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Un freezer per il morto
In una manciata di minuti Franco Bianco, onesto titolare di una ferramenta, diventa un assassino suo malgrado. Avviene in un bollente sabato di fine giugno, quando nel negozio entra il suo maggior cliente, ma anche debitore. Di fronte all'ennesimo rifiuto di pagargli la grande somma dovuta, Franco gli sferra un pugno facendolo cadere. Tutto è perduto, l'uomo batte la testa e muore. Con ottimismo e testardaggine, la famiglia e i collaboratori di Franco escogitano un bizzarro piano per evitargli la prigione. Ma nessuno di loro ha fatto i conti con i sensi di colpa del povero imprenditore, con un ingombrante freezer, con un tale Max Pezzali e con una banda di rapinatori che, come la famosa Banda Bassotti, sta per mettere a segno un colpo milionario. -
Giuliano e Lorenzo. La primavera dei Medici
Giuliano è il sole; Lorenzo è cielo, mare e terra. Sono giovani, colti, carismatici e ammirati entrambi quando diventano i principi di Firenze. All'altezza del nome che portano, trattano con successo sia gli affari privati che la cura della cosa pubblica, circondandosi di menti eccelse e rinomati artisti, tra i quali spicca il Botticelli. Ma presto, accanto a tanta luce, crescono le ombre. Spensierato e seducente, Giuliano resta in secondo piano nel governo ma primeggia nelle faccende care a Venere, finendo per invischiarsi in una pericolosa storia d'amore con una donna maritata, Simonetta Cattaneo Vespucci, la più bella tra le belle. Lorenzo, invece, pur rivelandosi un politico abile e prudente, compie alcuni passi falsi nell'insidiosa palude del potere, procurandosi temibili rivali tra i banchieri, segretamente spalleggiati dal papato e da alcuni signori d'altri Stati. Giorno dopo giorno, attorno agli invidiati fratelli Medici prendono forma e corpo oscure trame. A distanza di anni dal tramonto dei due astri, nella città dell'Arno ormai in declino sarà Cosma, un giovane cultore d'arte, a ripercorrere per la sua amata Beatrice splendori e tenebre di quella irripetibile stagione. -
Le righe nere della vendetta
Mantova 1585. Alla corte dei Gonzaga una torrida estate porta con sé aria di morte e di oscure superstizioni. Biagio dell'Orso, affascinante capitano di giustizia, viene svegliato a notte fonda: l'architetto Vannocci è stato assassinato nel suo studio; sul pavimento, in mezzo ai colori, il disegno di una pianta rigata col nero. Intanto, in città si aggirano le cappe nere dei domenicani: l'inquisitore Giulio Doffi sta aspettando il momento opportuno per condannare senza processo una giovane strega. Biagio dell'Orso, sebbene molto stimato a corte, non è ben visto dalla Santa Inquisizione. Non ama le prepotenze né i compromessi, ma la sua irruenza viene tenuta costantemente a freno da Marcello Donati, prudente consigliere ducale. La morte dell'architetto fa riaffiorare il passato del famoso pittore di corte Giulio Romano, portando il capitano ad indagare anche nella Firenze medicea e nella Venezia della sua amata Rosa. Cercare di salvare un'innocente dal rogo, invece, lo costringerà a scomode scelte. -
Rosso di Tiro, blu d'oltremare. Una storia fiamminga
