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In colonia ieri...e oggi. Ediz. illustrata
Le vacanze a cui oggi si pensa non hanno niente a che vedere con quelle di un secolo fa e nemmeno con quelle di pochi decenni fa. Questo testo intende ripercorrere la storia delle istituzioni che svolsero un ruolo importante per migliaia di bambini ed adolescenti vissuti in epoche tanto diverse: ospizi, colonie, case di vacanza hanno ospitato a diverso titolo e con differenti modalità i nostri nonni, i nostri genitori ed infine i nostri figli proponendo servizi ed opportunità valide all'interno delle rispettive società in continua evoluzione. Agli ospizi marini e montani dell'età liberale si sostituirono le cosiddette 'Colonie' che nacquero come strutture portanti della politica e sopravvissero con un impianto simile fino ai primi anni settanta. Infine, le attuali 'Casa vacanze' che danno un'offerta educativo-pedagogica completamente nuova Attraverso la ricostruzione storica dei primi capitoli fino all'Appendice, dedicata ai ricordi personali di ieri e di oggi, il lettore può rivivere esperienze dirette o fantasticare su ciò che non ha sperimentato e che forse potrà trovare in queste pagine. -
Abbiamo le ali. Tre racconti sulla potenza della vita
Ecco una nuova opera di Ernesto Gallarato che riesce con la sua garbata e raffinata ironia, unita alla scrittura vivace, a catturare l'attenzione del lettore grazie a trame imprevedibili e avvincenti. I personaggi sono ben delineati, i contenuti risultano meditazioni profonde espresse in maniera gradevolissima e apparentemente lieve. Lo scrittore sa ben comunicare il suo sguardo sereno e positivo sulla vita e quella sua fiducia profonda nel bene che gli deriva dalla capacità di dialogo e ascolto verso l'altro rispettato sempre come un dono. I testi di questi racconti sono impreziositi ulteriormente da brevi poesie dell'Autore e da massime e insegnamenti ispirati al Buddhismo; ed è particolarmente gradevole trovarli anche nelle considerazioni e nei dialoghi dei protagonisti, in cui spicca positivamente il contrasto tra le condizioni esteriormente umili di essi e la loro saggezza. -
Simplicity. Il nuovo metodo per realizzare il cambiamento e rendere continua l'innovazione in azienda. Guida e decalogo indispensabili per manager, studenti e docenti
Il metodo Simplicity vuole essere una concreta opportunità per certificare in modo nuovo il conto economico delle PMI che decideranno di applicarlo, così da non ritardare ulteriormente il conseguimento di vantaggi competitivi che già oggi sono disponibili, come hanno avuto modo di verificare le imprese che hanno già deciso di farlo proprio. Il metodo parte dall'assunto che oggi molte PMI non hanno evidenza dei grossi margini di miglioramento che sono alla loro portata, semplicemente perché non sono aiutate a fare vero benchmarking interno ed esterno. Non confrontando, come metodo, i propri risultati con quelli di altre aziende (per esempio, di dimensioni simili oppure operanti nello stesso settore) non si conoscono i concreti potenziali di miglioramento realmente disponibili e così non ci si dedica da subito all'ottimizzazione dei propri processi (condizione indispensabile per mantenere viva la propria competitività a lungo termine). Anche le PMI necessitano ogni tanto di un vero check up organizzativo che coinvolga tutti: datore di lavoro, dirigenti, impiegati, operai e personale esterno stabilmente inserito in Azienda. -
Risveglio poetico
Maria Luisa Luraghi è una poetessa affermata, che ha ricevuto numerosi e significativi riconoscimenti dalla critica e dal pubblico. Le sue liriche trattano tutte le tematiche della dimensione più autentica dell'esistenza: l'amore, la fede, i sogni, i ricordi; dopo l'esperienza terribile della pandemia da covid, questa silloge narra il risveglio dell'anima mediante la poesia e la sua scrittura, sempre garbata, elegante, curata si fa più sofferta, più accorata, più essenziale. E, dunque, ancora più vera e intensa.Qui, la Poetessa, nel modulare i contenuti, lascia emergere tutta la drammatica realtà quotidiana che ci ha attanagliati, come singoli individui e come società, in una morsa stringente di dubbi, paure, incertezze (dalla prefazione della dott. Ilaria Celestini). -
