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La vita di Franz Liszt
"Lisztmania"""" la definì Heine e nessun paese europeo ne fu immune. E ancora oggi – nel mondo – Franz Liszt (Raiding 1811 - Bayreuth 1886) è ricordato più per quella fama di virtuoso del pianoforte che per la sua vasta produzione musicale. In questa biografia romanzata, ove non mancano temerarietà e ironia, e forse qualche abbaglio, si racconta l'intensa vita di Liszt usando i tempi verbali al passato e al presente, come se si passasse dal grandangolo al primo piano. Una vicenda umana e professionale in cui, in ogni dettaglio, si rivela la grande ammirazione per questo genio «dalla natura generosa che preferisce la follia alla mediocrità e sa che le musiche del cuore sono le uniche di cui l'intelligenza non si stanca mai»." -
Libertà religiosa e ordine pubblico. Tra bilanciamento e prevalenza
Lo studio ha a oggetto il rapporto tra la libertà religiosa - la prima e più importante tra le libertà costituzionali - e l'ordine pubblico, generalmente distinto dalla dottrina in ordine ""materiale"""" (c.d. ordre dans la rue) e """"ideale"""" (o normativo). L'autore, dopo aver esaminato il concetto di ordine pubblico nella sua complessità, perviene, invece, alla conclusione che l'aspetto materiale ed ideale siano - per così dire - soltanto le due facce di un'unica medaglia. L'ordine pubblico, definito come il legittimo svolgersi dei rapporti di pacifica convivenza sociale entro la cornice giuridica loro propria, diviene - in tal senso - un concetto unitario, normativo e costituzionale. Seppure la Costituzione ne disciplini il solo aspetto pubblico, l'ordine conserva, però, la medesima funzione anche nella sua dimensione privata, come l'autore dimostra, recuperando il pensiero dei maestri del passato e riducendo le accezioni del termine al loro minimo comune denominatore: l'ordine. L'attenta analisi del testo costituzionale permette, inoltre, di affermare che non sempre il c.d. bilanciamento dei diritti - tecnica, oggi, largamente utilizzata dalla Corte costituzionale - rappresenti l'unica (o preferibile) soluzione ai complessi problemi di contemperamento delle libertà fondamentali con l'ordine pubblico. Appare, invece, preferibile l'applicazione integrale della disciplina che la Costituzione stessa prevede per ogni singola libertà, in considerazione del prevalente aspetto che, di volta in volta, la libertà religiosa assume nel caso concreto. Essa si mostra, infatti, a volte come libertà di associazione o di riunione; altre come libertà di coscienza, di culto o di manifestazione del pensiero. Spetta all'interprete individuare il corretto regime giuridico-costituzionale della particolare libertà che, di volta in volta, diviene epifania di quella specificamente religiosa, individuando - caso per caso - la normativa applicabile. Nello Stato costituzionale di diritto che l'ordinamento italiano invera, la principale direttiva per l'interpretazione dei diritti di libertà è, in ogni caso, il principio di eguaglianza sancito all'art. 3 Cost."" -
La strada di sempre
Espressione della poliedrica complessità dell'animo umano - nonché tangibile rappresentazione della sua natura ossimorica - ""La strada di sempre"""" si presenta come una lettura dal profondo stampo umanitario, in grado di commuovere il lettore di ogni tempo. L'irrimediabile verità della memoria riecheggia in queste pagine dense di sentimento: le parole dell'autrice - concretizzazione della sua tormentata esperienza - vivificano lo scontro con la cruda realtà della vita nel suo insostenibile legame con la morte, fornendo in tal modo un efficace strumento ottico, in grado di amplificare il vissuto e la consapevolezza di ciascuno. Una lettura dal sapore agrodolce, dunque, e tuttavia illuminante nella sua capacità di mettere a fuoco gli abissi più nascosti dell'anima. Se mai ritornerai, / ricordati: / io sono un essere umano, / come te, / come gli altri / e lotto / e vivo / e succhio le mie lacrime / in silenzio / e rido sommessa / nelle notti d'amore."" -
il paradosso ordine-disordine. Il lato nascosto del cambiamento nell'individuo e nella società
