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Napoli civile
Il popolo civile, la parte di popolo e le loro arti in Napoli barocca. Feste, grafica, teatro e letteratura in lingua napoletana tra il terremoto e la peste 1630-1660. -
La sorella di Alessandro e altre poesie. Testo greco a fronte
La sorella di Alessandro è in realtà una Gorgone, inquietante creatura che percorre i mari e artiglia le navi in cui s'imbatte per chiedere al capitano se il mitico re macedone vive e regna: solo se rassicurata dalla risposta, lascia andare i malcapitati. Non è un caso che la tormentata figura di una tra le più popolari leggende elleniche spicchi nel mondo poetico di Pitsa Ghalazi: come la Gorgone, l'umanità continua a chiedersi se la poesia sia viva o morta e il mito di Alessandro simboleggia in modo esemplare un percorso in cui realtà e sogno, contemplazione e memoria si alternano in modo magico e cangiante. -
Le guerre di Parnaso
Il messinese Scipione Errico (1592-1670) fu polemista di rango nel variegato panorama letterario primo-secentesco. Operò a Napoli, Venezia, Roma, oltre che nella città natale, e fu accolto dalle più prestigiose accademie del tempo (Oziosi, Incogniti). ""Le Guerre di Parnaso"""", un romanzo in prosa pubblicato nel 1643 a Venezia, pongono sulla scena, quali coerenti personaggi, i nostri scrittori antichi e moderni (talvolta ancora viventi), immaginati in un aspro confronto epico-narrativo e perciò operanti in ostili e contrapposti eserciti, in nome di quei difformi e antagonistici ideali critico-letterari che stavano determinando in quegli anni il profondo e tumultuoso rivolgimento d'età barocca."" -
Buongiorno, notte. Le ragioni e le immagini
"Lo statista in prigionia è inquadrato attraverso lo spioncino della cella. L'occhio che lo ritrae potrebbe essere l'obiettivo di una macchina da presa, ma anche il mirino di un'arma da fuoco. Il gesto reale del brigatista che ucciderà Moro e il gesto cinematografico del regista che lo osserverà passeggiare sotto la pioggia mattutina e primaverile di un mondo parallelo si trovano, per un istante, a convergere in un unico sguardo""""." -
Dieci miti e una storia
"Dieci miti e una storia"""" può esser letto come il viaggio iniziatico di un adolescente che vive tra due patrie, diviso tra due mondi, in una famiglia straordinaria ma ingombrante, lungo un cammino complesso come tutti i percorsi che conducono alla conquista della propria identità. Ma quest'adolescente non è un ragazzino qualsiasi: il protagonista Aristidis è solo la maschera dietro cui si cela l'autore, Nikos Papandreu, uno dei rampolli della più importante famiglia politica greca. Questo spiega perché tra ricordi del piccolo Aristidis convivano i minuti, drammatici episodi vissuti da ogni adolescente e la lunga notte della dittatura dei colonnelli, la scoperta della vita accanto a fratelli e coetanei e i comizi oceanici del nonno e del padre." -
Cose turche
Tra il 1908 e il 1909 lo scrittore turco Mehmet Rauf pubblicò un racconto dal titolo ""Zambak"""" (Racconto di un Giglio). L'uscita di questo esile libretto provocò molti guai al suo autore, che venne processato e condannato per una scrittura che venne considerata eversiva. Nonostante le vicende sfortunate del libro, il soggetto diverrà addirittura il tema d'un film, nel 1917, e la storia di """"Zambak"""" continuerà a circolare in vario modo negli ambienti culturali della Turchia d'un tempo. L'autore, che ha scoperto il testo di recente, non è tuttavia interessato alla qualità letteraria della pagina di Mehmet Rauf: lo interessano molto di più gli scottanti temi affrontati; di qui una sostanziale riscrittura del testo accompagnato da alcuni saggi."" -
Il sogno di un eretico. Poesie dal 1950 al 2004. Testo greco a fronte
Il volume è la raccolta delle poesie più significative di uno dei più importanti poeti neogreci viventi. La pagina del poeta epirota si segnala per la ricchezza di allusioni e di riferimenti culturali, in una realizzazione poetica che appare costantemente radicata nella realtà e sempre capace di parlare ai sentimenti. -
