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L' ottavo giorno della settimana
L'ottavo giorno non è un tempo, ed è tuttavia ""il tempo"""" sempre tacitamente presente, necessario a vivere il senso di un frangente che è vita, la più fonda, la più vera. Parallelo al silenzio, contiene tutto l'ineffabile, ma insieme avvolge ogni parola, la sua anima, ogni evento, ogni passaggio. L'ottavo giorno è la fine, la consumazione, la trasfigurazione, e insieme il principio, l'origine, la bellezza e l'incanto, la pienezza e il vuoto che la fa risaltare."" -
Dove corri? Non sai che il cielo è in te?
"È difficile nel vocìo della nostra """"civiltà"""" che prova orrore per il vuoto e il silenzio ascoltare la breve frase che, da sola, può far vacillare una vita: """"Dove corri?"""""""" La brevissima e celebre frase di Silesius, posta a titolo del libro, è forse quella più ignorata, perché tenue, quasi incerta filtra tra le pieghe delle nostre affannate quotidianità. È illusoria, ingannevole, ma appare spesso più sbrigativa la via della fuga. """"Dove corri?"""", ripete nel segreto, nell'intimo la piccola voce. E se provassimo a fermarci o cambiassimo, non potrebbe rivelarsi allora l'inatteso, l'insospettato? Ciò andiamo cercando all'esterno, attende di nascere in noi." -
Quale storia a partire da Gesù? Conversazioni di Giuseppe Barbaglio e Aldo Bodrato
Dalle conversazioni che Giuseppe Barbaglio (nel 2003) e Aldo Bodrato (2008) hanno avuto in una giornata di giugno nell'isola di Sant'Erasmo, a Venezia, è ricavato questo insieme di testi, offerti al lettore come strumento per pensare non banalmente il presente della fede cristiana. Nella varietà degli studi, degli approfondimenti e delle sensibilità testimoniati in queste pagine il lettore potrà trovare infatti indicazioni, piste di ricerca e forse anche stimolo per non soccombere all'ovvietà, veicolata da parole usurate, come, appunto, ""storia, fede e risurrezione""""."" -
Il mediatore dell'anima. La battaglia di una vita per trovare la pace interiore
La presente opera, che costituisce il completamento del precedente libro L'esprit de la médiation, éditions Érès (Lo spirito della mediazione, Franco Angeli, 1998, 2004) J. Morineau intende perciò aprire il cammino anche verso il completamento dell'essere. Con il suo percorso esistenziale, costellato di pesanti prove, con il ricco bagaglio culturale acquisito, con il suo approccio professionale alla mediazione, l'autrice giunge a trasmettere il frutto prezioso di tutta una vita spesa nella ricerca e nell'approfondimento di risposte a pressanti interrogativi sorti in lei, ma che fanno parte del bagaglio umano d'ognuno e della crescita umana: come passare dalla morte alla vita? Come riconciliarsi con se stessi e con gli altri? In questo nuovo libro, più testimonianza di evoluzione interiore che trattazione di una nuova tematica, com'è appunto la ""mediazione"""", l'autrice vuole dare dimostrazione sperimentata di come sia fondamentale ritrovare il senso di una spiritualità che porti a unificare dentro di sé corpo e spirito, a una coscienza di sé che sviluppi le potenzialità costruttive di relazioni vitali e non più distruttive."" -
L' amore dall'inizio. Osservazioni in forma di poesia sul «Prologo» del Vangelo di Giovanni
L'amore dall'inizio è testimonianza di una ""prova"""" letteraria sostenuta, pur in tutta umiltà, dall'autore nel tentativo di scalare con il mezzo poetico il verticale picco del """"Prologo"""" del Vangelo di Giovanni. Consapevole dell'eccezionalità dell'impresa, ha approfondito e meditato per alcuni anni l'assoluta purezza e la sublime musicalità dei diciotto versetti di quella che si può definire vera e propria ouverture del testo giovanneo, offrendone ora il frutto, nella speranza che esso possa essere utile a gustare il fascino dell'ispirazione evangelica."" -
Per un'alleanza delle religioni. La Bibbia tra Panikkar e la radice ebraica
