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I manoscritti di Aldo Palazzeschi. Catalogo
Il volume presenta i risultati della prima completa e sistematica opera di catalogazione del corpus dei manoscritti palazzeschiani, conservati presso il Centro di Studi ""Aldo Palazzeschi"""", ovvero della totalità delle carte superstiti dello scrittore fiorentino (tranne i carteggi). Le carte di Aldo Palazzeschi sono state riordinate in base ad un principio conservativo, mirato a ricostruire l'ordine corretto di successione delle singole redazioni, con l'intento di rispettare e, laddove congetturabile, ricostruire, la volontà dell'autore e la stratificazione storica dell'archivio. Si presentano quindi in questo lavoro i manoscritti e i rari dattiloscritti che costituiscono i molteplici fondi palazzeschiani conservati presso il Centro di Studi, ovvero il """"Fondo Aldo Palazzeschi"""", corredato delle recenti acquisizioni, il """"Fondo Plebe Bellocchio"""", il """"Fondo Valentino Brusio"""" e il """"Fondo Alberto Perrini"""". Il lavoro di riordino archivistico è completato, per ogni numero del Catalogo, da un sintetico ma completo excursus bibliografico relativo all'opera esaminata."" -
Raccontare la storia. Realtà e finzione nella letteratura europea dal Rinascimento all'età contemporanea
Dove Storia e Narrazione si separano e dove si intrecciano? Qual è il confine da (non) valicare? Questioni e problemi che sono stati oggetto di ricerca di studiosi dell'Università di Bari, Napoli, Perugia, Torino e Vercelli. Il volume aggiunge solo spunti e materiali per estendere la riflessione su temi e aspetti di una discussione antica e moderna che nei nostri tempi ha ritrovato vigore. Non solo patrimonio della storiografia, il dibattito del complesso rapporto tra Storia e Narrazione si è esteso, infatti, anche a coloro che frequentano altre discipline perché, come scriveva Pavese, ""la storia batte anche nei gomiti e negli angoli morti"""". Dappertutto la Storia cammina, appunto, con buona pace per chi, volendo suscitare clamore, dichiara: la Storia è finita. Non solo La Storia non è finita, ripercorrendo un recentissimo botta e risposta tra titoli e punti di vista divergenti, ma i saggi raccolti nel volume rivelano come essa sia in continuo movimento, grazie anche ai diversi modi di narrare i fatti e, quindi, di interpretarli."" -
Carteggio 1909-1915
Il carteggio che Prezzolini e Slataper intrattennero negli anni della loro collaborazione alla ""Voce"""", tra il 1909 e il 1913, è ancora in larga parte inedito. Nell'Epistolario di Slataper, curato da Giani Stuparich (Mondadori, Milano 1953), sono state pubblicate circa cinquanta lettere a Prezzolini. La corrispondenza di Prezzolini all'amico, che è custodita presso l'Archivio di Stato di Trieste, invece, non è mai stata pubblicata. Il carteggio è molto importante per chi sia interessato a ricostruire la vita, le vicende e il ruolo della """"Voce"""" nel quadro della cultura del primo Novecento. Molte lettere di Prezzolini consentono, infatti, di chiarire le ragioni dei contrasti interni alla rivista e contribuiscono altresì a mettere in luce la complessa personalità del suo fondatore. Esse testimoniano, inoltre, il sentimento profondo di amicizia e di stima reciproca stabilitosi subito tra i due interlocutori, che spiega la confidenza e la schiettezza con cui Prezzolini parlava a Slataper, inusuale nei carteggi con altri collaboratori."" -
Manuscripts and methods. Essays on editing and trasmission
Vengono qui raccolti gli studi di uno dei massimi esperti viventi di letteratura greca e latina. I saggi sono sistemati in ordine stemmatico, dagli autografi alle edizioni a stampa. Dopo la pubblicazione del suo fondamentale volume del 1983, ""Texts and Tranmission"""", e dei suoi saggi sulla trasmissione dei testi latini, l'autore ritorna su questioni di metodo della tradizione manoscritta, confrontandosi con il dibattito ecdotico aperto nel corso degli anni da filologi come Maas e Pasquali, Timpanaro e Kenney. Reeve quindi ritorna su questioni testuali, dopo una riflessione di trenta anni dedicata a problemi che si confrontano da una parte con le tradizioni testuali dei singoli testi, dall'altra con questioni generali di metodo. Massimo esperto di testi conservati interamente o in massima parte in manoscritti del Rinascimento italiano, scrupolosamente collazionati, le sue ricerche hanno spesso portato alla risoluzione di loci critici."" -
Per la storia del Risorgimento e dell'Unità d'Italia. Vol. 7: Itinerari della Nuova Italia.