Cattolici uniti, da 130 anni per benedire un'Italia nuova
"Ritengo decisamente importante che si metta in campo un impegno così concreto in favore della divulgazione della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, soprattutto in un anno, il 2021, che oltre a coincidere con la sperabile fine della terribile pandemia in atto, corrisponde al 130esimo anniversario della prima Enciclica Sociale Pontificia, la """"Rerum novarum"""", quel """"Vento di novità"""" da cui nacque l'educazione al risparmio dalla quale a sua volta sarebbe successivamente scaturita l'educazione finanziaria...Non posso quindi che rallegrarmi veramente del fatto che, all'interno di un Libro tanto importante nel contesto di un anniversario così storico e irripetibile, un capitolo intero sia dedicato all'Educazione finanziaria, e di ciò sono grato agli autori Ivano, Alessandro ed Erminio, oltre a Carlo, Gjon e Paolo che ho potuto conoscere e apprezzare in più occasioni per l'alta qualità dei progetti e dei lavori svolti, che hanno acquisito una rilevanza oramai europea"""". (dalla prefazione del Prof. Beppe Ghisolfi)" -
Liz e le tre città
Nel lungo racconto destinato ai bambini, racchiuso tra pagine ricche di immagini colorate e accattivanti che scatenano la fantasia, il genio narrativo di Carla de Bernardi, scrittrice prolifica e artista alle molte sfaccettature, ben nota nell'ambiente milanese anche come presidente dell'associazione Amici del Monumentale di Milano, incontra il genio figurativo di Andrea Sangalli, pittore noto, ironico e seducente che offre alla vicenda narrata tutta la forza la forza dei suoi colori unici e smaglianti. Liz, gattina con gli occhi viola e anima indiscussa della favola, con le sue avventure è portavoce di alcune tematiche sociali e psicologiche che attraversano il nostro tempo e che ben possono essere comprese dai lettori più giovani, spesso soli con la loro fragilità emotiva davanti a realtà di cui sentono parlare o che si ritrovano a vivere, ma di cui non hanno spesso motivazione e risposta. Il tema amore-vita-morte trattato dall'Autrice con delicato ""spirito gatto"""", offre spiegazioni, perché ciò che si conosce, non possa più fare paura. Il lieto fine e la morale sono rassicuranti per il lettore bambino/adulto: la vita è uno scrigno di doni e imparare ad apprezzarli dona felicità. Età di lettura: da 6 anni."" -
Stagioni di lago
Con una narrazione elegante e intensa Graziana Frattini comunica emozioni vere attraverso le sue descrizioni ricche di particolari realistici che conducono il lettore nel mondo palpitante di vita del lago d'Orta e dei suoi abitanti. Nel testo, corredato da immagini, si alternano i ricordi personali di famiglia alle memorie collettive e anche noi, suoi fortunati lettori, abbiamo il privilegio di condividere i momenti e i gesti quotidiani di un tempo non lontano in cui le famiglie erano al centro dell'attenzione di tutti. Lo splendore del lago d'Orta dove le vicende della Grande Storia si intrecciano con quelle della quotidianità, fa da sfondo a un tripudio di colori e profumi che incantano e vivono nell'animo di chi ne serba il ricordo con un affetto che il tempo non affievolisce. Il libro, oltre ad avere un gran fascino per la grazia stilistica e affabulativa di Graziana Frattini, è anche profondamente etico e trasmette i valori più nobili: l'amore per la famiglia, il senso civico, la coscienza dell'appartenenza alla propria comunità e il piacere del servizio disinteressato e amorevole verso il prossimo. -
Solo per trenta denari...
