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Se solo potessi. 9 domande che cambieranno la tua vita
"Questo è un libro sull'essere centrati. E sul fare delle scelte per se stessi: tantissime persone vogliono essere più felici, a condizione di non fare nulla di impegnativo per esserlo. Nulla che porti a migliorarsi, se faticoso. Eppure è così facile da comprendere: per essere qualcuno che non sei mai stato - o per avere qualcosa che non hai mai avuto - devi essere disposto a fare qualcosa che non hai mai fatto. Questo non è l'ennesimo manuale fotocopia, né un copia e incolla di autori stranieri né l'ennesimo libro sulla Programmazione Neuro Linguistica. Questo è un testo per imparare a usare di più l'enorme potenziale di coraggio che ognuno ha dentro, per favorire la libertà di pensiero e per accrescere il proprio potere personale""""." -
La metodologia del Lean & Digitize. Per una organizzazione eccellente
In situazioni di crisi, è essenziale accrescere il valore dei propri prodotti e servizi per raggiungere l'eccellenza. La strada maestra per ottenere questi obiettivi è l'utilizzo di metodologie di Lean Six Sigma e il ricorso all'automazione dei processi. Ma non esistono metodologie per trattare le due problematiche in maniera integrata. L'autore in questo volume presenta una metodologia integrata, indicata come Lean & Digitize, basata su il principio di snellire prima di tutto i processi e poi automatizzali. È questa la strada maestra per ottenere il massimo dei benefici per la soddisfazione dei clienti e l'ottimizzazione degli utili. La metodologia del Lean & Digitize è il risultato di un attento esame degli studi di miglioramento dei processi e di automazione della gestione, dell'analisi di Best Practice e, soprattutto, della lunga sperimentazione personale dell'autore in aziende multinazionali, quali la General Electric e AIG. La metodologia ha dimostrato la sua efficacia sia per aziende manifatturiere sia per organizzazioni di servizi. Il ritorno sugli investimenti si è realizzato in pochi mesi rispetto agli anni delle metodologie tradizionali. Il risultato è un volume chiaro, con numerose presentazioni di esperienze concrete, sia in campo internazionale che italiano. -
La strategia aziendale nei mercati complessi. Dai modelli di base alle visioni di frontiera
Creare una strategia è un po' come creare un'opera d'arte: non esiste un metodo codificato, poiché ciò a cui si mira è il nuovo, l'unico, ciò che filosoficamente possiamo chiamare atopos, cioè originale, sfuggente ed innovativo, che spiazza e sorprende, che non si incasella nel già noto. D'altra parte, un'azienda, se non può disporre della ricetta per trovare il suo atopos, può però adottare uno stile, una cultura, un approccio alla realtà che favoriscano il pensiero strategico, che siano terreno fertile per il sorgere di idee innovative e vincenti. Questo può essere fatto, ed a ciò il libro mira: costruire la cultura d'impresa in modo che essa sia per le potenziali strategie ciò che Atene è stata per le idee e le arti. Si propone quindi un percorso estremamente multidisciplinare, che collega i modelli ""arcaici"""" degli anni '50 alle nuove frontiere sviluppate negli attuali mercati complessi. Così la trattazione è aperta ad un ricco paniere di discipline, tentando di mostrarne il loro rapporto olistico, nell'ambito del fare strategia: micro-economia, economia industriale, teoria dei giochi, marketing, comunicazione, sociologia, teoria della complessità, teoria dei sistemi, psicologia, semiologia, filosofia."" -
La comunicazione organizzativa. Comunicazione, relazioni e comportamenti organizzativi nelle imprese, nella PA e nel no profit