Come si è passati dalle Italie all'Italia? Come è stata intesa l'unità mentre la si costruiva? Il pensiero del Risorgimento e dell'unità è stato solo un percorso ideologico o ha avuto effettiva ripercussione nella storia e nella realtà? È per rispondere a queste domande che l'Autore ha raccolto studi, ricerche e riflessioni in questo volume così come negli altri de L'Italia nuova. -
I fondamenti della riflessione di Platone sul linguaggio: il Cratilo
Nel ""Cratilo"""" Platone getta le basi per l'elaborazione di una nuova concezione del linguaggio che sia compatibile con il dettato della sua ontologia e della sua epistemologia. Nel corso della trattazione il tradizionale tema della correttezza del nome si traduce rapidamente in un'indagine sulla possibilità, sulle modalità e sui limiti della relazione fra il nome e la cosa nominata. La particolarissima fisionomia di quest'opera impone l'adozione di una specifica strategia interpretativa: più che in altri dialoghi, infatti, struttura drammatica e struttura argomentativa si corrispondono nel """"Cratilo"""" in modo assai stretto, talché è dato scorgere nelle successive fasi dello scambio dialogico gli scenari concettuali che lo sviluppo argomentativo via via disegna. Al fine di ricostruire la ratio dell'articolazione dell'opera e di decodificare il significato delle sue diverse parti nel quadro dell'argomentazione filosofica, l'analisi muove dall'ultima sezione del dialogo, ove si incontrano le formulazioni teoriche più significative e più trasparenti nelle loro implicazioni, per risalire all'ampia e cruciale sezione etimologica, e approdare all'iniziale impostazione del dibattito."" -
Collaborazionismo
Collaborazionismo o, meglio, ""La crisi della sovranità"""", titolo più attinente, secondo l'autore, al contenuto del libro, è nella prima metà del 1922 l'approdo della ricerca e del pensiero di Formentini, i cui sviluppi si possono seguire in scritti che erano comparsi già su """"Rivoluzione liberale"""" (Aderire alla storia?, La crisi ministeriale e la costituzione) e sulla """"rivista di Milano"""" (Le nuove fasi del diritto pubblico dopo la guerra). Il libro merita considerazione anche perché Formentini, dopo essersi misurato negli ultimi mesi dello stesso 1922, con l'incalzante attualità politica (nel lungo articolo Unità e gerarchie sindacali nello Stato fascista, pubblicato in """"Rivoluzione liberale"""" a fine gennaio 1923 e ristampato ad aprile come opuscolo, con una prefazione aggiunta e con il titolo abbreviato in Gerarchie sindacali), cesserà di occuparsi di queste tematiche."" -
La fiaba
La pubblicazione nel 1927 della Fiaba, scritta da Wolfgang Goethe nel 1795 a conclusione delle ""Conversazioni di profughi tedeschi"""", fu la prima traduzione italiana del racconto, ad opera di Emma Sola, collaboratrice del """"Baretti"""" e studiosa del romanticismo tedesco. Il libro faceva parte del progetto avviato da Gobetti di una grande collezione di letteratura europea che contribuisse a superare il provincialismo italiano, secondo i criteri di serietà e di apertura che ispiravano le sue edizioni. Il testo non ha perso nulla del fascino che esercitò sui contemporanei di Goethe. La storia della bella Lilie, del magico serpente verde, del magnifico ponte che unisce le sponde del fiume e del tempio sotterraneo che alla fine emerge alla luce, ha un complesso impianto simbolico e una forte tensione utopistica verso la liberazione, la fratellanza degli uomini e la trasformazione della più grande infelicità nella più grande felicità."" -
Italia laica. La costruzione delle libertà dei moderni
"Italia laica"""" raccoglie i risultati delle ricerche svolte negli ultimi anni sulla filosofia e la cultura italiana di matrice laica, i cui semi essenziali, gettati nel Rinascimento grazie all'opera di grandi pensatori quali Alberti, Machiavelli, Pomponazzi, Bruno, Galileo, furono poi potenziati nel Settecento, dall'Illuminismo. Tema centrale è il formarsi di una 'sapienza civile' italiana, imperniata sul primato del sapere critico e scientifico in tutte le sue forme e su un'etica di carattere rigorosamente intramondano che l'Italia ha consegnato alla cultura e alla civiltà degli europei." -
La globalizzazione cambia di segno. L'esperienza della cooperazione bancaria