È una luce abbagliante quella che attraversa i cieli grigi di Bruges, andando poi a planare sulle acque dei suoi cento canali, lungo le cui rive s'addensano le botteghe di eterni rivali: i tintori di robbia e quelli di guado. Il rosso e il blu. Su quel finire del Trecento, tra le incertezze provocate dal Grande Scisma d'Occidente, sono le continue rivalità tra i mestieri unite alle lotte sociali contro il potere dominante a tenere sempre alta la tensione nella ricca e melanconica città fiamminga. Mentre gli uomini si cimentano in proteste e guerre vere, alcune donne combattono in silenzio e senza armi ben altre battaglie: sono le dame della Compagnia della Conocchia che, in spregio dei pericoli e delle norme, s'incontrano di nascosto nelle fredde notti tra Natale e la Candelora. Si scambiano segreti e saperi, consigli e rimedi per la vita e sulla morte, ma soprattutto coltivano un grande sogno comune a tutte. -
Il principe Serebrjanyj
È il 1565 quando il giovane principe Nikita Romanovic Serebrjanyj, nobile bojaro russo, rientra a Mosca, dopo aver combattuto per cinque anni nella lontana Lituania. Durante la sua assenza molte cose sono cambiate: la corte imperiale si è trasferita da Mosca all'Aleksandrovskaja Sloboda, la sua amata Elena è vittima di intrighi e soprusi e il suo zar, Ivan il Terribile, cui ha giurato fedeltà incondizionata, ha scatenato, non solo sul popolo ma anche sulla comunità nobile dei bojari, il terrore e la tirannia, istituendo la milizia speciale degli opricniki. Lo scontro tra il carattere sincero e leale del giovane principe e lo zar con tutta la corte, corrotta e dedita a ogni forma di violenza, dà vita a una narrazione dall'ingranaggio perfetto, ricca di avventura e colpi di scena, e di personaggi malvagi come il capo dei boia, Maljuta Skuratov. Su tutto, un grande affresco della Russia del Cinquecento in cui si muovono briganti, stregoni, traditori, boia e nobili bojarine facendo riscoprire un romanzo storico che ha ispirato film e opere teatrali. -
Le rose di Cordova. Giovanna di Castiglia, follia e tradimento
Venuta al mondo in una fredda notte autunnale, sotto l'influenza di Plutone, Juana si rivelò presto una spina nel fianco dei suoi illustri genitori, i Re Cattolici. Intelligente, umorale, ribelle, la terzogenita di Isabel e di Fernando non era destinata al trono, ma a un matrimonio combinato. Fortuna volle che, per ragion di Stato, la scelta del suo promesso sposo ricadde sul giovanissimo Philippe d'Asburgo, il più bel principe d'Europa. Approdata alle corti fiamminghe dominate dai lussi e dalle feste, la castigliana dal cuore triste e la lingua tagliente cambiò pelle: conosciuto l'amore, quello ardente, s'abbandonò all'illusione che tutto potesse durare per sempre. Finché una sorte imprevedibile e volubile non sbaragliò ogni calcolo e previsione, facendola ritrovare legittima erede al trono di Castiglia e d'Aragona. Sembrava un dono... A narrare le vicissitudini di colei che, a torto, la Storia ricorda come la regina Pazza, è la voce potente di Nura, tra le sue schiave moresche, la preferita. -
L' isola dei fiori di carta
Un cinema all'aperto in un'isola sperduta del Mediterraneo. Rossella e la curiosità verso un misterioso barattolo coi girasoli. Maria, custode guardinga di quello stesso barattolo. Fabian e i fiori con cui prova a colorare l'orrore e il rimorso che si porta nel cuore. Clara, Gino, Piera, Antonina, personaggi pittoreschi e originali che, come matrioske, ne racchiudono altri e altri ancora. La Storia che irrompe nella vita di ognuno, ne intreccia i fili e ne scioglie i destini. Una lettera destinata a sconvolgere e sorprendere il lettore. Un romanzo corale che Carla Marcone racconta con una scrittura fatta di dettagli e parole sussurrate. Pagine che si sfogliano come petali di un fiore. -
Il 68. Contro l'universita + il sessantotto. Ediz. illustrata
