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Modernità in polvere
Ci sono più modi di nominare la globalizzazione - mondializzazione, interconnessione planetaria, interdipendenza universale - ma il senso è uno: il mondo è divenuto più complesso e se da un lato si sono ridotte le distanze fisiche, dall'altro si sono create fratture profonde, politiche e culturali, tra e dentro gli stati nazionali. Questo squilibrio ha aperto una crisi di legittimità che mina alla base le democrazie nuove e antiche. ""Modernità in polvere"""", che è già un classico delle scienze sociali, risponde alle sfide teoriche e metodologiche della globalizzazione guardando al mondo non più come a un insieme di oggetti culturali statici (nazioni, economie, demografie, istituzioni), ma come a un sistema di flussi in movimento che trasportano attraverso il pianeta persone, denaro, immagini, tecnologie e ideologie. Quando trovano spazi locali in cui assestarsi, questi flussi subiscono un processo di indigenizzazione, ovvero un processo in cui devono necessariamente ricostruire la propria specificità. In tal modo si genera nuova differenza anziché omologazione, ed è nell'osservazione minuziosa di questo progressivo differenziarsi che la ricerca etnografica recupera il proprio senso originario e il proprio valore."" -
Cibo e amore. Storia culturale dell'Oriente e dell'Occidente
Lo sviluppo dell'amore romantico, l'evoluzione delle cucine nazionali e regionali, la ""globalizzazione"""" del cibo cinese, la storia degli svariati tabù relativi a determinati tipi di alimenti e di bevande, l'unicità della famiglia europea: sono questi i temi differenti e affascinanti affrontati da Goody, nel suo muoversi liberamente tra Europa, Asia e Africa. Partendo da una serrata analisi del dibattito sullo sviluppo sociale nelle teorie classiche ma anche nel pensiero degli autori contemporanei, Goody applica le sue competenze di antropologo e sociologo comparatista nel dipanare i processi storici generali che si annidano fin nei recessi più intimi della nostra esistenza. Nella parte finale del volume, sfidando il relativismo dominante, prende in esame la complessità di un'analisi transculturale e punta il dito sulle incertezze implicate nel processo stesso di rappresentazione e comunicazione simbolica."" -
Neutrino
Dove eravate la mattina del 23 febbraio 1987? Verso le 7.30, ora di Greenwich, un potente scroscio di neutrini, provenienti da una supernova in una galassia remota, ha raggiunto la Terra e ha letteralmente attraversato i suoi ignari abitanti. Quasi sicuramente voi non ve ne siete accorti! Di taglia piccolissima e di massa pressoché nulla, i neutrini sono quasi inafferrabili. Teorizzati da Wolfgang Pauli nel 1930 per risolvere le anomalie nei processi di decadimento nucleare, sono stati poi descritti in eleganti quadri teorici da Enrico Fermi e da Bruno Pontecorvo, ma sono stati ""osservati"""" solo a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Ancora oggi sfidano la nostra comprensione della fisica delle particelle: eppure, sono i mattoni più comuni dell'Universo, poiché si producono spontaneamente nei processi radioattivi sulla Terra e nella fornace del Sole, nei reattori nucleari e nelle spettacolari esplosioni che avvengono nel cosmo. Questo libro racconta le delusioni inattese e i successi imprevisti di tutti coloro che (con una vera e propria fisica underground, fatta di esperimenti sottoterra, ma anche di speculazioni fortemente eterodosse) si sono lanciati in una ricerca caparbia per riuscire infine a catturarli, penetrando così negli enigmi di una natura che, per dirla con l'antico Eraclito, ama nascondersi."" -
La via. Per l'avvenire dell'umanità
