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I modi della razionalità
Il termine razionalità ha un significato tutt'altro che univoco e monolitico; e forse, analogamente all""'essere"""" per Aristotele, anche la razionalità «si dice in molti modi», o, se non proprio in molti, almeno in vari modi. Sin dalla celebre definizione aristotelica dell'uomo come """"animale razionale"""" ovvero dotato di ragione, intesa come capacità linguistica, argomentativa, conoscitiva e deliberativa, la razionalità è stata concepita come suddivisa in almeno tre ambiti: quello logico, quello epistemologico e quello pratico. Essere razionali significa infatti avere ragioni che giustificano o garantiscono la correttezza di una data argomentazione, la verità di un'asserzione conoscitiva e, infine, l'efficacia di un dato comportamento rispetto al conseguimento di certi obiettivi. Questo volume intende fare il punto sui modelli - logici, epistemologici, cognitivi e pratici - che della razionalità sono stati elaborati tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo, cercando di offrirne una panoramica in grado di chiarire questioni che attraversano praticamente l'intero pensiero umano."" -
Movimento circolare ed esperienza della concretezza tra Platone e Hegel
Nell'immaginario comune gli uomini ascrivono alle idee un certo ciclo vitale: esse nascono, crescono, si diffondono, talora si sclerotizzano, fi no a essere annientate e obliate. Ma il loro decorso non pare coincidere con lo svolgimento dei tempi e dei modi della fisiologia quotidiana. Il metabolismo della filosofi a (la considerazione pensante per eccellenza), infatti, non solo non sembra compatibile con il normale andamento delle cose, ma addirittura ne rovescia l'abituale forza di gravità: a un filosofo appare più vicino un astro remoto che il pozzo davanti ai suoi piedi. Agli occhi dei più un abominio, a detta di pochi un prodigio. In ambo i casi il pensiero non lascia mai le cose così come sono, invadendo bruscamente la realtà e alterando la percezione degli eventi. Di fronte a questa consapevolezza, originariamente conseguita da Platone, i due dispositivi teorici d'ispirazione hegeliana che guidano la decifrazione del comportamento filosofi co sono la circolarità e la concretezza. La scommessa sotterranea è una soltanto: il tempo del pensiero, in ultimo, può circolarmente ricongiungersi col tempo della vita, perché ogni verità non è tale se non vissuta e condivisa. -
Kant e la costituzione cosmopolitica. Tre saggi
La teoria cosmopolitica di Kant traccia un quadro preciso su come intendere le relazioni tra gli Stati. Resta tuttavia ancora da chiarire quale sia il rapporto che intercorre tra il «diritto di visita» e la formazione di una «costituzione cosmopolitica» (Weltburgerliche Verfassung). È rispetto a tale snodo, infatti, che si comprende come una condizione di pace universale s'inveri soltanto attraverso l'esercizio del diritto cosmopolitico. A partire da un dialogo con le maggiori tradizioni interpretative kantiane, le tesi qui esposte intendono fornire spunti di riflessione circa i principi guida dell'ordinamento internazionale contemporaneo. Ne emerge un carattere «transizionale» del cosmopolitismo kantiano, quale forma di approssimazione asintotica rispetto ad un ideale di pace perpetua utile ad intendere i fondamenti filosofici del diritto internazionale. -
Ri-pensare l'uomo tra empirico e trascendentale
