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Tutto su Mariangela. Biografia di una donna
Quella di Mariangela Melato è una parabola unica, che attraversa settant'anni di storia italiana, riflettendone stagioni e gusti in una raffinata sintesi di arte e vita.rnrn«Mariangela Melato era una via di mezzo tra una divinità egizia e un extraterrestre» – Federico FellinirnrnManiacale, solitaria, stakanovista, idealista, mossa da un impulso di trasformazione perenne, nel lavoro come nella vita. Sullo schermo è la signora bene con la erre moscia, la prostituta, la rivoluzionaria, la sottoproletaria stressata. In teatro dà corpo alle visioni di grandi maestri, da Strehler a Ronconi, Visconti e Fo: diventa uomo, bambina, vecchia di trecento anni, centaura. Nella vita è un sex symbol, punk e diva, o una creatura androgina, icona gay. Capelli biondo platino o nero pece, taglio lungo, medio, corto, con sfumature verdi. Quando vuole uscire dai ruoli si rapa a zero. Non è una star, ma un caleidoscopio: Mariangela Melato è tutto questo e molto altro, un'attrice sempre pronta a reinventarsi, ''una donna con un progetto'', come l'ha definita Pupi Avati. Ma come ha fatto una bambina piena di problemi, figlia di gente modesta e senza una vera istruzione scolastica a diventare, con le sue sole forze, uno dei simboli del teatro e del cinema italiani? Come è riuscita a non scendere a compromessi e a tutelare la propria libertà? Lo raccontano gli amici, i colleghi, gli amori, i suoi stessi pensieri dai giornali dell'epoca: fili sparsi di memorie individuali e documenti inediti che l'autore intesse in un ritratto corale sospeso tra pubblico e privato, in cerca della vera Mariangela. -
Storie della preistoria
In “Storie della preistoria”, superando gli schemi e la morale talvolta spietata della favolistica classica, Alberto Moravia narra le avventure e le disavventure di una grande folla di animali umanizzati. O meglio: di uomini che si nascondono dietro una maschera animalesca. Come sempre accade sul palcoscenico della favola, il debole si mescola ai forti, l'ingenuo agli astuti, il buono ai cattivi. Qui però la verità non ha le tinte fosche della tragedia o i toni grotteschi della farsa perché Moravia non rinuncia mai alla speranza: così il lettore impara divertendosi, senza rabbrividire di paura e di sgomento. Le sue storie sono a tratti esilaranti, adatte tanto al lettore bambino quanto a quello adulto. -
Storie parallele. Vol. 1: La regione muta
Le catastrofi sono sempre uniche.rnrn«Una potenza immaginifica che toglie il fiato» – The New York Timesrnrn«Un tour de force letterario che merita di condividere lo stesso scaffale con Boris Pasternak e Thomas Mann» – Kirkus ReviewrnrnÈ il 1989, l'anno della caduta del Muro, e qualche giorno prima di Natale uno studente trova il cadavere di un uomo riverso sulla panchina in un malfamato parco berlinese. Mentre la neve volteggia quieta e silenziosa, il dottor Kienast indaga sull'identità della vittima, un uomo curato e distinto, e sulle cause del decesso. Da questa scena parte una trama labirintica che ripercorre la storia di moltissimi europei nel tormentato periodo a cavallo della seconda guerra mondiale. Al cuore dell'intrigo, tre uomini dai destini indissolubilmente legati: Hans von Wolkenstein, figlio di una collaborazionista del regime tedesco; Ágost Lippay Lehr, figlio di un docente universitario ungherese; e András Rott, personaggio affascinante e misterioso dallo sguardo magnetico. Insieme formano una sorta di famiglia d'elezione, con un linguaggio segreto e segreti ricordi. Ai loro destini si uniscono quelli di Erna Demén, l'insofferente madre di Ágost, di Gyöngyvér, cantante giovane e sensuale, e di Irma Szemzó, ex psicanalista che si spaccia per segretaria in un ambulatorio medico: donne coraggiose ma anche fragili. A partire da questa varietà di desideri, impulsi e circostanze Péter Nádas intesse una magnifica rete in cui intreccia le vite dei personaggi, percorrendo il tempo e lo spazio con grande maestria. -
Scritti postumi (1757-2006). Testo francese a fronte