Le tappe della nascita e dello sviluppo del movimento sessantotto,rnin Italia e nel mondornrnIl libro che avete tra le mani ripercorre le tappe della nascita e dello sviluppo del movimento sessantotto,rnin Italia e nel mondo, citando fatti luoghi e personaggi che ne furono protagonisti e ne determinarono le scelte,rnricostruendone la storia e raccontandone la genesi dalle occupazioni universitarie del 1967 fino al percorso chernne seguì lungo tutto il decennio 1968-1978.rnOperai e studenti, il Vietnam e la Primavera di Praga, i cancelli di Mirafiori e le università occupate, l'internazionalismorne la strage di Stato. E ancora: Che Guevara, Rudi Dutschke, la Rivoluzione culturale cinese e Piazza dellernTre Culture a Città del Messico. In questo libro scritto da uno dei protagonisti della rivolta italiana e tra i fondatorirndi Lotta Continua, tutto viene ricostruito affiancando a date e documenti una lucida e militante analisi politicarnscritta “dentro i fatti”.rnrnIl libro contiene:rnrnIl manifesto-articolo dell’occupazione di Palazzo Campana “Contro l’università” scritto da Guido Viale e pubblicatornper la prima volta sui Quaderni Piacentini nel 1968.rnLa terza edizione completa e rivista, con nuova introduzione dell’autore, del libro “Il sessantotto tra rivoluzionerne restaurazione” pubblicato per la prima volta nel 1978 delle Edizioni Mazzotta.rnDue interviste a Guido Viale, a cura di Marino Sinibaldi e Giovanna Ferrara, rispettivamente del 2007 e 2017.rnAd accompagnare tutti questi scritti un ricco apparato illustrativo curato da Emiliano Sisto (Archivio La lungarnrabbia) con la ristampa a colori di oltre cento manifesti, volantini, opuscoli e libri prodotti dal movimento.rnTra questi il bellissimo manifesto di Guido Crepax, in formato poster estraibile, realizzato nel 1972 a sostegnorndella campagna per la verità sulla Strage di Stato di Piazza Fontana. -
E quel maggio fu rivoluzione
Angelo Quattrocchi, detto Baby Face, è stato uno dei maggiori esponenti della scena controculturale italiana. Agitatore culturale, scrittore, giornalista, editore, ha vissuto in prima linea momenti fondamentali della storia della seconda metà del '900, come la nascita del movimento Hippy tra le strade di Londra, San Francisco e Roma, piuttosto che le barricate del Maggio Parigino o la rivolta degli indiani d'America a Wounded Knee. Ha lasciato questa terra nel Giungo del 2009 dopo aver dato alle stampe quasi venti libri come scrittore e centinaia come editore. Con questo nuova edizione, di quello che è considerato a livello mondiale uno dei più bei reportage sulla rivolta del maggio francese (tradotto in francese, italiano e cinese e pubblicato originariamente dalle edizioni Verso in lingua inglese) intendiamo riportare alla luce un libro importante. ""Qui noi scriviamo di quel momento di rivoluzione, del suo segno vittorioso pur tra le sconfitte del maggio e del giugno di restaurazione. Scriviamo per menti e cuori che erano allora lontani da Parigi. Sperando di convincere gli increduli, di incoraggiare quelli che sperano, e di scuotere dal sonno quelli che ancora dormono."""""" -
C'era una volta in America Latina. Diciotto racconti dal continente magico più un reportage d'autore
"Questi racconti hanno in comune un'idea, teorizzata dallo scrittore cubano Alejo Carpentier. Sosteneva che la realtà dell'America latina è così magica che è di per sé meravigliosa. Chi scrive, piuttosto che inventare e inseguire sogni, deve semplicemente raccontare le immense foreste e i fiumi che sembrano mari. E deve fare la cronaca di fatti e persone vere che sono più fantasiose di quelle che un'immaginazione pur fervida può inventare. A me poi, che sono da sempre un cronista di mestiere, raccontare quello che vedo e sento viene del tutto naturale."""" """"Ho voluto raccontare queste storie per