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Etnofauna in Calabria
«... questo libro non ha alcuna pretesa, se non quella di testimonianza e di divulgazione di antiche conoscenze provenienti dalla cultura popolare e contadina. Nonostante tratti di animali, di popolazioni, di abitudini alimentari, di mezzi curativi e finanche di cultura popolare espressa come modi di dire, proverbi e favole, questo non è un libro di zoologia, né di etnografia, o di letteratura popolare o storia della civiltà rurale. Niente di tutto questo: è, semplicemente, un tributo, un omaggio, un riconoscimento a un mondo che rischia di scomparire senza lasciare traccia di sé. ... E ciò, temiamo, può essere un vulnus estremamente grave, e, per altri versi, un tradimento dei valori della tradizione, intesa come sistema di conoscenze che si tramandano da una generazione all'altra in forma di legami spirituali e in una dimensione, spesso, essenzialmente religiosa. ... Ci è sembrato, in altri termini, che raccogliere il ricco patrimonio di conoscenze relative al mondo degli animali..., fosse un dovere, una responsabilità e forse anche una necessità. ...La finalità esclusivamente divulgativa di questa pubblicazione, ha suggerito una impostazione semplice dei contenuti, strutturati in schede contenenti essenziali notizie di sistematica zoologica e la descrizione degli aspetti etnofaunistici, esposti - il più delle volte - in forma davvero sintetica. Le specie descritte sono circa 170, suddivise - per comodità di consultazione - nei seguenti gruppi: animali domestici; insetti e altri artropodi; mammiferi selvatici; pesci, crostacei, molluschi e vermi; rettili e anfibi; uccelli selvatici. ... L'idea che andassero perdute per sempre le conoscenze custodite in quello scrigno prezioso rappresentato dai racconti dèi nostri nonni e delle nostre nonne, frutto di un ""sapere"""" antico che ha accompagnato nei secoli la vita del nostro popolo era per noi una ben triste idea. Ecco perché abbiamo pensato a questo libro: per contribuire a conservare memoria e radici. Le nostre, quelle legate alla nostra tradizione. Tra-dere, per non tradire»."" -
Giovanni XVI. L'antipapa calabrese
Personaggio assai discusso, dal sapere enciclopedico, Giovanni Filagato, nato a Rossano, passò dall'eremo all'aula del Regno d'Italia e del Sacro Romano Impero, fino ad ascendere al soglio papale col nome di Giovanni XVI. La sua concitata elezione, in concorrenza con quella di Gregorio V, lo pose nella condizione di antipapa. Condizione che determinò la tragica vicenda finale della sua spoliazione e mutilazione nonché il dileggio di attraversare le vie di Roma nell'osceno rito della ""Cornomanìa"""". La sua grandezza, rappresentata nel celebre Avorio di Cluny in prosky?nesis sotto l'imperatore Ottone II, col Cristo benedicente la coppia imperiale, fu pari alle sue sventure. E comunque gli si deve riconoscenza, forse anche relativamente alla traslazione del Codex Purpureus Rossanensis."" -
Paesaggi culturali di Calabria. Percorsi interdisciplinari
Il presente volume dà inizio a una serie di pubblicazioni che documenteranno le attività del Centro di Ricerche interdipartimentale sulle Culture dell'Abitare (CeRCA) dell'Università della Calabria. Si tratta di un Centro che persegue le finalità di promuovere, coordinare e compiere studi multidisciplinari per la conoscenza, la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale insediativo. La tematica affrontata, in linea con le questioni del Cultural Landscape, interpreta l'idea strutturante del CeRCA e indaga alcuni tra gli aspetti maggiormente trascurati della realtà calabrese - in ottica urbanistica, storica, antropologica, tecnologico-informatica, aziendalistico-manageriale - secondo approcci e