"Le conoscenze rendono miti gli uomini; la ragione induce a comportarsi con umanità: sono solo i pregiudizi che impediscono che cià avvenga"""" (Lettere Persiane, CXLIV)rnrn«Montesquieu fu uno dei pochi pensatori del suo tempo a cogliere una delle caratteristiche centrali della storia morale dell'umanità, ossia il fatto che i fini perseguiti dagli uomini sono molteplici e svariati, e spesso reciprocamente incompatibili» – Isaiah BerlinrnrnQuesto secondo volume di tutte le opere di Montesquieu contiene la quasi totalità dei testi inediti e incompiuti, dagli scritti scientifici giovanili a quelli più propriamente filosofico-politici, dai discorsi al parlamento di Bordeaux ai romanzi filosofici (Histoire véritable e Arsace et Isménie), e dall'Essai sur le goût ai Mes voyages e alle Mes pensées. In particolare, il volume offre la prima traduzione italiana integrale delle Pensées (una sorta di zibaldone leopardiano) e delle Notes de voyage (concernenti non solo l'Italia, ma anche l'Austria, l'Ungheria, la Germania, l'Olanda e Inghilterra)." -
Terapie alternative per famiglie disperate
Un romanzo grottesco che parla d'amore e di perdita, di genitori e figli, di solitudini troppo rumorose.«Uno psichiatra alle prese con casi controversi e pieni di misteri, ma il centro pulsante della storia raccontata da Arnon Grunberg è una metamorfosi. Di famiglia» - Gaia Manzini, RobinsonrnrnL'amore è nelle bugie, soprattutto lì.rnrnOtto Kadoke è uno psichiatra specializzato nella prevenzione dei suicidi. Nonostante gli onerosi impegni di lavoro non manca mai di andare a trovare l'anziana madre, affidata alle cure di due ragazze nepalesi, Rose e Gloria, i suoi angeli. Un giorno però il delicato equilibrio familiare si spezza: Rose apre la porta di casa vestita solo di un asciugamano e Kadoke, fraintendendo, si lascia travolgere dalle emozioni. Offesa, Rose si licenzia in tronco, trascinando con sé anche Gloria e aizzando l'intera comunità nepalese contro lo psichiatra. Nell'attesa di trovare una nuova badante per la madre, Kadoke rimette in discussione la sua vita, cadendo in una serie di esilaranti malintesi e improbabili equivoci, alla ricerca di una terapia alternativa alla disperazione. -
Un frutto acerbo
Wioletta Greg debutta nella prosa con una storia di formazione dai contorni vividi raccontando il fortissimo legame con la sua terrarnrnrn«Questo esordio brilla quasi quanto una pietra preziosa. Il pieno potere della prosa di Greg si avverte fino alla fine, mentre il romanzo accelera insieme all'adolescenza di Wiola per trascinarci nell'ignoto» - The Guardianrn«Entusiasmante, Greg realizza una forma di alchimia letteraria che affascina per la sua capacità di spingerci all'interno di un paesaggio personale, in cui il passato eterno e il presente convivono» - The Guardianrn«Il primo romanzo di Wioletta Greg brilla di un vigore surreale e inquietante. Da pluripremiata poetessa, Greg scrive con un lirismo che ravviva il fascino e i pericoli della vita di Wiola» - Financial TimesrnWiola vive in una comunità agricola molto unita, ha un gatto nero di nome Nerino, suo padre è un disertore diventato tassidermista, sua madre le dice che uccidere i ragni porta lampi e fulmini. Wiola non deve mai entrare nella stanza segreta della sarta, colleziona le etichette delle scatole dei fiammiferi, è una brava ragazza cattolica cresciuta tra fiabe e superstizioni. È questo il perimetro di un'adolescenza a Hektary, villaggio rurale nella Polonia degli anni ottanta. I ricordi di Wiola sono precisi, intensi, sensuali: giocosità e capricci emergono dai pettegolezzi delle donne del villaggio, dalle voci di visite dal papa e dalla raccolta delle ciliegie, mentre i disordini politici e gli uomini predatori proiettano ombre scure su una vita perlopiù spensierata. -
Il rapimento del principe Margarina. Ediz. a colori
Nel 1879 Mark Twain è a Parigi con le figlie bambine, che ogni sera lo pregano di raccontare loro una storia. Così prende a raccontare di Johnny, un ragazzino povero che mangia il fiore spuntato da un seme magico, acquista la capacità di parlare con gli animali e si avventura alla ricerca di un principe scomparso. Nel 2011 gli appunti di quella storia, sedici pagine, riaffiorano tra i manoscritti di Twain conservati alla University of California a Berkeley. Seguendo le note recuperate, e immaginando di conversare con Mark Twain stesso, Philip Stead ha completato il racconto. Illuminata dai disegni delicati e decisi di Erin Stead, questa favola riemersa dal passato ci restituisce la voce ironica e dissacrante di uno dei più importanti autori della letteratura americana. Età di lettura: da 8 anni. -
