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Lo scandalo del martirio. Inchiesta sui testimoni della fede nel terzo millennio
Il libro è scritto dal condirettore di Mondo e Missione, la rivista dei padri missionari del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), ed è innanzitutto un omaggio, pieno di gratitudine, a Dio e ai suoi testimoni. La morte di Don Andrea Santoro, il sacerdote romano ucciso il 5 febbraio scorso in Turchia, ha riportato alla ribalta una realtà che non ha mai abbandonato, (e sicuramente non abbandonerà mai), la vita della Chiesa e dei suoi testimoni nel mondo. -
La figura di Pietro
Forte e mite. Impulsivo e vulnerabile. Generoso e insicuro. Traditore, eppure, prescelto. L'unico cui Cristo stesso ha cambiato il nome al momento del primo incontro. Pietro, il pescatore della Galilea, che, dopo la conoscenza di Gesù, diventa una figura preminente nella letteratura e nella storia del Nuovo Testamento. -
Il tempio e la strada. Meditando Isaia
Si tratta di una testo di esegesi biblica sul libro del profeta Isaia. Le pagine più note del profeta vengono affrontate da Ravasi con la lectio (analisi letterale) e con la meditatio (ascolto interiore) di quanto il testo vuole suggerire. Il volume scorre come un pellegrinaggio ideale in un tempio e la simbologia serve all'autore per descrivere l'itinerario spirituale del libro profetico. Isaia che parla in nome di Dio e ne è portavoce presso gli uomini, diventa uomo del presente, coinvolto nella storia, in grado di giudicare i fatti della storia alla luce del messaggio che riceve dal Signore. -
Un canto a tre voci
L'obiettivo di questo lavoro è quello di andare ad indagare in che modo i tre consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza) interagiscono con l'identità personale del religioso o della religiosa. La nostra personalità è un ""guazzabuglio di tratti"""", ma l'identità non pretende di mettere ordine, ma di dare armonia: """"Il dono di se stessi in una scelta di vita all'insegna dei tre consigli evangelici si armonizza in qualcosa di simile a un bel canto, se a cantare è realmente tutta la persona""""."" -
Non fa male credere. La fede laica di Giorgio Gaber
Sulla scia del Vangelo secondo De André e di E ti vengo a cercare (dedicato a Franco Battiato) questo libro - scritto da un grande e appassionato conoscitore della figura e dell'opera di Giorgio Gaber (1939-2003) - si propone di rileggere la vicenda artistica del ""Signor G"""" valorizzando la forte tensione etica che l'ha sempre attraversata e sostenuta. Nella prima parte, la più ampia, viene ripercorsa l'opera di Gaber partendo dai suoi testi, sottolineando l'inesausta ricerca gaberiana di valori fondanti un'umanità vera, e rimarcando come questi valori (nella morale, nella politica, nell'ironia e nel dubbio, nella satira e nella poesia, nella riflessione filosofica sull'uomo e sulla società) si avvicinino - in alcuni casi fino a coincidere - con i frutti della ricerca dei credenti. La seconda parte del testo riassume in breve la carriera del cantautore milanese fino all'invenzione del Teatro Canzone, la nuova forma artistica ideata dal Signor G intorno al 1970. Il testo è arricchito da un'intervista esclusiva con Sandro Luporini (coautore di tutto il Teatro Canzone di Gaber), e da appendici comprendenti fra l'altro: una inedita ed integrale discografia ragionata dell'opera gaberiana, con la riproduzione a colori delle copertine di lp e cd; una bibliografia dei testi scritti da Gaber; un indice per temi che consenta al lettore di capire dove ritrovare nei dischi dell'artista i temi trattati nel testo."" -
L' orsacchiotto non è più solo. L'adozione raccontata ai bambini
Si tratta di storie, favole nate dall'esperienza Ai.Bi. e utilizzate dai genitori come modo per raccontare l'adozione ai bambini adottati. Un libro nato sul campo da leggere in famiglia, ma anche da ""usare"""" come laboratorio per creare la propria storia di adozione o raccontare ai propri figli le vicende di quel nuovo compagno di scuola, cugini, amico che """"arriva da lontano""""."" -
I baffi di Guareschi
L'intento di Giorgio Torelli è quello di raccontare ""usi, costumi, ingegno e solitudine"""" di Giovannino Guareschi, e per fare questo l'autore fa ricorso ai propri ricordi personali (conobbe e frequentò assiduamente l'autore di Don Camillo), ma anche a quelli dei figli Alberto e Carlotta, che hanno reso disponibile molto del materiale per la realizzazione di questo libro. L'opera è costruita come un album di ricordi, episodi, aneddoti, in cui testo e disegni (molti dello stesso Guareschi) contribuiscono a dipingere con verità quel mondo così ricco di umanità e per questo sempre di moda."" -
