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Joseph Crabtree e il suo viaggio in Europa con la fedele canina Zara. Alla ricerca della vera definizione di ricchezza
"Questo di Piero Roggi, storico del pensiero economico, rimodella con semplicità ed efficacia il conte philosophique in giro per l'Europa di un gentiluomo e della sua domestica cagnetta, alla ricerca del graal che si nasconde al cuore dell'economia, se scienza o empiria, in mano a una varia genia di ossessi e speculatori. In breve l'autore, con il criterio degli incontri a domicilio, compie una rassegna di figure prime e di teorie economiche, alcune delle quali sono anche filosofie dell'esistenza. Il lettore vi incontrerà tipi tosti, nomi da leggenda, totem storici: Rousseau, Sismondi, Adam Smith, Keynes, la star del Novecento statalista e rooseveltiano. Se manca tutto il fastidioso cicaleccio degli attuali interpreti di quel verbo lontano, ci sono, per così dire, gli evangelisti della scienza triste. Cosa se ne apprende? Una gran voglia di casa e di affetti, l'unica vera ricchezza.""""" -
Immaginari del cambiamento in America latina. Religioni, culture, dinamiche economico-sociali
Delineare 'immaginari di cambiamento' in America Latina presuppone un'attenta analisi delle dinamiche attuali, esse stesse risultato di itinerari caratterizzati da maggiore o minore linearità. Gli evidenti intrecci storici e culturali fra Mediterraneo e America latina facilitano, a noi europei, l'analisi di un mondo geograficamente lontano, ma al contempo così vicino da offrirci categorie interpretative familiari e, perciò, facilmente utilizzabili per un approccio conoscitivo efficace e approfondito. Questo volume costruito sul filo rosso delle riflessioni presentate dai relatori della International Summer School on Religions in Europe (San Gimignano, 2012) ci offre un sostanzioso panorama della questione religiosa in America Latina, in rapporto con le sue radici storiche e in connessione con la politica e l'emancipazione delle masse subalterne la cui presa di coscienza della propria situazione sociale ed economica passa, spesso, per gli strumenti che offre la riflessione sul fenomeno religioso. -
I custodi del purgatorio
Sono in mezzo a noi, ma non ce ne accorgiamo. Tranne quando, dopo averli incontrati, ci sentiamo stanchi, spossati e inquieti. Sono i ""vampiri energetici"""", particolari individui capaci di attingere e sottrarre agli altri preziose scorte di energia vitale. Sulle loro orme c'è Catone, un discutibile cacciatore di demoni che cerca di debellarli attenendosi a un antico rituale. Il destino di questo moderno Van Helsing si incrocerà con quello dello sgangherato detective Saimon Simoncini, ingaggiato da una famiglia fiorentina per rintracciare il figlio scomparso. Il risultato è un'avventura originale e imprevedibile, misteriosa e a tratti paradossale, dove i confini del giallo si confondono col territorio dell'ironia e del fantastico."" -
Cuore di carta
La Firenze del 2030 è un punto da cui osservare un mondo ormai cambiato: gli equilibri politici planetari sono stati stravolti, il diritto di voto è stato ristretto e va guadagnato con azioni socialmente utili, i detenuti sono controllati da microchip impiantati sotto la pelle. In questo scenario futuribile si inserisce la storia di Guelfo. Il suo amore per Francesca, quello tra i genitori di quest'ultima, Giovanni e Laura, il rapporto di grande condivisione intellettuale tra Giovanni e Guelfo, sono alcuni degli snodi da cui passa il più usuale e insondabile degli scenari: quello della vita (e dunque della morte) di ciascuno. Nel tentativo di riappropriarsi del senso delle cose, delle passioni e degli slanci più profondi, del proprio posto nel mondo. Ed anche dei propri luoghi, se ""essere fiorentini è uno stato di spirito. È un senso innato della grazia e della misura""""."" -
Gotico fiorentino
Settembre 2011. Alessio, che vive da venticinque anni lontano dalla sua Firenze, riceve una telefonata inaspettata. Il vecchio amico Marco è morto, e prima di andarsene ha rivelato alla sorella Silvia un incredibile segreto: Lodovico, anche lui amico di gioventù, che tutti credevano stroncato da un'overdose, in realtà è stato ucciso. Silvia, che di Lodovico era innamorata, chiede ad Alessio di tornare: è decisa a scoprire la verità su ""Lolo"""" ad ogni costo. A Firenze Alessio rivede sua madre, la fragile e tormentata Nina, e poi Andrea, Stefano e Tiziano, con i quali suonava in una band di cui Lodovico era il leader. I ricordi lo accompagnano mentre si confronta con luoghi e volti antichi, ma allo stesso tempo ormai estranei, quasi sconosciuti. La Firenze dei primi anni Ottanta e della new wave, i concerti, i locali, la grande nevicata del 1985. Amori e sogni spezzati dalla tragica fine di Lolo, che portò Alessio a mollare tutto ed andarsene. Ma cos'è veramente successo in quella vigilia di Natale di tanti anni fa?"" -