Come cambia la comunicazione organizzativa nell'era della crisi globale e del Web 2.0? Le organizzazioni diventano sempre più nevrotiche e frammentarie. La diffusione delle nuove tecnologie ed in particolare degli strumenti Web 2.0 incide in maniera significativa sul modo di comunicare (non solo) nelle organizzazioni. La comprensione dei processi di comunicazione organizzativa passa, quindi, anche dalla migliore conoscenza dei nuovi contesti organizzativi, delle caratteristiche dei nuovi media digitali e degli effetti prodotti dai new media negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e organizzativi. Il testo propone anche una raccolta di casi di successo di innovazione delle strategie e delle pratiche di comunicazione organizzativa. Il testo si rivolge allo studente universitario, al comunicatore d'impresa, allo studente del master, al ricercatore, al docente, al manager e al professionista, insomma, a chiunque sia interessato ad approfondire criticamente la conoscenza di alcuni temi chiave della comunicazione organizzativa, al tempo del Web 2.0. -
La crisi della Tv. La Tv della crisi. Televisione e public service nell'eterna transizione italiana
Destabilizzate dalle crisi del mondo moderno e dal ciclone Internet, le industrie culturali tradizionali necessitano di un decisivo riposizionamento. Una ridefinizione cui non può sottrarsi un settore portante come quello della televisione. Cambiano le abitudini di fruizione; emergono nuovi modelli produttivi e nuovi modelli di business; si afferma la pubblicità responsabile, attenta al rapporto qualità della programmazione/reputazione pubblica dell'inserzionista. La tv di flusso è integrata da una library di prodotti audiovisivi consultabile. Sono questi solo alcuni dei cambiamenti che investono un mezzo di comunicazione tutt'altro che morente. La questione della crisi della televisione non è nuova ma, così come in passato le recessioni sono state seguite da momenti di rilancio, anche oggi la crisi, se ben gestita, potrebbe rigenerare le potenzialità del mezzo. In momenti di difficoltà c'è bisogno dei media della disseminazione e di un Public Service che diano, in particolare ai giovani, più sfuggenti alle maglie dei palinsesti tradizionali, riferimenti e valori che permettano loro di affrontare il futuro. La questione televisiva passa anche per la competenza e la formazione dei professionisti dell'audiovisivo, spesso in bilico tra codici deontologici poco definiti, etiche personali e generazionali e difficoltà di accreditamento sociale e professionale. -
Il trattamento della devianza giovanile. L'approccio psicosociale orientato in senso ecologico e cognitivo comportamentale
Le spiegazioni dei comportamenti delinquenziali giovanili hanno visto negli ultimi quindici anni l'emergere di un nuovo paradigma: quello psico-sociale. Si tratta di un approccio esplicativo ai fenomeni devianti nel quale i temi dell'ecologia sociale, della teoria dei sistemi, della psicologia sperimentale e del filone cognitivo-comportamentale trovano particolare spazio e contribuiscono a definire una psicologia della devianza con una sua dignità teorica. Risulta così che i fenomeni devianti sono dei ""comportamenti"""" appresi e mantenuti in contesti sistemici specifici come la famiglia, il quartiere, il gruppo dei pari, la scuola. A questi si va aggiungendo l'individuo stesso che viene compreso come uno dei sistemi in grado di interagire con gli altri ambienti e mantenere in tal modo le condotte problematiche. Questa nuova forma di intendere la devianza ha aperto così al strada ad un diverso modo di intervenire sui fenomeni. Il volume illustra, anche attraverso la presentazione di diverse storie, non solo perché si fa ma anche come si conduce un trattamento ecologico o psico-sociale: dal momento dell'assessment, a quello della ricostruzione della impalcatura sistemica fino all'intervento che viene definito sia nelle sue diverse fasi che nelle procedure e nelle tecniche sistemiche, in quelle cognitive e comportamentali."" -
Psicoterapia di comunità. Clinica della partecipazione e politiche di salute mentale