scale territoriali diversificate fornendo, nello specifico, una riflessione sul paesaggio urbano e rurale. Si delinea una varietà di beni materiali e immateriali che rappresentano una enorme ricchezza, ma anche una forte criticità. Il volume ricostruisce un primo quadro di interpretazioni e proposte interdisciplinari relative alla valorizzazione di tali contesti. In particolare, la diversificazione degli approcci utilizzati, riconducibile alla assoluta eterogeneità delle competenze coinvolte, ha permesso di avviare un confronto attraverso un insieme di riflessioni sul ""paesaggio culturale"""" finalizzato a esaltarne qualità e risorse, nonché a definire alcune preliminari innovative azioni di intervento."" -
Francesco di Paola, un eremita nel mondo
In un periodo di grande dissoluzione fuori e dentro la Chiesa, un’epoca di preti e religiosi che vivevano negli agi e nei lussi incuranti del Vangelo, Francesco di Paola sceglie il ritorno alle origini, votandosi all’isolamento come gli antichi padri del deserto per vivere il solo a solo con Dio. Un ritiro non fine a se stesso, tuttavia. Ben presto, infatti, la grotta di Francesco viene “assediata” da frotte di persone desiderose di aiuto, di conforto, di confronto. Francesco accetta l’arrivo della gente e a tutti dona il suo amore, compiendo anche prodigi, sempre nel nome della carità. Ben presto altri eremiti si uniscono a lui. E da Paola la sua comunità si espande, prima in Calabria, poi in Sicilia, infine in altri posti in Italia e poi oltre i confini, chiamato come consigliere dal re di Francia. Il suo segreto fu solo e soltanto uno: credere nella possibilità di realizzare ciò che il suo cuore gli diceva fosse buono e giusto. Credere in se stesso, nelle proprie possibilità e nella potenza disarmante dell’amore. Nulla è impossibile per chi crede nell’amore. Questo il messaggio che la vita di Francesco di Paola comunica a tutti ancora oggi. Non ci sono limiti, barriere, per chi sceglie l’amore. -
Democrazia e impero. Illusione democratica e borghesia occulta
Il dominio del denaro e della finanza sulle nostre società democratiche ha plagiato le stesse forme di riproduzione del sociale: le istituzioni, il diritto, gli stili di vita. A essere in crisi è la classe media, che è stata il perno fondamentale dell'intera costruzione democratica sin dai suoi inizi, e che oggi è attanagliata dalla crisi economica, da una tassazione opprimente ma anche da radicali cambiamenti a livello culturale. Il tutto a vantaggio di poteri oscuri e anonimi come le corporation, nelle loro diverse incarnazioni. Esse sono espressione di gruppi ristretti di individui dal potenziale finanziario quasi senza limiti e capaci di incidere in modo decisamente sensibile sulle vicende economiche, politiche e anche culturali del pianeta terra. È una nuova forma di impero. Il lieto fine non è affatto assicurato. Ci dobbiamo allora affidare al destino? Le grandi rivoluzioni armate o poggiate sulle idee, hanno cambiato i popoli e la storia ma non sempre hanno saputo resistere ai poteri del denaro, delle armi e dell'astuzia. L'unico antidoto è nascosto nel cervello, nel cuore e sta nelle mani degli uomini che sanno mantenersi liberi. Prefazione di Cleto Corposanto. -
L' ultimo anno 1943-44. Genesi di una prospettiva
