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Quando mio padre emigrò in Francia
C'è qualcosa di misterioso nella personalità di Matteo ""l'italiano"""", che ventenne ha lasciato Sarzana per trasferirsi in Francia. Matteo antifascista, che si sottrae alla dittatura per rifugiarsi nella patria dei """"diritti dell'uomo"""". Quando Martine, la figlia """"francese"""", inizia la sua indagine alla ricerca del """"tempo perduto"""", per ricostruirne il passato, altre figure d'emigranti emergono: i """"senza patria"""", gli apolidi, fuggiti in tutta Europa dalla persecuzione nazista; gente oscura di modeste condizioni e noti intellettuali, artisti e poeti come Irène Nemirovsky o Max Jacob, una vera e propria """"internazionale dei proscritti"""", come scriverva Klaus Mann. Ma anche il tempo attuale ci presenta di nuovo immagini drammatiche quasi quotidiane di altri ed altri emigranti in fuga che da """"vittime oppresse"""" nella generale indifferenza - come nota il sociologo Smain Larcher - sono """"respinte nei bassifondi dell'umanità comune"""". """"A Calais quelli che cercano di arrivare in Inghilterra ripetono """"Abbiamo un fratello, uno zio di là che ci aspetta"""": dopo aver sentito questa frase decine di volte la giornalista si è chiesta se anche il padre quando varcò la frontiera abbia detto le stesse parole..."""""" -
Noi, le donne della filanda. Storie dello Jutificio di Fossamastra
Questo libro parla con la voce delle donne, delle operaie che entravano in fabbrica spesso giovanissime, in quella filanda di Fossamastra che, costruita ai primi del '900, ha rappresentato per più di mezzo secolo un ""pezzo"""" importante della storia e dell'attività produttiva spezzina. È un viaggio all'indietro nel tempo per ricordare la vita nello """"jutificio"""" e che, attraverso le testimonianze, i documenti, le bellissime foto inedite dell'epoca, ripercorre le tappe della crescita sociale, politica e sindacale delle filandine, passata anche attraverso i tempi bui della guerra, della denuncia e della deportazione nei campi di sterminio nazisti di alcune operaie. Dalla nascita - negli anni '50 - del giornale di fabbrica """"La Spola"""", fino alle lotte degli anni '70, per evitare la chiusura dello stabilimento, una storia commovente e coinvolgente, un importante lascito."" -
Guida di Fosdinovo. Cultura, storia e natura di un angolo di Toscana tra alpi Apuane e mare
Fosdinovo, un lembo dell'alta Toscana contornata dal dolce Appennino e dalle ripide pendici delle Alpi Apuane, apre, con ampi panorami, la Lunigiana al Mar Tirreno. Questa guida vuole accompagnare il lettore tra storia, monumenti, ambiente, arte, tradizioni e gastronomia, con un ricco apparato iconografico (foto, carte, piante e disegni) e numerosi itinerari con tutte le informazioni pratiche necessarie. Dalla famosa necropoli dell'età del Ferro di Pulica al castello Malaspina, dagli sconfinati boschi di castagni alla vite e all'ulivo, dalle processioni religiose alla Festa Medievale: Fosdinovo e tutto il suo territorio comunale in un grande affresco dalle mille sfumature. -
Il nostro Dante e il Dante di tutti (1306-2066). Giornale storico della lunigiana e del territorio Lucense
Nell'ottobre del 1306, Giovanni di Parente di Stupio, notaio sarzanese, stese nel suo cartulario il contratto di pace, rogato nella forma di quei procedimenti infragiudiziali che sono chiamati ""paci private"""", fra il vescovo conte lunense, Antonio da Camilla, ed i marchesi Malaspina del ramo dello Spino secco, nonché le azioni di remissione delle condanne e scomuniche vescovili precedentemente emanate. L'Alighieri ebbe dalla parte marchionale una procura speciale per la stipulazione delle condizioni pacificatorie, con le quali si doveva metter fine ad una serie di contese durate decenni fra i due poteri antagonisti nel controllo politico e commerciale dei territori. La fortuna dell'Alighieri oggi è testimoniata da quattro importanti saggi che ne delineano la contemporaneità, il problema della trasposizione della Commedia in lingua francese, la recezione in culture profondamente diverse, come quella americana e giapponese."" -
La vita nella villa romana del Varignano. Gli antichi romani nel golfo spezzino
