Sfoglia il Catalogo ibs011
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6741-6760 di 10000 Articoli:
-
Dante, poeta del desiderio. Conversazioni sulla Divina Commedia. Vol. 2: Purgatorio.
La vita di ogni uomo è segnata da limiti, male, fallimenti, che talora sembrano irrimediabili. Eppure la stessa disperazione è segno di un inestinguibile desiderio di potere ricominciare dopo ogni male commesso, dopo ogni fallimento, di essere rifatti puri e disposti ""a salir a le stelle"""". Il Purgatorio è la cantica del peccato e del perdono, dove la debolezza dell'uomo si apre - anche solo """"per una lacrimuccia"""" - alla """"bontà infinita"""" che """"ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei"""". A distanza di dieci anni dal primo ciclo di conversazioni sulla Divina Commedia - Alla ricerca dell'io perduto, familiarmente noto come Dante per le massaie -, Franco Nembrini propone un nuovo ciclo di conversazioni, profondamente rinnovato, frutto di una continua rilettura dell'Opera, arricchita da nuovi studi e innumerevoli incontri. Una lectura Dantis non accademica, ma un rapporto vivo fra il testo dantesco e l'esperienza drammatica della vita di ciascuno."" -
Storia e identità del popolo albanese
Questa storia dell'Albania nasce nel contesto della ventennale attività svolta con l'associazione ANOLF Marche a favore dell'integrazione degli immigrati, partendo dal bisogno di conoscere e far conoscere almeno qualche elemento tra i più significativi della storia degli albanesi, la cui identità si è formata in un profondo legame con il cattolicesimo e con la Chiesa di Roma. Dopo la caduta dell'impero romano d'Oriente sotto la guida di Gjergj Kastrioti, detto Scanderbeg, il popolo albanese impedì che l'impero ottomano arrivasse fino a Roma. Un evento determinante per la difesa di tutta la cristianità, come lo saranno le battaglie di Lepanto e Vienna. La lotta del popolo albanese per la difesa della sua libertà e della civiltà cristiana occidentale è poi proseguita - sia pure nella sconfitta e nel martirio - per tutti i successivi cinque secoli di dominio turco-ottomano e sotto il regime comunista. Il frutto di questa eroica fedeltà è Madre Teresa, un fiore germogliato e cresciuto nel sangue di tanti martiri, il primo fiore della primavera albanese. -
Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani
Il catalogo, in coedizione con la Libreria Editrice Vaticana, si propone come uno strumento di catechesi per riflettere a fondo sui contenuti dell'anno della fede. Oltre al percorso della mostra prodotta da Itaca, il volume contiene un contributo di Roberto Filippetti sulla domanda di assoluto nella letteratura moderna e contemporanea, una ricca antologia di testi sulla fede nei Padri della Chiesa a cura di don Francesco Braschi e don Giuseppe Bolis, e un'ampia selezione di brani tratti dal magistero di Benedetto XVI. ""La mostra 'Videro e credettero' La bellezza e la gioia di essere cristiani. intende innanzitutto ribadire ciò che sta all'origine della fede di ogni uomo: il dono di grazia che scaturisce dall'incontro con il Cristo, morto e risorto, unico salvatore dell'uomo. Questo incontro è possibile oggi poiché Egli è il vivente, ed è per riscoprirne la 'gioia ed il rinnovato entusiasmo' che il papa, come ha ricordato nella Lettera apostolica Porta fidei, ha indetto l'anno della fede"""". (Dall'introduzione di Rino Fisichella)"" -
Viteliú. Il nome della libertà
"Viteliú"""", termine osco da cui derivò la parola latina Italia, è un viaggio nel mondo nascosto dei popoli italici. E sono proprio gli italici i protagonisti di questo romanzo d'esordio: i sanniti, i marsi, i peligni, i piceni, i valorosi dodici popoli dell'Appennino centrale che si unirono per costruire il loro sogno di libertà contro la prepotenza romana. Un sogno temporaneamente infranto da Lucio Cornelio Silla che operò un vero massacro dell'etnia sannita. Il romanzo inizia diciassette anni dopo quei tragici eventi. Un incubo del passato spinge un vecchio cieco - l'embratur sannita Papio Mutilo che su di sé sente tutta la responsabilità del genocidio subìto dal suo popolo - a riprendere in mano il proprio destino e quello del nipote Marzio, salvato dalle stragi dei sicari di Silla. Il loro avventuroso viaggio porterà Marzio, e con lui il lettore, a conoscere la storia e le terre delle genti che costruirono la prima nazione cui fu dato il nome di Italia." -
Il mio principe. Soffrire, crescere, sorridere con un figlio autistico. Nuova ediz.