La generatrice di miracoli
Primi del Novecento: a Riccardo Sirigatti, giornalista sportivo della rivista fiorentina ""Bric à Brac"""", il direttore decide di affidare una rubrica dedicata al sovrannaturale. Cinico per indole e scettico per natura, Sirigatti s'imbatte nella storia di Teresa R., un'anziana signora che abita un casale diroccato affacciato sulle colline toscane. Ma con il procedere dell'intervista, quella che al giornalista sembrava di primo acchito una """"noiosa biografia lenta a scorrere"""" si trasforma inaspettatamente nell'intensa rievocazione di un'avventura incredibile, ai confini del sovrannaturale, che Teresa ha condiviso in gioventù con la sorella Lisa. L'incredulità dell'uomo andrà scardinandosi con l'incalzare della tensione emotiva e con l'addensarsi del mistero che avvolge l'esistenza di Teresa e il suo racconto."" -
Volante uno da centro! 20 anni a cavallo della «pantera»
Fare il poliziotto significa svolgere un lavoro sporco, difficile, a volte disperato, spesso poco riconosciuto. Vivere situazioni che tutti vorrebbero evitare, trovarsi in posti dove non vorremmo mai andare. Non si diventa agenti per essere apprezzati: chi veste la divisa deve amare il suo lavoro. In questo libro Gianassi racconta vent'anni di servizio, di battaglia in difesa delle istituzioni, di sacrificio. Descrivendoci un mondo in cui i rischi fanno parte del quotidiano, in cui bisogna affidare la propria vita ai colleghi e prendere decisioni importanti in pochi secondi. La posta in gioco è alta, ma il fine lo è ancora di più: servire e difendere ogni giorno la nostra Repubblica democratica. -
La battaglia. Guelfi e ghibellini a Campaldino nel sabato di san Barnaba
11 Giugno 1289. Nella piana assolata di Campaldino, a valle del castello dei Conti Guidi a Poppi, gli eserciti guelfi e ghibellini si affrontano in una battaglia decisiva per le sorti della Toscana e per i futuri equilibri politici ed economici della penisola. Tra i fiorentini Dante Alighieri e Cecco Angiolieri. Una ricostruzione appassionata e avvincente dei luoghi, dei fatti, dei personaggi, un romanzo storico dove nulla è stato tratto dalla fantasia ma ogni particolare è frutto di una rigorosa ricerca. I fiorentini cercavano a Campaldino il riscatto per la tremenda sconfitta patita a Montaperti nel 1260. Arezzo combatteva per la sua salvezza. Ne nacque una delle battaglie più sanguinose del Medioevo. La battaglia che Dante immortalerà nella Divina Commedia. La battaglia che pose fine all'età dei nobili e definitivamente aprì la strada alla società dei mercanti. -
Voglio nascere
Sara, giovane donna in carriera, rimane incinta. Confusa e piena di dubbi di fronte a questa nuova realtà, si trova a dover prendere una decisione difficile. Con lei c'è il compagno Matteo, anche lui in cerca di una risposta o forse solo di una via d'uscita. Il romanzo è la storia di due innamorati che scaveranno nel mondo dei loro affetti più intimi, chiedendosi cosa rappresenti il loro amore e in che cosa esso si sia tramutato, interrogandosi su quali siano le loro vere priorità. Ma è anche la storia di un embrione che difende il suo diritto a ""esserci"""", a trasformarsi in feto e poi in bambino desideroso di nascere."" -
L' ultimo pirata della Patagonia. Viaggi veri e immaginari nei mari e nella terra ai confini del mondo
L'avventura di Pasqualino Rispoli, leggendario pirata dei mari a sud dello Stretto di Magellano, un Corto Maltese prima del tempo che inizia le sue scorrerie nella Terra del Fuoco agli inizi del novecento. Quando arriva qua da Torre Del Greco alla ricerca del padre è poco più che un ragazzo, un giovane che sta per incominciare una nuova vita. Il suo cammino si incrocerà con quello del giovane anarchico Simon Radowtzki e con la sua evasione dal famigerato bagno penale di Ushuaia. Patagonia di esploratori e ribelli, cercatori d'oro senza scrupoli e cacciatori di balene: una strana comunità di avventurieri finiti in fondo al mondo per le ragioni più disparate. Perché questa è ancora una terra ignota, per lo più ancora da scoprire, percorsa dal vento e dal gelo, abitata da sparuti gruppi di indigeni sterminati dai cacciatori di teste. A distanza di oltre un secolo lo scrittore Tito Barbini si mette sulle tracce di questo personaggio unico, e nel ripercorrerne le gesta ci porta con sé nelle terre e nei mari dell'emisfero australe. -