Gian Luigi Caron, autore fecondo che negli anni è stato capace di produrre testi poetici e di narrativa che mettono in luce le sue abilità non comuni di valutazione e riflessione sul tempo in cui viviamo, in quest'ultima opera si fa vate ispirato e assume il ruolo di moderno Tirteo, poetando su quei temi ostici e attuali che potrebbero accompagnare l'umanità alla sconfitta, ma anche sua vittoria e redenzione, solo che l'uomo lo voglia. Trenta denari, Giuda, il ""sinedrio"""", il potere illimitato, le grandi menzogne suscitano l'indignazione e il canto accorato del poeta che non smette mai, però, di credere nei grandi ideali scrivendo versi nel suo stile discorsivo, intimo, pari a un soliloquio ad alta voce. E l'uomo in cui Gian Luigi Caron crede con forte convinzione, combatte sul ring della vita tra pathos ed ethos, debolezza e forza morale."" -
I bambini sono farfalle. Sulle ali della fantasia, ricordando Rodari
"Fantastica"""" è la maestra Federica che, come quella memorabile di Gianni Rodari, si diverte a comporre in versi le storie e le emozioni dei suoi bambini, le cose che hanno imparato, portandoci in giro per l'Italia seguendo il filo di pensiero che lo studio è un po' un gioco, un po' una scoperta (""""Il Molise esiste davvero""""). Un libro come questo nasce per gioco, ma non ci sarebbe niente di male se diventasse un utile strumento di lavoro, uno spunto per far giocare i nostri bambini usando la lingua in modo diverso. Come scriveva Umberto Eco, """"Ci lamentiamo che i nostri ragazzi spendano ore e ore davanti alla TV e non siano più capaci di usare bene la lingua. Basterebbe insegnargli che con la lingua si può anche giocare e si divertirebbero persino ad andare a caccia degli errori sintattici dei presentatori TV"""". In fondo basterebbe mettere 'social' al posto (o accanto) a TV e influencer al fianco di presentatori e la frase sarebbe perfetta anche per oggi." -
Un posto chiamato paese
C'? in tutti noi un luogo dell'anima che non ha connotazioni precise, ma che costituisce quel nucleo essenziale del nostro essere così importante da renderci unici. Tutti abbiamo un tesoro di ricordi, di emozioni, di momenti che hanno contribuito a renderci quelli che siamo. E da tutto ciò non possiamo prescindere, perché c'è sempre un momento della nostra vita - e non sappiamo quale possa essere - in cui dobbiamo fare i conti con quell'io profondo che vuole ricordare o dimenticare o riscoprire o ritornare sui passi perduti di un passato che è inequivocabilmente nostro. Il romanzo di Rosanna Di Muccio ha i caratteri dell'universalità e l'autrice oltre a raccontare un mondo femminile di provincia che può essere vicino o lontano da noi - ma è in noi - lancia un ponte tra le generazioni, tra i luoghi, tra le persone testimoniando in ogni pagina come sia sempre possibile l'incontro, anche quando riesce faticoso. -
Un viaggio nell'acqua. Piccola storia e curiosità dell'approvvigionamento idrico nel corso dei secoli
La certezza che l'acqua sia un bene primario e un bene che debba essere gratuitamente disponibile distoglie l'attenzione da come nel corso dei secoli sia stato gravoso procacciare, distribuire e difendere tale ricchezza. Mario Albano, ingegnere idraulico specializzato in idraulica sanitaria, ha dedicato la sua vita e la sua professione allo studio di progetti che portassero alla realizzazione di schemi idrici intersettoriali. La sua è stata una carriera prestigiosa che gli ha permesso di progettare e dirigere la costruzione di impianti in Italia e all'estero. Con questa preparazione specifica e approfondita e con una scrittura chiara e dettagliata l'autore racconta sinteticamente il millenario cammino dell'arte di creare la disponibilità dell'acqua per i bisogni dell'uomo e la grandezza dell'ingegno umano per realizzare le tecniche idonee per la captazione, il trasporto e la distribuzione. -
Granelli erranti
"Granelli erranti"""" è un racconto di Čechov del 1887. Nei giorni di San Giovanni e San Nikolai, il protagonista del racconto raggiunge l'alloggio che gli è stato dato in foresteria. Qui verrà raggiunto da un giovane ventenne, Alexander Ivanic, rimasto senza un letto e in cerca di un posto dove dormire, prima di avviarsi col protagonista e gli altri pellegrini in processione fino all'eremitaggio. Il ragazzo, ebreo convertito al Cristianesimo ortodosso e inizialmente un po' inibito dal sentirsi di impiccio per il compagno di stanza, inizia lentamente a raccontare di sé, delle sue umili origini, dei suoi strani studi, della sua drammatica esperienza in miniera, della sua conversione e relative motivazioni, dei suoi confusi progetti futuri. Passo dopo passo, nascerà nel giovane un sincero attaccamento al protagonista e tra i due un'intensa, seppur fugace, simpatia." -