"Era pronto a farsi permeare da un pensiero e a sperimentarlo vivendolo, con simpatia, per impadronirsene. Poi talvolta lo invertiva, lo trasformava into something rich and strong, secondo le parole di Shakespeare. Se penso a un'intelligenza sconcertante e miracolosa, capace di assorbire anche le superstizioni, anche l'astrologia o la magia, di trasformarle in un tesoro originale, penso a Eugenio Colorni"""". (Guido Morpurgo-Tagliabue, """"Ricordo di Colorni"""", Arethusa, luglio-agosto 1945). Eugenio """"aborre da una federazione a fini economici e di potenza, combinata dalle diplomazie degli stati. Mentre vede una federazione in termini di movimento socialista, cioè che nasca dai popoli, Ed è quindi rivoluzionaria (così come aborre dai matrimoni combinati, o dalle unioni senza amore, dove si tende a strumentalizzare e ridurre a sé il diverso)"""". (Luisa Villani Usellini, """"Appunto rapidissimo"""", senza data). """"Sartre, Lévi-Strauss, Foucault sono 'maitre à penser'. Eugenio era davvero l'opposto: un critico costante, indagatore, stimolatore. Che egli fosse nello stesso tempo 'homme d'action' e 'penseur critique' era forse la sua caratteristica speciale..."""" (Lettera senza data di Albert Hirschman ad Ursula Hirschmann Spinelli (inizio degli anni 70). """"Il pensiero di Colorni era insomma un magma incandescente di prodigiosa genialità che avrebbe investito ogni ambito cui si fossero rivolti i suoi interessi intellettuali"""". Leo Solari, 18 maggio 2004. """"Ricordo Angelo, questo grande scienziato, questo grande studioso, questo grande combattente della libertà anche come un uomo squisitamente politico, eccezionalmente bravo nell'attività politica, nella propaganda e nell'insegnamento che, pur poco più anziano di noi, seppe darci"""". (Giuliano Vassalli, 18 maggio 2004)." -
L' evoluzione del sistema monetario internazionale. Il ruolo della domanda di innovazioni e della produzione di fiducia
L'evoluzione del sistema monetario si caratterizza per il passaggio dalla moneta merce alla moneta segno. Di qui l'esigenza di produrre fiducia in forme di moneta con scarso o nullo valore intrinseco. Il libro ripercorre l'evoluzione della moneta internazionale dal gold standard classico al sistema monetario in vigore oggi. L'evoluzione della moneta e dei sistemi monetari internazionali vengono qui affrontati con un approccio di political economy, ovvero con un approccio interdisciplinare. -
Democrazia avvelenata
Le democrazie contemporanee non godono di buona salute. Già minacciate dal progressivo indebolimento della politica prodotto dalla spietata competizione globale, oggi devono fare i conti con un nuovo spettro: diventare la ""democrazie del pubblico"""". Nella società dei nuovi media i cittadini rischiano di trasformarsi in un """"pubblico"""" sempre più passivo, acritico, influenzabile, con scarse possibilità controllare le informazioni, senza occasioni di confronto critico, piuttosto istintivo nei giudizi e quindi con basse difese immunitarie per difendersi dalle tante forme di manipolazione e da populisti e imbonitori sempre in agguato, soprattutto nei momenti di crisi. Contro tale preoccupante degenerazione, questo volume propone una difesa filosofica, storica, sociologica ed economica della democrazia, intesa come """"società aperta"""", fondata sulla discussione critica, che trova le sue origini nella filosofia greca e nella tradizione cristiana. Per far fronte alle sfide del terzo millennio, è questa la tesi degli autori, la democrazia ha bisogno di una articolazione poliarchica, di istituzione inclusive, di uno Stato in grado di regolare i processi economici e di garantire le libertà dai nuovi nemici e i diritti sociali dalle nuove disuguaglianze. Per le sorti della democrazia diventa inoltre decisivo che il cittadino democratico, soprattutto attraverso gli studi umanistici, acquisisca quella capacità critica e quella autonomia di giudizio che rappresentano gli anticorpi necessari affinché il """"demos"""" non sia declassato a """"pubblico"""" e la """"democrazia dei cittadini"""" possa trovare nuovo slancio nel mondo globalizzato."" -
L' artigiano della natura. Storia di un venditore diventato capitano d'impresa