La comunità locale, con il suo complesso intreccio di gruppi, culture, nicchie familiari e sociali, è lo spazio della costruzione, dell'evoluzione e delle trasformazioni dell'identità. Il confronto con la psicopatologia grave impone perciò una prospettiva comunitaria ed esige il reclutamento delle risorse comunitarie, se si mantiene l'ambizione di curare per guarire. La psicoterapia, però, è troppo spesso avulsa dal sociale e la pratica psichiatrica, per converso, è pressoché impermeabile agli stimoli del pensiero psicologico-clinico. Questo libro presenta una modellistica di ispirazione gruppoanalitica, trasversale alla professione psicoterapeutica, alla psichiatria territoriale, al lavoro di rete, alla residenzialità, alle pratiche di inclusione sociale. È una concezione della cura radicalmente partecipativa, in stretto rapporto con le comunità e i territori (concreti e mentali) dei soggetti coinvolti, volta a recuperare nei servizi pubblici la possibilità della soggettivazione e a sviluppare la funzione pubblica nella pratica professionale ""privata"""". Il modello rende fruibili e operazionalizzabili le potenzialità dei gruppi, delle tecniche attive e di nuovi dispositivi di lavoro, per una psicoterapia a dimensione comunitaria e per interventi di comunità a dimensione psicoterapeutica."" -
La soddisfazione del consumatore. La misura della customer satisfaction nelle esperienze di consumo
"Misurare la soddisfazione"""" è la sfida di approfondite ricerche e l'obiettivo di molte strategie di marketing. L'assunto di base è che un consumatore soddisfatto tende a reiterare i suoi comportamenti d'acquisto, a parità di ogni altra condizione. Tradizionalmente, la soddisfazione è stata misurata come l'esito di un raffronto positivo tra le attese sviluppate prima dell'acquisto e i risultati ottenuti con l'utilizzo del bene acquistato. Tuttavia, nelle società di oggi, il rapporto instaurato coi beni acquistati non è quasi mai solo razionale, ma assume i connotati di un'esperienza totalitaria, emotiva e coinvolgente. Questo lavoro parte dall'assunto che la soddisfazione derivi, piuttosto che dalla specifica performance del prodotto, dall'intera esperienza di consumo, dal momento in cui il prodotto è scelto a quello in cui non lo si utilizza più. Sulla base di un innovativo approccio, il Modello conoscenze-speranze, essa è vista come un incremento dello stock di benessere soggettivo, esito di un raffronto con quanto razionalmente atteso ed emotivamente sperato. Il volume presenta una revisione critica degli studi sulla soddisfazione come base dello sviluppo di una scala fondata sulle esperienze di consumo, in rapporto ai prodotti shopping, convenience, specialty e ai servizi." -
Configurazioni della territorialità
Abitare la natura, il progetto originario dell'uomo, si è trasformato irrevocabilmente in un progetto diverso: abitare il territorio. Le società umane sono state consapevoli di questa grande epopea nella quale e attraverso la quale hanno forgiato se stesse, i loro caratteri originali, i loro sistemi assiologici, i loro apparati conoscitivi, le loro abilità tecniche. Perciò hanno cercato di raccontarla in infiniti modi, attraverso le forme libere dell'arte o quelle più o meno codificate della scienza. La Geografia è, precisamente, una delle scienze che ha tentato l'impresa narrativa: la più antica, la più ardita nel pretendere di organizzare sistematicamente la cognizione su quel valore squisitamente umano, sociale e storico che è la territorialità del mondo. Essa ha acquistato con fatica una propria consapevolezza epistemologica che non solo, come si è a lungo creduto, deve scontare l'ambigua dicotomia natura/cultura, ma deve farsi carico in modo esplicito di una ontologia peculiare: l'essere umano sulla terra fonda in ragione un agire territoriale stimolato da bisogni, orientato dalla tecnica, ispirato da sentimenti, nutrito da visioni, regolato da istituzioni. -
La gestione professionale dell'azienda alberghiera
