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Discese agli inferi
Partendo dall'affermazione del Credo e dall'interpretazione datane dai padri della Chiesa, il volume svela il significato salvifico di questa discesa del Signore, morto e vittorioso sulla morte, negli abissi dell'umanità. Ricca di brani patristici, l'opera si snoda con una profonda semplicità capace di parlare al cuore di ogni uomo. -
Alla sera della vita
Quando la vita, nostra o di una persona cara, si avvicina al tramonto, riemergono con forza le questioni essenziali - ""Per quale ragione vivo? Per quale causa sono pronto a morire?"""" - e si cerca un criterio per valutare la vita nel suo rapporto con la morte. Risuona così un ultimo appello per imparare a vivere: attendere la morte personale come si attende la persona amata, vivere nell'attesa che la porta si schiuda... Perché, se Cristo è la porta che si apre sull'eternità, allora egli è il passaggio dalla morte alla vita, il pegno della nostra risurrezione, il senso ritrovato per il nostro vivere quotidiano."" -
La vita spirituale
Un percorso attraverso i luoghi e le attività dello Spirito. Aiutandosi con quegli elementi della tradizione monastica che sono eloquenti per ogni uomo, l'autore ci insegna le varie fasi della vita spirituale: ascolto, conversione, riconciliazione con i fratelli, servizio a ogni creatura. Senza disdegnare gli apporti delle scienze umane, ci sarà così possibile riacquisire a poco a poco quei sensi spirituali senza i quali non è possibile una vita secondo il sentire di Cristo: una vita cristiana. -
La solitudine: grazia o maledizione?
La solitudine può diventare maledizione quando si trasforma in isolamento, ma può essere invece occasione cruciale per aderire alla realtà e inserirsi nella storia, fecondo luogo di crescita e di comunione con tutto il creato. Redatti da esperti di varie discipline, queste pagine conducono il lettore a scoprire il senso umano e cristiano della solitudine e a comprendere il messaggio trasmesso all'umanità intera da coloro che lungo i secoli hanno riconosciuto nel nascondimento e nella solitudine il modo loro più consono per portare a compimento la propria umanità e la vocazione ricevuta mediante la grazia battesimale. -
L' Occidente visto dall'Oriente. Reazioni di intellettuali russi all'ecumenismo occidentale
Lucide considerazioni di autorevoli intellettuali russi per un cammino verso l'unità delle chiese -
La comunità. I rapporti fraterni nel deserto
Vivere la comunità non significa tanto fare tutti insieme le stesse cose nello stesso posto, bensì essere ""un cuore solo e un'anima sola"""". I padri nel deserto costituiscono un esempio luminoso in questo senso: pur vivendo isolati o in piccoli gruppi, sono stati capaci di creare un tessuto comunitario. L'ascolto e i consigli reciproci, la correzione fraterna, l'accoglienza a ospiti e pellegrini hanno reso la loro solitudine un insegnamento sulla vita cristiana. come vita di comunione. I loro rapporti fraterni, proprio perché rari e fondati sull'essenzialità, si sono rivelati capaci di irradiare l'amore di Dio e l'amore degli uomini, fonte e culmine della comunione, fino agli estremi confini della terra."" -
Sottomessi all'evangelo. Vita di Iov di Manjava. Testamento di Teodosio. Regola dello skytyk
Sono qui raccolti i testi ""fondatori"""" di un'esperienza originalissima del monachesimo ucraino: alla fine del XVI secolo, in una cristianità lacerata dal conflitto tra occidente cattolico e oriente ortodosso, il monaco Iov dà vita a un'esperienza di monachesimo radicata nel solco della tradizione esicasta. Vivendo la quotidiana sottomissione reciproca nell'obbedienza all'Evangelo, Iov e i suoi discepoli promuovono una riforma della vita monastica e cristiana che parte dal cuore: il fine cui deve tendere ogni vita di preghiera è l'amore per i fratelli."" -
Elogio della debolezza
- Sentirti debitore verso gli altri non ti amareggia?- Al contrario. Penso che si tratti di una ricchezza. Al cuore della mia debolezza posso apprezzare il dono della presenza dell'altro e offrirgli la mia umile presenza.La voce di un cerebroleso ci aiuta -
Conosci davvero l'eucaristia?