La storia del Golfo al tempo dei Romani: dalla conquista del territorio, alla fondazione dell'antica città di Luna, alla costruzione di una ""villa perfecta"""" al Varignano, con le sue grandi stanze luminose, i bei pavimenti a mosaico, le terme e la zona di produzione dell'olio. Qui, in questo piccolo paradiso, tra una terra fertilissima e un mare ricco di pesci, seguiamo l'antico scorrere delle attività produttive, il carico delle imbarcazioni in partenza dalla banchina, ma anche i momenti di tranquillità e di """"ozio"""" del dominus... Un viaggio attraverso la storia, i reperti archeologici, le carte e le bellissime ricostruzioni a colori della villa."" -
Storie e leggende di Lerici e Val di Magra
Le più belle storie e antiche leggende di Lerici e della Val di Magra. L'incantevole riscoperta delle antiche favole tradizionali, i riferimenti storici e le origini delle leggende più note e di quelle inedite. Con le tavole a colori di Francesco Musante. -
Vojtech Kubasta. Magie di carta di un artista praghese (1914-1992)
Possedere un libro di Kubasta è molto bello per un bambino, perché quel preciso oggetto è stato realizzato proprio per lui. Tenendo conto del suo modo di guardare, della sua meraviglia e del suo interesse per l'esplorazione della forma e invita ad essere toccato. Ma possedere un libro di Kubasta è molto bello anche per un adulto, in quanto opera d'arte, e perché la meraviglia dell'adulto non è inferiore a quella del bambino di fronte a quel miracolo di carta che si apre e si anima come un piccolo teatro e poi si richiude. Una collezione straordinaria, nata tra le stradine del centro storico di Praga, da un'occhiata ad una vetrina di antikvariát, fra coloratissimi presepi di carta, cartine e dépliant turistici, ma anche biglietti della lotteria nazionale o splendide litografie acquarellate. Una rassegna delle opere di uno dei più grandi e prolifici creatori di libri pop-up del mondo, raccolte nel catalogo della prima mostra italiana a lui dedicata. -
Le scalinate storiche della Spezia. L'espansione urbana collinare tra Otto e Novecento
Siano esse lastricate di pietra arenaria sbozzata dagli scalpellini di Biassa o pavimentate a mattoncini, sia che ""disegnino"""" perfette geometrie sul colle, o proteggano il viaggiatore con le chiome degli alberi centenari a doppio filare, le scalinate spezzine rappresentano - come scrive Roberto Venturini """"un patrimonio di percorsi che poche città possono vantare; frutto di uno sviluppo compatibile della città ottocentesca nell'area collinare."""" Qui più che altrove il paesaggio ha mantenuto un suo delicato equilibrio tra la natura, una volta padrona di questi colli, e l'architettura, in un percorso attraverso gli stili architettonici che va dal Palazzo """"Casa mia"""" alla Casa Peragallo, dal Palazzo della Fondega a Villa Fortelli. Il libro passa in rassegna più di 20 scalinate, dal centro, alla stazione, alla Scorza, dove scopriamo alcuni """"tesori nascosti"""", che emergono da queste pagine in tutta la loro bellezza, con gli originalissimi palazzi liberty che costeggiano le scalinate. Un patrimonio davvero unico, che domanda di essere valorizzato e salvaguardato."" -
Gesta di eroi. Il fiore dell'Iliade e dell'Odissea di Omero nella versione poetica di Giovanni Sciamarelli
L'Iliade e L'Odissea di Omero nella traduzione di Giovanni Sciamarelli, rispettosa dell'originale e che sa commuovere e rapire il lettore. ""Le sue traduzioni - scrive nell'introduzione Roberto Centi - hanno qualcosa che non ha la traduzione di nessun altro, il ritmo e la maestosità dell'esametro greco e contemporaneamente la forza dirompente e brutale del linguaggio dell'oggi"""". Perché """"... il segreto di questa poesia deve continuare ad essere l'incanto, il Kelethmòs, che essa produceva tanti secoli fa negli ascoltatori durante le feste in cui i rapsòdi leggevano pubblicamente Omero. Esattamente come accade quando Demòdoco, nella reggia di Alcìnoo, canta alla presenza del popolo riunito e perciò di Odìsseo, che ne rimane stregato, al punto da scoppiare a piangere...""""."" -
Miroir l'alfabeto-specchio. Architettura della lettera in pop-up
Quelli contenuti in questo libro non sono semplici caratteri. Sono le lettere di Maurizio Loi; lettere che cambiano e si trasformano sotto ai nostri occhi. Un intero alfabeto creato apposta per uscire dalla pagina e trasformarsi in pop-up: è Miroir, l'alfabeto-specchio, accompagnato dai modelli con le istruzioni per costruirlo. Miroir è uno strumento didattico, sperimentato già in numerosi laboratori didattici in Italia e in Francia, di facile comprensione anche per i bambini che, con un paio di forbici, possono realizzare le loro sculture di carta da viaggio o... da tasca. Lettere che si trasformano in sculture d'artista o architetture celebri come il Pantheon, l'atelier di Ozenfant o la cappella di Ronchamp. Altre volte sono lettere parlanti che diventano anatre, ranocchie o pesci. Con un rapido sguardo alla storia, dalle antiche epigrafi romane, alla grafica Art Déco e Bauhaus, il libro ci accompagna nel mondo meraviglioso delle lettere, siano esse disegnate, scolpite o mimate... Ma Miroir è qualcosa di più: è la rivelazione del mondo in 3D, è un libro che cambierà per sempre il nostro modo di vedere le cose facendoci ""scoprire"""" nuove inaspettate forme nei luoghi più impensati..."" -