Aumentare l’ordine all'interno di un sistema crea contemporaneamente disordine; quest’idea, apparentemente paradossale, ha radici profonde nelle antiche culture di tutto il mondo, ma nella vita moderna è andata perduta, perché tutti noi premiamo per aumentare l’organizzazione sistematica del nostro mondo e delle nostre vite personali. Nathan Schwartz-Salant spiega che, in un mondo in cui si è creata una grande quantità di ordine attraverso il crescente successo della scienza e della tecnologia, il disordine concomitante sta avendo ricadute devastanti sulle relazioni, la società e l’ambiente. Quale analista junghiano con alle spalle una formazione scientifica, l'autore è particolarmente qualificato per l’esplorazione dei concetti scientifici di informazione, di energia e di entropia, così come per i loro antecedenti mitologici. Con tanti esempi d’interazione tra ordine e disordine nella vita quotidiana e nella psicoterapia, questo volume apre nuove vie alla comprensione delle conseguenze ad ampio raggio dell’ordine che creiamo e dei suoi effetti sugli altri e sull'ambiente. -
Pensiamoci su! Pensieri e riflessioni per i cinquant'anni di vita religiosa
Le riflessioni presenti in questo volume, raccolte alla vigilia dei cinquant'anni di vita religiosa dell'autore, abbracciano temi e problemi eterogenei: relazioni sociali, politica, etica, economia, fede, religione, realtà locale e ambiente umano, linguaggio, comunicazione, filosofia. Le considerazioni elaborate lungo diversi anni miravano a provocare riflessioni e confronti che ancora oggi sono - talvolta per fortuna talvolta purtroppo - attuali, e che, speriamo, le pagine di questo libro possano risvegliare e giovare a ciascuno di noi. -
La leggerezza delle donne
Fin dall'antichità la parola ""donna"""" è stata sinonimo di frivolezza, volubilità e leggerezza; ancora oggi, non siamo totalmente immuni da questo pregiudizio nei confronti dell'indole femminile, che ci è stato tramandato nei secoli dei secoli: non per niente Eva è passata alla storia come la prima tentatrice, il Talmud suggeriva addirittura fosse meglio «spezzare le tavole della legge sulla testa delle donne piuttosto che spiegargliele», e perfino Socrate, nella Grecia della democrazia e della filosofia, non celava il suo disprezzo nei confronti della moglie Santippe. Ma davvero leggerezza è semplicemente sinonimo di superficialità? Non la pensa così l'autrice, Maria Elisabetta Guerzoni, che nel suo libro ci regala un'immagine del femminile al tempo stesso leggiadra e profonda, rifacendosi alle """"Lezioni americane"""" di Calvino, appellandosi alle parole, fra gli altri, di Charles Bukowski e di Paul Valéry, e grazie all'aiuto delle espressive illustrazioni di Pei An."" -
Speculazioni poetiche sovra l'umana natura
Trattato filosofico, raccolta di novelle, nonché compendio poetico, il presente volume affronta temi classici dalle tonalità arcaiche e senza tempo, in un linguaggio tipicamente stilnovistico, vivificazione attuale di una tradizione poetica ormai dimenticata. Attraverso un'appassionata apologia della morale, unitamente all'intento pedagogico delle novelle e ai valori veicolati dai componimenti poetici, l'autore ci invita a una comunione divina nell'amore, possibile all'uomo poiché creato da Colui che è Amore puro, infinito ed eterno. L'esperienza del divino e l'insegnamento dei testi biblici risultano così fondamentali non solo per l'impegno etico-civile, ma anche e soprattutto per la costruzione delle relazioni personali con gli altri uomini e con il mondo, governate dalle potenti leggi dell'Amore. Dalla riflessione filosofica circa la necessità di una dottrina morale emerge allora il sentimento amoroso nella sua forma più eccelsa: l'unione intima e divina tra un uomo e una donna. -
Autoritratto di un brigante onesto. Nella bottega della lettura, della parola e della scrittura
Addolcito da teneri ricordi, dalle ironie della sorte, dai destini che si incrociano, questo testo è percorso da una vena satirica e da un senso del grottesco, con uno stile acre, diretto, tragico. In realtà l'autore in Cina è uno straniero, in Africa un bianco, in America un europeo, in Europa un italiano, a Bologna un salernitano, a Salerno il figlio di Tanino e di Gilda. Qui scorre il filo di un gomitolo che si srotola nel labirinto umano, qui vi è il mondo, il piccolo mondo antico e moderno di un uomo del sud. -