Piume di struzzo
La vita del dottor Manetti, psicologo affermato, sembra perfetta: una splendida carriera, una bella moglie che lo ama, il figlio che ogni padre vorrebbe avere. Tutto questo, però, è destinato a crollare. La consorte, stanca di una vita di coppia troppo ""normale"""", trascina il protagonista in un gruppo di scambisti, e abbandona ben presto la sua comprovata fedeltà. Il figlio rivela di essere omosessuale, mettendo in crisi le idee conservatrici di molti parenti. Lo stesso Manetti finisce per intrecciare una relazione con una giovanissima paziente, infrangendo ogni regola deontologica e morale. Ma i momenti difficili possono essere un'occasione per mettersi alla prova, aprire gli occhi e scoprire una dimensione più autentica e serena di vivere la propria esistenza. E anche le nubi più scure possono diradarsi..."" -
Le molte vite di Natale Graziani
Un'appassionata biografia di Natale Graziani, avvocato penalista, amministratore pubblico, manager e dirigente d'impresa, giornalista, storiografo e biografo, presidente dell'antica Accademia degli Incamminati di Modigliana dal gennaio 1998 al dicembre 2005 Personalità carismatica, ha trascorso metà della vita in Romagna (era nato a Cusercoli, nella provincia forlivese, il 25 dicembre 1922), l'altra in Toscana (è mancato a Firenze il 23 luglio 2014). Una figura di grande rilievo culturale che ha attraversato il Novecento con straordinaria determinazione e intraprendenza, rivestendo ruoli di grande prestigio e responsabilità. -
Una mosca turchese. Un lungo volo tra Italia e Turchia
L'autrice, che ha vissuto in Turchia per oltre trent'anni, ci racconta il fascino e le contraddizioni di un paese in bilico tra spinta verso la modernità e attaccamento alle tradizioni. Dagli episodi, narrati con prosa limpida e pungente, emergono gli aspetti tipici della vita quotidiana: il bagno turco, il sapore de tè gustato secondo il rito locale, le usanze religiose e le paure ancestrali. In pagine ora commoventi, ora ricche di humour, emergono tutte caratteristiche di un mondo che merita di essere conosciuto e amato, ma il cui futuro non nasconde incertezze e pericoli. -
Paper heart
La Firenze del 2030 è un punto da cui osservare un mondo ormai cambiato: gli equilibri politici planetari sono stati stravolti, il diritto di voto è stato ristretto e va guadagnato con azioni socialmente utili, i detenuti sono controllati da microchip impiantati sotto la pelle. In questo scenario futuribile si inserisce la storia di Guelfo. Il suo amore per Francesca, quello tra i genitori di quest'ultima, Giovanni e Laura, il rapporto di grande condivisione intellettuale tra Giovanni e Guelfo, sono alcuni degli snodi da cui passa il più usuale e insondabile degli scenari: quello della vita (e dunque della morte) di ciascuno. Nel tentativo di riappropriarsi del senso delle cose, delle passioni e degli slanci più profondi, del proprio posto nel mondo. Ed anche dei propri luoghi, se ""essere fiorentini è uno stato di spirito. È un senso innato della grazia e della misura""""."" -
Caffè Michelangiolo (2015) vol. 1-3
Le algide stelle nel firmamento di Alfred Terza pagina: I memi escono dal Caffè di Antonio Imbò (Interferenze)Ritorno al ""Viareggio"""" di Mario Graziano Parri Le buone arti: Lo devo a mio padre, colloquio con Romana Petri di Monica Venturini35 anni, 600 titoli, colloquio con Daniel Vogelmann di Mario Graziano Parri Poesia: Cartolina da collezione di Stefano Carrai La destinazione di Danilo Breschi Sorella mia Ginestra di Paolo Ottaviani Sotto esame di Sauro Albisani Un ritorno di Chiara Patricelli Poetiche La musa impervia di Giovanni Parrini Narrativa Al di là del conflitto di Urim Qovanaj La volpe di Leonardo Lavacchi Vetrina Pericoloso sporgersi di Marco Gaetani L'eroe assurdo di Danilo Breschi Scrittori garibaldini Carte ritrovate di Davide Torrecchia Introduzione di Mario Graziano Parri Emilia Romagna Nonantola. La """"partecipanza agraria"""" di Annamaria Manetti Piccinini Ricordi di un figlio di Lorenzo Aldini Decima musa La grande metafora del cinema di Sandro Melani Le algide stelle nel firmamento di Alfred di Sandro Melani."" -
Giovanni Boccaccio e le donne. Ediz. multilingue