Il saggio si apre a nuovi orizzonti di lettura della Bibbia. Al centro questioni decisive per il nostro tempo quali la pace, il dialogo, l'interpretazione (di un testo sacro, ma anche della realtà stessa). Due movimenti, diversi e complementari, sono indispensabili: uno sguardo in profondità nella propria tradizione (ebraica, cristiana) e insieme un'apertura reale ad altre visioni del mondo (l'Oriente e non solo). In questa direzione i contributi dell'ermeneutica di Raimon Panikkar sono fondamentali: basti pensare al dialogo intrareligioso, all'intuizione cosmoteandrica, al superamento del «mito della storia». Aprirsi all'""altro"""" non significa rinnegare le proprie origini: il patrimonio della """"radice ebraica"""" è essenziale e da approfondire. L'""""albero biblico"""" non va sradicato, ma trapiantato con la parte migliore del suo luogo natio, in modo che possa attecchire al proprio terreno in un nuovo ambiente, con reciproco arricchimento. Il misterioso personaggio di Melchisedec, «re di Salem» e di pace, che benedice Abramo (Gn 14, 18-20), ci conduce a un'altra intuizione fondante del saggio: quella dell'Alleanza mistica delle religioni. La Bibbia sarebbe un colore di questo """"arcobaleno cosmico"""". E così ogni religione, scritta o orale, senza mai dimenticare la tradizione secolare. L'approccio non è solo teorico: il libro presuppone una prassi e ad essa invita. E soprattutto vuole suggerire processi liberatori, nell'ambito umano, interiore, religioso."" -
Tu non sei solo
La vita moderna è segnata dal sigillo della solitudine. L'angoscia esistenziale è palpabile. I malintesi, l'indifferenza, la falsità, la morte scavano il baratro che ci separa dall'altro. E tuttavia, ""non siamo giustapposti, ma misteriosamente legati, tessuti nella trama universale"""". Se la solitudine è la nostra comune condizione, basta un niente una parola, un sorriso, uno sguardo inaspettato perché la distanza venga eliminata, perché divampi la gioia di reincontrarsi. La missione dei poeti non è forse quella di aprirci a questo percorso, di provocare l'incontro? In una trentina di brevi testi, Colette Nys-Mazure ci invita a penetrare nel cuore di questo segreto intreccio che sostiene tutti gli esseri."" -
Nel cuore del corpo la parola
Partendo dallo straordinario cammino compiuto da Annick de Souzenelle sia in campo culturale che religioso e professionale, Jean Mouttapa pone, in questo libro-intervista, cruciali questioni all'autrice. Esse riguardano globalmente il senso dell'umana esistenza, e più specificamente tematiche quali l'amore, l'origine umana, la malattia, il corpo e il dolore, il ""male"""", la speranza e la morte. Ne sortisce un dialogo intenso, dove la fede profonda di Annick de Souzenelle, che attinge soprattutto alle sorgenti ebraiche del cristianesimo la sua visione delle cose, fa risaltare sotto nuova luce un'infinità di argomenti vitali. L'ostinata attenzione al testo letterale ebraico e la lettura simbolica di esso invitano, in modo persuasivo e culturalmente aperto, all'ascolto della rivelazione. Nel corpo, in particolare, """"luogo del compimento interiore d'ognuno"""", si può udire e comprendere la Parola che discende per farsi carne."" -
L' invenzione della croce
"Già alte si levano la croce e le braccia inchiodate; a testa china dalla bocca s'aprono bave e lamenti; il corpo è serrato, stretto alla vita da un filo di ferro lungo, tirato da una parte e dall'altra dalle mani burine dei soldati romani. Vibra il sogno del Cristo: le carezze del padre falegname, l.incandescente agonia, l'angoscia dell'abbandono. Modellerò legni lucidi, tendini di cera, l'incupire degli incavi e dei nodi; mescolerò i 'compiti' (la disponibilità ad accettare qualche loro desiderio) alla mia fatica e alla salute dei miei umori più bassi, che poi sono l'autonomia della mia arte.""""" -
Il Padre nostro. Un cammino iniziatico