Sparta. Storia politica e sociale fino alla conquista romana
Prigioniera di una leggenda eroica quando non di fuorvianti schemi ideologici, Sparta non sempre è stata oggetto di autentiche indagini storiche. L'autore, con questo saggio, cerca di fornire risposte scientificamente fondate a interrogativi che si rincorrono da secoli sulla vera storia di Sparta. Che tipo di potere veniva esercitato? Che tipo di società era quella spartana? Come vivevano le donne di Sparta? L'autore dimostra come la grande città greca, chiusa su se stessa o imperialista, nonostante tutte le tensioni, godette di una sostanziale stabilità, incapace però di riformare le sue istituzioni. In realtà, prigioniera del suo passato, Sparta fu la prima vittima del suo mito. -
L' origine della commedia attica
Il testo è un'opera giovanile del classicista inglese Cornford, la cui prima edizione è del 1914: sul solco degli studi avviati da Jane Harrison, Cornford colloca l'origine della commedia attica nell'ambito di categorie ritualistiche, approfondendo nel contempo la struttura drammatica della commedia di Aristofane. -
Vita e avventure
Primo libro della letteratura serba moderna, ""Vita e avventure"""" di Dositej Obradovic è autobiografia, libro di memorie, """"bildungsroman"""", romanzo epistolare, letteratura odeporica, ma anche """"racconto metaforico sullo sviluppo culturale del popolo serbo"""". La vita di Dositej sembra infatti ripercorrere le tappe principali della cultura serba che, partendo da Bisanzio e dal monastero, lentamente si apre - proprio con Obradovic e come Obradovic all'Occidente e a una cultura non più esclusivamente ecclesiastica. Dositej è un innovatore che sente il bisogno di scrivere in una lingua comprensibile al popolo serbo (e non più in antico slavo-ecclesiastico) e che nutre un incrollabile fiducia nell'effetto benefico della cultura e dei buoni libri. Viaggiando in Europa, frequentando le maggiori università del tempo, si propone di fungere da tramite tra l'Occidente e il proprio popolo, che gli appare tanto più arretrato. Educare, fornire l'esempio e, nella buona tradizione settecentesca, anche divertire, sono i motivi per cui scrive le memorie, che ci rimandano l'immagine di un uomo infaticabile nel suo bisogno di conoscere e di imparare."" -
Trockij e la pace necessaria. 1918: la socialdemocrazia e la tragedia russa
A Brest Litovsk, agli inizi del 1918, la delegazione della Repubblica sovietica e quelle degli Imperi centrali discutono le condizioni per firmare la pace. L'incertezza dello scenario internazionale sembra autorizzare equamente timori e speranze. Se da parte tedesca si continuano a nutrire illusioni di agevoli conquiste territoriali, da parte sovietica si guarda con estremo interesse alle prospettive rivoluzionarie apertesi sia in Germania che in Austria: l'ipotesi di una rivoluzione socialista nel cuore dell'Europa sembra a portata di mano e questo spiega l'orientamento di Trockij che, alla guida della delegazione sovietica, è convinto che ci siano le condizioni per respingere i diktat germanici. Le cose, com'è noto, andranno altrimenti, ma solo molti anni dopo Roman Rosdolsky fornirà, grazie a rigorose ricerche d'archivio, elementi inoppugnabili per la ricostruzione dei retroscena di quel cruciale snodo storico: la potente dirigenza socialdemocratica austriaca, mentre scagliava parole di fuoco contro la guerra, lavorava in realtà per impedire qualsiasi sbocco politico ai poderosi scioperi spontanei che squassavano il paese. Il volume curato da Antonio Moscato - che ripropone il saggio di Roman Rosdolsky - affronta un interrogativo classico della storiografia sulla Rivoluzione d'Ottobre. Tutt'altro che datato, però: il confronto tra l'anima socialdemocratica e quella rivoluzionaria della tradizione marxista è ancora estremamente attuale. -
Salvami