La gestione professionale dell'azienda alberghiera, di Filippo Bonfiglietti, è un libro diretto soprattutto a chi aspira a lavorare nel campo alberghiero e deve capire che tipo di professionalità si richiede, ma anche a chi già ci lavora e sente il bisogno di un confronto. Il volume è diviso in tre parti: la prima è un'introduzione metodologica sulla gestione dell'albergo: analizza i principi organizzativi dell'azienda albergo, gli elementi che ne caratterizzano la qualità, i principi fondamentali del marketing alberghiero, il conto economico e il profitto, i principi organizzativi e gestionali, l'arte di comunicare professionalmente; la seconda parte studia le professionalità di chi si occupa dei dodici servizi più importanti di ogni albergo e il modo in cui queste devono essere impiegate. Per ognuno di questi, propone un paio di interviste di alcuni dei migliori specialisti del settore; la terza parte espone una serie di concetti d'ospitalità suddivisi tra le principali aree di servizio e vi aggiunge un prontuario di comportamento insieme ai concetti essenziali per raggiungere l'eccellenza. -
Sport e infanzia. Un'esperienza formativa tra gioco e impegno
Definibile in termini di cultura, iscrivibile nel sistema di opportunità educative offerte al non-adulto al di fuori della scuola, connotabile come fenomeno ludico e sociale (come sostiene Farné nel suo saggio che fa da incipit e sostegno al volume ), lo sport mostra la sua importanza crescente nella vita dei bambini (lo documenta il contributo di Martelli), e la sua progressiva rilevanza nelle politiche per l'infanzia di vari Stati (Morena Cuconato illustra questo trend nella Comunità Europea). Esperienza sociale complessa, lo sport in età infantile coinvolge non solo bambini e preadolescenti, ma anche, come eventuali formatori, adulti, soprattutto genitori (ne parla Andrea Ceciliani ), e allenatori. Esso interessa l'intero sistema formativo, nel doppio senso di costituire problema, tuttora irrisolto nel nostro Paese, a livello di acculturazione allo sport nelle realtà scolastiche (ne tratta Paolo Seclì) e di acquisizione di una specifica competenza educativa da parte degli allenatori nei setting non compresi nella rete pedagogica istituzionalizzata (tema affrontato nel capitolo di Bortolotti ). Tre saggi completano il volume, la cui lettura stimola riflessioni sul fenomeno dello sport in età infantile, oggi diffuso, ma problematico da denotarsi e soprattutto al margine di un autentico impegno educativo. -
Il bambino iperattivo. Dalla teoria alle pratiche della cura
L'applicazione della psicoanalisi al sintomo dell'iperattività nasce dal desiderio di confrontarsi con questa forma dilagante del disagio infantile contemporaneo che altera profondamente l'ingresso del bambino nel legame sociale. Contro il sintomo, che sovverte l'azione educativa della famiglia e della scuola, si tenta di opporre strategie di controllo del comportamento e del pensiero e una farmacoterapia prolungata nei casi più gravi. La prospettiva teorica e clinica degli autori di questo libro propone invece una lettura dell'iperattività, in cui l'impulso irrefrenabile al movimento del corpo, l'aggressività manifesta, la mancanza del senso del limite e del rispetto dell'autorità, le difficoltà di concentrazione, comprensione e uso del linguaggio scritto e parlato, sono fenomeni con cui si manifesta un eccesso pulsionale che, per ogni bambino, è relativo ha qualcosa che riguarda il suo legame con l'altro. Senza dimenticare che ogni essere umano nasce e cresce in una cultura i cui valori toccano direttamente l'insieme del campo sociale e le menti delle persone che vi fanno parte. Iperattività e cultura dell'eccesso sono, in effetti, i tratti essenziali del discorso sociale contemporaneo. Se la mente è un organo sociale, anche la sua cura può passare dal sociale. -
Teoria e politica dell'aiuto allo sviluppo
La fiducia negli effetti positivi dei processi di globalizzazione ha dato voce all'idea che l'apertura dei paesi in via di sviluppo al commercio estero possa sostituire l'aiuto. Ma l'aiuto è ancora necessario e ha delle priorità. La cooperazione dovrebbe contribuire a un reale sviluppo dei paesi e dei popoli più poveri. -
XBRL e informativa aziendale. Traiettorie, innovazioni e sfide
