaello, Giulio Romano, Parmigianino, Peruzzi, Polidoro da Caravaggio e, ovviamente, l'antico. Alle spalle di tutto è il background ferrarese di corte al quale Girolamo ha accesso tramite il padre Tommaso, del quale nulla resta, ma che dai documenti d'archivio si presenta come figura polifunzionale alla corte degli Este, dal 1503 al 1545, decoratore, corniciaio, scenografo; con lui Girolamo, giovane apprendista, ha accesso allo studio dei marmi e al camerino di Alfonso d'Este nella sua progressione, prima di trasferirsi a Bologna alla metà degli anni venti. Nella città pontificia, come attesta Giorgio Vasari, esegue molti ritratti, un genere in cui diventa specialista e che agevolerà il suo rientro alla corte estense all'avvento del nuovo duca Ercole II (1534), presso la quale sarà attivo anche come architetto fino alla morte (1556), salvo una lunga parentesi romana in cui servì il cardinale Ippolito II d'Este e, brevemente, il papa Giulio III (1550-1553). In questo libro, a più di 40 anni dalla monografia di Amalia Mezzetti, si presentano, per la prima volta strettamente interrelate, in forma monografica, l'opera pittorica e grafica. Costituisce una novità lo stesso catalogo dei disegni sciolti del maestro, riferibili a tutta la carriera del pittore, e irrinunciabile integrazionedel corpus del già bene noto Taccuino Romano (Canedy, 1976; distribuito tra la Rosenbach Library di Philadelphia, la Biblioteca Reale di Torino e il British Museum di Londra), composto da disegni di formato lungo e stretto, che annotano, copiano, estrapolano, nei tardi anni del soggiorno nell'Urbe, modelli dall'antico e dal moderno per uso personale e della bottega. -
Le Sacrifice du Christ. Peinture, société et politique en Italie centrale, entre Renaissance et Réforme
Tra la fine del XV secolo e la metà del XVI secolo Firenze e Roma vedono fiorire una moltitudine di pitture sul tema del Cristo morto. Da Botticelli a Vasari, passando per i capolavori di Raffaello e Pontormo, queste magnifiche scene di compianto rimangono incomprese. Dove erano state viste? Chi erano stati i promotori? Più in generale, in che modo la rinascita di questi temi nell'Italia centrale può rivelarsi utile per chiarire un momento importante della creazione e della storia della mentalità europea del rinascimento? Questi sono i temi analizzati nel volume. Trasgredendo gli schemi degli studi di iconografia in senso stretto in favore di un approccio interdisciplinare, si analizzano le declinazioni visive di un soggetto universale come la morte di Cristo nell'ottica di un vero fenomeno storico. Pertanto, non sorprende che lo studio di forme e stili intersechi costantemente questioni fondamentali come le condizioni di esposizione e di visibilità, nonché la storia della pietà e delle istituzioni italiane alla vigilia della separazione radicale tra cattolici e protestanti. Tra antropologia sacra, reti di mecenatismo senza precedenti e affari diplomatici di alto livello, questo volume offre una riflessione stimolante sulla spiritualità, la cultura e le trasformazioni politiche specifiche di un territorio e un periodo tra i più fertili - ma anche tra i più tormentati - nella storia e nell'arte dell'Europa moderna. -
Comparative hell. Arts of asian underworlds. Ediz. illustrata
Gran parte dell'umanità si è a lungo preoccupata di questioni fondamentali riguardanti la vita e la morte e l'esistenza di forze soprannaturali che le controllano. Molte religioni del mondo presentano una visione binaria dell'aldilà, in cui il paradiso (o i paradisi) sono contrapposti all'inferno (o agli inferni). Le descrizioni cristiane del paradiso e del mondo dei dannati hanno ispirato per migliaia di anni gli artisti a creare immagini eloquenti, rappresentazioni con finalità didattiche, ma che dire degli artisti provenienti da ambiti eurasiatici non cristiani? Nel XXI secolo, i titoli dei giornali internazionali e la cultura popolare hanno aperto gli occhi sulle immagini del paradiso proposte da religioni non cristiane come l'Islam e il Buddismo. Tuttavia, un numero minore di persone è a conoscenza delle nozioni di inferno e delle relative rappresentazioni che si sono sviluppate in Asia. Prefazioni di Kevin Rudd e Michelle Yun Mapplethorpe. -