L'auto di Ted e Ginger sfreccia sulla strada, Ted ha la guancia sfregiata da una cicatrice. Un colpo di pistola che si è sparato da solo. Ginger ha i capelli appicciati al volto e gli occhi lucidi. Davanti a sè vede sfumare le immagini di un mondo che non smette di inquietarla, un mondo di uomini smarriti nelle proprie ossessioni. Come suo padre, un predicatore divenuto impopolare tra i fedeli che preferiscono la tv ai suoi sermoni. O lo strano hippie che spaccia pasticche e si cura il cancro con una dieta a base di miglio e tofu. C'è tutta la desolazione della moderna periferia statunitense, paesaggi fatti di boschi e fast food, strade statali e fabbriche in disuso, rituali di adolescenti e musica metal, abbandonoe urgenza di salvezza. -
Prima di tutti i secoli
Uno stile ironico e contraddittorio e una prosa delicata, a tratti esilarante, sono le cifre attraverso le quali Johannes Hösle ricostruisce la propria infanzia nel villaggio tedesco di Erolzheim: lo sguardo naif e infantile del piccolo Johannes coglie le prime avvisaglie della guerra, l'insinuarsi di un'ideologia che si oppone al cattolicesimo bigotto della comunità ristretta in cui vive ma sembra vestirne gli stessi caratteri di assolutezza e inquestionabilità, e riesce a vederne le incongruenze e le ipocrisie, esponendole al lettore con innocente irriverenza. -
Il rosso e il bianco
Lo stesso amore per il vino, nettare degli dei o bevanda diabolica a seconda dei casi, unisce e muove i personaggi di questo romanzo. Tutti hanno o hanno avuto una passione - gioiosa o funesta, passeggera o fatale, ragionata o delirante, erudita o bestiale - per il vino. Che li faccia ridere o li renda inquieti, è proprio il vino, in tutti i suoi aspetti e in tutta la sua vivacità, a fungere da unico specchio di queste vite, a dare loro colore, acidità, sapore. -
Junior
Tra Prato e Firenze, l'ascesa di una giovane borghesia provinciale avida e sensuale: personaggi pieni di contraddizioni, sullo sfondo di un travagliato secondo dopoguerra. Francesco Rapaccini, Junior, è figlio del boia di Prato, repubblichino noto per gli orrori compiuti con l'amante Tamara. Sedicente 'compagno', Francesco non esita a gettare ombre infamanti sugli operai del lanificio che il padre gli ha lasciato. L'amico d'infanzia Marco, da sempre infatuato della moglie di Francesco, ma mosso soprattutto da un sentimento le cui ragioni saranno svelate solo alla fine, tesse una rete diabolica: la mano che tende all'amico lo trascinerà nel disastro, non solo economico. Per salvar il marito, e da lui spinta, la donna cede alle attenzioni di Marco. -
Non dire il mio nome
A Rosignano Solvay, una striscia di sabbia bianca come il talco con dietro una fabbrica che luccica come un'astronave e davanti il mare aperto, vive una bambina con la sua famiglia: un padre debole e iracondo e una madre senza volontà. Dopo un'infanzia tumultuosa e un'adolescenza turbata, in cui si susseguono amori maschili e amori femminili, in una tormentata e sofferta ricerca di definizione di identità sessuale, la giovane, in preda a una confusa disperazione, decide di fuggire. Al di là di quel viaggio senza meta precisa, l'aspettano un ignoto che la sconvolgerà profondamente, amicizie affettuose di uomini e di donne che conforteranno le sue inquietudini e, finalmente, l'amore che aveva sempre sognato. -
E adesso? Storia di una giovinezza
Erolzheim, Alta Svevia. È il 1942. Dopo la morte del padre con cui si chiude ""Prima di tutti i secoli"""", primo volume dell'autobiografia, un Johannes ormai tredicenne affronta le conseguenze della guerra. Con una voce che si fa più """"adulta"""" rispetto a quella della sua """"storia di un'infanzia"""", ma che rimane immediata e decisamente """"esilarante"""", Johannes Hösle ci presenta la Germania degli anni Quaranta in un affresco che il punto di vista interno rende, per il lettore italiano, affascinante."" -
I cuscini da preghiera di carne