"Mosaico di testi a commento della preghiera che Gesù stesso insegnò ai suoi discepoli, ma partendo dall'ultimo versetto e procedendo a ritroso. La lettura si offre come una sorta di """"cammino iniziatico"""", che illustra il pensiero centrale di tutti gli scritti e il nucleo profondo dell'esperienza spirituale di Henri Le Saux: il cammino spirituale al di là di tutte le formulazioni dogmatiche che separano le religioni, """"la presenza universale dello Spirito santo che trascende le barriere istituzionali""""." -
Le chiavi della malattia. Trattato teorico-pratico di anateoresi
Dopo oltre trent'anni di ricerca, con risultati terapeutici che in molti casi vanno oltre il credibile, l'autore espone, per la prima volta in tutte le sue sfumature, una terapia che spiega e fa ordine in una certa confusione che regna ai giorni nostri sugli stati regressivi, comprese le cosiddette vite precedenti. Questo libro è un trattato scientifico della terapia che si pratica già in due continenti e si va sempre più diffondendo. Nelle sue pagine, l'autore raccoglie anche decine di interessanti sedute anateoretiche di persone sia sane che ammalate, in cui anche il lettore si vedrà più o meno rappresentato. Joaquín Grau espone, infatti, le autentiche esperienze - gioie e sofferenze - che ogni embrione e feto sperimenta, come pure quel ""morire alla vita"""" che è la nascita, insieme alle particolarità della nostra percezione durante l'infanzia. Il lettore, insomma, si rende soprattutto conto che le ragioni della malattia e del disagio hanno spesso radici profonde e forse insospettate; ma anche che è possibile guarirne con una rivisitazione degli stadi prenatali e infantili: questo libro, infatti, è un nuovo modello della topografia della coscienza; e forse è l'apporto più rivoluzionario nell'attuale ricerca di un nuovo modo d'intendere la medicina."" -
Elogio del nulla. Ediz. francese a fronte
Che cosa può dare senso alla vita? Una domanda sulla quale sembra ritornare insistentemente Bobin in questo libro: facendo leva su parole e idee, non però per rispondere, anzi è proprio la non risposta il gioco insostituibile di ogni solitudine, emerge la beata solitudine, accostamento contemplativo e libero a sé, all'altro, agli esseri, all'esistente, alle cose: benessere, grazia. ""L'amore, la solitudine sono come i due occhi d'un unico volto: non diviso, né divisibile""""."" -
Il vangelo di Maria Myriam di Magdala
La prima redazione del Vangelo di Maria, il cui manoscritto è conservato dal 1896 nel Dipartimento di egittologia dei musei nazionali di Berlino, potrebbe risalire all'anno 150 ca. È dunque uno dei testi primitivi del cristianesimo, insieme agli altri Vangeli canonici. È un Vangelo, se non scritto, almeno ispirato da una donna: Maria di Magdala, colei che fu la prima testimone della risurrezione di Cristo. Il testo racconta in particolare la relazione privilegiata vissuta con il Maestro: da ""amica intima"""" ne diviene trasmettitrice degli insegnamenti più delicati e profondi. L'autore commenta i versetti del testo e ne trae suggestive indicazioni per un'esperienza umana e cristiana fondata sulla """"conoscenza"""" e sul puro amore, suggeriti da una scrittura al femminile."" -
Pregare «forse il discorso più urgente»
Con sensibilità umana fino alla tenerezza, l'incisività del linguaggio poetico, con l'energia del piglio profetico, padre David si fa voce di ogni uomo, specie di chi cerca un dialogo salvifico, uno spazio salutare, e di ogni sofferente che non può tacere i suoi ""perché"""", pure se essi non hanno risposta: divenuti perciò, forse, la """"più vera preghiera"""". """"Ci sono perfino bestemmie che sono preghiere, come ci sono preghiere che possono invece essere bestemmie."""""" -
Libertà dello spirito