Il canto degli alberi
Un libro fatto di due percorsi uno testuale e uno fotografico per raccontare, a partire dall'albero di Natale, la storia dell'albero e delle sue valenze simboliche. A metà fra saggio e libro di meditazione il libro è scandito da brevi capitoli ognuno dedicato a una tipologia diversa, riuscendo così a cogliere tutti i significati profondi che rendono gli alberi familiari all'uomo sin dalla notte dei tempi. -
Il barbiere di Ostuni
Siamo ad Ostuni, la ""città bianca"""" della Puglia. Giuseppe, figlio del più famoso barbiere del paese, affina il proprio sguardo adolescenziale sul mondo, proprio osservando i clienti del papà. Il libro parla di sud, di letteratura americana, di cinema, di teatro... anche di Roberto Benigni... Il romanzo infatti si conclude con un'apertura alla vita: una lettera che Giuseppe, divenuto uomo, scrive al proprio idolo. Un momento decisivo che consente al protagonista, per la prima volta, di """"vivere dentro la vita"""" con coraggio e passione, liberandosi definitivamente da apatia, sterili furbizie e condizionamenti ambientali."" -
La bellezza del crocifisso
C'è una bellezza nel Crocifisso? Come si può conciliare il segno scandaloso di un orribile supplizio con la figura salvifica del Cristo? E ancora, come si deve guardare lo ""spettacolo della Croce""""? Queste sono le domande di fondo che ci accompagnano attraverso la lettura e la comprensione di sedici opere, che rappresentano la Crocifissione e che coprono un arco di tempo lunghissimo che va dall'VIII al XX secolo. Si potrà notare come nella raffigurazione dei Crocifissi gli artisti riflettano l'evolversi della teologia della Croce lungo i secoli. Contemplare la Croce significa sentire la forza della grazia e cercare la """"bellezza del Crocifisso""""; significa fare esperienza dell'oscillazione fra un segno storico scandaloso, eccessivo, drammatico e un simbolo salvifico efficace, ricco di significati e speranza."" -
Yves Congar. Per una Chiesa dello Spirito
La figura di Congar fu quella di un cristiano e un uomo di Chiesa sempre attento anche alla ""vita concreta"""" della comunità dei credenti, con una grande apertura alla contemporaneità e ai cambiamenti tumultuosi che hanno caratterizzato il """"secolo breve"""". Il presente libro cerca di ripercorrere le linee principali della teologia di Congar raccogliendo la trattazione attorno all'ecclesiologia, e in via successiva attorno alle quattro note o proprietà quali ricorrono nelle più antiche professioni di fede: Credo la chiesa una, santa, cattolica e apostolica. A fronte di una produzione così vasta, che si distende lungo l'arco di oltre 50 anni toccando quasi tutti i punti salienti della riflessione teologica, l'esaustività non era in ogni caso una via percorribile. La scelta adottata sembra viceversa offrire lo spazio per una ricostruzione rispettosa delle principali acquisizioni congariane e insieme capace di riannodare queste ultime attorno ad alcuni cespiti specifici. Il volume si propone come una prima introduzione al pensiero di Congar, con grande attenzione al legame fra produzione teologica e vicenda biografica."" -
Toscanini dolce tiranno
Arturo Toscanini (Parma, 25 marzo 1867 - New York, 16 gennaio 1957) è considerato uno dei più grandi direttori d'orchestra di tutti i tempi. Era celebre per la sua genialità, il suo perfezionismo instancabile, il suo orecchio fenomenale per il dettaglio e la sonorità orchestrale. L'autore, noto giornalista e critico musicale, ricostruisce in questa biografia un profilo a tutto tondo del Maestro, basandosi soprattutto su un Memoriale esclusivo firmato dalle due figlie del grande maestro, Wally e Wanda, integrato dalla testimonianza e dai ricordi di artisti che lavorarono con lui. -
La dama di ferro
Il testo si presenta come una biografia romanzata ed è caratterizzato da una scrittura molto ""femminile"""". Si tratta chiaramente di un'opera di """"invenzione storica"""", soprattutto per le inserzioni di personaggi fittizi e la ricostruzione della psicologia dei vari protagonisti. Del resto, le notizie storiche accertate sulla regina dei Longobardi sono assai poche, mentre da subito fiorì una vivace leggenda rispetto alle sue vicende coniugali e alla sua condotta esemplare di cristiana (in Brianza fu a lungo venerata come santa)."" -
Il Vangelo di Paolo
In occasione degli 80 anni del card. Martini Ancora propone un'antologia di testi ripresi da opere ormai non più disponibili o disseminate in libri che raccolgono contributi eterogenei. Il fil rouge prescelto - la figura dell'apostolo Paolo - non è casuale, ma è uno dei temi ricorrenti della riflessione spirituale e pastorale dell'arcivescovo emerito di Milano, che nel corso degli anni si è confrontato più volte - e ha invitato anche preti e laici a confrontarsi - con quello che nel Nuovo Testamento può essere considerato il prototipo dell'evangelizzatore. -