«Ho sempre fatto il venditore ma dopo tanti anni di frequentazioni di imprenditori mi è venuta voglia di diventare anch'io un capitano d'impresa. Il mondo ha appena girato il calendario: siamo nel 2000! Incontro un consulente con cui avevo lavorato, mi parla di un'azienda che fa detergenza ecologica e cosmesi naturale, pioniera in Italia del direct marketing, le vendite porta a porta. ""Aristide, guarda che forse la stanno vendendo. Non ti volevi mettere in proprio?"""". Chiedo subito un appuntamento. Il proprietario, Vittorio Adaglio, mi dà udienza: """"Lavoro per un'azienda del settore abbigliamento, ma mi è giunta voce che stareste per vendere la vostra attività. Possiamo parlarne?"""". Adaglio anche se ha già diverse proposte mi prende sul serio. Adesso devo rivolgermi alle banche per ottenere una fidejussione. Faccio un sondaggio con una prima banca, ma niente: pretendono troppe garanzie. Come fare? Mi sovviene il volto di un amico, lo chiamo, lavora alla Banca d'Alba! E ne è addirittura il direttore generale. """"Se ne può parlare, mi dice, dammi 48 ore di tempo"""". Il mattino dopo è già lui a chiamarmi: """"Aristide, vai avanti, qui ti diamo piena fiducia""""»."" -
Il prezzo della carne
Con un incedere carico di tensione e fosche coloriture da tragedia greca, il racconto affonda nel cuore dell’Aspromonte al cospetto di un’umanità in bilico tra mondo arcaico e modernità.rnrnCalabria inizio anni ‘90, una banda scalcinata di giovani delinquenti decide di mettersi in proprio con estorsioni e minacce sfidando, di fatto, il potere delle ’ndrine: “azioni che non stanno nel credo, senza dare conto, senza badare alla convenienza di ciascuno e di tutti”. I primi a farne le spese sono un onesto professionista, un possidente dal dubbio passato e un piccolo imprenditore la cui azienda è il frutto delle sue trascorse fatiche da emigrante. Accade però che in terra di ’ndrangheta, chi subisce un torto, non si rivolga ai carabinieri – buoni solo a fare le multe –, ma agli “uomini di rispetto”, nella convinzione che solo questi possano garantire sicurezza, vendicare ingiustizie e lavare le offese. Esplode qui il dramma, segnato dal ritorno sulla scena di un vecchio capobastone e dalla ferocia inesorabile di chi non doveva essere disturbato. Con un incedere carico di tensione e fosche coloriture da tragedia greca, il racconto affonda nel cuore dell’Aspromonte al cospetto di un’umanità in bilico tra mondo arcaico e modernità, dove l’ordine naturale delle cose è governato da regole ancestrali e dove ogni vita ha un prezzo: sempre più alto per sopravvivere e sempre più basso per morire. -
I diritti del bosco. Divagazioni e soliloqui di un forestale
A seguito del cambiamento del paesaggio intellettuale che ha portato a riconoscere al bosco valori e significati profondamente diversi rispetto al passato, vengono esaminati temi come l'evoluzione del pensiero forestale, la ricerca forestale tra tecnologia e scienza, il passato e il presente della cultura del bosco, le connessioni tra ecologia ed economia, la dimensione etica nel rapporto con il bosco. Quest'ultima riflessione porta a individuare i ""diritti del bosco"""" ponendo all'attenzione un problema di natura etica e giuridica, collegato alle teorie del diritto naturale e del diritto positivo. Sulla base di questa proposizione innovativa, le prospettive per il settore forestale devono coniugare sviluppo economico, rispetto dell'ambiente e una politica che tenga conto della complessità del sistema bosco."" -
Politica e città in trasformazione. Il caso di Bari