Casa Paradiso
Dopo le turbolente avventure di crescita di Un uomo al timone, Nina Stibbe torna con una commedia pungente e dolceamara, che parla di adolescenza e vecchiaia, indagando tra lacrime e risate sui legami di famiglia e non solo.rnrn«Non sorprende che la scrittura di Nina Stibbe sia stata paragonata a quella di Jane Austen» – The Guardianrnrn«Irriverente e immensamente divertente» – The Daily Mailrnrn«La commedia sociale all'inglese per antonomasia: un romanzo che si crogiola nelle comiche – e qualche volta tragiche – minuzie della vita quotidiana» – The ObserverrnrnInghilterra, 1977. Dopo aver trovato l'uomo giusto per sua madre, Lizzie Vogel, ormai quindicenne, è alla ricerca di un lavoretto che le consenta di concedersi qualche piccola libertà. Il suo tempo la vorrebbe punk e ribelle, ma Lizzie non si riconosce in questi modelli e agogna un'indipendenza indipendente. Così accetta un lavoro da infermiera ausiliaria a Casa Paradiso, decadente casa di riposo del Leicestershire. Il compito però si rivela più arduo del previsto: far uscire un ospite dalla vasca da bagno è un'impresa titanica, le colleghe sono stravaganti al limite della follia, e c'è il problema degli studi, difficili da seguire con regolarità quando il tuo unico pensiero è una banda di anziani esigenti (più Mike Yu, affascinante fidanzato di un'altra ausiliaria). La rivalità di un ospizio più attrezzato minaccia l'esistenza di Casa Paradiso, ed è allora che tutti, ospiti e dipendenti, si alleano, capitanati da una suora anticonvenzionale, per cercare di salvare quel luogo decrepito e assurdo ma tanto confortevole e attento alle necessità dei pazienti. A casa, intanto, la madre di Lizzie si appresta a un grande passo, forse. -
I pirati dei navigli
Non è facile raccontare una realtà in continua ebollizione, che per sua stessa natura vive underground e vuole sfuggire a ogni categoria sociale, politica, estetica: Philopat trova la chiave per farlo con un entusiasmo trascinante, in una prosa che è una corsa a perdifiato, e riprende oggi da dove si era fermato.rnEsattamente vent'anni fa usciva la prima di molte edizioni di ''Costretti a sanguinare'', febbrile resoconto dei primi anni del punk italiano narrato - o ''urlato'', come recitava il sottotitolo - da Marco Philopat, che da protagonista appassionato di quella straordinaria esperienza ne diventava così anche un prezioso testimone. rnSiamo nel mezzo degli anni Ottanta, Milano è infestata da yuppie e zombie televisivi, la polizia ha appena sgomberato il centro sociale Virus e un'intera stagione sembra conclusa. Ma l'incontro con un libraio illuminato, una storia d'amore sorprendente e una rivista cyberpunk sono la miscela capace di dare l'innesco a un riscatto collettivo. Dallo scantinato ribattezzato Helter Skelter - che si trasforma in un luogo per sperimentazioni artistiche e tecnologiche all'avanguardia - all'esplosivo esordio del centro sociale Cox 18, sede di forte fermento culturale a due passi dalla Darsena, i Pirati dei Navigli seminano per le vie di Milano le scintille rivoluzionarie della controcultura.rnA voce alta, con il coraggio di chi porta su di sé molte cicatrici, Marco Philopat trasforma la storia che ha realmente vissuto in un romanzo ricco di episodi esilaranti, imprese incredibili e disavventure sconvolgenti. ''I pirati dei Navigli'' è un viaggio in un periodo poco conosciuto della cultura underground, dal 1984 al 1989, il ritratto di una figura unica come quella di Primo Moroni, e al tempo stesso un'avventura che lascia il segno e che ci regala squarci di utopia. -
Il fronteggiatore. Balzac e l'insurrezione del romanzo