Il vascello spaziale Terra continua a tutta velocità la sua corsa in un processo a tre facce: mondializzazione, occidentalizzazione, sviluppo. Tutto è interdipendente, ma tutto è allo stesso tempo separato. L'unificazione tecnoeconomica del globo si accompagna a conflitti etnici, religiosi, politici, a convulsioni economiche, alla degradazione della biosfera, alla crisi delle civiltà tradizionali ma anche alla crisi della modernità. Dove ci porta la via seguita? Verso un progresso ininterrotto? Non possiamo più crederlo. Alla diminuzione della povertà attraverso un aumento del benessere materiale corrisponde anche un enorme aumento di miseria. Andiamo verso una serie di catastrofi a catena? È quel che sembra probabile se non riusciamo a cambiare strada. Edgar Morin pone qui la sfida di una ""via"""" di salvezza che potrebbe delinearsi dal congiungersi di una miriade di vie riformatrici: riforma del pensiero, dell'educazione, della famiglia, del lavoro, dell'alimentazione, del modo di consumare.. . Come scrive Mauro Ceruti nella Prefazione, """"Morin propone di sostituire alla via di sviluppo che produce sottosviluppo la via di una politica di civiltà, che abbia come missione quella di solidarizzare il pianeta, nella prospettiva di un nuovo umanesimo"""".Una metamorfosi ancora più stupefacente di quella che ha segnato il passaggio dalle società arcaiche di cacciatori-raccoglitori alle società storiche."" -
Il lausanne trilogue play. Modelli di ricerca e di intervento
Questo volume nasce dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca italiano e il Centre d'Etude de la Famille di Losanna, iniziata nel 2001 con la professoressa Fivaz-Depeursinge, che ha ideato e diffuso nel mondo la prospettiva teorica e metodologica del Lausanne Trilogue Play (ITP). In questi anni, la visione triadica concettualizzata da Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery nel volume ""Il triangolo primario"""" si è diffusa e perfezionata. La collaborazione con i ricercatori di Losanna fa di questo volume l'ideale prosecuzione e ampliamento del primo, e rende possibile fornire al pubblico italiano un aggiornamento del movimento di pensiero e di ricerca connesso con questa linea innovativa diffusasi in ambito internazionale. La triade primaria madre-padre-bambino viene riletta come matrice interattiva di base dell'individuo non successiva all'esperienza diadica, ma parallela e parzialmente indipendente da essa, rivoluzionando per certi aspetti un sistema di pensiero e di indagine su basi diadiche. Il metodo di osservazione che gli autori propongono si pone quindi come un'interessante possibilità da affiancare alle valutazioni già conosciute e sperimentate nel tentativo di comprendere le complesse dinamiche che caratterizzano lo sviluppo interattivo precoce. Il testo si rivolge a ricercatori, psicologi clinici e dello sviluppo, educatori e a tutte le figure professionali che si occupano di osservazione, valutazione e intervento in età evolutiva."" -
Neurodidattica. Insegnare al cervello che apprende
Che cosa hanno da suggerire le neuroscienze cognitive a chi si occupa di didattica? Quali indicazioni forniscono allo studioso e all'insegnante per la comprensione dell'apprendimento e del modo per renderlo più efficace? Come evidenziare la loro importanza in modo corretto, evitando il rischio di riduzionismi e sovrainterpretazioni? Il volume risponde a queste domande attraverso un percorso che, muovendo dalla discussione critica di alcune ""neuromitologie"""" (nativi digitali, cervello destro e cervello sinistro), delinea lo statuto epistemologico della neurodidattica e ne individua i principali ambiti di indagine: i processi attraverso cui conosciamo (memoria, emozioni, attenzione, motivazione), il cervello visivo (la funzione dell'immagine per l'apprendimento), i neuroni specchio e le dinamiche dell'azione (modellamento, esperienza), il rapporto tra tecnologie della conoscenza e plasticità cerebrale. In ogni capitolo, i risultati della ricerca neuroscientifica vengono messi in relazione con temi e motivi della ricerca e dell'agire didattico, con l'obiettivo di delineare un quadro operativo in grado di suggerire linee di lavoro e ipotesi di intervento."" -