Giovanni Boccaccio, il grande narratore che col suo Decamerone ha segnato in modo indelebile la storia della letteratura, è stato spesso additato come osceno, licenzioso, perfino immorale. Ma qual è veramente la sua visione della donna, protagonista ricorrente nella produzione del poeta di Certaldo? Partendo da un'analisi della società medievale toscana, l'autrice prende in esame in particolare l'Elegia di Madonna Fiammetta, il Corbaccio e lo stesso Decamerone, per mostrare differenze e analogie tra le figure femminili lì presenti. Ripercorrendo la biografia di Boccaccio, emerge un'evoluzione complessa nel suo rapporto con la donna, in cui ammirazione e rispetto si alternano talvolta a punte di radicale misoginia. -
Fratello come sei
Matilde esce di casa ma si blocca dopo aver sceso tre gradini; rimugina e torna indietro, riapre la porta, riallaccia un dialogo con la sorella prima di andarsene veramente. Fulvio guida da solo, in autostrada, e riflette: da grande voleva fare il calciatore, ma la nascita del fratello ha stravolto tutto. Paola pensa invece a come Luigi le farà da testimone, per il matrimonio, mentre Michele ricorda un devastante episodio avvenuto con suo fratello, in piscina, qualche anno fa. Sono ragazzi che spontaneamente si riuniscono in gruppo per parlare e confrontarsi, adesso anche per scrivere insieme una storia che tenga al centro l'elemento comune: hanno tutti un fratello con sindrome di Down, così come lo sarà Alessandro, fulcro del loro racconto ambientato su un'isola percossa dal vento, dal sole, dall'ipocrisia e dalla creatività - dalle onde emotive di un piccolo, intrigante universo umano. Un romanzo che è una storia nella storia, un rincorrersi di voci e di vicende, di occasioni per riflettere: i giovani, la famiglia, il lavoro, i vizi e le virtù della nostra epoca, le aspettative e le delusioni, la vita. -
La beffa di Modigliani. Tra falsari veri e falsi
È il luglio 1984 (esattamente cento anni dopo la nascita di Amedeo Modigliani) quando a Livorno vengono ripescate, nel Fosso Reale, tre teste scolpite (si dice) da Modigliani stesso. I giornali di quell'estate riportano per giorni i particolari della notizia, il dibattito che ne segue, gli interventi degli esperti. Poi, a settembre, si scopre che le tre teste erano dei falsi, pietre scolpite dal trapano di tre studenti livornesi, e scoppia il caso. Nel frattempo l'unica persona che avrebbe sicuramente potuto accorgersi che si trattava di falsi, e cioè la figlia di Modigliani, Jeanne, muore a Parigi prima di poter vedere le ""sculture"""". Giovanni Morandi ricostruisce tutta la vicenda della """"beffa di Modigliani"""", dando la parola anche ai falsari, quelli che venti anni fa erano tre ragazzi burloni e che adesso raccontano come quella beffa ha cambiato la loro vita. In appendice la biografia di Modigliani, la cronologia della beffa e la bibliografia."" -
Dobbiamo vivere insieme. Scritti sull'Islam e sull'immaginazione
Dato per scontato che la presenza dei gruppi etnici diversi dal nostro si farà più massiccia, si aprono due vie: quella della lenta assimilazione, di modo che in una o due generazioni gli immigrati diventino in tutto come noi, o quella della convivenza tra gruppi etnicamente e culturalmente diversi. Io credo che la via giusta sia quella della convivenza. Ma se questo è vero dobbiamo affrettarci a predisporre gli strumenti necessari - a cominciare dalla scuola - perché questo futuro si avveri senza traumi. Quel che occorre è una rapida instaurazione della cultura della diversità. Le culture che si chiudono in se stesse sono destinate a morire. La nostra non fa eccezione. -
Di quei giorni mi ricorderò sempre. Desideri e lontananze in Cesare Pavese
Più che interpretare l'opera di Pavese o ricostruirne il percorso, il saggio si concentra sulla rievocazione leggera e accennata delle immagini più frequenti e importanti della sua poetica, immagini che acquistano un valore paradigmatico e che rappresentano l'universalità della sofferenza di tutti noi che viviamo scissi tra l'essere e il dover essere, tra il desiderio e la rinuncia, tra i ricordi e le attese. I sogni dell'adolescenza, gli amici di una vita, la figura del professore, il conforto della preghiera, l'orizzonte del mare, lo sguardo della luna, la voce della donna amata e il suono del suo nome, il sangue della guerra, la vita. Pavese è stato più coraggioso di noi e di tanti altri, ha chiarito a se stesso il nodo dell'esistenza: accadono fatti ed eventi, sussistono elementi originari che comprendono e determinano tutte le esperienze successive, ma la conoscenza e la consapevolezza del tutto è sempre successiva alla perdita e allo smarrimento dell'oggetto amato. L'inconoscibilità e l'irraggiungibilità dell'essere si traduce allora in un'eterna condanna: vivere di desideri e morire di lontananze.