esprimere due sentimenti, che spero si colgano sia nelle vicende tragiche che in quelle divertenti. Un grande affetto per luoghi, personaggi, tempi che riempiono ancora i miei ricordi più cari e la mia vita e che spesso, soprattutto nelle mie molte notti insonni, mi affiorano nella mente e continuano ad emozionarmi. Il secondo sentimento, legato strettamente all'affetto, è la nostalgia. Sono curioso, mi piace molto conoscere luoghi e soprattutto persone, alle quali irrimediabilmente mi sento legato per sempre. Qualcuno davanti alla parola nostalgia storce il naso perché la giudica l'espressione di un sentimento proprio di chi rifiuta di vivere il presente e si rifugia in un passato più o meno immaginato. Io invece penso che la nostalgia sia il segno ineludibile di chi ha attraversato Paesi, storie o persone e stretto legami forti con donne e uomini, di chi ha preso parte col cuore e con la ragione alle vicende che ha conosciuto. È il contrario dell'indifferenza ed ha più a che fare con la passione ed è per questo che credo aiuti a vivere il futuro. In fondo è la memoria che ci permette di creare per il domani. Anche se di tempi smemorati come gli attuali questa idea sembra soltanto una assurda eresia."""" All'interno del libro la riproduzione illustrata del reportage giornalistico che Sergio Staino scrisse per il quotidiano L'Unità nel 1983." -
La parola ai rifiuti. Scrittori e letture sull'aldilà delle merci
Dopo quattro pubblicazioni in cui Guido Viale, nel corso degli anni, ha raccontato il tema dei rifiuti dal punto di vista filosofico, scientifico e sociale in questo libro tratteggia una storia dei rifiuti attraverso la letteratura mondiale. Qui troverete quarantasei analisi e commenti a testi della letteratura, sia alta che bassa, e anche bassissima, nei quali i rifiuti fanno da sfondo al racconto, o ne sono i protagonisti, oppure sono metafore di qualche aspetto dell'esistenza umana o, ancora, si prestano a una catalogazione che rimanda ai diversi stili di vita di chi li ha prodotti o del modo e delle vicende in cui sono stati prodotti. Attraversando questo ""campo letterario"""" definito dall'avere a che fare con rifiuti o scarti dell'attività umana, si incrocia un campione di umanità così varia, così straordinaria e, al tempo stesso, così rappresentativa di qualche aspetto della personalità di ciascuno di noi da rendere la lettura consecutiva dei capitoli una sorta di comédie humaine dei giorni nostri. Da Goethe a Kafka, da Calvino a Montale, da Pasolini a Hugo, da Carlotto a Scarpa passando per Saramago, Coetzee, Ballard - e tanti altri ancora - questi scrittori hanno documentano in modo incontrovertibile come, a partire da un certo momento della storia, i rifiuti siano diventati una componente essenziale e insopprimibile del nostro mondo e delle nostre vite."" -
Centro sociale Leoncavallo. Quarant'anni di cultura a Milano. La città com'era, la città come cambiava, la città che verrà
Con questo libro intendiamo condividere un percorso di coinvolgimento collettivo tra le tante donne e i tanti uomini che hanno attraversato il centro sociale in questi oltre quarant'anni di vita: dai militanti che lo occuparonorna quelli che ancora oggi lo fanno vivere; dai fotografi e le fotografe che lo hanno immortalato negli anni, ai teatranti che storicamente hanno animato le attività culturali e politiche del centro; dalle band musicali, che a partire dal Leoncavallo, hanno fatto la storia della musica italiana fino ai milioni di parole, segni e disegni che hanno dettato tendenze e determinato percorsi, divenuti poi linfa vitale innovativa, segnando profondamente la