Questo lavoro prende in considerazione le principali salienze della vita politica ed economica della città di Bari, osservando in particolare il sistema politico e quello economico, oltre alle interazioni tra essi rispetto al governo del territorio e alle trasformazioni urbane. La ricostruzione si concentra sul periodo successivo all'introduzione della riforma istituzionale riguardante l'elezione diretta dei sindaci. L'analisi si basa soprattutto sulle rappresentazioni dei testimoni qualificati, appartenenti alle sfere della politica, dell'economia e della cultura, e in special modo su quelle degli attori politici ed economici in riferimento ai loro sistemi di afferenza e al governo del territorio urbano. Gli atteggiamenti e i significati emergenti dalle rappresentazioni sono elementi informativi dei sistemi sociali osservati e consentono di delineare il discorso narrativo sulla città nelle sue trasformazioni. I risultati più interessanti riguardano i caratteri del mutamento politico che ha interessato la città, tra continuità e cambiamento, nell'avvicendarsi delle diverse amministrazioni comunali e dei gruppi dirigenti, il protagonismo dei nuovi leader tra cooptazione e integrazione nell'élite locale, l'offerta di beni collettivi tra stabilizzazione e le tendenze di patronage nell'esercizio del potere. -
Il santuario Nostra Signora dello Scoglio e fratel Cosimo
"Qui, o viandante in cammino verso lidi lontani, puoi vedere Maria, la bella Signora che ti accoglie dall'alto di quello scoglio. La Regina del mare, che, come l'onda, infrangendosi sugli scogli, li supera e li sovrasta, ti fa vincere gli scoraggiamenti, le tante incertezze e scogli della vita. """"Come può uno scoglio arginare il mare"""", si domandava una sempre nota canzone di Lucio Battisti. Quando c'è Maria, ogni scoglio è un piccolo ostacolo che non potrà """"arginare il mare"""". Di fronte a Maria non ci sono scogli insuperabili. Per questo, """"anche se non voglio torno già a volare"""". """"E, tu, devoto della Madonna dello Scoglio, non fermarti al primo scoglio che incontri. Non arrenderti di fronte alla prima difficoltà. """"Alzati e cammina!"""" Porta a tutti la gioia del Risorto! Nostra Signora dello Scoglio ti porta a Gesù, che sulla croce sussurra al tuo cuore: Ti aiuterò, anche se non verranno meno le difficoltà e le prove. Non ti scoraggiare! Sarò con te, ti rialzerò e ti sosterrò sulle mie mani. Sii strumento dell'amore di Dio. E così darai senso alla tua vita. Maria indica il percorso da seguire: """"Fate quello che egli vi dirà"""". Fidiamoci. Facciamo sì che la Parola del Signore diventi misura del nostro essere ed agire. Viviamola come la grande novità che trasforma il nostro modo di vedere. Lasciamoci attrarre da Lei. Da qui ritorniamo carichi della gioia che la Vergine ha cantato prima di noi: """"L'anima mia magnifica il Signore... ha guardato l'umiltà della sua serva""""." -
Autostrada Novissima. Architetture in sequenza lungo l'A4 tra Bergamo e Milano
"Dal secondo dopoguerra ad oggi, in Europa e in America, l'osservazione a 'grande scala' delle infrastrutture di trasporto ha permesso alla cultura del progetto architettonico e urbano di conseguire notevoli risultati nella comprensione di quali siano state e quali potrebbero essere le dinamiche di trasformazione degli spazi densamente abitati. Allo stesso tempo sono pochi - e probabilmente per questa ragione assai celebri - i contributi che hanno scelto di osservare le infrastrutture di trasporto alla scala dell'architettura, con l'obiettivo di comprendere come abbiano preso forma non solo paesaggi """"generici"""" ma anche contesti """"specifici"""". Dedicato all'autostrada Milano - Bergamo, 90 anni dopo la sua inaugurazione, questo volume analizza una dozzina di opere di architettura, che a loro modo hanno contribuito a costruire la Strada Nuova lungo la quale si è rappresa la sezione più significativa della metropoli padana""""." -