In un contesto culturale in cui il «discorso» sull'uomo e sulla sua «verità» diventa sempre più difficoltoso e quanto mai altamente problematico, il «paradigma evolutivo» sembra costituire una chiave «euristica» ed «ermeneutica» idonea per esplicitare il senso dell'uomo come totalità bio-psico-spirituale e per identificare la sua singolarità e unicità nell'ordine dei viventi. I tentativi di «ri-pensare» l'uomo tra evidenze scientifiche e prospettive filosofiche, presenti in questo lavoro, risiedono nella volontà di ricercare e porre le premesse per uno sviluppo antropologico più rispondente all'umanità dell'uomo al fine di ri-articolare le strutture fondamentali dell'antropologico, sulla base di una prospettiva evolutiva. Il presente lavoro si colloca in continuità con i volumi Ri-pensare il mondo. Spazio-tempo, cosmovisioni e conoscenze, del 2001, e Ri-pensare Dio. Tra mutamenti di paradigmi e rimodulazioni teologiche, del 2016, dei quali costituisce la naturale contestualizzazione, esplicitazione e prosecuzione. -
La privacy vi salverà la vita. Internet, social, chat e altre mortali amenità
"Stiamo morendo per eccesso di informazioni"""" è una frase di Federico Zeri che oggi appare profetica. Al cospetto di una Rete sconfinata che non dimentica nulla, continuiamo a riversare su web, chat on line e social media pezzi della nostra vita, con conseguenze imprevedibili e non di rado tragiche. Ricatti, vendette, umiliazioni pubbliche, furti di identità sono cronaca quotidiana sul web e spesso i colpevoli sono le stesse vittime, incapaci di trattenere il desiderio di trovare un posto al sole su Internet. Un atteggiamento favorito da un sistema in cui la vera merce sono proprio i dati e le informazioni che vengono venduti e scambiati più o meno legalmente. L'unica salvezza sembra essere la riscoperta del valore della propria privacy, che diventa il tema centrale di questo libro, in cui l'autore, attraverso racconti, a volte drammatici altre esilaranti, spiega come e perché tutelare la nostra vita privata non è un diritto, ma un dovere; come esistano leggi e regolamenti in materia e di quelle volte in cui mettiamo in pericolo anche gli altri." -
Storia di Ordine Nuovo
Il giornalista e storico Aldo Giannuli, profondo conoscitore dei retroscena legati alla cosiddetta eversione nera, ripercorre nel dettaglio cosa è stato Ordine Nuovo e quale importante ruolo ha ricoperto nella strategia della tensione attuata da alcune frange dello Stato e dei Servizi Segreti italiani durante gli anni Settanta. rn«Storia di Ordine Nuovo ricostruisce con rigore storiografico una vicenda eversiva figlia di oscuri e complessi intrecci tra apparati militari dello Stato e della Nato, Servizi segreti, neofascisti e pezzi della politica della Prima Repubblica, portando alla luce ciò che sta dietro le quinte del periodo più fragile e tragico per la tenuta democratica dell'Italia.» - il Fatto QuotidianornrnrnOrganizzazione extraparlamentare di estrema destra, gruppo terroristico, movimento clandestino. Il giornalista e storico Aldo Giannuli, profondo conoscitore dei retroscena legati alla cosiddetta eversione nera, ripercorre nel dettaglio cosa è stato Ordine Nuovo e quale importante ruolo ha ricoperto nella strategia della tensione attuata da alcune frange dello Stato e dei Servizi Segreti italiani durante gli anni Settanta. I treni, le manifestazioni sindacali, gli edifici pubblici affollati di gente. L'eversione neofascista ha marchiato la storia del nostro paese utilizzando la strage come strumento per seminare terrore e instabilità politica. Eppure ancora oggi non conosciamo tutta la verità su alcuni terribili fatti di sangue come quelli di piazza Fontana e piazza della Loggia. Attraverso una precisa ricostruzione di vicende e personaggi, Giannuli riporta l'attenzione sulle fasi che hanno scandito l'attività dell'ascia bipenne, dalla sua nascita fino ad arrivare al 1974, anno successivo al decreto di scioglimento promosso dal ministro Taviani. Una storia parallela alle cronache ""ufficiali"""", che riaccende i riflettori su un'organizzazione troppo radicale per essere riconosciuta a livello pubblico dai vertici nazionali, ma estremamente abile nel muoversi tra le zone grigie della politica italiana."" -
Per un'etica della responsabilità. Lezioni di teoria politica