La ragazza di Paul
"'La femme de Paul' fa parte della prima raccolta di racconti di Maupassant, Casa Tellier, pubblicata nel 1881. È l'inizio della fulgida carriera dello scrittore: più di trecento racconti, sei romanzi, scritti di viaggio, articoli di giornale, pièces teatrali e altro ancora, in soli dieci anni di attività letteraria. Nonostante sia la prima, questa raccolta già racchiude molti dei tratti distintivi del prolifico e magistrale novelliere, a partire dal titolo, Casa Tellier, che l'autore sceglie perché quello di un racconto per lui significativo. Prima di leggerlo, si può immaginare che la casa in questione sia un qualsiasi interno familiare dell'ottocento borghese, ma quasi subito nella lettura del racconto si scopre che si tratta di una casa chiusa e che le protagoniste sono un gruppo di prostitute. Lo stesso accade per 'La femme de Paul': all'inizio si pensa al significato più comune di femme, moglie e ci illudiamo che l'autore racconterà le vicende della moglie di un certo signore e descriverà il suo quotidiano. Ma non appena si assiste all'ingresso in scena dei due protagonisti, Paul e Madeleine, appare chiaro che non si tratta di una coppia di sposi. Viene anche detto che la ragazza è l'amante di Paul, ma in che senso?"""" (Dalla Prefazione)" -
Certi ricordi non tornano
La Fortezza è una fabbrica di liquori ormai in disuso, compressa fra il Barrio e il Fiume. Tra i palazzi del quartiere periferico svetta il civico 49, ultimo baluardo di resistenza nei confronti della Panopticon, la società proprietaria dell’impianto che vorrebbe trasformare in un moderno centro commerciale. È qui che Michele, sedici anni, viene sorpreso a scrivere una grossa O con una A all’interno su un muro dell’edificio da Alfiero, un condomino con gli occhiali alla Pertini.rnrn“L’inizio è insolitamente conradiano – un uomo cade in mare mentre un’onda si abbatte su una scialuppa. Ma subito una parola incrina, o semplicemente dissona, nell’immagine quasi sovratemporale da romanzo d’avventura di mare. È una parola ipercontemporenea: “resilienza”. Utile a leggere l’intero romanzo come una meditazione narrativa sul tema, o meglio ancora: un racconto lungo in cui lampeggia quel lemma come la chiave di un enigma.” (dalla prefazione di Paolo Di Paolo). -
Parole per la resa
"Questo libro non fa sconti né cerca lacrime tremanti sulle ciglia. Ma solo lacrime dure, intellettuali, profonde. E allo stesso modo stupori altissimi, rarefatti. La voce di Filia che parla da dentro un misterioso rapporto e da dentro una """"resa"""" ci arriva pacata e micidiale non cerca effetti. Non vuole sedurre il lettore con l'esibizione facile di sentimenti o piccole acquisizioni linguistiche. È tesa, tutta coinvolta nel sorprendere ciò che vale, ciò che può essere memorabile nelle circostanze, anche minime. Ha assunto, poeta ormai esperto, molte delle lezioni dell'ultimo Novecento italiano e delle primizie del nuovo millennio. Ma cerca la sua strada senza clamore in una concentrazione quasi da spasmo e da arte orafa sul mistero delle cose e della fine. Filosofica senza mai essere astrazione gratuita o peggio esercizio di piccoli pensieri, la poesia di Filia si presenta come"""" sfida altissima. Dal buio accecante di una fine viene la luce strana di queste parole, come se avessero toccato il limite del toccabile, e del pensabile."""" (Davide Rondoni)" -
I narratori della modernità
Un saggio sull’aurora della modernità attraverso lo sguardo dei suoi padri letterari: Balzac, Flaubert, Zola e Maupassant. Un viaggio riccamente citazionista nei tanti volti di quella modernità da cui siamo nati e da cui, soprattutto oggi, siamo abitati, più fortemente che mai.rnrnBalzac, il titanico autore della Commedia Umana, il primo narratore della nuova società borghese dominata dal denaro e plasmata dalla comunicazione.rnrnFlaubert, il maestro di stile che con paziente e rigorosa lentezza ha dipinto l’immortale ritratto della piccolo borghese media, quella Madame Bovary che ancora oggi si dibatte fra le nostre mura.rnrnZola, l’esperto d’immagine la cui opera costituisce l’affresco più spettacolare della Francia moderna. Dagli splendori delle cortigiane dell’Opera alle miserie delle miniere, dal trionfo della società dei consumi dei grandi magazzini fino al dominio degli astratti imperi finanziari.rnrnMaupassant. Il geniale allievo che ha messo a nudo l’irrimediabile solitudine, l’alienazione e la follia dell’uomo moderno, anticipando la discesa agli inferi di quell’inconscio che deflagrerà nel ’900. -
