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Rompere la colonialità. Razzismo, islamofobia, migrazioni nella prospettiva decoloniale
Quale relazione esiste tra modernità e capitalismo? E tra capitalismo, razza e colonialismo? Ramón Grosfoguel ci pone di fronte a queste domande, evidenziando come la civiltà in cui viviamo sia un articolato sistema moderno e coloniale, capitalista e patriarcale, euro/cristianocentrico, attraversato da un insieme di gerarchie. Le origini del capitalismo sono le stesse del razzismo e della modernità: la conquista dell'America e di Al-Andalus, la caccia alle streghe contro le donne, le deportazioni degli schiavi. Un'origine violentissima, che ha definito, e continua a definire, il mondo secondo il principio di colonialità, che classifica le popolazioni e i saperi ponendo al centro il maschio bianco, ricco, cristiano, eterosessuale e marginalizzando tutti gli altri, umani ed extra-umani, subalterni secondo gradi diversi. È nella rottura del principio di colonialità che l'autore rintraccia una strada necessaria per oltrepassare i rapporti di dominio della modernità e del capitalismo, incarnati oggi nell'islamofobia, nelle disuguaglianze crescenti, nelle politiche europee e globali contro i migranti. Introduzione di Gennaro Avallone. -
Italia invertebrata. Personaggi e argomenti nella decadenza del dibattito pubblico
Ispirata al classico saggio ""España invertebrata"""" di José Ortega y Gasset, una carrellata sulle famiglie/cordate intellettuali italiane, riprova di una involuzione qualitativa, e sui temi prevalenti nel dibattito odierno, conferma di un'eclisse della sfera pubblica, alla ricerca delle origini intellettuali del declino nazionale. Partendo da un assunto: troppo spesso ci imbattiamo in presunti """"maestri di pensiero"""" che di tale pensiero se ne rivelano i veri inquinatori. Personaggi che pure occupano con la loro imbarazzante presenza il dibattito nazionale quasi per intero. Favoriti dall'involuzione della discussione in un ininterrotto talk-show, dove canaglieria e pressappochismo sono stati sdoganati alla grande e ormai la fanno da padroni."" -
Espressività. Un dibattito contemporaneo
Il volume si propone di ricostruire in forma di antologia ragionata alcuni aspetti del dibattito contemporaneo, sia in ambito analitico, sia continentale, sulle qualità espressive delle opere d'arte e degli oggetti in genere, mettendone in luce i nodi problematici. -
Soggettività femminili e violenza politica
La ricerca propone un'analisi del fenomeno della partecipazione femminile nelle organizzazioni politiche di estrema sinistra attive in Italia durante gli anni Settanta e Ottanta soffermandosi, in particolare, sul caso delle Brigate Rosse e sulle donne che vi hanno militato. Privilegiando un approccio biografico e un livello di analisi ""micro"""" si concentra sul processo di soggettivazione delle donne che hanno attraversato l'esperienza della lotta armata concependolo come processo in continuo divenire che, pertanto, si estende oltre il periodo della militanza politica attiva. Tale processo di soggettivazione è ricostruito attraverso il lavoro di interpretazione del variegato materiale biografico impiegato nella ricerca il quale porterà a concludere che se esiste una qualche """"specificità femminile"""", questa è riscontrabile - attraverso il racconto - nel modo in cui la violenza ha fatto irruzione nelle vite delle ex rivoluzionarie."" -
Geolocalizzare per decidere. Connettere la biblioteca al territorio