Dalla cena alla croce
Il testo si sviluppa attraverso tre riflessioni sulla passione e morte di Gesù, condotte con uno stile chiaro ed efficace, denso ed affascinante. L'originalità del testo consiste anche nella scelta del percorso che guida le meditazioni e nella capacità di sviscerare il significato dei simboli. Le tre riflessioni riguardano il racconto dell'istituzione dell'eucaristia, la lavanda dei piedi, e la morte di Gesù. -
Chiamati alla fede, nei giorni della storia
Come già negli anni passati durante l'ultima Sessione di formazione ecumenica del S.A.E. (Segretariato Attività Ecumeniche) sono stati affrontati alcuni temi ""forti"""" al centro dell'odierno dibattito culturale, politico e teologico. Quest'anno le parole-chiave sono state """"identità"""" e """"laicità"""". Ne hanno discusso in modo approfondito rappresentanti autorevoli delle principali confessioni cristiane, e delle comunità ebraica e musulmana in Italia. Questo libro raccoglie quanto emerso da questo confronto."" -
Eros e disabili. Riflessioni e testimonianze
La problematica centrale del libro è l'aspetto psicologico della sessualità delle persone disabili, un aspetto della vita che solitamente viene nascosto per paura e pregiudizi. Il tema è trattato con molta delicatezza e rispetto, senza riferimenti eccessivamente espliciti alle concrete esperienze erotiche e affettive. Il testo è ben equilibrato, fra una sua parte teorica e una di testimonianze: gli interventi della Gay, il cui linguaggio è scientifico e ben aderente alla realtà, permettono al lettore di accostarsi al tema con lucidità e sano realismo. -
Sogni e follie di un parroco
Non è una riflessione teologica sulla Parrocchia. È la comunicazione di un'esperienza di un parroco, che ha servito una comunità cristiana del Centro Storico di Milano (la Parrocchia di San Marco) per 31 anni (1974-2005). È il racconto spirituale e pastorale di questa Comunità in cui c'era ""come un fuoco che ardeva continuamente nel camino di casa"""": una passione incontenibile per il Vangelo, da cui nasceva l'interrogativo radicale che ci ha sempre tormentato: """"ma noi cristiani che ne abbiamo fatto di Cristo e del Vangelo?"""". Si è sognato una Parrocchia in cui ci fosse """"solo Vangelo, il nudo Vangelo, il Vangelo allo stato puro"""". Si è cercato di realizzare una comunità cristiana con scintille di fuoco evangelico. E il """"sogno"""" qualche volta ha portato a qualche """"follia"""" che, forse con presunzione, osiamo chiamare """"santa follia"""". Prefazione del Card. Dionigi Tettamanzi."" -
Il primo inquisitore. Sulle tracce di Raniero da Ponza
L'opera tenta di ricostruire la complessa figura umana e spirituale di Raniero da Ponza, monaco cistercense vissuto a cavallo fra XII e XIII secolo. Raniero fu amico e consigliere di personaggi chiave della storia di quel periodo ed in particolare ricoprì la carica di ""legato"""" pontificio nell'ultimo tentativo di risolvere in modo pacifico la crisi legata alla presenza degli Albigesi in Provenza; dopo la rinuncia di Raniero, la parola passò alle armi. Il testo è costruito sull'alternanza di tre piani: la vicenda personale dell'autore che si imbatte per caso nelle tracce di Raniero e poi - affascinato - tenta di ricostruire una figura sconosciuta ai più; la biografia in forma di romanzo storico di Raniero; """"medaglioni"""" di inquadramento storico delle vicende affrontate nei """"quadri romanzeschi""""."" -
Pirandello e il suo Cristo. Segni e indizi dal «Fu Mattia Pascal»
È un'opera di taglio specialistico-accademico. Appartiene cioè al versante semiotico-linguistico della produzione di Paolo Jachia. Così l'autore: ""L'analisi del Fu Mattia Pascal non vuole tanto o solo mostrare la sua """"appartenenza"""" al modo carnevalesco e al genere del romanzo polifonico quanto e piuttosto la proficuità che questo tipo di lettura """"bachtiniana"""" può portare alla comprensione di un testo fondamentale sia per la storia di Pirandello che per quella del genere romanzo"""". Così invece, sempre nelle parole dell'autore, viene descritto l'esito sorprendente della ricerca: """"I testi evangelici (e di conseguenza la figura di Cristo) sono un imprescindibile punto di riferimento dell'intero romanzo pirandelliano, caratterizzato non casualmente e per ben due volte, da passione morte e risurrezione del protagonista, una volta sotto il nome di Mattia Pascal, l'altra sotto il nome di Adriano Meis"""".""