Letture nittiane. Sette riflessioni in pubblico sulle principali opere di Francesco Saverio Nitti
Un filo logico collega questo libro dedicato a promuovere una facilitazione di accesso alla vasta e complessa opera teorica di Nitti al libro precedente, realizzato da Giovanni Vetritto, destinato a promuovere un'analoga facilitazione di accesso alla altrettanto complessa biografia del professore, del parlamentare, dell'uomo di governo, dello statista, dell'esule e del padre costituente che fu Nitti. Questo testo raccoglie infatti le conferenze che la Associazione Nitti, nel Centro culturale a Melfi in cui essa è radicata, ha promosso qualche tempo fa attorno a opere di Nitti che spaziano nell'arco di oltre trenta anni, dalla fine dell'800 a metà degli anni '30. Opere che meriterebbero oggi un piano organico di riedizione e che intanto ricevono uno strumento di approccio in questo caso utilmente semplificato da questa agile pubblicazione. -
L' archivio storico dell'Università degli Studi di Salerno. Inventario
L'Archivio Storico dell'Università degli Studi di Salerno rappresenta la memoria dell'attività politica, giuridica e amministrativa condotta dall'Istituto Superiore di Magistero a partire dalla sua nascita, il 9 marzo 1944, in un contesto assai fecondo sotto il profilo storico e intellettuale per la città di Salerno, divenuta capitale d'Italia nel febbraio precedente, fino alla trasformazione in Università degli Studi nel 1971 e, quindi, al trasferimento nella Valle dell'Irno. Lo studio delle carte consente anche di ripercorrere le complesse vicende che la nuova Istituzione dovette affrontare, pure in relazione alla concorrenza con Napoli, per consentire la frequenza a un ampio bacino di utenza proveniente sia dalla provincia di Salerno sia dai territori limitrofi. Sotto la guida di eminenti personalità come il suo fondatore Giovanni Cuomo, e poi Gaetano Quagliariello e Gabriele De Rosa, che ne fu anche il primo Rettore, l'Istituto di Magistero si ricollegava a pieno titolo all'antica tradizione della Scuola Medica Salernitana di cui l'attuale Ateneo custodisce e tramanda idealmente la preziosa eredità. -
Politiche, povertà familiari e legami sociali a Napoli
Il volume indaga la povertà delle famiglie con figli minori nella più grande metropoli del Mezzogiorno, Napoli, e in particolare nei quartieri di Barra e San Giovanni a Teduccio e nel Rione Sanità. L’indagine è costruita a partire dalla categoria del legame sociale, osservandone la dinamica in diversi ambiti (famiglia, scuola, lavoro, vicinato, quartiere, cittadinanza). Un’attenzione specifica è stata riservata ai processi di costruzione e decostruzione del legame sociale e all’analisi di alcune politiche locali e del loro peso nel contrasto alla povertà. Le opportunità, così come le minacce, per la coesione sociale sono inscritte in ciascuno degli ambiti osservati, nella combinazione variabile delle risorse di riconoscimento e protezione che in essi circolano e che, in maniera non scontata, definiscono percorsi e traiettorie della povertà. -
Interrelazioni tra l'arte italiana e gli Stati Uniti (1963-1971). Problemi estetici e critici
Il passaggio tra secondo dopoguerra e ultimo Novecento, in cui molteplici furono le interrelazioni tra l’arte italiana e la situazione statunitense, ci consegna una tradizione nuova in merito a questioni estetiche cruciali – lo statuto dell’opera d’arte, dello spettatore, dell’artista, ad esempio – e un canone recente. Dopo alcuni prodromi nell’esilio americano di Venturi, si determinano, tra il declino informale e l’affermazione delle vicende poveriste, dall’ultimo anno kennedyano al ritorno di Sonnabend a New York (1963-1971), un’area di scambio compiutamente comune e un momento nevralgico di svolta e future canonizzazioni. In