Per Antonio Moresco ""leggere non è solo leggere, è un incontro e un incrocio forte e rischioso di cromosomi, di corpi, di menti, di sogni"""". Da una lettura così intensa e fusionale nasce il trascinante dialogo che Moresco intreccia in queste pagine con Susi Pietri, francesista, appassionata studiosa e lettrice, che lo interroga sul suo incontro con Balzac. Dal primo amore per """"Splendori e miserie delle cortigiane"""", desiderato al punto - all'età di sedici anni - da rubarlo in una libreria di Mantova, per poi doverlo rivendere con strazio qualche anno dopo in un momento di difficoltà, fino al corpo a corpo con la stessa impressionante immagine fisica dello scrittore francese, """"Il fronteggiatore"""" racconta attraverso la viva voce di uno dei protagonisti della scena letteraria contemporanea un viaggio entusiasmante: quello di uno scrittore che si misura con un altro scrittore, quello di una lettura più che mai viva che libera Balzac dalle etichette critiche in cui è stato imprigionato e ce lo rivela in tutta la sua forza di sconfinatore. Prendendo le mosse da Balzac, Moresco interroga il nostro tempo e nello stesso tempo combatte contro di esso, contro il suo preteso 'realismo', contro le sue derive culturali, le sue pietrificazioni e le sue rese, rilanciando la visione e il sogno della letteratura."" -
Stagione di uragani
Ispirandosi a fatti realmente accaduti, Fernanda Melchor ricrea un mondo lontanissimo nello spazio ma che potrebbe nascondersi nel cuore oscuro di ogni paese, città o quartiere, un mondo in cui tutti cercano pace ma trovano efferatezza e disperazione.rnrn«Fernanda Melchor scrive con potenza rabbiosa e in ogni pagina mostra abilità e intensità come pochi nella nostra letteratura» – Yuri Herrearnrn""Per loro la Strega era come uno spettro ma molto più interessante perché era reale, una persona in carne e ossa che girovagava tra i banchi del mercato di Villa""""rnrnLa Matosa è un villaggio di poche anime nella provincia messicana più remota. Lontano da tutto, persino dall'umanità stessa. Su strade di terra battuta si intrecciano le vite di uomini e donne che ogni giorno affrontano violenza, crudeltà, dolore, senza smettere di sperare in attimi di luce. Tutto inizia con la scoperta di un cadavere, un corpo abbandonato in un canneto. A scoprirlo è un gruppo di ragazzini in cerca di avventure che finisce però per inciampare nella morte. In un alternarsi di voci il corpo riprende vita: ha le fattezze della Strega, una fattucchiera di paese la cui identità è avvolta nel mistero, che cura i mali del corpo e dello spirito di chi le si affida. Si dice che nella sua casa sia nascosto un tesoro: ed ecco innescarsi una spirale di eventi alimentati dalla sete di denaro."" -
Il Silmarillion
Né romanzo né favola, bensì un'opera unica nel suo genere, forse l'unico tentativo coerente, compiuto in tempi recenti, di costruire un vero e proprio edificio mitico imperniato sulla fondamentale antitesi tra brama di possesso e poteri creativi, tra amore per la bellezza suprema e volontà di dominio, tra ""essere"""" e """"avere""""rnrn""""Il Silmarillion"""", iniziato nel 1917 e la cui elaborazione è stata proseguita da Tolkien fino alla morte, rappresenta il tronco da cui si sono diramate tutte le sue successive opere narrative. """"Opera prima"""", dunque (ma anche """"ultima"""", e di tono assai diverso, ben più elevato delle altre), essa costituisce il repertorio mitico di Tolkien, quello da cui è derivata, direttamente o indirettamente, la filiazione delle sue favole, da """"Lo Hobbit"""" a """"Il Signore degli Anelli"""", da """"Il cacciatore di Draghi"""" ai racconti di """"Albero e foglia"""". Si tratta di un'opera che, nella vasta produzione di Tolkien, occupa una posizione di primato, non soltanto temporale, ma anche e soprattutto tematica e formale. Vi si narrano gli eventi della Prima Era, alla quale di continuo si rifanno, come a un necessario antecedente e a una chiave interpretativa, i personaggi e le avventure de """"Il Signore degli Anelli"""". I tre Silmaril, nucleo simbolico della narrazione, la cui perdita e tentata riconquista costituiscono lo schema della vicenda, sono gemme tenute in altissimo conto dagli Elfi, ma concupite anche da Melkor-Morgoth, primo Signore Oscuro, perché contengono la Luce dei Due Alberi di Valinor distrutti dall'avversario. Vera e propria mitologia, """"Il Silmarillion"""", che comprende cinque racconti legati come i capitoli di