L'eXtensible Business Reporting Language (XBRL) è un linguaggio elettronico, della famiglia dell'XML, consistente nell'etichettatura digitale dei dati e delle informazioni che compongono il reporting aziendale (interno ed esterno). L'uso dell'XBRL, in forte espansione in ambito internazionale, consente di rendere più rapida ed efficiente la produzione, l'analisi e la trasmissione di tale informativa. Dal 2007 l'adozione dell'XBRL per il deposito dei bilanci societari presso le Camere di Commercio è obbligatoria nel nostro Paese. Ma è solo dal 2009-2010 che questo obbligo è divenuto operativo e riguarda tutte le società di capitali italiane non quotate alla Borsa valori. Il presente volume accoglie le ricerche sull'XBRL elaborate dal Gruppo ufficiale di studio e attenzione dell'Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA), e fa il punto sull'utilizzo di questo innovativo linguaggio elettronico, sulle sue potenzialità di impiego, sulle sue caratteristiche. Il lavoro si articola in quattro parti dedicate rispettivamente al rapporto tra XBRL e normativa di bilancio in Italia; al suo impatto sulla più ampia comunicazione d'impresa; al suo contributo ai sistemi direzionali e di controllo; alle sfide, criticità e traiettorie evolutive di questo nuovo strumento. L'opera è rivolta tanto agli accademici, quanto ai manager e ai consulenti dell'area amministrazione, finanza e controllo, nonché ai professionisti che hanno responsabilità connesse alla gestione delle informazioni societarie. -
Curricolo e intercultura. Problemi, metodi, strumenti
La costruzione del curricolo e la promozione dell'intercultura rappresentano due sfide importanti che la scuola di oggi è chiamata ad affrontare. La scuola del terzo millennio, infatti, deve connotarsi come una scuola in grado di sviluppare conoscenze e competenze personali mediante la piena valorizzazione delle diversità individuali e la promozione di una didattica centrata sulla qualità dell'offerta formativa e sull'inclusività. Tutto questo richiede agli operatori della scuola un impegno costante verso la costruzione di una professionalità critica ed aggiornata, sia sul piano teorico che metodologico-didattico, al fine di innalzare l'efficacia della formazione scolastica e renderla accogliente per tutti. Il presente lavoro vuol essere un'occasione di riflessione e un supporto didattico-operativo per tutti coloro che, in qualità di studiosi, docenti, educatori, studenti, hanno a cuore le questioni legate alla progettazione del curricolo e all'educazione interculturale. -
Come sopravvivere alla propria famiglia. Capire le dinamiche dei propri legami familiari e ritrovare se stessi
A chi non è successo di sentirsi intrappolato dalla propria famiglia? Quante volte abbiamo avuto la sensazione di essere schiacciati da una situazione su cui non avevamo la possibilità o la forza di intervenire? Mony Elkaim, uno dei più noti terapeuti della famiglia, cerca di spiegare situazioni ed impasse che tutti noi conosciamo. ""Mio figlio si rifiuta di studiare e non so più cosa fare"""". Oppure: """"non sopporto più mio marito, ma non riesco a lasciarlo"""". O, ancora, """"devo svelare quel secreto che mi opprime? Se sì, come?"""". Non è tanto la realtà che ci intrappola, quanto la rappresentazione che ci siamo fatti di quella realtà. Ognuno interpreta una parte ben precisa nello scenario familiare. E solo se si riesce a modificare il proprio ruolo si riesce a intervenire sullo scenario intero. Ma come cambiare? Un libro fondamentale per chiunque - figlio, madre, padre, coniuge o fratello che sia - voglia capire le logiche che muovono uno scenario e rompere schemi incancreniti che fanno solo del male."" -
Il gesto terapeutico. Forma e contatto