Il testo ha come argomento l'applicazione della tecnologia GIS in ambito bibliotecario. I Sistemi Informativi Geografici sono uno strumento utilizzato in tutti quei settori che necessitano di elaborare dati con dimensione spaziale (ad esempio geomarketing, piani per la viabilità, analisi ambientali). Essendo le biblioteche dei presidi culturali nel territorio, esse potrebbero utilizzare i GIS per studiare la comunità che hanno il dovere di servire, in particolare per comprendere meglio i bisogni culturali dell'utenza e adattare i servizi alle esigenze della comunità, ottimizzando così le risorse. Dopo una parte teorica, nella quale si parlerà di GIS e dei contesti nei quali le biblioteche attualmente si trovano a operare, si vuole fornire le linee guida per progettare, realizzare e mantenere un sistema GIS in biblioteca e le istruzioni principali per eseguire alcune analisi sui dati prodotti dal sistema. -
Che cos'è la conoscenza? Un universo in espansione
Il testo propone un viaggio nell'universo della conoscenza, tra le galassie di conoscenza (religione, scienza, arte), nel cervello (percezione, apprendimento, memoria) e nell'etica (dalla conoscenza all'educazione). Le argomentazioni si espandono attraverso un registro comunicativo intuitivo, tra divulgazione e speculazione, attraverso esempi e riferimenti concreti, rivolgendosi in alcuni casi direttamente al lettore. -
Antropologia del nazionalismo. Stati Uniti, Unione Europea, Russia
Questo libro analizza in una prospettiva antropologica l'identità e il senso di appartenenza degli abitanti di tre grandi potenze contemporanee: gli Stati Uniti, l'Unione europea e la Russia. Qual è l'immagine mentale che americani e russi hanno della propria patria? Come si rappresentano gli europei l'entità sovranazionale a cui appartengono? L'autore risponde a queste domande descrivendo tre universi culturali profondamente diversi e mostrando come le rappresentazioni collettive di Stati Uniti, Unione europea e Russia siano frutto di una narrazione che distorce e nasconde la realtà. -
Interpretazione e trasformazione
Tradizionalmente, l'ermeneutica si è definita come una ""kunstlehre"""", un insieme di metodologie, tecniche e tecnologie per l'interpretazione e la comprensione di espressioni culturali, in particolare dei testi. In quanto corrente propriamente filosofica, essa è diventata durante il secolo scorso una riflessione di secondo grado su interpretazione e comprensione quali aspetti centrali dell'esistenza umana, dell'essere nel mondo, con se stessi e con altri. Eppure, oggigiorno entrambe queste prospettive sembrano troppo ristrette. Nel primo caso, l'ermeneutica era certo applicata ma anche limitata a un ambito talmente specifico da essere ridotta al ruolo di ancella di discipline quali la filologia o l'esegesi biblica. Nel secondo caso, essa avanzava una pretesa di universalità, perdendo però molta della sua concretezza. L'intento di questo volume è di tracciare una prima via per superare quest'alternativa. L'ipotesi avanzata e affrontata dai diversi autori è che non ci sia buona interpretazione che non sia trasformativa, sia sul contesto sociale, naturale e tecnico entro cui avviene, sia sull'interpretante stesso."" -
Il tempo simbolico delle città
“Images of American City” (1961), testo dal quale sono tratti i saggi presentati e pubblicati per la prima volta in Italia, analizza e interpreta il processo con il quale gli americani hanno rappresentato il passaggio della loro realtà da rurale a urbana e metropolitana. Al centro di questa dinamica è il modificarsi delle condizioni di vita, come della percezione dello spazio e del tempo, nella simbolizzazione urbana. Il lavoro di Strauss sulle immagini delle città evidenzia l'interesse per lo sviluppo e i coinvolgimenti relazionali tra le persone e le reciproche influenze, con effetti processuali sulle identità dei singoli come sul loro complesso interattivo. Questo mostra come i risultati dell'analisi di Strauss possano contribuire ad aprire una ulteriore riflessione tra interazionismo simbolico e sociologia urbana. -