A Riccione, la perla verde dell'Adriatico, si snoda la vicenda toccante e drammatica riportata dall'autrice. È la madre stessa a raccontare, quasi in presa diretta, ventidue anni di vita insieme al figlio Andrea, affetto da autismo. Idroterapia, musicoterapia, logopedia, psicoterapia, ippoterapia, delfinoterapia: sono altrettante stazioni di una sorta di via crucis che la donna percorre con lo scopo di risvegliare il figlio dal «fatale incantesimo» che lo tiene rinchiuso in un mondo tutto suo. Ma non è soltanto la narrazione intima di un dolore. Nello scenario spensierato della riviera romagnola la storia privata e familiare diventa l'emblema di un percorso umano universale. Il lettore non avrà difficoltà a ritrovarsi nelle stesse obiezioni, a sentire come propri i momenti di scoramento o di esaltazione della protagonista. In una parola, a riconoscere il valore di una testimonianza, caratteristica genuina del libro. Lungo il suo cammino, Gina Codovilli riscoprirà la fede cristiana e, con essa, il senso di un compito misterioso assegnato da «Chi dirige le vite di noi tutti». La presenza di Andrea, da fardello e fonte di imbarazzo, si trasformerà in occasione di cambiamento radicale. Di più: sarà l'irruzione di una misericordia inaspettata, tanto da farle scrivere: «La tenerezza di Dio si rivela quando il mio bambino mi accarezza il lobo dell'orecchio». -
Dante, poeta del desiderio. Conversazioni sulla Divina Commedia. Vol. 3: Paradiso.
Col Paradiso arriviamo alla fine del viaggio di Dante e al termine della rilettura che ne offre Franco Nembrini. Ancora una volta una presentazione semplice, diretta, che mostra come ""il Paradiso è la cantica della vita vera, della vita possibile. Della vita che nelle pieghe e nelle piaghe della giornata - nei rapporti col male che la dimenticanza, il tradimento, insomma il peccato, ci fanno pur vivere - rintraccia continuamente una bellezza, una speranza, una presenza"""". Un cammino verso la verità della vita in cui Dante non abbandona, neppure per un istante, né ragione né passioni: più si avvicina alla visione di Dio, più il desiderio - umano, esistenziale, carnale - di capire e di essere felice e di essere utile a sé e al mondo si fa acuto. E mai si esaurisce: Nembrini si congeda, infatti, con l'invito a ricominciare da capo, a rileggere la Divina Commedia dall'inizio tenendo presente la fine, così che il cammino sia illuminato di una luce nuova. Con un intervento di Marco Bersanelli."" -
Il potere dei senza potere
Nel contesto di crisi e di crisi di identità che da anni affligge l'Italia e l'Europa, quest'opera sollecita a interrogarsi sul rapporto tra l'uomo e la politica, tra l'""io"""" e il potere. Descrivendo un sistema post-totalitario, in cui l'""""io"""" sembrerebbe condannato all'irrilevanza, sorprendentemente Havel ne fa invece il perno e il protagonista della vita pubblica perché """"tutti coloro che vivono nella menzogna ad ogni momento possono essere folgorati dalla forza della verità"""" con esiti imprevedibili sul piano sociale: """"nessuno sa quando una qualsiasi palla di neve può provocare una valanga"""". La vita stessa di Havel mostra che un """"io"""" non de-moralizzato, cioè non rassegnato alla menzogna, può diventare attore della trasformazione della storia di un paese e dell'intera Europa: """"Solo con una vita migliore si può costruire anche un sistema migliore"""". La prefazione del volume è firmata da Marta Cartabia, giudice della Corte costituzionale italiana."" -
Un fuoco sempre acceso
Cosa c'è di più bello al mondo degli occhi di un ragazzo o di una ragazza di vent'anni che dopo avere sperimentato l'inferno rinasce e ritrova il gusto di vivere? ""I ragazzi e le ragazze dell'Imprevisto hanno una cosa che li somiglia fra di loro. Gli occhi. Ti guardano. Sono occhi affamati. Sempre aperti, sbranati"""" (Paolo Cevoli). """"Come fate?"""". Tanti hanno posto all'autore questa domanda dopo avere incontrato e ascoltato i ragazzi e le ragazze dell'Imprevisto o avere visto l'ordine e la cura del giardino e degli ambienti della Comunità Terapeutica Educativa, incrociato i loro sguardi. Da essa è nato questo libro che descrive il cuore che arde dentro l'Imprevisto, una paternità vissuta, un fuoco sempre acceso negli adulti perché possa accendersi nei giovani. E così infiammare il mondo. """"Chi ha una passione educativa potrà leggere in queste pagine il metodo educativo che un'esperienza di decenni ha insegnato a un uomo, e vi troverà un prezioso paragone per il suo compito quotidiano"""" (Mariella Carlotti)"" -
Il cuore oltre le sbarre