La globalizzazione sta imponendo un cambiamento di passo. Questo libro delinea un percorso - quello dell'associazionismo- che, soggetto terzo tra Stato e mercato, rappresenta la forza propulsiva originale dello sviluppo. In quest'ottica viene posto in evidenza, in particolare, il ruolo svolto dalla cooperazione bancaria nel corso degli ultimi quattro anni; anni difficili durante i quali è però rimasta sempre al fianco di tutte quelle realtà economiche locali e di territorio che concorrono a formare una delle componenti più rilevanti del tessuto produttivo. -
Leon Battista Alberti. Poeta, artista, camaleonte
Questo volume raccoglie il lavoro pluridecennale di Guglielmo Gorni intorno a Leon Battista Alberti. I ventuno saggi in esso contenuti spaziano dalla filologia all'esegesi, e coniugano rigore e divulgazione con quell'eleganza cordiale e quell'autorità competente che hanno sempre riscosso il plauso degli addetti ai lavori e dei tanti lettori fedeli. -
Il fondamento della filosofia giuridica di G. G. F. Hegel
Rielaborazione della tesi di laurea in filosofia del diritto del novembre 1922, condotta sotto la guida di Gioele Solari, il libro di Passerin d'Entrèves - amico di Gobetti e collaboratore della ""Rivoluzione Liberale"""" e del """"Baretti"""" - parte dalla critica di Hegel al formalismo dell'etica kantiana e analizza la concezione hegeliana dello Stato, avanzando sintomatiche riserve sui suoi limiti e indagandone i legami con il protestantesimo. L'appendice contiene una informata rassegna su """"L'influenza della concezione hegeliana della libertà sul pensiero rivoluzionario di Marx, Engels e Lassalle"""". Nel tempo del fascismo al potere e del tramonto delle libertà, Solari sottolineava nella prefazione l'interesse della ricerca dell'allievo: """"Oggi, come ai tempi di Hegel, la questione della libertà, del modo di intenderla, di attuarla negli ordinamenti politici è ritornata viva e attuale""""."" -
La tragedia dell'Europa. Che farà l'America?
Il libro, uscito nel 1924, è il terzo volume di Nitti sulla crisi europea, dopo ""L'Europa senza pace"""" (1921) e """"La decadenza dell'Europa. Le vie della ricostruzione"""" (1922). Lo statista italiano, esule a Zurigo, voleva spingere gli Stati Uniti a superare il neo-isolazionismo e a svolgere un ruolo attivo per un più equo regolamento delle questioni europee. Nitti denunciava il disegno francese di egemonia continentale, perseguito attraverso lo smembramento della Germania e l'accaparramento delle sue risorse di carbone e di ferro. In questo quadro analizzava i pericoli della politica di """"balcanizzazione"""" dell'Europa centrale. L'indebolimento della Germania di Weimar - avvertiva - avrebbe prodotto a sinistra spinte rivoluzionarie e suscitato a destra reazioni nazionalistiche foriere di nuovi conflitti in Europa."" -
Antologia della lirica tedesca contemporanea
L'antologia della lirica tedesca che Elio Gianturco preparò per la casa editrice di Gobetti e che uscì nel 1926 nelle Edizioni del Baretti rientrava in un programma politico-culturale di apertura verso le grandi letterature europee. La selezione offre una retrospettiva che si dipana dall'impressionismo e dal naturalismo passando per il simbolismo e il neoromanticismo, per arrivare fino all'espressionismo, dando voce a oltre quaranta poeti presentati nei testi esemplari della loro produzione. Non toglie valore al lavoro il fatto che alcuni giudizi critici, insieme ad alcune presenze e assenze, sono frutto del momento storico e appaiono oggi superati. Anche di fronte all'espressionismo e alla produzione poetica più recente, Gianturco non perde la capacità di giudizio e l'esigenza di ""mantenere il rapporto tra letteratura e politica, cultura e società"""", in un'epoca in cui la società sta cambiando e la politica è in crisi."" -
La libertà
"La libertà"""", che non poté uscire come Piero Gobetti Editore e fu stampato nel 1926 con il nome del tipografo Carlo Accame, riuniva le parti fondamentali dei discorsi che Nitti, in esilio, aveva pronunciato l'anno precedente a Londra sulla pace e a Cambridge sulla libertà. Vi sosteneva che erano stati gli errori della politica estera a portare alla guerra e che la guerra aveva determinato in Europa la crisi della democrazia e della libertà, su cui si erano innestate le spinte disgregatrici bolsceviche e fasciste. Mentre, però, il bolscevismo aveva un ideale, seppure non condivisibile, il fascismo perseguiva una politica di pura potenza nella occupazione dello Stato. Figura emblematica di questa politica era Mussolini, prima socialista rivoluzionario e poi leader del movimento antiparlamentare di destra. Ma il fascismo - si illudeva Nitti all'epoca - rimaneva un caso isolato nel contesto europeo e se ne poteva prevedere la breve durata." -