un'unica """"storia sacra"""", narra la parabola di una caduta: dalla """"musica degl'inizi"""", il momento cosmogonico, alla guerra, eroica quanto disperata, di Elfi e Uomini contro il Nemico. L'ultimo dei racconti costituisce l'antecedente immediato de """"Il Signore degli Anelli"""", sorta di prefazione elaborata nei toni epici che caratterizzano tutto quel grande """"pentateuco"""" che è """"Il Silmarillion"""". Il quale non è un romanzo né una favola, bensì un'opera unica nel suo genere, forse l'unico tentativo coerente, compiuto in tempi recenti, di costruire un vero e proprio edificio mitico imperniato sulla fondamentale antitesi tra brama di possesso e poteri creativi, tra amore per la bellezza suprema e volontà di dominio, insomma tra """"essere"""" e """"avere"""": un'antitesi cantata nel linguaggio, sublime e semplice insieme, che è proprio dell'antico epos. Mai pubblicato vivente l'autore per la sua qualità di work in progress, """"Il Silmarillion"""" ha visto la luce grazie all'opera paziente del figlio dell'autore, Christopher, che ha compiuto un attento lavoro di ricerca e collazione sui manoscritti lasciati dal padre. (Marco Respinti)"" -
Manaraga. La montagna dei libri
I libri, se non sai come avvicinarti, sono come i cavalli: selvaggi e capricciosi.rnrnCarré di agnello con ""Don Chisciotte"""", bistecca di tonno con """"Moby Dick"""", manzo di Kobe con """"L'adolescente"""". E' il 2037, l'unica carta stampata è quella delle banconote e leggere significa dar fuoco ai libri per cuocervi sopra cibi prelibati. Le edizioni cartacee sono cimeli conservati nei musei: gli chef che si dedicano al """"book'n'grill"""" lavorano spesso nella più totale clandestinità per soddisfare le richieste dei loro ricchi clienti. Géza, uno di questi cuochi, specializzato in classici russi, racconta i suoi viaggi per il mondo, tra prelibatezze e traffici illeciti, fino allo scontro con una società segreta dedita alla falsificazione di rare prime edizioni che ha il suo centro in cima al monte Manaraga. Divertente, surreale, spiazzante, un romanzo che critica il presente con raffinati strumenti stilistici e inventivi."" -
Lui è tornato
Estate 2011: Adolf Hitler si sveglia in uno dei campi incolti e quasi abbandonati del centro di Berlino. Sessantasei anni dopo la sua fine nel bunker, Adolf si trova catapultato in una realtà diversa: la guerra sembra finita, nessuna traccia di truppe e commilitoni, si respira un'aria di pace e al timone del paese c'è una donna. E così, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, in televisione: non è un imitatore né una controfigura, interpreta sé stesso e non fa né dice nulla per nasconderlo. Anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, e lo imitano. -
Central Park
New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro esistenze. -
Tipi non comuni
La primarnopera letterariarndi un grande attorernche dà contorndella sua passionerndi collezionista. Diciassette racconti, diciassette storie di macchinernper scrivere. Uno strumento desueto e affascinanternche torna a dare valore alla parola soppesata,rnscelta, infine composta e impressarnnella carta.rnrn«Film e personaggi di Hanks riemergono nei racconti, come se l'attore-narratore impersonasse una ricorrente antropologia americana disegnata con pochi tratti decisi» - Paola Zanuttini, Il Venerdì di RepubblicarnrnTom Hanks ha cominciato a scrivere questarnraccolta di racconti nel 2015. “Nel frattempornho girato film a New York, Berlino, Budapestrne Atlanta e ho sempre scritto mentrernlavoravo. Ho scritto in albergo durante i tourrndi lancio dei film. Ho scritto in vacanza. Hornscritto sugli aerei, a casa, e nel mio studio.rnQuando ho potuto permettermi un impegnornregolare ho scritto la mattina, dalle novernall’una.” A scatenarlo così la passione perrnle macchine per scrivere – le colleziona darntempo – che si è trasformata in passione perrnle storie sulle macchine per scrivere: Hanksrnha anche creato un’app, Hanx Writer, chernsimula sul telefono o su un pad la scritturarne il suono di una macchina per scrivere ernnon dà la possibilità di correggere gli errori.rnIn questi diciassette racconti la presenzarndell’oggetto tanto amato è forte