È possibile riprendersi la vita dopo aver commesso un delitto? Può il carcere essere il luogo dove ritrovare sé stessi? Una storia vera che l'autrice ha deciso di raccontare per mostrare che ""nessuno è perduto, nessuno sbaglio è tanto grande da non poter essere perdonato"""". Pietro è un ragazzo come tanti che ha preso strade nelle quali ha rischiato di perdersi per sempre. La detenzione diventa l'inizio di un nuovo cammino grazie all'affetto della famiglia, al lavoro e all'amicizia incontrata in carcere. L'incontro fortuito con Irene in uno dei primi permessi premio segnerà una svolta decisiva nella sua vita. Non sarà facile per Irene fare i conti con il passato del galeotto, ma il cuore saprà andare oltre le sbarre. """"Ero male. Vivere senza regole, senza limiti e senza volermi bene mi ha portato prima all'autodistruzione e poi a distruggere tutto quello che avevo intorno. Per me la galera è stata la salvezza: io col carcere mi sono ritrovato"""" (Pietro). """"Nessuno è perduto, nessuno sbaglio è tanto grande da non poter essere perdonato"""" (Irene)."" -
Lucilla e il cacciatore di stelle
"Cosa farò da grande?"""" si chiedeva Lucilla. Nella sua famiglia erano sempre stati tutti cacciatori, ma lei non sapeva di cosa sarebbe diventata cacciatrice. Una sera Lucilla non dormiva e decise di andare a camminare nella campagna buia. Fu allora che vide le lucciole e decise di diventare una cacciatrice di lucciole. Amava quegli esseri piccoli e misteriosi, ma dopo avere studiato tutto su di loro si accorse che non le bastavano più. Fu allora che si imbatté nel cacciatore di stelle, che le fece guardare il cielo stellato. A Lucilla mancava quasi il fiato, ma aveva ancora una domanda: """"E oltre le stelle?"""". Con una intervista a Marco Bersanelli, un vero cacciatore di stelle. Età di lettura: da 7 anni." -
E vide che era cosa molto buona. Il dono della vita, la vita come dono
Il percorso di testi e immagini presentato in questo volume trae origine dalla riflessione aperta dal cardinale Angelo Scola col suo volumetto, ""Cosa nutre la vita?"""", proposto in vista dell'Expo, un evento civile così rilevante da costituire per la comunità cristiana una salutare provocazione. Essa infatti è chiamata a offrire il proprio contributo su un tema che si colloca al cuore stesso del cristianesimo: di quale cibo ha bisogno l'uomo per vivere? Una domanda che apre al tema del Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze """"In Gesù Cristo il nuovo umanesimo""""."" -
Francesco secondo Giotto. Ediz. illustrata
Il volume propone la vita di Francesco attraverso le ventotto Storie francescane della Basilica superiore ed è arricchito da immagini della Basilica inferiore e della cappella Bardi in Santa Croce a Firenze dove Giotto dipinse sette ""Storie di san Francesco"""". Un prezioso strumento per guardare gli affreschi di Giotto mettendosi in ascolto delle parole care a Francesco. La Basilica di Assisi ci fa vedere la vita di san Francesco per destare il fascino della santità attraverso la via della bellezza. L'autore ci guida nella lettura della ricca iconografia della Basilica e in particolare degli affreschi di Giotto ad Assisi e nella cappella Bardi in Santa Croce a Firenze."" -
Franco Tozzi. Qualcosa abbiamo fatto
"Franco Tozzi. Qualcosa abbiamo fatto"""" narra l'avventura personale e imprenditoriale di una famiglia che ha saputo andare oltre i limiti della dimensione domestica e geografica per divenire protagonista di un contesto ben più ampio, quello della comunità degli uomini. Tradizione e innovazione, senso dei rapporti umani e approccio tecnologico. Il ruolo dell'impresa come soggettività capace di creare progresso e sviluppo, emancipazione individuale e resurrezione collettiva. Investimenti nella ricerca, scommesse nei popoli ancora oppressi dalla povertà, come viatico lungimirante per il futuro. Franco Tozzi, un imprenditore illuminato che alla stregua di un traghettatore utilizza la sua forza dinamica per condurre con sé squadra di lavoro e organizzazione, promuovendone il cambiamento e attivandone la volontà. Non semplicemente una biografia, ma un'esperienza viva, un esempio virtuoso dell'Italia che lavora.""""" -
Il mio amico Leopardi
Questo volume è una guida alla poesia di Leopardi a partire dai luoghi che alcuni versi hanno reso immortali - il Colle dell'Infinito, la Torre del passero solitario, la Piazzuola del sabato del villaggio... - per verificare come in lui dal temporale nasca il desiderio dell'eterno, dal contingente l'anelito all'assoluto. Proprio questa tensione rese Leopardi ""amico"""" di un giovane seminarista che a tredici anni imparò tutti i suoi canti, nei quali sentiva espressa la nostalgia della bellezza, profezia della Bellezza fatta carne."" -
Educare con il cinema. Vol. 3: 104 nuovi film.