Pubblicate per la prima volta, queste lezioni sulla storia della teoria politica si collocano in una fase decisiva per lo sviluppo del pensiero di Hannah Arendt. Dopo oltre un decennio vissuto da apolide, la studiosa ha finalmente ottenuto la cittadinanza statunitense nel 1951 e, sempre nello stesso anno, ha dato alle stampe il suo primo lavoro di rilievo internazionale: ""Le origini del totalitarismo"""". Come teorica della politica, Arendt analizza in queste pagine il pensiero di autori che hanno avuto grande influenza sulla disciplina (Marx, Kant, Rousseau, Machiavelli, Locke), allo scopo di gettare le basi per un'etica della responsabilità che restituisca all'individuo il diritto/dovere di contrastare il conformismo di un pensiero egemone e di recuperare il ruolo della coscienza e della capacità di giudizio, indispensabili per riconciliare pensiero e azione, etica e politica. Un inedito utile per l'approfondimento di temi legati a problematiche di scottante attualità, come la pluralità, l'esercizio attivo della cittadinanza, la partecipazione responsabile alla vita sociale per la difesa sia dell'identità personale sia dei valori dell'inclusione e dell'integrazione."" -
Feccia
"L'adolescenza è un'età difficile. L'adolescenza privata della propria infanzia è un'età incomprensibile. Con la crescita, le esperienze si moltiplicano e gli eventi si susseguono, rendendo indispensabile il soccorso della mente. Un'adolescenza senza testa, senza una testa pensante, è come una biglia d'acciaio che rimbalza a caso in un flipper. Il pensiero s'impantana, le parole scivolano via, le emozioni diventano il nemico peggiore. Come si scrive di queste cose quando il linguaggio - parola, discorso, scrittura - è venuto meno? Questo libro si propone per quanto possibile di raccontare il crollo psichico e i suoi effetti, anche sul linguaggio."""" (Paul Williams)" -
Il senso della storia
In occasione dei centoventi anni dalla nascita di Karl Lowith, viene ripubblicato il saggio Sul senso della storia, una sintesi preziosa e mirabilmente nitida e chiara della sua tesi sull'origine teologica della filosofia della storia che ha come corollario la teoria della modernità come secolarizzazione. In questo breve saggio, Lowith abbozza un vero e proprio canone della filosofia della storia che congiunge il contromodello degli antichi storici greci come Erodoto, Tucidide e Polibio ad Agostino, Orosio, Gioacchino da Fiore, Vico, Hegel, Marx, Comte, Heidegger e all'idea illuministica e positivistica di progresso, il cui filo conduttore si trova nella categoria di ""senso"""", ovvero nell'idea secondo la quale la storia sarebbe orientata verso un """"fine ultimo"""". Ma proprio perché la nostra è l'epoca del """"nichilismo"""" e della """"mancanza di senso"""" che subentra al venire meno delle risposte tradizionali, Lowith ci invita in questo testo anche ad una lucida disamina in merito alla semantica dei termini """"senso"""" e """"non-senso"""", così da fugare ogni dubbio e incomprensione sulla questione che più di ogni altra sembra incombere sulla vita di noi uomini contemporanei."" -
La sostanza nascosta. Il silenzio nella pittura
Il breve saggio tratta della pittura secondo una trama di mute rappresentazioni dei suoni associate a quelle che appaiono icone del silenzio vere e proprie. Tali rappresentazioni sono sorrette da canoni compositivi o leggi visive: simmetrie, reiterazioni, stati di sospensione, rarefazioni del segno o della pennellata. L'intreccio di colore, linea, forma, composizione si fonde con il concetto di ""risonanza interiore"""", manifestazione del silenzio. Si comincia esplorando l'eco di sonorità intrinseche nel colore e nelle forme, secondo i principi elaborati da Wassily Kandinsky, Johannes Itten e da alcune scuole di teoria della visione. Si procede identificando le figure, le personificazioni, gli elementi espressivi e visivi del silenzio in pittura, i suoi tratti specifici: stasi, moto aereo, natura contemplata, sonno, estasi, fino a esplorare le atmosfere del silenzio, dalla pittura di oggetti a opere di autori già presenti nel primo capitolo con opere """"sonore""""; fino ad alcune visioni auratiche della contemporaneità."" -