L' anticiviltà. Il naufragio dell'Occidente nelle narrazioni della Shoah
Auschwitz è il luogo, simbolico e materiale, in cui si compie l'ultimo atto della modernità europea. Auschwitz, in questo senso, divide la storia in un «prima» e un «dopo» tra cui non c'è più nessuna comunicazione, dando vita a una vera e propria frattura che mette fine ai miti e alle illusioni di quella stessa modernità. Ad Auschwitz la parabola gloriosa inaugurata dall'Uomo vitruviano di Leonardo collassa, sostituita dal suo doppio speculare e negativo: quel Muselman in cui Primo Levi identifica l'emblema di «tutto il male del nostro tempo» e che abita l'anticiviltà del genocidio. Le testimonianze italiane della Shoah, per la prima volta studiate nel loro insieme, esibiscono e raffigurano proprio i contorni e gli abissi di questa civiltà capovolta e dimostrano come la profonda cesura storica, culturale e antropologica di Auschwitz, ben lungi dall'essere una costruzione teoretica posteriore, sia già presente in nuce nei racconti dei superstiti. Attraverso la mise en abîme dei testi fondativi dell'etica giudaico-cristiana (la Torah, il Nuovo Testamento e la Commedia dantesca), la koinè mortifera di Auschwitz dà vita all'«antinarrazione delle camere a gas» che ribalta, frantumandola, l'integralità delle grandi narrazioni del passato. Con il conseguente naufragio, come per l'imbarcazione dell'Ulisse dantesco rivisitato da Levi, dei principi dell'umanesimo occidentale. -
L' ornamento. Percorsi teorici tra letteratura e arti applicate
Il volume intende illustrare la nozione di ornamento nel dialogo tra letteratura e arti applicate tra metà Ottocento e inizi Novecento. In particolare, si mostrerà come la nuova centralità teorica data all'ornamento si rifletta in ambito letterario ove la decorazione perde il suo aspetto marginale per divenire perno strutturale della narrazione (À rebours di Joris-Karl Huysmans), elemento portante e veicolo di simbologie, creatore di epifanie (Walter Pater), oppure segno di distinzione (IlPiacere di Gabriele D'Annunzio e Georg Simmel). Lo studio svolge la sua indagine anche all'interno delle arti applicate e nella visione di teorici ove l'ornamento racchiude diverse questioni, come l'ideale dell'artista-artigiano, il grottesco, la relazione bellezza e funzionalità (J. Ruskin, W. Pater, W. Morris, C. Dresser). -
Andy Warhol's tv. Dall'arte alla televisione
Eccentrico, famoso, influente, geniale, forse l'ultima celebrity dell'arte contemporanea. Quando, negli anni Sessanta, firma le prime serie di ""Campbell's Soup"""", Andy Warhol inizia l'ascesa all'art system. Da allora, mostre, cataloghi, volumi e riviste hanno raccontato molti momenti del suo universo di repliche. Eppure, diversi aspetti sono stati trascurati. Per comprendere il senso profondo di tale straordinaria avventura attraverso i media, questo libro suggerisce un sentiero inconsueto, legando l'arte alla televisione. È stato delineato un percorso segnato da due categorie critiche -registrazione e derealizzazione - che connotano la poetica dell'artista e il suo rapporto con il reale. Si tratta di dispositivi di cui si serve la tv per mettere in immagini il mondo e fare del mondo immagine. Il padre della Pop Art li assimila, prima da telespettatore, poi da produttore di """"Andy Warhol's TV"""". Emerge così un Warhol inedito. Che considera la tv non come un semplice divertissement ma come un linguaggio dotato di profonde valenze estetiche. Autore di un'opera che, nel suo insieme, appare """"televisiva""""."" -