Nel cuore di Istanbul c'è il palazzo imperiale, e nel palazzo una stanza detta la 'Gabbia', dove i figli del sultano trascorrono l'adolescenza, in attesa di essere iniziati alla vita di corte. Quando Orkhan ne esce, scopre di essere il prescelto per succedere al padre. In quel palazzo isolato e inquietante, una serie di misteriose fanciulle dell'harem attende impaziente di educarlo alle ""cose dell'amore"""". C'è Anadil, che gli mostra come ritardare l'acme del piacere sessuale congiungendosi su un letto di ghiaccio. Penizade, in grado di predire il futuro tramite l'antica arte della fallomanzia. Mihrimah, che insegna a intensificare il godimento attraverso la disciplina dello Sguardo doloroso. Roxelana, la domatrice di pantere del serraglio, che invita Orkhan nel suo regno di fruste e catene. Il palazzo, insomma, sembra essere interamente edificato con i sogni degli uomini. Ma presto Orkhan si rende conto che la realtà è ben diversa: sono i principi a essere prigionieri di un edificio totalmente dominato dalle donne. Nell'indolenza della vita di corte fiorisce un mondo popolato di eunuchi, servitori muti, nani creati ad artificio per mezzo di scatole che impediscono la crescita, concubine che si ungono le cosce di droghe ammalianti, giraffe omosessuali, damigelle avvelenate, djnn e altri spiriti dispettosi. Un mondo controllato dalle adepte del Cuscino da Preghiera di Carne, una setta che si propone di portare l'uomo a incontrare la Divinità tramite una esperienza sessuale davvero speciale..."" -
L' allievo
Savigny-sur-Orge, periferia meridionale di Parigi. Patrick è lo zimbello dei compagni di classe. Ritenuto da tutti un po' ritardato, nonché vittima di violenze familiari, viene preso in consegna dal grande meccanismo dell'assistenza scolastica, classi specializzate, insegnanti di sostegno e via dicendo. Una realtà capace di produrre sforzi entusiastici come quelli del maestro David, che si prende a cuore il caso umano Patrick. David sperimenta nella sua classe di alunni disabili nuove tecniche pedagogiche, ottenendo brillanti risultati. E sarà proprio Patrick a dimostrare una sorprendente capacità di reintegrarsi fra i suoi coetanei. Ma ecco che questo quadro, in fondo rassicurante, inizia a sconvolgersi: Patrick è ben lungi da essere il ritardato che tutti pensavano. E anche la sua situazione familiare non coincide con gli stereotipi teorizzati dai suoi insegnanti. Patrick è una creatura scaltra, con una complessa relazione di dipendenza e gelosia reciproche con la madre, donna rozza e capace di esprimersi quasi solamente attraverso slogan orecchiati alla televisione, figura emblematica della miseria e del degrado delle banlieue. E il padre non è che una presenza esile, di cui Patrick mira edipicamente a sbarazzarsi, per andare incontro a un destino insospettato. -
L' acrostico più lungo del mondo ovvero Storia di un satiro religioso. Cantica prima
L'impresa epica di un uomo che narra la sua discesa all'inferno, componendo l'acrostico più lungo del mondo. Una sfida degna dei più arditi giocolieri della parola, dei più estrosi acrobati della lingua. E che si misura direttamente con la Divina Commedia. Una riproduzione in acrostico del primo canto dell'Inferno, in un movimento a spirale che ricostruisce il viaggio di un ironico satiro dei nostri tempi nei gironi delle moderne dissolutezze; il naufragio di un artista da strada, dai tratti bukowskiani, verso la perdita di una purezza continuamente rimpianta. Lo sfondo di questo scontro tra bene e male è una Napoli a cavallo tra gli anni '70 e l'inizio dei '90, dove un adolescente sospetto fin dall'infanzia di ""stranezze"""", si confronta con la rigida educazione cattolica e un sistema sociale i cui sintomi di decadenza e ipocrisia sono leggibili persino tra i giovani impegnati in lotte ormai solo e semplicemente di moda. Dibattendosi tra vizi canonici (sesso, droga e rock 'n' roll) e altri più insoliti, il ragazzo viene attratto in un vortice di figure maliziose, piccole e grandi nefandezze, ridicole storie d'amore, intriganti situazioni erotiche, che lentamente trasformano la sua diversità in marginalità. Ma anche mentre cerca di mantenersi ancorato al mondo sperimentandosi nelle professioni più improbabili - dal filosofo da strada al rimatore mercenario, al venditore di enciclopedie - il protagonista non desiste da una continua quanto esasperata ricerca della verità.""