queste acque non territoriali fanno rotta per e dall’America dapprima Lionello Venturi e poi, nel periodo considerato, Leo Castelli, Ileana Shapira, Bruno Alfieri, Alan Solomon, Milton Gendel, Michelangelo Pistoletto, Lucio Fontana, tra molti altri. In un’ottica di internazionalismo effettivamente vasto, ma effettivamente solo occidentale – lontane ancora le salutari prospettive postcolonialiste – tra sottese diaspore e guerre più o meno fredde, queste figure fanno da ponte tra le due sponde dell’Oceano, sottoponendo a revisione sistema e concezione dell’arte. Una vicenda che si dipana fra continenti e città, tra Roma, Venezia, Milano, Torino, New York e Minneapolis, fra le altre, ma anche tra le pagine delle riviste – da «ARTnews» ad «Artforum» da «Metro» a «Domus» ad «Art International» – strumento imprescindibile di questo confronto. L’indagine si sofferma sui meccanismi di scambio critico e ricezione, analizzandone i principali temi estetici. Dal discrimine stretto di quegli anni – e dai nodali rapporti tra Italia e Stati Uniti in particolare – deriva infatti un mutamento epocale, connesso a nuovi problemi estetici. Sebbene questa contemporaneità vicina, interessata da fenomeni mediatici e dall’accelerazione anche culturale, resista ai tentativi di narrazione storiografica distesa, una possibile storia si svolge con approfondimenti e focalizzazioni sulle carriere americane di Pistoletto e Fontana, portandoci in medias res nel delicato momento di nascita dell’arte nuova giunta fino a noi. -
Dagli esecutori alla polizia giudiziaria: un lungo percorso
Quando si parla di polizia con riferimento ai secoli dell’età moderna il termine che salta subito alla mente è quello di “sbirro”, o “birro” che dir si voglia. Era in effetti questo il termine connotativo di chi più da vicino rappresentava allora quella che oggi chiameremmo polizia giudiziaria. Nello stesso tempo il medesimo termine è rimasto nell’uso odierno, con valenza denigratoria verso gli uomini della polizia. Il presente volume intende appunto affrontare nei suoi diversi aspetti il tema della polizia giudiziaria, dalla prima età moderna all’oggi, analizzandone professionalità, caratteri e funzioni. Il tutto in un percorso secolare volto a mettere in luce le cesure, che dagli esecutori d’antico regime hanno portato, tra Sette e Ottocento, alla polizia giudiziaria che oggi conosciamo. Ma nello stesso tempo volto a riconoscere quegli elementi professionali e operativi che tengono uniti, da una sorta di filo rosso, due espressioni del “fare polizia” pur tra loro così distanti. -
Diario intimo
Il Diario inedito non è la narrazione autobiografica di Domenico Antonio Cardone, scritta per essere indirizzata a probabili lettori: è soprattutto un dialogo con se stesso, un mettere per iscritto quelli che sono i pensieri, talora occasionali, e le meditazioni che scaturiscono da eventi sociali, politici, culturali, che hanno stimolato il suo interesse, le annotazioni fatte in relazione a letture di opere di autori eccelsi e a dialoghi con uomini di cultura del suo tempo, con i quali aveva rapporti soprattutto epistolari. La visione etico-religiosa della vita e dell'uomo, di una religiosità non dottrinaria, è quella che l'autore propone e che ha perseguito anche nella sua vita quotidiana. Il Diario è, quindi, in particolare, la testimonianza di una vita improntata ""religiosamente"""" all'imperativo etico, ispirato dalla figura e dalla vita di Gesù in quanto uomo che, con il suo sacrificio estremo, ha trasmesso l'esempio di quella guida morale che il filosofo augura accompagni il cammino dell'umanità. Leggere il Diario nella rigorosa eppur appassionata argomentazione logica è nutrimento e gioia per l'intelletto. Prefazione di Franco Trifuoggi.""