storia di tutta la città ed in parte del Paese.rn“C’è una nuova composizione sociale difficile da definirsi; da una percezione di disagio diffusa è come se si fosse formata una specie di avanguardia culturale… C’è nei giovani che frequentano il Leoncavallo l’esigenza a cercare una nuova socialità in risposta all’individualismo dilagante.” Primo Moronirn“Se Fausto e Iaio sono ancora un simbolo non è solo per l’ingiustizia che hanno subito (e continuano ad incarnare) ma anche e perché siamo tutti noi.” Danilo De Biasiorn“Oggi, chiusi con supponenza giornali di partito, case editrici, sedi e case del popolo il prezioso lavoro dei centri sociali, spazi pubblici autogestiti, appare in tutta evidenza un bene comune.” Daniele Farinarn“Figlio mutante del punk anarchico, di alcuni movimenti extraparlamentari, di scuole d’arte e comunicazione, con una forte componente femminile e componenti provenienti da diverse zone di Milano, l’Helter Skelter al Leoncavallo ha proposto un programma di altissima qualità, lavorando per la sintesi delle controculture degli anni ‘80.” Ermanno Gomma Guarnerirn“Quasi tutti i writers e gli street artist milanesi hanno, prima o poi, dipinto al Leoncavallo. Moltissimi anche i writers di passaggio, italiani e stranieri, che hanno lasciato qui la loro tag.” Vandalorn“Abbiamo vissuto insieme anni di grande fermento e coraggio culturale, condividendo contraddizioni e speranze, alla ricerca di nuove consapevolezze sulle relazioni e sugli immaginari che informano le nostre capacità di agire per un mondo migliore.” La Foresta delle Idee -
12 dicembre. Con DVD video
Un libro e un film in un prezioso cofanetto. Il film 12 Dicembre di Pierpaolo Pasolini e Giovanni Bonfanti, per la prima volta in DVD. Come extra video 50 minuti di filmati inediti in assoluto di cinema militante degli anni '70 commentati con una selezione di Canzoni del proletariato di Lotta Continua. rnrnUna nuova edizione aggiornata del libro ""Il malore attivo dell'anarchico Pinelli"""", a cura di Adriano Sofri. Con scritti, tra gli altri, di: Licia Pinelli, Goffredo Fofi e Mauro Decortes del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa. """"Sono uniti qui due documenti diversissimi, come un film e una sentenza giudiziaria, ma legati fra loro. Il 12 dicembre, che dà il titolo al film nato dalla collaborazione fra Pierpaolo Pasolini e Lotta Continua tra il 1970 e il 1972, é la data della strage di Piazza Fontana del 1969. Il film restituisce bruscamente il bianco e il nero di un tempo che sembra ora lontanissimo, come ciò che è finito, ha perduto, si è messo da parte: ed è stato rimosso. La sentenza è quella che, nel 1975, segnò la chiusura dell'indagine sul ferroviere anarchico Pino Pinelli, fermato e trattenuto illegalmente nella questura milanese all'indomani di quella strage, con la quale non aveva niente a che fare: e dal quarto piano di quella questura precipitato mortalmente""""."" -
Alexander Langer. Una buona politica per riparare il mondo
Biografia, storia, scritti di e dedicati ad Alexander Langer, uno dei massimi esponenti del pensiero ecologista e pacifista europeo.rnrnAlex Langer, è nato a Sterzing/Vipiteno, in Alto Adige/Südtirol, il 22 febbraio 1946. Giornalista, traduttore, insegnante, collabora fin da giovanissimo con diverse riviste, associazioni, iniziative civiche. Dal 1978 viene eletto per tre legislature in Consiglio provinciale di Bolzano nella lista Neue Linke/Nuova sinistra prima e in quella Verde Alternativa dal 1988. Negli anni '80 è fra i promotori del movimento politico dei Verdi in Italia e in Europa. Eletto deputato al Parlamento europeo nel 1989 