Neurobiologia della morale
Da dove viene la morale? Su che cosa poggiano i nostri valori? Come riusciamo a sapere cosa è bene e cosa è male? Per secoli filosofi e teologi hanno indagato la natura umana alla ricerca di una risposta. Molte sono state le intuizioni brillanti e le argomentazioni sottili. Solo oggi, però, quelle intuizioni e argomentazioni possono trovare un ""saldo"""" legame con la storia evolutiva che ha permesso a noi e al nostro cervello di diventare quelli che siamo. Patricia Churchland ci invita a fare i conti con i processi e i meccanismi biologici che hanno contribuito a plasmare forme e modi del nostro dover essere morale. Le scoperte più recenti nell'ambito della biologia evoluzionistica, della genetica e delle neuroscienze cognitive diventano così gli strumenti essenziali per orientarsi nell'intricata selva delle questioni morali. Non si tratta, però, di cedere alla tentazione di un facile scientismo ma di riconoscere che solo se scopriamo cosa ci renda capaci di prenderci cura di noi e degli altri possiamo capire come l'animale sociale Homo sapiens sia diventato un animale morale."" -
Il coraggio dell'etica. Per una nuova immaginazione morale
L'etica inizia dal male o dal bene? Dal rifiuto istintivo di fare del male a un altro o da un sotterraneo ""non dimenticare il meglio"""" che abita ognuno di noi? Riflettendo sulle tormentate lezioni morali del Novecento, l'autrice rilancia una visione dell'etica per la quale il bene, la libertà, la giustizia devono accadere in atti, gesti, giudizi, esperienze singolari e concrete: l'amicizia, l'amore, la fedeltà, la sincerità, il piacere, il dolore, la pazienza, il perdono. In questi momenti centrali della vita morale avviene uno scarto rispetto ai comportamenti che si adeguano all'ordine sociale e balzano in primo piano la spontaneità e la responsabilità individuali. L'immaginazione è il fondamentale organo morale che consente di portare alla luce il tesoro di esperienze morali di cui è intessuta la trama nascosta della vita e che permettono di superare i limiti e le incertezze dell'etica contemporanea. Molto più spesso di quanto pensiamo, l'etica presuppone uno sforzo di immaginazione, un investimento di energie creative che rimescolano i confini di emozione e ragione, corpo e mente, senza confonderli. Per immaginare ci vuole coraggio, l'immaginazione è audace."" -
Lo stato minimo. Il neoliberalismo e la giustizia
Indicatori di costo e di performance della giustizia, controllo dei flussi, valutazioni di professionalità dei magistrati ancorate ai rendimenti, trattamento telematico dei procedimenti, mediazione e patteggiamento quali generali alternative alla decisione del giudice: non si tratta di una moda passeggera, ma di un nuovo modello di giustizia, la giustizia neoliberale. Nella prospettiva della funzione giurisdizionale, Antoine Garapon analizza in profondità quella che Foucault ha chiamato governamentalità neoliberale, la quale estende il ragionamento economico e lo strumento della negoziazione a tutti i settori (in particolare, oltre che alla giustizia, all'istruzione, alla ricerca e alla sanità). Per Garapon, rifiutare in blocco il neoliberalismo nel nome dell'idea democratica è sintomo di pigrizia intellettuale. Piuttosto, l'aggravarsi dell'ingiustizia sociale, della violenza, della solitudine individuale nella fase attuale dello sviluppo dovrebbe indurci a prendere coscienza tanto degli errori quanto degli aspetti positivi della modernità neoliberale, per assegnarle nuovi fini da decidere insieme, in modo democratico. -
La scienza del male. L'empatia e le origini della crudeltà