Da oltre quarant'anni l'autore ha fatto del cinema uno strumento pedagogico e didattico attraverso il quale introdurre alla realtà e coltivare l'umanità dei ragazzi. Condividere con docenti, educatori e genitori la propria passione per il cinema è lo scopo di questo terzo volume, che propone schede per il dibattito dopo la visione del film, recensioni e suggerimenti di percorsi tematici. La trilogia di ""Educare con il cinema"""", che comprende più di 300 titoli, costituisce un aiuto per la programmazione didattica a scuola, nei cineforum o per una serata tra amici."" -
Il dono della comunione
In una società come quella in cui viviamo non si può creare qualcosa di nuovo se non con la vita. Come scrive papa Francesco, ""la Chiesa non cresce per proselitismo, ma 'per attrazione'"""". Perché la fede possa essere reale, illuminante le problematiche del vivere così da potere essere proposta a tutti, occorre mettere al centro il nostro rapporto con Gesù secondo la modalità da lui stesso stabilita: una compagnia nella quale lui è il maestro che chiama alcuni a seguirlo per renderli partecipi della sua vita. Queste meditazioni, destinate in primo luogo ai sacerdoti, risultano preziose per ogni cristiano perché portano al cuore del cristianesimo, il dono della comunione con Lui, fonte della comunione tra noi."" -
Il grande affare. La fede, la perla, il tesoro
Queste meditazioni teologiche ci offrono un originale approccio alla fede come il ""grande affare"""". Gesù stesso amò parlare del regno di Dio con immagini di tipo economico: la perla preziosa o il tesoro nascosto per i quali vale la pena lasciare tutto in vista del centuplo. Del resto come può essere credibile e desiderabile il dono della fede se esso non si mostra conveniente, """"capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda anche in mezzo alle prove?"""" (Francesco), se esso non risulta utile per affrontare le sfide del vivere, a compiere ciò che di più vero e di più profondo il cuore desidera?"" -
E vide che era cosa molto buona. Il dono della vita, la vita come dono
Guida alla mostra itinerante prodotta da Itaca come contributo alla riflessione aperta dall'arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, con il discorso di sant'Ambrogio, ""Cosa nutre la vita? Expo 2015"""". Nella sua parte conclusiva esso si innesta nel tema del prossimo Convegno ecclesiale nazionale della Chiesa italiana che si svolgerà a Firenze (9-13 novembre 2015), """"In Gesù Cristo il nuovo umanesimo"""". Sono questi i due eventi che fanno da alveo al percorso qui proposto."" -
Storia sacra dell'antico Israele
Questo volume recupera un titolo, ""Storia sacra dell'antico Israele"""", che si era perso nella storiografia da oltre un secolo. Perché accostarsi a questa storia? E perché sacra? Il dogma moderno afferma che Dio non può entrare nello spazio e nel tempo, e quindi non può esserci una storia di salvezza. Al contrario, quella di Israele è una storia del tutto particolare, alla cui origine vi è la vocazione di Abramo, un fatto apparentemente insignificante dal quale sorge un ordine nuovo. Il rapporto tra l'uomo e Dio fa sì che il corso degli eventi diventi storia sacra. Con una narrazione avvincente, l'autore delinea le grandi figure dell'Antico Testamento collocate nel loro contesto storico. """"Tornare a quella vecchia abitudine di leggere e conoscere la storia sacra (e farla leggere ai bambini e ai giovani) non può che generare una gratitudine e stupore davanti al Signore della storia che nella pienezza dei tempi ha posto la Sua dimora tra di noi"""" (dalla prefazione di Ignacio Carbajosa)."" -
Le professioni sanitarie luogo di ripresa dell'umano
Questo libro è un invito a partecipare ad una esperienza. Ci sono luoghi o circostanze nelle quali si assottiglia lo spessore che divide il nostro operare, la realtà quotidiana, da quel livello della persona dove si esprimono le domande più profonde della vita, quel livello che non ci lascia superficialmente quieti quando siamo con noi stessi e che costituisce la radice della nostra dignità di esseri umani. Il lavoro in campo medico e assistenziale è un ""luogo"""" così: molto sottile, che lascia intravedere una potente profondità umana. A partire dalle lezioni del corso """"Il contributo dell'esperienza cristiana alle professioni sanitarie"""", tenuto dagli autori nella Scuola di Medicina dell'Università """"Federico II"""" in collaborazione con un gruppo di colleghi, il lettore è invitato a partecipare all'esperienza di una professionalità che riprende pienamente la sua capacità di servizio e di significato e che si esprime in tutto il suo potenziale di luogo privilegiato della ripresa, di un nuovo inizio, a livello personale e della convivenza umana.""