diventa primo presidente del neo-costituito Gruppo Verde. S'impegna soprattutto per una politica estera di pace, per relazioni più giuste Nord-Sud ed Est/Ovest, per la conversione ecologica della società, dell'economia e degli stili di vita. Dopo la caduta del muro di Berlino aumenta il suo impegno per contrastare i contrapposti nazionalismi, sostenendo le forze di conciliazione interetnica nei territori dell'ex-Jugoslavia. Con il ""Verona Forum"""" offre un tavolo di dialogo a centinaia di militanti della convivenza che si riuniscono in diverse città europee. Al censimento del 1981 e 1991 Alexander Langer, che si era sempre dichiarato di madre lingua tedesca, rifiuta di aderire al censimento nominativo che rafforza la politica di divisione etnica. Con questo pretesto, nel maggio '95, viene escluso dalla candidatura a Sindaco di Bolzano, la sua città. Decide di interrompere la vita il 3 luglio 1995, all'età di 49 anni. Riposa nel cimitero di Telves/Telfes (Bz), accanto ai suoi genitori."" -
Mod generations. Musica, rabbia, stile e altre storie
Riparte il viaggio, rigorosamente in Vespa super accessoriata, tra le tortuose strade della musica dei mod,rnsubcultura che da più di mezzo secolo rappresenta uno stile di vita per migliaia di giovani e che si è conservata,rnevolvendosi, fino ai giorni nostri.rnDal be bop di Charlie Parker al blues di John Lee Hooker, attraverso soul, rhythm and blues, ska e northern soul, fino arnWho e Small Faces, Jam e Oasis, la cultura mod viene sviscerata dall’interno facendo piazza pulita di luoghi comuni ernfraintendimenti.rnScritto da uno dei più importanti esponenti del movimento italiano, il testo è accompagnato da decine di illustrazionirnoriginali. Un intricato e appassionante percorso discografico alla scoperta di una musica che con rabbia e stilerncontinua a essere la miglior colonna sonora di una vita cool. Antonio Bacciocchi, tra i primi a portare la cultura mod inrnItalia alla fine degli anni Settanta, autore della prima modzine della penisola, Faces, factotum della scena negli annirnOttanta e profondo conoscitore della musica dei mod in tutte le sue sfaccettature, ha selezionato, con minuziosarncura, decine e decine di dischi fondamentali, ne ha ripercorso la storia musicale dalla fine degli anni Quaranta airngiorni nostri, dedicando una preziosa appendice alla produzione italiana.rnCon introduzione di Luca Frazzi e testi di oSKAr Giammarinaro, Francesco Ficco e Fabrizio “Pallino” Carrieri.rnContiene la riproduzione anastatica dei Quaderno Mod di Tony Face, le copertine della fanzine Faces più altrirnmateriali inediti. -
Fellini inedito. Sessantacinque fotografie svelate dalla lavorazione de Le notti di Cabiria. Due interviste ritrovate a Manuel Vázquez Montalbán e Manoel de Oliveira. Ediz. illustrata
Questo libro nasce da un singolare ritrovamento fotografico: da ""Le notti di Cabiria"""" di Federico Fellini, per mano del suo assistente all'epoca Paolo Nuzzi, il racconto fotografico del sopralluogo al Santuario del Divino Amore. Una serie di fotografie che raccontano la nascita di una delle più famose sequenze del cinema italiano.rnrn""""E mi metto in cammino alla volta del Santuario del Divino Amore. Ma non partendo da Caracalla, nel cuorerndella notte, da dove anche Cabiria si incamminò, seguendo l’inaspettato corteo notturno che Fellini fece apparire airnsuoi occhi incantati e profondi, bensì da un odierno nessundove. Da un luogo qualunque che può anche essere perrnciascuno di noi un motus spontaneo, un’urgenza, una necessità, un bisogno, un sogno, un desiderio”.rnrn Un racconto fotografico commentato e rivissuto, fotogramma