Cinq Terres. Portovenere et Golfe des Poètes. Guide et cartes des cités. Culture, art, historie, gastronomie, renseignements utiles
Guida aggiornata delle Cinque Terre e di Portovenere con le mappe dei centri storici. Cultura, arte, storia, gastronomia, origine dei borghi e itinerari storico-artistici, corredata dalle informazioni pratiche, utili e da fotografie a colori a tutta pagina. -
E chi se la ricorda... Spèza? Pennellate di spezzinità
È il racconto garbato ed ironico della Spezia di ieri e di oggi, in cui compare la città, come gli spezzini l'hanno sempre conosciuta, con alcuni dei luoghi più amati e frequentati a fare da sfondo: il molo, i giardini, la stazione, le botteghe, i cinema e i teatri, come l'ormai perduto Monteverdi; animati da personaggi singolari e tipi bizzarri, che spesso si fanno ricordare per alcune spassose e immediate battute in dialetto. ""Si parla di mugugno, frasi biascicate a denti stretti da personaggi che nei bar venivano classificati come 'cavalli' o 'grandi macchie'. Quando era la spezzinità, lo spirito che animava la poesia di Ubaldo Mazzini, a farla da padrona. Una miscela esplosiva di sarcasmo, autoironia, cazzeggio, cattiveria, improvvisazione e velocità di lingua."""" (D. Vergassola) Un omaggio divertente e affettuoso alla città ed ai suoi abitanti, dunque. """"Pennellate di spezzinità"""" incorniciate in quadretti lievi ed umoristici, ai quali aggiungono un tocco artistico e """"d'antan"""" una serie di fotografie d'epoca della città, in una veste accurata ed elegante."" -
Menu delle feste. Ricette dalla tradizione spezzina dalle Cinque Terre al Golfo dei Poeti
Sono allegre Feste basate sulla tradizione spezzina quelle riproposte da questi Menu, che raccolgono le più diffuse ricette ""popolari"""", dalla Vigilia di Natale a Pasquetta. I piatti semplici e sani della nonna si alternano, nelle pagine del libro, agli originali annunci natalizi dei giornali spezzini dell'Ottocento. Quasi un salto indietro nel tempo... (...) Dalle nostre parti le Feste erano attese da bambini e adulti per tutto il resto dell'anno come un appuntamento veramente unico... e c'era la tendenza tradizionale, appunto, a raccogliere nei giorni delle Feste il meglio dei piatti considerati appetibili, che la gente dalle entrate modeste non poteva in genere permettersi durante il resto dell'anno. I """"ravièi"""", un bel piatto pieno di ravioli, appariva come un miraggio alla golosa fantasia dei più, così come la cima alla spezzina o la gallina farcita, il pandolce, le frittelle della Vigilia, e le altre prelibatezze..."" -
Rock, ribelli e avanguardie. Musiche e culture giovanili alla Spezia (1965-1990). La storia, le band, i concerti
Venticinque anni di storia della musica spezzina. Anni di grande fermento politico e culturale. Una storia finora mai scritta in cui si muovono i gruppi che, dal 1965 al 1990, hanno occupato la scena musicale spezzina; in molti negli anni '60 sono nati come complessi improvvisati nei sottoscala o dentro le cantine del vicino, all'occorrenza trasformati ""con i poster alle pareti"""" in rifugi perfetti anche quando si suonava in una """"taverna senza pavimento, tra bottiglie di vino e barattoli di conserva..."""". Storia che quasi subito s'intreccia con la vita politica, quando i giovani spezzini militano per lo più in movimenti e partiti di sinistra, i testi diventano impegnati e si richiedono a gran voce spazi e sale pubbliche in cui poter suonare, riunirsi, discutere. Così ogni spazio aperto o chiuso diventa teatro per prove e concerti. Attorno alla musica """"alternativa"""" ruota mezza città, tra cui molti nomi che ritroveremo più avanti nel mondo dello spettacolo e che qui muovono i loro primi passi. Una ricostruzione storica con la cronologia completa, le testimonianze dei protagonisti e una rassegna fotografica di straordinaria ricchezza."" -
Garibaldi fu ferito. Una storia di «malasanità» alla fortezza del Varignano