Il silenzio in India. Un'antologia
Qual è il ruolo del ""silenzio"""", per l'India tradizionale, nel quadro dello sviluppo spirituale dell'essere umano, della sua liberazione dai dolori dell'esistenza? Una sapienza antica gli assegna una funzione decisiva nell'itinerario che conduce dalla dispersione alla concentrazione interiore, dalla molteplicità lacerante all'unione con se stessi e con il divino. Un itinerario scandito da tempi e luoghi precisi, perfino da esercizi e posture accuratamente visualizzati nel corso di un processo secolare. La tradizione indiana ci ha lasciato nei secoli uno straordinario sedimento di testi: si offre qui una piccola, ma sceltissima antologia di passi, quasi tutti inediti in italiano, che abbracciano il lungo periodo dal VII secolo a.C. al XII d.C. illuminando i diversi aspetti nell'India del """"silenzio"""" e della figura del """"saggio silenzioso"""", come pure accennando più ampiamente all'ascesi e alla meditazione."" -
Greed. Dialogo con Michel Chion. Con DVD
«L'opera di Eric von Stroheim - ha scritto André Bazin - appare come la negazione di tutti i valori cinematografici della sua epoca». Capolavoro maledetto, martoriato dalla casa di produzione e ultimamente trascurato dai film studies, Rapacità [Greed, 1924) evidenzia ancora oggi una ricerca visiva dal fortissimo impianto politico, finalizzato a distruggere determinati cardini dell'ideologia dominante - la famiglia, il matrimonio, il denaro - smascherandone il marcio e l'ipocrisia. Dietro la parabola tragica di McTeague e della moglie, coppia corrosa da ingordigia, avarizia e sadomasochismo, si nasconde la volontà di raccontare l'orrore del quotidiano, la frustrazione del desiderio, la vanità del tutto. Invece di far sentire lo spettatore al centro del mondo, come farà di lì a poco la Hollywood roosveltiana, Stroheim esplora le potenzialità simboliche della profondità di campo, rielabora in modo personale le regole del montaggio analitico e costruisce inquadrature polisemiche, molto simili ai futuri «labiriniti senza centro» di Orson Welles. Alla luce dell'analisi filmica, integrata da un'interessante conversazione dell'autore con Michel Chion, si delineano dunque le forme di un realismo volto a restituire non solo l'immagine come pulsione, ma anche il tempo come durata. Durata che la ricostruzione filologica di Rick Schmidlin - a cui qui è dedicato un attento studio - ha cercato invano di ricomporre. La versione del film che è giunta fino a noi, consultabile nel DVD - allegato, ci permette comunque di cogliere - per usare le parole di Stroheim - «la vita vera con il suo lereiume, le sue oscurità, la sua violenza, la sua sensualità e, in singolare contrasto, anche la sua purezza». -
Altre stelle. Un viaggio nei centri antiviolenza
"Sono tanti gli strumenti che dovrebbero essere messi in campo per contrastare la violenza endemica di cui sono oggetto le donne nel nostro Paese. Esiste da più di dieci anni una rete di associazioni delle donne che ha cominciato concretamente ad aiutare le donne maltrattate, costruendo da Nord a Sud i Centri Antiviolenza. In questo libro Luca Martini ci porta dentro questo mondo in un viaggio che attraversa tutto il Paese e lo fa dando voce alle donne che sono in prima fila nel contrasto alla violenza di genere, sono loro le protagoniste assolute di questo racconto, che merita di essere seguito passo a passo. Intanto perché ci restituisce un quadro preciso delle difficoltà concrete del loro lavoro, ma c'è di più. Luca Martini entra in profondità nella natura di questo speciale lavoro, indagando sulla relazione che si viene a creare tra le donne, perché curare le ferite della violenza non è facile, non è un lavoro qualsiasi. I contesti, i fatti, le storie, le parole e le emozioni che l'Autore ci riconsegna con questo viaggio mi convincono sempre di più che il contrasto alla violenza di genere non può non cominciare dalla straordinaria esperienza del lavoro delle donne. Basta saperle ascoltare."""" (Riccardo Iacona)" -