A che cosa si deve l'incapacità di empatizzare? E che cosa accade quando perdiamo il desiderio di comprendere ciò che provano le altre persone? Disturbo borderline di personalità. Psicopatia. Narcisismo. Sindrome di Asperger e autismo. Patologie diverse, legate da un tratto comune: l'assoluta mancanza di empatia. Questa condizione può culminare in crimini efferati (si pensi alla tragedia della Columbine High School), ma anche dar vita a un modo diverso di interpretare il mondo (come quello di Kim Peek che ha ispirato il film Rain Man. L'uomo della pioggia). In ""La scienza del male"""" Simon Baron-Cohen scava in profondità nella nostra anatomia mostrandoci come funziona (o non funziona) nel cervello il """"circuito dell'empatia"""". Ma che cosa distingue il comportamento insolito di una persona affetta da autismo dal comportamento malvagio di uno psicopatico? Baron-Cohen spiega come siano rilevanti non solo i fattori sociali e ambientali, fra i quali l'indifferenza dei genitori o i vari tipi di abuso, ma anche quelli più propriamente biologici, invitandoci a esplorare come i nostri geni possano renderci più o meno capaci di metterci nei panni degli altri."" -
La mano che prende e la mano che dà
Secondo Peter Sloterdijk, nelle moderne democrazie il fisco (la mano che prende) considera i contribuenti (la mano che dà) soggetti passivi da spremere e gabellare automaticamente nel nome del bene pubblico. In tal modo, lo Stato contemporaneo contraddice l'ispirazione democratica che dovrebbe connotarlo, riducendola a pura retorica. In realtà, la ""mano che prende"""" è oggi così impersonale e i vantaggi, per chi """"dà"""", sono talmente astratti che l'imposizione fiscale viene percepita come confisca e saccheggio. La provocatoria proposta di Sloterdijk è trasformare gradualmente il prelievo fiscale da gesto coercitivo in gesto volontario e personalizzato, in un dono che le classi agiate offrono ai settori più svantaggiati della società."" -
Difficoltà evolutive e crescita psicologica. Studi clinici longitudinali dalla prima infanzia all'età adulta
Come evolvono le difficoltà presenti nelle prime fasi dello sviluppo psicologico e affettivo? Qual è il genere migliore di intervento per modificare un destino che potrebbe ipotecare il futuro cognitivo e lo sviluppo della personalità? Il volume delinea percorsi evolutivi differenti da parte di individui che hanno manifestato problemi psicologici nella prima infanzia. In particolare, nell'approccio psicoterapeutico e psicopedagogico ai sintomi sviluppati dal bambino sono presi in esame due elementi decisivi: i conflitti non risolti dei genitori nei confronti dei propri genitori e l'""equipaggiamento di base"""" del neonato, ovvero le sue caratteristiche originarie, soprattutto relazionali. Si mostra come tale approccio integrato, accompagnato da un follow-up longitudinale a lungo termine, crei le condizioni perché si realizzi l'unicità di ciascun individuo: offrendo al bambino la possibilità di dispiegare le sue potenzialità evolutive, lo dota infatti degli strumenti per la realizzazione personale in età adulta."" -
L'ombra dello tsunami. La crescita della mente relazionale
Durante lo sviluppo, ogni essere umano è esposto all'impatto del trauma relazionale - la disconferma della legittimità di esistere nel mondo degli altri - sulla capacità di instaurare relazioni umane spontanee e autentiche. Quando l'onda di affetti disregolati colpisce la mente immatura senza che vi sia la possibilità di condividere ed elaborare tali affetti all'interno della relazione primaria, l'individuo rimane solo, con la necessità di controllare l'ombra di questo ""tsunami"""" che gli impedisce di regolare gli affetti nel contesto interpersonale e limita la sua fiducia nell'autenticità dei rapporti umani. Ampliando la prospettiva inaugurata nei due precedenti volumi già tradotti in questa collana, Philip Bromberg approfondisce qui la sua indagine sulla natura della relazione terapeutica: un processo curativo che, poco alla volta, favorisce la crescita della mente relazionale, prosciuga la vulnerabilità del paziente dall'ombra della destabilizzazione affettiva che lo insegue, e libera la capacità di avere fiducia negli altri."" -