e chiara, siarnper la vista che per l’udito. Che cos’hanno inrncomune una ragazza che non sa cosa fare dirnsé, un uomo anziano ricchissimo e annoiato,rnin cerca di emozioni da pagare a suon dirnmilioni di dollari, un giocatore di bowlingrncapace di compiere un’impresa incredibile,rnuna guardinga neodivorziata che traslocarnin un quartiere nuovo coi suoi due bambini,rnun immigrato sopravvissuto a una guerrarnalle prese con la ferocia e la solidarietàrndi New York? Una macchina per scrivere,rnappunto. Che ticchetta in sottofondo,rnsegnando il passo di una prosa sicurarne sfaccettata. “Ciascuna macchina perrnscrivere imprime nella carta una tracciarnpermanente dell’immaginazione attraversorntasti, martelletti, stoffa e inchiostro: unarnversione più morbida dell’incidere le parolernnella pietra.” -
L' anatra sposa
Questo romanzo è una storia di liberazione ma al tempo stesso di resa alle leggi misteriose della natura, che guidano alcune creature verso un nido sicuro e altre verso la scoperta di orizzonti più vasti. Nazareno fece una carezza all'anatra e chinandosi la spinse nella gabbia che poggiava sull'erba. Poi gli occhi gli si accesero di una luce maliziosa. «È tua,» disse ad Alda allungandole la gabbia, «ma in cambio devi fare una cosa per me stasera»Imperscrutabile e potente, sempre in movimento eppure sempre uguale a sé stesso: nella pianura sembra che il fiume sia la sola divinità capace di dare la vita o di toglierla. Così a Ghiarole, paese di golena, quando il fango della piena isola case e persone non ci si lamenta troppo e si pone mano ai badili. La vita scorre al ritmo di stagioni immutabili come l’insegna dell’albergo “Don Camillo”, come le scaramucce all’osteria tra chi legge l’Unità e chi va a messa da don Cagna. Eppure qualcosa sta cambiando. Certo, è tornata l’estate, e una famiglia di milanesi si è stabilita in paese, e poi al teatrino di Brescello cercano attori locali per una recita dell’Odissea. Ma non è solo questo. È che le due sorelle selvatiche, che stanno nella casa più isolata lungo l’argine, sono cresciute: Nevia si è fatta bella, morbida e svagata come una nuvola nel cielo, e Alda, al contrario, misteriosa e fiera, pedala così veloce che sembra appartenere a un altro mondo. Né don Cagna, né la Nene, né le suore dell’asilo o quel disgraziato di Ermanno sanno che a cambiare tutto questa volta non sarà la piena bensì Nazareno, il pastore, e con lui un’anatra dalle meravigliose piume blu, candide, dorate. Un’anatra sposa. -
Come parlare in pubblico e convincere gli altri
La nostra realizzazione personale, sia nella sfera lavorativa sia in quella privata, dipende in larga misura dalla nostra capacità di comunicare con chiarezza chi siamo, cosa desideriamo, in cosa crediamo. Questo libro ti insegna come persuadere, informare, divertire gli altri, e ottenere da loro ciò che vuoi. -
Come vincere lo stress e cominciare a vivere
Più di sei milioni di persone nel mondo hanno imparato con questo libro a eliminare lo stress e le preoccupazioni della loro vita. I consigli pratici di Dale Carnegie si possono applicare da subito alla vita quotidiana, per renderla immediatamente più rilassata e felice. -
Il mediterraneo
Fernand Braudel, con la collaborazione di un altro insigne storico, Georges Duby, e noti studiosi di varie discipline come Roger Amaldez, Maurice Aymard, Filippo Coarelli, Jean Gaudemet, Piergiorgio Solinas, ha realizzato questo grandioso affresco del MediterraneornCome scrive nell'Introduzione: ''Quel che abbiamo voluto tentare è un incontro costante di passato e presente, l'ininterrotto trascorrere dall'uno all'altro, un concertato senza fine liberamente eseguito a due voci. Se tale dialogo, con i suoi problemi che si riecheggiano reciprocamente, anima la sua opera, potremo dire di aver conseguito lo scopo. La storia non è altro che una continua serie di interrogativi rivolti al passato in nome dei problemi e delle curiosità - nonché delle inquietudini e delle angosce - del presente che ci circonda e ci assedia. Più di ogni altro universo umano ne è prova il Mediterraneo, che ancora si racconta e si rivive senza posa. Per gusto, certo, ma anche per necessità. Essere stati è una condizione per essere.''