Grillodrome. Dall'Italia videocratica all'impero del clic
Il Movimento 5 Stelle rappresenta oggi il fenomeno politico più interessante nello scenario italiano. Tra crisi della rappresentanza e fine dei partiti tradizionali, disintermediazione e pubblici iper-connessi, la creatura di Grillo e Casaleggio si delinea come un vero e proprio dispositivo di potere. Dopo il ventennio videocratico berlusconiano, si tratta della prima forza politica italiana che abbia mai fatto uso massiccio dei nuovi media digitali. In questo libro viene presentata un'analisi estesa dei presupposti teorici e organizzativi del Movimento, con particolare riferimento alla dimensione utopica e al progetto di una democrazia diretta sul web. Studiare l'impianto mediatico che sorregge la politica del movimento permette di riconoscere continuità e cambiamenti rispetto agli strumenti di propaganda e persuasione utilizzati negli ultimi decenni, e di ricostruire l'evoluzione della comunicazione politica nell'era della post-verità. Grillodrome è un dispositivo che trasforma il corpo politico e sociale attraverso la nuova ideologia della comunicazione on-line, imprimendo una tensione viva nello spirito del tempo, che incarna un insieme di problemi, desideri e valori, vizi e virtù della società in rete. -
In principio. «Philosophia sive theologia»: meditazioni teologiche e trinitarie
A dipanarsi, in queste pagine, è un vero e proprio corpo a corpo con la questione che più da vicino, forse, ci riguarda: quella di Dio. Che già Aristotele riteneva costituire la ragione ultima di ogni metafisica - in virtù della quale, cioè, ogni vera filosofia avrebbe dovuto riconoscere, da ultimo, la propria vocazione intrinsecamente teologica. Ma, parlare di Dio, nel nostro orizzonte culturale, significa anche non poter non fare i conti con una tradizione che, nata con la Torah (o Antico Testamento), avrebbe trovato nelle parole dei Vangeli - e, più in generale, del Nuovo Testamento - una tanto sorprendente quanto radicale rideterminazione. E, soprattutto, significa parlare di ciò che, alla luce di tale tradizione, ha sempre finito per riflettere il modo in cui si è saputo pensare il rapporto tra Dio (in quanto ""principio"""") e le cose del mondo (in quanto """"principiati""""). Il modo in cui, cioè, si sarebbe riusciti a pensare una """"relazione"""" che doveva essere proprio il Cristianesimo a concepire come inscritta nel cuore stesso di un Principio aporéticamente trinitario."" -
Tempo a termine e tempo senza fine. Breve storia figurale della temporalità. Con DVD-ROM
Nel corso di queste lezioni Andrea Tagliapietra scopre, nelle pieghe dell'idea di tempo, una molteplicità di sensi possibili. Vi è il tempo del mondo, il tempo degli orologi, la misurazione indefinita dello scorrere degli istanti, ma anche il tempo della vita, la durata, che si incarna nelle figure della noia, della pazienza, dell'attesa e della speranza. Il tempo, che siamo abituati a pensare infinito nel mondo contemporaneo in cui l'accelerazione ha preso il posto dell'escatologia, rivela un volto nuovo, inaspettato, come temporalità a termine, tempo iscritto nel corpo vivente, che coincide con la vita di ciascuno. Si delinea così una storia dell'idea di tempo che si scrive nelle pagine di Eraclito, Ovidio, Platone, Aristotele, Agostino, Immanuel Kant, Sigmund Freud, Henri Bergson, Thomas Mann, Martin Heidegger, Walter Benjamin, Dino Buzzati, Alberto Moravia, Paul Ricoeur, Hans Blumenberg, in un percorso che non ci conduce alla ricerca del tempo perduto, ma alla ricerca del tempo che siamo. -