Barocco in chiaroscuro. Persistenze e rielaborazioni del caravaggismo nell'arte del Seicento. Roma, Napoli, Venezia 1630-1680. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi nel giugno del 2019 a Palazzo Barberini, al termine della mostra II trionfo dei sensi. Nuova luce su Mattia e Gregorio Preti. Giovani studiosi ed esperti di fama internazionale riconsiderano nel libro, attraverso diversi approcci metodologici, un importante nodo critico della pittura seicentesca: i tempi e i modi in cui le diverse declinazioni del naturalismo caravaggesco si sono susseguite, accostandosi - e talora sovrapponendosi - alle varie istanze classiciste e barocche nei decenni centrali del secolo. Si è soliti leggere nei manuali di storia dell'arte e in molti saggi specialistici che la moda generata dalle opere di Caravaggio si concluse rapidamente - almeno a Roma - attorno al 1630, ovvero all'indomani del celebre ciclo di tele commissionato da Asdrubale Mattei e della prematura scomparsa di Valentin de Boulogne (1632). Ma le cose sono andate proprio così? È davvero questo il momento finale del caravaggismo? Esisteva una fetta di mercato che, ancora negli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, richiedeva opere dipinte dal naturale qualificate da forti contrasti chiaroscurali? Per rispondere a queste domande si è scelto di prendere in esame tre differenti contesti geografici e culturali, ognuno dei quali fortemente caratterizzato in ambito pittorico: Roma, Napoli e Venezia. I tre centri sono quelli che, non a caso, Mattia Preti toccò nel corso della sua lunga carriera, mantenendo viva nel pieno Seicento la grande tradizione naturalistica che all'inizio del secolo aveva conosciuto i suoi momenti più alti nella capitale papale e in quella del Viceregno. Del resto, mentre Andrea Sacchi e Pietro da Cortona meravigliavano il mondo con le loro volte in Palazzo Barberini, numerosi altri artisti più o meno noti - tra cui Ribera, Spadarino, Mendoz-zi, Chiesa, Stom e il giovane Luca Giordano - continuavano a dipingere nel solco caravaggesco. Pur con le debite differenze dovute alla specificità della produzione pittorica nelle tre città, non si tratta di episodi marginali e attardati, bensì di importanti testimonianze di un gusto ancora vivo e fecondo, rielaborato secondo una mutata sensibilità e nuovi valori formali. -
Raffaello da vicino Nuove indagini e nuove scoperte sulla Fornarina
Nel quinto centenario della morte di Raffaello, le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno eseguito una nuova campagna di indagini su una delle più celebri e intriganti opere del maestro urbinate: la Fornarina. Ritratto “mascherato” in veste di Venere, il dipinto è celebrato fin dal Seicento come l’immagine della donna amata dal pittore, una donna che il mito ottocentesco dell’artista ha identificato in una certa Margherita Luti, figlia di un fornaio senese. Nonostante la fama dell’opera – immagine iconica del museo e più volte protagonista nell’arte, nel cinema e nella letteratura – numerosi dubbi restano ancora senza risposta, a partire dalla data di realizzazione, dalla sua destinazione originaria fino all’identificazione stessa della donna raffigurata e alla nascita del termine Fornarina che ancora oggi la identifica. Il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi svoltasi a Palazzo Barberini il 21 settembre 2020 per presentare i risultati della nuova campagna di indagini. Fornisce quindi una visione aggiornata delle nostre conoscenze sul dipinto, sia da un punto di vista delle sue vicende storiche e del suo significato, che da un punto di vista tecnico. In particolare, grazie ai risultati delle nuove scansioni macro della fluorescenza dei raggi X (MA- XRF) – tecnica innovativa che consente di ottenere un’immagine della distribuzione degli elementi presenti sull’intera superficie del dipinto - è stato possibile individuare con maggiore precisione i pigmenti utilizzati dall’artista e di comprendere il processo esecutivo con cui li ha applicati sulla tavola, lasciando emergere diverse novità sul modo di dipingere di Raffaello. -
Girodet. «Imitations d'Anacréon». Ediz. illustrata
L'incantevole pittore del Sonno di Endimione, del Funerale di Atala e del Ritratto di Chateaubriand fu anche poeta. Grazie alla formazione classica della sua giovinezza, Girodet (1767-1824) fu autore di traduzioni libere di poeti antichi greci (Alceo, Saffo) e latini (Catullo, Marziale). Nel 1808 si cimentò nell'imitazione e al contempo illustrazione delle Odi di Anacreonte, la cui edizione uscì postuma. Il musée du Louvre conserva il prezioso manoscritto del primo stadio di questo lavoro, intenso e complesso, nel quale si intrecciano la ricerca poetica e l'invenzione grafica - composizioni o vignette - a fronte del testo. Solo un facsimile poteva restituire questo insieme organico nella sua integrità. Il volume di studio che lo accompagna ricostruisce la storia del manoscritto, le diverse tappe del progetto di edizione e delle versioni postume, e analizza le fonti estetiche dell'artista. La scrittura di Girodet è a volte difficile da decifrare ma la trascrizione completa fornita nello studio permette al lettore di apprezzane tutte le raffinatezze e di ritrovare il fascino della poesia anacreontica.