dopo fotogramma, in un libro che ricostruisce anche la storia del celebre personaggio di Cabiria, la sua genesi e la sua trasformazione. Una storia che ondeggia tra l'ansa del Tevere, San Paolo, la Magliana e le baracche di Acilia. Passando per il celebre cinema Rivoli, via Veneto ovviamente. Tante strade di Roma e i bar di Testaccio. Fino ai ruderi lungo la via Appia e di nuovo la strada e la collina del Divino Amore. Tra Pier Paolo Pasolini, consulente ai dialoghi de """"Le notti di Cabiria"""", e il """"Pasticciaccio"""" di Carlo Emilio Gadda, viene ricostruito anche il filo diretto che lega il libro al film di Fellini. Emerge tra le righe la figura di Paolo Nuzzi, l'autore delle fotografie, storico collaboratore di Fellini: questo libro è anche la sua storia. Ad arricchire il libro altre fotografie inedite di scena e due interviste, allo scrittore Manuel Vazquez Montalban e al regista Manoel De Olivera."" -
I peggiori anni della nostra vita. 2012-2020 da Ibra a Ibra
"Questi otto anni sono stati tra i più aridi di soddisfazioni che il titolatissimo club di Milano abbia conosciuto, ma nelle sue pagine scopriamo che le emozioni non sono mai mancate - perché tenere a una squadra, come tenere a una persona, significa anche attraversare il deserto con lei senza mai dubitare del proprio amore. Questi racconti, fatalmente, sono iniziati con l'addio di Zlatan Ibrahimovic, venduto quando era il giocatore dominante della serie A. Il ciclo si conclude con l'omerico ritorno di Ibrahimovic, più vecchio e più saggio, tornato come Ulisse a ricongiungersi con chi non ha mai smesso di tessere una tela e aspettarlo. Questo libro è quella tela. Tieni a una squadra di calcio. E ci tieni veramente. La vedi volare, raggiungere vette che nessun'altra squadra ha raggiunto, la vedi splendere magnifica e coprirsi di gloria nel mondo. Poi la vedi precipitare come Icaro troppo vicino al Sole. La vedi a terra, la vedi barcollare. Per tanti lunghi anni. Ma tieni veramente a quella squadra, e sai che è adesso, che ha bisogno di te. Questo è il racconto degli otto anni che il Diavolo ha passato in Purgatorio: un lungo periodo di depressione, delusione, sporadiche illusioni, dirigenti allo sbaraglio e giocatori allo sbando, allenatori sofferenti e tifosi sconcertati. Fino ad una sorprendente e insperata svolta, che regala una nuova speranza nel nome di Ibra, l'epico eroe finalmente tornato a casa""""." -
Tenera è la notte. La club culture di Dino D'Arcangelo
"Tenera è la notte. La club culture di Dino d’Arcangelo"""" è una raccolta di articoli scritti da Dino d’Arcangelo per il quotidiano La Repubblica e per il supplemento Musica. Reportage, recensioni, presentazioni di avvenimenti che hanno raccontato per la prima volta il risvolto culturale dell’universo dei club italiani su un giornale non specializzato. Dalla scena rave romana alle discoteche della Riviera Romagnola, dai dj superstar ai remix underground, nelle pagine di ‘Tenera è la notte’, scorrono i protagonisti di quella ribellione sonora (e non soltanto) che solo molti anni dopo sarebbe diventata fenomeno di consumo. Dino d’Arcangelo è stato un giornalista di Repubblica dove si è occupato di ogni genere di argomento legato all’intrattenimento. Questo libro nasce dalla volontà di un gruppo di suoi amici e colleghi di ricordarlo, soprattutto attraverso un premio a lui intitolato, che viene consegnato ogni anno all’interno del MIR (Music Inside Rimini) a una realtà particolarmente significativa per la club culture italiana. È scomparso nel 2000." -
Facce da Milan. 95 ritratti di gente rossonera e un tot di faccine. Nuova ediz.