Una mente a più voci. Sulla vita e sull'opera di Dina Vallino
"Questo libro, che nasce dalla """"Giornata di Studi"""" dedicata dal Centro milanese di psicoanalisi a Dina Vallino il 14 novembre 2015, si propone [...] di mantenere viva la sua ricerca rammentando alcuni aspetti del pensiero che l'ha caratterizzata come una tra le figure più rilevanti e significative della psicoanalisi italiana.""""" -
Economia e società. Otto lezioni eretiche
Una breve storia del pensiero economico e un'altrettanto breve storia dell'economia: una piccola guida ai principali fatti e ai principali autori, senza alcuna pretesa di completezza ma con la speranza di suscitare qualche curiosità. La completezza è volutamente sacrificata per dare spazio ad alcune scuole di pensiero oggi quasi dimenticate ma che hanno ancora molto da dirci: come la ""scuola storica"""" tedesca, cui i manuali più diffusi riservano pochissimi cenni; o la """"scuola dipendentista"""" latinoamericana, ormai trascurata perfino dai terzomondisti e dai no-global. Si sa poi che Marx - trattato qui con una certa ampiezza - non è più di moda, figuriamoci marxisti come Lenin, Hilferding o Rosa Luxemburg impegnati sul fronte dell'""""imperialismo"""". Perfino un personaggio very proper come lord Keynes è stato letteralmente travolto dall'avanzata del """"pensiero unico"""" e merita di essere riproposto. Le lezioni sono completate da una breve antologia di testi di questi autori."" -
Teatri di guerra. Da Omero agli ultimi giorni dell'umanità
I saggi raccolti in questo volume sono alcuni fra quelli presentati in occasione dei 24 eventi dell'edizione 2015 dei ""Classici Contro"""", itinerante da Trento a Trieste e concepita quasi come un'Iliade. Essi si concentrano per lo più su singoli eventi o singoli aspetti del fenomeno bellico nel mondo greco-latino o in epoca moderna, ma quasi mai rinunciano a declinare più o meno implicitamente le proprie riflessioni su un asse di continuità e di diacronia che è forse il sale di ogni vero confronto con l'antico. Il centro di gravità del volume è rappresentato dalla retorica della guerra: dagli strumenti della parenesi bellica ai bollettini dal fronte, dalle forme dell'educazione marziale alla polemica antimilitarista del teatro, dai discorsi alle truppe tenuti dai comandanti alla poesia del conflitto, dai proverbi ai proclami della vittoria, fino agli epitafi e alle iscrizioni memoriali. Questi generi letterari e paraletterari creano percorsi sotterranei che innervano la polifonia dei saggi qui raccolti, e inducono a riflettere anzitutto su modi e forme della narrazione e della memoria della guerra: la propaganda, i luoghi comuni, il destino dei luoghi fisici, le storie, le canzoni, le poesie."" -
Uomini contro. Tra L'Iliade e la grande guerra
A cent'anni dalla 'Grande Guerra' il distacco è buono per riflettere. Andiamo a rileggere libri, a rivedere immagini, film, a riascoltare musiche: facciamo risuonare insieme tutte queste voci, accostiamo le Tempeste d'acciaio alla città in guerra dello scudo di Achille, le risposte del soldato Svejk al progetto utopico di Lisistrata. I diari delle trincee staranno accanto allo scudo abbandonato di Archiloco, la rotta di Caporetto insieme alla disfatta degli Ateniesi in Sicilia. La strage della Ilioupersis nel grande vaso di Mykonos del VII sec. a.C. potrà dialogare con cadaveri massacrati dei disegni di Otto Dix. È questa la migliore coscienza dell'Europa di oggi. Come un simbolo, gli Uomini contro di Francesco Rosi si intrecciano allora nei nostri pensieri con le Troiane di Euripide. È un dio antico che lo dice, un dio del quale gli uomini non possono più servirsi per giustificare le loro guerre: «Stolto tra i mortali è colui che porta la guerra e distrugge le città, i templi e le tombe degli altri».