Storia medievale
Il volume presenta, in un linguaggio accessibile e preciso, le strutture socio-istituzionali, ecclesiastiche e produttive del mondo medievale, viste negli aspetti evolutivi, nei risvolti culturali e nelle articolazioni geo-storiche. Le dimensioni locali e familiari dell'esistenza umana dei vari ceti si integrano negli assai più vasti orizzonti, talora continentali, in cui convivono o si affrontano nomadi e sedentari, razziatori e pacifici coltivatori, guerrieri-contadini e cavalieri di professione, stili di vita, economie e culture diversissimi, religioni dalla forte vis espansiva, non di rado imposte sul filo delle armi, ed eremiti votati a scelte ascetico-esistenziali talora estreme. È questo lo sfondo, assai vario, in cui si trasmettono di generazione in generazione nozioni e tradizioni diverse delle istituzioni che regolano la vita associata. Se a Bisanzio, nell'esperienza statale araba e nel mondo ottomano, esse si riallacciano a una concezione autocratica del potere, nell'Occidente medievale riflettono sviluppi peculiari. Gli sviluppi, cioè, di assetti di vertice che, dopo il dispotismo imperiale romano, sono stati segnati in profondità dall'anarchia dell'età signorile e comunale e si sono modificati grazie a un confronto tra potere politico e ceti sociali, tanto importante da alimentarne i successivi esiti parlamentari. -
12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino
Le ultime scoperte sul cervello tradotte in semplici suggerimenti per i genitori. I vostri bambini non smettono di fare capricci esasperanti. Stanno complottando per rendervi la vita impossibile? Ma no, sono solo in balia del loro cervello, ancora in via di sviluppo! In questo libro, Daniel Siegel, neuropsichiatra, e Tina Payne Bryson, consulente genitoriale di grande esperienza, fanno luce sulle tempeste emotive dell'infanzia, spiegando come nei bambini l'emisfero destro del cervello e l'emotività che lo contraddistingue tendano ad avere la meglio sulla logica e sulla razionalità dell'emisfero sinistro. Seguendo le 12 strategie suggerite dagli autori, sarà possibile trasformare l'esplosione di rabbia del bambino in un'opportunità per realizzare l'integrazione fra le diverse parti del suo cervello e favorire uno sviluppo adeguato. -
Stress e libertà
Qual è la relazione che tiene insieme stress e libertà? Siamo sempre più oppressi da frustrazioni, insoddisfazioni e disagi di ogni genere. Viviamo presi nella morsa di una routine insieme noiosa e affannosa, vittime di desideri irrealizzabili, di ansie e paure per il futuro, schiacciati da un consumismo egoistico. Eppure stiamo ancora insieme. È vero stress? È un'invenzione dei media? E soprattutto, da una condizione come questa possono nascere forme di libertà nuove? Peter Sloterdijk prosegue qui l'analisi dello spirito del nostro tempo che caratterizza la sua filosofia. -
Bolle, gocce, schiume. Fisica della vita quotidiana. Ediz. illustrata
Le bolle sono ovunque, nell'aria e nell'acqua, fatte di sapone o di gas. ""Danzano su grappoli di nuvole"""", come recita una canzone di successo, e vengono ritratte in meravigliose opere d'arte. Fragili ed effimere, bolle, gocce e schiume possono costituire i pilastri su cui poggia il nostro mondo. Sono la ragione per cui il cielo è azzurro e quella per cui si formano gli anelli di caffè, ma sono pure essenziali per chiarire come i detergenti puliscono le stoviglie e per capire come spillare una perfetta pinta di birra. Con spiegazioni di comprensione immediata, con illustrazioni ricche di dettagli, con aneddoti divertenti e al tempo stesso pieni di saggezza, Ronald Young ci svela la fisica che sta dietro a questi """"oggetti"""" così familiari e così sorprendenti."" -