La pace
"La pace"""", uscito nell'aprile 1925, quando il fascismo stava consolidandosi dopo la crisi seguita al delitto Matteotti, sosteneva, in consonanza con la critica di Keynes alla """"pace cartaginese"""", l'iniquità delle condizioni imposte dai vincitori a Versailles e l'idea della solidarietà europea come unica via di salvezza dopo la guerra. Nitti condivideva la posizione di Coudenhove-Kalergi a favore della formazione degli Stati Uniti d'Europa e prospettava una nuova catastrofe se non si fossero superati gli stereotipi delle avverse propagande nazionalistiche. Lo scopo dello scritto era di far riflettere le grandi masse dei lavoratori che erano state costrette a partecipare alla guerra, rivolgendo un messaggio trasversale sia ai vincitori che ai vinti." -
Ipnosi e fantasmi
Nel 1886, a Clermont-Ferrand, un giovane insegnante liceale di nome Henri Bergson viene a conoscenza degli esperimenti d'ipnosi di un bibliotecario locale. Incuriosito dai risultati apparentemente inspiegabili delle sedute, decide di assistervi e poi di sperimentare di persona. Ma è solo l'inizio di un interesse persistente per i fenomeni psichici, che ventisette anni più tardi porterà lo stesso Bergson alla direzione della ""Society for Psychical Research"""". Nella lingua di uno dei maggiori scrittori di filosofia del '900, due saggi di parapsicologia, il cui vero tema sono l'inconscio come regolatore ultimo della vita psichica e una serrata critica all'assunto di fondo delle moderne scienze della natura, ovvero l'idea che il non misurabile neppure esista."" -
Luigi Fiorani storico di Roma religiosa e dei Caetani di Sermoneta
Luigi Fiorani è stato uno dei maggiori storici di Roma religiosa e dei Caetani di Sermoneta. La sua produzione storiografica ha contribuito a rinnovare gli studi sul rapporto tra Chiesa e società a Roma a partire dall'età antica e ha dato impulso a nuove ricerche sul Casato dei Caetani dal medioevo all'età contemporanea. Il presente volume raccoglie gli atti di un convegno, che la Fondazione Camillo Caetani, la Biblioteca Apostolica Vaticana, l'Istituto Nazionale di Studi Romani e la Società Romana di Storia Patria, gli hanno voluto dedicare ad un anno di distanza dalla sua scomparsa. -
La vittoria macchiata. Memoria e racconto della sconfitta militare nel Risorgimento
Alcuni valori condivisi stanno alla base dell'etica risorgimentale della patria: nella stagione delle Guerre di Indipendenza, e delle insurrezioni cittadine, il coraggio guerriero, il valore bellico, lo slancio eroico concorrono certamente, e in modo determinante, alla costituzione del mito patriottico. Ma le molte sconfitte militari che segnarono il processo unitario e i primi anni del nuovo Stato - da Custoza e Novara, fino alla desolante impresa coloniale che avrebbe lasciato sul campo i ""vinti di Abba-Garima"""" (Pascoli) - posero evidentemente questioni delicate anche a chi si esprimeva attraverso la scrittura letteraria. Come si raccontano le battaglie perdute? La centralità del tema - come tanti saggi di questo volume dimostrano - rileva una continuità che segna la storia nazionale, ben al di là della sua fase costitutiva, fino e oltre al primo conflitto mondiale."" -
Annotationes in meditationes metaphysicas Renati Des Cartis
Si tratta dell'edizione critica del commento del sociniano austriaco Wolzogen alle ""Meditationes de Prima Philosophia"""" di Descartes. Del testo esistono solo tre precedenti edizioni, le due del Seicento, ovvero l'editio princeps del 1657 e la riedizione nella Bibliotheca Fratrum Polonorum del 1668, e l'edizione polacca moderna del 1959 curata da Ludwik Chmaj. A differenza di quella di Chmaj, questa nuova edizione si basa sul testo del 1657 e segnala tutte le varianti significative sul piano filologico fra le due versioni. Le note filologiche indicano tutti i rimandi del commento al testo cartesiano. Le note di commento tentano di proporre riferimenti eruditi utili a contestualizzare il testo. Nell'introduzione sono ripercorse le ragioni dell'interesse storico e filosofico di questo commento alle """"Meditationes"""", che è certamente l'unico a provenire dagli ambienti della riforma radicale. Rivedendo talune interpretazioni che hanno tradizionalmente messo in relazione la teologia sociniana con certo platonismo della cultura umanistica, la curatrice sottolinea che l'originalità del testo di Wolzogen consiste nell'ispirazione propriamente sociniana della sua critica anticartesiana.""