L'attenzione ai segni illuminanti della liturgia, il richiamo costante alla qualità del vivere e all'essenzialità dei linguaggi di relazione, la fedele volontà d'ascesa verso la conoscenza e la trasfigurante visione, le forme sempre più pure di dire la somiglianza, di riflettere l'immagine divina archetipica, l'affascinata e stupita apertura verso il sapere universale, le culture, le differenti esperienze d'incontro con il mistero dell'esistenza divina, immanente e trascendente, lo stato orante coltivato come atteggiamento globale e continuo, ""così misurato, così silenzioso"""", sono i tratti del fortissimum genus di monaco, di cui padre Giovanni ci ha lasciato stimolante e insieme dolcissima nostalgia: """"Era essenziale come i radi casolari e i geometrici vigneti del paesaggio dove si era ritirato a vivere. Nascosto e solitario; austero e aristocratico come il suo eremo"""" scrive di lui David M. Turoldo."" -
Il femminile dell'essere. Per smetterla con la «costola» di Adamo
Dopo il femminismo, movimento sociale di cui la de Souzenelle sottolinea e la necessità storica e i limiti, e dopo lo sfruttamento pubblicitario della femminilità, è giunto il tempo per l'umanità uomini e donne uniti in una medesima ricerca dell'umano di riscoprire il senso del ""femminile"""". La Bibbia contiene, secondo la de Souzenelle, la chiave che può aprirci la porta su questa dimensione essenziale, trascurata dalla nostra società. Partendo dal testo ebraico, fonte ispirativa cui Annick ci ha ormai abituati con i suoi precedenti libri, ci parla della nostra esistenza e della nostra vocazione attraverso la storia e il significato delle figure matriarcali e femminili bibliche o anche di personaggi maschili con """"valenza"""" femminile, per arrivare ad esporre la prospettiva cristiana ortodossa che afferma la mistica sponsalità della chiesa o dell.anima nella relazione con Dio."" -
Sento le cose cantare. Poesie per Maria
La figura della Vergine emerge dall'opera di Rilke ""come donna del silenzio, dell'ascolto, della presenza piena: testimone e coautrice di un prodigio che ricapitola in sé i tempi e le vicende, centro muto e aperto del divenire. Questo libretto non intende presentare con ordine tutta la produzione rilkiana dedicata a Maria, né compierne un'analisi approfondita in senso storico-critico. La scelta delle liriche è arbitraria ma non casuale; note e introduzioni aspirano ad essere soltanto spunti di meditazione, semplici inviti a goderne la bellezza""""."" -
Il simbolismo del corpo umano. Dall'albero della vita allo schema corporeo
Il corpo ha un linguaggio proprio, attraverso il quale esprime la gioia e la sofferenza; ma è anche linguaggio in sé, un ""libro di carne"""". Imparare a leggere il corpo vuol dire prestare attenzione alla sua struttura, saper decifrare le forme del labirinto anatomico. Significa anche riascoltare quanto raccontano i grandi miti dell'umanità intorno alla natura e alla sottile funzione di ogni organo. Implica, infine, la riscoperta dell'""""albero"""" dei qabbalisti: se l'uomo è «creato a immagine di Dio», la figura del suo corpo dev'essere letta come riflesso terrestre di quell'""""albero di vita"""" di cui parla la tradizione della Qabbalah."" -
La promessa pace
I testi sulla pace che presentiamo sono ricavati da scritti ancora dattilografati di Luigi Sartori, e solo alcuni sono stati inseriti in pubblicazioni ormai introvabili. Per l'attualità delle loro tematiche essi costituiscono un'occasione per riflettere e dimostrare come la storia per il cristiano è il ""luogo"""" in cui riconoscere i segni dei tempi e le devianze ecclesiali dalla fedeltà a Cristo e al vangelo."" -
Piccole incursioni nel mondo interiore
Sono pagine che offrono riflessioni aperte, stimoli a ulteriori approfondimenti, specie personali, secondo quell'attività della mente umana che è processo infinito di creazione e ricreazione della conoscenza di sé e del mondo, nella ricerca di una mai raggiunta integrazione di razionalità ed emozioni.