Senza figli. Una condizione umana
Duccio Demetrio (un uomo-non padre) e Francesca Rigotti (una donna-madre) sono accomunati da un ""non più"""" che vale per chi i figli non li ha più presso di sé e per chi di figli non ne ha avuti e non ne potrà-vorrà più avere. Queste due condizioni convergono in un """"senza figli"""" che è uno dei tratti caratteristici delle società contemporanee e che costituisce il tema di riflessione di questo volume. Con intelligenza e senza indicare facili soluzioni, gli autori indagano per la prima volta la condizione umana definita dall'essere """"senza figli"""", insistendo sulla specificità e anche sul dolore provocato da tale stato, in un momento in cui si parla soltanto di legami non rescissi, di genitorialità permanente, di autonomia mancata."" -
Come sconfiggere la depressione. Un percorso di autoaiuto
La depressione colpisce milioni di persone nel mondo. Un grande terapeuta mostra che si può sconfiggere e prevenirne la ricomparsa. Siete tormentati dall'opinione negativa che avete di voi stessi, schiacciati dalla solitudine, paralizzati dalla paura del fallimento? Non siete i soli. Il numero delle persone depresse è in costante crescita a ogni latitudine ma la maggior parte di quanti patiscono l'insopportabile dolore, il senso di disperazione e la tendenza all'autocritica tipici di questo disturbo non cerca mai una cura. Se non voi in prima persona, sarà probabilmente qualcuno dei vostri amici a nascondersi dietro queste statistiche, soffrendo in silenzio. Robert Leahy, riconosciuto dalla comunità scientifica mondiale come uno dei terapeuti cognitivi più autorevoli e noto per le sue doti di scrittore e oratore in quest'ambito innovativo, mostra come sia possibile neutralizzare gli effetti dei principali disturbi depressivi. Imparerete ad assumere un atteggiamento nuovo verso i pensieri negativi che affollano la vostra mente e a vedere sotto una luce diversa le immagini che vi tormentano. Raccontando esperienze realmente accadute ai suoi pazienti, Leahy fornisce al lettore un ampio bagaglio di indicazioni dettagliate, e facilmente comprensibili, per aiutare, passo dopo passo, chi soffre di disturbi depressivi a individuare gli strumenti migliori per liberarsene. -
La sacra causa di Darwin. Lotta alla schiavitù e difesa dell'evoluzione
C'è sempre stato un mistero intorno a Darwin. Come mai questo evoluzionista riluttante, tranquillo gentiluomo di campagna, ha generato una delle idee più rivoluzionarie nella storia del pensiero? La sua concezione era davvero una ""idea pericolosa"""". Doveva esserci qualcosa di potente, una fiamma morale, come scrivono Desmond e Moore, a stimolarlo. Era l'odio appassionato contro la schiavitù. Al contrario degli apologeti dello schiavismo, per i quali bianchi e neri erano specie separate fin dall'origine, Darwin pensava che le razze umane appartenessero tutte alla stessa famiglia. La schiavitù era un """"peccato"""": abolirla divenne la sua """"sacra causa"""". Ma fu estendendo l'idea abolizionista di fratellanza a tutte le forme di vita che Darwin elaborò la sua visione dell'evoluzione. Attingendo a una vastissima gamma di manoscritti inediti, lettere familiari, diari e perfino giornali di bordo, Desmond e Moore delineano il ritratto di un Darwin profondamente umanitario, ben lontano dallo stereotipo di uno studioso indifferente alla sorte dei propri simili: solo riconoscendo la sua passione abolizionista possiamo comprendere la formazione di un'idea che ha cambiato la nostra concezione del posto dell'uomo nella natura.""