Sulle strade di Miguel
Sei ragazzi, un sogno, una corsa, l'Argentina. Una storia incompleta, un finale da riscrivere: un giovane maratoneta scomparso nel nulla, i suoi diari come briciole a tracciare un viaggio alla ricerca di un'utopia, la speranza di farcela, una verità perduta negli anni bui dell'America latina, fra squadracce militari e madri coraggio di desaparecidos. Un romanzo di formazione lungo una linea non sempre retta di chilometri sudati. La corsa di Miguel parte da Roma e finisce fra le baracche di Buenos Aires; sospira negli amori di sei adolescenti che percorrono strade già tracciate eppure vergini, in una maturazione intima urlata, meravigliosa e disperata. Si cresce un po' con Lavinia, feroce e appassionata, con Emiliano e Alessandro e i loro sogni di giustizia, con Federica e Arianna, frenetiche e fiduciose, e con Luca, che si crede cinico ma ha soltanto paura. E Miguel. Miguel che sopravvive agli orrori, che respira e rivive a ogni passo, un piede dopo l'altro, in questa corsa che ogni anno lo celebra non solo a Roma, dando il via a un andare commovente, il traguardo della vita ad aspettare. -
Per lei. E per tutti. Appunti su Dante e sull'amore
Il problema è il viaggio. Solo quello. Il nostro maledetto o benedetto viaggio in questo posto chiamato mondo. Il problema è se Beatrice appare dietro la porta a vetri e se entra. Il problema, come sapeva Dante, è se poi qualcosa la porta via. Quasi nessuno dice ai ragazzi che lo incontrano perché Dante abbia scritto la Commedia. Non lo dicono. Ma... -
Una notte senza dire niente nacque il mare
"Matteo Greco è poeta popolare e come ogni poeta che arriva da un popolo e a esso torna, trascina con sé molte cose, molti racconti, molte voci. Leopardi consigliava di ascoltare i canti popolari per scrivere davvero nella nostra lingua, Greco lo fa e in questo suo ennesimo libro di canto e di amore si avverte più estremo e vibrante - ma sempre con la felicità di una viva comunicazione - lo scontro con la cagna morte, con la tentazione dell'oblio. Più feroce è la contesa, come è giusto che sia nella maturità, tra la morte e l'amore. Visioni domestiche e cosmiche, attraversamenti di fantasmi in sguardi consueti, rari ma violentissimi scoppi di ira, e tensione nelle carezze (anche di quelle del linguaggio) segnano questa raccolta di belle poesie che sanno di aria, di coraggio, di lotta. Lontane dalle piccole prove di scrittura di troppi poeti libreschi, queste parole conducono, con la testimonianza della grazia di una vita impegnata, lungo i disegni del dolore del lavoro e dell'amore. E comunicano con sicuro valore poetico un senso alto del nostro comune destino umano"""". (Davide Rondoni)" -
Non vogliono morire questi canneti
"La voce di Andrea Galgano ci arriva da una forza doppia, ma non opposta. Da un lato la forza di un radicamento tanto beato quanto duro in una realtà, la Lucania, che già ha nutrito la voce di poeti come Sinisgalli, Scotellaro, Pierro, e la remota vivissima Morra, o il romanizzato Salvia; dall'altro una viandanza tra voci e luoghi che costituiscono non solo un elemento biografico, o un accumulo culturale, ma una necessità del suo poetare. Troviamo e scopriamo con lui dunque paesaggi e ambienti e colori e odori, vie e vicoli di una città, Potenza e di un territorio che toglie le parole da cuori e menti concentrate e serrate, e troviamo e scopriamo, ritratti con la stessa forza, panorami interiori dettati da esperienze e dalla frequentazione dei luoghi sempre altrove cari alla poesia, in fondo all'anima o in fondo ai tunnel di viaggi e ferrovie. Galgano è uno scultore e cesellatore delle parole, ama sentirne la forza fisica, potente o delicatissima, che evoca la viva presenza del vivente, i suoi entusiasmi, i suoi abbandoni. Perché di questo in fondo, nella ambivalente forza che la anima, si nutre la sua poesia, lettore e animatore vivace: lo stupore di fronte all'esistente, al rilievo che prendono le cose e le presenze, nella continua alba del mondo creato."""" (Davide Rondoni)"