Sceneggiatura di poesia. Pierpaolo Pasolini e il cinema prima di «Accattone»
Fra il 1954 e il 1961, quando si era ormai stabilmente trasferito dal Friuli a Roma, Pier Paolo Pasolini collaborò alla sceneggiatura di molti film; lavorò cosi con registi come Mario Soldati, Federico Fellini e Mauro Bolognini, prendendo parte a importanti successi di critica e pubblico, da ""Le notti di Cabiria"""" a """"La dolce vita"""", da """"Marisa la civetta"""" a """"La notte brava"""", dal """"Bell'Antonio"""" a """"La giornata balorda"""". Il libro ricostruisce la storia ed il contesto della sua prolifica attività di scrittore per il grande schermo, ricorrendo a nuovi documenti e a testimonianze dirette: è cosi offerto, per la prima volta, un ritratto organico del """"Pasolini cinematografaro"""" prima del suo debutto alla regia con il controverso trionfo di """"Accattone"""". Il volume, inoltre, individua un inedito del letterato, il trattamento originale per """"Giovani mariti"""", richiestogli nel 1957 da Bolognini e dal produttore Emanuele Cassuto. Per il film Pasolini vinse un premio speciale al Festival di Cannes, ma solo oggi, grazie alla sintesi poetica testimoniata dall'autografo conservato a Firenze, l'opera può essere reinserita nel suo percorso creativo negli anni compresi tra la pubblicazione di """"Ragazzi di vita"""" e l'uscita di """"Una vita violenta""""."" -
Critica della mente innocua. Gruppo e legame sociale in Bion
Il lavoro di Bion sui gruppi consente di guardare da una prospettiva diversa aspetti della società, della politica e della storia che erano pur stati intuiti da grandi filosofi e pensatori otto-novecenteschi: si pensi all'ideologia come falsa coscienza in Marx, alla funzione della morale in Nietzsche o a tutto ciò di cui Wittgenstein dice che si deve tacere. L'indagine di Bion, partita con l'esperienza di lavoro terapeutico compiuta con i militari colpiti da shock durante la seconda guerra mondiale, approfondisce il ruolo svolto dal gruppo nella vita individuale di ognuno. L'individuo necessita del gruppo in quanto questo costituisce un rifugio psichico contro le angosce primarie. Attraverso la creazione di una propria mentalità, il gruppo si pone in relazione con la società attraverso modalità varie che convergono sempre nella difesa della propria identità. -
Ascoltare ragazzi e genitori: la consulenza psicologica breve di sportello
Gli sportelli d'ascolto consentono di fornire un essenziale aiuto evolutivo a chi, ragazzo, adulto, genitore, attraversa una fase di transizione o un momento complicato della vita, e di identificare precocemente situazioni che necessitano di invio alla presa in carico clinica. Il volume presenta in prospettiva psicoanalitica un modello che evidenzia la specificità di questi interventi in ""avamposto"""", e mostra come la tecnica propria del metodo psicoanalitico venga adattata e declinata in conformità al tipo di setting e ai suoi obiettivi specifici, che richiedono una flessibile modulazione dell'assetto, la capacità di stabilire da subito una buona alleanza di lavoro, di identificare velocemente un focus su cui centrare l'attenzione, di contenere ansietà spesso molto intense. In modo che anche un intervento di consulenza breve possa realizzare un'esperienza maturativa capace di restituire senso alla problematicità emozionale che può accompagnare il percorso evolutivo di tutti gli individui."" -
Lampedusa. La cattedrale di Solomon. Vol. 2: Libro del lavoro.