Ferito in Aspromonte, Garibaldi venne condotto alla fortezza del Varignano, nel golfo della Spezia, dove restò per quasi tre mesi con una pallottola nel piede destro, rischiando la perdita di un arto e forse anche la morte. Una storia di malasanità ante litteram, nonostante attorno al capezzale dell'Eroe si fosse radunato un consesso di medici illustri... ""Ho letto con vero piacere ed interesse questo libro, le cui pagine chiariscono discussioni, incertezze, diverbi dei pareri medici e, cosa non da poco, l'arresto di un personaggio che sconvolse l'opinione pubblica mondiale. L'autore ci porta a rivivere avvenimenti, luoghi, controversie relative al viaggio, ai soggiorni attraverso i quali il mio bisnonno fu trasportato ferito e dolente. Vicende poco note e rese più vive dalle belle immagini d'epoca pubblicate nel libro, che illustrano gli avvenimenti con l'affetto commovente per il personaggio, espresso dalla mano degli artisti..."""" (dall'introduzione di Anita Garibaldi)"" -
Augusto Magli. Uno scultore per la nuova Spezia (1890-1962)
Augusto Magli, artefice di statue e monumenti importanti, contribuì a disegnare il volto nuovo della città. Sempre in sintonia con i progettisti, conferì uno stile vario ed elegante alle decorazioni plastiche di alcuni tra i palazzi più belli della Spezia come il Grattacielo, il palazzo San Giorgio, i Teatri Civico, Cozzani e Trianon, il Palazzo del Governo, la Casa della Buona Novella ed altri. Fabrizio Mismas ripercorre la storia artistica e personale di Magli attraverso opere, testimonianze e materiali d'archivio, dai bozzetti alle sculture finite, dalla corrispondenza privata ai documenti inediti, restituendo un panorama ricco ed esaustivo della sua produzione, senza dimenticare l'apporto delle maestranze artigiane dell'epoca depositarie di tecniche e procedimenti oggi perduti. -
Arcola negli archivi (1861-1938). Storie politiche, storie normali, storie criminali
Esce dalle carte degli archivi arcolani studiate dall'autore, uno spaccato della vita e della società del secolo scorso. Personaggi inquieti, protagonisti di storie memorabili, alcuni animati da alti ideali, altri semplicemente in lotta per la sopravvivenza contro l'eterna condizione di miseria. Inseguiti dalla giustizia, processati e alcuni uccisi, le storie di questi uomini ci calano nella cruda dimensione reale della vita vissuta. Storie di spiriti ribelli, che sognano una società migliore e combattono per essa, dai socialisti, agli anarchici ai repubblicani, autori di azioni rivoluzionarie e scontri a fuoco, di complotti e azioni dimostrative, tipiche dei primi decenni del Novecento. Ma dagli archivi criminali escono anche storie di ladri di polli, rapinatori, assassini e gangster, quasi romanzesche, che tengono fino all'ultimo col fiato sospeso. -
Dentro i palazzi spezzini tra Belle Époque e Liberty. Artisti, artigiani e architetti all'opera (1890-1923)
Ferri battuti ed elementi in ghisa, affreschi e decorazioni parietali, ebanisterie e intagli, sculture, bassorilievi e decorazioni musive. Gli artigiani che lavorarono in città nel periodo che va dalla Belle Époque alla piena fioritura del Liberty, erano spesso «veri maestri del loro tempo e della loro Arte» e contribuirono con le loro opere a creare «un'edilizia di qualità che ancor oggi ammiriamo». A partire dai ""Regolamenti d'Ornato"""" e dagli insegnamenti della """"Regia Scuola di Arti e Mestieri"""", entriamo nel mondo degli artisti-artigiani di fine Ottocento, uniti in corporazioni come la """"Società dei pittori, decoratori e verniciatori"""" o la """"Mutuo Soccorso degli ebanisti e intagliatori"""", in una città dal clima culturale vivace, in cui troviamo artisti di fama come Alessandro Mazzucotelli, autore di autentici capolavori custoditi nella villa Ceretti Marmori - oggi sede del Conservatorio musicale - di cui il libro raccoglie anche una serie di disegni inediti."" -
Diario della guerra di Spagna
La testimonianza di un ventenne che fu in prima linea nella guerra di Spagna, combattendo al fianco delle forze repubblicane antifasciste. Completano l'opera un ampio inquadramento storico e una ricca raccolta di testimonianze e documentazione sugli antifascisti dell'area spezzino-lunigianese e massese. -
Pasta. Ricette scelte dalla migliore tradizione italiana
Una selezione di 100 ricette dalla grande tradizione gastronomica italiana. Dai sughi alla pasta, da quella secca - lunga e corta - a quella fresca e ripiena, tutte le fasi e i tempi di preparazione con i suggerimenti per presentare e servire in tavola, accompagnati dalle foto di ogni piatto. Una guida pratica e essenziale ricca di idee allegre e invitanti, ideali per tutti i gusti.