A tre anni dalla prima fortunata edizione ritorna in libreria, con nuova veste grafica e molti capitoli inediti,rnl’esordio editoriale del gruppo ComunqueMilan: Facce da Milan, il libro che non può mancare nella libreria di ognirntifoso milanista e degli amanti della buona letteratura sportiva in generern«Quando io e Beppe Viola eravamo piccoli e non sapevamo leggere né scrivere, lui fingeva di leggere la “Gazzetta dello Sport”.rnLa teneva storta e io gli chiedevo cosa c’era scritto. E lui diceva: c’è scritto che bisogna andare a vedere il Milan.» - Enzo JannacciKilpin, Liedholm, Rocco, Rivera, Maldini, Baresi, Gullit, Van Basten. Rizzoli, Farina, Berlusconi, San Siro, L’Assassino.rnL’Ultimo Imperatore, Diego Abatantuono, Ugo Tognazzi. Andriy Shevchenko, Zlatan Ibrahimovic, Gigio Donnarumma,rnStefano Pioli, ma anche, e soprattutto, Enzo Jannacci e Beppe Viola. Questi, insieme ad altri tanti protagonisti,rncompongono la grande galleria di ritratti presentati in questa seconda edizione del libro arricchita da quindicirncapitoli inediti: quattordici facce e quindici faccine da Milan.rnUn percorso unico e originale nella storia di una delle squadre più popolari della Storia calcistica mondiale. Unarnstoria che si intreccia a doppio filo con la Storia della città di Milano e con le storie di tanti tifosi, illustri o meno.rnUn’eccezionale antologia di volti e personaggi, descritti dalla penna arguta del Conte Fiele, Ilaria Calamandrei,rnDavid L. Lucardi, Paolo Madeddu, Giuseppe Pastore, Leonardo Pinto e Andrea Saronni, ovvero gli animatori del sitornComunqueMilan. Introduzione di Giorgio Terruzzi. -
Re Nudo. Antologia di Re Nudo 1970-2020. Storia e storie di una rivista
Il libro definitivo su una storia straordinaria ed irripetibile nell'editoria italiana. 500 pagine tutte a colori e illustraternDopo cinquant’anni anni di attività, a Novembre 2020, chiuderà definitivamente Re Nudo una delle piùrnimportanti e seminali riviste italiane.rnQuesto libro, a cura del suo storico fondatore e direttore Andrea Majid Valcarenghi, raccoglie il meglio deglirnarticoli e delle interviste pubblicate sulle pagine della rivista lungo cinquant’anni di militanza, ricerca, cronaca,rndenuncia, scoperta. Una antologia degli articoli scelti a partire dal dicembre 1970. Una selezione accurata conrngli interventi di musicisti, artisti, intellettuali, ricercatori, donne e uomini dei movimenti nascenti, che hannorncaratterizzato gli anni della cultura alternativa in Italia, del movimento femminista, del movimento deglirnomosessuali, la psichedelica, i primi festival pop musicali, l'alimentazione e le cure naturali, quello che oggi èrnculturalmente accettato o tollerato, viene descritto in questa antologia con testimonianze, confronti erncondivisioni dei protagonisti.rnUna sequenza di contributi che arriva fino alla testimonianza dei movimenti della cosiddetta nuovarnspiritualità, dal buddismo a Osho, dallo sciamanismo alle psicologia umanistica. Un libro destinato a restarernnella Storia dei movimenti culturali ed esistenziali che hanno caratterizzato gli ultimi cinquant’anni.rnHanno scritto, o sono stati intervistati su Re Nudo e nel libro che presentiamo, tra gli altri:rnWilliam Burroughs, Allen Ginsberg, Mauro Rostagno, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Francesco Guccini, GiannarnNannini, Franco Battiato, Claudio Rocchi, Vasco Rossi, Adriano Sofri, Marina Valcarenghi, Michele Serra,rnGianfranco Manfredi, Jacopo Fo, Beppe Grillo, Ignacio Ramonet, Osho