Questo grosso volume assomiglia di più allo schedario per il banco di un ferraiolo che per il tavolo di uno studente in architettura. In realtà li serve tutti e due. Tiene insieme due estremi lontanissimi dimenticati dal senso concreto che appartiene al nostro lavoro. Il tempo dell'apprendimento con il tempo della produzione. Di cosa? Del progetto o dell'opera, che sono o dovrebbero essere la stessa cosa. Le oltre 1200 pagine riguardano infatti le schede giornaliere di lavoro per ogni singolo studente. Il cantiere torna allora nuovamente in aula. Con le sue regole e procedure: precisione, metodo, controllo, programmazione, verifica. Il lavoro in un laboratorio di progettazione dovrebbe simulare in vitro l'esperienza del lavoro di costruzione in un cantiere vero. Da qui la necessità e l'urgenza del cantiere. Grande o piccolo che sia, ha sempre le sue leggi da rispettare, le sue norme da seguire: amministrative, programmatiche, economiche. -
Uno strappo alla regola. In dialogo con Taylor, Williams e Macintyre su beni e norme
Nelle moderne società occidentali moltissime risorse intellettuali, tecnico-scientifiche, politiche ed economiche vengono investite ai fini di creare, applicare e far rispettare codici di condotta. Tale fissazione nei confronti di un codice da seguire si manifesta nelle recenti discussioni nel campo della morale, e risulta spesso preponderante anche in ambito politico, dove si assiste a una proliferazione indiscriminata di codici giuridicamente vincolanti, che esulano dai ragionevoli limiti di una pur indispensabile legislazione. Se è vero che i sistemi normativi rappresentano una risorsa fondamentale per il perseguimento dell'ordine socio-politico, è altrettanto vero che tali sistemi - se dilatati a dismisura e se subiti passivamente - contribuiscono a sviluppare la tendenza a delegare le proprie responsabilità a un insieme di norme da rispettare. Il presente volume intende investigare le radici profonde di tale atteggiamento riposizionando regole e norme all'interno di un contesto relazionale. -
Cioran e l'Occidente. Utopia, esilio, caduta
È una peculiarità della civiltà occidentale l'interrogazione incessante sul proprio passato, presente e futuro; sui propri fondamenti culturali e politici; sui singoli momenti del proprio processo storico, tutt'altro che lineare e caratterizzato anche da passi falsi e clamorose incertezze; sulla propria capacità - o incapacità - di reggere l'urto di sfide sempre più pressanti e impegnative. In uno scenario come questo, connotato da una crescente urgenza di senso, più che mai attuale appare l'opera di un pensatore come Cioran, qui indagata nelle sue categorie fondamentali - elaborate in rapporto alla tradizione filosofica e religiosa di tutto un continente - e nei suoi esiti sia storici che metafisici. I saggi contenuti nel volume restituiscono così il suo sguardo altro, lucido e radicale a un tempo, che dell'Occidente ha saputo cogliere pieghe e recessi, decadenza e splendori, contraddizioni e miserie, nonché la profonda ironia del suo destino. -
L' augurio. Impero, legge e stato di eccezione
Partendo dall'analisi dell'augurio come atto linguistico e politico, e da alcuni aspetti significativi dell'opera di Agamben, l'Autore giunge alla concezione di una ambiguità sovrana che si annida nell'operazione politica di Augusto, e che svela, in realtà, l'indistinzione tra impero e stato di eccezione permanente. -
L' ontologia relazionale di J. G. Fichte
Con l'espressione ontologia relazionale si vuole riprendere e condensare la svolta ermeneutica nell'interpretazione della filosofia di Fichte avvenuta nella seconda metà del novecento. Il significato di ontologia relazionale in rapporto alla filosofia di Fichte è che in essa il principio trascendentale della realtà non è un Io assoluto, bensì la relazione, nell'essere la perenne modalità in cui l'esistenza si manifesta a noi come vita. Nella relazione, Fichte rinviene la struttura ontologico-trascendentale della coscienza, nel suo essere a fondamento del sentire, del volere e del pensare. La relazione rappresenta l'Assoluto limite in cui siamo determinati e a cui siamo eticamente chiamati: tramite il suo essere vi è genesi della realtà e del sapere di essa, che è la filosofia. Il volume saggia l'interpretazione trascendentale della filosofia di Fichte presentandone la prospettiva essenziale nei tre momenti di sviluppo della filosofia fichtiana (critica, dottrina della scienza, scienze filosofiche), proponendo in particolare un commentario della ""Dottrina della scienza"""" 1804-II e della """"Dottrina morale"""" 1812.""