La radice del cielo e della terra. Saggi sul principio femminile
Una raccolta a più voci che si propone di affrontare da diverse angolazioni il tema del femminile, inteso non solo come identità di genere, ma anche come principio archetipico. Quest'argomentazione multiforme si fonda su una base comune, ossia uno dei caratteri principali della teoria dell'inconscio collettivo di Carl Gustav Jung: il rapporto tra Animus e Anima, componenti astratte che formano l'archetipo del Sé e mediatori tra Io e Inconscio. Storie drammaticamente istruttive di donne affascinanti e complesse, come le artiste Niki de Saint Phalle e Margaret Keane, la scultrice Camille Claudel e la scrittrice Marguerite Yourcenar, illustrano la potenza del loro Animus, che, una volta decodificato, le ha riscoperte forti, dominanti o ribelli in maggior o egual misura rispetto a quell'immagine di uomo a cui la nostra epoca ci ha abituati. -
Immagine. Note di storia del cinema. Vol. 19
Immagini industriose. Film e fotografia industriali nella cultura visuale italiana: interfaccia, evento, archivio (1945-1963). -
We were grunge. In cammino con Chris Cornell, Kurt Cobain, Layne Staley, Eddie Vedder
Il 18 maggio 2017 Chris Cornell, cantante dei Soundgarden, viene trovato morto in una stanza d'hotel a Detroit. Sono trascorsi oltre vent'anni da quel pugno di tempo contrassegnato dal grunge e dall'ultima onda di ribellione musicale. Kurt Cobain dei Nirvana e Layne Staley degli Alice in Chains sono morti da anni e ora il destino è venuto a prendersi Cornell. Un protagonista di cui non sappiamo il nome, con il suo sole e il suo tempo in bilico sul mondo, si allontana da casa e dalla famiglia, dagli impegni presi e dal lavoro. Vuole solo camminare e scrivere, scrivere e parlare con l'ultimo di quei ragazzi che fronteggiavano il pubblico, l'ultimo ora rimasto in vita, l'ultimo ancora sul palco: Eddie Vedder. ""We were Grunge"""" è il racconto di questo cammino di stenti, questa disputa di anime che toccano il fondo e si contendono quello che resta, nella meschinità, nella passione, nella vergogna e nella verità, sino alla conta finale per capire se esiste ancora una differenza fra soccombere e resistere."" -
Borderline. Un mondo di mezzo
Temenos, il Centro Culturale Junghiano di Bologna, presenta il frutto di una giornata di studio dedicata a un quadro della personalità particolarmente controverso, il borderline, disturbo che svela continue e diverse manifestazioni della persona, a disagio con sé stessa e con gli altri. Esaminando contributi e video-interviste di professionisti, calati nell’ardua impresa di teorizzare una delle patologie più diffuse della nostra epoca, spesso ai limiti della comprensione clinica, si tenta di inquadrarne i caratteri, gli aspetti storici e psicodinamici e le possibili cure analitiche. L’argomento si riveste di una certa complessità per l’essenza stessa della patologia ma anche per l’imprevedibilità di questo disturbo: spesso resistente a psicoterapie e psicofarmaci, nel tempo ha comportato la consapevolezza di una maggiore cooperazione di psicoterapeuti e psichiatri. Confrontando vari indirizzi teorici, assistiamo a un dialogo tra psichiatri, freudiani, sistemici e junghiani con l’intento di far luce sul secondo grande paradigma teorico della psicoanalisi dopo quello dell’isteria. -
Non solo note. La musica degli anni '60
Ario Gnudi ci offre una serie di fotogrammi che, in sequenza, immortalano le tappe fondamentali di un periodo mitico: gli anni Sessanta. Un tuffo nel passato che ci permette di rivivere la gestazione e gli albori di quella che diventerà la passione di una intera generazione: la musica. Con occhio consapevole l’autore si produce in un animato riordino di episodi tipici della stagione dell’adolescenza, che travolge ciascuno di noi in modo confuso ma eccitante, e che ci dedica personali colonne sonore. L’esperienza singola, profumata di ricordi, è manifestazione di un fenomeno che vede nella musica di quegli anni – che andava colorandosi di nuovi generi, suoni e personalità – l’attuazione di una vera e propria rivoluzione culturale e mediatica. Radio, televisione, cinema e stampa ci impongono quel cambiamento: le melodie degli anni ‘50 cedono il posto alla musica nuova, e a personaggi i cui nomi risuonano ancora oggi, eterni e insostituibili. -