I padri della chiesa ""prima pregavano e poi credevano, pregavano per poter credere, pregavano per sapere come e che cosa dovevano credere"""". Una serie di catechesi sui diversi momenti della celebrazione eucaristica, concepiti non come succedersi di parti slegate tra loro ma come unità capace di portarci al cuore del mistero cristiano. Un tentativo di analizzare l'eucaristia non a tavolino ma """"in chiesa"""", cioè a partire dal luogo e dal momento della celebrazione stessa: così la riscoperta dell'eucaristia sarà riscoperta anche della chiesa, del corpo ecclesiale formato dai partecipanti."" -
Incontrare il fratello
Solo servendo l'evangelo nell'umile fatica quotidiana dell'amore si può andare incontro al fratello e diventare annunciatori della ""parola della riconciliazione"""". Per crucem ad lucem, dicevano i padri: nell'itinerario dall'ascolto della Parola alla conversione del cuore e a un amore più forte della morte risiede tutta la proposta di senso e di speranza che i cristiani possono offrire a questo mondo, un mondo che ha un urgente bisogno di uomini e di donne capaci di sperare."" -
Non siamo migliori. La vita religiosa nella Chiesa, tra gli uomini
I monaci e i religiosi sono dei battezzati come gli altri, chiamati alla santità e alla carità come tutti i cristiani, ma nel contempo impegnati a testimoniare la radicalità del Vangelo nella celibato e nella vita comune. Da queste pagine emerge una visione della vita religiosa nutrita alle sorgenti della tradizione del I millennio cristiano e abitata da una lettura pregata della Parola di Dio: una vita fraterna chiamata a divenire parabola dell'amore di Dio, uno spazio di libertà e di amore a servizio della chiesa e del mondo. -
Detti editi e inediti
Vi sono parole che, per l’ispirazione che le ha generate e per la sapienza che vi ha preso dimora, restano come pietre durature di un edificio cosmico di cui ogni essere umano, e non solo il credente, si sente abitatore. I Detti dei padri del deserto fanno parte di queste “parole”. Loro luogo d’origine è l’Egitto, lì furono pronunciate e custodite dalle prime generazioni del monachesimo cristiano. Ma quando le incursioni barbariche degli inizi del V secolo, e forse anche una certa decadenza, spinsero molti monaci ad abbandonare quelle regioni, il timore che quella preziosa eredità andasse perduta convinse i solitari rifugiatisi in Palestina a metterla per iscritto. Nacquero così le prime collezioni in greco, successivamente tradotte in copto, siriaco, arabo, etiopico, armeno e latino, che si arricchiscono di nuovi testi, propri di queste tradizioni e delle rispettive esperienze monastiche. La scelta qui presentata attinge a tutte queste collezioni. -
Amvrosij di Optina
La capacità di ""leggere nell'anima come in un libro"""", nasceva dalla grande carità di Amvrosij: tutti quanti accorrevano al monastero di Optina - dal grande Solov'ev all'umile contadina russa - trovavano un cuore capace di amarli fino a identificarsi con loro, fino ad amare tutto ciò che costituiva la loro vita. Con rigore storico e inedita documentazione dalla corrispondenza tra lo starec e alcuni testimoni del suo operare, viene ricostruita una delle figure più affascinanti del mondo spirituale russo di ogni tempo."" -
Vie del monachesimo russo
Vita interiore e preghiera, comunione fraterna, attesa del Signore, esperienza radicale di una distanza amorosa dal mondo che è condizione per dire una parola profetica all'uomo contemporaneo. Sono le ""Vie del monachesimo russo"""", memoria di un cammino millenario, ma soprattutto compagnia nell'oggi alla sofferenza e alla sete di senso del nostro tempo."" -
Cantare la vita
Immediate e penetranti nella loro trasparenza, queste pagine sono attraversate da un filo rosso che può aiutare molti nella loro ricerca spirituale, nel cammino personalissimo verso la scoperta dell' ""uomo nascosto del cuore"""", attraverso una progressiva docilità allo Spirito che non cessa di agire nel credente fino a condurlo a """"cantare la vita."" -
Le ali e la brezza. Etica e vita spirituale
Come si può vivere, e vivere bene, aderendo nel contempo alla dinamica del Vangelo? Come si può agire al diffuso utilitarismo mentre ci si apre alla gratuità del Dio di Gesù Cristo? Tali sono le sfide che il mondo di oggi lancia ai cristiani attraverso le domande che pone o con situazioni inedite. Queste pagine offrono al lettore un sapiente aiuto per comprendere che lo Spirito - anima di ogni autentica vita morale - non spinge a fuggire il mondo ma invita ogni uomo ad assumere pienamente la propria condizione di ""essere fatto di terra"""" e a correre in avanti verso una vita piena, conforme al desiderio di Dio."" -
Povertà e condivisione nella Chiesa. Antologia biblico-patristica
Tuo e ""mio"""" sono fredde parole. Quello che è sulla terra non è nostro, ma di tutti i viventi: tutto infatti è di Dio, Padre comune. Noi siamo fratelli ... Tu, delle cose devi usare, non abusare.Le testimonianze più significative sul rapporto tra gli uomini e i beni della terra, tratte dal messaggio biblico, dai testi dei padri della chiesa e dalla tradizione vivente dei primi secoli del cristianesimo."" -
La discesa della Shekinah
Sono qui raccolti alcuni capitoli dell'opera La Torah viene dal cielo, ultima fatica di Heschel, scritta in ebraico e finora mai tradotta in nessun altra lingua: si tratta delle pagine dedicate alla discesa del divino nell'umano. L'autore si muove con la sapienza e la libertà che lo caratterizzano nell'antichissima diatriba tra la scuola di Rabbi 'Aqiva e quella di Rabbi Jishma'el, per scandagliare tutta la portata dell'evento del dono della Torah al Sinai: una discesa di Dio nella compassione, una condivisione dell'esilio vissuto dal popolo fino a una apparentemente paradossale interdipendenza nella salvezza tra Dio e l'uomo. -
Il giudizio di Cristo
Una rilettura dei racconti evangelici del processo e della condanna di Gesù, come ""luogo"""" della manifestazione di chi noi siamo, di cosa crediamo e di come viviamo: quel giudizio alla luce della verità ci svela che siamo sì giudicati, ma anche liberati in Cristo. Nel prigioniero innocente condannato duemila anni fa è svelato ciò che possiamo essere agli occhi di Dio ed è fornito l'indizio ultimo della natura del nostro Creatore e Redentore: lì troviamo anche gli elementi necessari per riconoscere la presenza di Cristo nelle nostre vite."" -
Per lo spirito in Cristo al Padre. Meditazione sulla comunione con le Persone divine
Questa meditazione sulla comunione con le Persone divine è offerta al popolo di Dio che mette in pratica gli insegnamenti di Gesù e traduce in gesti quotidiani la conoscenza dei misteri del Regno rivelati ai piccoli. Un approccio semplice e profondo al mistero della Tri-unità di Dio: semplice perché guidato dall'amore, profondo perché, come dice Giovanni Crisostomo, ""niente spinge tanto all'amore quanto il sapere che l'Amante desidera ardentemente di essere corrisposto"""".""