Il corpo sofferente è innanzitutto corpo che sente, e nel suo stesso sentire possiamo riconoscere le condizioni di possibilità dell'esperienza terapeutica. Ogni percorso riabilitativo è fin da subito intersoggettivo in senso pieno: il corpo del terapista e quello del paziente condividono le stesse esperienze essenziali, al di là delle differenze di ruoli. Il contatto corporeo, specie nel gesto di terapia manuale, diventa espressione dinamica di un'autentica relazione terapeutica quando si emancipa dalla concezione tecnico-strumentale e dagli atteggiamenti di uso e controllo del corpo, basati su criteri di normalità ed efficienza. In questa prospettiva, l'autore rileva i limiti dello scientismo applicato in riabilitazione e delinea un percorso dove il corpo si fa gesto terapeutico. Esplorandosi nel vivo delle proprie percezioni, emozioni e condizioni di esistenza, il corpo si riscopre nelle forme gestuali quale senso originario dell'esperienza di sé e del mondo. Il testo è un invito all'esperienza corporea sensibile e riflessiva, rivolto a tutte le persone che, per professione e intima vocazione, si dedicano al corpo sofferente, in particolare ai fisioterapisti; ma anche a tutti coloro che lavorano nell'ambito delle altre professioni riabilitative e, più in generale, delle professioni educative e di cura. -
Etica e storia in Kant
Questa ricerca vuole essere un contributo a ridisegnare, attraverso il pensiero dell'opera di Kant - confrontata con le etiche contemporanee - un percorso possibile di rifondazione universale della soggettività se, pure, sul piano etico, e però di una morale universale. -
Dopo lo Stato. Storia e antropologia della ricomposizione sociale nella Somalia settentrionale
Cosa succede in una società quando le istituzioni e le strutture statali collassano su se stesse? Attraverso quali modi si possono aprire spazi di ricomposizione nel disordine politico e sociale e attraverso quali processi di adattamento e creazione una popolazione fa fronte a prolungate situazioni di crisi? Il libro affronta queste tematiche analizzando il caso della Somalia e del neo Stato del Somaliland. Lontano da cliché che enfatizzano la lotta tra clan, i warlords, il terrorismo islamico o la tragedia umanitaria hanno generalmente rappresentato la crisi somala come un'immensa zona di caos e disordine, l'autore intende offrire un ""micropanorama"""" dal quale partire per analizzare quei processi e quelle dinamiche che hanno condotto alla formazione di un nuovo ordine politico e sociale all'interno del Somaliland. Frutto di un lungo periodo di ricerca sul campo, lo studio, prendendo le mosse da un'etnografia di una città - Borama - riflette un paesaggio sociale contemporaneo prodottosi all'incrocio tra guerra, collasso istituzionale, interventi esterni e rinnovamento politico."" -
La psicologia italiana all'inizio del Novecento. Cento anni dal 1905
Tradizionalmente, gli inizi della psicologia italiana vengono fatti risalire agli anni '70 dell'Ottocento. È in questo periodo, infatti, che si possono rintracciare le radici più significative della ""nuova"""" disciplina: quelle positivistico-evoluzionistiche (con Ardigò, Sergi e Buccola) e quelle fisiologiche e psichiatriche (in particolare con Tamburini e Morselli). Avvalendosi di una nuova """"lettura"""" degli eventi, però, la storiografia scientifica tende oggi a considerare l'ultimo scorcio dell'800 e i primissimi anni del '900 come una fase di """"gestazione"""" della psicologia italiana. Trenta e più anni di lavoro anche intenso, il cui esito, grazie anche all'apporto di alcuni studiosi di seconda generazione, come De Sanctis, De Sarlo, Ferrari e Kiesow, diventa visibile soprattutto nel 1905. Un anno, questo, nel quale si svolgono tre eventi di grande portata: il V Congresso internazionale di Psicologia, svoltosi a Roma, il bando per le prime tre cattedre universitarie della disciplina e la fondazione, ad opera di Ferrari, della Rivista di Psicologia. Possiamo dunque riferirci al 1905 come ad uno """"spartiacque"""", come all'anno del """"primo riconoscimento"""" della psicologia italiana, sul piano scientifico internazionale, su quello editoriale e su quello accademico. E considerare quegli eventi fondativi: forse non della psicologia, ma certamente per la psicologia nel nostro Paese.""