Sopra il male c'è sempre il bene
"Quando pensiamo a ciò che è bene e a ciò che è male, ci sembra di avere le idee ben chiare sulla distinzione tra due domìni ben definiti. Ma se vogliamo analizzare più a fondo il male e, di conseguenza, il bene, che risiede in ogni evento che ci riguarda, ci accorgiamo che possiamo distinguere due atteggiamenti di approccio al problema: quello laico-scientifico e quello fideistico-religioso che, apparentemente, sembrano in completo conflitto, ma che, invece, possono apparire in accordo su tanti aspetti fondamentali al nostro progresso. Certamente, il punto di vista laico non ha alcun mezzo per definire empiricamente l'esistenza di due enti generatori del bene e del male che, invece hanno consistenza quando si entri nel territorio metafisico, sia fideistico che filosofico""""." -
Le nostre parole. Ediz. italiana e inglese
«Fra ombre spinose Di giardini inquieti L’eco di risa lontane, Presagi di pianto. Son cose già note Eppure feriscono ancora.» Giovanna Silvani, già professore ordinario di Letteratura inglese presso l’Università degli Studi di Parma, è autrice di diversi saggi e monografie sulla poesia e il teatro inglesi. Si ricordano ad esempio una monografia su Christopher Marlowe, sul poeta vittoriano A.C. Swinburne e su Oscar Wilde. Numerose anche le traduzioni di epistolari femminili del Sei e Settecento e altre in ambito romantico (P.B. Shelley e Mary Shelley). In ambito poetico si ricordano i volumi A viso aperto (Persiani 2018) e Ancora vita (Persiani 2016). Ha partecipato all’antologia Voci di pianura (Apostrofo 2019) e collabora con giornali e riviste specializzate. -
Memorie di vita e di migrazione al femminile
Le storie di vita di queste donne si rifrangono sul prisma del colloquio autobiografico generando linee narrative dalle sfumature policrome. Una trama delicata di vicende comuni – composte di coraggio, viaggi, incontri e scoperte – che offre sorprendenti visuali sulla grande Storia. Un insieme sapientemente coordinato dall’autrice insieme alle sue narratrici in un’operazione di reciprocità pedagogica che dona a queste pagine un valore aggiunto all’idea di femminilità. -
Immagine. Note di storia del cinema. Vol. 20
Nuovi scavi: il patrimonio ""non-theatrical"""" e """"non-broadcast"""" in Italia (1965-1995)."" -
Il gelato di Jessica
«C’erano sette gradini per raggiungere la cantina: li scesero lentamente, sempre più lentamente, Jessica non si ricordava neppure più del gelato, lo leccava automaticamente per non farlo sciogliere ma era tutta concentrata sulla porta della cantina che avrebbe dovuto aprire...» Età di lettura: da 7 anni. -
Pensieri in cammino
"Ho trovato un pacchetto di Amazon che faceva avanti e indietro con le onde del mare sulla battigia. Non c'era nessuno così l'ho preso e l'ho aperto. Dentro ci ho trovato una conchiglia.""""" -
Piccola guida esotica di Bologna. Ediz. illustrata
Porte cittadine, parchi e giardini, angoli insoliti, personaggi tipici sono le tessere di questo mosaico esotico cui diamo il nome di Bologna. Tanti cerchi concentrici, percorsi e ripercorsi, scoperti e riscoperti, fino all’unicità delle personalità singole che animano un tessuto urbano in evoluzione continua. Itinerari che si ampliano e si restringono, s’intersecano e si dipanano, come i linguaggi che li illustrano: un canto poetico sostenuto da una trama di notizie e memorie in prosa, una fotografia che apre a squarci esotici colti nella quotidianità, una didascalia che condensa il senso profondo dell’essere e dell’esserci. Il turista troverà uno strumento utile per abbracciare la complessa semplicità della città dei portici, il bolognese rivedrà attraverso uno specchio levigato la nettezza di quello cui mai aveva fatto caso o che aveva dimenticato.